Albrecht: "Farò di tutto per tornare"
Sono passati poco più di tre mesi da quel 22 gennaio 2009 quando il parterre di Kitzbuhel e tutti gli appassionati di sci rimasero con il fiato sospeso: nella secondo prova cronometrata lo svizzero Daniel Albrecht cadde sull'ultimo salto, arrivando al traguardo privo di coscienza.
Questa mattina, alle 11:50, si è tenuta a Berna la prima conferenza stampa pubblica di Daniel, che dopo la caduta ha passato tre settimane in coma farmacologico alla clinica universitaria di Innsbruck e due mesi circa al Inselpital di Berna.
La conferenza, particolarmente attesa, è stata trasmessa in live streaming dal sito della tv SF.
Il professore Muri, che si occupato personalmente dello sciatore, ha ribadito che l'operazione alla cassa toracica non è più necessaria e che la riabilitazione prosegue normalmente, che non ci saranno conseguenze a lungo termine e che finalmente il paziente potrà tornare a casa (a Fiesch, nel Vallese) nei prossimi giorni, dopo un ulteriore test neuropsicologico, e proseguire il suo percorso in una struttura riabilitativa di Leukerbad.
Alle 12.15, accolto da un caloroso applauso, è arrivo anche Daniel, sorridente ed emozionato.
Subito ha detto: "sono felice di essere qui e voglio essere ancora uno sciatore!"
Daniel ha parlato per alcuni minuti, è stato intervistato dalla tv SF e infine ha risposto a tutte le domande dei numerosi giornalisti in aula, chiudendo alle 13 circa.
Daniel, che ha perso più di 10 chili dal giorno dell'incidente, ha mostrato una maglietta con la scritta "Never Give Up" ("Non mollare mai") per sostenere le associazioni che si occupano di persone con lesioni al cervello e ha più volte ringraziato tutte le persone che lo hanno aiutato e che hanno pensato e pregato per lui.
Parlando dell'incidente ha detto: "non mi ricordavo di nulla, neanche la mia età e neanche di essere uno sciatore. La memoria è tornata lentamente...quando ho rivisto la prima volta il video della caduta sapevo già chi ero ma ancora non collegavo le due cose. Non mi sono spaventato: era come se vedessi un altro cadere. La mia memoria si ferma al giorno prima dell'incidente."
Daniel ha ringraziato il suo sponsor che non si è tirato indietro e continua ad aiutarlo pur non sapendo se potrà essere ancora competitivo; ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua mancanza di memoria: "la prima volta che ho rivisto una farfalla non sapevo il nome di quel insetto, ma non appena me lo hanno detto mi sono ricordato tutto!"
Sul suo futuro ha detto: "Mi sento abbastanza bene ora; fare lo sciatore è bello e voglio farlo ancora. Proverò in tutti i modi a tornare. Vedremo se ci riuscirò"
In bocca al lupo, Daniel!
(mercoledì 29 aprile 2009)
Questa mattina, alle 11:50, si è tenuta a Berna la prima conferenza stampa pubblica di Daniel, che dopo la caduta ha passato tre settimane in coma farmacologico alla clinica universitaria di Innsbruck e due mesi circa al Inselpital di Berna.
La conferenza, particolarmente attesa, è stata trasmessa in live streaming dal sito della tv SF.
Il professore Muri, che si occupato personalmente dello sciatore, ha ribadito che l'operazione alla cassa toracica non è più necessaria e che la riabilitazione prosegue normalmente, che non ci saranno conseguenze a lungo termine e che finalmente il paziente potrà tornare a casa (a Fiesch, nel Vallese) nei prossimi giorni, dopo un ulteriore test neuropsicologico, e proseguire il suo percorso in una struttura riabilitativa di Leukerbad.
Alle 12.15, accolto da un caloroso applauso, è arrivo anche Daniel, sorridente ed emozionato.
Subito ha detto: "sono felice di essere qui e voglio essere ancora uno sciatore!"
Daniel ha parlato per alcuni minuti, è stato intervistato dalla tv SF e infine ha risposto a tutte le domande dei numerosi giornalisti in aula, chiudendo alle 13 circa.
Daniel, che ha perso più di 10 chili dal giorno dell'incidente, ha mostrato una maglietta con la scritta "Never Give Up" ("Non mollare mai") per sostenere le associazioni che si occupano di persone con lesioni al cervello e ha più volte ringraziato tutte le persone che lo hanno aiutato e che hanno pensato e pregato per lui.
Parlando dell'incidente ha detto: "non mi ricordavo di nulla, neanche la mia età e neanche di essere uno sciatore. La memoria è tornata lentamente...quando ho rivisto la prima volta il video della caduta sapevo già chi ero ma ancora non collegavo le due cose. Non mi sono spaventato: era come se vedessi un altro cadere. La mia memoria si ferma al giorno prima dell'incidente."
Daniel ha ringraziato il suo sponsor che non si è tirato indietro e continua ad aiutarlo pur non sapendo se potrà essere ancora competitivo; ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua mancanza di memoria: "la prima volta che ho rivisto una farfalla non sapevo il nome di quel insetto, ma non appena me lo hanno detto mi sono ricordato tutto!"
Sul suo futuro ha detto: "Mi sento abbastanza bene ora; fare lo sciatore è bello e voglio farlo ancora. Proverò in tutti i modi a tornare. Vedremo se ci riuscirò"
In bocca al lupo, Daniel!
(mercoledì 29 aprile 2009)