Richard e Svindal ex-equo sulla Chuenisbaergli
Il "mostro" Ligety non ce la fa: dopo aver dominato tre prove e la prima manche sulla Chuenisbaergli anche il grande americano commette un errore, scivola a metà del tracciato mentre transitava con ancora 9 decimi di margine, e si deve praticamente fermare per rimanere nel tracciato, chiudendo con il penultimo tempo. Così del terzetto che guidava la prima manche Ligety-Janks-Raich nessuno riesce a rimanere sul podio della seconda: di Ligety abbiamo già detto, Janka sci male e scivola 13/o, Raich fa il 22/o tempo di manche ma riesce a rimanere vicino ai primi e alla fine per soli due centesimi scende dal podio. Così la rocambolesca vittoria va ex-equo a Richard e Svindal: il primo, grazie al miglior tempo di manche recupera 21 posizioni, battendo il record di Albrecht che a Beaver Creek 2007 ne recuperò 10; il norvegese invece interpreta al meglio il tracciato, rischia ma non troppo e pur accusando 8 decimi da Richard il computo totale lo premia con il gradino più alto. E' per entrambi una vittoria che ha un sapere speciale: per il 31enne transalpino è la prima in carriera, ottenuta sciando davvero molto bene; per il vichingo è il ritorno alla vittoria in questa specialità dopo 3 anni (Soelden 2007), e vale persino la testa della classifica, che ora comanda con 25 punti su Walchhofer. Completa il podio l'ottimo Fanara che nella stagione del ritorno dall'infortunio si è già tolto la soddisfazione di due podi in Badia e Adelboden. Bene anche Kostelic 5/o dopo il podio di Zagabria, poi Jansrud, Berthod, Schoerghofer, De Tessieres e Blardone a chiudere i top10. Come si capisce è ancora l'ossolano il migliore di una squadra azzurra che stenta a ritrovarsi, che fa fatica: vuoi per la tipologia di neve, vuoi per l'atteggiamento in gara i nostri faticano, molto, troppo. Simoncelli è 12/o, recupera 8 posizioni nella seconda grazie al 7/o tempo. La classifica è corta: i primi 10 in 45 centesimi, Simoncelli a 27 centesimi dal podio! Gufler, Moelgg, Ploner sono 23/o, 24/o, 26/o: nessuno dei tre può essere contento, in particolare i due marebbani possono e devono fare di più. Ora c'è Hinterstoder e poi i Mondiali: i mezzi per fare bene ci sono.
Da notare la prova di Dani Albrecht: trascinato dai 30.000 che affollano il sontuoso parterre d'arrivo lo svizzero riesce a qualificarsi e chiude poi la seconda con il tempo più alto, ma ancora una volta, dopo Beaver Creek, va a punti. Bravo! Continua così Dani!
Non è infine la prima volta che la vittoria viene assegnato ex-equo: guardando gli ultimi 10 anni capitò a Franz e Strobl in superg a St.Anton 2000; poi a Palander e Schoenfelder a Shigakogen 2003 in slalom; poi a Rahlves e Miller in superg a Lenzerheide 2005; e ancora a Shigakogen 2006 in slalom a Herbst e Palander.
(sabato 8 gennaio 2011)
Da notare la prova di Dani Albrecht: trascinato dai 30.000 che affollano il sontuoso parterre d'arrivo lo svizzero riesce a qualificarsi e chiude poi la seconda con il tempo più alto, ma ancora una volta, dopo Beaver Creek, va a punti. Bravo! Continua così Dani!
Non è infine la prima volta che la vittoria viene assegnato ex-equo: guardando gli ultimi 10 anni capitò a Franz e Strobl in superg a St.Anton 2000; poi a Palander e Schoenfelder a Shigakogen 2003 in slalom; poi a Rahlves e Miller in superg a Lenzerheide 2005; e ancora a Shigakogen 2006 in slalom a Herbst e Palander.
(sabato 8 gennaio 2011)