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" Svindal " è presente in queste 1375 notizie:

[ 15/05/2008 ] - Blardone passa a Dynastar
Dopo molti test, rumors e anticipazioni ecco arrivare il comunicato ufficiale: Massimiliano Blardone lascia Atomic e passa a Dynastar, marca transalpina del gruppo Quicksilver. Max affronterà quindi con Lange e Dynastar i Mondiali 2009 e le Olimpiadi 2010, senza dimenticare il suo principale obiettivo: vincere la coppetta di gigante. Nelle ultime 6 stagioni Blardone ha chiuso sempre nella top10 della specialità, sfiorando la vittoria nel 2006 dietro a Benni Raich e nel 2007 alle spalle di Svindal. Ecco i primi commenti di Max direttamente dal comunicato: "Le prossime stagioni saranno particolarmente importanti per me e per i miei fan e ho davvero intenzione di brillare nelle prossime grandi gare, in particolare sulla difficile Face de Bellevarde di Val d'Isère. Questa nuova collaborazione con i tecnici di Dynastar e Lange rappresenta una sfida appassionante e molto motivante. Il materiale si è dimostrato molto competitivo in questi ultimi anni e mi sento davvero a mio agio all’interno di questa struttura. Abito vicino alla Francia, quindi per me sarà facile contribuire alla messa a punto di un'attrezzatura perfettamente adattata alle mie esigenze. Ho bisogno di uno sci che sia al tempo stesso aggressivo e stabile in condizioni estreme e avrò la fortuna di avere a mia disposizione un materiale 'fatto su misura'". (continua)

[ 22/04/2008 ] - Svindal si allena coi compagni
Sono passati quasi 5 mesi da quel 27 novembre 2007 a Beaver Creek, dove durante la prima sessione di prove in vista della gara di Coppa, Aksel Lund Svindal cadde e si infortunò gravemente, tagliandosi alla coscia destra. La rincorsa alla Coppa 2008/2009 è già iniziata per il campione norvegese che è tornato finalmente ad allenarsi con i compagni sotto la guida di Marius Arnesen e Franz Gamper. Aksel si è allenato con Kjetil Jansrud, Lars Myhre, Truls Ove Karlsen e Leif Kristian Haugen. Rimaniamo in scandinavia per commentare le ultime gare FIS della stagione 2008, tutte ospitate nelle terre dei vichinghi: in particolare a Salen (SWE) si sono dati battaglia i nazionali svedesi tra i pali stretti. Venerdì Andre Myhrer precede Markus Larsson e Mattias Hargin; sabato Therese Borssen supera per pochi centesimi il suo capitano Anja Paerson e la compagna di squadra Veronica Smed. (continua)

[ 28/03/2008 ] - Kjus d'argento, Schoenfelder e Kirchgasser a segno
L'avevamo anticipato qualche settimana fa; i grandi vecchi di Norvegia stavano facendo un pensierino per tornare in pista nonostante la decisione di appendere gli sci ai chiodi maturata un paio di stagioni fa. Ieri è toccato a Lasse Kjus rompere il ghiaccio, in occasione della discesa libera valida per l'assegnazione del titolo nazionale e la risposta della neve all'azione del trentasettenne felino è stata tutt'altro da buttare: terzo tempo assoluto che equivale alla medaglia d'argento alle spalle del solo Lars Myhre. A vincere la prova è stato comunque lo svedese Hans Olsson mentre a completare il podio vichingo (Svindal è ancora fermo ai box nonostante si sia già impegnato in alcune uscite tra il promozionale e il turismo) è stato il ventenne Kristian Haug, già in evidenza ai campionati del Mondo juniores di Nevegal dello scorso febbraio. Kjus è ora atteso all'impegno in superg in cui dovrebbe essere affiancato dall'altro grande veterano norvegese, Kjetill Andrè Aamodt...staremo a vedere.
Menù a base di velocità anche per le prime giornate di campionato nazionale austriaco, in corso di svolgimento ad Haus im Ennstall. Discese e super-g hanno messo in mostra quattro vincitori diversi che rispondono rispettivamente ai nomi di Klaus Kroell e Michaela Kirchgasser e di Rainer Schoenfelder e Silvia Berger. Nella vicina svizzera invece tra ieri e oggi sono stati assegnati gli scudetti delle discipline tecniche femminili: tra le porte larghe l'ha spuntata l'esperta e frizzante Fraenzi Aufdenblatten mentre tra i rapid gates ha avuto la meglio la freschezza della giovane slalomista Aita Camastral, domani si chiude la serie con lo slalom maschile in quel di Davos.
La velocità tedesca ha invece fatto tappa in Italia, sui Monti Sarentini, cornice della disfida teutonica: discesa e supercombinata hanno parlato inesorabilmente in favore di due giovani emergenti, la possente Fanny Chmelar (assente Maria Riesch) e del ventiduenne Hannes Wagner, domani spazio ai ... (continua)

[ 10/03/2008 ] - Verso le finali di Bormio: gli ultimi qualificati
Ci eravamo lasciati pochi giorni fa con il primo elenco degli atleti qualificati per le finali di Bormio per quanto riguarda discesa e superg maschile e slalom, gigante e superg femminile. L'ultimo fine settimana ha sciolto le riserve restanti anche nelle altre discipline ed ora il quadro generale degli aventi diritto a partecipare all'ultimo atto della Coppa del Mondo è proprio definitivo; vediamo gli ultimi qualificati, compresi gli atleti che si presentano a Bormio con un bottino superiore ai 400 punti che permetterà loro di prendere il via a tutte le gare.
Slalom maschile: Jean Baptiste Grange, Manfred Moelgg, Mario Matt, Ivica Kostelici, Felix Neureuther, Reinfried Herbst, Julien Lizeroux, Benjamin Raich, Ted Ligety, Jens Byggmark, Cristian Deville, Bernard Vajidic, Giorgio Rocca, Marc Gini, Rainer Schoenfelder, Patrick Thaler, Andre Myhrer, Kalle Palander, Akira Sasaki, Jimmy Cochran, Markus Larsson, Mitja Dragsic, Marcel Hirscher, marc Berthod, Steve Missilier, Johan Brolenius. Campione del Mondo juniores lo stesso Hirscher.
Gigante maschile: Ted Ligety, Benjamin Raich, Manfred Moelgg, Daniel Albrecht, Massimiliano Blardone, Didier cuche, Kalle Palander, MArc Berthod, Hannes Reichelt, John Kucera, Bode Miller, Mario Matt, Stephan Goergl, Cristoph Gruber, Davide Simoncelli, Aksel Svindal, Marcus Sandell, Cyprien Richard, Didier Defago, Francois Bourque, Matthias Lanzinger, Ales Gorza, Thomas Fanara, Markus Larsson, Rainer Schoenfelder, Joel Chenal. Campione del Mondo juniores, Marcel Hirscher.
Discesa femminile: Lindsey Kildow Vonn, Renate Goetschl, Britt Janyk, Anja Paerson, Kelly Vanderbeek, Nadia Styger, Julia Mancuso, Ingrid Jacquemod, Maria Riesch, Elizabeth Goergl, Emily Brydon, Maria Holaus, Nadia Fanchini, Fraenzi Aufdenblatten, Marlies Schild, Martina Schild, Marie Marchand Arvier, Tina Maze, Nicole Hosp, Carolina Ruiz Castillo, Daniela Merighetti, Monika Dumermuth, Elena Fanchini, Ingrid Rumpfhuber, Andrea Fischbacher. Campionessa ... (continua)

[ 08/03/2008 ] - Kranjska:Moelgg all'attacco,austriaci morale basso
Saranno due giorni importantissimi per Manfred Moelgg quelli di Kranjska Gora. Il venticinquenne marebbano rimane infatti l'unico atleta del Circo Bianco in lizza per la vittoria delle due coppette di specialità delle prove tecniche e su una pista impegnativa come la Podkoren III potrà dire la sua tanto in gigante quanto in slalom. Oggi Manni partirà con il numero 4, preceduto dal dominatore delle ultime tre prove, Benni Raich e da Max Blardone che su una pista amica si augura di ritrovare la fluidità di azione che gli ha permesso di vincere a Bad Kleinkirchheim in principio di stagione. L'ossolano va in ricerca di un acuto che potrebbe portare anche una maggior tranquillità, a pochi giorni dalla fine di una stagione discreta, forse buona, ma non di certo esaltante com'era nei suoi programmi. Rientro in primo gruppo anche per Davide Simoncelli che si pone l'obiettivo di regolare qualche conto con la malasorte cercando di riportare anche in gara le ottime sensazioni destate in allenamento. Stesso dicasi di Alberto Schieppati: al pari del suo compagno di materiali, i problemi con l'abbinata sci-scarponi sembrano sul punto di essere risolti e se la schiena deciderà per un giorno di lasciarlo in pace proverà a sua volta a strappare il pass per le finali di Bormio, un appuntamento da non perdere. Come non vuole perderlo Peter Fill che in terra di Slovenia andrà alla caccia dei primi punti per avvicinare la soglia dei 400. Prima manche alle ore 10, seconda alle ore 13.
Situazione ben diversa in casa austriaca; il morale nella squadra che ieri pomeriggio ha raggiunto Kranjska Gora non è ovviamente dei migliori. Soprattutto quello di Maier che ha deciso di prendere parte al gigante proprio per cercare di liberare la mente dall'incidente di Lanzinger che ricorda da vicino il suo di 7 anni fa. Herminator non risparmia le critiche nei confronti di Kasper e della Fis in generale che si sono lavati le mani delle conseguenze dell'infortunio al 27enne di Abtenau. "Sì, è ... (continua)

[ 07/03/2008 ] - Ritorno in pista per Kjus e Aamodt?
Sì, è vero. Il momento dello squadrone norvegese non è dei migliori, tanto più dopo l'infortunio di Aksel Svindal. Solbakken non riesce a ritrovare l'uscita del tunnel, Jansrud è stato fortemente rallentato dai continui infortuni e problemi alla schiena, la pattuglia di slalomisti inizia a sentire il peso dell'età e pure in campo femminile faticano ad emergere molti talenti, anche se le sorelline Loeseth e la Mueller iniziano a mettere fuori il naso. E pensare che solo pochi anni fa i vichinghi dominavano la scena e soprattutto le grandi rassegne internazionali grazie a Lasse Kjus e Kjetill Andrè Aamodt: basta tornare indietro di un paio di stagioni...
Un grande passato, davvero, che nel prossimo futuro lo stesso Svindal cercherà di ripercorrere, tappa dopo tappa. Sempre che i due non decidano di tornare in pista, cosa che stanno già pensando...anzi, hanno già fissato la data del prossimo impegno. No no, nessun ritorno in pompa magna in stile Cipollini, tanto per dire, eppure i due "gemelli" dei fiordi saranno puntualmente al cancelletto di partenza dei campionati nazionali norvegesi a fine marzo.
"Sarà soprattutto un test medico - dicono i due - per valutare le risposte del fisico dopo due anni di inattività, poi torneremo in piscina...si sta decisamente meglio!"
Solo un test medico, d'accordo. Ma con Svindal ancora ai box...non è esclusa che qualche medaglia... (continua)

[ 05/03/2008 ] - Verso il finale di Bormio: i primi qualificati
Tra solo una settimana il gran finale di Bormio sarà già entrato nel vivo con la disputa delle due discese libere e prima che si apra il penultimo fine settimana del Circo Bianco vale forse la pena soffermarsi sugli atleti che hanno già staccato il pass nelle discipline che hanno già concluso il loro cammino di avvicinamento, ossia super-g e discesa maschile e slalom, gigante e super-g femminile (in corsivo gli atleti qualificati ma non presenti per infortunio).
Super-g maschile: Didier Cuche, Cristoph Gruber, Hannes Raichelt, Benjamin Raich, Marco Buechel, Mario Scheiber, Erik Guay, Bode Miller, Didier Defago, Georg Streitberger, Hermann Maier, Patrick Staudacher, Ambrosi Hoffmann, John Kucera, Michael Walchhofer, Robbie Dixon, Aksel Svindal, Andrej Jerman, Ales Gorza, Cristof Innerhofer, Jan Hudec, Stephan Goergl, Francois Bourque, Werner Heel e Daniel Albrecht. Campione Mondiale Juniores: Andreas Sander.
Discesa maschile: Didier Cuche, Bode Miller, Michael Walchhofer, Marco Sullivan, Werner Heel, Manuel Osborne Paradis, Andrej Jermann, Klaus Kroell, Didier Defago, Marco Buechel, Andreas Buder, Erik Guay, Jan Hudec, Peter Fill, Ambrosi Hoffmann, Hermann Maier, John Kucera, Kurt Sulzenbacher, Steven Nyman, Cristoph Gruber, Mario Scheiber, Georg Streitberger, Cristoph Innerhofer, David Poisson e Yannick Bertrand. Campione Mondiale Juniores: Hagen Patscheider.
Slalom femminile: Marlies Schild, Nicole Hosp, Tanja Poutiainen, Veronika Zuzulova, Sarka Zahrobska, Therese Borssen, Chiara Costazza, Kathrin Zettel, Maria Riesch, Nina Loeseth, Ana Jelusic, Sandra Gini, Anja Paerson, Maria Pietilae Holmner, Resi Stiegler, Frida Hansdotter, Manuela Moelgg, Michaela Kirchgasser, Kathrin Hoelzl, Aita Camastral, Fanny Chmelar, Minika Bergmann, Sandrine Aubert, Nika Fless e Nicole Gius. Campionessa Mondiale junior: Bernardette Schild.
Gigante femminile: Denise Karbon, Elizabeth Goergl, Manuela Moelgg, Julia Mancuso, Tanja Poutiainen, Nicole Hosp, Kathrin ... (continua)

[ 06/02/2008 ] - Bode Miller lanciato verso il coppone. E Raich?
Basteranno a Bode Miller i centoventidue punti di margine che gode su Benjamin Raich per conquistare la sua seconda Coppa del Mondo? Se le ultime sei settimane di stagione confermeranno il trend di questo 2008 ci si potrebbe quasi sbilanciare verso il sì ma forse non sarebbe opportuno dare per morto il talentuoso tirolese che ha dalla sua ancora quattro slalom per rimettere le cose a posto e rispettare il pronostico emerso nel "dopo Svindal".
Al momento dell'infortunio del norvegese (che proprio ieri tra l'altro ha annunciato come previsto che non tornerà in gara in questa stagione) la strada sembrava spianata per Benni che pareva non avere rivali nella lotta alla sfera di cristallo. Ma da quel momento il ventottenne della Piztal ha preso ad incespicare, si è soffermato troppo spesso sui calcoli, tenendo a freno la sua classe e soffrendo sulla lunga distanza il ritorno del cowboy del New Hampshire che tra un rodeo e l'altro ha trovato una maggiore continuità in tutte le quattro discipline (il gigante in questa fase di stagione non è contemplato, ahinoi) fino a scavalcare l'austriaco in vetta alla classifica generale ed affiancarlo nella speciale graduatoria delle vittorie in carriera. Trenta a testa, in un gioco del destino che sembra quasi offrire un nuovo motivo di interesse in questo duello tra i due opposti dello sci: precisione e spettacolarità, raziocinio e istinto, ragione e pazzia. Anche se...anche se il Miller targato 2008 ha dimostrato di aver raggiunto quella maturità mancata nei mesi precedenti e che gli ha permesso di accantonare le solite "millerate", di ritrovare fluidità anche tra gli ostici rapid gates, di fare anche qualche piccolo calcolo sull'opportunità di tirare sempre e comunque a tutta. Quasi una metamorfosi rispetto al Miller del 2007 ed è difficile credere che tutto sia dovuto al solo capo progettista che Head ha soffiato ad Atomic per curare specificatamente gli attrezzi di Bode. Più probabile sembra l'ipotesi che dopo qualche mese ... (continua)

[ 20/01/2008 ] - Grange - Miller: a Kitzbuhel è festa per due
Nemmeno super Byggmark è riuscito a spezzare l'egemonia di Jean Baptiste Grange. Dodici mesi fa da queste parti lo svedese infilò una doppietta che lo lanciò verso l'Olimpo dei rapid-gates, oggi il biondino dalla faccia da ragazzo ci ha riprovato, ma nulla ha potuto contro il francese capace di cogliere la seconda vittoria consecutiva, la quarta stagionale se si considerano la supercombinata di Wengen e lo slalom di La Villa, del mese scorso. Trentadue giorni e quattro vittorie: un ruolino di marcia impressionante quello di Grange che si può ora candidare al ruolo di sorpresa dell'anno; il transalpino impressiona per stabilità, sia tecnica che mentale, tanto da non soffrire minimamente di alcuna pressione che l'improvvisa notorietà ha portato con sè. Il successo nell'insipido slalom di Kitzbuhel è stato forse meno ampio rispetto ai precedenti, ma il ventiquattrenne di Francia non ha mai dato l'impressione di poter perdere questa gara, una sensazione che in genere accompagna quegli atleti che sanno godere di una netta superiorità (anche se pur momentanea) sulla concorrenza. E così a tutti gli altri ora non resta che ammirare l'azione di Grange o provare a fare qualcosa, anche se invano, come accaduto oggi allo stesso Byggmark, arresosi per soli 15 centesimi al termine delle due manche sul dolce, dolcissimo pendio della Streif, tanto elettrizzante quando attaccata dagli uomini jet, tanto innocente se graffiata dalle lamine degli slalomisti. Ma queste sono le decisioni della Fis, alla faccia dello spettacolo ed è forse energia sprecata tentare di lamentare lo scarso appeal di questa prova. A completare il podio dello slalom ha contribuito il campione del mondo Mario Matt, altro uomo che sa esprimersi molto bene anche nei tratti meno ripidi, come il secondo francese di giornata, Julien Lizeroux, quarto oggi e già capace di mettere in fila tutta la concorrenza nell'antipasto di Westendorf di pochi giorni fa. Quinta piazza per un Rainer Schoenfelder sempre più in ... (continua)

[ 18/01/2008 ] - Domani l'appuntamento con la vera Streif
Inutile dire come il Circo Bianco sia in fibrillazione in questi giorni: la marcia di avvicinamento al fine settimana di Kitzbuhel è caratterizzato da un'agenda stracolma di appuntamenti, di conferenze stampa, di presentazioni. Per questa manciata di giorni una cittadina tirolese con poco più di 8000 abitanti si trasforma nel centro del mondo della neve: a Kitzbuhel si trova chiunque, dal politico, allo sportivo, dal tifoso sui generis al rappresentante delle più svariate ditte ed aziende. Capita di trovare anche Aksel Svindal, visitatore annunciato e ritornato nel suo ambiente dopo il volo di Beaver Creek, due mesi e 15 chili fa: poche novità di rilievo sul suo percorso di recupero, ma il rivederlo fa già un gran bell'effetto.
Kitzbuhel è leggenda, come lo è la Streif che seppur segnata dal caldo di queste ore (nella notte sono previste poche gocce di pioggia fino a 2000 metri) si prepara ad accogliere la carica dei 40.000 tifosi attesi per la giornata di domani, quando si disputerà la gara clou, quella che vale una stagione, la discesa libera. Chi vince su questo "terribile" nastro di neve entra nella storia, più o meno quello che vorrebbe fare Bode Miller, ancora a secco di successi su questa pista, se si esclude la combinata del 2005. Che l'americano sia in grande forma non è certo una novità, anche se in questi giorni è apparso leggermente innervosito, un po' perchè infastidito dall'inevitabile "frastuono mediatico" che accompagna le giornate di Kitzbuhel, un po' perchè lui stesso sente la necessità di togliere quello zero dalla casella vittorie sulla Streif. Dopo il duplice successo tra Bormio e Wengen, domani sarà lui il favorito principale di una gara che dovrebbe svolgersi sull'intero tracciato della Streif come non accade dal 2004: l'ultima parola spetterà al meteo, ma le previsioni delle ultime ore sembrano improntate all'ottimismo e nonostante le deboli precipitazioni previste per la nottata, la situazione domani dovrebbe essere buona. Miller ... (continua)

[ 08/01/2008 ] - Il lento recupero di Aksel Svindal
Quindici chili in meno, ed una forma fisica tutta da reinventare. A poco più di un mese dal tremendo volo di Beaver Creek è questa la situazione di Aksel Lund Svindal, il detentore della Coppa del Mondo assoluta infortunatosi nel corso di una prova cronometrata sulla temibile Birds of Prey. Il pesante atterraggio e l'impatto con la coda del proprio sci procurò al norvegese una profonda ferita nella zona rettale che comportò una delicata operazione ma soprattutto la perdita di un'ingente quantità di sangue. Dopo una decina di giorni passata in terapia intensiva presso l'ospedale di Vail, il norvegese fece ritorno in Scandinavia grazie ad un volo privato allestito dal padre con il supporto di un magnate di Oslo. Tornato a casa il "lungagnone" si è sottoposto all'inevitabile periodo di convalescenza, proprio per cercare di recuperare tono muscolare dopo un salasso di simili proporzioni. La forma fisica è completamente da reinventare: "Ora come ora più che uno sciatore sembra un ottocentista" ha confessato col sorriso il tecnico norvegese Arnesen, che non nasconde come lo stesso Svindal vorrebbe tornare a breve sugli sci, magari entro fine mese; ma solo come turista, per il momento. Il suo fisico necessita ancora molto tempo prima di riprendere l'attività sportiva e proprio per questo nessuno si sbilancia sui tempi di recupero, anche se il bicampione mondiale di Aare non nasconde di sentire la mancanza del Circo Bianco ("Scio ogni giorno, ma purtroppo solo nella mia testa. Ma mi hanno fatto enorme piacere gli interessamenti e gli attestati dei tanti colleghi") e di voler presto tornare a scalare le graduatorie mondiali pur confermando che tornerà in pista solo una volta raggiunta la piena condizione. Tranquillo e fiducioso per il futuro anche lo stesso Mario Arnesen: "Quando tornerà? Solo quando sarà pronto, al momento non ho nessuna fretta, bisogna avere pazienza. Sono già contento che sia ancora con noi!" (continua)

[ 11/12/2007 ] - Ted Ligety sulla Gran Risa per vincere
"Mannaggia, gli italiani vanno forte, ma cercherò di batterli sul loro terreno, anche se negli ultimi anni la Gran Risa li ha spesso visti protagonisti!"
Ma punti alla vittoria in gigante o in slalom?
"Beh, credo che in gigante sia più alla mia portata, anche se in questo periodo non me la cavo male nemmeno tra i paletti snodati; devo solo riuscire a fare meno errori, altrimenti vado forte ma esco, come domenica a Bad."
Sorriso ampio, atteggiamento rilassato, fluente chioma bionda e pronuncia strettissima in classico stile yankee: comincia con queste parole la settimana italiana di Ted Ligety, il campione olimpico di supercombinata ed ora pettorale rosso in gigante, dopo 3 prove di Coppa del Mondo. Un pettorale che domenica metterà in palio e la concorrenza non mancherà di certo: proprio per questo Ligety e compagni sono approdati sui pendii della Paganella, per cercare pendenze e fondo simili a quelli che troveranno all'ombra delle Dolomiti domenica mattina. Le Dolomiti. Le guglie e i campanili calcarei hanno toccato l'anima del ventitreenne di Park City: "Credo che questo sia il posto più bello d'Europa; nel nostro soggiorno ad Andalo ci svegliamo con lo spettacolo delle Dolomiti di Brenta davanti agli occhi e da domani andremo a gareggiare in un ambiente magico. Lo sci è bello anche per questo."
Domani Ligety sarà infatti impegnato nello slalom di Coppa Europa di Obereggen prima di dedicare altri due giorni all'allenamento e raggiungere così la Val Badia, domenica sarà gara vera, sulla Gran Risa: "Ormai la vittoria mi manca da qualche bel mese, credo che sia giunto il tempo di tornare sul gradino più alto del podio. In queste settimane ci sono andato vicino due volte (secondo a Solden alle spalle di Svindal, terzo a Bad dietro a Blardone e Moelgg) e mi piacerebbe farcela su un pendio affascinante come quello italiano. Ma gli azzurri non mi lasceranno di certo strada facilmente. Sono grandi atleti, sia Blardone che Moelgg, senza ... (continua)

[ 10/12/2007 ] - Svindal in Norvegia, Barthet e Fanara lunghi stop
Dopo undici giorni esatti di degenza nell'ospedale di Vail, Aksel Svindal è rientrato nella notte di venerdì in Norvegia, con un volo privato organizzato dal padre Bjorn in collaborazione con un imprenditore norvegese. Appena sbarcato sul suolo natio il vincitore della scorsa coppa del mondo ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti di mezza Europa, con il solito sorriso e i modi pacati, nonostante la stanchezza per il lungo viaggio. "Ora inizio a stare meglio, anche se l'incidente mi limita ancora parecchio per quanto riguarda l'alimentazione. In questi dieci giorni ho perso una decina di chili, ma sono cose che possono succedere." Ora il campione scandinavo continuerà il lungo cammino di convalescenza, prima di riprendere l'attività di atleta, ma senza fretta. "Ho avuto conferme che l'incidente non graverà sul mio futuro: a 25 anni credo di avere ancora qualche anno per togliermi delle soddisfazione e un mese di pausa in più non cambierà di certo le cose. La mia convinzione è quella di tornare solo quando sarò nuovamente competitivo per la vittoria."
Da Svindal a Alexandra Meissnitzer, incappata in una brutta caduta nella discesa si sabato. Le condizioni della veterana di Abtenau sono decisamente migliori di quanto potessero sembrare a prima vista: l'austriaca se la caverà con un paio di settimane di stampelle e potrà tornare a sciare già nei primi giorni di gennaio: "L'obiettivo della stagione era quello di centrare una vittoria, credo di potercela ancora fare e voglio tornare in Coppa già a gennaio: Cortina o St. Moritz fanno al caso mio con due bei super-g."
Decisamente più sfortunato invece l'esito della caduta della francesina Anne Sophie Barthet, tradita dalla neve soffice di Aspen pochi minuti dopo la Meissnitzer. Le sue grida hanno letteralmente gelato il sangue nelle vene ed il referto ospedaliero non permette certo di tirare sospiri di sollievo: dislocazione della rotula con rottura di tre dei quattro legamenti del ginocchio: dopo ... (continua)

[ 07/12/2007 ] - Problemi per Schild e Kirchgasser; Rienda tutto ok
Hanno un po' tremato gli allenatori austriaci durante la prova di Marlies Schild: l'attuale leader di Coppa del Mondo è infatti caduta nel tratto finale della pista di Aspen: per fortuna nulla di grave visto che la stessa salisburghese è riuscita a raggiungere il traguardo, seppur con qualche secondo di troppo di ritardo. Al momento la Schild soffre di un dolore piuttosto fastidioso alla spalla ma sembra proprio intenzionata a prendere parte a tutte tre le prove del programma. E questa sera a completare lo schieramento austriaco saranno Ingrid Rumpfhuber e la più giovane Nicole Schmidhofer che più di altre hanno convinto i tecnici del Wundertaem che gongolano anche per la ritrovata verve di Lizi Goergl, sempre più in palla in questo avvio di stagione.
Ma per una Goergl che va c'è una Kirchgasser che tentenna. Dopo l'infortunio di inizio novembre ed il recupero lampo, la Kirchi è incappata in una nuova caduta nei giorni scorsi durante un allenamento a Keystone ed in queste ore si stanno valutando le conseguenze di questo nuovo infortunio: al momento sembra improbabile poterla vedere al cancelletto di partenza dello slalom di domenica. "Farò due giorni di pausa - dice la Kirchi - poi deciderò cosa fare. Certo è che non me la sento di rischiare, correrò solo se mi sentirò sicura." Nel frattempo la ventiduenne di Filzmoos ha approfittato della visita all'ospedale di Vail per trovare Aksel Svindal, ancora ricoverato dopo la pesante caduta di una decina di giorni fa: "Non se la sta passando molto bene; al momento si stanca subito" ha detto la stessa Kirchi.
E l'ospedale di Vail sembra essere proprio il crocevia di questa Coppa del Mondo. Dopo Svindal e Kirchgasser anche la spagnola Maria Rienda Contreras è tornata in America per una visita di controllo al ginocchio operato poco più di un anno fa nello stesso ospedale del Colorado, in seguito alla caduta riportata durante un allenamento a Keystone. La visita eseguita dal professor Steadman (lo stesso che ... (continua)

[ 05/12/2007 ] - Il Circo Bianco saluta Antoine Deneriaz
Alla fine non ce l'ha fatta ad andare avanti. Il campione olimpico di discesa Antoine Deneriaz ha dato questa mattina il suo addio definitivo allo sci agonistico, al termine di qualche mese piuttosto travagliato che ha seguito il trionfo olimpico del febbraio 2006. Già poche settimane dopo il successo piemontese, il trentunenne di Morillon si era bloccato a causa di un infortunio rimediato sulle nevi di Aare. Un problema che oltre a minare il cammino di preparazione estivo, ha oscurato anche la stagione seguente che non ha quasi mai visto Deneriaz tra i principali protagonisti. Ma il francese non voleva darsi per vinto, aveva tutta la voglia di dimostrare di poter ancora dire la sua, di legittimare nuovamente, nel caso ce ne fosse stato bisogno, l'oro a cinque cerchi. E così ha ripreso a lavorare nell'estate del 2007, con l'intento di farsi trovare pronto in occasione delle gare canadesi, per riprendere il cammino interrotto proprio sul podio di Torino. Ci ha provato, Antoine, ma già a Lake Louise ha capito che il fisico non lo supporta più, non gli permette di fare quello che faceva fino a pochi mesi fa e se ne è quindi tornato in Francia con un fastidioso mal di schiena ed il morale a terra, rovinato anche dalla grave caduta di Svindal. Qualche giorno per riflettere, per confrontarsi con amici e parenti, per guardarsi dentro e capire cosa fare della propria carriera, e oggi, in una conferenza stampa appositamente organizzata, l'annuncio del ritiro. Il Circo Bianco saluta il proprio campione olimpico; un personaggio che ha contribuito ad animare l'ultimo decennio della Coppa del Mondo, con vittorie a sorpresa ed altre più aspettate: sono stati tre i suoi acuti nel circuito maggiore, accompagnati da altrettanti podi. Ed il destino vuole che la prima gara senza Deneriaz sia proprio la discesa della Valgardena, sulla Sasslong che per ben due volte aveva esaltato il discesista francese.
Non sarà stato un fuoriclasse assoluto, ma un campione sì. Ed averne uno in ... (continua)

[ 04/12/2007 ] - Svindal: improbabile il ritorno in questa stagione
"In questo momento possiamo dire che rivedere Svindal in pista in questa stagione è meno che probabile" questa la dichiarazione di Ola Ronsen, medico ufficiale della nazione norvegese circa le condizioni del lungagnone detentore della Coppa di Cristallo. Svindal passerà in ospedale ancora tutto questa settimana, in regime di terapia intensiva e dovrà stare fermo per tre settimane prima che tutte le ferite siano rimarginate. Solo verso Natale quindi si potranno fare valutazioni più approfondite sulle sue condizioni e sopratutto previsioni sul suo ritorno alle gare. Aksel ha subito due delicati interventi chirurgici per ricomporre le fratture al volto a la ferita addominale subite durante la caduta di una settimana fa. (continua)

[ 04/12/2007 ] - Il Colorado esalta Daniel Albrecht
Con un giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia si è conclusa la campagna nordamericana del circo bianco. Due settimane che hanno sconvolto l'ambiente grazie soprattutto alla grave caduta di Aksel Svindal, proponendo però un nuovo personaggio che potrà rappresentare il protagonista del futuro, se non proprio del presente.
Ragazzo d'oro: Che Daniel Albrecht avesse i geni del vincente lo si era capito l'anno passato quando un po' a sorpresa seppe mettersi al collo l'oro iridato della super-combinata. Un colpo di fortuna, fu la spontanea reazione del momento; obiettivamente difficile pensare che il ventiquattrenne di Fiesch potesse nel giro di pochi mesi diventare un uomo di copertina, nonostante i tre titoli mondiali juniores (gigante, discesa e di conseguenza combinata) vinti nel 2003 a Serre Chevalier. Invece questa prima parte di nuova stagione ha proposto un atleta in netto crescendo, capace di imporsi in gigante e in super-combinata, dando buoni segnali in discesa su una Birds of Prey accorciata e sfiorando il podio in super-g. Il talento non gli manca, l'esperienza se la sta facendo e forse gli permetterà di trovare anche la costanza che al momento ancora lo separa dal top level. Per ora è in vetta alla classifica generale e già questa è una grossa sorpresa.
Vecchio volpone: Ed alle spalle di Albrecht, è ancora il rossocrociato. Alla giovinezza del vallese fa contrasto l'esperienza del macellaio di Les Bugnenets che ammicca al coppone di cristallo contando sull'innata potenza e sulla concretezza, qualità che al momento manca nel bagaglio dei principali rivali sulla carta Benni Raich e Bode Miller. Candidato a protagonista principale nelle discipline veloci, il massiccio Didier torna in Europa nella posizione giusta per sferrare l'attacco al primato e chissà che la ValGardena non possa fare al caso suo.
Azzurro sbiadito?: Non è arrivato nessun podio dal Colorado, questo è vero. Ma è altrettanto vero che i riscontri positivi non sono ... (continua)

[ 03/12/2007 ] - Hannes Reichelt firma il superg di Beaver Creek
Primo dicembre 2005, Beaver Creek: Hannes Reichelt vince la sua prima gara di Coppa del Mondo, un super-g sulla Birds of Prey davanti precedendo Erik Guay.
Tre dicembre 2007, Beaver Creek: Hannes Reichelt vince la sua seconda gara di Coppa del Mondo, ancora un super-g sulla Birds of Prey che l'ha visto capofila di un terzetto tutto austriaco comprendente anche Mario Scheiber e Cristoph Gruber. Ci sono voluti due anni perchè il ventisettenne di Radstadt tornasse alla vittoria, un biennio che, soprattutto per quanto riguarda la stagione scorsa, l'ha allontanato da quei traguardi che sembravano alla sua portata al termine dell'inverno del 2006. Si sa, in Austria un anno lo puoi sbagliare, ma il secondo è meglio rimettersi in carreggiata, per non rischiare di ritrovarsi a seguire la Coppa del Mondo in tv, tra una tappa di Coppa Europa e l'altra. Una motivazione forte, che sicuramente ha contribuito al ritorno ad alti livelli del salisburghese, così come le mezze delusioni di questo avvio di stagione hanno contribuito a riportare in quota il Wunderteam, tornato per una sera dominatore della specialità. Un podio tutto biancorosso, che avrebbe potuto anche trovare seguito se non fosse stato per l'ormai onnipresente Daniel Albrecht, sempre più a proprio agio in tutte le discipline e capace di raccogliere un ottimo piazzamento anche in super-g dopo le vittorie in gigante e supercombinata. Dietro di lui ancora Austria, con Benni Raich e Michael Walchhofer appaiati in quinta posizione davanti al primo azzurro, il campione del mondo Patrick Staudacher ritornato ad ottimi livelli dopo un avvio tentennante. Buone notizie dal carabiniere della Val d'Isarco che con il ritorno del Circo Bianco in Europa avrà modo di migliorare ancora, come ci si augura possa fare Peter Fill, oggi uscito precocemente dalla gara e giunto al traguardo con un pesante fardello, retaggio di un doppio errore dopo pochissimi secondi dal via. Tra i due si sono infilati il vicentino Walter Girardi, ... (continua)

[ 02/12/2007 ] - Albrecht fa suo anche il gigante, Blardone quarto
Che giornata per la Svizzera. Che giornata per Daniel Albrecht. E' passata poco più di un'ora dalla prima vittoria in Coppa del Mondo di Martina Schild e gli appassionati della confederazione elvetica si ritrovano a festeggiare un nuovo trionfo, il quarto di questa prima parte di stagione, per merito di Daniel Albrecht, lo stesso che giovedì aveva inaugurato la quattro giorni del Colorado con il successo nella supercombinata. Tre giorni fa il ventiquattrenne di Fiesch aveva tolto il primo zero nella casella vittorie in Coppa, oggi l'ha tolto alla voce vittorie in gigante, centrando il bersaglio grosso con una rimonta sensazionale che l'ha portato a salire sul gradino più alto del podio tra le porte larghe di Beaver Creek dopo che a febbraio aveva conquistato l'argento mondiale ad Aare. Era undicesimo a metà gara, Albrecht, con oltre un secondo di ritardo dal compagno di squadra Didier Cuche che guidava davanti ad una coppia tutta azzurra formata da Max Blardone (vincitore sulla Birds of Prey la stagione passata) e Manfred Moelgg, sempre più protagonista di questo autunno 2007. Appaiato al marebbano anche Benni Raich, con Miller fuori al termine di una manche da funanbolo e ben altri 4 azzurri qualificati: Peter Fill tredicesimo, Davide Simoncelli 19imo, Alessandro Roberto 22imo e Alberto Schieppati 24imo.
Era undicesimo Albrecht, si diceva. Ma poi in una seconda manche davvero filante l'elvetico si è scatenato, stabilendo il miglior parziale ed infliggendo importanti distacchi al resto della concorrenza scesa fino a quel momento; il tutto in un contesto fatto di differenze minime, giocate sui centesimi. E' sembrata subito una grande manche, quella di Albrecht anche se poco dopo Mario Matt riusciva a mettersi nella sua scia, staccato di soli cinque centesimi e seguito a breve anche da Ted Ligety quando al via mancavano solo i quattro uomini da podio: Raich, Moelgg, Blardone e Cuche.
Si aprono i giochi ed il tirolese pur senza commettere errori non riesce ... (continua)

[ 30/11/2007 ] - Albrecht trionfa nella prima supercombinata
Sono passati poco meno di 10 mesi dai Mondiali di Are, da quando Daniel Albrecht ha conquistato la medaglia d'oro in combinata. Oggi il 24enne svizzero si è ripetuto, vincendo la prima supercombinata stagionale, grazie al doppio quarto posto conquistato nella manche di discesa e nella manche di slalom. Daniel, prima vittoria in Coppa del Mondo, ha preceduto uno straordinario Jean Grange, capace di risalire dal 36esimo della discesa al 2o finale grazie ad una manche di slalom quasi perfetta. Sul terzo gradino del podio il ceco Ondrej Bank 12esimo nella discesa e 4o nello slalom. Sia per Grange che per Bank è il miglior risultato in carriera e il primo podio in una gara di Coppa del Mondo. Quarto è Bode Miller, unico tra i "grandi" ad approfittare dell'assenza di Svindal: è buono in discesa (5o a 58 centesimi da Cuche) e discreto in slalom (18esimo a 2"07 da Grange). Dietro di lui Myhre, Zurbriggen, Shoenfelder, Ligety e Lanning. Tra i favoriti: male Raich, che sbaglia in slalom; Berthod non è partito per la discesa; Kostelic non ha chiuso lo slalom; Baumann è soltanto 18esimo. Malissimo gli azzurri: il primo dei nostri è Staudacher, 20esimo, e più indietro Heel, 23esimo, Innerhofer, 24esimo, Eisath 25esimo, Fill 30esimo. In ottica discesa (si correrà domani, venerdì): miglior tempo di Didier Cuche davanti a Nyman, Walchhofer e Albrecht. (continua)

[ 27/11/2007 ] - BeaverCreek: Aksel Svindal gravemente infortunato
Bruttissima caduta per il leader di Coppa del Mondo Aksel Svindal nel corso della prima prova della discesa libera di Beaver Creek sull'affascinante Birds of Prey. Poco prima dell'ultimo rilevamento cronometrico, all'altezza della celebre compressione della pista americana, il campione norvegese è caduto pesantemente a terra finendo la propria corsa contro le reti di protezione. Pronto l'intervento dello staff medico che ha trovato uno Svindal sanguinante in più punti, con alcuni denti spezzati ed un profondo taglio sulla coscia sinistra che richiederà poi ben 13 punti di sutura, optando per il trasporto immediato nel vicino ospedale di Vail al fine di valutare esattamente le condizioni del vincitore della scorsa Coppa del Mondo. I primi esami sembrano comunque scongiurare la presenza di infortuni e lesioni ossee o alle articolazioni. I riscontri parlano quindi di trauma cranico e facciale (interessamento di naso e zigomo), mentre si stanno compiendo ulteriori accertamenti per valutare eventuali complicazioni al collo, alla schiena e alla mandibola. Difficile valutare i tempi di recupero, ma pare pressochè certo che Aksel Lund Svindal non potrà tornare alle gare prima di un paio di mesi, anche e soprattutto a causa della profonda incisione alla coscia che sembra aver lesionato gravemente il quadricipite del ventiduenne di Kjeller, destinato a restare ancora per qualche ora in osservazione a Vail prima di fare ritorno in Norvegia.
Dopo la sospensione per permettere il soccorso di Svindal la prova cronometrica è regolarmente proseguita, con lo svizzero Didier Cuche a segnare il miglior riferimento cronometrico in 1:42.76, con un vantaggio di 21 centesimi su Steven Nyman e 29 su Marco Buechel. A seguire Amba Hoffmann, Michael Walchhofer ed Hermann Maier con Peter Fill, miglior azzurro di giornata in decima piazza staccato di 1.41 da Cuche. Poi Kurt Sulzenbacher (19imo), Patrick Staudacher (36imo), Stefan Thanei (38imo), Walter Girardi (42imo), Werner Heel ... (continua)

[ 26/11/2007 ] - Spunti da Lake Louise, la terra delle sorprese
Con la tappa canadese dell'Alberta si è chiusa la prima fase della trasferta Nordamericana della Coppa del Mondo maschile, che sin qui ha permesso di vedere all'opera una gara per ogni disciplina, con l'eccezione della supercombinata. Il primo verdetto parla chiaro.
Svindal Re: Quattro gare e due vittorie, leader della classifica generale e pettorale rosso in gigante e super-g. E' bastato meno di un mese di stagione per ritrovare il dominatore dell'inverno passato che si ricandida con autorità al ruolo di protagonista assoluto. Nascosto dietro quel sorriso sornione il vichingo culla nuovi sogni di gloria ma Benni Raich sta lentamente crescendo e a Beaver Creek potrebbe essere un osso ancora più duro.
Sorprese canadesi: Hudec, Sullivan, Buder: un podio tutto da inventare per la prima discesa maschile della stagione. Tre storie diverse e altrettanto particolari, a cominciare dal "vagabondo" di Calgary, approdato in Canada dopo una giovinezza passata in viaggio dall'est europeo all'America. E che dire dello yankee Sullivan, tornato in gruppo dopo un serio infortunio e salito subito alla ribalta del podio? Il bronzo di Buder oltre a regalare il primo podio in ordine temporale all'Austria completa il terzetto di "personal best". Alla faccia della discesa noiosa.
Bentornato Sulze: Ma forse il Carabiniere di San Candido non se ne era mai andato. Ha dovuto sì dire addio al gruppo nazionale, ma in estate ha lavorato sodo ed al primo appuntamento ha saputo giocare al meglio le proprie carte, sfiorando un podio che manca dal dicembre 2001. Il quarto posto di Lake Louise rappresenta per il pusterese il miglior trampolino di lancio verso una stagione da protagonista: fisico e tecnica non gli mancano di certo ed il morale ritrovato potrebbe essere la carta in più.
Riprovaci Werner: Come l'anno scorso la stagione di Werner Heel parte con il piede giusto. Dodici mesi fa l'incantesimo si ruppe insieme alla mano del velocista della Val Passiria, che faticò ... (continua)

[ 25/11/2007 ] - In SuperG Svindal supera Raich, bene Innerhofer
Secondo centro stagionale per il vichingo norvegese Aksel Svindal che dopo la vittoria nel gigante di Soelden ha centrato il bis oggi a Lake Louise, nel corso del super-g che ha chiuso la due giorni canadese di Coppa del Mondo. Ed esattamente come sul Rettenbach, la zampata di classe del campione scandinavo è arrivata nella seconda metà di gara, con lo stesso Svindal capace di dare sfogo a quelle abilità di scorrevolezza che accompagnano qualità tecniche da prim'attore. E così dopo aver sciato con oculatezza nella parte alta, il venticinquenne di Norvegia ha scaricato tutti i cavalli del suo motore da fuoriserie sulla neve olimpica canadese, scavando metro dopo metro il divario che al traguardo l'ha separato da Benni Raich, finalmente capace di salire sul podio in questo avvio di stagione. Al termine della prova il distacco tra i due capofila del movimento mondiale è stato di 44 centesimi, in un confronto non nuovo per le nevi di Lake Louise: già due stagioni or sono, nel novembre del 2005, i due si contesero la vittoria, con Svindal capace di superare l'austriaco per una manciata di centesimi. Allora sul terzo gradino del podio era salito l'americano Daron Rahlves, oggi invece è toccato allo svizzero Didier Cuche, punto nel vivo dalla debacle di ieri e subito pronto nella ricerca del riscatto, con un terzo posto che gli consente di lasciare il Canada con il sorriso.
Un risultato sicuramente meno a sorpresa di quello di ieri, anche se nemmeno oggi non sono mancati exploit per certi versi inattesi, come il quarto posto dello sloveno Andrej Jerman, autentica rivelazione nelle discese della passata stagione ed ora voglioso di dimostrare il proprio valore anche in super-g. Alle spalle dello sloveno trova spazio il padrone di casa Erik Guay con lo svizzero Ambrosi Hoffman a precedere altri due canadesi, il vincitore della passata edizione John Kucera ed il trionfatore di ieri, Jan Hudec.
La prova degli azzurri non è stata sicuramente la migliore di questo ... (continua)

[ 24/11/2007 ] - Hudec conquista Lake Louise, Sulzenbacher quarto
La pista di Lake Louise regala sorprese ed al termine della prima prova veloce della stagione incorona il padrone di casa Jan Hudec, capace di confermare gli ottimi segnali lanciati nella prova di ieri per tornarsene in albergo con la prima vittoria in Coppa del Mondo dell'ancor giovane carriera. In realtà il ventiseienne dell'Alberta ma di chiare origini ceche non è propriamente un Carneade, visto che nello scorso febbraio seppe fregiarsi dell'argento iridato nella discesa di Aare. Sembrava potesse essere una meteora, ma è bastato entrare nella nuova stagione per capire che Hudec in fondo è una realtà: oggi sulla pista di casa (per lui, residente a Calgary Lake Louise è la località privilegiata per l'allenamento) ha saputo superare tutti, confermando l'affinità dei canadesi con la pista dell'Alberta dopo che nella passata edizione si erano messi in mostra Kucera e Osborne-Paradis. Ma quella di Hudec non è l'unica sorpresa: alle sue spalle spunta il rientrante statunitense Marco Sullivan, staccato di soli 24 centesimi e poi (finalmente direbbero oltre Brennero)...e poi è un lampo austriaco, con Andreas Buder a regalare il primo podio stagionale al Wunderteam maschile. Tre nomi che non ti aspetti, come probabilmente non ci si attenderebbe di trovare Kurt Sulzenbacher ai piedi del podio: il carabiniere di San Candido da quest'anno deve fare i conti con l'esclusione dai quadri nazionali ma alla prima occasione ha saputo far fruttare al meglio la sua esperienza e una certa dose di fortuna. Sì, perchè come spesso capita a Lake Louise la gara ha riservato diverse facce: pista veloce all'inizio (tra i primi 6 solo Buder ha un pettorale superiore al 7), poi rallentata da forti folate di vento nella parte alta proprio mentre a partire erano i migliori, per poi ripresentarsi con le vesti migliori, permettendo qualche inserimento ulteriore, come testimonia il terzo posto di Buder e le buone prove di Kucera e del francese Clarey. L'Italia quindi può sorridere anche nella ... (continua)

[ 23/11/2007 ] - L.Louise, seconda prova: Hudec al top, bene Sulz
E' il canadese Jan Hudec l'autore del miglior tempo nella seconda ed ultima prova della discesa libera di Lake Louise. Il padrone di casa ha fermato i cronometri sul tempo di 1:42.72 precedendo di otto centesimi l'austriaco Klaus Kroell e di dieci lo yankee Bode Miller. Quarto tempo parziale per Didier Cuche, già autore del miglior parziale nella giornata di ieri, poi a seguire Michael Walchhofer e il pusterese Kurt Sulzenbacher, staccato di soli 21 centesimi dal leader. Per quanto riguarda gli altri big, nono tempo per Herminator Maier, 14imo per Erik Guay, 16imo per Aksel Svindal e 31imo per Benni Raich. Passando in rassegna i risultati azzurri si trova il 20imo posto di Christof Innerhofer, il 30imo di Werner Heel, il 44imo di Peter Fill, davanti a Patrick Staudacher e Stefan Thanei, il 51imo di Walter Girardi, il 62imo di Silvano Varettoni, il 68imo di Manfred Moelgg e l'80imo di Max Blardone.
E domani sera sarà gara. A partire dalle ore 19.30 italiane si entrerà nel vivo della stagione veloce, con la prima prova disputata con le nuove regole riguardanti l'ordine di partenza, con i migliori 15 delle liste chiamati a scegliersi un pettorale compreso tra l'8 e il 22: dal circo bianco sono arrivati giudizi positivi sulla nuova norma e domani la si potrà giudicare sul campo.
Nel frattempo la Fis ha comunicato che il sopralluogo alle piste di Beaver Creek ha dato esito positivo ed in Colorado tutto sembra indirizzato al meglio per ospitare la corposa tappa della prossima settimana. (continua)

[ 22/11/2007 ] - Prove a Lake Louise: Didier Cuche guida il gruppo
Nel pieno rispetto della continuità, il vincitore della scorsa coppetta di specialità, Didier Cuche, ha voluto ribadire il suo ruolo di superiorità anche in apertura di nuova stagione, firmando il miglior tempo nella prima prova cronometrata in vista della discesa di sabato. Su un tracciato ridotto rispetto al consueto, l'esperto elvetico ha fermato i cronometri sull'1:43.24 precedendo di otto centesimi Marco Buechel e di 32 l'austriaco Andreas Buder. A ridosso di questo terzetto marchiato Head si è inserito il padrone di casa Manuel Osborne-Paradis con Hermann Maier autore dell'ottavo tempo e Michael Walchhofer decimo. Scorrendo la classifica si trova Kurt Sulzenbacher (16imo) proprio davanti a Aksel Svindal e Bode Miller, Benni Raich (22imo), Patrick Staudacher (23imo), Werner Heel (39imo), Christof Innerhofer (40imo), Silvano Varettoni (42imo), Walter Girardi (46imo), Peter Fill (52imo), Roland Fischnaller (65imo), Max Blardone e Manfred Moelgg (74imo e 75imo) e Stefan Thanei (78imo). Domani sera la seconda ed ultima prova, prima di entrare nel vivo del week-end di gare. (continua)

[ 19/11/2007 ] - I norvegesi alla volta del Canada
Sono Kjetil Jansrud, Truls Ove Karlsen, Lars Myhre, Bjarne Solbakken e Aksel Lund Svindal i "vichinghi" Norvegesi partiti per il Canada in vista dei prossimi impegni di Coppa del Mondo. Gli atleti staranno a Kananaskis, nell'Alberta, fino al 20 novembre: in quella data Lars Myhre, Bjarne Solbakken e Aksel Lund Svindal si sposteranno a Lake Louise per il weekend di Coppa, mentre Jansrud e Karlsen si muoveranno qualche giorno più tardi per essere a Beaver Creek il 25 novembre. (continua)

[ 11/11/2007 ] - Reiteralm atto II: i numeri della prima di Gini
Ancora tanta neve su Reiteralm la cui stagione invernale si è aperta alla grande già da metà ottobre, permettendo alla località della Stiria di raccogliere egregiamente la sfida di organizzare in una settimana le gare che avrebbero sostituito la tappa di Levi, annullata proprio per assenza di neve. E va dato merito agli organizzatori austriaci di essere riusciti a gestire alla grande le due giornate, garantendo gare regolari nonostante una quantità di neve fresca che sfiora il metro di altezza. Ma ci sono altri numeri interessanti in questa domenica all'insegna dei pali snodati.
Che sorpresa: Alzi la mano chi poteva solo immaginare un Gini vincente. Nella passata stagione i suoi molteplici piazzamenti nei 10 (una volta nono e tre volte decimo) erano passati un po' in secondo piano, offuscati dall'esplosione di Daniel Albrecht e Marc Berthod, ma oggi a Reiteralm, in concomitanza con una giornata di appannamento dei due nuovi talenti svizzeri, la stella del 23enne di Valbella ha iniziato a brillare di luce propria. Un successo di certo non arrivato per caso o per condizioni particolarmente favorevoli: Gini ha sciato alla grande in entrambe le manche, dimostrando anche una certa personalità nel gestire la tensione della leadership.
Kalle ancora sul podio: Terzo a Solden, secondo a Reiteralm, è Kalle Palander il più continuo di questo avvio di stagione e la classifica generale lo dimostra: il finlandese guida con 140 punti davanti a Svindal e alla coppia Moelgg&Gini.
Manfred c'è: Un discorso sulla continuità non può prescindere da Manfred Moelgg, al terzo podio consecutivo negli slalom di Coppa del Mondo se si considerano quelli della scorsa stagione. In più il terzo posto odierno sommato al sesto di Solden danno un'ulteriore prova del valore raggiunto dal marebbano una volta risolti i problemi alla schiena che per molti anni l'hanno tormentato: tra i primattori delle discipline tecniche ora c'è anche lui e gli avversari iniziano a rendersene ... (continua)

[ 11/11/2007 ] - Il podio di Reiteralm è ancora azzurro:Mölgg terzo
Quattro gare, una vittoria e due podi. Tutti con atleti diversi. E' ancora grand'Italia in questo avvio di stagione e dopo la magia di Denise Karbon e la perla di Chiara Costazza è stato il marebbano Manfred Moelgg a portare per la terza volta sul podio il tricolore italiano. Come ieri la fassana, Moelgg è riuscito a salire sul terzo gradino del podio di Reiteralm, in uno slalom caratterizzato da una fortissima nevicata e da un vento decisamente fastidioso che hanno contribuito a rendere più insidioso un pendio altrimenti non impossibile. Condizioni difficili, con la neve riportata a formare autentiche montagne appena fuori dalla traiettoria ideale ed il manto decisamente propenso ad aprire buche e buchette già dopo i primi passaggi. Insomma, una gara da affrontare con il coltello tra i denti, ma anche con la giusta sagacia tattica, quella che ha sfoderato un Moelgg autorevole, protagonista sia nella prima frazione che nella seconda. In mattinata, la sua discesa appena a ridosso del campione mondiale Mario Matt sembrava già poterlo piazzare tra i primissimi, ma i pettorali alti avevano in serbo qualche gradita sorpresa, come il primo acuto del predestinato Jimmy Cochran e soprattutto il grande exploit del ventitreenne di Valbella Marc Gini, grigionese che già nella passata stagione aveva lasciato intendere di sapersi districare alla grande tra i paletti snodati. Il miglior tempo parziale di Gini ha sorpreso, anche perchè arrivato al termine di una manche priva di sbavature, condotta con il pettorale numero 19 mentre nel frattempo Moelgg era scivolato in settima piazza, unico azzurro a centrare la qualificazione insieme a Cristian Deville, visto che sia un Rocca in ritardo di condizione, sia un positivo Thaler avevano chiuso prima del previsto la propria prova. I primi momenti di seconda manche mettono in mostra un Koll in palla, come già suggerito dai recenti allenamenti austriaci, ma per entrare nel vivo bisogna attendere la discesa di Larsson, unico a tenere alto ... (continua)

[ 10/11/2007 ] - Reiteralm: pillole dello slalom femminile
Mentre a Reiteralm si stanno concludendo le operazioni della conferenza stampa e le ragazze da podio sono alle prese con la pratica antidoping, vale forse la pena soffermarsi su qualche statistica e qualche curiosità per analizzare al meglio quanto visto sulle Alpi della Stiria. Schild regina: Quella di oggi è la quattordicesima perla di Marlies Schild tra i paletti snodati della coppa del mondo, a cui vanno aggiunte la vittoria in gigante (Semmering '04) e quella in super-combinata giunta nello scorso dicembre proprio a Reiteralm: la dominatrice della passata stagione ha voluto dimostrare di essere ancora una volta la più forte, nonostante un erroraccio nel pianetto centrale che, a spanne, sembra esserle costato circa 7-8 decimi (87 i centesimi persi da Marlies nell'ultimo tratto nei confronti di Marina Nigg, autrice del miglior parziale).
Rosso fortunato: Per la seconda volta su tre gare il pettorale rosso ha raccolto il successo. Dopo Aksel Svindal a Soelden è toccato a Marlies Schild mentre l'unica ad infrangere questa regola è sin qui stata Denise Karbon, sempre sul Rettenbach.
Ancora loro: Anche a Levi, dodici mesi fa, Marlies Schild precedette Nicole Hosp nella prima gara stagionale di slalom. Ma a differenza della passata stagione a completare il podio oggi non è una terza austriaca (in Finlandia fu Kathrin Zettel), ma l'azzurra Chiara Costazza.
Prima volta: Dopo il quarto ed i due quinti posti della scorsa stagione anche per Chiara Costazza è arrivata la gioia del primo podio in carriera. Quello conquistato dalla poliziotta di Pozza di Fassa è il 65imo podio in slalom di un'atleta azzurra nella storia della Coppa del Mondo; il primo arrivò nel '75 ad opera di Claudia Giordani (seconda a Bad Gstein) mentre l'ultimo era datato dicembre '04, con il secondo posto di Manuela Moelgg ad Aspen: sono 11 le vittorie italiane totali.
Numeri di partenza:Il buon risultato di squadra porterà a dei miglioramenti anche nell'ordine di partenza. ... (continua)

[ 28/10/2007 ] - Manfred:"Finalmente una partenza col piede giusto"
Sesto e migliore degli azzurri, Manfred Moelgg si presenta raggiante a fine gara. In queste stagioni aveva lasciato intuire di essere un diesel che faticava a mettersi in moto per poi trovare la condizione migliore solo con il nuovo anno. E invece...
"Invece quest'anno mi sono svegliato presto! Me l'ero ripromesso che era necessario partire bene e sono riuscito a dimostrare anche tra le porte larghe tutto il mio potenziale. Credo di aver interpretato nel migliore dei modi la gara: nella prima manche non ho spinto a fondo, la pista era già molto segnata, gli sci sbattevano e la visibilità non era ottimale, con una luce che non permetteva di vedere bene il fondo. Nella seconda invece sono partito convinto, ho trovato subito un buon ritmo e ho chiuso alla grande, come non mai prima di oggi ad avvio di stagione. Solo una volta in carriera sono riuscito ad andare meglio in gigante (quinto nel dicembre 2005 a Kranjska Gora) e quindi non posso che essere pienamente soddisfatto del lavoro svolto, come lo sono per la salute della squadra: ci siamo allenati bene ed i risultati si sono visti anche oggi. Ecco, se devo trovare un vero difetto della prova odierna, lo individuerei nei tratti più pianeggianti, lì devo lavorare ancora per migliorare."
Ed ora cosa attende il marebbano?
"Da domani mi ritufferò tra i paletti snodati in vista di Levi, anche se non sappiamo ancora se la gara sarà fatta visto che in Finlandia fa piuttosto caldo e di neve non se ne vede; nella prossima settimana decideranno il da farsi. Poi comunque molto probabilmente volerò in Nord America per partecipare alle prove delle discese e probabilmente anche ai super-g: voglio fare un po' di pratica anche nella velocità, per piccoli passi."
Un bel week-end per Manfred e per i colori azzurri, quindi...
"L'Italia dello sci c'è e si vede, i risultati di oggi e soprattutto quello di ieri parlano chiaro: le ragazze e Denise in particolare sono state bravissime, ma bene è andata anche ... (continua)

[ 28/10/2007 ] - Svindal re del Rettenbach, Moelgg ottimo sesto
Il re è ancora lui. Se qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi sul valore assoluto tra le porte larghe di Aksel Svindal, oggi sul Rettenbach ha ottenuto tutte le risposte che cercava: dopo una prima manche in controllo chiusa in sesta piazza, il campione del mondo di gigante in carica ha scaricato tutti i suoi cavalli nella seconda discesa, scavando un netto divario tra sè e la concorrenza sul tratto finale della pista di Soelden, dove la sua scorrevolezza ha avuto la meglio su tutti. Anche su un Bode Miller in versione agrodolce: grigio e pasticcione nella prima conclusa in diciassettesima piazza, più determinato e preciso nella seconda che l'ha visto autore del secondo tempo parziale e capace di risalire fino al quinto posto. Ecco, Svindal nel tratto finale ha rifilato 5 decimi a Miller, certamente non l'ultimo arrivato in termini di scorrevolezza. Un dato che fa capire la qualità del vichingo di Kjeller, sempre più a suo agio nel ruolo di grande protagonista del circo bianco. Ed alle spalle di Svindal, ecco in preciso ordine i primi tre della prima manche, con Ted Ligety a precedere Kalle Palander e Benjamin Raich, ancora una volta a secco di grandi soddisfazioni sul ghiacciaio a due passi da casa. E con Benni ai piedi del podio si sono spenti anche gli entusiasmi austriaci, sicuramente non soddisfatti da una gara che vede solo 3 aquilotti nei primi 15, Lanziger decimo davanti al talentuoso Scheiber. Gli italiani invece sono quattro e potevano essere cinque se Max Blardone non fosse uscito sul muro della seconda manche dopo aver staccato in mattinata il quarto tempo. Apparso teso sin dalle prime curve, l'ossolano è finito con l'incocciare sul palo di una porta all'ingresso del muro perdendo gli occhiali e finendo lungo e disteso un paio di porte dopo. Peccato, perchè le sensazioni erano buone ed un posto a ridosso del podio sembrava alla sua portata. Ma a prendere il posto del piemontese nelle zone nobili della classifica ci ha pensato un Manfred Moelgg mai così ... (continua)

[ 28/10/2007 ] - Solden: guida Ligety, Blardone quarto: "Bene così"
Dopo la vittoria di ieri di Denise Karbon, l'Italia vede il podio anche tra gli uomini, con Blardone quarto al termine della prima manche del gigante di Solden. Una frazione che ha risentito di un primo cedimento della pista del Rettenbach subito dopo i primi pettorali: ecco quindi che ai primi tre posti si trovano i primi tre a partire, con Ted Ligety a precedere Kalle Palander e Benjamin Raich; subito dietro, staccato di 89 centesimi, ecco Max Blardone: "La pista si è rotta subito e quindi non è stato possibile andare a tutta, comunque il podio è vicino e partire come quarto lascia meno pressione. La speranza è ancora quella di fare bene".
E bene ha fatto anche Manfred Moelgg, ottavo come non mai nelle prime manche tra le porte larghe: "Mi ero ripromesso di sciare tranquillo e preciso ed in fondo è quello che ho fatto, forse si poteva fare qualcosa di può sul muro ma il manto era già scalinato; in genere vado meglio nelle seconde manche, speriamo sia così anche oggi." Positivo anche Alberto Schieppati, decimo: "La visibilità non era delle migliori, si vedeva poco con questa luce piatta, gli sci poi sbattevano abbastanza e bastava arrivare un attimo lunghi per dover frenare pesantemente. La seconda sarà comunque un'altra gara."
Poca voglia di sorridere invece per Davide Simoncelli, al momento 24imo: "Il ginocchio fa male e le gambe non rispondevano come dovevano, la pista non era messa malissimo, ma sicuramente non sono contento." Poco davanti al poliziotto trentino ecco Peter Fill, 23imo, mentre Arnold Rieder non è riuscito a completare la prova con Alessandro Roberto non partito per un leggero infortunio in fase di riscaldamento.
Le discese si succedono sul Rettenbach, con Svindal settimo, Scheiber 12imo e MIller 18imo; la seconda manche inizia alle 12.45 e se il sole dovesse fare capolino con convinzione tra le nuvole, le carte potrebbero rimescolarsi completamente... (continua)

[ 26/10/2007 ] - Il Trofeo Serge Lang a Aksel Svindal
Il primo antipasto della Coppa del Mondo è stato, ieri sera a Solden, il conferimento del trofeo Serge Lang, il premio assegnato dall'associazione dei giornalisti sportivi allo sciatore che più di tutti si è distinto nella precedente stagione. Come forse era inevitabile il riconoscimento è andato a rimpinguare la bacheca di Aksel Lund Svindal, vincitore della sfera di cristallo e della coppetta di gigante, senza trascurare gli acuti iridati di Aare. Svindal, votato dall'80% dei giornalisti, è così il terzo norvegese ad accaparrarsi il trofeo Lang dopo Kjetill Andre Aamodt (1993 e 2000) e Lasse Kjus (1999). A congratularsi con il lungagnone di Norvegia, l'intero gruppo delle atlete Milka, ospite della manifestazione serale: Maria Riesch, Ingrid Jacquemod, Michaela Kirchgasser e Tina Maze. (continua)

[ 17/10/2007 ] - I norvegesi per Sölden, c'è anche Jansrud
E' la nazionale norvegese ad affiancarsi a svizzeri e tedeschi con le convocazioni definitive in vista dell'apertura stagionale di Sölden: otto atleti in tutto, equamente suddivisi tra uomini e donne. Oltre al campione del mondo e vincitore dalla scorsa sfera di cristallo Aksel Svindal, la nazionale scandinava ha convocato Kjetil Jansrud ripresosi dagli annosi problemi alla schiena, Lars Myhre e Truls Ove Karlsen mentre in campo femminile compaiono le sorelle Loeset, Nina e Lene, Anne Maier Mueller e Therese Neergard. Nei dieci giorni che le separano dal debutto, le due formazioni seguiranno un percorso parallelo: le ragazze staranno fino a venerdì nella Stubaital per poi trasferirsi nella Pitztal e da lì raggiungere Solden. Percorso diverso per gli uomini che dalla Pitztal si sposteranno ad Hintertux e quindi sul Rettenbach per la gara di domenica prossima. (continua)

[ 15/10/2007 ] - Raich e Svindal: ricomincia il duello?
Lenzerheide, marzo 2007: re Svindal viene incoronato dominatore della stagione al termine di uno slalom condotto da ragioniere e sufficiente per consegnargli la sfera di cristallo. Alla sua destra, sul secondo gradino del podio, Benjamin Raich faceva buon viso a cattiva sorte, riconoscendo con la sua consueta sportività la superiorità del vichingo ma cullando allo stesso tempo in cuor suo la convinzione che in fondo la Coppa l'aveva gettata alle ortiche lui. La primavera e l'estate hanno permesso di ricaricare le pile e dopo qualche settimana di vacanza i due grandi protagonisti dell'inverno scorso hanno ripreso il lavoro, per farsi trovare pronti all'appuntamento con la nuova stagione. Un appuntamento che ormai si è fatto imminente, tanto che la fase di rodaggio può dirsi ormai conclusa ed i due si preparano a riprendere il duello.
Il lungagnone di Norvegia non nasconde di trovarsi in ottima condizione ("Se possibile sto ancora meglio di dodici mesi fa") ma allo stesso tempo è convinto del fatto che il passato ben poco aiuta: "Quanto successo nella scorsa stagione verrà cancellato, tutti ripartiremo da zero e le vittorie e le medaglie in bacheca non serviranno a niente. E' una nuova sfida, più difficile ed allo stesso tempo più intrigante: non essendoci mondiali ed olimpiadi tutti punteranno a far il meglio possibile in Coppa e la concorrenza non mancherà di certo." Questo Aksel Svindal (il "Lund", cognome della madre, preferisce lui stesso dimenticarlo), e Raich? Tra progetti di matrimonio e nuove campagne pubblicitarie (Benni figura in mezza Austria in compagnia di Marlies Schild nei manifesti pubblicitari della Uniqua, storico sponsor) l'estate del ragazzo della Piztal è trascorsa senza intoppi e soprattutto senza grandi proclami, un po' in linea con lo stesso personaggio Raich. Ma gli allenamenti estivi nel continente australe e le ultime indicazioni dai ghiacciai alpini parlano di un Benni carico come una molla, deciso a riprendersi il coppone e, ... (continua)

[ 25/09/2007 ] - I Norvegesi si allenano a Zermatt
Da oggi e fino a domenica i nazionali norvegesi si alleneranno a Zermatt(SUI) in preparazione alla prima gara di Coppa. Ospiti all'Hotel Berghof sono presenti: Petter Brenna (squadra B), Kjetil Jansrud, Truls Ove Karlsen, Lars Myhre e Bjarne Solbakken. Domenica 30 il gruppo si trasferirà a Saas Fee, Hotel Alpin, dove rimarranno fino a venerdì 5 ottobre. Al gruppo si aggiungeranno Kristian Haug (squadra B) e il vincitore della Coppa in carica Aksel Lund Svindal. Da notare il ritorno agli allenamenti di Kjetil Jansrud: il norvegese è rimasto fermo per tutta la passata stagione e per questa estate a causa dei continui dolori alla schiena: la sua partecipazione alla prossima stagione era in forte dubbio ma la presenza in questa raduno è di buon auspicio per il giovane vichingo. (continua)

[ 15/08/2007 ] - I vichinghi di Norvegia tra Alpi e Oceania
Scocca il Ferragosto, ma per gli atleti è ormai lontano il tempo delle vacanze. Anche per i rappresentanti della Norvegia, chiamati ad intensi stage di lavoro sulle alture dei due emisferi. Le ragazze sono impegnate per una dozzina di giorni sulle nevi perenni di Zermatt, mentre gli uomini sono volati in Nuova Zelanda per sfruttare al meglio le pregevoli condizioni offerte dall'ottimo inverno australe, ricco di neve tanto in Oceania quanto in Sud America. Programma diverso soltanto per il vincitore dell'ultima Coppa del Mondo, Aksel Lund Svindal: dopo una prima fase di lavoro a Treblecone, agli antipodi dell'Italia, il lungagnone norvegese si recherà a Brisbane per spiccare il volo in direzione del Cile, per le ultime due settimane di lavoro seguendo da lontano le orme del suo principale sfidante, Benjamin Raich.
Ma vediamo chi sono gli atleti impegnati nei due raduni; a Zermatt sfileranno: Anne Cecilie Brusletto, Thea Grosvold, Lene Løseth, Mona Løseth, Nina Løseth, Anne Marie Müller, Therese Neergaard, Lotte Sejersted; mentre la Nuova Zelanda ospiterà: Aksel Lund Svindal, Bjarne Solbakken, Lars Myhre, Truls Ove Karlsen e Leif Kristian Haugen. (continua)

[ 27/07/2007 ] - Nuove liste FIS: le prime con la combinata
La Federazione Internazionale ha pubblicato oggi le prime points list della stagione 2007/2008, maschili e femminili. E per la prima volta nelle liste punti sono considerati i punti per la supercombinata, che diventa quindi una disciplina a tutti gli effetti "equiparata" a slalom, gigante, superg e discesa. Ad inaugurare la classifica sono, nelle prime 5 posizioni: Svindal, Berthod, Raich, Kostelic, Zurbriggen per gli uomini e Schild, Mancuso, Hosp, Kirchgasser, Paerson per le donne. (continua)

[ 21/06/2007 ] - La fame di Svindal e i pensieri della Kildow
E' stato il dominatore dell'inverno 2007. Due titoli del mondo, la coppa di cristallo e una disarmante costanza di rendimento su quasi tutti i fronti. Aksel Lund Svindal è arrivato alla piena maturità prima del previsto, quasi spronato dal ritiro pressochè contemporaneo dei due guru scandinavi Kjetill Andrè Aamodt e Lasse Kjus. Ma per il lungagnone norvegese l'anno che sta per iniziare lo aspetterà al varco, con una cambiale assolutamente sostaziosa in cerca di conferme. I primi mesi di primavera l'hanno visto quasi sempre in viaggio, di piacere a Roma, per motivi di sponsor tra Austria e Svizzera, il tutto intramezzato da sedute di allenamento in quota, Stelvio e ghiacciai svizzeri. Ora è giunta l'ora di riprendere a lavorare con costanza, prima di concedersi un'altro breve periodo di simil-relax nel mese di luglio. "La stagione passata è stata speciale, senza dubbio. Tanti successi, ma resto convinto che il più importante sia stato la coppa del Mondo: è una sfida che dura una stagione, 35 gare da correre il più possibile da protagonista, dove la fortuna aiuta poco in confronto ad un mondiale dove conta solo il risultato i giornata. Proprio per questo sento di non aver perso la fame e gli stimoli: il fare bene un'intera stagione è sfida sempre molto stuzzicante; c'è sempre modo di migliorare: nel numero di vittorie o nella costanza di piazzamenti nelle varie discipline. La voglia di far bene rimane immutata, nonostante i trionfi passati."
E per un campione che testimonia nuovamente il proprio entusiasmo e la propria voglia di vittoria, ce n'è un'altra ancora alle prese con il percorso di riabilitazione, dopo l'incidente che nello scorso inverno l'ha costretta a chiudere anticipatamente la stagione. Lindsey Kildow sta letteralmente contando i giorni che la separano dal ritorno in pista: "Tutto sta procedendo al meglio, la riabilitazione ed il recupero dopo l'infortunio non ha presentato problemi. Personalmente non l'ho vissuto male, questo periodo: ... (continua)

[ 13/06/2007 ] - Sexy Svindal e compagni allo Stelvio
Densa settimana di allenamenti per il gruppo Coppa del Mondo norvegese: i ragazzi guidati dall'altoatesino Franz Gamper proseguono la preparazione estiva sulle nevi del Passo Stelvio. Presente il vincitore della sfera di cristallo Aksel Lund Svindal e i compagni Truls Ove Karlsen, Lars Myhre e Bjarne Solbakken. I vichinghi si stanno allenando molto in gigante e parallelamente proseguono i test di rifinitura sui materiali. Nei giorni scorsi inoltre Svindal è stato eletto "sportivo più sexy dell'anno" dalle lettrici della rivista norvegese "Se Og", battendo in questo particolare campo celebrità come David Beckham (terzo) e Paolo Maldini (quarto). In questi giorni e sulle stesse nevi si sta allenando anche Nika Fleiss, la croata ormai capitana di una squadra che dovrà tentare di colmare il vuoto lasciato dalla supercampionessa Janica Kostelic; la compagna di squadra Ana Jelusic è invece negli USA, in California, per un periodo di studio, prima di riprendere la preparazione in agosto, in Argentina. Anche Ivica Kostelic sta studiando (vuole laurearsi in Storia), dopo un periodo di preparazione a Hintertux (AUT) e tornerà sugli sci a luglio, sulle nevi svizzere di Zermatt. (continua)

[ 29/05/2007 ] - Svindal, Rocca e Simoncelli al Mugello
I campioni dello sci in trasferta al Mugello. Dopo l'allenamento al Passo del Tonale con la squadra norvegese, il vincitore della Coppa del Mondo e di due ori iridati Aksel Lund Svindal, si recherà al Mugello per il Moto GP ospite di Dainese per assistere la gara di domenica. Ci sarà anche il capitano azzurro Giorgio Rocca, che incontrerà giovedì Valentino Rossi alla cena del Fan Club del campione delle due ruote. Inoltre, annunciata la presenza anche di Davide Simoncelli. (continua)

[ 24/05/2007 ] - I Norvegesi si allenano al Tonale
Da ieri, 23 maggio, e fino al 31 saranno impegnati sul ghiacciaio Tonale anche i nazionali norvegesi, capitanati dal vincitore della sfera di cristallo Aksel Lund Svindal. Con lui si alleneranno Truls Ove Karlsen, Lars Myhre e Bjarne Solbakken. Fantaski ha incontrato l'allenatore Franz Gamper: "questo dovrebbe essere l'ultimo raduno sui ghiacciai europei; dopo i Campionati Nazionali ci siamo allenati a Aal (località nel sud della Norvegia, tra Oslo e Bergen - ndR). Per Svindal è previsto un programma di potenziamento in tutte le discpline ma in particolar modo in slalom...". I vichinghi alloggeranno allo Sporting Hotel. La settimana scorsa, a pochi giorni di distanza, sono stati premiati Kjetil Andre Aamodt e Aksel Lund Svindal: il primo ha ricevuto una medaglia (l'ennesima) dalla città di Oslo per la sua fantastica carriera, il secondo è stato nominato ambasciatore per il turismo da parte della regione dove è nato, la Romerike. (continua)

[ 09/05/2007 ] - i Norvegesi per il 2007/2008
La federazione norvegese ha annunciato le squadre maschili e femminili per la Coppa del Mondo e la Coppa Europa, stagione 2007/2008. Da notare rispetto alla passata stagione i ritiri di alcuni atleti da anni presenti in Coppa del Mondo: Hans Petter Buraas, Hedda Berntsen, Karina Birkelund, Lisa Bremseth e Line Viken. Tra questi è senza dubbio Buraas ad aver raggiunto i risultati più prestigiosi in carriera: protagonista tra i rapid gates a cavallo del 2000, vanta una vittoria e 10 podi in Coppa, e soprattutto l’oro Olimpico a Nagano '98; dopo 3 stagioni senza risultati di rilievo è riuscito a raggiungere la convocazione per i Mondiali di Are. Uomini: Gruppo Coppa del Mondo: Kjetil Jansrud, Truls Ove Karlsen, Lars Myhre, Bjarne Solbakken, Aksel Lund Svindal Gruppo Coppa Europa: Petter Brenna, Kristian Haug, Leif Kristian Haugen, Andreas Kilde, Markus Nilsen, Jonathan Nordbotten Donne: Gruppo Coppa del Mondo/Coppa Europa: Anne Marie Mueller, Lene Loeseth, Therese Neergaard, Anne Cecilie Brusletto, Nina Loeseth, Thea Grosvold, Lotte Sejersted, Mona Loeseth (continua)

[ 26/04/2007 ] - Aprile, mese di training per tutti
Niente sosta per le squadre nazionali estere. Dopo le finali di Coppa del Mondo e di Coppa Europa, ed al termine dei Campionati Nazionali, parecchi team sono rimasti sulla neve ed hanno così iniziato la preparazione in vista della stagione 2007/2008. Del resto negli ultimi anni è sempre più forte la tendenza di continuare subito dopo il termine della stagione a sciare, per cercare di sfruttare ancora manti nevosi e condizioni invernali. Così, la tradizionale pausa viene spostata tra metà maggio fino a luglio inoltrato, per riprendere poi la fase di training in Sud America o in Nuova Zelanda con periodi di lavoro maggiormente lungi e intensi. In maggio, ma sopratutto in giugno e luglio, negli ultimi anni le condizioni delle nevi perenni dei ghiacciai alpini non sono certo ottimali per il lavoro. Così gli austriaci hanno ripreso a sciare quasi subito, divisi tra Stubai e Soelden. Sempre in Austria, a Moelltaler si sono recati sloveni e svedesi. Svindall e i suoi sono rimasti nelle località norvegesi, in cui fino ai primi di maggio si scia con regolarità. I francesi invece hanno ripreso già tra Val d'Isere e Tignes. Quindi per i canadesi aprile a Whistler e per gli statunitensi le nevi dell'Alaska o quelle californiane di Mammouth Mountain. Per le compagini azzurre ancora nulla. Addirittura ad oggi non sono stati ancora ufficilizzati i team. (continua)

[ 07/04/2007 ] - Mancuso & Svindal: se son rose fioriranno...
Il primo ha dimostrato numeri da fuoriclasse, l'altra si è scoperta polivalente e prima donna della Coppa del Mondo. Uno la sfera di cristallo l'ha vinta, l'altra no, ma siamo sicuri che presto arriverà anche il suo momento. Uno è alto, slanciato, faccia sveglia ma apparenza di ragazzo introverso; lei altezza media, occhi furbi ed un carattere estroverso in tutti i sensi, di chi sa prendere la vita ed il successo con la giusta dose di ironia e autoironia. Aksel Lund Svindal arriva dalla gelida Norvegia, dagli stessi fiordi da cui i vichinghi partivano alla volta dell'occidente sconosciuto, costeggiando le distese ghiacciate. Julia Mancuso invece è occidentale doc; altro che America, autentico Far West: la sua Squaw Valley rappresenta ancora il rifugio al termine della stagione (o nei momenti di particolare stanchezza psico-fisica, come successo al termine dei mondiali di Aare) in una vita condotta da nomade per tre quarti dell'anno. Insomma, visti così sono due universi separati, magari, chi lo sa, due opposti che si attraggono.
"Siamo ottimi amici" afferma, sornione, il lungagnone Svindal. Niente di più facile, sono giovani ed amano divertirsi, magari anche insieme, come è successo alla vigilia del finale di Coppa del Mondo. Il sabato di Lenzerheide ha visto i due aggirarsi insieme tra le vie della Valbella; i giochi di coppa del mondo erano ormai fatti e anche senza fare le ore piccole era ormai tempo di sbollire la tensione di una stagione condotta sul filo del rasoio. Solo ottimi amici, eppure...qui gatta ci cova. Eppure c'è chi sussurra dei primi appuntamenti. Solo gossip? In un certo senso sì, ma nel caso le voci venissero confermate si andrebbe a formare una coppia che metterebbe in ombra anche gli "innamorati perfetti" Raich-Schild. Loro ovviamente smentiscono, uno continua a sostenere la tesi dell'amicizia, l'altra, in puro stile americano, preferisce appellarsi al quinto emendamento ed intanto è tornata a casa, a Squaw Valley.
E ritorna con ... (continua)

[ 07/04/2007 ] - Atomic o Head nel futuro di Herminator?
Che Hermann Maier continui la sua gloriosa carriera per almeno un altro anno è ormai dato pressochè certo. Quello che ancora rimane da vedere è con che materiali deciderà di caratterizzare questi ultimi mesi di gare. Anche se uscito con poche pive nel sacco in una stagione per lui senza vittorie, Herminator resta il personaggio di maggior appeal mediatico oltre Brennero e il dibattito sul suo futuro acquista sempre una considerevole fetta di attenzione sui media austriaci. Resterà fedele al marchio Atomic che l'ha accompagnato per tante stagioni? O cambierà casacca? A dirla tutta un'offerta marchiata Head fa già bella mostra di sè sulla scrivania del fuoriclasse di Flachau ed il responsabile del settore corse Rainer Salzgeber non nasconde certo le intenzioni della sua azienda. "Maier è sicuramente un potenziale nostro acquisto - dice l'ex membro del Wunderteam - oltretutto dopo una stagione che gli ha regalato più delusioni che gioie: resta sicuramente un campione dal forte richiamo e sono convinto che i nostri sci possano regalargli ancora qualcosa di positivo."
Non sbaglia di certo Salzgeber. In questi mesi Maier ha dovuto lottare molto con i suoi materiali, sia per quanto riguarda gli sci che gli scarponi, mentre nel box accanto i vari Svindal, Raich e perfino i giovani svizzeri Berthod e Albrecht raccoglievano positivi riscontri in serie. Ma che sia sufficiente tutto ciò per rompere un sodalizio che, nel corso degli anni, è diventato quasi indissolubile? Staremo a vedere; certo che eventuali nuovi stimoli con diversi sci potrebbero restituire al pubblico ulteriori lampi della classe di Herminator: forse varrebbe la pena rischiare anche solo per questa possibilità. (continua)

[ 28/03/2007 ] - Campionati nazionali, la Rubens sfiora il filotto
Continua in questo finale di stagione il carosello dei vari campionati nazionali che anima piste e località di tutto l'emisfero boreale. Le notizie più rumorose arrivano in questa settimana da oltre Oceano e per la precisione da Whistler Mountain, sede dei campionati canadesi: mattatrice della settimana biancorossa è stata senza dubbio la polivalente Shona Rubens, davvero vicina a completare un significativo filotto aggiudicandosi tutte e quattro le prove in programma. La ventiduenne canadese è riuscita infatti ad imporsi in slalom, superg e discesa, arrendendosi soltanto tra le porte del gigante alla voglia di rivincita della compagna Britt Janik. L'eventuale poker della Rubens non sarebbe stato senza dubbio storico (ricordiamo che Svindal l'anno scorso fece 4 su 4) ma sicuramente un risultato raro e, quanto meno, particolare. Sempre Whistler Mountain ha ospitato anche gli assoluti maschili che hanno visto le ultime partecipazioni agonistiche di Thomas Grandi, secondo classificato alle spalle del giovane Paul Stutz nello slalom di apertura del programma. Doppietta invece per l'estroso Erik Guay, capace di imporsi in gigante ed in discesa mentre nel super-g la rivelazione stagionale John Kucera è stato sorpreso dal coetaneo Jeffrey Frisch.
Dal Canada alla Francia: la Val d'Isere continua a mettere in palio i titoli nazionali che in questi ultimi giorni hanno trovato un interprete speciale in Pierre Paquin, vincitore sia in discesa che in super-combinata mentre nelle gare femminili vanno registrati i successi di Sandrine Aubert in slalom ai danni di Florine DeLeymarie e di Ingrid Jacquemod in gigante, nella gara vinta dalla britannica Chemmy Alcott. Proprio l'avvenente inglese non ha avuto grosse difficoltà per aggiudicarsi il titolo inglese di discesa, imitata al maschile dal collega Finley Mickel.
Saliamo in Norvegia per i risultati delle prove tecniche: in gigante il due volte campione iridato e vincitore della Coppa del Mondo Aksel Lund Svindal non ... (continua)

[ 24/03/2007 ] - Campionati nazionali, uno sguardo all'Europa
Conclusa la rassegna tricolore di Santa Caterina Valfurva, diamo un'occhiata a cosa sta accadendo nelle altre nazioni europee, per gran parte alle prese con i rispettivi campionati nazionali. Dopo aver già detto delle prove veloci svizzere e delle prove tecniche femminili di casa Austria, è giunta l'ora di dare il nome del primo campione nazionale transalpino, il ventitreenne Andrien Theaux, capace di imporsi nella discesa libera che ha aperto la settimana di gare di Val d'Isere; alle sue spalle Thomas Frey ed il campione olimpico Antoine Deneriaz. Primi risultati anche dalla Scandinavia: in Svezia, a Sealen, sede oggi dei due giganti che hanno incoronato la stakanovista Jessica Lindell Vikarby (davanti ad Anna Ottosson) e lo specialista Niklas Rainer, avvantaggiato di pochi centesimi rispetto al giovane Matts Olsson. Tempo di scudetti anche in Norvegia, a Bjorli Lars Myhre e le sedicenne Lotte Sejersted hanno avuto il sopravvento in discesa, in una giornata orfana dell'uomo dell'anno Aksel Lund Svindal. Dal nord all'est, sulle alture spagnole infatti Carolina Ruiz Castillo non ha dovuto sudare più di tanto per aggiudicarsi il titolo nazionale di gigante, imitta al maschile dal ventenne Ferran Terra. Non è sfuggita invece la doppietta a Veronika Zuzulova che sulle nevi di Jasna ha primeggiato negli assoluti slovacchi tanto in slalom che in gigante mentre Ivan Heimschild si è imposto nella prova maschile.
Per chiudere il circolo, torniamo sull'arco alpino, per le ultime prove svizzere e austriache. A Veysonnaz nel gigante femminile a vincere è stata la sorprendente ventenne Pascal Berthod, sorella minore di Marc, capace di precedere le ventiduenni Alina Bonjour e Fabienne Suter. Nemmeno ventiquattro ore dopo la famiglia Berthod ha potuto festeggiare anche il titolo di Marc, autore a sua volta del miglior tempo tra le porte larghe davanti al francese Federic Covili e ai connazionali Didier Defago e Beni Hofer.
A Hinterstoder invece le prove tecniche ... (continua)

[ 20/03/2007 ] - I Paperoni del 2007, Raich e Schild si consolano
Non sono arrivate le coppe generali, ma la coppia benni Raich e Marlies Schild ha comunque di che consolarsi. Sono loro infatti i capofila della speciale graduatoria che raccoglie il montepremi conquistato nel corso della stagione appena concluso. Primati assolutamente netti per entrambi, che insieme portano a casa oltre 500.000 euro. La maggior quota spetta alla Schild, regina indiscussa dello slalom femminile e vincitrice di ben 8 gare di coppa per un montepremi totale che sfiora i trecentomila euro, 296.103 per l'esattezza. Decisamente più sotto si trova l'altra grande protagonista dell'annata, Renate Gotschl che, con la supremazia nelle discipline veloci ha potuto intascare poco più di 240 mila euro. E Nicole Hosp: è subito dietro alla Speed Queen (238 mila) precedendo piutosto nettamente l'americana Julia Mancuso, la più giovane del lotto e comunque capace di intascare poco meno di 200 mila euro (194.389). Nonostante gli infortuni non se la passano di certo male nemmeno Kildow e Zettel (rispettivamente 138 e 100 mila euro) mentre nella top ten fanno capolino anche Tanja Poutiainen, Anja Paerson, Michaela Kirchgasser e Sarka Zahrobska che con quasi sessanta mila euro chiude la vetta della classifica.
Sono invece 218.116 gli euro intascati da Benni Raich, cinquantamila in più rispetto al vincitore della sfera di cristallo Aksel Lund Svindal che, grazie alla fantastica settimana conclusiva, ha visto lievitare il suo conto in banca fino ai 166 mila euro di fine anno. Poco dietro al norvegese fanno capolino i due grandi interpreti dello slalom, Jens Byggmark e Mario Matt (165 e 160 mila) mentre al quinto posto si insedia Bode Miller (137) che precede di un niente Dider Cuche (134). Più staccati gli altri, con Marc Berthod settimo (85mila) davanti a Peter Fill, unico italiano presente nelle due top-list: i ripetuti podi di questa stagione hanno permesso al carabiniere di Castelrotto di intascare circa 70 mila euro, poco più di quanto intascato da Erik Guay e ... (continua)

[ 18/03/2007 ] - Vince Raich, coppa a Svindal; Moelgg ancora podio
Non è bastata la vittoria nella gara finale della stagione a Benjamin Raich per mantenere nella Pitztal la Coppa del Mondo: Aksel Lund Svindal infatti con il quindicesimo posto odierno mette in cascina i punti sufficienti per regalarsi l'ennesimo regalo di una stagione indimenticabile. Due titoli mondiali e due coppette di specialità prima della sfera di cristallo che oggi torna in Norvegia dopo le esperienze di Lasse Kjus e Kjetill Andrè Aamodt. Personaggi di riferimento per il lungo Svindal, che zitto zitto si è sobbarcato l'onere e l'onore di continuare la saga vichinga nell'anno dell'abbandono dei due colossi dei fiordi.
Queste finali di Lenzerheide hanno permesso a Svindal di legittimare il successo finale, con tre vittorie consecutive in dicesca, super-g e gigante ed il solito onesto piazzamento tra i rapid gates. Un ruolino di marcia impressionante che gli ha consentito di riaprire e volgere a suo favore i giochi di una coppa del Mondo che pareva essersi allontanata sensibilmente dopo il week-end sulle nevi di casa di Kvitfjel. Il vero colpaccio Svindal l'ha portato a termine ieri, nel gigante, complice l'uscita di Benni Raich. Ed oggi il ventinovenne tirolese ha saputo dare sfogo alla rabbia repressa, dominando uno slalom davanti al campione del mondo Mario Matt. Raich, scarico di pressione e responsabilità, ha sciato al meglio, rifilando al compagno-avversario quasi un secondo guadagnandosi così la "consolazione" della coppetta di specialità, scavalcando sul filo di lana lo stesso Matt. Questi due sono, al momento, i migliori interpreti del palo snodato; ma subito dietro si affaccia il viso pulito di Manfred Moelgg, ancora sul podio, sempre più sul podio. Il 2007 del marebbano ha dell'incredibile, soprattutto se si considera come era iniziata la stagione del finanziere venticinquenne. Lo slalom di Kitzbuhel ha restituito al circo bianco un personaggio vero, incapace da quel giorno di scendere oltre la sesta posizione, conquistando la bellezza di tre ... (continua)

[ 17/03/2007 ] - Svindal imprendibile, Raich cede; Blardone secondo
Scacco matto. O quasi. Aksel Lund Svindal nell'ultima occasione per afferrare la Coppa del Mondo ha estratto il coniglio da un cilindro che gli aveva già regalato nell'ultimo mese due brillantissimi ori iridati. Oggi a Lenzerheide il lungagnone norvegese ha raccolto una vittoria magica, incredibile, che vale non doppio, ma triplo. Vale la vittoria in sè, vale la coppetta di specialità, vale la Coppa del Mondo. Dopo l'autoeliminazione di Benjamin Raich che, con il pettorale numero uno, ha visto naufragare i suoi sogni di gloria all'uscita di una lunga curva verso sinistra, la gara ha preso una piega sempre più imprevedibile, con tutte le mosse che, a posteriori, hanno finito col favorire proprio lo stesso Svindal. Implacabile nella prima manche a non cedere a qualche tatticismo di troppo restando incollato alle code di un sontuoso Max Blardone; egregio nella seconda frazione nel'inserire il turbo, per sopravanzare lo sfortunato piemontese di quel tanto che basta (22 centesimi) per conquistare la vittoria nella classifica di specialità. Che beffa, per Max. Se in altre occasioni gli si poteva imputare una certa fragilità psicologica nelle occasioni che contano, oggi ha saputo dare tutto, giocarsi in maniera magistrale le proprie carte verso un traguardo che sembrava se non vicinissimo, quanto meno prossimo. A maggior ragione dopo la prima manche. Ma il ventottenne di Pallanzeno ha trovato sulla sua strada uno Svindal mostruoso che a questo punto diventa inequivocabilmente l'uomo dell'anno, il personaggio della Coppa più pazza degli ultimi anni. A dirla tutta la matematica lascia ancora spazio per ulteriori colpi di scena: lo scandinavo mantiene 97 punti di vantaggio su Raich che, conti alla mano, domani potrebbe anche operare il contro-sorpasso vincendo lo slalom conclusivo con Svindal incapace di chiudere nei primi 15. Una soluzione certamente non fantascientifica ma quanto meno difficilmente pronosticabile, nonostante i rapid gates abbiano già regalato clamorose ... (continua)

[ 16/03/2007 ] - Team Event: l'Italia seconda solo all'Austria
Arriva dalle finali di Lenzerheide il primo sorriso per la squadra azzurra nella breve storia del Team Event. Oggi sulle piste della Valbella il sestetto di Flavio Roda ha saputo concludere la prova al secondo posto, a sole sei lunghezze dall'Austria che non ha avuto problemi ad aggiudicarsi la classifica finale nonostante il forfait delle punte principali. Una vittoria parziale grazie all'azione di Chiara Costazza, due secondi posti grazie ai super-g di Daniela Merighetti e di Max Blardone e due terzi posti con Cristian Deville e Manfred Moellg in slalom hanno portato in dote il punteggio sufficiente per arginare l'esuberanza di francesi e svedesi che nelle battute finali della prova hanno dovuto inchinare il capo al ritorno della banda azzurra.
Come già nelle precedenti edizioni la prova a squadra ha vissuto in un'atmosfera decisamente più rilassata rispetto al tradizionale clima di coppa, ma nonostante questo non sono mancati spunti interessanti, a cominciare dalle positive prove di Chiara Costazza in slalom e di Max Blardone in super-g: per entrambi la giornata di domani potrebbe assumere risvolti festosi. La slalomista trentina potrà infatti cercare di completare la scalata verso il primo podio in carriera, mentre il gigantista ossolano si giocherà tutte le carte del suo mazzo per puntare alla coppetta di specialità nel gioco a tre che coinvolge anche Benni Raich e Aksel Lund Svindal. Un terzetto racchiuso in 19 punti ma caratterizzato da un diverso stato mentale: dei tre l'unico che non ha niente da perdere è proprio Blardone che potrà quindi dare il cento per cento per cercare una vittoria che sancirebbe matematicamente il primato nella specialità. Al contrario tanto Raich quanto Svindal avranno più di un pensiero rivolto alla classifica generale, sapendo che un'uscita prematura si tramuterebbe nell'abbandono delle residue speranze di mettere le mani sul coppone.
Tornando alla gara odierna, buone conferme anche per gli altri due slalomisti ... (continua)

[ 15/03/2007 ] - Max Blardone va alla caccia della coppa
Ultimo giorno di allenamento oggi per Max Blardone sulle piste della Val di Fassa. Ieri è oggi ha effettuato due giornate di preparazione intensa sulla pista Piavac all’Alpe di Lusia con il tecnico Matteo Guadagnini, esclusivamente in slalom gigante per cercare di arrivare nella migliore condizione possibile per l’ultima gara della stagione, quella in programma sabato 17 marzo a Lenzerheide. Gara che potrebbe permettergli di conquistare la Coppa di specialità, visti i distacchi ridotti fra Benjamin Raich, primo con 319 punti, fra Aksel Lund Svindal con 316 punti ed appunto Blardone che di punti ne ha invece 300 e domani darà il suo contributo nel super-g del Team Event.
«Ho fatto un ottimo allenamento – spiega Max Blardone -, ho trovato una neve e delle piste eccellenti, l’ideale per affinare la preparazione in vista del gigante di sabato. Fisicamente tutto ok e sto sciando bene, dovrò cercare di arrivare al cancelletto con la testa giusta. Io ce la metterò tutta come sempre, anche se Raich e Svindal stanno andando come i treni».
Soddisfatto anche il tecnico Guadagnini: «L’ho visto bene anche se un tantino nervoso, spero che quest’ultimo aspetto in queste ore riesca a trasformalo in determinazione, come spesso lui sa fare. Cerco che non sarà facile, anche perché Raich è in grande forma e, soprattutto, non sbaglia mai».
Mercoledì hanno invece terminato la loro preparazione gli altri due gigantisti Alessandro Roberto ed Alberto Schieppati, quest’ultimo alle prese con un problema ad una mano: «Sento molto male – ci spiega il carabiniere di Sirolo – e in allenamento non sono riuscito ad affrontare il tracciato senza fare una pausa. Ho il legamento del pollice sinistro rotto, ma è il polso a darmi fastidio. Metterò un tutore e prenderò degli antidolorifici, però non è la migliore condizione per affrontare una gara. Mi dispiace perché avevo garantito a Blardo che sarei salito sul podio assieme a lui per rubare punti agli avversari».
Lunedì e ... (continua)

[ 15/03/2007 ] - Vince la Paerson, ma a gioire è la Schild
Marlies come Benni. In mattinata lui era riuscito con il secondo posto in super-g a respingere l'attacco di Svindal; verso l'ora di pranzo lei ha fatto anche di meglio, allungando sulle altre tre pretendenti alla coppa generale. Detto così sa del clamoroso, ma nella gara femminile la Schild non ha fatto niente di eccezionale: un'ottima gara, a quasi un secondo da un'Anja Paerson ritornata per un giorno la stessa cannibale di Aare. Una gara più che onesta, quella di Marlies, la gara che serviva per controllare la situazione in una giornata sulla carta piuttosto critica. Sono state le altre oggi a tradire le attese. Complice anche un pista rovinata e meno veloce rispetto alle prime battute, Nicole Hosp, Julia Mancuso e Renate Goetschl hanno segnato il passo, non riuscendo a superare la bionda ragazza di Saafelden che ha potuto così gustarsi la gara dall'alto della terza posizione alle spalle della Paerson e di una ritrovata Andrea Fischbacher. Così, con la Meissnitzer a separarla dalla Hosp incapace di andare oltre la sesta piazza, ora la Schild può iniziare a sorridere: i punti di vantaggio sulla connazionale di Bichlbach sono ora 70 quando al termine mancano soltanto due gare. Conti alla mano una Schild appena "normale" (in senso letterale, in linea con quanto fatto vedere in stagione) potrebbe chiudere i conti già nello slalom di sabato, a meno che Niki Hosp non trovasse un secondo posto tra i paletti stretti che possa mantenere accesa una fiammella di speranza. E' tutta qui la differenza tra le due al momento: da una parte la Hosp deve strafare, volare; dall'altra alla Schild basta controllare.
Abbandona invece le speranze Renate Goetschl, uscita a metà tracciato in una prova che non l'ha mai vista veramente in palla: poco male. La Coppa generale per lei era solo un di più; le due coppette e la trafila di successi sono un premio più che sufficiente per l'impavida salisburghese che vede così ripagate le delusioni della scorsa annata. Poche speranze anche ... (continua)

[ 15/03/2007 ] - Superg: ancora Svindal, Raich non molla
Ce la sta mettendo proprio tutta il lungo norvegese Aksel Lund Svindal per mettere le mani sulla coppa di cristallo. Sapeva bene che le sue chance di vittoria erano concentrate soprattutto nelle due discipline veloci e dopo l'opaco week-end di casa ha sfoderato gli artigli per provare a rovinare i piani di festa a Benjamin Raich. Vittoria ieri in discesa e bis oggi in super-g, su un tracciato tecnico, tortuoso e tutto sommato piacevole. Una doppietta importantissima per Svindal, che ha dimostrato di sapere il fatto suo, una doppietta che avrebbe potuto lanciarlo definitivamente verso la Coppa del Mondo. Avrebbe. Perchè Benni Raich oggi ha sfoderato una prestazione superlativa, chiudendo in seconda posizione a soli 13 centesimi da Svindal: forse il risultato tatticamente più importante dell'intera stagione dell'austriaco. Avvantaggiato dal disegno non troppo veloce, Benni ha trovato le movenze giuste per rispondere alla grande all'attacco del vichingo Svindal che guadagna sì altri 20 punti, ma resta alle spalle del ventinovenne della Piztal. Il divario tra i due è ormai minimo, solo 3 lunghezze, ma le ultime due gare del calendario lasciano maggiori speranze al tirolese che non allo scandinavo. Sabato i due si giocheranno insieme a Max Blardone la coppetta di gigante, in una sfida equilibrata che a meno di clamorosi sviluppi non risulterà determinante in ottica classifica generale quanto lo slalom conclusivo di domenica. Il colpo del ko passa quindi nelle mani di Raich che a questo punto può solo perdere la coppa con le sue mani. Svindal dal canto suo ha ben poco da rimproverarsi oggi; come detto, i rimpianti nella sua testa risalgono alla non esaltante tre giorni di Kvitfjel, ma ormai è acqua passata e non gli resta che dare il massimo anche in gigante sperando in una giornata storta da parte di Raich.
Tornando alla gara odierna, sul terzo gradino del podio sale il canadese Erik Guay, autore di un finale di stagione in assoluto crescendo mentre ai piedi del ... (continua)

[ 14/03/2007 ] - Svindal vince la discesa e si avvicina a Raich
E' Aksel Lund Svindal il vincitore dell'ultima discesa stagionale: il campione norvegese segna il miglior tempo e recupera punti nei confronti di Raich, tenendo accesa la sfida per la Coppa. Per Svindal è la terza vittoria stagionale, la seconda in discesa in carriera. La gara, aperta dal Campione Mondiale Junior Beat Feuz, è stata più volte interrotta a causa delle numeroso cadute; in particolare con il pettorale 17 Bruno Kernen è caduto dopo un salto finendo con violenza nelle barriere ed è stato necessario il trasferimento in elicottero al più vicino ospedale. Dopo aver risistemato la "Silvano Beltrametti" è caduto anche il francese Dalcin e anche per lui si è reso necessario il trasporto in elicottero. La gara è stata pesantemente condizionato da queste interruzioni: lo svizzero Cuche, ultimo in gara, è partito più di due ore dopo il connazionale Feuz, pettorale n.1. Sul podio con Svindal sale Daniel Albrecht: lo svizzero ha potuto prendere parte alla gara solo in virtù di una nuova regola che prevede la partecipazione o alla discesa o allo slalom per i Campioni Mondiali in carica di Combinata che non avessero i requisiti per partecipare alle finali. Sfruttando questa opportunità Daniel, alla sua quarta gara in discesa in Coppa, ha sfruttato al meglio la pista grazie al pettorale n.2 e ha conquistato così il suo miglior risultato in Coppa. I primi sei atleti al traguardo sono racchiusi in un fazzoletto di 10 centesimi: terzo Chrisoph Gruber a +7, quarto Ted Ligety a +9, quinti a pari merito Cuche e Maier a +10. Per Ligety era la terza partecipazione a una discesa di Coppa, e la prima volta a punti nella disciplina. Per Cuche, già matematicamente vincitore, la conferma di una stagione ad altissimi livelli nella specialità, riportando il miglior tempo tra gli atleti scesi dopo la caduta di Dalcin. Per gli azzurri una giornata da dimenticare: Peter Fill è solo 19esimo, non prende punti e manca per 11 punti il podio della Coppetta di specialità in favore di ... (continua)

[ 13/03/2007 ] - Prove di discesa: Marco Buechel è il migliore
Dopo le ragazze è toccato agli uomini tastare il polso della discesa di Lenzerheide in vista delle finali che a partire da domani chiuderanno la stagione di Coppa del Mondo. Stamane sull'impegnativa (ma accorciata) pista elvetica il miglior tempo ha portato la firma di Marco Buechel che con 1:19"96 ha preceduto di 3 soli centesimi il vincitore della coppetta di specialità Didier Cuche. Terzo tempo per il norvegese Aksel Lund Svindal, con Benni Raich solo 19imo. Undicesimo tempo per quanto riguarda Peter Fill che domani andrà a caccia di punti importanti in una stagione di per sè assolutamente positiva. Più staccati gli altri due azzurri presenti, Kurt Sulzenbacher e Patrick Staudacher, tornato in pista dopo lo stop dello scorso fine settimana. (continua)

[ 12/03/2007 ] - Finali di Coppa, tutti i qualificati
Ecco i protagonisti che animeranno le vicine finali di Coppa a Lenzerheide: come da regolamento FIS si qualificano i primi venticinque nella graduatoria di specialità di Coppa del Mondo e il campione mondiale juniores di ogni singola disciplina. Gli atleti che fino ad oggi hanno conquistato almeno 400 punti durante la stagione potranno prendere parte a tutte le gare. 8 gli azzurri qualificati:Peter Fill, Patrick Staudacher, Kurt Sulzenbacher,Massimiliano Blardone, Manfred Moelgg, Alberto Schieppati, Alessandro Roberto, Cristian Deville, cui si aggiungerebbero Davide Simoncelli e Giorgio Rocca, che non ci saranno causa infortunio

Discesa: Didier Cuche, Marco Buechel, Erik Guay, Peter Fill, Michael Waclhhofer, Andrej Jerman, Bode Miller, Mario Scheiber, Manuel Osborne-Paradise, Steven Nyman, Pierre-Emanuel Dalcin, Aksel Lund Svindal, Fritz Strobl, Bruno Kernen, Ambrosi Hoffmann, Cristoph Gruber, Johann Hans Grugger, Patrick Staudacher, Andreas Buder, Didier Defago, Klaus Kroell, Kurt Sulzenbacher, Hermann Maier, Marco Sullivan, Yannick Bertrand
Campione mondiale junores: Beat Feuz

Super-g:: Bode Miller, John Kucera, Mario Scheiber, Didier Cuche, Hermann Maier, Peter Fill, Cristoph Gruber, Johann Hans Grugger, Georg Streitberger, Marco Buechel, Fritz Strobl, Antoine Deneriaz, Bruno Kernen, Didier Defago, Aksel Lund Svindal, Silvan Zurbriggen, Patrick Jaerbyn, Erik Guay, Michael Walchhofer, Stephan Keppler, Hannes Reichelt, Francois Bourque, Matthias Lanzinger, Steven Nyman, Patrick Staudacher
Campione mondiale junores: Beat Feuz

Gigante: Benny Raich, Aksel Lund Svindal, Massimiliano Blardone, Kalle Palander, Francois Bourque, Ted Ligety, Didier Cuche, Bode Miller, Didier Defago, Joel Chenal, Manfred Moelgg, Hermann Maier, Hannes Reichelt, Rainer Schoenfelder, Alberto Schieppati, Cristoph Gruber, John Kucera, Thomas Fanara, Thomas Grandi, Ales Gorza, Mario Scheiber, Daniel Albrecht, Peter Fill, Alessandro Roberto, ... (continua)

[ 11/03/2007 ] - Grugger torna supergigante.Raich e Svindal out
Col senno di poi oggi potrebbe essere stata la giornata decisa per la Coppa del Mondo: si attendeva un confronto diretto tra i pretendenti Raich e Svindal ma sono entrambi usciti, saltando una posta nascosta con malizia sulla Olympiabakken. Ma le colpe più grandi sono senz'altro del campione norvegese: sceso diversi minuti dopo Raich doveva essere più attento su quel passaggio, per recuperare parte dei punti di ritardo. L'alloro del vincitore è andato quindi a Hans Grugger che ha sciato perfettamente, sfruttando con astuzia il pettorale n.5; per Hans è la quarta vittoria in carriera, la seconda in superG. Sul podio anche Mario Scheiber e Didier Cuche, fresco campione di Discesa, a interrompere un filotto di austriaci che prosegue con Walchhofer e un almeno parzialmente ritrovato Maier, quinto dopo la brutta gara di ieri. Il leader di specialità Miller è settimo, una gara che poteva essere migliore se non fosse stato per una indecisione sul finale; Miller è comunque contento perché il suo diretto avversario per la Coppetta Kucera non va oltre il 15esimo posto. Per gli azzurri una giornata-no: pessima gara di Fill 28esimo, meglio di lui Heel 19esimo (che conferma un buon momento), 22esimo Girardi (a rischio la partecipazione alle Finali), 24esimo Blardone (buona gara per lui). (continua)

[ 09/03/2007 ] - Supercombinata a Benni Raich, coppa a Svindal
Erano attesi per oggi i primi responsi stagionali al maschile e la supercombinata di Kvitfjel ha in effetti emesso alcuni verdetti. Il più importante in vista del finale di stagione è forse quello che ribadisce lo smagliante stato di forma di Benjamin Raich che dopo aver gestito bene la discesa iniziale ha salutato la concorrenza tra i paletti snodati dello slalom andando a prendersi con piglio autorevole la vittoria nell'ultima super-combinata stagionale. Un successo che gli permette di allungare in vetta alla classifica generale ai danni di Aksel Lund Svindal, oggi terzo e capace di scalzare dalla vetta della classifica di specialità l'elvetico Marc Berthod, non brillantissimo in discesa e autore di un grave errore nelle prime fasi dello slalom finale. Così il giovanotto di St. Moritz ha dovuto salutare la coppetta di specialità, accontentandosi di un secondo posto nella classifica finale con un punto di margine su Ivica Kostelic, oggi quarto. E tra i due "litiganti" Raich e Svindal ad inserirsi è stato un altro svizzero, Silvan Zurbriggen al secondo podio stagionale in questa "ibrida" disciplina. Sorrisi anche per i colori azzurri, grazie al quinto posto di Fill che sembra gradire molto più la neve norvegese rispetto a quella svedese: decimo dopo la discesa, il carabiniere di Castelrotto non ha demeritato in slalom, mancando il podio per 36 centesimi. Tra domani e domenica "Pietro" potrà togliersi ancora qualche soddisfazione nella velocità, prima delle finali di Lenzerheide. A punti anche altri tre azzurri, con Werner Heel diciottesimo, il giovane rampante Christof Innerhofer ventunesimo e Massimiliano Blardone ventottesimo; niente da fare invece per Patrick Staudacher, uscito durante la discesa e per Florian Eisath che non ha concluso lo slalom.
Ma i riflettori sono su Raich e Svindal: ora il divario tra i due è di 120 punti ed una sommaria stima dei punti che i due potrebbero raccogliere nei prossimi giorni sembra proiettare verso una situazione di ... (continua)

[ 09/03/2007 ] - Due coppe e sei coppette in cerca di vincitore
Che quello di questa stagione sia un finale thrilling non è di certo una novità. Dopo un'annata caratterizzata da difficoltà organizzative non indifferenti per l'avarizia di freddo e neve, questi ultimi dieci giorni di Coppa del Mondo racchiudono tutto il pathos di una stagione per certi versi non troppo esaltante. Dieci giorni con un tredici gare fondamentali per sciogliere i molti nodi che ancora imbrigliano le classifiche generali e gran parte delle graduatorie di disciplina. Se per quanto riguarda i giochi al femminile molto è già stato deciso, assolutamente aperta a molteplici soluzioni è la situazione maschile, dove il coppone generale resta in bilico tra le vette tirolesi della Pitztal di Benni Raich ed i fiordi norvegesi di Aksel Lund Svindal che, dopo aver guidato per 4 mesi la classifica, è stato costretto a cedere il trono provvisorio al termine dello scorso week-end di Kranjska Gora. Tra oggi e domenica potrà giocare le sua carte sul terreno di casa e i 4 impegni veloci che il calendario riserva in questo finale potrebbero ancora consentirgli di spuntarla: Raich al momento guida con un'ottantina di punti di margine e il tutto rischia di risolversi proprio nello slalom che domenica prossima chiuderà la stagione.
Niente di deciso neppure per quanto riguarda le 5 coppette di specialità: oggi a Kvitfjel si saprà chi sarà il primo vincitore assoluto della coppa di combinata. Marc Berthod vorrebbe suggellare a dovere la splendida annata della nazionale rossocrociata ma Svindal lo tallona ad una sola lunghezza e si sussurra che a casa abbia già preparato un posticino accanto alla coppa di super-g targata 2006. A proposito di super-g: due gara al termine e Bode Miller che guida con un disceto margine su John Kucera. Tutto deciso? neanche per scherzo. L'americano ha solo 216 punti e con 200 punti ancora in palio pressochè chiunque può ambire sogli di gloria. Ben diversa la situazione in discesa dove Didier Cuche può vantare, oltre ad un margine piuttosto ... (continua)

[ 08/03/2007 ] - Ambrosi Hoffmann il più veloce in prova
E' lo svizzero Ambrosi Hoffmann l'autore del miglior tempo nella prima ed unica prova cronometrata in vista del week-end di gare veloci di Kvitfjel. L'elvetico ha fermato i cronometri sul tempo di 1:46.73, precendendo di 19 centesimi il portacolore del Liechtenstein Marco Buechel e di 46 il tirolese Cristoph Gruber. A seguire Erik Guay, Didier Cuche e Hans Grugger, con Hermann Maier appaiato all'altoatesino Peter Fill in settima piazza. Dodicesimo tempo per il padrone di casa Aksel Lund Svindal mentre Bode Miller ha chiuso 31imo subito davanti a Benjamin Raich. Detto della buona prova di Fill, va segnalato il 25imo tempo di Kurt Sulzenbacher, il 38imo di Patrick Staudacher mentre più lontani hanno concluso Walter Girardi, Werner Heel, Silvano Varettoni, Alessandro Fattori, Massimiliano Blardone, Michael Gufler e Florian Eisath.
Domani è in programma la super-combinata che oltre ad assegnare la coppetta di specialità offrirà un'ulteriore tappa al serrato confronto tra Raich e Svindal per la vetta della classifica generale. A seguire, sabato la discesa e domenica il super-g. (continua)

[ 04/03/2007 ] - Matt super, Raich quasi, Moellg terzo
Kranjska Gora non delude. Dopo l'ottimo gigante di ieri anche l'odierno slalom speciale ha regalato spettacolo d'autore. Nonostante le temperature quasi primaverili la Podkoren 3 si è rivelata ancora una volta una pista all'altezza della situazione, così come i grandi interpreti che hanno animato l'ultimo slalom speciale prima delle finali di Lenzerheide. Ed onore al vincitore, Mario Matt che dopo l'oro conquistato ad Aare sembra intenzionato a non scendere più dal primo gradino del podio. Oggi in slovenia il tirolese ha saputo respingere l'attacco di Benni Raich, al comando a metà gara, legittimando il titolo iridato con una seconda frazione d'autore. Una seconda manche che ha visto Raich scendere anche con la testa: dopo il best-time della mattinata il giovane della Piztal ha capito che con l'uscita prematura di Svindal si rendeva necessario sciare con un discreto margine di sicurezza e gli 80 punti incamerati lo lanciano, almeno momentaneamente, in vetta alla classifica generale. E dietro? Dietro c'è sempre lui, Manfred Moelgg. Terzo come a Schladming, terzo come ad Aare. E' sempre lì in alto il ventiquattrenne di San Vigilio di Marebbe: ormai si è abituato all'aria che tira lassù, l'atmosfera gli piace e non vede perchè dovrebbe cedere l'onore a qualche altro personaggio. Scherzi a parte, oggi Manfred ha fatto la sua gara, ricevendo poi i cordiali omaggi di Ligety e Palander auto-eliminatosi nella fase finale della seconda frazione permettendo al finanziere altoatesino di ritrovare il terzo gradino del podio in compagnia di due super-calibri.
Il solo pensare che non più di 3 mesi fa Moelgg si presentava ai cancelletti di partenza con numero oltre il 60 è elemento di per sè sufficiente per commentare l'escalation e l'inversione di rotta del giovane marebbano che è riuscito a vincere la sua personalissima lotta contro la malasorte. Una lotta che durerà anche nei prossimi mesi, purtroppo: ma Manfred avrà dalla sua un'arma in più rispetto alla caparbietà che ... (continua)

[ 03/03/2007 ] - Blardo: "me la gioco". Roda: "io ci credo"
Esulta Max Blardone. Nella finish area del Podkoren brinda, innaffiando fotografi, giornalisti e i tifosi, tra cui l'inossidabile fan club, sempre presente numeroso a seguire le gesta del "guerriero" della Val d'Ossola. Blardone chiude ottimo terzo, dopo una seconda manche in cui ha fatto tesoro dei consigli di Claudio Ravetto nella ricognizione e di Lorenzo Galli in partenza. Ecco il coach di Biella: "Hai girato troppo intorno alle porte. Devi attaccare e essere più fluido". E poi il livignasco: "devi solo pensare a mollare. Andare, andare, sempre attaccatto al terreno senza strappare". Detto fatto. Il Blardo nazionale chiude sul podio e adesso è a quota 300 lunghezze, 16 da Svindal e 19 da Raich. Può vincere la sfera di cristallo delle porte larghe. Tira un sospiro di sollievo il finanziere di Pallanzeno in conferenza stampa: "nonostante brucia ancora l'occasione persa sulle nevi iridate di Aare, questo terzo posto, primo terzo posto in carriera, mi rinfranca. Non penso alla Coppa del Mondo di gigante. Affronto Lenzerheide sereno, sapendo che me la gioco con quei due. Che gara farò? Devo sciare come so...". Il DT Flavio Roda, che lo ha subito raggiunto a fianco del podio dove parte quello skilift dell'ante guerra che serve il Podkoren, gli fa i complimenti. Solido e sincero il rapporto fra i due. Poi Roda afferma: "dopo la Coppa del Mondo di slalom con Giorgio Rocca l'anno scorso, può arrivare quella di gigante. L'anno passato Max ha sfiorato l'impresa, adesso speriamo che riesca da alzare la Coppa. Deve e può vincere Blardone. Non far calcoli e attaccare. Io ci credo, può riuscire nell'impresa. D'altronde, se si esclude Raich, da diversi anni è il numero uno al mondo Massimiliano in gigante". Ha ragione il coach di Vidiciatico. Dai Max! (continua)

[ 26/02/2007 ] - Cuche guida la crociata contro le starting list
La doppia discesa di Garmish ha portato qualche malumore in seno ai migliori discesisti di Coppa del Mondo che si sentono penalizzati dalla regola che li vede "costretti" a partire sempre con pettorali prossimi al numero 30, disponendo troppo spesso di piste rovinate che non consentirebbero di sciare al meglio. Il primo a farsi portavoce del malessere degli uomini-jet è il capofila stagionale Didier Cuche che, in un incontro con i vertici Fis, sabato pomeriggio ha presentato le proprie lamentele: "Quest'anno in qualche occasione sono stato sfortunato, mancando la vittoria per pochi centesimi ma nelle ultime uscite credo di essere stato penalizzato dal partire tardi. Credo che la FIS dovrebbe studiare un metodo migliore per stilare gli ordini di partenza; non è la prima volta che lo dico ma sembra di sbattere contro un muro. Nessuno ha volgia di provare soluzioni alternative e credo che tutto questo non faccia bene al nostro sport: non è buona cosa che la coppa di specialità rischi di andare nelle mani di un atleta che mai ha vinto in stagione." Tutti concordi gli atleti presenti al meeting, tra cui anche Peter Fill, Fritz Strobl, Aksel Lund Svindal e Marco Buechel che aggiunge: "Non mi sembra giusto che i favoriti siano così penalizzati. Non spetta certo a noi dare suggerimenti su come o cosa cambiare, il nostro compito è segnalare qualcosa che non va, allo scopo di rendere più interessante il nostro sport." (continua)

[ 25/02/2007 ] - Matt non si ferma più. Moelgg 5°, Deville 10°
L'austriaco Mario Matt non si ferma più. Il lungagnone d'oltre Brennero già campione del mondo otto giorni fa ad Aare, conquista un altro grande successo. Questa volta il teatro è il muro ripido e trattato dai solventi chimici contro il caldo primaverile di Garmish Partenkirchen: sulle nevi tedesche il biancorosso chiude in testa la prima manche e si conferma leader anche dopo la seconda sessione. Sul podio l'atleta di casa Felix Neureuther: grande prova del figlio d'arte che chiude ottimo secondo. Applausi, incitamenti e vessilli nel catino dello ski stadium bavarese sono tutti per lui. Sul gradino più basso del podio l'austriaco Benni Raich, che rosicchia punti in Coppa del Mondo al norvegese Aksel Lund Svindal che termina invece 20°. 4° il canadese Michael Janyk. Manfred Moelgg è 5°: l'argento di Aare dimostra di essere sempre tra i primi della classe fra le porte strette dello slalom. Il ladino di San Vigilio di Marebbe questa stagione è di una regolarità pazzesca: sempre con i big, sempre a dare lezioni di stile e grinta. E’ pronto per la vittoria il Manni nazionale. Prova più che buona per Cristian Deville: il fassano recupera nella seconda manche dalla ventitreesima alla decima piazza. Il miglior risultato in Coppa del Mondo per il finanziere di Moena. Quindi Patrick Thaler 19°. Giuliano Razzoli out la seconda manche e Luca Moretti non ha ottenuto la qualificazione. (continua)

[ 24/02/2007 ] - Erik Guay: primo sigillo a Garmisch
Già ieri con il terzo posto ottenuto in condizioni difficili aveva dato ottime avvisaglie sul fatto di gradire la Kandahar di Garmisch-Partenkirchen, oggi Erik Guay ha potuto sfruttare condizioni nettamente migliori che gli hanno consentito di raccogliere la prima vittoria in carriera. O meglio, è stato capace di interpretare alla perfezione la pista bavarese, staccando di mezzo secondo esatto la rivelazione stagionale Andrej Jerman, vincitore sulla molliccia neve di ieri. Ma oggi anche lo sloveno ha voluto sottolineare che la vittoria di ieri, seppur fortunosa, non è stata determinata dal caso: come 24 ore prima, il giovanotto di Lubiana ha fatto la differenza nella seconda metà di gara, perdendo la possibilità di giocarsi tutte le sue chance con un errore nelal curva finale, quella ribatezzata "Curva Walchhofer". Proprio in quel tratto Guay è riuscito a staccare lo sloveno, andando così a costruire una vittoria che riporta il Canada sul gradino più alto del podio ad oltre 13 anni dall'ultima affermazione in discesa, al termine della "mitica" stagione dei "Crazy Canucks". Guay era predestinato, il suo primo sigillo era cosa pressochè annunciata ma in questa stagione pareva stentare a prendere il giusto ritmo: la parentesi di Aare l'ha rigenerato, riconsegnando alla Coppa del Mondo il suo enorme potenziale che ha trovato oggi la sua prima concretizzazione. Ma non va tralasciata l'ennesima grande prestazione di Didier Cuche: lo svizzero di rosso vestito ha "letto" con la proverbiale grinta che lo contraddistingue la dura pista tedesca, restando sempre a livello con i migliori due per salire poi sul terzo gradino del podio che, complice il forfait di Walchhofer e la non brillantissima prova di Buechel, si traduce nella quasi certezza della conquista della coppetta di specialità. Non ha ancora vinto, l'elvetico, in questa stagione: ma tra un po' di sfortuna e qualche giornata storta ha messo in mostra una costanza invidiabile e la coppa di cristallo è quanto meno ... (continua)

[ 23/02/2007 ] - Schild e Byggmark guidano la classifica dei premi
Chiusa la parentesi Mondiale la Federazione Internazionale ha diramato una interessante classifica sui premi-gara guadagnati fino ad oggi durante la stagione. I due leader di questa particolare classifica sono Marlies Schild e Jens Byggmark: la prima grazie alle 6 vittorie di Coppa è arrivata a quota 344.272 franchi svizzeri, mentre il campioncino svedese (sempre nei 10 nei sette slalom fin qui disputati) porta a casa 258.910.Ecco i primi 5 uomini e donne: 1. Jens Byggmark (SWE) 258910 2. Bode Miller (USA) 188685 3. Benjamin Raich (AUT) 187227 4. Mario Matt (AUT) 164065 5. Aksel Lund Svindal (NOR)148088 1. Marlies Schild (AUT) 344272 2. Renate Goetschl (AUT) 296000 3. Lindsey Kildow (USA) 221581 4. Julia Mancuso (USA) 218340 5. Nicole Hosp (AUT) 191455 (continua)

[ 23/02/2007 ] - La prima volta di Jerman su una Kandahar sfigurata
Se la stagione di Andrej Jerman era stata sin qui buonissima, oggi diventa ottima: è sua infatti la vittoria nella prima delle due discese di Garmisch Partenkirchen. E' la prima volta che il ventottenne sloveno riesce a conoscere la gioia di un podio nel massimo circuito mondiale e, per il suo debutto ai vertici, Jerman ha scelto la strada migliore, quella della vittoria. Un successo che però, onoestamente, porta marchiato a fuoco il contributo di una pista sicuramente non all'altezza della storia della Kandahar: le difficoltà degli organizzatori tedeschi delle ultime settimane si sono trasformate oggi in una neve difficile da mantenere compatta con una pista andata sfaldandosi dopo pochissime discese. A trarne giovamento i primi a partire, e così all'acuto di un ritrovato Grugger risponde lo sloveno Jerman, capace di precedere il talentuoso austriaco di 22 centesimi per piazzarsi in vetta alla graduatoria con il pettorale numero 11. Una gara senza dubbio pulita e dignitosa, quella dello sloveno, una prova che in altre giornate avrebbe potuto valere anche un ottimo piazzamento, ma oggi la situazione, è diversa. La temperatura non ha lasciato scampo ai favoriti (tra i primi 10 non compare nessuno con un pettorale superiore al 21) che si sono ritrovati loro malgrado coinvolti in un'inedita lotta nelle retrovie. Così discesa dopo discesa Jerman ha visto prendere forma il sogno della vittoria, dell'affermazione per un ragazzo ed una nazione che, soprattutto al maschile, era digiuna di successi da parecchi anni. Ed accanto a Jerman, sul podio, salgono due discesisti di lusso come Hans Grugger (finalmente ritornato a livelli d'eccellenza anche in discesa) ed Erik Guay, terzo e bravissimo a galleggiare sulle tracce e le buche della pista affrontata con il pettorale numero 21. Si ferma invece ai piedi del podio lo svizzero Didier Defago che va a precedere Pierre Emmanuel Dalcin e Cristoph Gruber con il campione del mondo di super-g Patrick Staudacher a tenere alto il ... (continua)

[ 22/02/2007 ] - Dalcin - Bertrand, francesi davanti a Garmisch
Sono i due transalpini Pierre Emmanuel Dalcin e Yannick Bertrand a guidare la graduatoria al termine della prima ed unica prova cronometrata della discesa di Garmish. Alla vigilia del doppio appuntamento sulla Kandahar, la coppia francese ha preceduto un terzetto tutto austriaco composto da Fritz Strobl, Hans Grugger e Michael Walchhofer, quinto con lo stesso tempo dello svizzero Didier Cuche. Dodicesimo Maier, quattordicesimo Svindal, il migliore degli italiani è stato il campione del mondo di super-g Patrick Staudacher, accreditato del sedicesimo tempo mentre Peter Fill ha chiuso in 19ima piazza. A seguire Kurt Sulzenbacher (27imo), Walter Girardi (33imo), Alessandro Fattori (38imo), Werner Heel e Silvano Varettoni (48imo e 49imo) e Michael Gufler 55imo.
Domani mattina, con partenza alle 12.45 la prima delle due discese libere, quella valida come recupeero della gara non disputata a Kitzbuhel. (continua)

[ 17/02/2007 ] - Moelgg splendido argento. Solo Matt meglio di lui
Ha fatto bene a stringere i denti, a non mollare, a metterci grinta.Ci ha creduto, ci ha sperato, ci è riuscito: l'incubo del mal di schiena si è trasformato in un sogno fantastico per Manfred Moelgg, il sogno di portare a casa, nella sua San Vigilio, una medaglia d'argento mondiale. E dire che fino a questa mattina, come abbiamo scritto ieri sera, la sua partecipazione era in dubbio sempre per causa di quel maledetto mal di schiena che lo tormenta ormai da diverse stagioni. Persino la sorellina Manuela intervistata ieri al parterre della gara femminile notturna non sapeva se il frattelo avrebbe preso via alla gara. Alla fine della prima manche Manfred è sesto, guarda il tabellone con i denti stretti, stretti per il dolore e per la rabbia ma anche per la gioia di aver fatto una manche più che discreta. La prima manche si chiude con un tempo stellare dell'austriaco Matt; tranne lui tutti gli altri sono chiusi in pochi decimi, la gara si può ancora fare. Moltissimi i protagonisti che saltano nella prima, vuoi per l'eccessiva foga, vuoi per la voglia di non far calcoli in un mondiale, vuoi per la neve così particolare: il favorito Byggmark, Ligety, Grandi, Herbst,Berthod, Schoenfelder, Svindal Zurbriggen, Albrecht e Miller e gli azzurri Rocca e Thaler. Per Giorgione una manche che poteva essere discreta ma il suo sogno si infrange a poche porte dall'arrivo per un errore "da principiante" come lo ha definito Rocca stesso. Si parte per la seconda manche, disegnata dal nostro tecnico Ravetto, e la sinfonia non cambia: errori ed uscite che mietono altre vittime eccellenti (Palander, Kostelic, Larsson, Neureuther, Bourgeat e il nostro Deville) permettendo ad alcuni atleti dalle retrovie di scalare la classifica. Ma i primi hanno un grande vantaggio e Manfred attacca nella seconda con grande classe, irresistibile nella seconda frazione di manche...taglia il traguardo e la sensazione di aver fatto qualcosa di storico è già palpabile. Partono poi Grange, Raich e Pranger che ... (continua)

[ 14/02/2007 ] - Aksel: "Tagliato il traguardo ho avvertito l'oro"
"Appena ho superato la linea del traguardo ho capito di aver vinto il secondo oro qui ai Mondiali di Åre. Una pista impegnativa, ripida, in perfette condizioni". Esulta il vichingo. Aksel Lund Svindal vince la seconda medaglia d'oro in terra svedese, dopo una sensazionale seconda manche sempre all'attacco. Ancora Akso, come lo chiamano in seno al team norvegese: "In gigante questa stagione sto sciando davvero bene. Sono contento di questa doppietta. Adesso lo slalom iridato e poi sotto con la Coppa del Mondo". Svindal infatti deve difendere il primato nella standing generale sull'austriaco Benni Raich che distanzia di poco meno 100 punti. Svindal è lo sciatore del momento. Come lo statunitense Bode Miller, è l'uomo che ancora riesce ad attirare sponsorizzazioni in questo sci povero di investimenti. Chi ha creduto in lui ha avuto ragione. Ad esempio Dainese, leader nelle protezioni per gli azzurri, che tuttavia ha scelto di sponsorizzare Svindal anche come maschera e occhiali. Ecco il manager Marco Pastore, già atleta nazionale: "Aksel è il nostro uomo immagine. Una scelta giusta, azzeccata per Dainese. Oggigiorno è forse l'atleta che maggiormente sa attrarre attenzioni. Del resto è un polivalente completo. Inoltre ha solo ventiquattro anni, e ancora una grande carriera davanti". (continua)

[ 14/02/2007 ] - Il gigante Svindal beffa la Svizzera.Schieppati 5°
Quando una settimana fa il lungo norvegese non riuscì a difendere il miglior tempo della discesa, vedendo sfumare una più che possibile medaglia in combinata, il pensiero corse subito al suo essere troppo ragioniere e poco vincente. Evidentemente ci si sbagliava. Sono bastati 6 giorni ad Aksel Lund Svindal per confutare nel migliore dei modi questa supposizione: con i risultati. Domenica in discesa ha letteralmente dominato la pista, oggi in gigante ha ammazzato la gara con una seconda manche autorevole al limite della perfezione, troppo vicina nei tempi e nei modi a quella di Nicole Hosp di ieri sera. Ma tutta l'andamento della gara di oggi ha ricordato il gigante femminile: pista diversa, neve un tantino più ghiacciata ma per il resto è stata ancora una volta la seconda frazione a dare un volto delineato alla classifica finale. In mattinata infatti, con l'uscita precoce di due favoriti come Max Blardone e Benni Raich (uscite simili per loro, anche se in momenti diversi) la classifica recitava una sinfonia mai sentita e assolutamente inaspettata: lo svizzero iridato di combinata Daniel Albrecht, sceso con il 23, riusciva infatti a precedere il canadese Francois Bourque (lo stesso che guidava la prima frazione olimpica, dodici mesi fa) ed il connazionale Marc Berthod, ancora una volta vicino al gemello, a tentare di ripetere l'impresa di giovedì scorso. Poi Svindal, uno strepitoso Schieppati e Miller, sesto con gli altri due svizzeri Cuche e Defago a chiudere i primi otto. Dispersi gli austriaci (alla fine il migliore sarà Maier, 21°), discreti gli altri due azzurri, con Moelgg 15imo e Fill 24imo. Cose da far impazzire i bookmakers, insomma. Ma poi, come ieri, a ripristinare un po' l'ordine delle cose è arrivata la seconda manche. Fill e Moelgg si confermano sul livello della prima frazione, Kucera si supera e segna il miglior tempo di manche, ma il distacco maturato in precedenza gli consente solo un buon recupero e poco più. Ci prova il miglior Ligety della ... (continua)

[ 13/02/2007 ] - Domani mattina tocca a Blardone: Raich favorito?
A dodici ore e poco più di distanza dal gigante femminile, toccherà agli uomini salire alla ribalta: diversa pista e diversa atmosfera con il sole a baciare e riscaldare la frigida aria svedese. Un gigante, quello di domani, che potrebbe regalare molte sorprese, magari scompaginando un po' l'elenco dei favoriti come già successo in super-g e combinata. Un elenco che altrimenti prevederebbe i soliti noti, a cominciare dal campione olimpico in carica, Benjamin Raich, più dell'attuale Hermann Maier capofila del Wunderteam alla disperata ricerca di un titolo mondiale. E chissà che approfittando della concomitanza con San Valentino il ventinovenne della Pitztal non decida di regalare una vittoria alla fidanzata Marlies Schild, per rincuorarla dopo lo scivolone odierno. Si scherza, ovviamente. Ma il principale favorito della gara di domani sembra proprio essere il detentore della Coppa del Mondo, anche se saranno in molti a tentare di mettergli il bastone tra le ruote. I nomi in fondo sono i soliti noti, ma val la pena ricordarli: Kalle Palander, Bode Miller, Massimiliano Blardone, lo stesso Aksel Lund Svindal senza dimenticare la grinta e la voglia di riscatto di Didier Cuche. Ma c'è un altro personaggio che sta vivendo nella bufera questi giorni, ed è il campione mondiale uscente, Hermann Maier. La sua fama gli ha concesso un posto in discesa a discapito di Cristoph Gruber, una deroga che il campionissimo di Flachau non ha fatto fruttare come i tecnici si aspettavano, attirandosi così le critiche di molti, in patria e non. Attorno ad Herminator si è creato un clima piuttosto teso e non è escluso che domani Maier possa ritrovare la grinta e la volontà di sorprendere il mondo per l'ennesima volta. Probabilmente è solo fanta-sci, ma con molto fascino. Ed in fondo le motivazioni sono simili a quelle che potrebbe trovare lo stesso Gruber: il tirolese ha spesso dato sfoggio della sua imprevedibilità e visto che lo stato di forma che versa è più che eccellente...magari un ... (continua)

[ 11/02/2007 ] - Aksel Lund Svindal, la discesa iridata è norvegese
Sventola la bandiera norvegese sul gradino più alto del podio della discesa libera dei mondiali di Aare 2007. Il merito è di Aksel Lund Svindal che riesce nell'intento mai riuscito ai suoi maestri Kjetill Andrè Aamodt e Lasse Kjus, capaci di raccogliere medaglie a gogo senza però mai agguantare l'oro nella disciplina più veloce. E nella stagione in cui i due campiomissimi norvegesi hanno appeso gli sci ai chiodi, ecco che il lungagnone di Kjeller ne ha preso con prepotenza il posto, conquistando con assoluta autorità un titolo mondiale che va a fare il paio con l'argento della combinata di Bormio 2005. Non ha lasciato spazio alla concorrenza, il vichingo classe 82: conclusa la sua prova baciata dal sole in 1:44"68 ha visto il primo inseguitore chiudere a 74 centesimi di distanza. Un inseguitore che risponde al nome di Jan Hudec, canadese di origine ceka ennesima sorpresa del mondiale svedese; come è sorprendente trovare sul gradino più basso del podio l'autentico padrone di casa, Patrick Jaerbyn: trentotto anni trascorsi ad allenarsi sulla pista di Aare per raggiungere un bronzo che, è il caso di dirlo, vale una carriera.
E tutti gli altri? Lontani, a cominciare dai tanto attesi alfieri della Head, racchiusi in una manciata di centesimi tra il quinto ed il settimo posto: Ambrosi Hoffmann, Didier Cuche e Bode Miller, con Marco Buechel uscito a metà gara dopo aver fatto segnare intermedi in linea con quelli di Svindal. Ma l'occasione migliore l'ha sprecata Michael Walchhofer: velocissimo nella parte iniziale, prima di gettare al vento la possibilità di bissare il trionfo di St. Moritz con due pesanti errori all'imbocco del tratto cruciale del tracciato. Quello in cui Svindal ha fatto la differenza. Leggermente avvantaggiato da una visibilità davvero perfetta e da un sole pieno, il leader della Coppa del Mondo ha saputo trovare il giusto copromesso tra linee e scorrevolezza, equilibrando alla perfezione la sua volontà di seguire traiettorie dirette con quella ... (continua)

[ 10/02/2007 ] - Svindal e Strobl contro l'armata Head.Fill,provaci
E' arrivato quindi il momento della discesa libera, l'evento atteso da più parti come il più spettacolare della rassegna, Austria in primis. Con l'ingresso nel primo week-end di gare questi mondiali di Aare 2007 stanno decisamente entrando nel vivo e nella località svedese sono attese per questi giorni decine di migliaia di spettatori. La gara di oggi non parte con un principale favorito. Il tracciato, bello ma non tecnicissimo, non sembra poter avvantaggiare la scorrevolezza di un Deneriaz piuttosto che la tecnica sopraffina di uno Scheiber, la magia di un Miller o la grinta di un Cuche. Piuttosto a distribuire nel modo più preciso le carte potrebbe essere la neve svedese: le temperature rigide di questi giorni hanno consolidato il manto ed ormai si è intuito come su una neve tanto "fredda" ci sono materiali che si adattano meglio di altri. Il riferimento principale potrebbe essere per gli Head del nuovo corso firmato da Rainer Salzgeber: materiali velocissimi per tutta la stagione che dopo aver accompagnato la scalata all'iride di Staudacher potrebbero ripetersi oggi, contando oltretutto su una pattuglia di alfieri di prim'ordine. Bode Miller, Didier Cuche e Marco Buechel saranno in prima linea nel tentativo di mettersi al collo la tanto agognata medaglia d'oro, attesa come il pane anche in casa Austria. Il Wunderteam per ora è ancora a secco di ori (come anche gli statunitensi...) ed il quartetto in pista oggi partirà con i giusti propositi per cancellare lo zero nel medagliere. Da quanto emerso in prova i maggiori indiziati tra gli austriaci sembrano essere Fritz Strobl (all'ultimo impegno iridato della carriera) ed Hermann Maier, anche se Miki Walchhofer farà di tutto per mantenere l'aura di migliore discesista del lotto guadagnatasi con la vittoria delle ultime due coppette di specialità. Meno favorito sembra essere il giovane Mario Scheiber ma il vincitore oggi potrebbe essere qualcun altro. Come Svindal, ad esempio. Anche il lungagnone norvegese ha ... (continua)

[ 09/02/2007 ] - Seconda prova: Marco Buechel il migliore
Dopo Cristoph Gruber è toccato a Marco Buechel dettare i ritmi nel secondo allenamento conometrato in vista dell'attesissima discesa libera di domani. Il portacolori del Liechtenstein ha fermato i cronometri sull'1:45"73 precedendo la coppia austriaca formata da Fritz Strobl e Hermann Maier e l'elvetico Didier Cuche. L'esperienza sembra farla da padrona quindi mentre scorrendo la classifica si trova Aksel Lund Svindal al quinto posto, Kurt Sulzenbacher al 18imo proprio davanti a Michael Walchhofer, Peter Fill al 23imo, Christof Innerhofer al 28imo con Werner Heel e Patrick Staudacher che hanno preferito prendersi una giornata di riposo al pari di Bode Miller. Domani toccherà quindi alla gara, con partenza alle 12.30. (continua)

[ 08/02/2007 ] - Combinata svizzera: Albrecht oro, Berthod bronzo
Dopo il bronzo del "solito" Kernen nel super-g iniziale, è arrivata oggi la consacrazione per il team svizzero che nella combinata mondiale va vicinissima alla tripletta. Il principale indiziato in casa rossocrociata sembrava essere Marc Berthod ma nel pomeriggio di Aare la luce dei riflettori ha illuminato soprattutto il "gemello" Daniel Albrecht, capace di sfilare la medaglia d'oro dal collo di un Benjamin Raich che dopo aver segnato il miglior tempo nella manche di slalom pregustava già il bis del successo di Bormio, di due anni or sono. Ma il ragazzo della Pitztal non aveva ancora fatto i conti con il ventiquattrenne di Fiesch che, al pari del nostro Staudacher, ha scelto il giorno giusto per conoscere l'emozione di salire su un podio che conta. Ad oggi il miglior risultato dell'elvetico era infatti un doppio quarto posto in coppa del mondo, nello scorso slalom di Beaver Creek e nella combinata di Wengen di due stagioni fa. Oggi però Albrecht ha trovato la giornata pressochè perfetta: sorprendente in discesa (poco più di un secondo di distacco da un pregevolissimo Miller), attento, preciso e arrembante nello slalom, per un tempo finale che gli ha permesso di limare di otto centesimi il riferimento di Benni Raich. Proprio l'austriaco è stato l'unico capace di ammorbidire per un po' il dominio svizzero. Perchè alle sue spalle, rispettivamente a 24 e 51 centesimi di distacco dal vincitore, si trovano Marc Berthod e Didier Defago, altri interpreti del trionfo elvetico che vede oggi coronati gli sforzi di un movimento che solo due stagioni fa volava a quote basse, per non dire bassissime. Un'inversione di tendenza rapida, decisa che ha quasi del prodigioso nel pensare come i tecnici svizzeri siano riusciti e riescano a sfornare giovani di buonissimo livello, tanto al maschile quanto al femminile. Evidentemente lavorare sul settore giovanile porta frutti gustosi...e senza aspettare troppo. Così nel tripudio svizzero si perdono gli altri favoriti della vigilia; Raich ... (continua)

[ 07/02/2007 ] - La supercombinata: Raich alla difesa del titolo
Aksel Lund Svindal, Ivica Kostelic, Mario Matt sono i vincitori in stagione; classifica di specialità guidata da Marc Berthod; campione olimpico in carica Ted Ligety e campione uscente Benjamin Raich. Non servono molte considerazioni per capire che la gara di domani si prospetta imprevedibile; o meglio, aperta a molte soluzioni. Domani tra le 12.30 e le 16 verrà assegnato il primo titolo mondiale con la nuova formula della combinata, una sola manche di slalom a seguire la discesa iniziale: una gara che in questa stagione, complici anche condizioni al limite della regolarità, è riuscita puntualmente a sovvertire ogni tipo di pronostico. Dovendo però tirare le somme, alla vigilia, se c'è un favorito vero potrebbe essere lo scandinavo Aksel Lund Svindal, un polivalente come pochi nel Circo Bianco su cui la nuova formula di gara sembra adattarsi a pennello. Per il resto sembrano partire con un lieve vantaggio tutti gli altri slalomisti, soprattutto chi in questi anni ha saputo prendere confidenza con la velocità come il campione uscente Benni Raich ed il compagno Rainer Schoenfelder, oppure quel Mario Matt vincitore a Wengen. Ogni supposizione rischia però di andarsi ad infrangere contro una formula che non riesce a convincere appieno, in cui il solo piazzarsi poco prima della trentesima posizione nella prova veloce potrebbe diventare carta vincente nel successivo slalom. Non che la tattica di gara sia importante o fondamentale, ma un briciolo di fortuna sì, forse più del normale o del dovuto. Onestamente c'è da dire che le condizioni meteo svedesi sembrano poter garantire una gara assolutamente regolare, in cui un discreto spazio potrebbero ritagliarselo anche gli azzurri. Guidati da un Peter Fill già capace di salire sul podio di specialità e con un Cristof Innerhofer che rappresenta il futuro della polivalenza nostrana: domani il carabiniere di Castelrotto scatterà con il numero 24, il poliziotto di Gais con il 37 con il campione del mondo Patrick Staudacher (6) e ... (continua)

[ 07/02/2007 ] - Gruber migliore in prova, Werner Heel sesto
Come già anunciato è stato Cristoph Gruber il miglior interprete della prima prova cronometrata della discesa libera che sabato concludera il programma delle prove veloci. Il tirolese (1:50"26) ha preceduto di soli 2 centesimi il canadese Erik Guay e di 12 lo svizzero Didier Cuche, con lui ai piedi del podio al termine della gara di ieri. Quarto tempo per Hermann Maier che ha preceduto Michael Walchhofer ed un pimpante Werner Heel, capace di staccare il sesto tempo assoluto. Nono Svindal, undicesimo Buechel e solo ventottesimo, Bode Miller. Abbastanza positiva anche la prova di Peter Fill, quindicesimo, mentre Kurt Sulzenbacher ha chiuso in 34ima piazza; a scendere 42imo tempo per l'eroe di ieri, Patrick Staudacher, e 47imo per il più giovane del lotto, Cristof Innerhofer.
Domani, ricordiamo, è in programma la supercombinata maschile. (continua)

[ 06/02/2007 ] - Patrick Staudacher campione del Mondo!!!
Viene dalla Val d'Isarco il primo campione del Mondo di Aare 2007. Patrick Staudacher, ventisettenne di Colle Isarco ha regalato all'Italia la prima medaglia iridata nella storia dei mondiali di super-g. Ma soprattutto si è regalato un oro storico, magari a sopresa: "E' un sogno, non capisco cosa stia succedendo." le sue parole al termine della gara. Alle sue spalle l'austriaco Fritz Strobl e l'elvetico Bruno Kernen. Più lontani gli altri azzurri, con Peter Fill 14imo, Massimiliano Blardone 16imo e Werner Heel 24imo.
Difficile alla vigilia poter puntare su Staudi. Difficile perchè il lotto dei pretendenti sembrava ristretto ai "soliti noti", ai Miller e Cuche di turno, senza tralasciare Peter Fill o Svindal. Ma si sa che i Mondiali spesso riservano gloria per gli outsider, per chi si presenta al cancelletto con nulla da perdere e proprio per questo può sciare leggero, senza dar peso a tensioni o pressioni di sorta. Leggero come Staudacher che ha interpretato al meglio la neve compatta ma non ghiacciata, eredità delle precipitazioni degli scorsi giorni. Nessuna sbavatura: velocità e precisione con il capolavoro disegnato anzi, pennellato, nel tratto finale di gara, dove nessuno è riuscito a mantenere la sua scia. Negli ultimi 15 secondi di gara il carabiniere altoatesino ha costruito il suo trionfo, con linee perfette senza clacare alcunchè sugli spigoli. E su un tracciato relativamente corto (1'14"30 il tempo finale dell'azzurro) l'aver saputo sciare senza errori è valsa la carta in più; è valso il successo. Già al suo arrivo, dopo solo una decina di concorrenti, il congruo vantaggio sulla concorrenza lasciava intuire una grande prova del sudtirolese; sensazione che è andata via via trasformandosi in realtà con la discesa degli altri, big e outsider di turno. Così il primo a portare un brivido sulla pelle di Staudi è quel Fritz Strobl che, dati alla mano, non avrebbe neppure dovuto partecipare. I tecnici austriaci hanno però fiutato bene, preferendo lui a ... (continua)

[ 02/02/2007 ] - Super-g: sarà Bode Miller l'uomo da battere?
Il ruolo di favorito è sicuramente tutto per lui. Perchè è campione uscente, perchè l'ultima volta in super-g ad Aare ha vinto lui, perchè quest'anno due delle tre prove disputate sono finite nelle sue mani. Toccherà quindi a Bode Miller andare alla caccia della prima medaglia d'oro dell'edizione numero 39 dei campionati Mondiali di Sci Alpino. Nella località svedese tutto è pronto, o quasi. Le maggiori incognite sono riservate dalle condizioni meteo che per i prossimi giorni dovrebbero portare qualche grattacapo agli organizzatori, con temperature non troppo basse (si parla di minime attorno ai -2), nuvole piuttosto fitte e vento a condire il tutto. Se a questo si aggiunge la pioggia caduta in queste ore...beh, sembrerà di essere in Coppa del Mondo. E visto quello che ci han riservato questi due mesi di stagione, anche il super-g di domani potrebbe essere aperto a qualsiasi conclusione. E per questo il ruolo di favorito di Miller è, ancor più del solito, un ruolo da tenere sulla carta, tanto per avere un punto di riferimento. La costanza non è certo la qualità principe dell'ormai trentenne di Franconia anche se negli appuntamenti iridati è sempre riuscito ad estrarre il meglio di sè dal cilindro della sua classe. Ma va anche detto che in una stagione senza dominatori e governata da un sostanziale equilibrio, proprio l'americano è stato in grado di aggiudicarsi ben 4 prove, meritandosi l'appellativo (magari non confermato dalla graduatorie) di leader della velocità. Ma chi potrebbe essere l'alter ego di Miller? Le possibilità sono molteplici, anche se sembra difficile che il titolo mondiale possa capitare nelle mani dell'altro vincitore stagionale, il canadese John Kucera. La sua vittoria a Lake Louise di certo non è arrivata per caso, anzi, ma il trono iridato sembra destinato ad altri lidi, magari tra i fiordi norvegesi di Aksel Lund Svindal, vincitore della scorsa coppetta di specialità e quest'anno ancora a secco di successi in quella che può essere considerata ... (continua)

[ 31/01/2007 ] - Le compagini scandinave per i Mondiali
A pochi giorni dall'inizio dei mondiali di Aare prendono forma le liste dei convocati alla rassegna iridata. Oggi è stato anche il turno delle federazioni scandinave di redigere le liste ufficiali. Per dovere di ospitalità la precedenza tocca agli svedesi, che da padroni di casa si presenteranno con 18 elementi equamente suddivisi tra uomini e donne. Eccoli nel dettaglio:
Donne: Anja Paerson, Nike Bent, Anna Ottosson, Therese Borssen, Maria Pietilae Holmner, Jessica Lindell Vikarby, Frida Hnsdotter, Janette Hargn e Kajsa Kling.
Uomini: Jens Byggmark, Markus Larsson, Andre Myhrer, Patrick Jaerbyn, Oscar Andersson, Martin Hansson, Hans e MAtts Olsson e Niklas Rainer.
Decisamente più ristretta invece la compagine norvegese, che farà affidamento soprattutto sulla verve di Aksel Lund Svindal, ancora alla guida della classifica generale di Coppa del Mondo; torna a disposizione anche Bjarne Solbakken.
Uomini: Aksel Lund Svindal, Bjarne Solbakken, Hans Peter Buraas, Truls Ove Karlsen, Lars Myhre.
Donne: Nina e Lene Loeseth.
Ed a chiudere l'excursus ecco i portacolori di Finlandia, capitanati da Kalle Palander e Tanja Poutiainen.
Uomini: Petteri Kantola, Tuukka Kaukoniemi, Jukka Leino, Kalle Palander, Jouni Pellinen, Jukka Rajala, Andreas Romar, Marcus Sandell e Sami Uotila;
Donne: Tanja Poutiainen e Sanni Leinonen. (continua)

[ 21/01/2007 ] - Annullata la SK a Isere: Berthod vince la coppetta
Niente da fare: dopo numerosi rinvii i responsabili FIS hanno deciso che non c'erano le condizioni questa mattina per svolgere con regolarità la supercombinata. Il vento nella parte alta e la nebbia a tratti non hanno dato tregua: impossibile svolgere la discesa, pur con partenza ribassata. Questa mattina la FIS aveva reso noto che la combinata prevista a Kitz non sarebbe stata recuperata in alcun caso, per cui la combinata odierna doveva essere l'ultima prova valida per assegnare la neonata Coppetta di Specialità in Combinata. Visto l'annullamento della gara odierna è quasi certo che la Coppetta verrà assegnata in base aipunteggi ottenuti fino ad oggi: Marc Berthod vince con 173 punti, con un solo punto di vantaggio su Svindal e 23 su Ivica Kostelic. In questa classifica il primo degli azzurri è Peter Fill, 10o. (continua)

[ 14/01/2007 ] - Matt, Berthod e Zurbriggen: podio senza spettacolo
Una gara che sa tanto di forzatura. Non tanto per il risultato finale, quanto per la palese volontà di voler effettuare a tutti i costi una combinata che, neve e temperature, non avrebbero consentito di fare. Almeno in maniera coerente. Ma tant'è, e nonostante una pista di slalom in continuo disfacimento sotto i 10 e più gradi del primo pomeriggio di Wengen, lo "spettacolo" è andato avanti, regalandoci, sette giorni dopo Berthod, un altro vincitore bravo e fortunato: Mario Matt. L'austriaco è riuscito infatti a far collimare alla perfezione fortuna e bravura: ritrovatosi primo ad uscire dal cancelletto all'inizio della seconda prova per il forfait di chi l'aveva preceduto nella discesa (34imo tempo il suo), il ventisettenne tirolese ha approfittato al meglio della pista intonsa dando il via ad un recupero che lo porterà fin sul gradino più alto del podio. Inevitabilmente, verrebbe quasi da dire, perchè discesa dopo discesa, con la neve che andava via via scomparendo, era sempre più impossibile per i migliori della mattinata quanto meno tentare di aggredire il tracciato bernese. Così alle spalle del ritrovato SuperMario si affaccia una coppia tutta rossocrociata: ancora lo stesso Marc Berthod (secondo podio in 1 settimana, in questi slalom "caldi") e soprattutto di un Silvan Zurbriggen che in discesa aveva saputo precedere il giovane compagno di squadra di soli 3 centesimi in dodicesima posizione. Ai piedi del podio ci sarà poi spazio per Ivica Kostelic, a precedere un altro svizzero, Daniel Albrecht ed un Benjamin Raich quindicesimo a metà gara. Settimo posto per Didier Defago, ottavo per Aksel Lund Svindal e decimo per il campione olimpico Ted Ligety.
Ma prima dello sciogliersi della neve, c'è stato posto e tempo anche per l'Italia: il merito è ancora una volta di Peter Fill, autore del miglior tempo nella prima frazione, con partenza giusto ai piedi dell'Hundschopf. Forse non serviva, ma è così giunta l'ennesima riprova del fatto che ormai il venticinquenne ... (continua)

[ 11/01/2007 ] - Giornata di prove: Cuche e Mancuso i migliori
Dopo i problemi metereologici che avevano costretto gli organizzatori ad annullare le prime prove cronometrate delle discese di Wengen ed Altenmarkt, oggi tutto si è svolto secondo i piani. Sulle nevi svizzere del Lauberhorn, la squadra rossocrociata ha voluto confermare l'ottimo stato di forma che sta attraversando, con Didier Cuche ed Ambrosi Hoffmann a primeggiare nella graduatoria: sono solo sette i centesimi di differenza, mentre al terzo posto si affaccia Marco Buechel, capace di precedere un terzo elvetico, Michael Bonetti. Quinto posto per Michael Walchhofer, capofila di un terzetto austriaco che comprende anche Klaus Kroell e Hans Grugger. Migliore degli azzurri, con il tredicesimo tempo, è Roland Fischnaller, poco dietro di lui troviamo Peter Fill (15imo) con Kurt Sulzenbacher ventesimo. A seguire Patrick Staudacher, Walter Girardi, Alessandro Fattori, Cristof Innerhofer, Silvano Varettoni, Lucas Senoner, Mirko Deflorian, Florian Eisath e Davide Simoncelli.
Per quanto riguarda gli altri big della Coppa del Mondo, va segnalato l'ottavo tempo del leader della generle Aksel Lund Svindal, il 14imo di Hermann Maier, il 17imo di Bode Miller ed il 36imo di Benjamin Raich.

E' stata invece la ventunenne statunitense Julia Mancuso a segnare il miglior tempo sulle alpi austriache di Altenmarkt. La ragazza di Squaw Valley ha staccato di 24 centesimi l'austriaca Andrea Fischbacher e di 66 la "Speed-Queen" Renate Goetschl. Quarta piazza per la capoclassifica Marlies Schild che precede Tamara Wolf e Michaela Kirchgasser. Per quanto riguarda le azzurre, la migliore è stata la pusterese Lucia Recchia, accreditata del diciasettesimo tempo con Wendy Siorpaes 21ima e Lucia Mazzotti 31ima. Poco dietro Daniela Merighetti, Nadia Fanchini (tornata in pista dopo la frattura al polso rimediata in Val d'Isere), Camilla Borsotti, Johanna Schanrf, Daniela Ceccarelli (al rientro dopo la maternità), Elena Fanchini, Annalisa Ceresa, Hilary Longhini e Chiara ... (continua)

[ 07/01/2007 ] - La favola di Marc Berthod: Adelboden è per lui
Quando si dice fare la cosa giusta al momento giusto; non poteva di certo trovare giornata migliore, Marc Berthod, per azzeccare la manche della vita. Già bravo nel corso della prima manche a qualificarsi nonostante il pettorale 60, il ventiduenne di St. Moritz ha scelto le buche e la fragile neve di Adelboden per celebrare la sua prima giornata indimenticabile. Partito tra i primissimi nella seconda frazione, il giovane elvetico è riuscito a riportare fedelmente sul tracciato il disegno che si era creato in mente, chiudendo la prova con un paio di secondi di margine sullo sloveno Dragsic per poi infilarsi sotto i riflettori della leader zone, conscio di aver dato tutto e di aver sciato alla grande. Quello che forse non poteva sapere (o forse solo immaginare) era che l'aver sciato alla grande oggi poteva equilavelere al realizzarsi di un sogno: un sogno che ha preso via via sempre più sostanza, discesa dopo discesa. Prima l'ingresso nei venti, poi nei dieci in attesa di assistere alle prove dei migliori reduci da una prima manche piuttosto selettiva (fuori tra gli altri Pranger, Ligety, Kostelic ed il leader di Coppa Svindal). E parallela alla sua risalita, giusto alle sue spalle, si compiva il recupero di Manfred Mölgg, lui stesso in mattinata partito con un numero altissimo ma capace di trovare il giusto spunto per qualificarsi (e bene, 18imo) per poi incollarsi alla scia dello scatenato elvetico.
Con la partenza dei primi dieci l'antifona non cambia: dopo uno sfortunato Miller (l'attacco destro decide di abbandonarlo proprio oggi che era riuscito a concludere una manche), tocca a Schönfelder e Neureuther cedere il passo, stessa sorte che, pochi secondi dopo, spetta anche al fassano Christian Deville, ottimo ottavo dopo la prima frazione ma vittima, come il resto del gruppo, dei crateri che andavano via via formandosi sul tratto finale del Königsbergli. Byggmark chiude giusto alle spalle del marebbano, Bourgeat esce di scena anzitempo ed arriva quindi il ... (continua)

[ 06/01/2007 ] - Anno nuovo, Raich nuovo; ma Blardone è secondo
Il nuovo anno ha restituito il Benjamin Raich della passata stagione: nel gigante di Adelboden il ventinovenne della Pitztal ha voluto rimettere in chiaro le gerarchie di dodici mesi fa, messe in dubbio dopo un avvio di stagione quanto meno altalentante. Ma oggi l'aquilotto del Wunderteam ha ritrovato motivazioni e movenze di un anno fa, restando al comando sin dalla prima manche. Una discesa accorta, senza strafare, che gli ha permesso di stabilirsi in vetta alla graduatoria, con una manciata di centesimi di vantaggio su Max Blardone, a sua volta desideroso di ripetere i fasti del 2005. Proprio sul Königsbergli era arrivata due stagioni or sono la prima vittoria nella carriera dell'ossolano: oggi il ventottenne di Pallanzeno ha cercato di ripetersi, ma ha trovato sulla sua strada un Raich sontuoso, il primo della stagione in gigante. Ma Blardone non ha lasciato nulla al caso, come del resto l'intera squadra azzurra che è riuscita a piazzare ben tre atleti nei primi otto, con Manfred Mölgg sesto e tornato pimpante dopo tanti mesi e Davide Simoncelli ottavo.
Come detto la prima manche vedeva il bicampione olimpico guidare sull'azzurro e sul finlandese Palander, con Svindal pronto, dalla quarta piazza, a sferrare l'attacco per il terzo podio stagionale tra le porte larghe. Gli azzurri a metà gara potevano contare su Simoncelli sesto, Alberto Schieppati e Mölgg rispettivamente 17imo e 18imo, Peter Fill 25imo e Mirko Deflorian 30imo, dopo la squalifica per partenza anticipata di Rainer Schönfelder. Purtroppo per il ventisettenne di Tesero la seconda manche non porterà l'acuto atteso, cosa che invece accade al marebbano Mölgg. La sua seconda discesa è il miglior viatico per riprendere confidenza con le posizioni che contano. Manfred avvia così una rimonta che verrà interrotta solo dal francese Joel Chenal, nono a metà gara. Il roveretano Simoncelli chiude poco alle spalle dell'altoatesino, quindi tocca ai primi cinque. Apre le danze il padrone di casa Didier ... (continua)

[ 29/12/2006 ] - Stelvio d'argento per Peter Fill, brilla l'azzurro
Ancora un podio per Peter Fill, il terzo in stagione: oggi sulla Stelvio il ventiquattrenne di Castelrotto si è arreso soltanto all'esuberanza di Michael Walchofer che completa così una storica doppietta dopo il successo scacciacrisi di ieri. Il carabiniere altoatesino regala alla nazionale azzurra una delle migliori giornate della storia nella discesa di Bormio, un secondo posto che conferma l'impetuosa crescita e la maturazione del talento di Fill che, disegnando ad opera d'arte il tratto finale della Stelvio, ha potuto cullare per lunghi momenti il sogno della prima vittoria in carriera. Terzo posto, come ieri, per Mario Scheiber che precede Bode Miller. Brillano anche gli altri azzurri: 8° Staudacher, 11° Sulzenbacher, 12° Fischnaller.
E fortuna che la Stelvio non gli piaceva. Fino ad oggi Peter non ha mai amato la pista valtellinese, ma forse in questi momenti i sentimenti verso i 3 chilometri di ghiaccio che portano a Bormio stanno cambiando. Tre chilometri di vetro puro, che hanno enfatizzato le qualità dei migliori, dei grandi specialisti di velocità e tecnica: Walchhofer, Fill, Scheiber, Miller, Cuche e Svindal, tanto per fermarsi ai primi sei, sono campioni dalla tecnica sopraffina, andati a nozze sul difficile tracciato lombardo. E' partita come al solito ad handicap la gara dell'azzurro: i tre decimi di svantaggio maturati nel tratto iniziale nei confronti di Walchhofer saranno gli stessi che lo separeranno dal vincitore al traguardo. Ma con il passare dei metri Fill ha dettato la sua legge, interpretando in maniera pressochè perfetta tutto il resto della discesa, dall'imbocco della Carcentina sino alla picchiata finale nel parterre. Proprio negli ultimi quindici secondi è arrivato il capolavoro del campione dell'Alpe di Siusi: nessuno è riuscito a restagli in scia, neppure un Bode Miller che per tre quarti di gara ha saputo regalare spettacolo. Il divario nel tratto finale rispetto a tutti gli altri era così ampio da permettere pensieri ancora ... (continua)

[ 28/12/2006 ] - L'Austra sorride con Walchofer,l'Italia con Staudi
Ci è voluta tutta la tradizione positiva della Stelvio, pista da sempre amica dei biancorossi del Wunderteam, per riportare la vittoria sulla via di Vienna. Sul ghiaccio vivo della discesa di Bormio è stato Michael Walchhofer a regalare alla sua nazionale la seconda vittoria stagionale, mettendo fine ad un digiuno che, dopo tredici tappe, rischiava di diventare storico. Ed invece grazie anche ad un pizzico di fortuna, oggi l'Austria può gioire per la vittoria del suo discesista principe e per il terzo posto di Mario Scheiber, decisamente a suo agio sui temibili ed impervi curvoni di una Stelvio presentatasi con il suo vestito più pungente. Poca neve per enfatizzare al massimo le ondulazioni del terreno, poca neve per ridurre al minimo le sicurezze di questi uomini jet: è stato grande lo spettacolo della Stelvio, pista ancora una volta difficile da domare. Ci stava riuscendo lo svizzero Didier Cuche, leader indiscusso della prova fino a pochi secondi dalla picchiata finale di Walcchofer. L'esperto svizzero era ormai in procinto di sugellare il fantastico avvio di stagione, suo e dell'intera nazionale rossocrociata, con una vittoria di prestigio, prima di vedersi privare la gioia del successo dall'unico, impercettibile centesimo con cui Walchhofer ha saputo precederlo. Un'inezia, un niente, un battito di ciglia che non riesce ad oscurare la continuità di risultati del Cuche di questi tempi, a pieno diritto proprietario del pettorale rosso del capoclassifica.
Che boccata d'ossigeno per Walchhofer! Irriconoscibile nelle ultime uscite, ha ritrovato oggi la grinta, la tenacia e la brillantezza fisica per non essere disarcionato dalla Stelvio: l'iniezione di fiducia di un simile risultato è un autentico toccasana e domani già si prenota per il bis. Sorprende invece il terzo posto di Scheiber, fino ad oggi miglior interprete dei super-g che delle discese. La tecnica di certo non manca al ventitreenne d'oltre Brennero e su una pista simile ha potuto giocare al ... (continua)

[ 21/12/2006 ] - Hinterstoder:Svindal e l'azzurro bucano la nebbia
Ha scelto il gigante di Hinterstoder per celebrare la quarta vittoria in Coppa, Aksel Lund Svindal. Dopo il super-g di Lake Louise di un anno fa, la discesa di Aare dello scorso marzo e la combinata di Beaver Creek di un paio di settimane fa, oggi il lungagnone di Kjeller ha messo la sua firma anche tra le porte larghe sulle Alpi dell'Oberosterreich. In una gara caratterizzata da una nebbia decisamente fitta, il norvegese ha preso il comando delle operazioni già nel corso della prima manche, precedendo il sempre più brillante Kalle Palander e Bode Miller. Bene fin dal mattino la prova della pattuglia azzurra: se sono mancati gli acuti dei big (Blardone, Schieppati e Simoncelli uno dietro l'altro tra il settimo ed il nono posto), non è certo mancata la squadra, che è riuscita ad inserirne sette tra i primi 30 (oltre ai citati anche Fill, Roberto, Mölgg e Longhi) con il debuttante Kurt Pittschieler primo degli esclusi per un'inezia. Un segnale confortante quindi, confermato anche nel corso della seconda manche quando una nebbia ancora più fitta è scesa a complicare ancora di più una tracciatura insidiosa come quella disegnata dal tecnico azzurro Guadagnini. Omar Longhi sfrutta a dovere il pettorale numero 2 e piazza lì un ottimo tempo, che verrà battuto solamente dal finnico Marcus Sandell: la rimonta per il "rosso" del Tonale è ormai avviata e lo porterà sin alla ventesima posizione. Si mette in evidenza anche Fanara, le azioni di Alessandro Roberto e Manfred Mölgg si mantengono nel segno della stabilità mentre Peter Fill dimostra nuovamente di trovarsi in uno strepitoso stato di forma. Il settimo tempo di manche gli permette di avvicinare i top 10, mancati per quel solo centesimo che basta a Ted Ligety per precedere l'azzurro di Castelrotto.
Scende la nebbia sull'ultimo terzetto azzurro: Simoncelli deraglia, Schieppati no e completa la sua migliore gara da due anni a questa parte. Blardone morde il freno, attacca a spron battuto ma senza incidere più del ... (continua)

[ 16/12/2006 ] - Il primo squillo di Steven Nyman:
Se quest'estate nell'inserzione su e-bay avesse promesso che avrebbe vinto la discesa libera sulla Saslong, forse uno sponsor da ornare il proprio casco l'avrebbe anche trovato. Sempre ammesso che i possibili offerenti gli avessero creduto. Il soggetto in questione è Stevan Nyman, scanzonato ventiquattrenne di Park City che oggi in Val Gardena ha sorpreso tutti (forse pure se stesso) conquistando il primo successo in coppa del mondo della carriera su una Saslong che, anche per la poca neve sulla pista, si è presentata più arcigna che mai. Nyman ha saputo giocare le sue carte al meglio, interpretando quasi alla perfezione le linee del Ciaslat, addomesticando a dovere le gobbe del cammello piombando sull'arrivo di Santa Cristina proprio mentre tutte le attenzioni erano rivolte a Kristian Ghedina che, dal parterre, andava salutando amici e colleghi della Coppa del Mondo. L'americano in queste prime gare aveva già lanciato segnali interessanti, ma in pochi potevano pensare che proprio oggi potesse avvenire la sua consacrazione; con il passare delle discese il dubbio ha iniziato a crearsi, trasformandosi poi in certezza dopo che Cuche, forse il favorito numero uno di giornata, restava alle spalle dello yankee per due impalpabili centesimi. Gli stessi "predatori" d'alto rango, Maier, Miller e Walchhofer non riuscivano ad affilare gli artigli e così, quatto quatto, ecco Fritz "the Cat" Strobl fare capolino sul terzo gradino del podio, a rinfrancarsi dopo un avvio di stagione più agro che dolce. Ma le sorprese sono continuate anche ai piedi del podio, con Marco Sullivan, altro outsider a stelle e strisce ad impersonificare il valletto d'onore del compagno Nyman con la possibilità di precedere il canadese Manuel Osborne-Paradis quinto all'insegna del motto "Non sono una meteora". Sesta piazza invece per l'onnipresente Aksel Lund Svindal, preciso e puntuale come un orologio svizzero alla continua conquista di piazzamenti importanti. Poi gli italiani: il migliore è Kurt ... (continua)

[ 15/12/2006 ] - E' di Miller il super-g della Val Gardena, Fill 7°
E' Bode Miller il primo ad infrangere la regola di questo avvio di coppa e a vincere la seconda gara stagionale. Il super-g sulla Saslong, prima gara del poker dolomitico del prossimo week-end, ha riproposto un americano brillante, attento alle linee ma soprattutto capace di far correre i suoi sci al meglio, senza frenarne la corsa con errori o disattenzioni. E così il ventottenne del New Hampshire a porre la sua firma in calce al super-g odierno, scegliendo il gradino più alto per la sua prima uscita sul podio gardenese dopo il quarto posto del super-g di due anni fa, fino a stamane miglior risultato di Miller all'ombra del Sassolungo. La prodezza oggi Miller l'ha compiuta soprattutto nei tratti iniziale e finale della pista, sciando con una leggerezza e morbidezza da manuale nel difficile tratto del Sochers, interpretando alla grande un punto che ha tradito molti esperti, per poi chiudere in bellezza la sua prova nella picchiata conclusiva verso Santa Cristina, dove, a dispetto della fatica, ha saputo incrementare sensibilmente il vantaggio sul canadese John Kucera, fino a quel momento in testa alla graduatoria. Una conferma importante, quella del canadese. La vittoria di Lake Louise l'aveva rivelato al grande pubblico, il terzo posto di oggi lo inserisce di diritto tra gli osservati speciali, tra i volti nuovi di questa stagione che per la squadra canadese sembra volgere decisamente al sereno. E tra Miller e Kucera, ecco un altro oggetto misterioso del circo bianco, quel Christoph Gruber che in tanti anni di frequentazione sulle piste di Coppa del Mondo non è mai riuscito ad imboccare la strada della continuità. Oggi il trentenne tirolese ha trovato la giornata giusta, riuscendo a far collimare bene i molteplici fattori che l'hanno poi condotto sul podio giusto alla destra di Miller. Il distacco sensibile dei "valletti d'onore" (rispettivamente 64 e 73 centesimi) testimonia appieno però la diversa marcia ingranata dello statunitense, ma allo stesso tempo non ... (continua)

[ 13/12/2006 ] - Prove sulla Saslong, miglior tempo per Cuche
E' stato l'esperto svizzero Didier Cuche a segnare il miglior tempo nella prima prova cronometrata in vista della discesa libera di sabato. L'elvetico ha concluso la prima discesa sulla Saslong nel tempo di 1:59.10 precedendo lo svedese Patrick Jaerbyn e l'austriaco Hans Grugger. Quarto tempo per il leader di Coppa Aksel Lunf Svindal, seguito da un altro austriaco, Norbert Holzknecht. Poi Deneriaz, Walchhofer e Dalcin. Lontani molti big, a cominciare da Bode Miller ed Hermann Maier mentre non ha preso parte alla prova Benjami Raich. Il discorso italiani prende spunto dall'undicesimo poso di Patrick Staudacher, dal 17imo di Roland Fischnaller che ha preceduto Peter Fill. Venticinquesimo un Kurt Sulzenbacher in linea con i migliori per gran parte del tracciato, mentre più attardati sono riusltati Silvano Varettoni, Giorgio Rocca, Walter Girardi, Christof Innerhofer e Michael Gufler. Kristian Ghedina, che sulla Saslong prenderà definitivo congedo dal circo bianco, si è disimpegnato come apripista, ruolo che ricoprirà anche sabato mattina. Domani la seconda ed ultima prova cronometrata. (continua)

[ 10/12/2006 ] - La supercombinata è di Kostelic, Staudacher 11imo
Torna a sventolare il biancorosso di Croazia sul gradino più alto dei podi di Coppa del Mondo. Ad imbracciarlo è Ivica Kostelic, vincitore un po' a sorpresa della seconda supercombinata stagionale, quella disputata oggi a Reiteralm, in recupero della gara prevista in Val d'Isere. A sorpresa perchè dopo quanto visto una settimana fa a Beaver Creek, le maggiori attese oggi erano per Svindal, Raich, anche per Fill e non in molti avrebbero puntato sul ragazzone di Zagabria, apparso tutt'altro che brillante nelle prime uscite stagionali. Invece il fratellone di Janica ha posato solide fondamenta per la vittoria finale in un superg (disputato al posto della "classica" discesa in una formula alla continua ricerca di un'identità) che l'ha visto sorprendentemente settimo, a mezzo secondo da un altrettanto inatteso Niklas Rainer, svedese mai appariscente fino ad oggi nelle discipline veloci. Invero lo scandinavo ha trovato nell'otttima sua giornata un piccolo aiuto da parte della dea bendata che l'ha fatto partire nel momento migliore della mattina, quando cioè nebbia e neve garantivano ancora una sciata precisa senza problemi di visibilità. Col passare delle discese la situazione è andata peggiorando, se è vero che solo gli assi austriaci, nell'ordine Scheiber, Gruber, Walchhofer e Maier, sono riusciti a seguire le orme di Rainer. Per quanto riguarda gli italiani il super-g aveva finito col sorridere al solo Staudacher, sesto subito dietro al quartetto austriaco, mentre era risultato un po' indigesto agli altri, con Fill 25imo, Rocca 28imo ed Innerhofer 29imo. più lontani i gigantisti Eisath, Gufler e Simoncelli ed il marebbano Mölgg.
Ma torniamo a Kostelic. Il settimo posto parziale l'ha poi lanciato verso il successo: tra i rapid gates ha ritrovato le movenze dei giorni migliori, riuscendo a staccare il miglior tempo di manche con nove decimi di margine sullo svedese Olsson, altra sorpresa della prova di slalom. Così nella classifica finale alle spalle di Kostelic ... (continua)

[ 05/12/2006 ] - Si torna in Europa nel segno dell'equilibrio
Sette gare e sette vincitori diversi, oltretutto di sette nazioni diverse. Non si può certo dire che in questo avvio di stagione non manchi l'equilibrio, soprattutto al maschile. Anche se, per certi versi, la situazione non è molto dissimile da quella della passata stagione: anche nel dicembre 2005 si tornava in Europa con 7 vincitori diversi, alcuni a sorpresa, come la coppia Svindal e Reichelt trionfatrice dei due super-g di Lake Louise e Beaver Creek. Chi l'anno scorso a quest'ora non aveva ancora conosciuto la gioia del successo era Benni Raich, quarto a Sölden e secondo alle spalle di Svindal a Lake Louise; poi le uscite premature in gigante e slalom. Più o meno come nei giorni scorsi, così come la puntuale vittoria di Miller; certo, l'exploit del dicembre 2004 è lontana, ma come dodici mesi fa l'americano non ha fallito l'appuntamento con la vittoria sulle nevi del Colorado. Ma allora...cosa è cambiato? Poco o niente, in fondo. E' cambiato che il wunderteam si ritrova tra le mani la sola vittoria di Raich a Levi, mentre nel 2005 dopo il successo di Maier a Sölden seppe approfittare delle zampate di Fritz Strobl e di Reichelt nelle prove veloci oltre ad altri ottimi piazzamenti. Ma, dati alla mano, la differenza non è poi così macroscopica ed in effetti l'unico nome davvero nuovo tra i vincitori di questo inizio di stagione è quello di Kucera, primattore di un super-g dall'andamento abbastanza strano. Blardone non è di certo una sorpresa e nemmeno lo svedese Myhrer, già in grande spolvero prima dell'inforcata di Levi ed importante rivelazione di due stagioni or sono. Come non è strano vedere altri campioni del calibro di Raich e Walchhofer non primeggiare: del ventottenne della Piztal si è già detto, discorso simile per il discesita, che nel corso della carriera è riuscito solo in un'occasione ad imporsi oltre Oceano, infarcendo il suo palmares di risultati non consoni al suo usuale ruolino di marcia. Solo raramente i due hanno brillato in America e ... (continua)

[ 03/12/2006 ] - Cadono gli dei a Beaver Creek, conduce Myrher
Niente da fare per Giorgio Rocca nello slalom di Beaver Creek, ultima tappa della lunga tournè nordamericana. Il carabiniere livignasco, partito con il numero 5, è stato vittima di un'inforcata poco dopo la metà gara, quando stava sciando su tempi che l'avrebbero piazzato dalle parti di Andrè Myrher, lo svedese che comanda la classifica provvisoria. E' durata ancora meno la gara di Benni Raich che chiude l'incolore week-end del Colorado inforcando la seconda porta senza poter nemmeno assaggiare il gusto della sfida. A precedere tutti era stato Larsson, l'altro protagonista della gara di apertura di Levi, lui stesso tradito dall'insidioso fondo della Golden Eagle. Conl'appannamento dei campioni ecco quindi che la prima manche ha parlato in favore degli outsider: Myrher guida con un discreto margine su Alois Vogl, a sua volta autore di una sospetta inforcata, e su Ted Ligety mentre ai piedi del podio provvisiori si issa un altro tedesco, Felix Neunreuther. A seguire un rivitalizzato Pranger, un sorprendente Janyk e uno Schönfelder ancora lontanto dai suoi migliori livelli tra i rapid gates. Svindal controlla ed è diciasettesimo, due posizioni dietro al primo azzurro di giornata Patrick Thaler, preceduto anche dalla novità di Btggmark, già messosi in mostra a Levi. Più attardati Christian Deville (26imo) e Manfred Mölgg mentre Peter Fill ha preferito non rischiare e rinunciare alla gara dopo la contusione rimediata nel gigante di ieri. Seconda manche a partire dalle 20.30. (continua)

[ 03/12/2006 ] - Blardo, il gigante d'America punta alla Coppa
Il riposo del guerriero...si rilassa Max Blardone. Nella camera dell'Hotel "The Charter" di Beaver Creek, naviga internet, telefona con skype, legge riviste. Una grande gara davvero, in cui ha dimostrato ancora una volta classe da vendere e sopratutto determinazione. Ha domato la Birds of Prey/Golden Eagle, centrando la terza vittoria in Coppa del Mondo. Ecco il Blardo: "Sapevo che potevo fare una bella gara, di far bene, in quanto nei giorni che mi sono allenato in gigante mi sentivo tecnicamente a posto. Temevo Raich, Svindal, Cuche, Miller, Berthod e molti altri giovani. Alla fine sono arrivato davanti e sono molto soddisfatto". Ha chiuso al secondo posto la classifica di Coppa del Mondo di gigante, adesso ha iniziato con un grande successo quella 2006/2007. Ancora il gigante d'America: "Siamo in tanti ad un livello alto, ma dopo questa vittoria guardo alla Coppa di specialità. Certo, passo dopo passo, ma l'obiettivo è quello. ora andrò a Lake Louise a fare due discese Nor-Am per fare i famosi e misteriosi punti...morale, correrò sulla pista della gara di Coppa del Mondo dove non mi hanno fatto giustamente partire. Sarà il destino...". (continua)

[ 02/12/2006 ] - SuperMax!!! E' di Blardone il primo acuto azzurro
Arriva dai nuovissimi Atomic di Max Blardone la prima vittoria in questo eccellente avvio di stagione azzurra. Secondo dopo la prima frazione, il ventisettenne ossolano ha saputo precedere di pochi centesimi Svindal, approfittando poi di un errore del capoclassifica Miller finito dodicesimo; terzo Ted Ligety, solo 11imo Benni Raich. Grande Blardone e grande Italia: sesto Simoncelli, tredicesimo Rocca, quindicesimo Roberto, ventuinesimo Mölgg, ventitreesimo Schieppati e ventinovesimo Gufler.
Mancava solo la ciliegina sulla torta per definire superlativa la spedizione americana della pattuglia tricolore. E a mettere il tocco definitivo al "dolce Italia" ci ha pensato lo chef Blardone nel gigante di Beaver Creek, suo terzo sigillo personale in Coppa del Mondo: una prima manche essenziale quanto precisa l'aveva lanciato immediatamente alle spalle di un vivace Miller, a soli nove centesimi di distacco, mentre Palander, Cuche e Ligety conquistavano le posizioni subito a ridosso.
Poi, la seconda manche.
Una frazione al cardiopalmo, aperta dalle ottime prove di Missilier, di Alessandro Roberto (che ritorno per "Branda"!) ma soprattutto del lungagnone Aksel Lund Svindal, undicesimo a metà gara e capace di una seconda manche perfetta. La zampata del norvegese è sembrata subito pericolosa: un brillante Rocca, Schönfleder, Maier, un ottimo Simoncelli non sono riusciti a superare lo scandinavo che, passo dopo passo, ha iniziato così a pregustare il bis dell'anno passato, quando finì quinto. Niente da fare nemmeno per Ligety, dietro di un niente, per l'intramontabile Cuche e per un Palander meno preciso del solito.
Poi, tocca a Blardone.
Coltello tra i denti, aggressività e precisione dei giorni migliori: è un Blardone d'autore che ferma l'intermedio su un vantaggio corposo, rassicurante. Ma il finanziere di Pallanzeno ci ha abituato in questi anni che con lui niente è scontato, ed ecco nel finale l'errore che poteva costare caro. Ha lasciato tutti ... (continua)




 
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