Roda: "I risultati non ci aiutano, ma c'è fiducia"
All'indomani della deludente prestazione della squadra azzurra anche nel gigante femminile della rassegna iridata a Beaver Creek, il presidente Fisi Flavio Roda cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche che inevitabilmente si stanno sollevando da più parti.
Dopo otto gare di questi mondiali sulle nevi del Colorado l'Italia vede il suo medagliere ancora fermo a quota zero. Sono nove le nazioni andate a medaglia in questo mondiale, tutte le principali squadre del circo bianco, eccezione fatta proprio dell'Italia. Quello che pesa però in questo momento non certo felice per il nostro sci in terra statunitense sono anche i piazzamenti deludenti complessivi degli azzurri. Al momento possiamo contare solo sull'8/o posto di Daniela Merighetti in discesa e di Francesca Marsaglia in combinata alpina, il 10/o posto di Dominik Paris sempre nella combinata e quello di Elena Curtoni nel super-g di apertura.
"I risultati non ci aiutano però penso in questo momento dobbiamo restare tutti vicini ad atleti tecnici e non perdere la calma - ha dichiarato il presidente Flavio Roda al termine del gigante donne - Tutto lo staff e tutti devono sapere che da parte mia c'è la massima fiducia in loro. Vorrei che nessuno caricasse di troppa responsabilità gli atleti impegnati nelle prossime gare ai Mondiali. Questo è il messaggio che mi sento di voler trasmettere a tutta la squadra in vista degli ultimi appuntamenti a Beaver Creek".
Restano ancora tre gare a questi mondiali, il gigante maschile di oggi e i due slalom speciali. Obiettivamente l'unica possibilità concreta di medaglia o di medaglie potrebbe arrivare proprio nell'ultima gara del programma iridato, lo slalom speciale maschile di domenica 15 febbraio, dove possiamo schierare almeno tre atleti in grado di puntare concretamente ad un podio: Stefano Gross, Patrick Thaler e Giuliano Razzoli.
Come già accaduto in occasione dell'Olimpiade del 2010 a Vancouver - anche se lì i piazzamenti nel complesso erano stati decisamente migliori di quelli odierni - dovremmo forse attendere l'ultimo giorno per vedere cancellato quello zero dalla casella delle medaglie? Noi speriamo proprio di no, soprattutto per atleti e tecnici azzurri che hanno passato questi due anni a prepararsi e sacrificarsi per ben figurare a questa rassegna iridata. Certo è che quando si ritornerà a casa, indipendentemente da quello che andremo a raccogliere in queste ultime giornate di mondiale, con calma bisognerà sedersi ad un tavolo e analizzare quanto accaduto, mettendo da parte certi personalismi. Bisognerà cercare di trovare per quanto possibile le giuste soluzioni, per iniziare un lavoro proficuo in vista del prossimo appuntamento, quello del mondiale di St.Moritz 2017.
(venerdì 13 febbraio 2015)