Sochi 2014: Storico Oro alla coppia Gisin-Maze
Una medaglia per due. Primo storico oro olimpico ex aequo quello odierno al Rosa Khutor Alpine Center per lo sci alpino. Dominik Gisin e Tina Maze, si aggiudicano, infatti, per la prima volta nella storia dello sci alpino una medaglia d'oro a pari merito. Il bronzo va, invece, a Lara Gut. Non poteva aver conclusione più entusiasmante e sorprendente la discesa olimpica femminile su una Olympia Downhill Women al gusto misto di neve dura, in alto, e molle, in basso, causa l’innalzamento delle temperature. Condizioni che hanno in parte favorito i pettorali bassi. Vince, infatti, la svizzera Dominik Gisin (pettorale 8) a pari merito però con la dominatrice della passata stagione Tina Maze (pettorale 21). Per la slovena si tratta di uno storico primo oro olimpico per se e per la piccola e giovane nazione della Slovenia. Meritatissima la medaglia per entrambe: per l'elvetica a premiare una carriera fatta di successi, ma anche di tanti problemi fisici, per la slovena il coronamento di una carriera dove ha vinto praticamente tutto.
Oggi non si assegna l’argento, ma il bronzo va ad una delle favorite della vigilia Lara Gut, che riscatta il passaggio a vuoto di lunedì in super combinata quando aveva gettato alle ortiche una medaglia certa, saltando in slalom. Per l’elvetica, staccata di soli 10 centesimi dalla coppia Gisin-Maze, si tratta della prima medaglia ad una Olimpiade: non era presente quattro anni fa a Vancouver. Giustificate anche oggi le lacrime per la ticinese, dopo la delusione di lunedì. Un bel podio con tre atlete di grande levatura che si sono guadagnate sul campo queste tre medaglie senza togliere nulla alle altre.
L’Italia si difende bene anche se a noi tocca la classica medaglia di legno andata alla veterana Daniela Merighetti. Un legno che per lei, nonostante la comprensibile delusione, può avere un aspetto decisamente diverso, visto quanto accaduto nei giorni scorsi con la caduta e la contusione ossea che avrebbe potuto anche non vederla al via quest’oggi. La finanziera bresciana vede sfuggire la medaglia per soli 17 centesimi, ma per lei si tratta del miglior piazzamento ad una Olimpiade.
Un tracciato messo a dura prova dalle temperature decisamente elevate che hanno costretto gli organizzatori a gettare sale anche durante la gara. Di questo cambio di condizioni rispetto alle prove dei giorni scorsi, visto che ieri non si provato per preservare il tracciato, ne hanno fatto le spese atlete del calibro di Julia Mancuso (8/a) e Maria Riesch-Hoefl (13/a). Diverse anche le atlete che non hanno concluso la prova ad iniziare da Anna Fenninger e Marianne Kaufmann-Abderhalden. A farne le spese purtroppo anche l’italiana, che gareggia per il Principato di Monaco, Alexandra Coletti, finita nelle reti e portata via con il toboga. Mancava anche una delle favorite della vigilia come Tina Weirather, caduta nella terza prova (contusione ossea), ed arrivata a questa Olimpiade dopo aver dominato fino ad ora la stagione di coppa del mondo nella velocità. Ora la portacolori del Liechtenstein spera di poter tornare in gara in occasione del super-g.
Grande delusione quest'oggi in casa Austria. Salva la barca del Wunder Team l’unica medaglia fino ad ora conquistata a questa olimpiade, la veterana Nicole Hosp, che chiude 9/a, l’unica giunta anche alla fine nelle top10.
Tornando in casa Italia, oltre al quarto posto di Dada Merighetti , scorrendo la classifica appena fuori dalle top10 troviamo anche Elena Fanchini (12/a a +1"13), Verena Stuffer (14/a a +1"18) ed infine Nadia Fanchini (22/a).
Ora per le donne l’appuntamento è con il super-g in programma sabato 15 febbraio (ore 8.00 in Italia).
(mercoledì 12 febbraio 2014)