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" Stenmark " è presente in queste 162 notizie:

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[ 26/01/2016 ] - Kristoffersen trionfa sulla Planai. Gross 6/o
Un secondo posto rimontando 20 posizioni non è come un secondo posto con l'avversario che ti supera per 3 centesimi: nella bolgia incredibile di Schladming due ali di folla spingono Marcel Hirscher ad una rimonta da antologia dalla 22/a posizione della prima frazione (una lenta montata al contrario la causa del pessimo finale) fino al secondo posto. L'idolo di casa si affaccia al cancelletto per la frazione decisiva e la tensione si taglia con il coltello: c'è un pubblico fantastico che trattiene il fiato per 52 secondi (miglior tempo di manche), ci sono papà mamma e fidanzata al parterre...Hirscher spinge nel primo settore sfruttando la pista alla perfezione, alza il piede sul muro e si mette all'angolo del leader aspettando di vedere chi può far meglio di così...(proprio a Schladming ci riuscì un certo Benni Raich nel 1999, dal 23/o posto alla vittoria, stessa razza di campioni)Il suo unico avversario è Henrik Kristoffersen: finiscono tutti alle spalle di Marcel tranne il biondo norvegese, il Re dello Slalom 2016, che ancora una volta si dimostra imbattibile. Henrik perde quasi un secondo nella prima metà, ma mantiene un po' di margine e anzi lo incrementa sul finale, fino a chiudere con 61 centesimi sull'avversario.Si aspetta la discesa del leader Neureuther, ma il tedesco, che per una manche è sembrato quello dello scorso anno, deraglia a metà muro aprendo la strada al sesto successo su sette slalom per Kristoffersen.Kristoffersen-Hirscher: sono ancora loro i primi della classe, la tensione si scioglie nella festa del podio, i due scherzano, duellano a colpi di spumante, si abbracciano, si rispettano, giocano...un grande spettacolo!Ora la stagione del norvegese sta assumendo contorni da grandissimo campione: nella speciale classifica di vittorie in slalom per stagione si lascia alle spalle il Giorgio Rocca del 2006, Sykora del 1997 e l'Hirscher del 2012 e 2013 (contando anche i paralleli); nel mirino c'è Tomba versione '88 (6 vittorie) e con 7 successi Tomba ... (continua)

[ 24/01/2016 ] - Cortina: Vonn vince anche il superg e vola in CdM
Piegata al limite per resistere alle forze centrifughe, Lindsey Vonn completa l'ennesima doppietta nelle prove veloci vincendo anche il superg di Cortina dopo aver fatto sua la discesa.Il superg sulla Olympia è il giusto mix di scorrevolezza (in alto e in fondo) e curve da gigante (nel tratto centrale), ma contro questa Vonn non esistono tracciati, condizioni del meteo o della neve che tengano, è semplicemente la n.1 in ogni situazione. Con 11 successi supera anche la Goetschl ed arriva a quota 75 vittorie (-11 da Stenmark), prendendosi anche la leadership della classifica generale con 900 punti, 45 più di Lara Gut.E' la svolta della stagione? Probabile, perchè nonostante una gara intelligente Lara Gut non trova la velocità che vorrebbe, chiude 5/a e la partita di oggi con Lindsey si chiude 45 a 100.Tina Weirather prova a rimanere nella scia della campionessa USA (+0.69) replicando il tratto finale visto ieri in discesa: Tina è salita sul podio del superg 3 volte negli ultimi 3 anni, sempre e solo a Cortina, non può essere un caso, ma semmai la conferma del suo feeling con il tracciato cortinese.Il terzo gradino del podio è per Viktoria Rebensburg che in alto paga una linea troppo anticipata, poi dalla Scarpadon in giù è un continuo crescendo fino a buttar giù dal podio l'austriaca Huetter per 4 centesimi. Completa la top10 Kajsa Kling 6/a, Corinne Suter 7/a, Stacey Cook 8/a, Stephanie Venier 10/a.Giornata sottotono per le Azzurre, con tanti errori, sopratutto di linea, e sbavature: la migliore è la meno specialista del lotto, Federica Brignone, 9/o tempo finale a +2.03, ed ennesimo top10 nella disciplina. E' questa la sua seconda casa, non i rapid gates.Più che discrete anche Elena Curtoni 10/a e Sofia Goggia 15/a (+2.31), che coglie il secondo miglior risultato in carriera in superg e torna a punti nella velocità. Stessa posizione per Nadia Fanchini, che viceversa non può essere contenta del risultato, e senza grossi errori accumula ritardo un po' in tutti i ... (continua)

[ 23/01/2016 ] - Vonn:"più che ai record penso a sciare bene"
Fermando il cronometro sui 1:37.01 Lindsey Vonn ha conquistato oggi la 37/a vittoria in libera della carriera, superando anche il record di Annemarie Moser-Proell. Ormai per la campionessa americana record e superlativi non bastano più: Stenmark è nel mirino e siamo sicuri che non si fermerà prima di diventare la più vincente della storia dello sci alpino maschile e femminile."Più le persone parlano di record e più è difficile batterli - confessa Lindsey alla FIS nel parterre di Cortina - per cui prova a rimanere concentrata sullo sci, sulla mia sciata...penso di aver sciato molto bene in alto mentre in fondo ho allungato troppo, ma sono riuscita a portare velocità. E' sempre difficili in queste condizioni perchè c'erano folate di vento che andavano e venivano, qualcuna lo ha preso a favore qualcuna contro, e sono felice di aver chiuso con un'altra vittoria e un altro record"Sulla lotta per la generale (oggi ridotto a 10 punti il gap con Lara Gut) la filosofia è la stessa, una gara alla volta: "ci sono ancora un sacco di gare. Non posso pensare troppo in la, guardo un giorno alla volta. Sono felice di avere un nuovo cane Lucy. Mi dà un senso di tranquillità, è come riazzerare tutto. E' felice quando mi vede ogni volta che torno a casa e rende più facile stare in Europa. E penso che mi darà un vantaggio anche psicologico nei prossimi due mesi"Anche Larisa Yurkiw sorride pensando al terzo podio stagionale: "questa stagione sta andando davvero bene, cerco di tenere la testa bassa e lavorare sodo. E i risultati ci sono, sono felice per questo, ma ci tante atlete che meritano."Lara Gut chiude con un bel 3/o posto e afferma sportivamente di aver sentito un po' di vento favorevole: "sono contenta di come ho sciato, le gare sono così, è uno sport all'aperto, a volte hai fortuna e altre no. Oggi è andata bene per me e spero domani di andare meglio, possibilmente senza problemi di vento."Ai microfoni RAI Hanna Schnarf riflette sulla sua stagione e sul 5/o posto odierno: ... (continua)

[ 07/01/2016 ] - S.Caterina:record di Zvejnieks, Thaler e Hirscher
Kristaps Zvejnieks, chi è costui? Per noi latini un nome non facile da scrivere e pronunciare, ma per gli sportivi lettoni vale molto di più: è il primo atleta della loro nazione a conquistare un punto in Coppa del Mondo!Torniamo allo slalom di ieri mattina sulla 'Deborah Compagnoni' di S.Caterina: i 75 partenti della prima manche sono pronti come sempre a darsi battaglia per conquistare la qualifica alla seconda, passaggio obbligato ed indispensabile per giocarsi tutto nella manche decisiva. Un risultato tutt'altro che semplice per chi parte con un pettorale superiore al 30-35, vuoi per l'esperienza e i mezzi tecnici, vuoi per le condizioni della pista. Per la prima volta in carriera il lettone Zvejnieks, pettorale n.58, ci riesce: al primo intermedio è addirittura 16/o, poi rallenta la sua azione nel tratto centrale, e di nuovo torna a spingere sul finale, tanto da chiudere con il 24/o tempo parziale. Una gioia enorme, mai provata, ma che da sola non basta...bisogna arrivare al traguardo della seconda (e senza accumulare troppo ritardo) per far punti. Kristaps ci riesce, ed è un momento storico! Per arrivare a questo risultato il 23enne di Riga ha iniziato dalla Coppa Europa, cominciando a prendere qualche punticino tre anni fa. Nella stagione 2014 è cresciuto fino a sfiorare la top10, facendo parallelamente esperienza in CdM.Kristaps ha un gran palmares come atleta dell'Inline Alpine Slalom: campione Europeo in carica di Roller Alpino SL (già Inline Alpine Slalom), campione mondiale SL 2012, vice campione mondiale Sl 2014 e vincitore della Worldcup di Roller Alpino nel 2012 e 2013.In passato anche il lettone Roberts Rode aveva sfiorato l'impresa, nella superk di Sochi del 2012, vinta da Kostelic: arrivò 29/o e ultimo, ma con 20 secondi di ritardo, per cui senza punti.Prima ancora ricordiamo Ivars Ciaguns, qualche pettorale in Cdm, e partecipazioni a tre olimpiadi, ma senza risultati di rilievo. Discorso diverso per Ulla Lodzinja: a fine anni '80 arrivò 4/a in ... (continua)

[ 06/01/2016 ] - St. Caterina: Hirscher vince in slalom, 12/o Gross
Torna al successo Marcel Hirscher in slalom. Dopo un digiuno durato dalle finali di Meribel del marzo scorso l'austriaco si mette dietro Henrik Kristoffersen, il vincitore dei primi due slalom stagionali, staccato di 21 centesimi, terzo è finito, invece, il russo Alexander Choroshilov, retrocesso di due posizioni rispetto alla mattina. Seconda manche, su una pista "Deborah Compagnoni" ghiacciatissima (barrata ben tre volte), di potenza di un Hirscher che sale a quota 36 vittorie in coppa del mondo - 17/a in slalom e terzo posto nella graduatoria assoluta dietro Stenmark (40) eTomba (35) - e mette in saccoccia 100 punti importanti sorpassano nuovamente Aksel Lund Svindal in graduatoria generale. L'austriaco guida ora a quota 721 sul norvegese fermo a 636 e nel prossimo week end tecnico di Adelboden potrebbe allungare ancora.  In quella di specialità guida sempre Kristoffersen (280), con venti punti di vantaggio su Hirscher (260).Gara per il podio limitata a questi tre atleti. La quarta piazza se la dividono in coabitazione i tedeschi Felix Neureuther e Fritz Dopfer, con un ritardo più consistente di +1.07 a precedere l'elvetico Daniel Yule (6/o), il francese Alexis Pinturault (7/o) e la sorpresa austriaca Marc Digruber (8/o con il pettorale 39) e il secondo tempo di manche dietro al collega Hirscher.Brutta giornata anche oggi per l'Italia. Stefano Gross riscatta in parte una prima manche opaca, pagando la sua sciata poco produttiva sui piani, il suo tallone d'Achille. Il fassano è alla fine solo 12/o con tanti rimpianti. Riscatto in parte anche di "nonno" Patrick Thaler (14/o), imballato nella prima, in recupero nella seconda (16 posizioni) con il terzo tempo di manche. Due manche fotocopia, invece, per il bolzanino Riccardo Tonetti (23/o), acquisendo però punti importanti in ottica start-list. Finisce purtroppo a 4 porte dall'arrivo, in scivolata e salto di porta, la gara di Giuliano Razzoli. Il Razzo stava andando come un treno, dopo una prima manche ... (continua)

[ 22/12/2015 ] - Campiglio: Kristoffersen e l'Attacco dei Droni
La 62/a edizione della 3-Tre sul Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio verrà a lungo ricordata per due episodi: lo strapotere di Henrik Kristoffersen, due vittorie su due slalom stagionali, e il drone per le riprese televisive (novità assoluta) che precipita a pochi centimetri dalla code di Marcel Hirscher, durante la seconda manche.Il tutto condito dagli applausi dei 15.000 presenti al parterre, vero spot per lo sci.Ma andiamo con ordine: la Norvegia indiavolata del duo Svindal-Jansrud domina anche tra i rapid gates grazie a Kristoffersen, piccolo, poco muscoloso, estremamente efficace, talentuosissimo. Domina la prima manche rifilando oltre 1 secondo a Hirscher e si ripete nella seconda chiudendo in 1:37.80, a +1.25 dal campione austriaco.Sa di andar forte al traguardo, e non si nasconde: "una gara fantastica, qui han vinto leggende come Stenmark, Tomba e Rocca ed entrare nell'albo d'oro è incredibile. Non mi aspettavo un distacco così, ho dato tutto, ho sciato bene e battere uno dei migliori di sempre come Hirscher è una bella sensazione".Hirscher si accomoda in seconda posizione, ma grazie agli 80 punti odierni riscavalca Svindal in classifica generale, portandosi a +23.Il podio è completato dall'austriaco Marco Schwarz, classe 1995, podio al terzo risultato utile in Coppa, forse lo slalom biancorosso ha trovato un  nuovo talento dopo un periodo di decisa crisi (Hirscher a parte, ovviamente). Partito con il #33 si qualifica con il 17/o tempo nella prima, risalendo fino al podio nella seconda.E come a Kitzbuehel ai piedi del podio rimane Giuliano Razzoli, 4/o per soli 8 centesimi, smanioso di vendicare quell'indigesto palo di settimana scorsa...Stasera all'ultimo intermedio viaggiava ancora con 3 decimi di vantaggio su Schwarz ed era dunque virtualmente sul podio."Peccato per quel errorino alla 4/a porta - dichiara Giuliano al parterre - poi però ho sciato alla grande, ci tenevo al podio davanti a questo pubblico fantastico, ci sono andato vicino ma sono ... (continua)

[ 18/12/2015 ] - Isere: Gut beffa di 1" Lindsey Vonn in combinata
Emozioni e colpi di scena nella prima combinata alpina femminile della stagione, in Val d'Isere, Criterium de la 1ère Neige: il duello tra Lindsey Vonn e Lara Gut cominciato in mattinata nella manche di discesa è proseguito anche in slalom, con l'elvetica che per un solo centesimo si aggiudica la gara.E' la 14/a vittoria in carriera per Lara Gut, la prima (e primo podio) in combinata, ottenuta grazie ad una splendida manche tra i rapid gates (5/o tempo parziale), disciplina in cui si è allenata non poco questa estate. Ora Lara può vantare (almeno) una vittoria in 4 discipline su 5.Strepitosa anche la manche di Lindsey Vonn, che nel primissimo tratto di manche perde i 38 centesimi accumulato in discesa ed è dietro di 1, ritardo che si porta fino al traguardo facendo gara perfettamente parallela alla elvetica. L'americana mancava in slalom da Maribor 2013 ed aveva solo due giorni di allenamento nelle gambe: dopo due mesi di stop (da agosto a Soelden), ha ricominciato ad allenarsi vincendo a mani basse nella velocità, vincendo in gigante e facendo il 7/o tempo di manche in slalom, rischiando quindi di vincere anche in combinata. Non serve aggiungere altro: il suo vantaggio in classifica generale è di 102 punti su Lara Gut, la sensazione è che per la Sfera di Cristallo e per le coppe di superg e discesa si corra per il secondo posto.Sul terzo gradino si accomoda Michaela Kirchgasser, staccata di 9 decimi: un gran recupero nella manche di slalom com'era prevedibile, forse ci si aspettava qualcosa di meno in discesa e qualcosa di più in slalom, sicuramente sarà protagonista anche delle prossime prove della disciplina, vista l'assenza delle migliori delle scorse stagioni (Zettel, Hosp, Maze, Fenninger...).La migliore azzurra è Francesca Marsaglia 7/a a +2.30, che coglie anche il miglior risultato nella specialità: per 'Franci' pesa un po' il distacco di +2.13 (13/a) in discesa, mentre con l'11/o tempo in slalom recupera qualche posizione..può puntare alla top5 nelle ... (continua)

[ 12/12/2015 ] - Are: Vonn vince anche in gigante.Brignone 3/a
Tante emozioni e colpi di scena nel terzo gigante della stagione femminile. Dopo la tripletta di Lake Louise Lindsey Vonn ingrana la quarta e fa suo anche il gigante, particolarmente adatto alle due caratteristiche perché veloce e corto.Causa vento gli organizzatori hanno dovuto ritardare la prima manche di 15 minuti abbassando la partenza ed accorciando il tra ciao. Luce artificiale e fitta nevicata completano il quadro delle condizioni non semplici di oggi.La vittoria dell'americana arriva 2 anni dopo l'ultimo successo tra le porte larghe a Maribor e significa leadership in generale con 400 punti e vittoria n.71, a meno 15 lunghezze da Stenmark.Intanto nella prima manche era successo di tutto: l'infortunio  (probabilmente serio) a Sara Hector, scesa per prima, e  il did-not-started di Mikaela Shiffrin, attesissima, per una botta al ginocchio rimediata durante il riscaldamento.Federica Brignone, l'azzurra più in palla, commette un paio di gravi errori nella prima chiudendo 6/a per poi recuperare posizioni fino al terzo gradino del podio con il miglior parziale della secondaIrruenza si, ma anche cuore orgoglio e testa...è una Brignone certamente cresciuta anche dal punto di vista mentale e il pettorale rossa da leader, che mantiene,  ne è  la prova.Tra Vonn e  Brignone c'è spazio per l'austriaca Eva-Maria Brem,  ormai costantemente ai piani alti: il suo obiettivo è la Coppa di specialità e farà di tutto per farla sua.Completano la top 10 Tessa Worley 4/a, Nina Loeseth 5/a, molto cresciuta in GS negli ultimi due anni tanto da far oggi il suo miglio risultato; 6/a Frida Hansdotter, 7/a Maria Pietilae-Holmner, Ottavo posto strepitoso per l'elvetica Simona Wild, che con pettorale elevato prende i primi punti in carriera.Nona e seconda miglio azzurra è Marta Bassino brava nella prima e ancor più a guadagnare una posizione nella seconda, in evidente crescita. Crediamo tantissimo in lei e la aspettiamo più vicino al podio. Decima la francese Barioz.Le altre azzurre: Manu ... (continua)

[ 12/12/2015 ] - Hirscher vince anche a Val d'Isere, 6/o Borsotti
Domina ancora Marcel Hirscher e porta a casa anche la sua 34 vittoria in carriera, la terza consecutiva. Hirscher controlla in sicurezza, impara dagli errori degli altri e si porta a casa altri 100 punti in chiave coppa assoluta in questo terzo gigante maschile della stagione di coppa a Val d'Isere. Due manche da computer per il salisburghese abile ad evitare anche l'unico trabocchetto di un dente che ha messo ko diversi protagonisti, affrontato con una sicurezza incredibile. L'austriaco si mette alle spalle con un distacco di quasi un secondo e mezzo (+1.29) il tedesco Felix Neureurther, nuovamente a podio, approffittando anche dell'uscita su quel dente maligno del norvegese Henrik Kristoffersen, oggi senza la sbarra sugli sci tanto chiaccherata a Beaver., e secondo tempo in mattinata. Terzo è il beniamino di casa Victor Muffat-Jeandet (+1.58).Hirscher supera così  Alberto Tomba come numero di vittorie in gigante (15) e si pone all'inseguimento di Michael Von Gruenigen, terzo a 23 vittorie, preceduto da Ted Ligety a 24 e dal leader storico, il grande Ingemar Stenmark a quota 46.In classifica oggi quarto è l'austriaco Manuel Feller, al miglior risultato in gigante lui che è uno slalomista, a precedere il finlandese Marcus Sandell e il primo degli azzurri Giovanni Borsotti, 6/o. Il piemontese di Bardonecchia si sveglia con il piede giusto ottenendo il suo miglior risultato in carriera con due manche bellissime e coraggiose, necessarie se si vuole ottenere un piazzamento di questo tenore.Positiva prova anche oggi per l'Italia. Avevamo sette azzurri, dei dieci schierati al via, qualificati dopo la prova della mattina e alla fine anche oggi il risultato è positivo anche se è mancato ancora l'acuto da podio, ma tutti hanno recuperato posizioni.  Roberto Nani, è anche lui nel lotto dei migliori dieci, pagando però qualche linea troppo larga, concludendo 8/o a pari merito con il francese Steve Missillier.Manfred Moelgg incamera un altro piazzamento importante per risalire ... (continua)

[ 06/12/2015 ] - Lake Louise: tripletta Vonn! E son 70! Schnarf 4/a
Cifra tonda: tre vittorie in tre giorni (come nel 2011 e 2012) e Lindsey Vonn, facendo suo anche il superg di Lake Louise, arriva a quota 70 sigilli in Coppa del Mondo...Ingemar Stenmark è nel mirino della campionessa americana, un obiettivo che sembrava irraggiungibile per chiunque comincia a diventare concreto per la fuoriclasse del Minnesota.Aggettivi finiti per Lindsey, non ci resta che aggiornare le statistiche: 18/o successo a Lake Louise, il quarto in superg, significa che più del 25% ovvero un quarto delle vittorie, arrivano dalla località canadese. Regina.Ottime condizioni di gara, con temperature alte rispetto al solito (1 grado) e neve aggressiva dove bisogna sciare leggeri, senza incidere, senza aggrapparsi alle lamine.Dopo 17 secondi di gara Lindsey è già avanti di quasi tre decimi, scappa da una porta all'altra senza la minima sbavatura, arriva alla 'speed trap' con 3 km/h di velocità in più e a metà gara il suo vantaggio è già di 9 decimi, che diventano 1.32 sul traguardo...Lo abbiamo già scritto venerdì e ieri: a Lake Louise si corre per la seconda posizione, senza esagerare è così, per quanto lo sci fino al traguardo può riservarti sorprese.Anche oggi si ripete la sfida Vonn-Austria dei giorni scorsi: tocca a Tamara Tippler indovinare la gara e fare la damigella d'onore. Scesa con il pettorale n.3 fa il tempo di riferimento, sopratutto grazie ad un'ottima parte finale, e anche la norvegese Sejersted, scesa dopo di lei, resiste a lungo ai piani alti, fino al 5/o posto finale.Cornelia Huetter lascia Lake Louise pensando al 3: tre podi in tre giorni e oggi terzo posto a 3 centesimi dalla connazionale.L'Austria non si ferma qui: Schmidhofer 8/a, Puchner 21/a, Venier 23/a, Siebenhofer 27/a, Goergl 30/a; pur orfane di Anna Fenninger le austriache sono sempre fortissime, con sempre maggior spazio per le giovani.C'è gloria anche per l'Italia grazie ad Hanna Schnarf: l'altoatesina di Valdaora scende decisa ma senza incidere e si trova al penultimo ... (continua)

[ 25/11/2015 ] - I 30 anni dell'Alta Badia: dietro le quinte
Trent'anni e non sentirli. La mitica Gran Risa, i campioni all’opera e i grandi del passato, un paesaggio scintillante di neve e l’emozione delle grandi occasioni questo è quello che si appresta ad offrire quest'anno l’Alta Badia che festeggia i 30 anni della Coppa del Mondo di sci alpino fra le sue montagne, e lo fa in grande stile con il suo gigante di domenica 20 dicembre e con uno slalom gigante in parallelo in notturna, lunedì 21 dicembre. Il pomeriggio del 20 dicembre sarà anche la volta dello SKI CHALLENGE dei Giganti, dove i campioni del passato, insieme agli atleti del gruppo sportivo disabili Alto Adige e gli atleti della FISIP, gareggeranno fianco a fianco. E poi un programma collaterale che comprenderà la classica estrazione dei pettorali, musica, feste e intrattenimento. Gli ospiti che sceglieranno di assistere alle gare presso la LEITNER ropeways VIP Lounge potranno assaggiare, domenica 20 dicembre, le sopraffine creazioni degli chef altoatesini Gerhard Wieser e Martin Obermarzoner.  A poco meno di un mese dall'appuntamento è stato prodotto anche un video (in fondo alla news) dove in circa 5 minuti si ripercorrono i dietro le quinte dell'organizzazione, la preparazione dell'evento e la gara di quello che è considerato il più impegnativo e bel gigante del circo bianco degli ultimi 30 anni.La Gran Risa è ormai per antonomasia "The Giant" il gigante, come la Streif è "The Downhill" la discesa. Una pista tecnicamente perfetta – con muri mozzafiato e impegnativi falsipiani – paesaggi incantevoli. La Coppa del Mondo di Sci Alpino è arrivata in Alta Badia ormai trent’anni fa per la volontà e l’impegno di Marcello Varallo, ex campione italiano di sci, e la discesa della Gran Risa è diventata velocemente uno degli appuntamenti più amati del circo bianco. Da un giovane e scatenato Alberto Tomba a Bode Miller, da Marc Girardelli a Ingemar Stenmark, sono tanti i "Giganti" dello sci che hanno contribuito alla fama della pista altoatesina.E allora buon divertimento ... (continua)

[ 19/11/2015 ] - Lindsey Vonn si confessa al New York Times
Sono stati insieme più o meno per tre anni, fino a maggio di quest'anno: Lindsey Vonn e Tiger Woods sono stati una coppia chiaccheratissima, in particolare negli USA. Nel corso della loro relazione hanno lottato contro i rispettivi infortuni, sostenendosi a vicenda e tornando poi a primeggiare nei rispettivi sport.In passato più volte Lindsey ha sottolineato come l'essere entrambi sportivi di alto livello abbia aiutato la relazione, perchè entrambi consci dei problemi e dei vincoli che il loro status comporta, e di essere stati capaci di motivarsi a vicenda.Eppure qualcosa non ha funzionato ed è la stessa campionessa americana a tornare sull'argomento in una lunga intervista concessa al New York Times e pubblicata sabato 14, dove confessa che intraprendere una relazione con Woods due mesi dopo il divorzio (più o meno a gennaio / marzo del 2013) è stato forse troppo affrettato: "Thomas è stato il mio primo fidanzato, per cui non avevo molta esperienza nelle relazioni. Avere una relazione subito dopo il divorzio non è stata probabilmente la più saggia delle mosse. Ma non rimpiango niente: ho amato Tiger e ho passato tre anni bellissimi con lui. Un'esperienza che mi ha anche insegnato molto. In ogni relazione impari a capire cosa hai bisogno e cosa cerchi in un partner."Mettendo da parte il privato Lindsey ha parlato degli infortuni subiti negli ultimi due anni, il lavoro per tornare in pista, la grande delusione di dover rinunciare alle Olimpiadi di Sochi.Dopo aver rinunciato a Soelden, avendo rimesso gli sci ai piedi soltanto due giorni prima, Lindsey è ora pronta per affrontare la prima gara della sua stagione, il gigante di Aspen, ma sopratutto le prime gare veloci di Lake Louise, suo territorio di caccia preferito.Tutt'altro che sazia di vittorie Lindsey vuole arrivare alle Olimpiadi 2018 e lasciare il segno: a quel punto potrebbe essere vicina ad un record considerato imbattibile, le 86 vittorie di Ingemar Stenmark "Sarebbe incredibile, e se dovessi arrivarci ... (continua)

[ 25/10/2015 ] - Ligety torna a dominare sul Rettenbach, 4/o Nani
LIVE DA SOELDEN - E sono quattro. Ted Ligety torna al successo sul ghiacciaio del Rettenbach per la quarta volta in cinque anni dopo le edizioni 2011, 2012, 2013. Lo statunitense torna anche padrone del pettorale rosso che lo scorso anno gli era stato strappato da Marcel Hirscher. Oggi l'austriaco è stato costretto ad inchinarsi dopo la vittoria dello scorso anno e ad innescare invece uno spettacolare duello sul filo dei centesimi per il secondo gradino del podio con il francese Thomas Fanara, che alla fine lo ha bruciato per soli 2 centesimi. Per Ligety si tratta della 25/a vittoria in carriera, la 24/a in gigante, sopravanzando così nella classifica di sempre per 24 a 23 lo svizzero Von Gruenigen  e diventando il secondo gigantista più vincente dopo il grande Stenmark.Una podio per due terzi abbastanza scontato, con l'inserimento del francese Fanara, a fare da terzo incomodo nel duello tra Ligety ed Hirscher .Ad un passo dall'impresa di salire sul podio il nostro Roberto Nani. Il valtellinese chiude quarto come nella prima manche ad +1.90 dal vincitore. Regolare la prestazione dell'azzurro che forse ha pagato un po' nella seconda discesa, ma che conferma di essere tra i migliori della specialità e segna il miglior risultato della carriera. Alle spalle dell'azzurro troviamo quindi Alexis Pinturault, in progresso rispetto ad una brutta manche mattutina, quindi sesta piazza in coabitazione tra la rivelazione di giornata, il giovane austriaco Roland Leitinger (pett. 39) autore di una grande rimonta, il norvegese Kristoffersen e il tedesco Felix Neureuther. Chiudono la graduatoria dei migliori dieci un'accoppiata di francesi, squadra oggi dominatrice in questo gigante con 4 tra i top10, composta da Faivre e Muffat-Jeandet. Giornata tutto sommata positiva anche per i colori azzurri. In Casa Italia oltre a Nani, troviamo tra i top15 un Florian Eisath, a pagare qualcosa nella tracciatura del suo tecnico Raimund Plancker. Per Eisath alla fine un 11/o posto a +3.19, ma con ... (continua)

[ 17/06/2015 ] - Bode Miller: continua o si ritira ?
Bode Miller non ha ancora deciso cosa farà nella prossima stagione, nonostante sia stato inserito nella squadra nazionale, e a distanza di 4 mesi dalla caduta (e infortunio) di Vail fans e addetti ai lavori sono in attesa di sapere se rivedranno ad un cancelletto di Coppa del Mondo il campione di Franconia.In una lunga intervista concessa alla NBC, e segnalata dalla stessa federsci americana US Ski Team, Bode parla della sua carriera. Vediamo alcuni passaggi:- sul futuro: "...voglio rimanere nello sci e nel US Ski Team, che non ha utilizzato al meglio gli atleti più esperti. Abbiamo un gruppo di atleti che, più o meno, sono verso la fine della carriera, come me e Lindsey e Ted, che ha ancora qualche anno buono, ma penso che stiano cominciando a capire che devono coinvolgere questi atleti per far crescere i giovani, la nuova generazione, a livello mondiale per continuare ad avere successo. Li ho aiutati a capire questo e vorrei essere parte di questo processo. Non ho ancora deciso se gareggerò ancora. Certamente sono ancora abbastanza veloce per farlo, il che mi piace e mi stimola. Ma ho anche diversi affari che mi interessano e ai quali voglio dare priorità. In cima a tutto c'è la mia famiglia. E' improbabile che possa gareggiare per tutta la prossima stagione, ora mi sto dedicando a mia moglie e mio figlio. Non è possibile gareggiare per mezza stagione, è troppo pericoloso non concentrarsi al 100% su quello. Onestamente, anche se sembrerà strano per molti, c'è una possibilità che gareggi nella stagione seguente. Amo il mio sport, ho ancora molto da dare. Ma anche se non gareggerò più a quel livello, penso di avere la responsabilità di condividere la mia esperienza"- sulla gamba: "Va bene. Non lo sai fino in fondo finchè non provi, e io non l'ho ancora fatto, ma nella quotidianità è ok. Non ho ancora fatto molto lavoro impegnativo, un po' si, e sto bene. Penso che potrei prepararmi bene. Ho sciato un po' in aprile al raduno della mia fondazione Turtle Ridge. Sono ... (continua)

[ 21/03/2015 ] - Niente slalom Jansrud,quarta coppa per Hirscher
Kjetil Jansrud non sarà al via dello slalom di domani e dunque la Coppa del Mondo 2015 è matematicamente nella mani di Marcel Hirscher, che ora potrà dare il 110% in slalom per mettere la massima pressione a Felix Neureuther, e provare a vincere anche quella di slalom.Forse non serve spiegare a chi segue lo sci alpino con passione quanto sia difficile ed importante vincere la Sfera di Cristallo generale, quante gare, quanti risultati, quanta continuità, quanta polivalenza richiede la conquista del massimo trofeo della carriera di uno sciatore.C'è chi c'è riuscito eccellendo in due sole specialità, come Tomba (slalom,gigante) e Alphand (superg, discesa), chi raccogliendo punti in tutte (Girardelli, Aamodt, Kjus), chi nel loro anno di grazia (Accola, Janka, Kostelic).Ci sono poi campioni che hanno vinto più di una, più di due volte, dominando intere stagioni: l'americano Phil Mahre (1981, 1982, 1983), il leggendario Ingemar Stenmark (1976, 1977, 1978), il granitico Hermann Maier (1998, 2000, 2001, 2004), l'elvetico Pirmi Zurbriggen (1984, 1987, 1988, 1990), l'azzurro di Trafoi Gustav Thoni (1971, 1972, 1973, 1975) e sua maestà Marc Girardelli, primo di questa speciale classifica con 5 trionfi (1985, 1986, 1989, 1991, 1993).Con il risultato di oggi in gigante Marcel Hirscher conquista dunque la sua quarta Sfera di Cristallo, pareggiando i conti con Maier, Zurbriggen e Thoeni, e mettendo nel mirino Girardelli.Il campione salisburghese è per il primo in assoluto a vincere quattro di fila: 2012, 2013, 2014, 2015, quattro stagioni all'insegna di Marcel Hirscher, quattro coppe vinte grazie ad un infinito numero di podi in slalom e gigante, con l'intelligenza di saper far punti anche nella velocità.E infatti in questi quadriennio Hirscher è stato in grado di salire sul podio del superg a Schladming 2012, determinante per quella coppa, e ripetersi giovedì scorso a Meribel, con il quarto posto. E nonostante in discesa sia lontano dai migliori, si è permesso il lusso di ... (continua)

[ 02/03/2015 ] - Hirscher-Raich: Record Giganti
Il gigante di Garmisch edizione 2015 verrà ricordato dagli appassionati per l'incredibile dimostrazione 'di forza' di Marcel Hirscher, che va a cogliere la 14esima vittoria in carriera, con un distacco storico di 3 secondi e 28 centesimi. Con cinque vittorie su sei giganti (ne mancano due al termine della stagione) e 560 punti contro i 372 Ligety, solo la matematica non permette a Marcel di festeggiare la sua quarta coppa di specialità, la seconda in gigante (lo scorso anno arrivò a paro punti con Ligety ma con meno vittorie), avvicinandosi così alle 5 di Ted Ligety. Dal 2008 al 2015, fatto salvo per Cuche nel 2009, la stagione delle porte larghe  ha sempre visto protagonisti uno di questi due atleti.Gli oltre tre secondi di margine fatti segnare oggi costituiscono un record assoluto dalla stagione 1992, da quando si assegnano i 100 punti per gara, e diventano il terzo distacco di tutti i tempi in gigante, alle spalle del leggendario Ingemar Stenmark che a Jasna, nella stagione 1978/1979, rifilò 4 secondi e 06 allo sloveno Bojan Krizaj.Considerando solo gli ultimi 20 anni, il record precedente era nelle mani di Ted Ligety, quando a Soelden 2012 superò per 2"75 il nostro Manfred Moelgg.Al parterre Hirscher sembrava quasi incredulo dopo aver visto il tabellone: "Ho dato il massimo, ma non so come mai oggi sia andato così bene. Dò sempre il massimo ma penso che oggi le condizioni della neve, il tracciato e tutto fosse perfettamente adatto per le mie caratteristiche. In ogni curva sono riuscito a guadagnare 2 o 3 centesimi, e alla fine è venuto questo grande distacco."La vittoria di oggi è anche il 70/o podio di Hirscher in carriera, il 30/o in gigante e, come dicevamo, la 14/a vittoria, come due suoi leggendari connazionali, Hermann Maier e Benni Raich.Il "vecchio" Benni conquista così il 92/o podio di una carriera straordinaria e longeva, il 35/o in questa disciplina.La foto sul podio sintetizza perfettamente il passaggio di testimone tra i due, ma prima di lasciare ... (continua)

[ 10/01/2015 ] - Dominio Hirscher ad Adelboden.Eisath 6/o
La Chuenisbaergli di Adelboden si inchina ancora una volta davanti a Marcel Hirscher, che con due manche di potenza e intelligenza vince l'edizione 2015 del classicissimo gigante elvetico (si corre qui dal 1967), conquistando il 29/o sigillo in carriera, il 6/o stagionale, la quarta vittoria su cinque giganti, rifilando oltre un secondo al francese Pinturault.Non solo: con questa vittoria Hirscher raggiunge Stenmark a quota 5 vittorie ad Adelboden, e porta a 13 le vittorie in carriera tra i pali larghi, avvicinandosi ai 'miti' austriaci Hermann Maier e Benni Raich fermi a quota 14.Al momento il campione salisburghese è uno, due, tre gradini sopra tutti gli altri, non conta il pettorale, il fondo, la neve, la tracciatura...insomma si corre per il secondo posto.In questo gigante così lungo, difficile e impegnativo, Alexis Pinturault torna sul podio dopo la gara di Soelden, e ricorda le vittime degli attentati di Parigi con il cartello 'Je suis Charlie'; ci ritorna anche il norvegese Kristoffersen (+1.64) che mancava da Kranjska Gora.La pioggia (ieri) e il gran caldo, 8 gradi, hanno certamente condizionato le condizioni del manto nevoso, salato, favorendo i primi a partire: lo dimostrano i pochissimi inserimenti da dietro nella prima e il miglior tempo di Borsotti nella manche decisiva, con il risultato di stravolgere la classifica della prima frazione.Gli azzurri corrono complessivamente un'ottima prova, sfruttano tatticamente le condizioni e sono tra i migliori nella seconda (Borsotti 1/o, Eisath 2/o, Moelgg 4/o).Così nasce il sesto posto finale di Florian Eisath, il miglior risultato della carriera, una grande soddisfazione per l'altoatesino che ha passato un'estate da fuori squadra, presentandosi a Soelden all'ultima opportunità e cogliendola. Con questo risultato strappa un meritato biglietto mondiale.Roberto Nani chiude 10/o, perdendo quattro posizioni rispetto alla prima manche: il livignasco rischia molto e cerca il risultato grosso, ma paga le sbavature e ... (continua)

[ 10/01/2015 ] - Adelboden: Hirscher guida prima manche gigante
Prima manche del classicissimo gigante sul Chuenisbaergli di Adelboden, e miglior tempo ancora una volta per l'austriaco Marcel Hirscher, il migliore ad interpretare il ripido muro finale.Solo il tedesco Felix Neureuther riesce a contenere il distacco intorno al mezzo secondo, sciando perfettamente nella parte alta; rimangono sotto al secondo per pochi centesimi un ritrovato Alexis Pinturault ed Henrik Kristoffersen. Il norvegese, pettorale n.10, approffitta della migliorata visibilità: il sole scalda la neve e sopratutto permette agli atleti di vedere meglio i segni sul terreno.Quinto tempo per Ligety a +1.25: altalenante il rendimento dell'americano, che non ha la continuità degli anni passati, pasticcia un po' e rimane imbrigliato dalle basse velocità disegnate dal tracciatore della prima manche, il coach degli azzurri Plancker.Ottimo il sesto tempo di Roberto Nani a +1.51, primo di una gara complessivamente buona dei nostri atleti: Davide Simoncelli 12/o a +1.97, Max Blardone 16/o a +2.38. Partito con il 30 la manche dell'ossolano merita applausi, lui che su questo tracciato ho vissuto alcuni dei momenti migliori della sua carriera. Nonostante tutte le difficoltà Max tira fuori la sua classe in una gara determinante per dare un senso alla sua stagione.Discreto il 20/o tempo di Florian Eisath, molto incoraggiante il 26/o tempo di Manfred Moelgg, al ritorno dopo l'infortunio: il marebbano avrà l'opportunità di partire tra i primi nella seconda.Si qualifica per un soffio Giovanni Borsotti, che sbaglia molto e che non riesce a portare in gara le cose buone fatte vedere in allenamento, ma che avrà l'opportunità di rifarsi nella seconda.In caso di vittoria Hirscher eguaglierebbe Ingemar Stenmark con 5 sigilli nella località elvetica.Seconda manche in diretta alle 13.30. (continua)

[ 09/01/2015 ] - Hirscher e la crisi dello slalom austriaco
Proprio alla vigilia dello slalom di Zagabria, Marcel Hirscher aveva parlato senza ipocrisie della crisi in slalom della squadra austriaca, in particolare delle nuove generazioni. E non a caso aveva citato il suo debutto in slalom nel massimo circuito, a Bad Kleinkirchheim nel dicembre 2007, agevolato dallo stop di Rainer Schoenfelder. Quella gara fu vinta da Benni Raich, e i migliori slalomisti biancorossi della stagione furono Herbst, Matt, lo stesso Raich e Hirscher, che in poche gare mise in luce il suo valore.A distanza di quasi 5 anni i protagonisti dello slalom austriaco sono ancora gli stessi, con pesi diversi, e proprio a sottolineare questo passaggio di testimone interno, con la vittoria di Zagabria Hirscher ha superato Raich diventando l'austriaco più vincente di sempre tra i pali stretti.Nessun giovane è riuscito minimamente ad avvicinarsi ai veterani (i vari Koll, Omminger, Bechter...ora tutti ritirati) e neppure Wolfgang Hoergl, forse il migliore delle 'seconde linee', purtroppo infortunatosi gravemente durante lo slalom di Zagabria e costretto a dare forfait per il resto della stagione.Anche la Coppa Europa non dà segnali incoraggianti per la squadra d'oltrebrennero: il migliore l'anno scorso fu proprio Hoerl 21/o in classifica finale, seguito da Digruber 33/o; andò meglio nel 2013 con il 3/o posto di Manuel Feller, ora fermo anche lui ai box per ernia al disco.A tutto questo dobbiamo aggiungere la crisi di Mario Matt: nella scorsa stagione una vittoria, un secondo, un terzo e un quarto posto oltre alla consacrazione olimpica con l'oro di Sochi, in questa quattro uscite consecutive su quattro gare (due volte nella prima manche, due volte nella seconda) e 0 punti fin qui conquistati.Dunque nello slalom di Adelboden scenderanno in pista Marcel Hirscher, Benjamin Raich, Mario Matt, Reinfried Herbst, Michael Matt e Marco Schwarz.Continuando a parlare di Austria ed Adelboden, nel weekend Marcel Hirscher avrà la possibilità di eguagliare l'ennesimo record: ... (continua)

[ 06/01/2015 ] - A Zagabria vince ancora Hirscher: 15esimo sigillo!
Marcel Hirscher apre l'anno solare 2015 con una vittoria, dominando lo slalom notturno di Zagabria sulla "Crveni Spust" e diventando il primo atleta a vincerlo per tre volte consecutive. Miglior tempo nella prima manche, l'austriaco scende controllando ed anzi incrementando il vantaggio sul leader provvisorio Felix Neureuther, arrivando fino a 1.22 di margine, per poi cedere qualcosa sul muro finale e chiudere con  81 centesimi sul tedesco. Dimostrazione di potenza, agilità ed abilita  tattica, che porta Marcel Hirscher a quota 5 vittorie in stagione, primo in classifica generale con 676 punti (Jansrud a 624) e secondo in classifica di specialità con 4 punti di ritardo da Neureuther. La lotta per la coppa di specialità sembra ancora una volta un affare tra loro due.La striscia di record non finisce qui perchè la vittoria di oggi, la numero 15 tra i rapid gates, rende Marcel l'austriaco più vincente di sempre in slalom, superando i due veterani, ancora in attività, Benni Raich e Mario Matt, usciti rispettivamente nella seconda e prima manche, a suggellare un ideale passaggio di testimone generazionale.Così Hirscher raggiunge Ivica Kostelic al quarto posto della classifica  di tutti i tempi, e vede vicinissimo Marc Girardelli (16) mentre Alberto Tomba (35) e Ingemar Stenmark (40) per il momento sono distanti.Il secondo tempo di manche, e diverse uscite (solo 22 atleti al traguardo, ma Zampa fuori tempo massimo) permettono al norvegese Sebastian-Foss Solevaag di recuperare 5 posizione e salire per la prima volta in carriera su un podio di Coppa del Mondo; gli allenamenti con Kristoffersen hanno dato ottimi frutti, anche se proprio Henrik sembra un po' in crisi, alternando ottimi risultati (Levi e Campiglio) a uscite (Are e Zagabria).Hirscher a parte, il podio della prima manche viene rimescolato: lo svedese Hargin è troppo prudente e scivola per 3 decimi in quarta posizione, mentre l'americano Chodounsky, sorprendentemente terzo a metà gara, pasticcia nel muro finale ... (continua)

[ 02/11/2014 ] - Coppa del Gobbo-Fermi tutti: è arrivato Big Marcel
Chiedo scusa a tutti gli Amici di Fantaski per il ritardo...sono state settimane molto difficili e la mia testa era diventata un contenitore vuoto! Non voglio però perdere il contatto con Voi...e provo a ripartire! Faccio un saltino all'indietro e rivedo sul tracciato del Rettenbach un ragazzone sfrecciare con una incredibile disinvoltura, andando a cercare ogni insidia maligna con fare baldanzoso, come se le porte...i muri...i piani...fossero una preda da inseguire e da conquistare! Mi ha impressionato, e mi sono chiesto se questo ragazzo avesse fatto le scelte giuste nei mesi che hanno preceduto l'avvio della Coppa. Abbiamo visto tutti quanto sia diventato "grosso" e quei "tanti" chili di muscoli distribuiti sul suo corpo hanno cancellato, ai miei occhi, l'immagine di Marcellino! Ammetto che, quando raccontavo lo sci, talvolta lo chiamavo così, con tono un po' irriverente, soprattutto quando ne "combinava qualcuna" e bucava i teleschermi con i suoi atteggiamenti spavaldi e guasconi. A Soelden ho visto sciare un altro ragazzo, un atleta  per il quale è stato approntato un programma di "lavoro" che, in pochi mesi, ha prodotto la crescita muscolare che abbiamo visto! L'Austria in passato ci ha abituati ad operazioni del genere e l'esempio più vicino ai nostri giorni è quello di Hermann Maier le cui frequentazioni di un certo Centro (!!) produssero i risultati che tutti noi ricordiamo. Ed ancora...Aamodt, Kjus, Jagge...Tutto questo per dire come, a mio parere, Hirscher abbia fatto un passo un po' troppo lungo, direi quasi esagerato. Vuole vincere la sua quarta Coppa del Mondo consecutiva...cosa che non è mai riuscita a nessuno..? Vuole dimostrare di essere più forte di Ligety...in grado cioè di contrastare gli angoli dello statunitense con la potenza della sua azione? Vuole dominare la scena nelle due discipline tecniche proponendosi (in casa sua) come il successore di Benni Raich e tentare di inseguire gente come Stenmark e Tomba che, a più riprese, vinsero nella ... (continua)

[ 31/08/2014 ] - Elan in lotta contro il tempo
Elan è in lotta contro il tempo e contro l'Unione Europea. La Commissione Europea ha infatti invitato la Slovenia ad avviare la procedura fallimentare per il noto marchio di sci entro un massimo di 20 giorni (ma ormai 10 giorni fa).Il tutto risale al 2008 quando Elan, in crisi, aveva ricevuto un iniezione di capitali per 10 milioni di euro dallo stato sloveno, violando le regole di concorrenza della UE. Nel 2010 la UE aveva appunto stabilito l'illegalità del prestito e poi nel 2012 richiesto il rientro e la restituzione. Non essendo riuscita nell'intento, il governo dovrebbe, secondo la UE, vendere le attività della società per recuperare i soldi.Ma la società è gestita da un fondo il cui principale azionista è proprio lo stato sloveno, che ha dichiarato di essere in trattativa con alcuni investitori privati per privatizzare la società, risolvere la situazione e rispondere alla Commissione Europea entro i termini previsti. Ma il processo si è più volte arenato, ed ecco che la UE ha aumentato la pressione sullo stato balcanico.E' chiaro comunque che il brand "verde" non chiuderà da un giorno all'altro, ma è altrettanto chiaro che la situazione è complicata.Intanto Elan ha annunciato anche un ricorso alla Corte di Giustizia della UE contro questa decisione.Tra gli atleti più famosi ad utilizzare il marchio sloveno ci sono Mitja Valencic (ritiratosi al termine della stagione) e Ondrey Bank, nonchè gli azzurri Max Blardone e Nicole Agnelli.In passato il più grande ambasciatore di Elan è stato Ingemar Stenmark, lo sciatore di maggior successo nella storia della Coppa del Mondo. (continua)

[ 08/08/2014 ] - Von Gruenigen: tale padre, tale figlio?
Nel marzo del 2003, a Hafjell, Norvegia, il gigantista elvetico Michael Von Gruenigen conquistava l'ennesimo podio della carriera nella sua ultima gara, e la coppa di cristallo della specialità, la quarta della carriera dopo quelle del 1996, 1997 e 1999.Con 23 vittorie in carriera, tutte tra le porte larghe, Michael è il secondo atleta più vincente di sempre in questa specialità dopo l'inarrivabile Ingemar Stenmark, e solo nelle ultime stagioni Ted Ligety è riuscito ad avvicinarsi, con 22 sigilli.Idolo in Svizzera, anche in Italia Von Gruenigen ha sempre avuto moltissimi fan: soprannominato "l'esteta del gigante" da Bruno Gattai, è rimasto nel cuore degli appassionati per la sua sciata elegante e allo stesso tempo proficua.Lo scorso aprile il figlio maggiore Noel, classe 1995, è stato inserito nella squadra C nazionale svizzera, ed ecco che il magazine Skionline.ch ha incontrato padre e figlio impegnati nella preparazione per la prossima stagione."Noel è il maggiore dei nostri tre figli - commenta Mike - ed ha fatto in tempo a seguire parte della mia carriera, e spesso con la mamma Anna veniva a vedermi durante le gare e respirava l'atmosfera del parterre."Il legame tra padre e figlio è speciale, ma al di là dell'aspetto tecnico anche il carattere fuori dalle piste e simile, ed è proprio sull'aspetto caratteriale e mentale che il contributo di Mike è particolarmente importante: "Se ho una domanda o c'è qualcosa che non so - dichiara Noel - so che posso chiedere a lui, so che ci sono tante situazioni che lui ha già affrontato e sa come gestirle."Il confronto con un padre che ha vinto così tanto potrebbe far tremare le gambe a chiunque, impossibile evitare i paragoni ma secondo Mike: "...Noel è cresciuto sapendo questo ed è abituato, finora non è stato un problema" e gli fa eco Noel: "quando ero più piccolo a volte la cosa mi pesava. Specialmente i genitori degli altri atleti continuavano a chiedermi di mio padre. Ora è diverso. Mi conoscono come Noel. Certo di tanto ... (continua)

[ 02/06/2014 ] - Erich Demetz lascia la presidenza comitato CdM
SI è aperto ieri a Barcellona il 49esimo congresso FIS, accolto per la quarta volta dalla Federsci spagnola: 1100 addetti ai lavori hanno raggiunto la metropoli catalana. Oltre 100 incontri ufficiali nel programma, tra cui le riunioni dei Comitati FIS e del Consiglio, oltre naturalmente alle attese decisioni di martedì, quando verranno assegnati i Mondiali di Sci Alpino 2019 e di mercoledì, quando si eleggerà il nuovo consiglio FIS (22 candidati per 16 posti, già sicuro della rielezione GianFranco Kasper).Dopo 28 anni da Presidente del Comitato Coppa del Mondo di sci alpino Erich Demetz lascia proprio a Barcellona il suo incarico."Quando sono diventato presidente - ricorda Demetz - eravamo in due, ora c'è un sistema molto più professionale formato da 15 persone". La lunga carriera dirigenziale di Demetz comincia nel 1963 con l'elezione a Presidente dello Sci Club Gardena."Quando sono arrivato ho trovato 103 soci - racconta ancora Demetz -. Nel '70, dopo la nomina a vice presidente della FISI ho lasciato il club con oltre 1000 soci, per me una grande soddisfazione".Tra il '70 e il '71 Demetz è commissario della Co.Scu.Ma. "Riuscii, con il supporto di Giulio Giovannini e di Giulio Onesti, a far varare la prima legge a tutela dei Maestri di sci, grazie alla amicizia personale che mi legava a Sandro Pertini, allora presidente della Camera".Nel '78, al termine dell'era Cotelli, Erich Demetz diventa direttore tecnico della Nazionale italiana di sci alpino. "Era una squadra difficile da domare, piena di cavalli di razza che ormai facevano liberamente tutto quello che volevano. Anzi, Besson, Gros, Varallo, Stricker...Purtroppo mi resta il rammarico dell'Olimpiade di Lake Placid quando non riuscimmo a fare meglio del 4/o posto di Ninna Quario e del 6/o di Herbert Plank."Nel 1979, Demetz vive una delle pagine più dolorose dello sci italiano. "Leonardo David aveva vinto ad Oslo - ricorda - e trapelò la voce che avrebbe voluto disputare le ultime due libere della stagione. Io ... (continua)

[ 15/03/2014 ] - E' di Marcel Hirscher la coppa del mondo assoluta
La coppa del mondo assoluta è di Marcel Hirscher. Con una gara di anticipo per la terza volta in carriera la coppa del mondo assoluta rimane nella bacheca di casa Hirscher. L’ufficialità è arrivata questa sera quando è stata annunciata la start list dello slalom maschile di domani e che non vedrà al via il suo diretto avversario, Aksel Lund Svindal. Il norvegese ha, infatti, deciso anche se la decisione era abbastanza scontata, di non prendere il via domani nell’ultima gara della stagione nonostante avesse solo 31 punti di ritardo dall’austriaco.Il campione austriaco entra così nell'esclusivo club dei vincitori di tre coppe del mondo consecutive, accanto ai nomi di altri tre grandi: Gustavo Thöni, Phil Mahre e Ingemar Stenmark. Una striscia positiva che il prossimo anno il campione salisburghese potrebbe allungare a quattro, rendendolo il solo a riuscire nell’impresa. Un successo che regala all’Austria, dodici anni dopo Michaela Dorfmeister e Stefan Eberharter, un’altra accoppiata, la quarta per la squadra biancorossa.Il campione del Lander salisburghese, come la Fenninger, vede così premiata la sua costanza di rendimento che lo ha portato, disputando praticamente solo due specialità (gigante e slalom) a salire ben dodici volte sul podio quest'anno: 4 vittorie, 3 secondi e 5 terzi posti. Una leggera flessione nei risultati c'è stata da metà gennaio quando ottenne la sua ultima vittoria in slalom ad Adelboden (12 gennaio 2014) e il secondo posto nel gigante del 2 febbraio a St. Moritz e riabilitata in parte dall’argento olimpico di Sochi in slalom. Ma comunque sufficiente a portarsi a casa l'ennesimo trofeo della sua ancor giovane carriera.Domani Hirscher intanto andrà alla caccia anche della coppetta di slalom, dopo aver perso quella di gigante oggi per un solo centesimo a favore di Ted Ligety. (continua)

[ 31/01/2014 ] - L'austriaca Kirchberg si candida per la coppa
La località austriaca di Kirchberg nel Tirolo, a poca distanza dalla più famosa Kitzbuehel avrebbe in progretto di tornare ad ospitare una prova di coppa del mondo.Kirchberg, sede da tre anni anni di una prova (gigante) di Coppa Europa femminile, in questi giorni ha avanzato la candidatura per ospitare sulla sua pista uno slalom gigante in notturna. A rilanciare la notizia alcuni siti austriaci e il tedesco Skiweltcup.tv.L'ultima volta volta che la località tirolese ospitò il circo bianco è stato per tre volte negli anni '80: nel 1982 e 1984 vinse un certo Ingemar Stenmark, mentre nel 1989 ad imporsi fu il povero Rudi Nierlich.Le caratteristiche del tracciato di gara, come spiega uno dei responsabili del comitato organizzatore Marc Habermann, è particolare perchè consentirà agli spettatori presenti al traguardo di poter vedere per intero il tracciato la gara.Ad Are, in occasione del mondiale del 2007 si disputò l'ultimo gigante femminile in notturna, vinto dall'austriaca Nicole Hosp, sulla svedese PIetilae-Holmner e sulla nostra Denise Karbon.Nel prossimo mese di giugno gli organizzatori tirolesi presenteranno il progetto alla federazione austriaca che gestisce l'assegnazione delle gare sulle nevi di casa e per cercare una sponda in Fis per inserire anche un gigante notturno - non si sa ancora se maschile o femminile - nei futuri calendari di coppa del mondo. (continua)

[ 21/01/2014 ] - La valanga azzurra il 30 gennaio su Raisport1
Per chi c'era e per chi ancora non c'era un'occasione unica per rivedere e riascoltare i protagonisti di una parte della storia italiana dello sci alpino.Il 30 gennaio, alla vigilia dell'apertura dei prossimi Giochi Olimpici invernali a Sochi, la Rai dedicherà una puntata di 2 ore e mezza alla mitica "Valanga Azzurra". Ospiti in studio alcuni dei protagonisti di quell'epopea, culminata con la mitica cinquina azzurra nel gigante di Berchtesgaden, dal Ct azzurro Mario Cotelli, a Gustavo Thoeni (più chiacchierone e burlone che mai), a Piero Gros e Paolo De Chiesa. Ma molti altri saranno i protagonisti, da rivedere (da Stenmark a Klammer per citarne alcuni) con immagini dalle cineteche Rai, per ripercorrere per una sera tutta la storia di questi grandi dello sci italiano ed internazionale, alcuni purtroppo non più tra di noi come "Cavallo Pazzo" Erwin Stricker o Fausto Radici.L'appuntamento per gli appassionati è per giovedì 30 gennaio alle ore 20.30 su Raisport1. (continua)

[ 16/12/2013 ] - Coppa del Gobbo - Sarà così anche a Sochi?
Capperi...quale spettacolo sulla Face de Bellevarde! Immagini molto belle e suggestioni antiche in un crescendo di emozioni di cui le discipline tecniche azzurre avevano un gran bisogno! I risultati li conosciamo ed anche i dettagli delle diverse prestazioni, perchè le analisi ci permettono di ricordare come nella seconda manche i gigantisti italiani siano stati fantastici, un viatico eccezionale per De Aliprandini, Nani, Zingerle e Borsotti...una bella e scanzonata compagnia che può prendere in mano le sorti di questa disciplina e riportarla su quelle posizioni di prestigio mondiale che  merita. E non dimentichiamoci che Marsaglia anche in gigante se la cava alla grande!La Bellevarde non mi fa impazzire, un tracciato dove non è possibile dimostrare quali siano i dettami tecnici che fanno di questa specialità un punto preciso di partenza per tutte le altre discipline. L'eleganza e l'armonia di Stenmark, Tomba (anche se qui vinse l'oro olimpico nel 1992), Von Gruenigen, Maier, Thoeni, non troverebbero spazio su questo palcoscenico! A Val d'Isere c'è stato dunque un sussulto d'orgoglio dei nostri giovanotti...bravi! Altri giovanotti invece faticano ancora un po' troppo nello slalom, ma è questione di tempo perchè, anche qui i vari puzzle si stanno mettendo a posto. Nel gigante la caduta di Blardone è stata un colpo improvviso, non me l'aspettavo perchè stava scendendo benissimo. Chissà per quali colpe questo ragazzo debba scontare pene così severe, adesso il suo compito è durissimo e in Val Badia e ad Adelboden dovrà compiere un mezzo miracolo...anche perchè nella WCSL è sceso al numero 15 (alle spalle c'è il giovane Faivre Mathieu, in crescita). E' in grado di farlo e lotterà come un leone per agguantare Sochi. Stesso discorso per Simoncelli, autore di una fantastica prima manche, Moelgg è più vicino di tutti al podio, è il più in forma dei nostri nelle prove tecniche e prima dei Giochi si toglierà più di una soddisfazione, con nostra grande gioia.Sono dispiaciuto ... (continua)

[ 07/06/2013 ] - Hermann Maier diventerà padre
"Sono felice di annunciare che la mia compagna Carina ed io in autunno diventeremo genitori". Con queste poche parole dichiarate all'Agenzia di stampa austriaca Apa, Hermann Maier, il più grande campione dello sci austriaco e uno dei più grandi della storia dello sci mondiale ha fatto sapere che la sua compagna Carina è in attesa di un bebé.Non è data da sapere ancora la data di nascita del futuro Maier junior. Il campione di Flachau ha poi solo aggiunto."Ci stiamo godendo questo momento in tutta serenità".Hermann Maier, 41 anni il prossimo 7 dicembre, ha vinto quattro medaglie olimpiche, sei medaglie mondiali e quattro coppe del mondo, tra la fine degli anni novanta e gli anni duemila. In 13 stagioni in coppa del mondo ha ottenuto 54 vittorie, secondo in campo maschile solo a Ingemar Stenmark (primo a 86), con un totale di 96 podi risulta terzo in questa classifica, dietro allo stesso Stenmark (155) e all'austro-lussemburghese Mark Girardelli (100). A oggi è lo sciatore austriaco più vincente di sempre.La carriera agonistica di "Herminator" è stata divisa in due dall'incidente motociclistico dell'agosto 2001. Sciatore più forte al mondo in quel momento, evitò di poco l'amputazione della gamba destra. Tornato nel circo bianco nel gennaio 2003 tra molte perplessità, riuscì a tornare anche al successo (27 gennaio in super-g a Kitzbuehel). Il 13 ottobre del 2009 annunciò il suo ritiro dalle competizioni.  (continua)

[ 18/03/2013 ] - Aksel Lund Svindal, la saggezza del campione
Polemiche e antagonismi non sono mai mancati nel Circo Bianco, nella sua ultra-quarantennale storia.Spesso alle battaglie in pista tra i protagonisti del Circus si sono aggiunti veleni, polemiche e stoccate fuori dalle piste, a mezzo stampa o anche a muso duro.Aksel Lund Svindal è uno dei grandi campioni dello sci alpino, coraggioso, leale, sportivo, e lo dimostra con i suoi atteggiamenti ma anche con le parole. Ecco la sintesi della sua stagione, da lui stessa pubblicata venerdì, prima dell'ultimo gigante:"Ho avuto un grande inverno. Con l'annullamento delle gare veloci alle Finali penso che questo sia l'unico modo di giudicare la mia stagione. Dimentichiamoci le gare annullate, quella strana sensazione di ricevere un premio senza correre, e la mancata possibilità di duellare con Marcel Hirscher per la generale.Vincere la coppa di superg e discesa è qualcosa che non mi è mai riuscita prima. Infatti è il mio primo titolo in discesa. Certo non mi dimentico di avere un gigante domani, ma penso che la consegna delle coppe ieri segni la fine della mia stagione. E nelle veloci è stata una gran stagione. Se penso al calendario di gennaio mi rendo conto che la lotta per la generale è difficile. Con 19 gare tecniche e 15 veloci avevo meno chances di Hirscher di fare punti, e inoltre una gara veloce ha più probabilità di essere annullata per il meteo, dunque sulla carta è una lotta difficile."C'era riuscito Ingemar Stenmark nella seconda metà degli anni '70, ma erano altri tempi e altri punteggi. Dal 1992, dall'introduzione del nuovo metodo di assegnazione dei punteggi, solo tre atleti sono riusciti a vincere la Sfera di Cristallo con due sole discipline: Luc Alphand nel 1997 con superg e discesa, Alberto Tomba nel 1995 e Marcel Hirscher nel 2013 con slalom e gigante."E ora con due gare cancellate è ancora più dura. Così mi son detto: concentrati su quello che puoi fare, che puoi controllare, prova a vincere le coppe nelle veloci e sarà una gran stagione indipendentemente ... (continua)

[ 17/03/2013 ] - A Neureuther l'ultimo slalom.Moelgg 10/o
Il tedesco Felix Neureuther vince l'ultimo slalom stagionale che chiude il calendario della Coppa del Mondo maschile edizione 2013. E' stata una bella gara sul fondo duro della Silvano Beltrametti di Lenzerheide tra Neureuther e Marcel Hirscher, con il tedesco che ha saputo costruire il successo nel corso della prima manche. E' la terza vittoria stagionale per Felix (due slalom, un parallelo), la quinta della carriera, che conclude una stagione eccellente, arricchita da ottimi risultati anche in gigante, tanto da portarsi al quarto posto nella classifica generaleMarcel Hirscher aveva già matematicamente vinto Coppa generale e di specialità, non per questo ha tirato i remi in barca, ma anzi con una seconda manche sontuosa ha recuperato una posizione ed ha chiuso con 36 centesimi di ritardo dal vincitore.Nove slalom, nove podi con quattro vittorie: eguagliato il record di Ingemar Stenmark nel '77 e Alberto Tomba nel '92, record che solo ad Alberto non è valso anche la conquista della Sfera di Cristallo.Ivica Kostelic e Andre Myhrer erano in lotta per il terzo posto della classifica di disciplina, che per tre punti è andato al croato, un vero computer nel saper amministrare potenza e rischi: doveva chiudere davanti allo svedese e così ha fatto, cogliendo il 59/o podio della carriera. Con un menisco rotto!Ottimo il quinto tempo di Missillier, seguono Mario Matt, Markus Larsson, Benni Raich e Naoki Yuasa, autore del miglior tempo nella seconda frazione, di sei secondi più corta della prima.Manfred Moelgg chiude il lotto dei migliori 10 e mantiene il quinto posto finale della specialità. Il marebbano, che ha subito una botta in allenamento in settimana, è stato anche oggi il più continuo, mentre Giuliano Razzoli con una seconda manche troppo imprecisa perde posizioni e scala all'11/o posto, più arretrato ancora Stefano Gross, 14/o, per lui una fastidiosa botta alla schiena patita nel Team Event.Fuori Cristian Deville nella prima manche, mentre un Patrick Thaler in ... (continua)

[ 16/03/2013 ] - Gigante Lenzerheide: vince sempre Ted Ligety
Il podio dell'ultimo gigante stagionale coincide con il podio finale della classifica di specialità, e non è un caso. Non ce ne voglia Manfred Moelgg, che si ferma al quarto posto per 25 punti, ma Ted Ligety, Marcel Hirscher e Alexis Pinturault rappresentano, nell'ordine, i tre migliori gigantisti al mondo in questo momento, e gli unici ad aver vinto in stagione.Dunque Ted Ligety conclude come aveva iniziato, con una vittoria, chiudendo il gigante finale di Lenzerheide in 2:14.76, e conquistando la 17esima vittoria in carriera.Sei vittorie su otto gare (e due terzi posto) sono  un risultato straordinario, una impresa riuscita solo alla leggenda Ingemar Stenmark nel 1981, ma con 10 gare disponibili. Vittorie spesso condite da distacchi importanti, da un dominio assoluto, da una tecnica che ha lasciato a bocca aperta persino i migliori interpreti della specialità.Il meteo è stato finalmente clemente a Lenzerheide e le basse temperature hanno compattato il fondo, rendendo la neve aggressiva e difficile. Ted ha chiuso in testa la prima manche, per poi gestire senza eccessivi rischi nella seconda, carvando come solo lui sa fare.Il secondo posto è tutto per Marcel Hirscher, ancora un gradino sotto all'americano, ma autore di manche e recuperi che legittimano la sua seconda Sfera di Cristallo. Sette podi su otto gare, con il solo 16/o posto di Adelboden fuori dalle zone nobili della classifica. Oggi Marcel ha disegnato una seconda manche praticamente perfetta, 6 decimi migliore di tutti, sfogando sul tracciato rabbia e determinazione, quella rabbia repressa giovedì quando, pur sapendo di aver vinto matematicamente, si sentiva troppo depresso dall'infortunio di Kroell e dai continui rinvii per poter esultare.In questa stagione di Coppa Marcel è andato a punti solo in slalom (+parallelo) e gigante: sempre a podio, sempre, tranne il già citato gigante di Adelboden. Vi ricordate chi fu l'ultimo a costruire così il suo successo finale? Sì, Alberto Tomba.Staccato di oltre un ... (continua)

[ 10/03/2013 ] - Ivica Kostelic: vittoria con menisco lesionato
E' la seconda vittoria per il croato Ivica Kostelic a Kranjska Gora, e arriva esattamente 10 anni e 5 giorni dopo quella conquistati nel 2003. Un tempo lunghissimo, che dà la misura della classe e della longevità del campionissimo biancorosso, impresa resa ancor più incredibile dopo aver ascoltato le sue parole in conferenza stampa: "Ho sciato con il menisco lesionato: è successo alcuni giorni fa e mi son detto, beh posso rischiare al massimo tanto non ho niente da perdere. Andrò presto a Bad Ragaz per esami, poi decideremo.Al momento posso sciare e andrò a Lenzerheide, ma subito dopo probabilmente dovrò operarmi. Vincere oggi mi ha dato una sensazione meravigliosa perchè non è facile rimanere a lungo ad alti livelli nello sport, e ancor più in slalom perchè è una disciplina difficile con tanta concorrenza. E' una vittoria importante, ho visto che avevo possibilità di stare tra i migliori ma sapevo che Alexis avrebbe dovuto sbagliare...Ho spinto per cercare la vittoria, ci puntavo."E' la 26esima vittoria in carriera per Ivica Kostelic, che raggiunge così Franz Klammer ed entra nei 10 più vittoriosi atleti in Coppa del Mondo; sigillo numero 15 in slalom, uno in più di Benni Raich, ora è quarto alle spalle di Stenmark 40, Tomba 35, Girardelli 16.Marcel Hirscher ha scelto il giorno migliore per "sbagliare" in gara: già ancor prima della fine della prima manche sapeva di aver vinto la coppa di specialità grazie all'uscita di Neureuther, poi una seconda manche da campione gli ha permesso di salire, ancora una volta, sul podio. E con l'uscita di Pinturault la seconda Sfera di Cristallo è decisamente vicina: "vado sempre al 100% ma oggi c'è stata una grande differenza tra le mie due manche: nella prima ho fatto un errore, nella seconda ho sciato come so fare. E' bello essere di nuovo sul podio, ho conquistato 160 punti in due gare e ora posso andare alle finali guardando sciare Aksel nelle prove veloci con meno ansia, e vedere quanti punti farà..."Da notare il ritorno in ... (continua)

[ 09/03/2013 ] - Ligety:"ho fatto una stagione pazzesca!"
"E' una bellissima giornata - dichiara il vincitore di oggi Ted Ligety - vincere qui ti dà belle sensazioni, sono proprio orgoglioso. Ho fatto una stagione pazzesca, ma Hirscher è sempre li, vicino. Sono contento di aver vinto la coppa oggi, mi sono tolto un peso dalle spalle. Oggi le condizioni erano difficili, decisamente non gradisco la pioggia, sono cresciuto nello Utah, a Park City, dove per lo più c'è sole e temperature alte."Con la 16esima vittoria tra le porte larghe Ted supera il nostro Alberto Tomba, e diventa il terzo gigantista più vincente della storia alle spalle di Stenmark a quota 46 e Michael Von Grueningen a 23.Non solo: era dalla stagione dei record 2000/2001 vinta da Hermann Maier che un atleta non vinceva cinque giganti in una stessa stagione, impresa riuscita in passato solo a Stenmark, Tomba e Von Grueningen."Sono contento del mio secondo posto - gli fa eco Marcel Hirscher - nella seconda manche sono anche stato più veloce di Ted e già per questo dovrei essere felice. Le condizioni erano molto difficili, la pioggia forte e fastidiosa ha reso la neve molle e tutto più complicato. Sono felice di essere ancora in testa alla classifica, spero di mantenermi a lungo in questa posizione! Non ho ancora visto il meteo di domani ma spero che non piova come oggi e spero di tornare sul podio anche domani!"Rammarico nella parole di Manfred Moelgg, 14/o: "non ho ben interpretato la prima, ho tagliato troppo e non sono stato fluido. Un grave errore nella seconda...Ora penso a domani, voglio andare forte e fare una bella gara per mettermi alle spalle questo gigante dove speravo in qualcosa di meglio." (continua)

[ 15/02/2013 ] - Mölgg di bronzo nel gigante di Ligety record
LIVE DA SCHLADMING – È Manfred Mölgg il terzo uomo del gigante mondiale! Come previsto Ted Ligety è andato a prendersi il suo terzo oro a Schladming precedendo di 81 centesimi il padrone di casa Marcel Hirscher, ma sul terzo gradino del podio c'é spazio per Manfred Mölgg che ha scalzato Svindal (legno per soli 4 centesimi per il vichingo) per completare il terzetto di eroi del gigante. Eccellente anche il sesto posto di Davide Simoncelli, undicesimo Max Blardone, 23imo Roberto Nani.C'è tanto, tantissimo nella medaglia di Manfred Mölgg: c'è la caparbietà del marebbano, tornato prepotentemente ai vertici dopo una stagione difficile; c'è la fine del digiuno della squadra azzurra di gigante che perdurava dall'oro di Tomba a Sierra Nevada '96 e mai interrotto dal Dream Team, almeno fino a ieri; ma in quello stesso bronzo c'è anche il segno di due erroracci, uno per manche, che avrebbero potuto frenare il finanziere altoatesino, tarparne le ali, ma che a conti fatti non sono riusciti a tenerlo giù dal podio, nonostante il tentativo in extremis dell'incredibile Svindal di regalarsi un ulteriore sorriso con i colori dell'iride.Anzi, proprio alla luce della semi-disarcionata della prima discesa e della scivolata nella seconda, recuperata solo in extremis, il terzo posto di Manni da San Vigilio appare ancora più intrigante, perchè non si azzarda nulla nel dire che tra un errore e l'altro se n'è andato un secondo abbondante e che alla fine anche il buon Hirscher non è poi così lontano da questo Mölgg tanto convincente. E tanto vincente: dopo l'argento ed il bronzo in slalom tra Aare e Garmisch il trentenne del Mareo raccoglie anche un metallo in gigante. Quattro mondiali partecipati e tre medaglie raccolte: una collezione ricca (a cui si aggiunge anche la coppetta di slalom) a cui manca solo un tocco dorato. Ma la scaramanzia suggerisce di non sbilanciarsi troppo.Davanti a tutti è ancora Ted Ligety che dopo l'oro in superG e in superCombi completa l'opera con il tris in ... (continua)

[ 18/12/2012 ] - Campiglio tra Chalet Fiat e Colmar
LIVE - Amarcord a Madonna di Campiglio. Se ieri sera ci fossero stati Federico Fellini o Pupi Avati presenti, avrebbero avuto una moltitudine di materiale per buttare giù la sceneggiatura di un film sulla storia dello sci mondiale. Trovare tanti campioni di ieri e di oggi radunati tutti insieme per una sera, non è cosa di tutti giorni.Per chi ama questo sport certamente l'occasione per trascorrere - tra una portata e l'altra - un viaggio nella in una macchina del tempo un po' particolare, ricordando come, tra curiosità e aneddoti, è nata  la Tre3. Un viaggio iniziato dai vari Bruno Burrino (unico superstite della prima edizione della Tre3 del 1950), Paride Milianti, Bruno Alberti e Gino Burrino, passando poi attraverso i ricordi dell'oro iridato di Portillio 1966 Carletto Senoner, al racconto del leggendario atterraggio  in strada al parterre d'arrivo del Canalone Miramonti del gardenese Gerhard Mussner. Assente il grande Ingo Stenmark (cinque vittorie qui a Campiglio), ci ha pensato il suo connazionale e compaesano di Tarnaby Stig Strand (una vittoria qui sul Canalone) insieme a Piero Gros, Gustavo Thoeni, Paolo De Chiesa, Peter Popangelov a rinverdire gli anni d'oro della Valanga Azzurra degli anni '70 e '80.L'ospite d'onore però è stato lui, Alberto Tomba che insieme a Giorgio Rocca (ultimo vincitore qui nel 2005) hanno raccontato la loro Madonna di Campiglio. Una serata splendidamente organizzata dal presidente del comitato di coppa campigliano Lorenzo Conci, figlio d'arte dell'ex presidente federale Fabio Conci, che ha dedicato ogni energia per riportare il circo bianco ai piedi delle Dolomiti di Brenta. COLMAR - La giornata di vigilia della coppa del mondo a Madonna di Campiglio era però iniziata con un altro appuntamento per i tifosi, la presentazione di Colmar - sponsor ufficiale della tappa di Campiglio - presso il punto vendita di Piazza Sissi.Il suo patron, Mario Colombo ha voluto radunare per l'occasione i suoi testimonial - da Gros, De Chiesa e Rocca ... (continua)

[ 28/11/2012 ] - 25 anni fa iniziava la leggenda di Tomba
Venticinque anni fa iniziava la leggenda di Alberto Tomba. Ci perdoni l'Albertone nazionale se arriviamo con un giorno di ritardo nel ricordarlo, ma questo nulla toglie al tributo che merita, anche da parte della nostra redazione. La sua leggenda inizia il 27 novembre 1987, data scolpita nella memoria di ogni appassionato di sci, italiano e non: Alberto Tomba vince la sua prima gara di Coppa del Mondo, uno slalom speciale, al Sestriere. La vittoria è “alla Tomba”: primo in entrambe le manche, alla fine rifila 80 centesimi di secondo allo svedese Jonas Nilsson e un quasi due secondi all’austriaco Guenther Mader. Poi il suo primo show da campione: gli sci lanciati al cielo, una doccia di spumante a beneficio delle tv e il suo fare spavaldo con l'immancabile frase di cui è rimasto famoso: “Il più forte sciatore sono me!”. Lo si può amare o odiare, ma nella mente di tutti gli appassionati di sci in tutto il mondo dire Tomba è dire sci. Tomba “la Bomba” è stato il nomignolo che lo ha seguito per tutta la sua carriera e che ancora oggi lo identifica e che guarda caso aveva coniato lui stesso in una serata di festeggiamenti in una discoteca d'oltre oceano. Scorrere il suo palmaresse non è cosa facile: 50 vittorie in coppa del mondo, 5 medaglie d'oro tra Olimpiadi e Mondiali, 2 medaglie d'argento e di bronzo alle Olimpiadi, 4 coppe di slalom, 4 coppe di gigante ed una coppa assoluta. Nel corso della sua carriera, Tomba ha sempre rivendicato una vittoria in più, conteggiando anche lo slalom parallelo di Saalbach disputato al termine della stagione 1987-1988, in realtà, secondo la FIS, valido solo per la classifica per nazioni. Storica rimase la doppia vittoria ai Giochi Olimpici di Calgary '88 in gigante e slalom che portò anche ad interrompere la diretta del festival di Sanremo per assistere all'impresa del bolognese. Dopo una vita tutt'altro che facile passata sotto i riflettori, si ritira nel marzo 1998, dopo le finali di Crans Montana: insieme a Ingemar Stenmark, ... (continua)

[ 18/08/2012 ] - 30 anni dalla scomparsa di Bruno Noeckler
Ieri è stato il trentennale della scomparsa di Bruno Noeckler, atleta azzurro nato a Predoi, Bolzano, nell'ottobre del 1956 e tragicamente mancato il 17 agosto 1982 sul monte Ruapehu, in Nuova Zelanda, in un incidente stradale. Slalomgigantista, Bruno era entrato per la prima volta nei top10 di Coppa del Mondo sulle nevi di Vipiteno, il 15 dicembre 1975, con un ottimo 6/o posto. Deve aspettare due stagioni per salire sul podio, a Furano (Giappone), in slalom, dove chiude con il 3/o tempo alle spalle di Klaus Heidegger e Ingemar Stenmark. Si arriva così alle Olimpiadi Invernali di Lake Placid 1980, USA, segnate dal dolore per l'incidente a Leonardo David. In gigante il primo degli italiani fu proprio Bruno, con il 6/o tempo, stessa posizione poi conquistata da Plank in discesa libera. A fine stagione è vicecampione nazionale in slalom dietro Piero Gros, titolo che vincerà nel 1981 davanti a De Chiesa. Nel 1981 è anche vicecampione nazionale di gigante, dietro Foppa, stessa posizione che manterrà negli assoluti 1982. Nel frattempo in Coppa del Mondo sale nuovamente sul podio, a Voss, Norvegia, questa volta in gigante, e ancora alle spalle di Stenmark. E' convocato per i Mondiali di Schladming 1982, dove chiude il gigante con il 5/o tempo. Poi, in estate, il tragico schianto: con Bruno muoiono anche l'allenatore Ilario Pegorari (ex azzurro), il preparatore Karl Pichler e il massaggiatore Ivano Ruzza, mentre si salva, pur ferito, Carlo Gerosa, che pochi mesi prima aveva partecipato ai Mondiali Juniores di Auron, e che tra l'87 e l'92 è entrato diverse volte nei top10 dello slalom. Una delegazione azzurra guidata dall'allora capoufficio stampa della FISI Claudio Baldessari, scomparso due mesi fa, tornò in quella zona qualche anno più tardi, per piantare un albero e una croce nel luogo dell'incidente, in occasione dell'unica tappa di Coppa del Mondo disputata a Mt.Hutt, nel 1990 (vittoria di Nyberg in gigante e terzo posto di Tomba in slalom). (continua)

[ 12/03/2012 ] - Anja Paerson si ritira dopo 14 anni di successi
Dopo quattordici anni di carriera Anja Paerson ha deciso di appendere gli sci e gli scarponi al fatidico chiodo. La notizia era nell'aria, ma la campionessa di Tarnaby - il paesino natale anche di Ingemar Stenmark - lo ha fatto oggi alla vigilia dell'inizio delle finali di coppa del mondo a Schladming. La 30enne svedese - compirà 31 anni il prossimo 25 aprile - ha dichiarato di volersi ritirare al termine di queste ultime gare. "La mia è stata una carriera fantastica - ha dichiarato la svedese - che mi ha regalato tantissimo. Credo che sia arrivato il momento di fermarsi". Una delle sciatrici più vincenti del circo bianco ha così deciso di fermarsi definitivamente. L'esordio in coppa del mondo per la polivalente svedese - è stata tra le poche atlete, capace di vincere in tutte le discipline - avvenne in occasione delle finali di coppa del mondo a Crans Montana nel 1998 e si conclude ora con quelle di Schladming 2012. Ai Mondiali (da Sankt Anton 2001 a Garmisch 2011) ha vinto tredici medaglie: 7 ori, 2 argenti e 4 bronzi. Con quella ottenuta in discesa libera ai Mondiali di Are 2007, Anja Pärson è diventata la prima sciatrice a vincere l'oro iridato in tutte le specialità dello sci alpino. Ai Giochi olimpici invernali ha vinto, tra Salt Lake City 2002 e Vancouver 2010, sei medaglie (1 oro, 1 argento e 4 bronzi). In coppa del mondo ha vinto due Coppe assolute e cinque Coppe di specialità. Dopo il mondiale del 2007 in casa ad Are la svedese ha visto le sue prestazioni calare, alternando buoni periodi con altri con gare decisamente deludenti, ma durante la stagione 2009 ha comunque ritrovato una certa regolarità, che le ha permesso di vincere l'ennesimo trofeo della carriera, la Coppa del Mondo di super-combinata. In coppa del mondo ha ottenuto 95 podi: 42 vittorie, 29 secondi posti e 24 terzi posti. Nella stagione 2010-2011, con la vittoria del 5 marzo 2011 nella discesa libera di Tarvisio, ha raggiunto il traguardo di aver vinto almeno una gara di Coppa del Mondo per ... (continua)

[ 08/01/2012 ] - Hirscher a caccia del record di Stenmark
Nello slalom speciale di oggi Marcel Hirscher tenterà - vincendo la prova - di eguagliare un particolare record detenuto da Ingemar Stenmark. Il campione svedese è, infatti, l'unico atleta maschile nella storia ad aver vinto nel 1978 le prime tre prove consecutive in calendario nel nuovo anno. Stenmark vinse ad Oberstaufen (slalom), Zwiesel (gigante e slalom). Hirscher ha vinto le prime due gare in calendario nel 2012 a Zagabria (slalom) e Adelboden (gigante). Tra le donne il record appartiene alla svizzera Vreni Schneider che nel 1989 vinse le prime quattro gare dell'anno. Con il successo anche nello slalom odierno qualcuno vedrebbe il giovane Hirscher tra i papabili per la coppa assoluta. Lui però fa già sapere, per il momento, di voler gareggiare solo in slalom e gigante: dunque niente super combinata a Wengen e niente superG a Kitzbuehel, ha fatto sapere l'austriaco ieri in conferenza stampa. (continua)

[ 17/12/2011 ] - Un quarto di secolo dal podio di Alberto Tomba
LIVE - E' tempo di ricordi in quel dell'Alta Badia. Sono, infatti, già trascorsi 25 anni dal primo podio in coppa del mondo di Alberto Tomba. Era il 14 dicembre del 1986 quando l'Albertone nazionale saliva per la prima volta sul podio della "Gran Risa": secondo, dietro al compagno di squadra Richard Pramotton, e subito davanti all'altro connazionale Oswald Toetsch. Un terzetto di azzurri sul podio di casa davanti ad un grandissimo come Stenmark. Fu l'inizio dell'ascesa di Alberto "la bomba" Tomba che poi qui si impose altre quattro volte: nel 1987, 1990, 1991 e 1994. Una valle che ha segnato la vita del campione bolognese: qui vinse anche la sua prima gara Fis, sulla pista ai piedi del Boè. E domani Alberto ci sarà al parterre d'arrivo, immancabile come sempre, a dispensare autografi, battute e qualche consiglio ai nostri ragazzi per cercare di risolevare la china dopo le non certo esaltanti prestazioni - se si eccettua il podio di Deville in slalom - di questo avvio di stagione. L'Alta Badia non è stata solo per il campione di Castel dei Britti, la personale riserva di caccia, ma lo è stato anche per altri azzurri: da Richard Pramotton a Roberto Erlacher, da Max Blardone a Davide Simoncelli. Qui l'Italia ha scritto alcune delle pagine più belle dello sci azzurro. Ora qualcuno si domanda se è il caso di sfatare questo mito, visto lo smalto perso nel corso di questi ultimi anni. Qualcuno è decisamente contrario. "La 'GranRisa' è e resta una riserva di caccia per noi - conferma il poliziotto di Lizzana - e lo rimarrà sempre. Quando si viene qui si cerca sempre di fare bene e i risultati nella storia parlano a nostro favore. Qualche volta può andare male, come lo scorso anno, altre volte decisamente meglio. Domani comunque cercheremo di dare il massimo. Anche perchè fare bene qui è senz'altro la giusta iniezione di fiducia per il proseguo della stagione". Il trentino dal canto suo può contare su cinque podi (quattro secondi posti ed una vittoria), un ... (continua)

[ 28/02/2011 ] - Tanti auguri Gustavo! Il campione compie 60 anni
TRAFOI (Bolzano) - Tanti auguri Gustavo! E' una giornata particolare in quel di Trafoi in Alto Adige, ai piedi dello Stelvio, per un grande campione degli sport invernali: Gustav o Gustavo, come meglio credete, Thoeni compie, infatti, sessant'anni. E' stato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi dello sci grazie alle quattro vittorie nella Coppa del Mondo generale (1971, 1972, 1973 e 1975), al secondo posto conquistato nel 1974. Ha fatto parte, insieme con Piero Gros, Franco Bieler, Tino Pietrogiovanna, Fausto Radici, Erwin Stricker e altri sciatori, della cosiddetta Valanga azzurra, che dominò le gare di slalom e gigante negli anni Settanta. Taciturno e riservato, Gustavo negli anni ha svelato, invece, il suo lato più umoristico e goliardico: battute e barzellette si sprecano quando si incontra l'altoatesino. Tornando alla carriera agonistica l'ex azzurro ha vinto un oro nello slalom gigante e un argento nello slalom speciale ai Giochi olimpici invernali di Sapporo 1972, un argento (slalom speciale) a Innsbruck 1976, due ori (slalom speciale e gigante) nei Mondiali 1974. Vanno inoltre aggiunti i due titoli mondiali in combinata del 1972 e del 1976, validi per l'albo d'oro dei Mondiali ma non per le Olimpiadi. La fama della sua abilità fu tale da dare origine a una leggenda metropolitana, secondo la quale sempre sulla "Streif" di Kitzbuehel sarebbe riuscito a terminare la discesa con un solo sci avendo perso l'altro sull'Hausbergkante (tratto di pista da percorrere in diagonale con pendenza ripidissima). Fu lo stesso Thoeni, anni dopo, a smentire tale diceria. Nella memoria degli appassionati dello sci resta anche leggendario lo slalom parallelo che nel 1975 in Val Gardena vinse contro l'astro nascente Ingemar Stenmark e ancor piu' memorabile fu ,nello stesso anno, la sua discesa dalla terribile Streif di Kitzbuehel: arrivo' secondo - lui che era una grande slalomista e gigantista, ma pure un velocista con i fiocchi - alle spalle del "kaiser" della libera, ... (continua)

[ 18/08/2010 ] - Nickerson infila Miller e Ligety
A Coronet Peak, Nuova Zelanda, si sono svolti tra lunedì e martedì 2 giganti e 2 slalom (maschili e femminili) valevoli per il circuito continentale Australian-New Zeland Cup. Presenti in gara anche molti nazionali americani e canadesi che già da un paio di settimane si stanno allenando in questa parte del globo. In gigante si è messo in luce il 29enne Warner Nickerson, della squadra B americana, che aveva chiuso la stagione con il titolo di vicecampione nazionale della specialità: Warner si è "permesso" di superare i ben più quotati compagni di team Ted Ligety e Bode Miller, superando il primo di soli 2 centesimi e il secondo di 36. Lo stesso Nickerson ad ottobre dello scorso anno aveva strappato all'amico Spencer l'ultimo pettorale per Soelden, tornando nel massimo circuito dopo 3 anni di assenza. Ottimo quarto tempo per Felix Neureuther, che ha chiuso a soli 9 centesimi da Miller. Tra i pali stretti podio tutto canadese con Biggs-Donaldson-White. In campo femminile protagoniste le canadesi il cui tasso tecnico si è fatto sentire: Marie-Pier Prefontaine ha vinto il gigante davanti alla compagna di squadra Marie-Michele Gagnon e alla 18enne norvegese Chloe Margrethe Fausa, praticamente sconosciuta in Coppa Europa, che ha chiuso davanti alla tedesca Susanne Riesch e all'americana Megan Mcjames. In slalom si è imposta la Gagnon davanti all'americana Halley Duke e alla compagna di squadra Madison Irwin. Julia Mancuso non ha chiuso la prova. C'è soddisfazione nel clan canadese: "ci siamo allenati proprio bene, su piste dure e ben preparate" ha dichiarato la Prefontaine, "condizioni perfette per un allenamento da Coppa del Mondo. Ho lavorato duro tutta l'estate in palestra sulla resistenza e ora mi sento bene sugli sci. Stiamo lavorando bene e ci carichiamo l'un con l'altra. Sento che abbiamo fatto un buon lavoro, ora devo pensare a mettere in fila due manche buone!" Tornando a Miller la non-notizia di questi giorni è lo scontato annuncio che lo rivedremo al ... (continua)

[ 30/06/2009 ] - Hohenlohe: chiudo a Garmisch 2011
Il Principe Hubertus Rudolph von Hohenlohe, figlio di Ira von Furstenberg e del principe Alfons, nipote dell'ex imperatore del Messico Massimiliano d'Asburgo, ha annunciato che i Mondiali 2011 di Garmisch saranno l'ultimo atto della sua lunghissima e incredibile carriera. Nato il 2 febbraio del 1959 è una leggenda per tutti gli addetti ai lavori del Circo Bianco: quando a contendersi le vittorie c'erano Phil Mahre e Ingemar Stenmark, quando Girardelli e Zurbriggen muovevano i primi passi nello sci che conta Hubertus già correva in Coppa del Mondo. E con qualche risultato degno di nota: tra l'81 e l'84 ben 6 volte entra nei top10, sempre in combinata. Nel 1981 fonda la Federsci Messicana, lottando per partecipare alle più importanti competizioni internazionali, una longevità che lo porta a 13 Campionati del Mondo e 4 Olimpiadi. Nel 2007 si infortuna a Kitz compromettendo la partecipazione ai Mondiali di Are; un anno prima era stato escluso dai Giochi Olimpici di Torino dal Comitato Olimpico Messicano, contrario alla formazione di un team individuale. Famoso come artista, fotografo e amante della bella vita il simpatico Hubertus chiuderà con il grande sci nel febbraio del 2011 non senza una punta di tristezza...ma, ne siamo sicuri, la sua uscita di scena sarà tutta da seguire! (continua)

[ 29/01/2009 ] - La Coppa del Gobbo XII - Garmish
A Garmisch lo sci alpino ha scritto pagine di intensi contenuti storici, alcuni dei quali - purtroppo - tragici! Nel 1936 lo sci alpino esordisce nel programma olimpico dei giochi invernali, con le prove di discesa, slalom e kombinata. Sono i Giochi voluti da Hitler al quale va riconosciuta la paternità (oltre a quella di tante "nefandezze e vergognose decisioni" ) di aver "inventato" il percorso della fiaccola olimpica... Hitler voleva che tutta la Germania fosse percorsa da questo particolare segno di "forza sportiva",...poi nel tempo la fiaccola (suo malgrado...) è diventata un altrettanto vergognoso mercato commerciale con tedofori che molto spesso nulla hanno a che fare con il mondo dello sport! Tra gli italiani il più bravo fu Cinto Sertorelli (7/o nello slalom, 7/o in Kombinata, 9/o in discesa. Tra le ragazze Clara Frida 9/a nello slalom e Paola Wiesinger 10/a in discesa). Due anni dopo, nel 1938, Cinto Sertorelli, che ai mondiali di Chamonix nel 1937 era giunto terzo in discesa (la sua specialità preferita ), cade sulla Kreuzeck di Garmisch. L'elevata velocità ed il fondo ghiacciato impediscono al forte atleta valtellinese di controllare la sua azione audace,...esce di pista...si schianta contro un albero...dopo due giorni di coma cessa di vivere in seguite alle fratture riportate. Nel 1978 Garmisch organizza i Campionati del Mondo (li farà anche nel 2011...). Nel firmamento dello sci è salita la stella di Stenmark, la valanga azzurra sta perdendo compattezza... In gigante gli italiani sono in affanno sulla nuova interpretazione della curva alla Heini Hemmi (perfezionata dal grande Ingo), tra le ragazze Claudia Giordani (era stata argento in slalom ai Giochi olimpici di Innsbruck nel 1976), con straordinario coraggio e bravura indica la via per la futura valanga rosa! Saliamo sul podio solo con Piero Gros, argento in slalom alle spalle di Stenmark (primo anche in gigante con due secondi su Andi Wenzel) A Garmisch nel 1997 Hermann Maier vinse la sua prima ... (continua)

[ 15/01/2009 ] - Maier: "Senza incidente sarei già in pensione!"
"Senza l'incidente in moto di cui sono stato vittima nel 2001, sarei già in pensione". Così commenta, questo momento della sua vita, Hermann Maier alla vigilia della tappa di coppa del mondo a Wengen, seduto su una poltrona nel salottino dell'hotel della squadra austriaca. Problemi di stagione (un leggero stato influenzale) e dolori alla schiena non fermano però il 36enne austriaco alla vigilia della discesa libera del Lauberhorn, la più lunga della coppa del mondo. In una intervista alla televisione di stato austriaca Orf il campione di Flachau ammette di avere persistenti dolori alla schiena ed al piede destro, conseguenza del pauroso incidente in moto occorsogli nel gennaio del 2001 a Radstadt e che potevano portarlo all'amputazione della gamba destra. "Questa stagione è una vera lotta con me stesso - ha proseguito Maier - il mio piede destro non migliora, va sempre peggio, e sta diventando sempre più rigido. Questo si riflette anche sulla caviglia che non riesce a lavorare bene e ammortizzare i colpi che poi si trasmettono anche al fondo schiena che ne risente e mi provoca persistenti dolori dorsali". L'incidente del 2001 per il due volte campione olimpico a Nagano '98 è però ormai un ricordo: "Probabilmente perchè dopo l'incidente sono tornato a vincere" confessa Maier. La cosa certa però è che senza l'incidente molto probabilmente il campione austriaco avrebbe già appeso gli sci al chiodo. "Se non ci fosse stato lo scontro con quell'automobilista tedesco credo che oggi sarebbe Stenmark a guardarmi dal basso verso l'alto" aggiunge con un pizzico di amarezza Herminator. Il campione svedese, infatti, attualmente guida la graduatoria di vittorie assolute in coppa del mondo con 86 successi, davanti proprio a Maier con 54 vittorie. In questo momento il due volte campione mondiale del '99 però cerca di non pensare alla prossima rassegna iridata in Val d'Isere. "Per quanto riguarda un posto nel quartetto di discesa libera al momento non ci penso - spiega il 36enne di ... (continua)

[ 14/01/2008 ] - 10 volte Rocca: su ESPN le sue vittorie
Per celebrare l’ottavo posto di Giorgio Rocca a Wengen (Svizzera), suo miglior risultato stagionale, ESPN Classic, canale 216 di Sky, propone da lunedì 14 a venerdì 18 gennaio, alle ore 22,00, dieci delle undici affermazioni ottenute in Coppa del Mondo, sempre in slalom speciale, dal carabiniere livignasco. Un’iniziativa accolta con entusiasmo dallo stesso Giorgio Rocca. "Sono molto onorato di questa iniziativa. Mi fa capire che ho dato tanto allo sci e che ne sono ripagato. Mi auguro di contraccambiare l’affetto di tutti i miei tifosi “costringendo” ESPN Classic a fare al più presto un seguito dello speciale, con nuovi successi da qui al 2010". La retrospettiva di ESPN Classic inizia e si conclude proprio a Wengen dove Giorgio Rocca ha ottenuto la sua prima (il 19 gennaio 2003) e ultima vittoria (15 gennaio 2006) in Coppa del Mondo. Particolarmente esaltante si è rivelato l’inizio della stagione 2005/2006 quando il campione azzurro ha collezionato cinque vittorie in altrettante gare di slalom speciale: grazie a questa striscia di risultati (determinanti a fine stagione per la conquista della Coppa di specialità), Rocca ha eguagliato il record di cinque vittorie consecutive ottenute in Coppa del Mondo dal lussemburghese Marc Girardelli e dallo svedese Ingermar Stenmark. LA PROGRAMMAZIONE DI ESPN CLASSIC: Lun. 14 ore 22,00 Wengen (Sui), 19/01/2003 + Chamonix (Fra), 11/01/2004 Mar. 15 ore 22,00 Flachau (Aus), 22/12/2004 + Chamonix (Fra), 09/01/2005 Mer. 16 ore 22,00 Kranjska Gora (Slo), 27/02/2005 + Beaver Creek (Usa), 04/12/2005 Gio. 17 ore 22,00 Madonna di Campiglio, 12/12/2005 + Kranjska Gora (Slo), 22/12/2005 Ven. 18 ore 22,00 Adelboden (Sui), 08/01/2006 + Wengen (Sui), 15/01/2006 (continua)

[ 11/02/2007 ] - Drottning Parsön: "mi sembra impossibile..."
Drottning in svedese significa regina. Questa mattina i giornali svedesi la chiamavano così. Chissà cosa intitoleranno domani dopo il terzo oro consecutivo. E pensare che appena sveglia la possente atleta gialloblu non si sentiva in palla. "Dopo la doppietta mi sentivo vuoi un po´ scarica di energie, vuoi con la testa alle mie avversarie...mi sembrava difficile conquistare un altro oro". Con il passare dei minuti però la Pärson dice di essersi convinta di poter rifare una bella gara: "Quando con la cabinovia mi stavo dirigendo alla partenza dopo la ricognizione, mi sentivo più sicura, e i pensieri della prima mattina mi andavano via dalla testa. Prima di partire mi sentivo di nuovo sicura e competitiva". Che dura Anja. Non ci credevano nemmeno nella penisola scandinava, che la solida bionda di Tarnaby potesse regalare un altro oro alla Svezia, dopo il bronzo mattutino dell´inossidabile Patrik Järbin. Drottning Anja ha colpito ancora. Eccola nella finish area della Olympia: "Mi sembra impossibile. Impossibile dopo una stagione partita non perfettamente, impossibile per la tripletta in terra svedese, impossibile perchè vengo da un paese di 600 anime che è il centro del mondo in questi giorni...Tarnaby". Sì, Tarnaby, eccolo l´ombellico del mondo. Altro che Åre. Dopo Stenmark, Pärson e quel Byggmark vorito nello slalom maschile. La domanda che ora ricorre è sul gigante. Un altro oro, le chiedono tutti i giornalisti "Ora vi dico la verita´...penso solo a riposarmi". Ma noi sappiamo bene, che Drotting Pärson pensa al quarto sigillo aureo... (continua)

[ 27/01/2007 ] - Jens Byggmark, chi è costui?Trionfo svedese a Kitz
No, non è un Carneade. O meglio, non più. Poteva esserlo qualche mese fa a Levi quando, partendo dalle retrovie chiuse al quinto posto la prima gara dell'anno. Poteva esserlo, ma forse non lo era nemmeno allora, perchè già nella stagione precedente era riuscito a guadagnarsi un posticino sotto i riflettori della Coppa del Mondo chiudendo al terzo posto la classifica di slalom del circuito continentale. Ma allora chi è Jens Byggmark? Semplice, un giovanotto di ventuno anni nato a Tarnaby (anche lui? dopo Stenmark e la Paerson?) e capace nel giro di 3 mesi di prendere confidenza con la Coppa del Mondo, di mettersi in luce fino a vincere, pardon, a dominare lo slalom di Kitzbuhel. Uno slalom meno classico del solito, visto che si è disputato per metà sul tratto finale della discesa libera, ma in fondo poco importa. Con la forza della spregiudicatezza di chi ha ben poco da perdere, lo svedese ha saputo stupire tutti nel corso della prima manche, quando ha rifilato un secondo abbondante a Benni Raich, fino a quel momento tranquillo al comando della graduatoria. La sorpresa del ragazzo della Piztal, rimasto letteralmente a bocca spalancata, è indice sufficientemente chiaro del valore dell'exploit di Byggmark: un giovane dal talento evidente, ma, si pensava, ancora piuttosto acerbo per primeggiare. Ed invece no. Per di più l'acuto dello svedese è arrivato in una giornata difficile, con una fitta nevicata a rallentare la scena e ad offuscare una visibilità già di per sè appiattita dalle nuvole basse che circondavano la Streif: alcuni hanno patito la situazione precaria, altri meno, come Marc Berthod che, a tre settimane dal trionfo di Adelboden ha voluto riprovarci, chiudendo alle spalle di Byggmark la prima manche, seppur staccato di 8 decimi. La seconda manche ha poi visto l'arrembante svizzero uscire a testa alta, spalancando le porte al recupero di Mario Matt, cavallo di ritorno di queste ultime due stagioni dopo qualche anno trascorso al limite dell'anonimato. ... (continua)

[ 04/01/2007 ] - Bode Miller: "Ad Adelboden per sfatare un tabù"
"La pista di Adelboden è magica, trasuda storia metro dopo metro; basti pensare a chi ha vinto su quel tracciato impareggiabile: da Tomba a Von Grünigen, da Stenmark a Girardelli. In gigante non sono mai riuscito a vincere, nonostante la Kuonigsbergli mi piaccia davvero molto: difficile dire cosa riuscirò a fare sabato ma sicuramente cercherò di sciare al meglio e sono sicuro che, se arriverò al traguardo, me la giocherò con i migliori."
E' un Bode Miller tranquillo e sereno quello che nel tardo pomeriggio odierno si è presentato nella sala municipale di Andalo per la conferenza stampa di presentazione della squadra americana che per i prossimi tre anni troverà la propria base europea sulle nevi trentine della Paganella. Invero la prima giornata "italiana" di Miller si è trasformata in una sorta di toccata e fuga: atterraggio in mattinata alla Malpensa dopo il capodanno passato a Parigi, prima di raggiungere Andalo per prendere confidenza, nel primo pomeriggio, con la Olimpica 2, la pista preparata a puntino dai tecnici della Ski Area Paganella. Domani mattina di nuovo in viaggio, direzione Adelboden. "Ogni tanto bisogna anche allenarsi! - scherza Bode - Ma oggi sono rimasto davvero impressionato dalla pista; in tanti anni non mi era mai capitato di allenarmi in situazioni tanto simili alla Coppa del Mondo: tracciato tecnico e preparato a puntino, sembrava di essere sulla Gran Risa. Un grazie quindi a tutto lo staff: il primo contatto è stato ottimo e ha permesso a tutti noi di allenarci con grande aggressività. Siamo veramente soddisfatti."
E soddisfatto, Miller, lo è anche della stagione in corso, che sembra avergli restituito parte dell'entusiasmo mancato l'anno passato, soprattutto nella parentesi olimpica. Non fatica a parlare il campione del New Hampshire: una parlantina sciolta e vivace, in cui non manca qualche battuta di spirito. "Devo ammettere che questa stagione è partita piuttosto bene: ovviamente non posso scegliere se preferisco vincere ... (continua)

[ 09/11/2006 ] - Bode Miller ha fame di vittorie
Dopo una stagione non eccezionale come la scorsa, Bode Miller si presenta al cancelletto dello slalom di Levi in veste totalmente nuova. Non solo per gli Head che fanno bella mostra ai suoi piedi al posto degli Atomic che l'hanno accompagnato sulla vetta del mondo; anche e soprattutto per gli intenti che sembrano accompagnare il campione di Franconia al via della nuova stagione. Non più motorhome personalizzato ma la disponibilità a seguire la squadra americana negli alberghi del circus ed il pensiero di rinunciare a qualche uscita serale, infine, è un dettaglio ma pur sempre un cambiamento, non più Barilla sul suo casco ma l'austriaca SuperFund.
L'obiettivo, anche se non esplicitamente dichiarato, sembra quello di attaccare il record stagionale di vittorie in Coppa del Mondo, detenuto dalla coppia di lusso Stenmark - Maier, unici capaci di salire per 13 volte sul gradino più alto del podio nel corso dello stesso inverno. Il Miller di due stagioni fa, quello capace di vincere in tutte le discipline, si era fermato a 7: un simile record non sarebbe solo fine a se stesso, saprebbe di autentica impresa e si traducerebbe in Coppa del Mondo pressochè assicurata.
Forse si tratta di fanta-sci ma staremo a vedere di cosa sarà capace lo yankee. Quello che è certo è che Miller ha preso con il piede giusto l'avventura marchiata Head e lo stesso responsabile del gruppo Rainer Salzgeber ha più volte espresso la sua soddisfazione nel vedere l'americano lavorare con dedizione, cura e puntigliosità al loro progetto, impegnandosi a fondo in ogni seduta di allenamento. Ed ottime indicazioni arrivano anche dagli stessi servicemen di Miller. Alcuni test, riguardanti soprattutto le discipline tecniche, danno indicazioni confortanti e sembrerebbe che il buon Miller abbia ritrovato tra i rapid gates e nel gigante le sensazioni dei miglori anni, quelli targati Fischer e Rossignol, tanto da far credere che l'americano sia ancora pronto a ripetere il filotto di vittorie di fine ... (continua)

[ 18/03/2006 ] - Finali di Aare: Larsson vince, Rocca esce
Giorgio Rocca chiude la stagioen con un'uscita nella seconda manche: il campione livignasco, in testa dopo la prima frazione, inforca a metà della seconda dimostrando ancora una volta lo scarso feeling con piste rovinate e con le nevi "bagnate". L'azzurro si consola con la conquista della Coppa di specialità.
La vittoria è andata a Markus Larsson, 27ene di Karlstadt, secondo dietro a Rocca per 40 centesimi nella prima manche e miglior tempo di manche (a pari merito con Ligery) nella seconda: una gara perfetta che lo porta alla prima vittoria in carriera, resa ancora ancora più importante perchè conquistata davanti al suo pubblico e nel giorno del cinquantesimo compleanno di Ingemar Stenmark.
Sul podio con Markus salgono il francese Stephane Tissot, staccato di 82 centesimi (secondo podio stagionale per lui) e Thomas Grandi a 93.
Svindal chiude con il 7esimo posto, dimostrando di essere sempre più a suo agio anche in slalom e chiudendo al secondo posto in classifica generale, con 1006 punti: un atleta sicuro protagonista delle prossime stagioni.
Il campione olimpico Benni Raich è saltato durante la prima manche, Miller nella seconda insieme a molti altri che hanno permesso all'azzurro Peter Fill di conquistare il 14° posto e i primi punti in slalom in Coppa del Mondo. Un finale di stagione strepitoso per Peter che si candida a diventare un sciatore completo, polivalente e competitivo. (continua)

[ 15/01/2006 ] - Quinta fantastica perla di Giorgio Rocca
Giorgio Rocca vince lo slalom speciale di Wengen ed ottiene la quinta vittoria consecutirva in questa stagione su altrettante gare disputate. Non ci sono più parole per descrivere la classe del campione di Livigno che ha oggi eguagliato un record storico di Marc Girardelli e Ingemar Stenmark. Meglio di loro solo l'inarrivabile Alberto Tomba, con 9 successi nella stagione 2004/2005. Con la sua 11esima vittoria in carriera Giorgio permette all'Italia di superare l'Austria nella classifica di vittorie di questa specialità. Tornando alla gara Rocca costruisce il suo successo sul muro, nella seconda parte della seconda manche, dopo aver commesso qualche sbavatura all'inizio. Una gara non perfetta al 100%, sul difficile pendio di Wengen, ma sufficiente per tenersi alle spalle un ottimo Kalle Palander e il campioncino americano Ted Ligety. Solo Raich poteva strappare il successo al livignasco, ma il campione di Piztal, come già è avvenuto durante la stagione, non ha resistito alla pressione e, complice un po' di sfortuna, ha inforcato nettamente alle primissime porte della seconda manche. Sul podio anche il tedesco Vogl, capace di vincere qui un anno fa. Torna tra i migliori del mondo, ottavo, anche Bode Miller che quando riesce a infilare due manche senza uscire è sempre temibile: suo il miglior tempo nella seconda manchem che gli permette di recuperare 12 posizioni.Purtroppo oggi la compagine azzurra non ha coronato con il risultato di squadra il successo del suo capitano: solo Deville, 14esimo, va a punti, e il suo risultato ha un valore ancora maggiore se si considera che il fassano era reduce da un infortunio occorso nei giorni scorsi e si pensava non potesse neanche gareggiare oggi. (continua)

[ 22/04/2005 ] - Fis a Taernaby: Marsaglia 8° in slalom
Sulle nevi svedesi di Taernaby, nella patria di Ingo Stenmarkt e Anja Paerson, si sono disputati quattro giganti e due slalom Fis. Matteo Marsaglia, piemontese in forza alla squadra C, che ha partecipato in Norvegia ed in Svezia alle Fis di fine stagione, ha chiuso all'8° posto lo slalom, vinto dallo svedese Peter Bylund sul finlandese Jukka Leino e sul connazionale Anton Lahpenderae. Marsaglia si è classificato 26° nel primo gigante, che ha visto la vittoria dello svedese Charlie Bergendahl su Fredrik Nyberg e su Leino. Infine 11° nel secondo gigante, che ha portato la firma di Nyberg su Leino e Bergendahl. Tra le donne, la svedese Carolina Nordh si è aggiudicata lo slalom speciale. Ai giganti femminili ha partecipato anche la vincitrice della Coppa del Mondo Anja Paerson: 5a nella gara vinta dalla polacca Dagmara Krzyzynska e 6a nella seconda competizione vinta dalla svedese Charlotte Ceder. Ultime gare del calendario Fis sempre in Svezia: ad Hamra il 29 uno slalom speciale Fis maschile e uno femminile. (continua)

[ 23/10/2004 ] - Paerson, come volevasi dimostrare
(Soelden, Aut). E´finita con il trionfo di Anja Paerson. E´ricominciata allo stesso modo: la fuoriclasse svedese di Tarnaby trionfa nel primo gigante della stagione. In testa dopo la prima manche, la concittadina di Ingo Stenmark domina anche la seconda sessione: 100 punti e tutte a casa. Con una Paerson cosi´non c´e´ne davvero per nessuna. Hai voglia a smussare l´ingresso del muro per far digerire meglio un Rettenbach di "vetro": Anja sembra essere ancora questa stagione un gradino sopra le altre. Sul podio con il "mastino scandinavo" anche la finlandese Tanja Poutianen e la spagnola Maria Jose Rienda Contreras. Ma il gigante dell´opening del Circo rosa ci consegna un´altra certezza: la croata Janica Kostelic conclude in 8a posizione e sembra davvero aver accantonato gli innumerevoli problemi alle ginocchia che l´hanno frenata anche nei recenti allenamenti. In slalom speciale Anja dovra´prenderla sicuramente in considerazione. Vedremo in America. E l´Italia? La migliore e´Karen Putzer 10a: la poliziotta di Nova Levante e´protagonista di una gara piu´che discreta. Col tempo tornera´la Karen che tutti conosciamo, e per questo la aspettiamo senza metterle fretta. Le altre sono un po´piu´indietro oggi: Nicole Gius termina in 20a piazza, ma ha buttato via una posizione migliore nelle ultime porte. Quindi 22a la "velocista" Barbara Kleon e 26a la giovane "talentina camuna" Nadia Fanchini, stremata pero´da un viaggio da Roma fatto ieri per una serie di test con il gruppo sportivo della Finanza. Recchia, Maddalena Planatscher e una Daniela Merighetti al rientro dopo il grave incidente dello scorso anno, non qualificate per la seconda. Manuela Moelgg e Silke Bachmann non hanno terminato la prima manche. (continua)

[ 14/03/2004 ] - Denise le "Karbonizza" tutte, tranne Anja...
(Sestriere, ita). Non perde un colpo Anja Paerson: dopo il trionfo nella Coppa del Mondo generale e nelle Coppe delle discipline tecniche, non molla neanche nell'ultima gara della stagione. Davvero immensa, questa fuoriclasse svedese di Tarnaby, paese del mitico Ingo Stenmarkt, inossidabile fino all'ultimo. La nostra piccola furia Denise, ha "karbonizzato" la concorrenza nella prima manche staccando il miglior tempo, ma nella seconda sessione si è inchinata alla scandinava "tutta grinta". Tuttavia per la cuginetta di Peter Fill, una stagione esaltante: una vittoria in Alta Badia, un 2° posto qui sulla Sises di Sestiere, un 3° a Park City e una 4a piazza ad Are. Niente male per l'azzurra di Castelrotto! Nell'ultimo atto del circo rosa, sul podio anche l'austriaca Alexandra Meisnitzer. Le altre ragazze di Luis Prenn, Maurizio Marcacci e Richard Pramotton, che avevano conquistato il posto alle fianli erano Nicole Gius e Manuela Moelgg: la prima si è classificata 17a e la "bella ladina" non ha termianto la prima manche. Ora, dopo l'ultimo atto, il circo rosa va in letargo... Le azzurre hanno fatto una stagione senz'altro buona: aspettando il ritorno di Karen, principali conferme sono arrivate da Denise e dalla "resurrezione" di Isolde, in seguito al brutto incidente dell'anno scorso a Lake Louise. Le altre sono tutte comunque li che spingono, da Manuela a Nicole, fino alla giovanissima Nadia Fanchini. Forza ragazze! (continua)

[ 11/02/2004 ] - Coppe e franchi per Anja Paerson
La fuoriclasse svedese Anja Paerson, si è già assicurata le Coppe di slalom e di gigante con netto anticipo. La scandinava comanda ovviamente anche la classifica dei guadagni e potrebbe attaccare il montepremi conquistato dall'austriaca Alexandra Meissnitzer nella stagione 1998-1999. La campionessa di Tarnaby ha depositato in banca 408.794 franchi svizzeri e potrebbe oltrepassare per la prima volta la quota di mezzo milione di franchi e il bottino di 462.700 franchi incamerato dalla sua collega qualche stagione fa, grazie a 8 vittorie, 5 podi e altri 9 piazzamenti nella 'Top 10'. La concittadina di Ingemar Stenmark, ha collezionato nove primi posti e due piazzamenti sul podio, ma non potrà scalzare Hermann Maier, recordman assoluto per vincite in una stagione (600.000 euro e passa nel 1999-2000 per Herminator). In campo maschile, il finlandese Kalle Palander capeggia la graduatoria monetaria con 298.448 franchi, ma occupa solamente il sesto posto nella classifica generale di Coppa. Il finnico precede Bode Miller, secondo con 284.674 e Stephan Eberharter, terzo con un bottino di 257.715 euro. (continua)

[ 08/02/2004 ] - Anja Paerson fa man bassa in Germania
Trionfa in gigante e in slalom: la fuoriclasse svedese Anja Paerson, monopolizza il circo rosa sbarcato in Germania, nella Region Arber. La concittadina di Ingo Stenmarkt ora ha 112 punti di vantaggio sulla austriaca Renate Goetschl nella corsa alla Coppa del Mondo. Chi la fermerà? Scia alla perfezione la Paerson, e che distacchi ragazzi! In gigante ficca due secondi alla giovane slovena Tina Mazze e alla Goetschl. Tra le "porte larghe", le azzurre di Luis Prenn non si esprimono al massimo: Denise Karbon è la migliore e si piazza 14°, Nicole Gius 16° e Silke Bachmann 18°. Quindi 22° Manuela Moelgg e 24° Maddalena Planatscher. Miriam Gschnitzer, esordisce nella massima serie, non porta a termine la prima manche. Nello slalom speciale Anja precede la tedesca Monika Bergmann-Schmuderer e la slovacca Veronika Zuzulova. Migliore italiana Nicole Gius 21° e 23° termina Annalisa Ceresa. Non termina la prima manche Manuela Moelgg. Non si sono qualificate per la seconda sessione Claudia Morandini, Elisabetta Biavaschi, Emmi Pezzedi e l'esordiente Alessa Pittin. (continua)

[ 25/01/2004 ] - A Maribor è dominio Paerson
A Maribor, un gigante ed uno slalom speciale: in terra slovena, dominio assoluto della svedese Anja Paerson, leader incontrastata di Coppa del Mondo. Vince il gigante e lo slalom, dimostrando vuoi una classe cristallina, vuoi una determinazione d'acciaio. Tra le "porte larghe" della Slovenia, sul podio l'austriaca Michaela Dorfmeister e la spagnola Maria Josè Riendra Contreras. Indietro questa volta la competitiva compagine di Luis Prenn: Denise Karbon termina 20° e Maddalena Planatscher 26°. In slalom, sul podio con la compaesana di Ingo Stenmarkt, due austriache: Marlies Schild e Nicole Hosp. Anche oggi, le ragazze italiane non brillano. A punti, Silke Bachmann 26° e Claudia Morandini 27°. Ma in slalom, si poteva intuire...la musica è diversa rispetto al gigante. (continua)

[ 05/01/2004 ] - La Paerson si impone nello slalom di Megeve
La svedese Anja Paerson, ha vinto lo slalom speciale disputato sulle nevi francesi di Megeve. La fuoriclasse di Taernaby, paese natale del grande Ingo Stenmark, si era classificata quinta al termine della prima manche. Nella seconda sessione ha approfittato degli errori delle rivali. Sul podio anche l'austriaca Marlies Schild, 2° ed in 3° piazza la tedesca Martina Ertl. Sempre in difficoltà le azzurre di Luis Prenn: se in gigante vanno alla grande dando spesso la paga a fior fiore di campionesse, faticano tra le porte strette. Nicole Gius, altoatesina da Silandro ed atleta dell'Esercito, finisce 15°. La valdostana di Gressoney Annalisa Ceresa 16°. Niente più. (continua)

[ 30/11/2003 ] - Ancora Paerson. Gius 8°. Merighetti infortunata
(Park City, Utah). Un secondo posto a Soelden e una doppietta nello Utah: va come un treno, la massiccia Anja Paerson da Taernaby, terra natale di Ingo Stenmark. Se continua così, la fuoriclasse svedese, entro natale può chiudere davvero la partita per la conquista della sfera di cristallo. Non vince, stravince: distacchi abissali e pennellate da campione. Sulla C.B.’s Run, la Paerson ha stupito per come scia sui tratti pianeggianti, dimostrandosi maestra nel condurre sempre lo sci limitando drasticamente ogni attrito. Sul podio, 2° la svizzera Sonia Nef e 3° l’austriaca Marlies Schild. Migliore azzurra, Nicole Gius da Silandro, 8°. Sicuramente positiva la gara dell’altoatesina, operata al menisco un mese a causa di una caduta a fine settembre allo Stelvio. Peccato per la sempre bravissima Manuela Moelgg, 12° al termina della prima, ma purtoppo fuori nella seconda manche. Anche Annalisa Ceresa, 18°, esce nella seconda. Una brutta notizia, invece, per Daniela Merighetti: la simpatica bresciana cade nella prima manche. Sospetta lesione del legamento crociato del ginocchio. Seperiamo di no…comunque facciamo gli in bocca al lupo a “Dada”! (continua)

[ 14/02/2003 ] - La Karbon che non t'aspetti: ecco l'argento!
(St. Moritz, Sui). “Attaccate, attaccate e basta”. Così Tino Pietrogiovanna, direttore tecnico dello sci alpino femminile, urlava via radio alle ragazze in partenza. Denise Karbon lo ha ascoltato, eccome. Nel gigante iridato, aspetti Karen, arriva Denise: finalmente la prima medaglia per i nostri colori ai Mondiali di St.Moritz. Finalmente il sortilegio che ci vedeva senza medaglie è stato infranto. La Karbon, già sul podio quest’anno in Austria a Semmering dove aveva trionfato la Putzer, coglie una fantastica medaglia d’argento. Non si è risparmiata ed ha attaccato alla morte, dopo il sesto posto della prima manche. Prima di buttarsi giù dal cancelletto per la seconda sessione, si sentiva tranquilla, rilassata, leggera: non aveva niente da perdere. Ha sciato alla grande su quei dossi, su quelle gobbe, cercando di sfruttare le sue capacità tecniche, per far fronte alla potenza che non la contraddistingue. Denise, è nata in Alto Adige, a Castelrotto, ventidue anni fa. In ottobre, in allenamento, si era spezzata il braccio sinistro, e fu obbligata a saltare la trasferta americana. Dopo quasi due mesi tornò in squadra, e la stagione incominciò subito alla grande con il podio di Semmering. Poi uno stop di un’altra settimana per un piccolo infortunio al polpaccio destro ad inizio gennaio a Bormio. Una stagione trafilata e sempre in recupero la sua, ma con l’immensa gioia di un argento qui in Engadina. La famiglia Karbon è ricca di talenti: suo fratello Martin è in squadra C, e suo fratello più piccolo Pirmin cresce bene. Il padre Arnold, maestro, è direttore del centro agonistico Sciliar all’Alpe di Siusi, dove è cresciuto anche suo cugino, Peter Fill, che promette davvero bene tra i maschietti. Tornando alla gara, la medaglia d’oro è stata vinta dalla svedese Anja Paerson, quindici chili di muscoli in più rispetto alla Karbon. La Paerson, è del paesino del leggendario Ingemar Stenmark, Tarnaby, oltre il Circolo Polare Artico. Bronzo per la canadese Allison Forsyth. 4° ... (continua)


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