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[ 19/11/2007 ] - La Putzer in Canada in cerca di verifiche
Parte dal Canada la stagione di Karen Putzer. Parte da Panorama, con un mese di ritardo rispetto alle avversarie ma con tanta voglia di riprendere un cammino troppe volte interrotto negli ultimi anni. Riparte infine da una pista non molto conosciuta, forse l'ideale per i suoi scopi, cioè quelli di capire e valutare la propria condizione, dopo l'estate tribolato. "Per me il gigante di sabato sarà una sorta di debutto. Dopo la rinuncia a Soelden ho fatto ancora alcune sedute di fisioterapia ma sugli sci mi sento decisamente meglio, anche se non posso ancora dire quanto bene stia andando. Proprio per questo non mi aspetto molto dalla gara di Panorama; oltretutto non so nemmeno come sia la pista: negli anni scorsi ci siamo allenate da quelle parti ma in tutta sincerità non so se il tracciato di gara sarà lo stesso. Vedremo!"
Intanto questa mattina le ragazze azzurre decolleranno alla volta del Nord America, con la certezza dell'arrivo della neve che nelle ultime ore ha imbiancato anche i pendii della stessa Panorama. Un gigante ed uno slalom per riprendere il cammino di Coppa che nelle prime due uscite ha regalato altrettanti sorrisi, a firma di Denise Karbon e Chiara Costazza. La speranza, inutile sottolinearlo, è che a breve il gruppo delle sorridenti possa allargarsi ulteriormente. (continua)

[ 17/11/2007 ] - Kelly Vanderbeek pronta a ripartire dal suo Canada
Scalpita la ventiquattrenne velocista canadese originaria dell'Ontario; scalpita tanto che fatica a tenere a freno la sua voglia di sciare, nonostante la recente frattura al polso, rimediata giusto un mese fa durante un allenamento di supergigante. Ma per l'allieva del venostano Heinzpeter Platter, il momento del ritorno è vicino, anche se non quanto lei stessa vorrebbe. "Ero convinta di poter gareggiare sabato a Panorama in gigante, ma mi sono accorta in ritardo di essere scesa alla 345ima posizione nelle classifiche Fis di specialità e per pochi punti non posso prendere parte alla Coppa del Mondo. Una disdetta, ma in fondo è quello che succede se non si gareggia in gigante per lungo tempo. Ma sono sicura che anche questo è un segno del destino e che a breve potrò togliermi nuove soddisfazioni, sempre sulle nevi canadesi: guardo con fiducia al fine settimana successivo, quello di Lake Louise; non vedo l'ora di tornare al cancelletto!"
Proprio sulle piste dell'Alberta la Vanderbeek, punta di diamante della giovane squadra canadese che guarda diritto alle prossime Olimpiadi di Vancouver, ha centrato l'unico podio in carriera, con il terzo posto in super-g della passata stagione, anche se nella "bacheca" di casa figura anche il quarto posto olimpico di Torino. Ora che i problemi al polso sono superati, non resta che ripartire, cercando di riprendere il cammino interrotto.
"Il polso non da problemi, in questi giorni mi sono allenata intensamente a Nakiska (stessa località in cui è stabilita la base dei discesisti azzurri a cui in questi giorni si è aggregato anche Christof Innerhofer, rimasto in Italia per alcune visite mediche, nda), sull'unica pista aperta ma preparata a dovere: per fortuna una volta tanto è stata risparmiata dal fastidioso vento e mi sento davvero pronta per tornare alle gare. Sento già la tensione montare, so di essere un po' troppo emotiva, ma dovrò farmi trovare pronta al cancelletto!" (continua)

[ 14/11/2007 ] - Ligety, Stiegler, Mancuso: "Lo sci? Take it easy!"
Ted Ligety, Resi Stiegler, Julia Mancuso. Sono questi i tre volti dello sci Usa che si è presentato alla nuova stagione con tanta voglia di fare e soprattutto concretizzare e dare seguito alle tante belle parole spese sul proprio conto. Un terzetto che, dopo l'"esilio volontario" di Bode Miller rappresenta quanto di meglio può offrire il movimento statunitense, in attesa che le piste veloci permettano di vedere all'opera Lindsey Kildow Vonn e Steve Nyman. Ma quello che più incuriosisce degli assi a stelle e strisce è la loro concezione dello sport, vissuto con quel "Take it easy" di chiara matrice yankee, e forse proprio per questo tanto amata ed apprezzata anche nel vecchio continente, un po' per il fascino dell'esotico, un po' per il mito dell'America che ancora fatica a tramontare. Insomma, divertimento, sport e lavoro trovano fusione nella mentalità spesso guascona di questi alfieri del circo bianco, che non perdono mai occasione di godersi i loro momenti di libertà, tenendo comunque sempre l'obiettivo focalizzato sul fine sportivo, quello di vincere o meglio, di migliorare.
La stagione di Ted Ligety è partita proprio sotto questi auspici. Senza il fardello di un fastidioso infortunio come accaduto dodici mesi or sono, il ventitreenne di Park City ha dato sin dall'apertura di Soelden chiari segni di quella che potrà essere la sua annata: in testa a metà gara, secondo alla fine per poi mostrarsi altrettanto in palla tra i rapid gates a Reiteralm, dove solo un erroraccio l'ha estromesso da una gara altrimenti da primissima linea. Ma Ligety ha le idee chiare: "Quest'anno voglio puntare ad una Coppa di specialità, non mi interessa che sia di slalom o di gigante, voglio solo vincerne una. In più devo migliorare nelle veloci, chissà che un giorno non possa puntare anche alla Coppa assoluta." Determinazione e coscienza dei propri mezzi, questa la ricetta dell'americano con il sorriso, lo stesso che non ha mai nascosto di mal sopportare alcuni atteggiamenti del ... (continua)

[ 12/11/2007 ] - Diretta da Reiteralm: ecco Rocca e Moelgg
Un Giorgio Rocca sereno quello che prende la strada per l'Italia. Il solido carabiniere di Livigno non avverte per la prima volta la solita fitta al ginocchio destro dopo aver sforzato l’arto operato dopo l'evento iridato di Aare. Ecco Giorgione mentre si accinge a lasciare dopo la prima sessione il campo di battaglia della Stiria: "Ho faticato a trovare il ritmo. Un pò perchè non sono ancora abituato a manche da gara, un pò perchè ho provato degli sci con gli attacchi arretrati e ho faticato ad imporre la mia andatura. Mi sono fatto sorprendere dal tracciato, senza imporre io il ritmo giusto. Comunque sono sereno perchè ho deciso di partecipare solo nelle ultime ore a questo slalom e sopratutto perchè il ginocchio non mi fa male. Adesso sotto con un mese di allenamento. Tre settimane di porte strette prima del secondo slalom il 9 dicembre. Questa settimana starò fermo, quindi due raduni, il primo dovremmo andare in Val Venosta a Solda. Poi l'allenamento prima della gara". Raggiante oltremodo il biondo marebbano Manfred Moelgg, al terzo podio consecutivo della stagione: "Sto sciando bene, nonostante nelle ultime giornate di allenamento fra le porte stette tra Soelden e Haus non ero davanti come in Terra del Fuoco e a Landgraaf. Tuttavia sono sempre con i primi. Adesso non mi voglio più nascondere. Voglio la prima vittoria in Coppa del Mondo e punto anche alla Coppa di disciplina. Vedere Gini con il pettorale rosso mi ha fatto venire una voglia…Adesso parto subito per il Nord America. A Lake Louise farò le prove della discesa libera e il superG, quindi Beaver Creek negli States, dove oltre al gigante forse farò anche la super combinata”. (continua)

[ 10/11/2007 ] - Chiara Costazza terza a Reiteralm, Schild regina
Nevica fitto a Reiteralm. Nevica fitto e tira vento, condizioni di certo non ideali per gareggiare; a maggior ragione se su un pendio dolce, che lascia poco spazio alle durezza delle lamine, preferendo le carezze delle scivolatrici, a loro volta a mal partito tra i cumuli di neve fresca disseminati lungo il tracciato, colpito da una di quelle nevicate che spesso neanche in inverno si vedono. Siamo a metà novembre, a poco più di 1400 metri di quota e c'è già neve in abbondanza: sicuramente sarà un inverno da ricordare, questo 2007/08. Per la neve, certo, ma anche per la partenza lampo delle ragazze azzurre: il ricordo della magia di Denise Karbon sui ghiacci del Rettenbach è ancora vivo nella mente degli appassionati ed ecco che ad affiancarlo ci ha pensato a solo due settimane di distanza l'effervescenza e la freschezza di Chiara Costazza, presentatasi al via della stagione dei rapid gates con tanto entusiasmo ma anche qualche dubbio, retaggio di un infortunio estivo che ha le comportato lo sfilacciamento dei legamenti della caviglia destra. Operarsi o no? "Meglio aspettare, in fondo a sciare non mi da fastidio e non ho voglia di perdere un'intera stagione": questo il pensiero della ventitreenne di Pozza di Fassa che dopo il lavoro estivo non vedeva l'ora di ricominciare con le gare, con i paletti, con il confronto con il cronometro vero. "La pista non è difficile, preferisco quelle ripide ma credo sia giunta l'ora di salire sul podio" diceva solo pochi giorni fa, alla vigilia della partenza per l'Austria. Dichiarazioni felici, a posteriori. Pronti via e la cuginetta di Angelo Weiss piazza una manche da manuale e a metà gara, nonostante la tanta neve ed un pettorale non certo ottimale come il 12, è lei a condurre, davanti alla giovane svedese Maria Pietilae Holmner e alla regina Marlies Schild. Ma i conti si fanno alla fine, meglio aspettare. E così arriva la seconda e, se possibile, arriva ancora più neve: quasi una bufera ma nulla sembra frenare la voglia azzurra ... (continua)

[ 08/11/2007 ] - Giorgio Rocca presente a Reiteralm
Giorgio Rocca sarà presente domenica prossima al cancelletto di partenza per lo speciale di Reiteralm, località scelta per sostituire la finnica Levi. Ecco Giorgio: "nelle ultime settimane ho sciato bene, il cronometro è incoraggiante – spiega Giorgio - Sono un perfezionista, so di non essere ancora al 100%. Per intenderci: mi manca un mese di allenamento per raggiungere la condizione fisica ottimale". Giorgio ha deciso questa mattina dopo l'allenamento e dopo essersi consultato con il DT Claudio Ravetto e con il suo preparatore atletico Roberto Manzoni. Giorgio prosegue: "ho sempre detto che sarei rientrato solo nel momento in cui mi fossi sentito in piena forma e pronto a giocarmi il gradino più alto del podio. Non avevo però fatto i conti con la voglia di ricominciare, di sentire l’atmosfera della gara. Sono sensazioni uniche che mi mancano da morire. Quindi domenica ci sarò". (continua)

[ 07/11/2007 ] - Solo sette austriache a Reiteralm;dieci i tedeschi
Qualche infortunio e la concomitanza con gli impegni di Coppa Europa hanno suggerito ai responsabili della OSV di presentarsi allo slalom di Reiteralm con un contingente leggermente ridotto che conterà "soltanto" di sette atlete contro le nove a disposizione dell'armata austriaca. L'infortunio occorso a Michaela Kirchgasser (uno stiramento ai legamenti del ginocchio che la costringono a tre settimane di stop ma la ventiduenne di Filzmoos dovrebbe essere in pista già a Panorama) ha privato di un'ulteriore freccia una faretra che potrà comunque contare sulla dominatrice della passata stagione Marlies Schild e su Nicole Hosp, Andrea Fischbacher, Kathrin Zettel, Lizi Goergl, Katrin Triendl e Simone Streng.
Saranno invece dieci, tra uomini e donne, gli atleti tedeschi impegnati nella due giorni stiriana che sostituisce quella di Levi. Sabato saranno in gara Monika Bergmann, Fanny Chmlera, Carolin Fernsebner, Kathrin Hoelzl, Nina Perner e le sorelle Riesch, Maria e Susanne. Domenica toccherà invece a Felix Neureuther, Alois Vogl e Dominik Stehle. (continua)

[ 28/10/2007 ] - Manfred:"Finalmente una partenza col piede giusto"
Sesto e migliore degli azzurri, Manfred Moelgg si presenta raggiante a fine gara. In queste stagioni aveva lasciato intuire di essere un diesel che faticava a mettersi in moto per poi trovare la condizione migliore solo con il nuovo anno. E invece...
"Invece quest'anno mi sono svegliato presto! Me l'ero ripromesso che era necessario partire bene e sono riuscito a dimostrare anche tra le porte larghe tutto il mio potenziale. Credo di aver interpretato nel migliore dei modi la gara: nella prima manche non ho spinto a fondo, la pista era già molto segnata, gli sci sbattevano e la visibilità non era ottimale, con una luce che non permetteva di vedere bene il fondo. Nella seconda invece sono partito convinto, ho trovato subito un buon ritmo e ho chiuso alla grande, come non mai prima di oggi ad avvio di stagione. Solo una volta in carriera sono riuscito ad andare meglio in gigante (quinto nel dicembre 2005 a Kranjska Gora) e quindi non posso che essere pienamente soddisfatto del lavoro svolto, come lo sono per la salute della squadra: ci siamo allenati bene ed i risultati si sono visti anche oggi. Ecco, se devo trovare un vero difetto della prova odierna, lo individuerei nei tratti più pianeggianti, lì devo lavorare ancora per migliorare."
Ed ora cosa attende il marebbano?
"Da domani mi ritufferò tra i paletti snodati in vista di Levi, anche se non sappiamo ancora se la gara sarà fatta visto che in Finlandia fa piuttosto caldo e di neve non se ne vede; nella prossima settimana decideranno il da farsi. Poi comunque molto probabilmente volerò in Nord America per partecipare alle prove delle discese e probabilmente anche ai super-g: voglio fare un po' di pratica anche nella velocità, per piccoli passi."
Un bel week-end per Manfred e per i colori azzurri, quindi...
"L'Italia dello sci c'è e si vede, i risultati di oggi e soprattutto quello di ieri parlano chiaro: le ragazze e Denise in particolare sono state bravissime, ma bene è andata anche ... (continua)

[ 28/10/2007 ] - Solden: guida Ligety, Blardone quarto: "Bene così"
Dopo la vittoria di ieri di Denise Karbon, l'Italia vede il podio anche tra gli uomini, con Blardone quarto al termine della prima manche del gigante di Solden. Una frazione che ha risentito di un primo cedimento della pista del Rettenbach subito dopo i primi pettorali: ecco quindi che ai primi tre posti si trovano i primi tre a partire, con Ted Ligety a precedere Kalle Palander e Benjamin Raich; subito dietro, staccato di 89 centesimi, ecco Max Blardone: "La pista si è rotta subito e quindi non è stato possibile andare a tutta, comunque il podio è vicino e partire come quarto lascia meno pressione. La speranza è ancora quella di fare bene".
E bene ha fatto anche Manfred Moelgg, ottavo come non mai nelle prime manche tra le porte larghe: "Mi ero ripromesso di sciare tranquillo e preciso ed in fondo è quello che ho fatto, forse si poteva fare qualcosa di può sul muro ma il manto era già scalinato; in genere vado meglio nelle seconde manche, speriamo sia così anche oggi." Positivo anche Alberto Schieppati, decimo: "La visibilità non era delle migliori, si vedeva poco con questa luce piatta, gli sci poi sbattevano abbastanza e bastava arrivare un attimo lunghi per dover frenare pesantemente. La seconda sarà comunque un'altra gara."
Poca voglia di sorridere invece per Davide Simoncelli, al momento 24imo: "Il ginocchio fa male e le gambe non rispondevano come dovevano, la pista non era messa malissimo, ma sicuramente non sono contento." Poco davanti al poliziotto trentino ecco Peter Fill, 23imo, mentre Arnold Rieder non è riuscito a completare la prova con Alessandro Roberto non partito per un leggero infortunio in fase di riscaldamento.
Le discese si succedono sul Rettenbach, con Svindal settimo, Scheiber 12imo e MIller 18imo; la seconda manche inizia alle 12.45 e se il sole dovesse fare capolino con convinzione tra le nuvole, le carte potrebbero rimescolarsi completamente... (continua)

[ 26/10/2007 ] - CdM al via: ecco Alessandro Roberto
Chiudiamo la carrellata degli atleti impegnati nell'opening di Soelden con Alessandro Roberto. Il trentenne di Santhià partirà nei primi 30 domenica. La scorsa stagione è risorto dopo infortuni ed esclusioni, e adesso è motivato più che mai. Dall'anno scorso si è allenato principalmente con il team Rossignol e anche questa estate ha trascorso la maggior parte dei giorni sugli sci tra test e allenamenti con l'azienda francese. Ecco Roberto: "ho lavorato con Rossignol tra Cervinia, Saas-Fee e l'Argentina. Ho sciato con la squadra solo qualche giorno in Argentina e a Piztal. Non voglio fare calcoli ma penso ad attaccare a tutta, perché nonostante la mia forma sia fasata per esplodere da dicembre, ho il desiderio di essere con i primi anche a Soelden". Davvero interessante la scelta dell'atleta piemontese, che per primo si è allenato essenzialmente con una grande casa. Pioniere di un nuovo trend? "Oggi mi trovo bene con la squadra ma devo sempre ringraziare, oltre al Gruppo Sportivo dell'Esercito, anche la Rossignol che mi permette di sviluppare il nuovo materiale e allenarmi" (continua)

[ 25/10/2007 ] - CdM al via: ecco Manfred Moelgg
Il finanziere di S.Vigilio di Marebbe è pronto per il gigante d'apertura. Dopo una stagione di slalom ricca di podi, compreso l'argento mondiale ad Are, Manfred si pone come obiettivo di salire sul podio anche tra le porte larghe. Ecco Moelgg: "...per questo motivo mi sono allenato in modo particolare in gigante, perchè concentrerò il lavoro sullo slalom nelle due settimane che precedono Levi. Questa estate tra Ushuaia e i ghiacciai alpino ho provato a migliorare la mia sciata in gigante, per quanto riguarda la stabilizzazione del busto. Voglio partire a razzo anche in gigante, diversamente dalle stagioni passate dove sono entrato in forma a dicembre inoltrato.". Manfred, insieme agli altri gigantisti, ha effettuato un allenamento questa mattina sul ghiacciaio di Piztal e già nel pomeriggio raggiungerà Soelden. (continua)

[ 24/10/2007 ] - CdM al via. Ecco Alberto Schieppati
E' pronto Alberto Schieppati. Il carabiniere di Arese, oggi residente ad Ancona, ha conquistato nel finale della scorsa stagione il primo gruppo di merito in slalom gigante. Da Piztal, insieme ai magnifici 9 che correranno l'opening di Soelden, lancia l'attacco alla stagione 2007/2008. Tuttavia, un lancinante mal di schiena lo ha bloccato domenica scorsa, ma già questa mattina in allenamento il dolore sembra essere quasi del tutto scomparso: "soffro in questi giorni un po' di mal di schiena ma sulle nevi perenni di Soelden voglio fare la mia figura. In estate ho fatto un buon allenamento in sudamerica, sicuramente migliore dell'anno scorso perché abbiamo trovato condizioni di nevi più favorevoli. Il mio approccio alla gara? Non ci penso, come se non ci fosse: sarò al cancelletto di partenza e attaccherò dando tutto, senza tentennamenti". (continua)

[ 21/10/2007 ] - CdM al via. Ecco Omar Longhi
Il ritorno del Guerriero. Bloccato prima del gigante di Adelboden lo scorso gennaio e reduce da due brillanti qualificazioni in Coppa del Mondo, Omar Longhi torna nell'olimpo dello sci. Il finanziere dell'Alta Val di Sole disputerà l'opening di Soelden domenica prossima. Ecco il gigantista del Passo Tonale: "Mi gioco una chance importante in Tirolo. Voglio continuare a dimostrare il mio valore, dopo le due qualificazioni in Alta Badia e in Austria nel dicembre scorso. Poi purtroppo mi sono fatto male, ed è iniziato un altro periodo di recupero per un intervento a causa di un ernia". Convocato per Adelboden, addirittura lo ricordiamo zoppicante prima della partenza del gigante sul Kuonisbegli, a causa della propagazione del dolore dell'ernia fino al piede. Povero Omar, un altro infortunio, un altro calvario, e forse nella mente del trentino anche un pensiero di abbandonare tutto. Solo un pensiero veloce però. Solo un lampo. La voglia di combattere è stata troppo più forte. Infatti Longhi ha voluto a tutti i costi tornare. "Sono davvero contento di disputare Soelden. Punto qualificarmi per la seconda manche, ecco l'obiettivo minimo". Il Guerriero è tornato. (continua)

[ 21/10/2007 ] - CdM al via. Ecco Max Blardone
Si è concluso venerdì il raduno sciistico dei gigantisti del gruppo 1 sulle nevi transalpine di Tignes. Il capofila degli azzurri è sempre lui. Stiamo parlando del finanziere della Val d'Ossola Max Blardone. Da due stagioni il piemontese di Pallanzeno si è classificato al secondo posto nella standing di gigante di Coppa del Mondo. Adesso sarà l'anno buono per la grande vittoria? Blardo è sereno. Si è allenato sodo, come sempre, da maggio scorso. "Sono soddisfatto degli ultimi allenamenti. La forma sta arrivando, a Soelden voglio far bene". Non si sbilancia più di tanto il Max nazionale. Ha già solcato i gradini del podio nell'opening di Soelden. Ancora Massimiliano: "la forma sta arrivando. Aspetto Soelden. Il Rettenbach? Una muro centrale insidioso, per il resto una gara importante, ma che non vale per difficoltà Alta Badia e Adelboden. Mi sto preparando bene. Martedì torneremo in Austria, a Pitztal per due giorni di training. Poi la sciata in pista e domenica la gara". (continua)

[ 12/10/2007 ] - Miller, Maier e le nuove motivazioni
Anche se le loro ultime stagioni non sono state da antologia, Bode Miller ed Hermann Maier restano due tra gli atleti più amati del circus bianco e l'esordio di Soelden rappresenta anche e soprattutto per loro il nuovo atto di una stagione ricca di significati. Tanto lo yankee di Franconia, quanto il campionissimo di Flachau si presenteranno infatti al cancelletto del Rettenbach con un propellente davvero capace di fare la differenza: la motivazione.
Iniziamo da Miller, che proprio oggi festeggia il trentesimo compleanno: dopo una stagione al completo seguito della nazionale a stelle e strisce, l'ex spaghetti cow-boy è tornato a frequentare la Coppa del Mondo da "indipendente", nella speranza di ritrovare sensazioni e risultati scordati negli ultimi mesi. Il ritorno nella sua motorhome saprà ridonare al popolo della neve il vero Miller? Chi lo sa, ma non è escluso che a incentivare maggiormente l'americano possa essere proprio la rivalità interna creatasi in casa Head. Il progetto di Rainer Salzgeber ha dato frutti insperati sin dal primo anno, tanto che la marca austriaca di Kennelbach ha guadagnato in pochi mesi un ruolo di punta (per non dire di riferimento) almeno per quanto riguarda le discipline veloci. Il progetto dell'ex gigantista del Wunderteam ha quindi trovato nuova linfa nel corso della primavera, convincendo anche un colosso (sportivo, mediatico, di sponsorizzazione) come Hermann Maier ad abbracciare la propria causa. E si ritorna così al discorso motivazionale: quanta può essere la voglia del "maialone di Flachau" di dimostrare di essere tutt'altro che finito? Tanta, senza dubbio. Basterà per restituire un grande protagonista alla Coppa del Mondo? Prematuro per dirlo, anche se nell'ambiente non mancano le indicazioni contrastanti: se da una parte Salzgeber è convinto che Maier possa ancora riservare qualche sorpresa a tutti i suoi numerosissimi tifosi, dall'altra il responsabile dello sci austriaco Hans Pum non esita a sottolineare come Hermann ... (continua)

[ 10/10/2007 ] - Gli svizzeri ghiacciano...il ghiacciaio
Quando si dice non lasciare nulla al caso. In Svizzera sono diventati famosi per la loro proverbiale puntualità ed evidentemente al nuovo corso della nazionale rossocrociata non manca la precisione la voglia di fare, se è vero che per sprimentare tutte le condizioni di gara hanno deciso di ghiacciare...il ghiacciaio. Sì, proprio così: pochi giorni fa per mezzo di un elicottero la squadra svizzera ha trasportato sulle nevi perenni di Saas Fee qualcosa come 70000 litri d'acqua proprio per indurire il manto nevoso delle piste del ghiacciaio. Un'operazione dal costo non indifferente (si parla di 15000 franchi svizzeri, all'incirca 10000 euro) ma che sembra aver portato indubbi benefici: negli ultimi giorni infatti Marc Berthod e compagni hanno potuto godere di una pista compatta, in condizioni simili a quelle che, in teoria, troveranno nel corso della stagione. Ed ecco quindi che lo stesso Berthod si è trovato a proprio agio su queste condizioni, riuscendo a staccare più volte il miglior tempo nei test cronometrati, ribadendo la sua affinità con il ghiaccio, elemento naturale per un grande appassionato e discreto giocatore di hockey come lui. Ma i lavori proseguiranno per questa e per la prossima settimana, per permettere allo staff elvetico di completare la rosa di gigantisti che a Solden affiancheranno Berthod, Daniel Albrecht, Didier Cuche e Didier Defago: dopo il forfait di Gruenenfelder, i candidati agli ultimi due posti sono da scegliersi tra Marc Gini, Sandro Villetta, Beni Hofer, Oliver Brand e Carlo Janka. Ma ad approfittare della pista ghiacciata ci hanno pensato anche le donzelle: Fraenzi Aufdenblatten, Fabienne Suter e la giovane Lara Gut si sono cimentate sulle stesse piste mentre Nadia Styger ha dovuto rinunciare per problemi di salute; in vista dell'esordio sul Rettenbach la più in palla della formazione svizzera sembra però essere proprio la Suter. (continua)

[ 04/10/2007 ] - L'estate di Schoenfelder,tra infortuni e ambizione
Non resterà tra i ricordi migliori di Rainer Schoenfelder l'estate appena passata. Dopo una stagione con poche soddisfazioni, l'eclettico trentenne austriaco non vedeva l'ora di staccare un po' la spina ed eccolo quindi concedersi una lunga vacanza da turista in alcune delle più belle città del mondo, da Mosca a New York, da Miami ad Amburgo. Ma alla ripresa degli allenamenti lo aspettava una pessima sorpresa: un problema tra anca e femore che non gli ha permesso di allenarsi a dovere nei mesi estivi. "Faceva male, non riuscivo a lavorare come volevo ed oltretutto non sono riuscito ad avere una diagnosi precisa: ho chiesto a sei medici ed ho ottenuto sei risposte diverse" dice Schoenfelder, che poi ammette: "Devo confessare che ero piuttosto frustrato, non riuscivo a credere di poter continuare la mia carriera e mi vedevo ormai costretto al ritiro." Nel cuore dell'estate però il problema si è via via alleggerito e dal mese di luglio l'aquilotto ha potuto riprendere a sciare, anche se... "Ho ripreso ad allenarmi e a lavorare sodo quando gli altri avevano già posto solide basi per la stagione e non posso essere contento di tutto ciò; ma da un altro punto di vista sono cambiato, questi problemi e le ultime annate mi hanno reso un po' più umile e modesto." A sentire simili parole si potrebbe affacciare il dubbio che Schoenfelder torni sui suoi passi, abbandonando le velleità di classifica generale per dedicarsi nuovamente soprattutto allo slalom. Ma è lo stesso austriaco a cancellare ogni perplessità. "Assolutamente no. Ho fatto una scelta e la porterò avanti, voglio provare a puntare alla coppa di cristallo e non mi tirerà indietro. Ma forse non darò più troppo spazio ad altri personaggi (il cantante, il mattacchione, ecc. ecc., ndr): in ogni caso sono e resto un uomo imprevedibile, quindi aspettatevi di tutto."
E di questo, caro Raniero, ce ne eravamo accorti... (continua)

[ 28/09/2007 ] - Ravetto chiama, Bergamelli risponde
Senza un Bergamelli non si può stare. Sergio a fare il gioielliere a Madrid, Norman ad allenare il Team Master capitanato dal "sempreverde" Ivan Vitali, Thomas a fare il finanziere a Bergamo...e Giancarlo? Il fulmine della Val Cavallina ha abbandonato l'attività agonistica lo scorso aprile. Un futuro con i Master? In forza alle Fiamme Gialle? O in campo edile, la sua nuova passione? No, Gianchi torna un "Ravetto Boy": dopo l'addio di Lorenzo Galli dal gruppo1 il DT Claudio Ravetto ha chiesto all'ex slalomista di Trescore Balneario la disponibilità di aggregarsi al gruppo come coach...subito positiva la risposta di Bergamelli: "neanche 5 mesi e torno con la squadra, certo dovrò abituarmi a questo ruolo visto che 8 mesi fa ero al cancelletto in Coppa a Schladming...Comunque voglio ringraziare il gruppo sportivo Fiamme Gialle con cui, oltre alla FISI, ho trascorso la mia carriera di atleta. Mi congederò dal gruppo sportivo gialloverde il 16 ottobre." Gianchi comincerà subito e già martedì 2 sarà in Olanda con la squadra. Da tutto Fantaski.it in bocca al lupo per la nuova avventura! (continua)

[ 03/09/2007 ] - Sud America Cup: in Cile bene i giovani azzurri
Inizio settembre nel segno della Sac sulle alture andine del Cile. Nel corso del week-end le località di El Colorado e La Parva hanno ospitato un duplice appuntamento con le discipline tecniche, slalom il sabato e gigante la domenica. Tra le porte larghe il successo è andato a Cristiani Javier Simari Birkner e alla francese Tessa Worley, ma non sono mancate positive indicazioni per alcuni giovani azzurri impegnati nella tournè sud americana. In una prova che ha visto coinvolti alcuni volti noti della Coppa del Mondo (tra la altre anche le canadesi Emilie Desforges, Britt Janyk ed Emily Brydon), assume particolare risalto il nono posto della sedicenne lombarda Elena Curtoni, sorella minore di Irene, azzurra del Gruppo Coppa Europa; poco più dietro anche Marta Benzoni e Sara Gattinoni mentre in campo maschile il diciasettenne Giacomo Di Napoli ha saputo strappare la quarta piazza alle spalle del già citato Simari Birkner, del britannico David Ryding e dello scozzese Noel Baxter. Ancora meglio, se vogliamo, è andata tra i rapid gates che hanno proposto un pimpante Jacopo Di Ronco, diciasettenne triestino capace di imporsi ai danni del "solito" Simari Birkner e dello stesso Ryding. Poco dopo, nella prova femminile, trionfo per le ragazze canadesi, con Marie-Michele Gagnon a precedere Anna Goodman ed Eve Routhier. A seguire le sorelle Simari Birkner, con Maria Belen nella scia di Macarena prima del sesto posto di Elena Curtoni, cui segue l'undicesimo della Gattinoni. (continua)

[ 31/08/2007 ] - Primo giorno di superG a Las Lenas
Oggi sarà la seconda giornata dedicata al superG per gli azzurri che si trovano a Las Lenas. Intanto ieri (in queste ore è notte in Argentina) Fill&soci hanno dedicato il primo giorno alla velocità, dopo una giorno di sci in campo libero ed uno di gigante. Il morale è alto, la neve dura e tiene bene, e i velocisti si allenano sodo. Un piccolo problema per Peter Fill con un ginocchio. Ecco il carabiniere di Castelrotto: "Ho un'infiammazione al tendine rotuleo. Me la sta curando il fisioterapista Francesco Ciardetti. Spero passi in fretta, per il resto ho tanta voglia di far velocità e allenarmi in vista di un inverno duro". Ieri Peter, ha effettuato dopo l'allenamento di superG, anche due giri tra le porte strette di slalom. (continua)

[ 24/08/2007 ] - Bici, rally, mare e Las Lenas: il Blardo va veloce
Max Blardone volerà domani alla volta di Las Lenas. Velocità per il finanziere ossolano, insieme a Peter Fill, Patrick Staudacher e agli atleti del gruppo 2. Discesa e superG fino all'8 settembre, prima di raggiungere i compagni del gruppo 1 in Terra del Fuoco a Ushuaia. Rimette gli sci il Blardo, propio nella disciplina più veloce dello sci alpino. Lo fa dopo una pausa estiva ugualmente...veloce, frizzante, brillante. In bici, con la partecipazione alle Granfondo delle Dolomiti e del Diavolo, in macchina con la partecipazione al Rally delle Valli Ossolane, da amante ed appassionato del grande rally da ospite in Germania ai mondiali di rally, da turista trendy prima a Viareggio in Versilia poi sulle rive romagnole di Milano Marittima. "La mia vacanza continua in Argentina, Las Lenas e Ushuaia, cosa voglio di più. Scherzi a parte, ho voglia di fare discesa, di far velocità. In questi mesi non ho sciato molto, e ho fatto solo un pò di superG a Les 2 Alpes. Non vedo l'ora di sfrecciare sui pendii di Las Lenas". (continua)

[ 22/08/2007 ] - Rocca: "Ad Ushuaia slalom a tutta"
Giorgio Rocca ha appena trascorso una settimana di mare in riviera romagnola con la famiglia. Domani volerà alla volta dell'Argentina, e più precisamente in Tierra del Fuego, ad Ushuaia. "Fin del mundo", come dice lo slogan turistico della punta più meridionale del Sud America. Rocca, insieme a Manfred Moelgg, Davide Simoncelli, Alberto Schieppati, Cristian Deville e Giuliano Razzoli, arriveranno il 24 alle 7 del mattino a Buenos Aires con volo da Milano Linate e Roma Fiumicino. Una giornata nella capitale argentina e il giorno successivo ancora tre ore di volo alla volta di Ushuaia. Ecco il solido carabinietre di Livigno: "Dopo i raduni tra Tonale e Stelvio, che per me sono stati una sorta di rodaggio per completare la riabilitazione al ginocchio destro, ora inizio a fare sul serio. Tre settimane abbondanti di lavoro e concentrerò il mio allenamento sullo slalom speciale. Mi mancano ancora tante porte strette. Ho voglia di lavorare e fare bene, il mio obiettivo è tornare il numero uno dello speciale. Durante la seconda settimana si aggregherà allo staff tecnico anche il mio preparatore atletico personale Roberto Manzoni". (continua)

[ 21/08/2007 ] - La nuova FISI traccia un primo bilancio
La presenza della squadra nazionale femminile di fondo e della formazione “sprint”, salite sull’altopiano vicentino per una settimana di raduno collegiale ed entrambe presentate nel corso di una conferenza stampa ospitata nel palazzo municipale del capoluogo, ha fornito alla federsci l’occasione per tracciare un primo bilancio dell’attività complessiva condotta da aprile ad oggi. Cioè da quando si è insediato il nuovo consiglio federale presieduto da Giovanni Morzenti. Tema centrale di tutti gli interventi succedutisi sull’argomento la difficile situazione finanziaria in cui la Fisi si dibatte ormai da qualche tempo e comparsa in tutta la sua evidenza soprattutto negli ultimi mesi mentre sul fronte atleti la preparazione, anche grazie alle numerose ospitalità sinora offerte da vari centri turistici fra cui Asiago, sta procedendo secondo i programmi.
A riassumere presente e prospettive dello sport invernale italiano targato Fisi ha quindi provveduto Carmelo Ghilardi vice-presidente vicario. “La Fisi – ha sottolineato – fa parte della cosiddetta filiera del turismo invernale di cui rappresenta un settore importante. Certo non siamo messi bene ma la tranquillità non ci manca quindi si andrà avanti bene e con risorse adeguate. L’attività non è ridotta anzi stiamo cercando di rilanciare dove serve. Dal Coni ci si attende un aiuto concreto”.
A margine dell’incontro, su precisa richiesta, lo stesso Carmelo Ghilardi ha confermato avanzati contatti con tre-quattro sponsor di notevole importanza: “La stagione delle sponsorizzazioni – ha aggiunto il dirigente lombardo - sarà nel pieno delle sue potenzialità fra un paio di mesi quindi all’epoca saremo in grado di chiudere le trattative. Per ora è ancora sponsor top-secret ma, per esempio, alcune località sedi di gare di Coppa del Mondo ci hanno assicurato l’appoggio richiesto, altre stanno decidendo”. A manifestare vicinanza alla Fisi ed ai suoi attuali problemi anche le istituzioni locali: il Comune di ... (continua)

[ 10/08/2007 ] - Nadia Fanchini recupera. A settembre in Cile
Procede il recupero di Nadia Fanchini. La ventunenne camuna di Montecampione è alle prese con il recupero del ginocchio infortunato. Sta meglio Nadia, che tuttavia non ha ancora rimesso gli sci dopo l'intervento chirurgico per la rottura dei legamenti crociati. Ecco la bresciana: "Sto sempre meglio, ma che fatica. O meglio...che noia, visto che sono sempre alle prese con la fisioterapia, con la riabilitazione. Ho voglia di sciare , mi manca la neve". Lavora sodi Nadia. Ancora l'azzurra: "Erercizi in piscina, palestra per esercizi con la pressa e con piccoli pesi per non perdere il tono muscolare. E poi cure con terapia laser. Fino ad mese fa andavo a Manerbio tutti i giorni, un ora ad andare e un ora per tornare a casa. Adesso per fortuna tre giorni alla settimana". Nadia Fanchini tornerà sugli sci con il gruppo 2 a settembre in Sud America: "Volerò il 6 settembre alla volta del Cile. Manca solo l'ok, ma credo che il 27 agosto possa ottenere dall'ultimo controllo al ginocchio il via libera. E poi, finalmente spero basta con questi maledetti infortuni. Problemi cardiaci prima poi la commozione cerebrale, poi il ginocchio. Ma non ho certo perso entusiasmo e voglio tornare a sciare". E aggiungiamo noi, a salire sul podio, a vincere. Forza Nadia! (continua)

[ 13/07/2007 ] - Giorgio Rocca: "voglio tornare il numero uno"
Giorgione lavora sodo. Il campione delle porte strette si sta concentrando sulla preparazione atletica. Palestra, bici, piscina, con le tabelle di lavoro del fido Roberto Manzoni sempre in testa. La settimana scorsa, quando si allenava al Passo dello Stelvio appariva decisamente in una brillante forma fisica. Smagrito, scattante. “Ho lavorato ininterrottamente appena dopo l’operazione. Anche con le stampelle, non mi sono mai fermato. Dovevo mantenere la tonicità muscolare. Sono stato oltremodo attento anche all’alimentazione, in quanto proprio perché non solcavo la neve con gli sci, avevo bisogno di non lasciare andare il mio fisico”. Determinato come sempre Giorgio Rocca. D’altronde si sa. La meticolosità nel lavoro, affiancata alla sua classe cristallina, lo hanno portato nell’olimpo dei rapid gates. Lo sa bene il carabiniere valtellinese, e da li vuole ripartire. “Voglio tornare il numero uno dello slalom speciale. E’ stata una stagione difficile davvero. Ho sempre faticato a causa del ginocchio destro malandato. Non riuscivo ad attaccare, sciavo sempre in balia, ero rigido. Poi ho capito perché, solo quando dopo l’Alta Badia ho fatto un analisi al ginocchio. Non credevo che fosse messo così male. Dopo Aare ho deciso infatti di andare sotto i ferri”. E pensare che a conti fatti la stagione di Giorgio non era poi certo da buttar via. “Non male, ma non da Giorgio Rocca. Ho fatto un podio a Levi e poi sempre a ridosso dei primi tre. Ma ero abituato a ben altre posizioni, voglio tornare a vincere, a dettar legge in speciale”. Non teme gli avversari. Sa bene che la prima cosa da fare è stare bene fisicamente. “Infatti non ho forzato nelle prime sciate. Al Tonale prima con due raduni e poi allo Stelvio ho testato i nuovi materiali Salomon ma niente pali. Campo libero ed esercizi sulla neve per riprendere la giusta confidenza. Gente che va forte c’è, tuttavia. Nomi? Berthod, Albrecht, Moelgg, Matt, il solito Raich e Byggmark”. A fine agosto inizierà a fare sul serio, a ... (continua)

[ 07/07/2007 ] - Fisioterapia per Nadia Fanchini. Sugli sci in Cile
Nadia Fanchini lavora sodo. La bresciana di Montecampione continua il lavoro di recupero, a causa dell´incidente di fine stagione di Sierra Nevada. Operata a marzo al ginocchio destro per la ruttura dei legamenti crociati, l´atleta camuna si sta concentrando sulla fisioterapia per rimettere al piu´ presto gli sci: "Ho davvero tanta voglia di tornare sulla neve. Mi manca parecchio lo sci. Con molta probabilita´partiro´ alla volta del Cile a fine agosto con la squadra delle discipline veloci. Intanto faccio tanta fisioterapia, vuoi in piscina, vuoi con esercizi in palestra per rafforzare il muscolo della gamba destra. Lavoro spesso con la mia sorella piu´piccola Sabrina, anche lei con un ginocchio fuori uso. E poi non manca la bicletta per il mio recupero, naturalmente per il momento in piano. Il ginocchio ha volte mi fa ancora male, sento delle fitte, ma spero che per la trasferta sudamericana sia in condizioni accettabili". Nadia tuttavia guarda con fiducia al futuro: "Non solo gigante, superG e discesa libera. Partecipero´anche agli slalom valevoli per la combinata. Mi sento polivalente". (continua)

[ 21/06/2007 ] - La fame di Svindal e i pensieri della Kildow
E' stato il dominatore dell'inverno 2007. Due titoli del mondo, la coppa di cristallo e una disarmante costanza di rendimento su quasi tutti i fronti. Aksel Lund Svindal è arrivato alla piena maturità prima del previsto, quasi spronato dal ritiro pressochè contemporaneo dei due guru scandinavi Kjetill Andrè Aamodt e Lasse Kjus. Ma per il lungagnone norvegese l'anno che sta per iniziare lo aspetterà al varco, con una cambiale assolutamente sostaziosa in cerca di conferme. I primi mesi di primavera l'hanno visto quasi sempre in viaggio, di piacere a Roma, per motivi di sponsor tra Austria e Svizzera, il tutto intramezzato da sedute di allenamento in quota, Stelvio e ghiacciai svizzeri. Ora è giunta l'ora di riprendere a lavorare con costanza, prima di concedersi un'altro breve periodo di simil-relax nel mese di luglio. "La stagione passata è stata speciale, senza dubbio. Tanti successi, ma resto convinto che il più importante sia stato la coppa del Mondo: è una sfida che dura una stagione, 35 gare da correre il più possibile da protagonista, dove la fortuna aiuta poco in confronto ad un mondiale dove conta solo il risultato i giornata. Proprio per questo sento di non aver perso la fame e gli stimoli: il fare bene un'intera stagione è sfida sempre molto stuzzicante; c'è sempre modo di migliorare: nel numero di vittorie o nella costanza di piazzamenti nelle varie discipline. La voglia di far bene rimane immutata, nonostante i trionfi passati."
E per un campione che testimonia nuovamente il proprio entusiasmo e la propria voglia di vittoria, ce n'è un'altra ancora alle prese con il percorso di riabilitazione, dopo l'incidente che nello scorso inverno l'ha costretta a chiudere anticipatamente la stagione. Lindsey Kildow sta letteralmente contando i giorni che la separano dal ritorno in pista: "Tutto sta procedendo al meglio, la riabilitazione ed il recupero dopo l'infortunio non ha presentato problemi. Personalmente non l'ho vissuto male, questo periodo: ... (continua)

[ 14/06/2007 ] - Alla scoperta del Gruppo Coppa Europa
Prendete una frizzante serata di un incostante giugno trentino, prendete sei ragazze dai venticinque ai ventuno anni e mettetele sedute attorno ad un tavolino all'aperto, a parlare di questo e di quello, di aspettative e di timori, di qualche sogno, obiettivo e soprattutto di cosa sia la nazionale vista dall'interno del Gruppo Coppa Europa.
Innanzitutto una cosa va sottolineata. Questo è davvero un gruppo. Nel senso che le ragazze, pur di carattere completamente opposti, sono legate da un qualcosa che sembra andare oltre il semplice senso di squadra, forse proprio perchè all'interno del gruppo, condividendo esperienze, sensazioni ed emozioni, trovano ulteriori stimoli per affrontare col giusto sorriso anche questi mesi turbolenti, in cui parecchie certezze (se non tutte) sembrano vacillare.
Eh, le certezze. Se la stessa federazione è costretta a navigare a vista in un mare che più burrascoso non si può, dove è sempre più difficile trovare punti saldi, non potrebbe essere da meno per queste ragazze che, pur inserite nei quadri nazionali, non smetteranno mai di ringraziare i rispettivi corpi militari (nella fattispecie Esercito e Fiamme Gialle) per il supporto ricevuto in un ambiente incapace di garantire, è il caso di dirlo, la necessaria continuità o di proporre un progetto o piano di lavoro che permetta un qualche sviluppo nel corso degli anni. Difficoltà gestionali, si direbbe. Ma non solo. Il vacillare delle fondamenta si trasforma nei nuclei periferici in autentica oscillazione, e non sempre nel trambusto e nella "precarietà" si riescono a inseguire concentrazione e tranquillità d'animo per dare il meglio di sè. Anzi, si rischia di ritrovarsi con l'acqua alla gola, vivendo la stessa nazionale come una sorta di Spada di Damocle: oggi sì, domani...boh!
Dalle più giovani Larissa Hofer e Giulia Candiago, passando per Anna Marconi, Karoline Trojer, Magdalena Eisath fino alla "chioccia" Claudia Morandini in attesa che le due infortunate Irene ... (continua)

[ 24/05/2007 ] - I Canadesi in Tour, con la bici
Come conciliare la preparazione atletica estiva e la voglia di farsi conoscere, di parlare delle Olimpiadi in casa propria? La Federazione Canadese ho trovato una formula originale, utile e divertente: oltre 20 nazionali saranno impegnati da ieri e fino al 2 giugno in un tour sulle due ruote lungo 1000km, con partnenza a Calgary e arrivo a Whistler, passando per Lake Louise. Il Tour toccherà una serie di paesi e comunità ed è l'occasione, oltre che per allenarsi, per farsi conoscere, per "testimoniare il nostro serio impegno a vincere molte medaglie a Vancouver 2010" come ha dichiarato il DT Dusan Grasic. (continua)

[ 14/05/2007 ] - I Tedeschi per il 2007/2008
La Federazione Tedesca (DSV) ha annunciato la scorsa settimana le squadre per la stagione 07/08. Kathrin Hoelzl e Viktoria Rebensburg tornano in squadra nazionale, così come Maria Riesch e Monika Bergmann Schmuderer: in totale sono 12 le nazionali tedesche per la prossima stagione. Sul fronte maschile perdurano le difficoltà di costruire una squadra, che vede in Neureuther e Vogl gli atleti più rappresentativi. Nazionale Uomini: Felix Neureuther, Stephan Keppler, Dominik Stehle, Johannes Stehle, Peter Strodl e Alois Vogl. Nazionale Donne: Monika Bergmann-Schmuderer, Kathrin Hoelzl, Viktoria Rebensburg, Maria Riesch, Anja Blieninger, Fanny Chmelar, Carolin Fernsebner, Annemarie Gerg, Nina Perner, Susanne Riesch, Veronika Staber e Gina Stechert. Gruppo Coppa Europa: Christina Ammerer, Theresia Jocher, Anna Rottmayr, Monika Springl, Katharina Duerr e Marianne Mair (continua)

[ 12/05/2007 ] - Bode Miller lascia la Federazione
Bode Miller ha annunciato di aver abbandonato la sua Federazione, US Ski Team. Bode, dopo l'ultimo incontro con il DT Jesse Hunt e capoallenatore Phil McNichol ha preso una decisione destinata a fare molto rumore..."E' stata una decisione difficile da prendere, nonostante le divergenze sono stato in squadra nazionale per 11 anni...Non credo di poter eccellere e competere al livello che pretendo da me stesso rimanendo nella squadra nazionale. Continuerò a sciare da Americano per la bandiera Americana, e sono orgoglioso di farlo." Nella passata stagione Miller ha conquistato quattro vittorie in Coppa e sei podi, ma ha fallito ai Campionati del Mondo. Bode ha sempre manifestato insofferenza alle regole della federazione, in particolare Bode non vuole dormire in hotel coi compagni ma nel suo personale Motorhome. Lo scavezzacollo di Franconia nonostante una stagione altalenante ha conquistato la coppetta di superg. Bode non è l'unico ad aver fatto una scelta così radicale: anche Kristina Koznick nell'ultima parte della sua carriera si allenò da sola. Così come fece Kristina anche Bode dovrà pagarsi tutte le spese, ma certamente questo non sarà un problema insuperabile per lo spaghetti-cowboy. Più volte nel corso delle ultime stagioni Bode è stato polemico sia nei confronti della FIS che della propria federazione, minacciando più volte di abbandonare il Circus; questa decisione quindi si inserisce nella voglia di Bode di essere il più libero e artefice di se stesso possibile...Vedremo nel corso della prossima stagione se questa decisione darà i frutti sperati dall'atleta del New Hampshire... (continua)

[ 04/05/2007 ] - Giorgio Rocca riprende a correre
A due mesi e mezzo dall'intervento chirurgico al ginocchio destro effettuato a Torino dal Prof.Flavio Quaglia, assistito dal dott.Andrea Panzeri della commissione medica Fisi, Giorgio Rocca ha iniziato a correre. Ecco il livignasco: "finalmente adesso posso correre, o meglio iniziare con attenzione a farlo. Ho provato a fre una piccola sgambata, e sono felice perchè non ho avvertito nessun dolore". Si avvicina anche il tempo di tornare sulla neve. Chiude il Giorgione nazionale: "fra due settimane rimetterò gli sci. Ho una voglia matta di tornare sulla neve e recuperare il tempo perso". Continua positivamente insomma il recupero del campione valtellinese delle porte strette. (continua)

[ 04/04/2007 ] - Rocca: via le stampelle e fra un mese sugli sci
Giorgio Rocca si è recato a Torino, presso la clinica Fornaca, per il controllo a ginocchio destro a quaranta giorni dall’intervento. Il valtellinese dovrà continuare ad usare una sola stampella ancora per qualche giorno, prima di poter cominciare a pieno regime il lavoro di riabilitazione. Ecco il carabiniere di Livigno: “La voglia di tornare sugli sci è tantissima. So che devo ancora portare pazienza, prima ci sarà un mese abbondante di palestra e fisioterapia con il mio preparatore atletico. Comunque tutti i tempi fino ad ora sono stati rispettati, non ho più alcun tipo di dolore, quindi verso la metà di maggio potrò finalmente tornare sulla neve, anche se con molta calma. L’obiettivo è riprendere la preparazione con i miei compagni ed essere pronto al 100% per la prima gara della stagione.” (continua)

[ 28/03/2007 ] - Eisath:"Ho ancora benzina!"; Deflo:"Bene il podio"
E' felice Florian Eisath. Il finanziere di Obereggen è soddisfatto della vittoria nella Fis di Pampeago di Tesero valida per la Coppa Italia: "Sono contento perchè ho ancora benzina nel motore. Le Fis di Pampeago raccolgono sempre molti atleti della Coppa del Mondo e quindi si possono fare punti importanti. Domani il gigante e quindi gli slalom. Anche in speciale voglio fare bene". Nella finish area della Agnello ecco l'atleta di casa, Mirko Deflorian da Tesero: "Bene il podio, sono contento per questo terzo posto sulle nevi di casa. Domani tuttavia voglio migliorare nella sciata, devo far andare di più lo sci".
(continua)

[ 28/03/2007 ] - Campionati nazionali, la Rubens sfiora il filotto
Continua in questo finale di stagione il carosello dei vari campionati nazionali che anima piste e località di tutto l'emisfero boreale. Le notizie più rumorose arrivano in questa settimana da oltre Oceano e per la precisione da Whistler Mountain, sede dei campionati canadesi: mattatrice della settimana biancorossa è stata senza dubbio la polivalente Shona Rubens, davvero vicina a completare un significativo filotto aggiudicandosi tutte e quattro le prove in programma. La ventiduenne canadese è riuscita infatti ad imporsi in slalom, superg e discesa, arrendendosi soltanto tra le porte del gigante alla voglia di rivincita della compagna Britt Janik. L'eventuale poker della Rubens non sarebbe stato senza dubbio storico (ricordiamo che Svindal l'anno scorso fece 4 su 4) ma sicuramente un risultato raro e, quanto meno, particolare. Sempre Whistler Mountain ha ospitato anche gli assoluti maschili che hanno visto le ultime partecipazioni agonistiche di Thomas Grandi, secondo classificato alle spalle del giovane Paul Stutz nello slalom di apertura del programma. Doppietta invece per l'estroso Erik Guay, capace di imporsi in gigante ed in discesa mentre nel super-g la rivelazione stagionale John Kucera è stato sorpreso dal coetaneo Jeffrey Frisch.
Dal Canada alla Francia: la Val d'Isere continua a mettere in palio i titoli nazionali che in questi ultimi giorni hanno trovato un interprete speciale in Pierre Paquin, vincitore sia in discesa che in super-combinata mentre nelle gare femminili vanno registrati i successi di Sandrine Aubert in slalom ai danni di Florine DeLeymarie e di Ingrid Jacquemod in gigante, nella gara vinta dalla britannica Chemmy Alcott. Proprio l'avvenente inglese non ha avuto grosse difficoltà per aggiudicarsi il titolo inglese di discesa, imitata al maschile dal collega Finley Mickel.
Saliamo in Norvegia per i risultati delle prove tecniche: in gigante il due volte campione iridato e vincitore della Coppa del Mondo Aksel Lund Svindal non ... (continua)

[ 23/03/2007 ] - Nicole Hosp, l'antipersonagio di cristallo
Ha da poco compiuto ventitré anni, Nicole Hosp. Nata nel novembre dell'83 nella sua Bichlbach ha saputo crearsi una sua dimensione a partire dalla polivalenza. Agli albori della sua carriera non spiccano titoli mondiali juniores o exploit prodigiosi che lasciassero intuire la maturazione di una campionessa, ma è con il debutto nel massimo circuito mondiale che ha iniziato a brillare la stella della Hosp. Dopo i primi contatti nell'inverno 2002 e la successiva preparazione estiva, le è bastato tornare nel clima della Coppa del Mondo per sferrare la prima zampata: era l'ottobre 2002, le nevi erano quelle di Soelden, sferzate da un vento impossibile e da oltre 15 gradi sotto zero. Nicole non si fece scomodare anzi, impose la sua sciata pacata, essenziale in una giornata che vide lo storico successo a tre, con Maze, Flemmen e la stessa Hosp a dividersi il gradino più alto del podio. Inutile dire che da quel giorno la carriera della tirolese cambiò vorticosamente. Nei mesi succesivi seppe salire nuovamente sul podio sia in gigante che in slalom fino a mettersi al collo due brillanti medaglie (bronzo in slalom, argento in combinata) ai mondiali di St. Moritz prima di affrontare l'estate che l'avrebbe traghettata alla stagione più turbolenta della sua carriera. Nel 2003/04 la Hosp fu infatti bersagliata dalla sfortuna: dopo un primo infortunio ai legamenti del ginocchio durante un allenamento autunnale sulle stessi nevi di Solden, Nicole vide chiudersi anticipatamente la stagione a metà gennaio per la rottura della caviglia, rimediata in banalissimo scivolone su una lastra di ghiaccio. Ciò nonostante in poco più di due mesi di stagione seppe raccogliere cinque podi e due vittorie in Coppa del Mondo, in slalom sul Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio e nell'insidioso gigante di Lienz di fine anno. Il recupero dall'incidente all'articolazione non le consentì di rendere al meglio l'annata successiva, chiusa con qualche podio prima di riprendere il pieno ritmo nella ... (continua)

[ 17/03/2007 ] - Nicole Hosp vola e ipoteca la coppa.Esce la Schild
Clamoroso a Lenzerheide. La maledizione delle discipline tecniche si è abbattuta sui due leader della classifica generale con Benjamin Raich e Marlies Schild che rischiano di dire addio alle rispettive ambizioni di cristallo nella giornata che avrebbe dovuto consacrarli. Un crudele gioco del destino accumuna i due fidanzatini d'oltre Brennero; ma procediamo con ordine, partendo dalla gara femminile. Già la prima manche lasciava prevedere una giornata particolare: al comando della classifica provvisoria infatti non si trova la "solita" Marlies Schild, ma la compagna di squadra Nicole Hosp, la principale antagonista verso la coppa di cristallo. Approfittando di una seconda parte di manche piuttosto pacata della Schild, la ventiquattrenne di Bichlbach è riuscita infatti a scavalcarla di una dozzina di centesimi, contribuendo ad accumulare pressione sulle spalle della ventiseienne di Saalfelden. Pressione che, se vogliamo, è aumentata ancor più nella mente della Schild nel vedere uscire prematuramente il compagno Benni Raich, tradito da un grossolano errore nella prima manche del gigante che divideva le due frazioni dello slalom femminile.
Ma il colpo di scena vero è arrivato nella seconda manche: prima Maria Riesch, poi Anna Ottosson prendono il comando, ma la vera zampata graffiante arriva dai potentissimi quadricipiti di Anja Paerson, improvvisamente ritrovatasi anche tra i paletti stretti e capace di lasciare ad oltre un secondo Veronika Zuzulova nonostante un gravissimo errore nella parte iniziale del tracciato: robe da Tomba!
Vabbè, ma il bello ha ancora da venire quando dal cancelletto si affaccia Marlies Schild. L'avvio è deciso, l'aquila sembra domare a dovere il ripido muro della pista intitolata a Silvano Beltrametti ma, poco prima dell'intermedio, ecco il patatrac: Marlies incrocia le code, perde l'appoggio sull'interno e finisce per deragliare perdendo secondi d'oro. Risale a scaletta, la Schild, ma ormai la frittata è fatta; un po' come a ... (continua)

[ 16/03/2007 ] - Finali CE: podi per E. Fanchini, Mazzotti, Schnarf
Dopo le prove tecniche di Madesimo/Campodolcino, le Finali di Coppa Europa si spostano per la velocità sulle nevi di Santa Caterina Valfurva, evento organizzato dal Consorzio turistico Valmalenco, dall’ A.S. Caspoggio e dallo Sci Club Futuro. La pista Deborah Compagnoni ha ospitato la prova cronometrata della discesa maschile e la discesa libera femminile. Elena Fanchini, già argento mondiale su questa pista due anni fa, chiude al 3°posto. “Finalmente una buona gara dopo una stagione in cui ho fatto fatica. Tuttavia ho sbagliato nella parte centrale, altrimenti sarei arrivata ancora più avanti. Voglio rifarmi domani e puntare alla vittoria”. La gara è stata vinta dall’austriaca Christine Sponring, che si è aggiudicata anche la super combinata, grazie alla manche di slalom disputa sulla pista Cevedale. La discesa ha visto una brillante Lucia Mazzotti chiudere in 7a piazza: la tarvisiana rimane in testa alla classifica di Coppa Europa di discesa, nonostante nella standing sia in vetta ex-equo con un’altra atleta. “Nella libera di domani mi gioco il podio, attaccherò senza far calcoli. Mi sono trovata bene sulla Compagnoni, domani devo essere più fluida e sciolta, per poter piazzarmi ancora meglio. Sono motivata e serena per quest’altro appuntamento”. La Mazzotti è stata ottima 3a anche in combinata. 2a un'altra azzurra, Johanna Schnarf. Insomma è grand’Italia anche a Santa Caterina, dopo i podi nelle discipline tecniche a Madesimo/Campodolcino. Ecco la Schnarf: “Sono una polivalente, quindi punto parecchio alla super combinata. Disputo tra Coppa Europa e Coppa del Mondo tutte le discipline. Questa stagione per me è di transizione, a causa dell’infortunio che mi ha fatto perdere gran parte della preparazione. Poi ho ancora problemi ad un ginocchio, ma sto stringendo i denti per andare avanti. Un podio in questa situazioni non può che rendermi felice”. Questa mattina si è disputa una discesa di Coppa Europa recupero di una gara annullata in precedenza. Domani andrà ... (continua)

[ 14/03/2007 ] - La Götschl continua a volare, la Schild impara
Il thriller continua. La discesa di Lenzerheide, che sotto il caldo sole del mezzogiorno della Valbella ha chiuso la stagione delle donne-jet, è riuscita, se era possibile, a scombussolare ancora di più le carte di questo finale di stagione. Se da una parte infatti Renate Götschl si è dimostrata ancora una volta la più forte del lotto facendo saltare l'unico pallottoliere che ancora teneva il conto delle sue vittorie, dall'altra Marlies Schild ha trovato nei suoi fulminei Atomic la spinta giusta per domare la difficile discesa svizzera fino ad ottenere un clamoroso secondo posto. Un risultato che andrebbe sottolineato a tratto marcato ma per dargli la giusta enfatizzazione basta dire che nella giornata per lei teoricamente più difficile la ventiseienne di Saafelden ha dato un importante scacco alle concorrenti. Se sia già una mossa da scacco matto è presto per dirlo, ma in pochi giorni anche gli ultimi dubbi si scioglieranno. Ottanta punti per la Schild sono oro, sono una boccata d'aria d'assoluto valore che le consente di allungare nei confronti di Nicole Hosp (oggi a sua volta molto positiva con la sesta posizione), portando il divario che le separa in vetta alla generale a 55 punti. E manca una gara in meno alla fine della stagione e per le altre le speranze sembrano ridotte al lumicino: la Götschl nonostante la vittoria odierna resta ad oltre 80 punti dalla Schild e la vittoria nella generale sembra ormai soltanto un miraggio. Ancora peggio è andata, se vogliamo, a Julia Mancuso. Il quinto posto di oggi consente all'americanina di guadagnare (pochi) punti sulla sola Hosp e considerando la scarsa vena stagionale tra i paletti stretti, gli 86 punti di ritardo dalla vetta impongono due prove monstre nel super-g di domani e nel gigante conclusivo di domenica. Sempre che da qui a domenica i giochi siano ancora aperti. Con una Schild tanto determinata domani potrebbe scapparci un'altra sorpresa e la stessa bionda Marlies sabato si troverebbe in mano il colpo del ko ... (continua)

[ 17/02/2007 ] - Moelgg splendido argento. Solo Matt meglio di lui
Ha fatto bene a stringere i denti, a non mollare, a metterci grinta.Ci ha creduto, ci ha sperato, ci è riuscito: l'incubo del mal di schiena si è trasformato in un sogno fantastico per Manfred Moelgg, il sogno di portare a casa, nella sua San Vigilio, una medaglia d'argento mondiale. E dire che fino a questa mattina, come abbiamo scritto ieri sera, la sua partecipazione era in dubbio sempre per causa di quel maledetto mal di schiena che lo tormenta ormai da diverse stagioni. Persino la sorellina Manuela intervistata ieri al parterre della gara femminile notturna non sapeva se il frattelo avrebbe preso via alla gara. Alla fine della prima manche Manfred è sesto, guarda il tabellone con i denti stretti, stretti per il dolore e per la rabbia ma anche per la gioia di aver fatto una manche più che discreta. La prima manche si chiude con un tempo stellare dell'austriaco Matt; tranne lui tutti gli altri sono chiusi in pochi decimi, la gara si può ancora fare. Moltissimi i protagonisti che saltano nella prima, vuoi per l'eccessiva foga, vuoi per la voglia di non far calcoli in un mondiale, vuoi per la neve così particolare: il favorito Byggmark, Ligety, Grandi, Herbst,Berthod, Schoenfelder, Svindal Zurbriggen, Albrecht e Miller e gli azzurri Rocca e Thaler. Per Giorgione una manche che poteva essere discreta ma il suo sogno si infrange a poche porte dall'arrivo per un errore "da principiante" come lo ha definito Rocca stesso. Si parte per la seconda manche, disegnata dal nostro tecnico Ravetto, e la sinfonia non cambia: errori ed uscite che mietono altre vittime eccellenti (Palander, Kostelic, Larsson, Neureuther, Bourgeat e il nostro Deville) permettendo ad alcuni atleti dalle retrovie di scalare la classifica. Ma i primi hanno un grande vantaggio e Manfred attacca nella seconda con grande classe, irresistibile nella seconda frazione di manche...taglia il traguardo e la sensazione di aver fatto qualcosa di storico è già palpabile. Partono poi Grange, Raich e Pranger che ... (continua)

[ 16/02/2007 ] - Raich e soci nella lotteria dello slalom
"Voglio l'oro." Non bada a scaramanzie o a giri di parole, Benjamin Raich. Scottato dalla caduta del gigante di due giorni fa, il ventinovenne della Pitztal è deciso a sfruttare tutte le sue capacità per ripinguare il suo bottino che al momento "si limita" all'argento della combinata. Non è più abituato a vincere così poco, Benni e domani darà battaglia per cercare di confermare il titolo mondiale (e olimpico) che detiene. Ma la gara di domani si preannuncia quanto meno imprevedibile. Su un tracciato tecnicamente semplice che tende ad appiattire i valori in campo, il numero di pretendenti alla vittoria si allarga ancor di più e va a comprendere praticamente una decina di atleti, dall'Austria alla Svezia. Se Raich può essere considerato favortiro, se non altro per il pettorale rosso che indosserà, non da meno sono il suo compagno di squadra Mario Matt e i tre quarti della formazione di casa che con Markus Larsson, Andre Myhrer e Jens Byggmark si possono addirittura permettere di sognare il colpaccio. Proprio il vncitore della due giorni di Kitzbuhel, nonostante la febbre che lo attanaglia da qualche giorno, sembra essere in grado di completare un'altro exploit in una stagione che l'ha visto protagonista di una crescita esponenziale. La giovane età e la scarsa esperienza potrebbero influire negativamente al primo mondiale, oltretutto se disputato davanti a migliaia di tifosi festanti; ma allo stesso tempo nelle poche gare di coppa del mondo il giovincello di Tarnaby ha messo in mostra una spregiudicatezza da manuale e l'eventualità del colpaccio, invece che intimorirlo potrebbe addirittura galvanizzarlo. Insomma, imprevedibile. Come è difficile prevedere cosa saranno in grado di fare gli azzurri. Giorgio Rocca e Manuel Moelgg sembrano continuare la personalissima lotta contro l'infermeria: il livignasco per il ginocchio destro che non vuole saperne di lasciarlo in pace. Tra un'infiltrazione e l'altra Giorgione sembra riuscito a mantenere una discreta brillantezza ... (continua)

[ 15/02/2007 ] - Slalom femminile: Marlies Schild teme l'imboscata
Se alla vigilia del Mondiale si poteva ipotizzare una medaglia d'oro quasi scontata, era proprio quella dello slalom femminile. Marlies Schild si presenta infatti con le vesti della dominatrice assoluta dei paletti stretti: sei uscite e cinque vittorie (la sesta gettata all'ortiche) condite da migliori parziali di manche in ben 9 occasioni. Dati che in situazioni normali non lascerebbero spazio alla concorrenza, un po' come è successo in questi mesi di Coppa del Mondo. Ma domani sarà un'altra storia: questa rassegna iridata ha già abituato a sorprese e a temerle sono soprattutto i favoriti della vigilia. Oltretutto se si presentano in condizioni di forma non ottimali. Sì, perchè la dolce e sorridente Marlies è uscita un po' malconcia dalla caduta del gigante di martedì sera: una bella botta al fianco sinistro, con un ematoma che da fastidio: "Il fianco mi fa male, è stata una bella botta ma non credo che mi limiterà nella gara di domani - dice Marlies - Anzi, forse il sapere di non essere al meglio mi aiuterà ulteriormente a dare il massimo." Forse non sarà il leggero infortunio a condizionare l'azione della ventiseienne di Saalfelden ma l'impressione è comunque che non sarà una passeggiata per l'austriaca. Le avversarie che in stagione la seguivano da lontano proveranno in tutti i modi a fare lo sgambetto alla signorina Raich, a cominciare dalle giovani virgulte dell'est: Sarka Zahrobska scoppia di salute e la prima manche del gigante è lì per dimostrarlo. Sarà lei molto probabilmente la maggiore antagonista della Schild, ma anche Ana Jelusic e Veronika Zuzulova hanno le carte in regola per sovvertire il pronostico. E se Anja Paerson non sarà in grado di ritornare sul trono iridato che l'ospitò nel 2001, la Svezia potrà contare su Therese Borssen (vincitrice nell'unica giornata di sbandamento della Schild a Semmering), Anna Ottosson e la giovane Maria Pietilae Holmner esaltata dall'argento conquistato dalle porte larghe. E poi ancora Resi Stiegler, in gran forma e ... (continua)

[ 13/02/2007 ] - Domani mattina tocca a Blardone: Raich favorito?
A dodici ore e poco più di distanza dal gigante femminile, toccherà agli uomini salire alla ribalta: diversa pista e diversa atmosfera con il sole a baciare e riscaldare la frigida aria svedese. Un gigante, quello di domani, che potrebbe regalare molte sorprese, magari scompaginando un po' l'elenco dei favoriti come già successo in super-g e combinata. Un elenco che altrimenti prevederebbe i soliti noti, a cominciare dal campione olimpico in carica, Benjamin Raich, più dell'attuale Hermann Maier capofila del Wunderteam alla disperata ricerca di un titolo mondiale. E chissà che approfittando della concomitanza con San Valentino il ventinovenne della Pitztal non decida di regalare una vittoria alla fidanzata Marlies Schild, per rincuorarla dopo lo scivolone odierno. Si scherza, ovviamente. Ma il principale favorito della gara di domani sembra proprio essere il detentore della Coppa del Mondo, anche se saranno in molti a tentare di mettergli il bastone tra le ruote. I nomi in fondo sono i soliti noti, ma val la pena ricordarli: Kalle Palander, Bode Miller, Massimiliano Blardone, lo stesso Aksel Lund Svindal senza dimenticare la grinta e la voglia di riscatto di Didier Cuche. Ma c'è un altro personaggio che sta vivendo nella bufera questi giorni, ed è il campione mondiale uscente, Hermann Maier. La sua fama gli ha concesso un posto in discesa a discapito di Cristoph Gruber, una deroga che il campionissimo di Flachau non ha fatto fruttare come i tecnici si aspettavano, attirandosi così le critiche di molti, in patria e non. Attorno ad Herminator si è creato un clima piuttosto teso e non è escluso che domani Maier possa ritrovare la grinta e la volontà di sorprendere il mondo per l'ennesima volta. Probabilmente è solo fanta-sci, ma con molto fascino. Ed in fondo le motivazioni sono simili a quelle che potrebbe trovare lo stesso Gruber: il tirolese ha spesso dato sfoggio della sua imprevedibilità e visto che lo stato di forma che versa è più che eccellente...magari un ... (continua)

[ 13/02/2007 ] - Quattro moschettiere all'attacco di un gigante
Denise Karbon, Nicole Gius, Karen Putzer e Manuela Moelgg: sono queste le quattro protagoniste della giornata odierna, la prima di questa rassegna iridata ad essere interamente ospitata dalla luce dei riflettori. Quattro ragazze che covano in diverse maniere sogni di gloria, nella speranza di poter scalare il podio mondiale di Aare o, per lo meno, di provarci. Tutte e quattro hanno inziato la stagione in sordina, chi per recuperare da un'operazione, chi per completare il cammino di ritorno dopo l'ennesimo grave incidente, chi per l'incognita di una schiena che continua a fare i capricci e chi per vedere di ritrovare un posto in squadra dopo l'esclusione estiva.Tutte e 4 con sci nuovi da conoscere.
I precedenti di Denise
Se tra le azzurre c'è una ragazza cui Aare ha portato bene è senza dubbio Denise Karbon, terza e quarta sulla pista che ospiterà il gigante mondiale negli inverni 2003 e 2004. In entrambe lo occasioni la dominatrice di giornata fu Anja Paerson e chissà che i ricorsi storici non possano riproporre anche oggi le stesse protagoniste. Ma come arriva la ventisettenne di Castelrotto all'appuntamento iridato? Sicuramente tranquilla e determinata, da far suo. Ma assolutamente rinfrancata dal podio di Cortina e da un ginocchio che ha finalmente dimenticato (insieme alla mente) l'ennesimo grave infortunio. Sulla carta il tracciato di gara non sembra favorirla, ma i precedenti parlano a su favore: negli ultimi allenamenti sul Lusia Denise è apparsa decisa e brillante come ai bei tempi; condizioni ideali per lasciare il segno, magari con un pizzico di aiuto da parte della dea bendata: cacciatrice.
La classe di Karen
Agli ottimi precedenti della Karbon fanno da contraltare le difficoltà di Karen Putzer, mai capace di esprimersi al meglio sul tracciato svedese. Il miglior risultato della poliziotta di Nova levante ad Aare è un nono posto, arrivato agli sgoccioli della stagione 2002-03, quella dei record per intendersi. Ma da allora molto è ... (continua)

[ 11/02/2007 ] - Aksel Lund Svindal, la discesa iridata è norvegese
Sventola la bandiera norvegese sul gradino più alto del podio della discesa libera dei mondiali di Aare 2007. Il merito è di Aksel Lund Svindal che riesce nell'intento mai riuscito ai suoi maestri Kjetill Andrè Aamodt e Lasse Kjus, capaci di raccogliere medaglie a gogo senza però mai agguantare l'oro nella disciplina più veloce. E nella stagione in cui i due campiomissimi norvegesi hanno appeso gli sci ai chiodi, ecco che il lungagnone di Kjeller ne ha preso con prepotenza il posto, conquistando con assoluta autorità un titolo mondiale che va a fare il paio con l'argento della combinata di Bormio 2005. Non ha lasciato spazio alla concorrenza, il vichingo classe 82: conclusa la sua prova baciata dal sole in 1:44"68 ha visto il primo inseguitore chiudere a 74 centesimi di distanza. Un inseguitore che risponde al nome di Jan Hudec, canadese di origine ceka ennesima sorpresa del mondiale svedese; come è sorprendente trovare sul gradino più basso del podio l'autentico padrone di casa, Patrick Jaerbyn: trentotto anni trascorsi ad allenarsi sulla pista di Aare per raggiungere un bronzo che, è il caso di dirlo, vale una carriera.
E tutti gli altri? Lontani, a cominciare dai tanto attesi alfieri della Head, racchiusi in una manciata di centesimi tra il quinto ed il settimo posto: Ambrosi Hoffmann, Didier Cuche e Bode Miller, con Marco Buechel uscito a metà gara dopo aver fatto segnare intermedi in linea con quelli di Svindal. Ma l'occasione migliore l'ha sprecata Michael Walchhofer: velocissimo nella parte iniziale, prima di gettare al vento la possibilità di bissare il trionfo di St. Moritz con due pesanti errori all'imbocco del tratto cruciale del tracciato. Quello in cui Svindal ha fatto la differenza. Leggermente avvantaggiato da una visibilità davvero perfetta e da un sole pieno, il leader della Coppa del Mondo ha saputo trovare il giusto copromesso tra linee e scorrevolezza, equilibrando alla perfezione la sua volontà di seguire traiettorie dirette con quella ... (continua)

[ 10/02/2007 ] - Svindal e Strobl contro l'armata Head.Fill,provaci
E' arrivato quindi il momento della discesa libera, l'evento atteso da più parti come il più spettacolare della rassegna, Austria in primis. Con l'ingresso nel primo week-end di gare questi mondiali di Aare 2007 stanno decisamente entrando nel vivo e nella località svedese sono attese per questi giorni decine di migliaia di spettatori. La gara di oggi non parte con un principale favorito. Il tracciato, bello ma non tecnicissimo, non sembra poter avvantaggiare la scorrevolezza di un Deneriaz piuttosto che la tecnica sopraffina di uno Scheiber, la magia di un Miller o la grinta di un Cuche. Piuttosto a distribuire nel modo più preciso le carte potrebbe essere la neve svedese: le temperature rigide di questi giorni hanno consolidato il manto ed ormai si è intuito come su una neve tanto "fredda" ci sono materiali che si adattano meglio di altri. Il riferimento principale potrebbe essere per gli Head del nuovo corso firmato da Rainer Salzgeber: materiali velocissimi per tutta la stagione che dopo aver accompagnato la scalata all'iride di Staudacher potrebbero ripetersi oggi, contando oltretutto su una pattuglia di alfieri di prim'ordine. Bode Miller, Didier Cuche e Marco Buechel saranno in prima linea nel tentativo di mettersi al collo la tanto agognata medaglia d'oro, attesa come il pane anche in casa Austria. Il Wunderteam per ora è ancora a secco di ori (come anche gli statunitensi...) ed il quartetto in pista oggi partirà con i giusti propositi per cancellare lo zero nel medagliere. Da quanto emerso in prova i maggiori indiziati tra gli austriaci sembrano essere Fritz Strobl (all'ultimo impegno iridato della carriera) ed Hermann Maier, anche se Miki Walchhofer farà di tutto per mantenere l'aura di migliore discesista del lotto guadagnatasi con la vittoria delle ultime due coppette di specialità. Meno favorito sembra essere il giovane Mario Scheiber ma il vincitore oggi potrebbe essere qualcun altro. Come Svindal, ad esempio. Anche il lungagnone norvegese ha ... (continua)

[ 03/02/2007 ] - Goetschl-Kildow-Mancuso: sarà gioco a tre?
Dopo la falsa partenza di oggi, domani si dovrebbe iniziare sul serio, con una delle prove che, alla vigilia, sembra poter nascondere la giusta dose di fascino. Stando a quanto visto in questi primi super-g stagionali, il discorso vittoria (e forse anche il discorso podio) non dovrebbe staccarsi più di tanto dal trinomio Renate Goetschl, Lindsey Kildow e Julia Mancuso. Tre prime donne dal carattere completamente diverso ma capaci di interpretare alla perfezione il ruolo di protagoniste. C'è la spensieratezza e l'esuberanza della giovane californiana, la serietà della ragazza del Minnesota trapiantatasi a Vail e l'esperienza della regina della velocità, la Speed Queen che oltre alle 43 vittorie in coppa del Mondo può vantare anche due titoli iridati, in discesa e combinata. Manca quello di super-g, e visto che l'appetito vien mangiando, la bionda trentaduenne del salisburghese vorrà sicuramente colmare la lacuna con un trionfo che sarebbe senza dubbio annunciato. Ma le due giovincelle a stelle e strisce non saranno di certo disposte a cedere il passo alla veterana Goetschl, anzi...
Ed oltre a questo terribile ed eterogeneo terzetto ci sarà da tenere d'occhio la padrona di casa, Anja Paerson. Si è nascosta nelle ultime due settimane, la svedesona di Tarnaby. Si è nascosta per ritrovare se stessa, si è nascosta per ritrovare le sensazioni smarrite ed il giusto feeling con i suoi materiali. la Paerson ha rimpianto in questi giorni la scelta di tornare subito alle gare, senza aspettare il piendo recupero dopo l'intervento dei mesi scorsi. Ha faticato a trovare il ritmo che gli era consono ma ora, stando alle sue dichiarazioni, sembra pronta a riprendere il cammino interrotto nello scorso marzo. L'essersi un po' defilata, aver lasciato la scena alle altre potrebbe averle infuso una determinazione ancora maggiore di quella che un mondiale in casa può infondere a qualunque atleta. Ha ancora fame di successi la ventiquattrenne svedese e domani, nella prima dei "suoi" ... (continua)

[ 02/02/2007 ] - Peter Fill: "Ad Aare per stare con i migliori"
E' al suo terzo mondiale, Peter Fill. L'anunciata promessa della polivalenza azzurra sta iniziando a confermare le attese che da molteplici parti hanno accompagnato questi primi anni di carriera. Ed i Mondiali di Aare arrivano proprio nel cuore di una stagione che il ventitreenne di Castelrotto sta vivendo da protagonista in tre discipline: super-g, discesa e combinata. "Ormai ho capito che i Mondiali sono gare difficili: rispetto alle normali sfide di Coppa del Mondo entrano in gioco fattori diversi, a volte imprevedibili. Proprio per questo so che non sarà gioco facile, ma ad Aare voglio provare a continuare quanto meno la striscia di risultati positivi di queti mesi. La pista di discesa e super-g mi piace molto, non è semplice come può sembrare perchè in alcuni tratti è difficile "portare fuori" la giusta velocità. L'anno passato mi ci sono trovato davvero bene [i](3° in discesa e 7° in super-g alle finali della Coppa 2005-06, ndr)[/i] e spero di riuscire a trovare il risultato che voglio. I possibili avverari? sono tanti, purtroppo e c'è sempre la possibilità di trovare la sorpresa di giornata, capace di beffare i favoriti della vigilia." Questi due mesi di Coppa del Mondo hanno regalato un Fill costante ad altissimi livelli, ed il quarto posto nella classifica generale lo sta a dimostrare. Ma "Pietro" non ci vuole pensare: "Ora non voglio più pensare alla Coppa del Mondo. Quanto fatto fin qui non importa quasi niente: dipende tutto dalla singola gara iridata e si sa come in queste occasioni contino solo le prime tre posizioni. Alla classifica generale torerò a pensarci tra due settimane anche se no l'ho mai considerata un obiettivo primario."
E del gruppo degli uomini-jet fa parte anche un ritrovvato Wener Heel, guarito dalla frattura al braccio rimediata in Nord America e arruolato dal dt Flavio Roda per i mondiali svedesi: "Non posso che ringraziare lo staff federale per la fiducia mostrata nei miei confronti. In fin dei conti ho disputato solo tre gare ... (continua)

[ 31/01/2007 ] - Le ragazze azzurre all'attacco dei Mondiali
Ormai ci siamo. Manca poco all'apertura della rassegna iridata di Aare ed anche nella testa delle ragazze azzurre inizia a prendere forma l'obiettivo mondiale. A cominciare da Elena Fanchini che proprio sulle nevi scandinave spera di ritrovare le sensazioni di qualche mese fa. Nello sguardo della ventiduenne camuna si legge la determinazione dei giorni migliori; nelle sue parole brilla la voglia di un veloce e rapido riscatto: "Ad Aare mi presenterò con l'obiettivo unico di difendere l'argento conquistato a Santa Caterina e farò di tutto per cercare di migliorarlo ulteriormente. Questa stagione è iniziata in maniera veramente difficile, ma il mio problema è sostanzialmente di testa e credo che sia giunto il momento di superarlo. La pista di Aare mi piace, l'ho gradita molto e sono convinta che potrò fare bene." La determinazione di Elena sorprende, la sua carica è addirittura maggiore di quella della sorella Nadia che ci scherza un po' su: "Elena ha detto cose pesanti ed importanti, staremo a vedere! Per quanto mi riguarda il percorso di avvicinamento ai mondiali è stato travagliato: sono partita bene con le prime discese ma poi l'infortunio al polso ha condizionato l'ultimo mese di gare; ora fisicamente sono pressochè recuperata. I problemi ci sono stati e sembrano superati, la mia intenzione principale è quella di vivere alla giornata, cercando di tornare a casa senza rammarichi, cosciente di essermi giocata al meglio tutte le mie carte, indipendentemente dal risultato finale. Perchè quello sia buono, ci vuole anche un pizzico di fortuna."
E tra le undici azzurre in partenza per la Svezia, c'è anche chi sulle nevi di Aare ha conosciuto la gioia del podio. Daniela Merighetti nel marzo 2003 era ancora una specialista del gigante e quel secondo posto è rimasto l'unico podio di una carriera che la vede ora ottima interprete della discesa. "Non avrei mai pensato di riuscire ad andare bene così presto nelle veloci - dice Dada - e nonostante gli allenamenti fin ... (continua)

[ 28/01/2007 ] - Byggmark concede il bis ma Manfred Mölgg è terzo
Doppietta d'autore quella di Jens Byggmark sulla Streif di Kitzbuhel. Dopo il successo rotondo di ieri, lo svedese di Tarnaby ha saputo oggi ripetersi e si sa che, dopo una vittoria, la cosa più difficile è proprio confermarsi. Ma il biondo ventunenne non ha ceduto sotto la pressione delle attese e di un pettorale rosso probabilmente mai nemmeno toccato: quinto al termine della prima manche, ha saputo attaccare a tutta, infilandosi davanti a un Felix Neureuther autore a sua volta di una seconda frazione da manuale. A Byggmark non restava poi altro da fare che girarsi ad osservare i quattro avversari rimasti: tre austriaci ed un azzurro, il brillantissimo Manfred Mölgg riuscito a staccare il miglior tempo nel corso della mattinata, nonostante partisse con un 23 non proprio comodissimo. Il primo aquilotto a prendere la via della pista è stato Rainer Schönfelder che ha finito però col salutare anticipatamente il pubblico uscendo a poche porte dalla conclusione. Decisamente più brillante di lui Mario Matt, voglioso a tutti i costi di migliorare la piazza d'onore di ieri: il tirolese tentenna, attacca, rischia ma due piccolissimi centesimi gli impediscono di scalzare lo svedesino dalla "zona del leader". Ormai la gara volge agli sgoccioli, Byggmark ha già entrambi i piedi sul podio, quando alla partenza mancano solo i due Manfred: Pranger pasticcia un po' è chiude piuttosto lontano (alla fine sarà ottavo), Mölgg invece si tuffa nella pista senza troppe remore, come richiesto da un tracciato infido, in cui a far calcoli si rischia troppo spesso di sbagliarli. L'atteggiamento del ventiquattrenne di S. Vigilio di Marebbe è quello giusto, la fortuna forse no, se è vero che 5 insignificanti centesimi lo separano dal primo successo in carriera, consentendogli però di salire nuovamente sul podio a 3 anni esatti di distanza dall'indimenticabile secondo posto sotto i riflettori di Schladming.
Schladming. Tre due giorni sarà la sua volta, sarà ancora slalom spettacolo come ... (continua)

[ 27/01/2007 ] - Jens Byggmark, chi è costui?Trionfo svedese a Kitz
No, non è un Carneade. O meglio, non più. Poteva esserlo qualche mese fa a Levi quando, partendo dalle retrovie chiuse al quinto posto la prima gara dell'anno. Poteva esserlo, ma forse non lo era nemmeno allora, perchè già nella stagione precedente era riuscito a guadagnarsi un posticino sotto i riflettori della Coppa del Mondo chiudendo al terzo posto la classifica di slalom del circuito continentale. Ma allora chi è Jens Byggmark? Semplice, un giovanotto di ventuno anni nato a Tarnaby (anche lui? dopo Stenmark e la Paerson?) e capace nel giro di 3 mesi di prendere confidenza con la Coppa del Mondo, di mettersi in luce fino a vincere, pardon, a dominare lo slalom di Kitzbuhel. Uno slalom meno classico del solito, visto che si è disputato per metà sul tratto finale della discesa libera, ma in fondo poco importa. Con la forza della spregiudicatezza di chi ha ben poco da perdere, lo svedese ha saputo stupire tutti nel corso della prima manche, quando ha rifilato un secondo abbondante a Benni Raich, fino a quel momento tranquillo al comando della graduatoria. La sorpresa del ragazzo della Piztal, rimasto letteralmente a bocca spalancata, è indice sufficientemente chiaro del valore dell'exploit di Byggmark: un giovane dal talento evidente, ma, si pensava, ancora piuttosto acerbo per primeggiare. Ed invece no. Per di più l'acuto dello svedese è arrivato in una giornata difficile, con una fitta nevicata a rallentare la scena e ad offuscare una visibilità già di per sè appiattita dalle nuvole basse che circondavano la Streif: alcuni hanno patito la situazione precaria, altri meno, come Marc Berthod che, a tre settimane dal trionfo di Adelboden ha voluto riprovarci, chiudendo alle spalle di Byggmark la prima manche, seppur staccato di 8 decimi. La seconda manche ha poi visto l'arrembante svizzero uscire a testa alta, spalancando le porte al recupero di Mario Matt, cavallo di ritorno di queste ultime due stagioni dopo qualche anno trascorso al limite dell'anonimato. ... (continua)

[ 27/01/2007 ] - Renate: chi ti ferma più?
Ancora lei, Renate Götschl. Dopo la vittoria di ieri in super-g l'austriaca si è ripetuta, alla grandissima, anche nella discesa odierna, infliggendo distacchi abissali alle due compagne di squadra che hanno avuto l'onore di affiacarla sul podio di giornata. Due damigelle speciali, se vogliamo: Lizi Görgl torna infatti ad affacciarsi sul podio dopo una stagione abbastanza difficile, con tanta costanza di piazzamento con pochi acuti mentre Maria Holuas, tirolese di 24 anni, trova per la prima volta la via del podio, dopo il quarto posto a sorpresa conquistato un paio di settimane fa ad Altenmarkt. Ma in cima, ad osservare tutte dall'alto della sua classe e dei suoi 43 successi in carriera (che lontano quel marzo del '93 quando seppe vincere, all'esordio in Coppa, tra i paletti stretti di Hafjell) c'è Renate Götschl: velocissima, impeccabile, perfetta. Gli aggettivi si sprecano ormai per commentare le imprese di questa trentaduenne dal talento purissimo, diventata col passare degli anni una fuoriclasse come poche, in una lenta ma inesorabile maturazione rispetto al "cavallo pazzo" dei suoi primi anni nel circo bianco. Un secondo e due decimi lasciano ben poco spazio al commento di una gara condotta dal resto del gruppo sul filo di un equilibrio precario, rotto quasi subito dalla stessa Holaus, capace di prendere in mano le redini del gioco con il pettorale numero 2. Dopo di lei, però, ancora equilibrio, con una buonissima Daniela Merighetti (alla fine decima e ancora una volta migliore delle azzurre) che ha provato ad insidiare l'austriaca. Ma la Holaus (in certo senso come la Janyck ieri) ha costruito la sua impresa personale tra i curvoni nel bosco di San Sicario, a conferma delle tante buone cose messe in mostra in queste prime uscite sul palcoscenico che conta. E così per attendere un avvicendamento al vertice bisogna aspettare la discesa dell'altra austriaca, la Görgl che con il numero 17 sembrava poter dare il via alla lotta tra le migliori. Invece no: quasi ... (continua)

[ 25/01/2007 ] - Giorgione: "Tre slalom per rilanciarmi"
“Tre slalom in cinque giorni rappresentano un’ottima occasione di rilancio”. Giorgio Rocca è partito alla volta di Kitz dopo l'allenamento mattutino in Val di Fassa. “Ho voglia di sciare, sentivo la mancanza dei pali stretti. Sento particolarmente le gare di Kitzbuhel e Schladming perché non sono mai riuscito a fare bene. Sembra quasi una maledizione, ma ogni anno in Austria ho sempre avuto un calo di forma oppure sono successe cose strane, come il problema cronometrico.”
Giorgio è deciso:”Visto che in questa stagione ho già avuto un po’ di problemi, speriamo che l’Austria possa rappresentareun ottimo trampolino di lancio verso i Mondiali svedesi.”Per quanto riguarda la condizione fisica, il ginocchio continua a dare fastidio:”Non c’è nulla di nuovo rispetto alle settimane passate. Il dolore c’è, inutile negarlo, ma la preparazione e la fisioterapia che ho fatto in queste settimane mi permette di affrontare le gare. Se poi trovassi la neve dura sarebbe la condizione ideale….”. (continua)

[ 25/01/2007 ] - Lindsey Kildow a San Sicario in cerca di rivincite
E' uscita un po' malconcia dal week-end cortinese, Lindsey Kildow. Non tanto per il quarto posto nel super-g di apertura, quanto per la caduta nella discesa del giorno dopo, la seconda consecutiva dopo quella di Altenmarkt, che l'ha costretta a cedere il pettorale rosso a Renate Götschl ed a rinunciare al gigante per qualche ammaccatura di troppo. Ma la ventiduenne di Vail, mostro di professionalità in seno al team a stelle e strisce ha già davanti a sè il prossimo obiettivo. Prendersi una sacrosanta rivincita con la pista di San Sicario.
"Ho un conto aperto con il tracciato olimpico - dice Lindsey - l'anno passato sono caduta malamente nelle prove, ho preso un sacco di botte, mi sono fatta una notte in ospedale ma ho voluto comunque partecipare alla gara. Le mie condizioni non erano le migliori e mi dispiace aver perso un'occasione simile: proprio per questo voglio sfatare al più presto il tabù. Oltretutto quella di San Sicario è una pista che mi piace tantissimo, con bei curvoni e salti impegnativi." La parentesi ampezzana invece è stata subito rimossa: "Mi è dispiaciuto molto perdere il pettorale rosso, anche perchè ad Altenmarkt sono uscita dopo aver segnato di gran lunga il miglior tempo, mentre a Cortina... beh, lasciamo perdere visto che ho sbagliato molto sin dall'inizio! Può succedere di sbagliare due gare, l'importante è cambiare subito rotta anche perchè i mondiali sono ormai dietro l'angolo e la componente psicologica diventa fondamentale."
Nel corso di questa stagione l'americana ha già vinto le discese di Lake Louise e di Val d'Isere, non scendendo mai, prima di Altenmarkt e Cortina dal podio di specialità; di più, in molte occasioni ha dato impressione di poter dominare tutte le avversarie, rifilando anche distacchi sontuosi alla concorrenza. Proprio per questo, sabato, Lindsey Kildow vuole riprendere il cammino interrotto e la rivalità interna con la compagna di squadra Julia Mancuso, autentica ragazza del momento, non fa che ... (continua)

[ 24/01/2007 ] - Are2007: la squadra Americana e Tedesca
Le federazioni americana, tedesca e del principato del Lichtenstein hanno diramato le prime convocazioni ufficiali per Are 2007, che si possono considerare definitive a meno di infortuni. USA: Uomini: Jimmy Cochran, Tim Jitloff, T.J. Lanning, Ted Ligety, Scott Macartney, Bode Miller, Steven Nyman, Tom Rothrock, Marco Sullivan. Donne: Donne: Kirsten Clark, Stacey Cook, Jessica Kelley, Lindsey Kildow, Libby Ludlow, Julia Mancuso, Kaylin Richardson, Resi Stiegler. Germania: Uomini: Keppler, Vogl e Neureuther. Donne: Annemarie Gerg, Kathrin Hoelzl, Monika Bergmann-Schmuderer, Fanny Chmelar, Petra Haltmayr, Maria Riesch e Susanna Riesch. Lichtenstein : Uomini: Marco Buechel Donne: Tina Weirather e Marina Nigg (continua)

[ 11/01/2007 ] - La formula di Nicole: divertimento e tranquillità

Ma allora Nicole, cosa hai combinato?
Cosa ho combinato? Niente, davvero...ho solo sciato!
Solo sciato? Ok, va bene. Ma era un po' che non ti capitava di sciare così; te l'aspettavi?
No, non me l'aspettavo di andare così forte, così presto. Sapevo di avere lavorato bene per tanti mesi e sapevo di non essere cambiata rispetto a quella di 2-3 stagioni fa.
Tu non sei cambiata, sei sempre la stessa, d'accordo: ma qualcosa deve pur essere scattato per permettere un'inversione di tendenza così netta, no?
Sai, in questi mesi ho ritrovato il gusto del divertimento e, soprattutto tanta tranquillità. L'essere stata esclusa dalla nazionale mi ha anche permesso di lavorare per tutta l'estate con il gruppo militare dell'Esercito: mi allenavo a casa mia, sullo Stelvio e così ho potuto riassaporare il gusto delle cose di tutti i giorni. Proprio la tranquillità è stato forse l'elemento principale.
E poi...
E poi ci sono i nuovi materiali. Il passaggio a Fischer mi ha riempito di fiducia, l'azienda ha lavorato tantissimo per mettermi a mio agio e mi sono trovata davvero bene, sia in gigante che in slalom. Il secondo posto di Kranjska Gora mi riempie di soddisfazione, adesso voglio continuare a divertirmi, i risultati arriveranno di conseguenza!
Dopo Kranjska tocca a Cortina, e poi...i Mondiali: un posto, anzi due, non te li toglie nessuno. Pensi già di sorprendere ancora?
Mah, i Mondiali sono una gara strana, tutto si gioca nel giro di due minuti e ci sono tantissime variabili. Certo, la fiducia di fare bene non manca ed è già un ottimo punto di partenza. Prima però arriva il gigante di Cortina, una pista lunga, bella e difficile in cui mi sono spesso trovata bene: speriamo che anche il tempo sia dalla nostra parte, io cercherò di fare del mio meglio!

Ride, sorride, stringe mani e scambia abbracci, firma autografi, fa fotografie e rilascia interviste. Alle sue spalle l'Alloch di Pozza di Fassa sta assegnando ... (continua)

[ 08/01/2007 ] - Stagione finita per Longhi. Mercoledì sarà operato
Che destino per il "guerriero del Tonale"...Risorge, cade, si rialza, e ancora la fortuna non vuole accompagnare neanche pe sogno la carriera di questo giovane finanziere dell'Alta Val di Sole. Omar Longhi, era riuscito a suon di risultati in Coppa Europa, ad esordire in Coppa del Mondo prima di Natale nel gigante dell'Alta Badia. Subito una brillante qualificazione e i primi due punti nella massima serie. Lo staff tecnico lo porta a Hiterstoder per un altro gigante. Omar si ripete, anzi fa meglio: l'atleta di Vermiglio chiude 20° in Austria, dando dimostrazione di solidità e maturazione tecnica. Longhi c'è. A gennaio ecco lo slalom nel "tempio" di Adelboden: un mal di schiena tuttavia, impedisce a Omar di tuffarsi all'attacco del Kuonisbergli. Sospetta ernia? Così sembra. Diagnosi confermata questa mattina dalle analisi dei dottori Herbert Schoenuber e Andrea Panzeri al Galeazzi di Milano. Peccato. Disdetta. Mercoledì presso la clinica Madonnina di Milano Omar andrà nuovamente sotto i ferri. Più di un'operazione alle ginocchia, l'ultima per crociati lesi la scorsa primavera, e solo due anni fa un'altro intervento chirurgico per un ernia. Sugli sci adesso potrà tornare fra quattro mesi. Lo sconforto del momento però, viene cancellato da due cose. La prima, è la tenacia con cui ha aspettato l'esordio nel Circo bianco che è arrivato subito con due qualifiche. La seconda, è la sua voglia mai doma di tornare in battaglia. Come un guerriero. (continua)

[ 04/01/2007 ] - Janica Kostelic apripista nella sua Zagabria
Non è certo una novità, anzi. Era nell'aria già da qualche tempo, ma questo pomeriggio, la regina di Croazia Janica Kostelic tornerà ad inforcare sci e bastoncini per esibirsi come apripista davanti alla sua gente, la stessa che nelle precedenti edizioni ha assistito alle sue imprese. Non sarà certo la migliore Kostelic quella che si cimenterà tra i rapid gates di Sljeme: solo poche giornate di sci negli ultimi mesi, soprattutto per accompagnare in qualche giornata di allenamento il fratello Ivica. La campionessa croata tiene quindi fede ai propositi di riposo, in attesa di capire se lo sci e la Coppa del Mondo le mancano così tanto da invogliarla a riprendere il cammino verso la prossima stagione.
Intanto oggi le attenzioni dei tanti tifosi biancorossi saranno tutte per Ana Jelusic, grande protagonista delle prime 3 uscite stagionali dove è riuscita a sfiorare il podio sia ad Aspen che a Sememring, sei giorni fa. E come a Semmering saranno cinque le azzurre al via, Chiara Costazza partirà con il numero 15, Manuela Mölgg con il 20, Annalisa Ceresa con il 21 mentre Nicole Gius e Denise Karbon si presenteranno al cancelletto rispettivamente con il 54 ed il 55.
Prima manche prevista per le 15.45, la seconda alle 18.30 (continua)

[ 29/12/2006 ] - Stelvio d'argento per Peter Fill, brilla l'azzurro
Ancora un podio per Peter Fill, il terzo in stagione: oggi sulla Stelvio il ventiquattrenne di Castelrotto si è arreso soltanto all'esuberanza di Michael Walchofer che completa così una storica doppietta dopo il successo scacciacrisi di ieri. Il carabiniere altoatesino regala alla nazionale azzurra una delle migliori giornate della storia nella discesa di Bormio, un secondo posto che conferma l'impetuosa crescita e la maturazione del talento di Fill che, disegnando ad opera d'arte il tratto finale della Stelvio, ha potuto cullare per lunghi momenti il sogno della prima vittoria in carriera. Terzo posto, come ieri, per Mario Scheiber che precede Bode Miller. Brillano anche gli altri azzurri: 8° Staudacher, 11° Sulzenbacher, 12° Fischnaller.
E fortuna che la Stelvio non gli piaceva. Fino ad oggi Peter non ha mai amato la pista valtellinese, ma forse in questi momenti i sentimenti verso i 3 chilometri di ghiaccio che portano a Bormio stanno cambiando. Tre chilometri di vetro puro, che hanno enfatizzato le qualità dei migliori, dei grandi specialisti di velocità e tecnica: Walchhofer, Fill, Scheiber, Miller, Cuche e Svindal, tanto per fermarsi ai primi sei, sono campioni dalla tecnica sopraffina, andati a nozze sul difficile tracciato lombardo. E' partita come al solito ad handicap la gara dell'azzurro: i tre decimi di svantaggio maturati nel tratto iniziale nei confronti di Walchhofer saranno gli stessi che lo separeranno dal vincitore al traguardo. Ma con il passare dei metri Fill ha dettato la sua legge, interpretando in maniera pressochè perfetta tutto il resto della discesa, dall'imbocco della Carcentina sino alla picchiata finale nel parterre. Proprio negli ultimi quindici secondi è arrivato il capolavoro del campione dell'Alpe di Siusi: nessuno è riuscito a restagli in scia, neppure un Bode Miller che per tre quarti di gara ha saputo regalare spettacolo. Il divario nel tratto finale rispetto a tutti gli altri era così ampio da permettere pensieri ancora ... (continua)

[ 16/12/2006 ] - Omar Longhi al debutto in Coppa del Mondo
Omar Longhi ci è riuscito: il guerriero del Passo Tonale esordisce domattina in Coppa del Mondo, sulla leggendaria Gran Risa dell'Alta Badia. Un grande palcoscenico è teatro della prima del finanziere dell'Alta Val di Sole, grazie alla seconda piazza conquistata a San Vigilio in Coppa Europa il DT Flavio Roda lo ha convocato per il secondo gigante stagionale in Coppa del Mondo. Ecco Il trentino: "finalmente sono riuscito a conquistare un pettorale per la massima serie! Sono almeno due anni che sono in ballo per esordire in Coppa del Mondo ma purtroppo due infortuni nelle ultime stagioni hanno ritardato questo evento. Partecipare al gigante sulla gran risa è entusiasmante, il fatto di essere qua è già un risultato soddisfacente. Voglio ringraziare il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle che mi ha permesso di allenarmi in estate dopo l'infortunio." (continua)

[ 10/12/2006 ] - La supercombinata è di Kostelic, Staudacher 11imo
Torna a sventolare il biancorosso di Croazia sul gradino più alto dei podi di Coppa del Mondo. Ad imbracciarlo è Ivica Kostelic, vincitore un po' a sorpresa della seconda supercombinata stagionale, quella disputata oggi a Reiteralm, in recupero della gara prevista in Val d'Isere. A sorpresa perchè dopo quanto visto una settimana fa a Beaver Creek, le maggiori attese oggi erano per Svindal, Raich, anche per Fill e non in molti avrebbero puntato sul ragazzone di Zagabria, apparso tutt'altro che brillante nelle prime uscite stagionali. Invece il fratellone di Janica ha posato solide fondamenta per la vittoria finale in un superg (disputato al posto della "classica" discesa in una formula alla continua ricerca di un'identità) che l'ha visto sorprendentemente settimo, a mezzo secondo da un altrettanto inatteso Niklas Rainer, svedese mai appariscente fino ad oggi nelle discipline veloci. Invero lo scandinavo ha trovato nell'otttima sua giornata un piccolo aiuto da parte della dea bendata che l'ha fatto partire nel momento migliore della mattina, quando cioè nebbia e neve garantivano ancora una sciata precisa senza problemi di visibilità. Col passare delle discese la situazione è andata peggiorando, se è vero che solo gli assi austriaci, nell'ordine Scheiber, Gruber, Walchhofer e Maier, sono riusciti a seguire le orme di Rainer. Per quanto riguarda gli italiani il super-g aveva finito col sorridere al solo Staudacher, sesto subito dietro al quartetto austriaco, mentre era risultato un po' indigesto agli altri, con Fill 25imo, Rocca 28imo ed Innerhofer 29imo. più lontani i gigantisti Eisath, Gufler e Simoncelli ed il marebbano Mölgg.
Ma torniamo a Kostelic. Il settimo posto parziale l'ha poi lanciato verso il successo: tra i rapid gates ha ritrovato le movenze dei giorni migliori, riuscendo a staccare il miglior tempo di manche con nove decimi di margine sullo svedese Olsson, altra sorpresa della prova di slalom. Così nella classifica finale alle spalle di Kostelic ... (continua)

[ 07/12/2006 ] - CE a Hemsedal. Longhini: "11a, ma non basta"
Austria da paura. Sulle nevi norvegesi di Hemsedal è ancora una volta strapotere d'oltre Brennero. Dopo il successo di ieri di Stefanie Moser, oggi 3a, si impone Maria Holaus, che precede Christine Sponring. Podio austriaco, e poi le piazze dalla 4a alla 7a sono sempre tinte di biancorosso: Daniela Zeiser, Stefanie Koehle e Regina Mader. Prima azzurra è Hilary Longhini che chiude 11a: "sono la prima delle azzurre ma non mi basta. Voglio migliorarmi e puntare dritta al podio. Ho fatto meglio dei giganti di Aal qui a Hemsedal, ma se voglio fare il posto fisso in Coppa del Mondo devo fare podio in Coppa Europa. Adesso vado a casa un paio di giorni e poi riprnderò ad allenarmi. Intanto lunedì ci diranno se confermano gli slalom il 17 e 18 a Schruns in Austria". In classifica poi 20a Camilla Alfieri, 35a Karoline Trojer, 38a Larissa Hofer. Più indietro Alessia Pittin, Anna Marconi, Magdalena Eisath, Irene Curtoni e Federica Brignone. (continua)

[ 03/12/2006 ] - Myrher vince tra gli outsider, Deville undicesimo
La gara che non ti aspetti. Con Raich, Larsson, Rocca e Vogl fuori nella prima manche e Palander, Schönfelder e Kostelic attardati era presumibile che la vittoria potesse andare ad un outsider. Ma in pochi potevano prevedere uno slalom così suggestivo. Sì, suggestivo. Perchè in fondo vedere questi baldi giovanotti districarsi alla grande tra le insidie ed i trabocchetti della "Golden Eagle" che avevano tradito i grandi della specialità fa spettacolo. E di qualità. Il fatto che per una volta sul podio non ci sia il fulmine della Piztal o il solido livignasco passa in secondo piano davanti alle prove esemplari di Andre Myhrer, Michael Janyk e Felix Neureuther, ragazzi poco più che ventenni non certo abituati a frequentare i palcoscenici che contano, ma che, c'è da scommeterci, lo faranno presto. Perchè hanno i numeri. Lo svedese, rivelazione di due stagioni fa, con la vittoria di oggi ha potuto così cancellare in un sol colpo la grigia annata appena conclusa, il canadese rompe il ghiaccio non troppo lontano da casa con una seconda manche "monstre", più da funambolo alla Miller che da ragioniere alla Raich, mentre il figlio d'arte Neureutherer può finalmente togliersi l'etichetta di incompiuto che alcuni, con troppa fretta, gli avevano appiccicato sulla fronte. E scusate se è poco. Ed ai piedi del podio ancora giovani alla ribalta, con l'elvetico Daniel Albrecht quarto, quasi a sottolineare l'incredibile avvio di stagione della nazionale rossocrociata, con l'altro svedese Jens Byggmark a confermare, anzi migliorare, il sesto posto di Levi grazie al quinto odierno in coabitazione con Thomas Grandi, primo dei "big". E ancora il francese Alexandre Anselmet, ventinovesimo a metà gara e settimo alla fine grazie al miglior tempo di manche; settimo come Manfred Pranger, primo degli austriaci ma non sufficiente a salvare i biancorossi dalla Caporetto di Beaver Creek. E tra tutti si migliora anche Christian Deville: il fassano di Moena con un'ottima seconda manche (terzo tempo ... (continua)

[ 03/12/2006 ] - Cadono gli dei a Beaver Creek, conduce Myrher
Niente da fare per Giorgio Rocca nello slalom di Beaver Creek, ultima tappa della lunga tournè nordamericana. Il carabiniere livignasco, partito con il numero 5, è stato vittima di un'inforcata poco dopo la metà gara, quando stava sciando su tempi che l'avrebbero piazzato dalle parti di Andrè Myrher, lo svedese che comanda la classifica provvisoria. E' durata ancora meno la gara di Benni Raich che chiude l'incolore week-end del Colorado inforcando la seconda porta senza poter nemmeno assaggiare il gusto della sfida. A precedere tutti era stato Larsson, l'altro protagonista della gara di apertura di Levi, lui stesso tradito dall'insidioso fondo della Golden Eagle. Conl'appannamento dei campioni ecco quindi che la prima manche ha parlato in favore degli outsider: Myrher guida con un discreto margine su Alois Vogl, a sua volta autore di una sospetta inforcata, e su Ted Ligety mentre ai piedi del podio provvisiori si issa un altro tedesco, Felix Neunreuther. A seguire un rivitalizzato Pranger, un sorprendente Janyk e uno Schönfelder ancora lontanto dai suoi migliori livelli tra i rapid gates. Svindal controlla ed è diciasettesimo, due posizioni dietro al primo azzurro di giornata Patrick Thaler, preceduto anche dalla novità di Btggmark, già messosi in mostra a Levi. Più attardati Christian Deville (26imo) e Manfred Mölgg mentre Peter Fill ha preferito non rischiare e rinunciare alla gara dopo la contusione rimediata nel gigante di ieri. Seconda manche a partire dalle 20.30. (continua)

[ 03/12/2006 ] - Contusione alla tibia: Fill in forse per lo slalom
Peter Fill è in forse per lo slalom speciale di domani: il carabiniere di Castelrotto è caduto a quattro porte dalla fine è si è procurato una contusione alla tibia. Ecco il polivalente altoatesino: "Ho preso una bella botta, non è nulla di grave ma non voglio rischiare. Stavo tra l'altro facendo un garone, in quanto all'ultimo intertempo ero a 22 centesimi da Miller". (continua)

[ 02/12/2006 ] - Gli undici azzurri all'attaco del gigante
Sarà pista ghiacciata a Beaver Creek e sarà Davide Simoncelli il primo a schizzare dal cancelletto di partenza nell'esordio stagionale tra le porte larghe. Il pick up serale ha consegnato al poliziotto di rovereto il pettorale numero uno, lasciando il quattro all'ossolano Max Blardone. Tra i due azzurri toccherà a due esperti come Hermann Maier e Thomas Grandi. Poi, a chiudere il primo gruppo Francois Bourque, Kalle Palander e Benjamin Raich con Miller che ha finito col pescare il dodici. Probabilmente saranno questi due a giocarsi la fetta più grande della torta in palio oggi: l'austriaco è apparso in gran forma a Levi per poi dare qualche segnale meno brillante nelle uscite veloci nord americane, il fenomeno del New Hampshire invece ha convinto poco nelle prime gare ma l'aria di Beaver Creek sembra averlo rigenerato. Il duello si preannuncia interessante, ma non si può certo dire che sia limitato a loro due: Simoncelli e Blardone vogliono a tutti i costi partire alla grande, come han fatto i Rocca, i Fill ed i velocisti. Per i due capofila del gigante azzurro una partenza col piede giusto sembra quasi indispensabile in una stagione che, privata già dell'appuntamento di Sölden, presenta in calendario solo sei uscite per gli specialisti di quella che resta la più bella disciplina dello sci. Da entrambi ci si può aspettare di tutto, e molto ci si può attendere anche dagli altri italiani: Rocca e Fill partiranno subito a ridosso del primo gruppo. Per il livignasco potrebbe essere una sorta di prova generale per conoscere le risposte del ginocchio in vista dello slalom di domani, per l'altoatesino invece si prospetta l'opportunità di mostrare eventuali progressi anche nel gigante, con l'obiettivo di provare a chiudere un'altra giornata da capoclassifica. A seguire Alberto Schieppati e Manfred Mölgg, entrambi vogliosi di riscattare una stagione in chiaroscuro come la passata, mentre Florian Eisath e Michael Gufler vorranno portare anche sul palcoscenico di Coppa del ... (continua)

[ 25/11/2006 ] - La marcia trionfale della Zettel, Denise Karbon 9a
Era solo questione di tempo ed il momento è arrivato. A soli ventanni Kathrin Zettel ha già il piglio della veterana, un atteggiamento messo in mostra già nella scorsa stagione quando, al debutto tra le "grandi" infilò una stagione a dir poco strepitosa, fatta di costanza ad altissimo livello tanto in gigante che in slalom. Mancava la prima vittoria in Coppa, vittoria che è arrivata oggi sulle nevi del Colorado, nel gigante di Aspen che ha confermato l'importante momento di cambio generazionale che coinvolge lo sci al femminile. Ma la copertina oggi è tutta per questa esile ragazza del Niederosterreich, uno scricciolo di cinquanta chili e poco più che sa condurre i suoi sci con una naturalezza ed una leggerezza da manuale. Non è certo la vittoria di oggi a rivelare il talento della Zettel, ci mancherebbe, ma contribuisce a consacrare forse il talento più brillante e puro della seconda metà degli anni '80. Una classe innata che le ha consentito di scavalcare nel corso della seconda manche quella Tanja Poutiainen dominatrice della prima frazione e speranzosa di prendersi un bis di lusso sulla pista che l'aveva vista vincere per la prima volta in gigante due stagioni or sono. Non è arrivato il successo per la finlandese di Rovaniemi, ma la piazza d'onore dietro all'astro sempre più fulgido della Zettel serve a fugare i dubbi di un esordio stagionale piuttosto opaco e soprattutto ad evitare al Wunderteam la seconda tripletta consecutiva. Perchè dietro è ancora il biancorosso d'Austria a farla da padrone: Michaela Kirchgasser con il terzo posto odierno sale per la prima volta in carriera sul podio di coppa, togliendo il piacere alla compagna di squadra Nicole Hosp che può comunque gioire per la buona dose di fieno messa in cascina in una giornata per lei iniziata male ma volta al meglio anche grazie alle uscite premature di Paerson, Schild e Kildow. E scorrendo la classifica continua la linea verde: sono 20 anche gli anni di Maria Pietilae Holmner, sinonimo ormai di ... (continua)

[ 25/11/2006 ] - Aspen: questa sera il gigante, N. Fanchini con l'8
L'Austria cerca il bis. Dopo l'abbuffata nello slalom di Levi con un podio completamente tinto di biancorosso, le ragazze del Wunderteam già assaporano il secondo successo stagionale sulle nevi di Aspen, sede del primo gigante di questa nuova annata. Pronta in rampa di lancio sempre essere Nicole Hosp, seconda due settimane fa in Finlandia e sempre più proiettata verso una stagione altisonante. La ventitreenne di Bichlbach ha ricevuto in dote il pettorale numero 2 e sarà quindi preceduta dalla sola Tanja Poutiainen: la posizione giusta per cercare di sferrare la prima zampata stagionale. Con l'assenza di Maria Rienda Contreras e la condizione non ancora ottimale di Anja Paerson e Julia Mancuso, sembra proprio che le principali avversarie per la Hosp siano le compagne di festeggiamenti della gara inaugurale: Kathrin Zettel (numero 5) non avrà timore di proseguire la caccia alla prima vittoria in coppa mentre la capofila Marlies Schild (numero 13) vorrà a tutti i costi vendicare la magra figura di dodici mesi fa, quando le nevi del Colorado la videro concludere anzitempo sia tra le porte larghe che tra i rapid gates. Ma nelle prime 15 ci saranno altre tre rappresentanti d'oltre Brennero: Elisabeth Görgl (10), Andrea Fischbacher (14) e Michaela Kirchgasser (15); insomma, non mancheranno di certo le cartuccie, anche perchè le "veterane" Renate Götschl e Alexandra Meissnitzer faranno pesare la loro esperienza nei confronti di queste arrembanti ventenni.
E le altre? Poutiainen, Mancuso (3) e Paerson (7) sembrano in ritardo di condizione, la fascinosa Tina Maze (6) è reduce da una stagione più amara che dolce e rappresenta forse l'incognita più gustosa e intrigante, al pari di una Genevieve Simard (4) in continua e costante crescita e forse oramai matura per un grande risultato anche in gigante.
E poi ci sono anche le arrembanti azzurre. Ancora assente Karen Putzer, saranno comunque due le nostre a partire nel primo gruppo: la camuna Nadia Fanchini ha ricevuto ... (continua)

[ 15/11/2006 ] - Rocca fiducioso con Coppi. Intanto domani Canada
Dopo le dichiarazioni rilasciate domenica scorsa al termine dello slalom speciale di Levi, stamattina Giorgio Rocca ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente della FISI Gaetano Coppi. “Il Presidente – spiega Giorgio – mi ha assicurato che farà tutto il possibile affinché la situazione migliori e ci sia tranquillità all’interno dello staff. Gli stipendi dei tecnici verranno pagati, avremo un medico e un fisioterapista al seguito durante le trasferte e ci verrà messo a disposizione tutto il necessario per allenarci al meglio.” Lo sfogo di Giorgio nei confronti della situazione economica della Federazione è avvenuto durante la trasferta di Levi, dove si è svolta la prima gara di Coppa del Mondo di sci.
Giorgio, alle prese con un principio di congelamento all’alluce sinistro, necessitava di cure e medicazioni. Ad assisterlo era presente solo il chiropratico e non un medico federale, assenza dovuta a mancanza di fondi. Inoltre al momento dell’anti-doping, Giorgio si è dovuto presentare da solo, mentre sarebbe opportuno che un medico assistesse alle operazioni di raccolta delle analisi. “Non pretendiamo l’impossibile, vogliamo solo essere tutelati e lavorare con serenità. Il Presidente si è impegnato, mi ha assicurato che sono in arrivo sponsor importanti. Voglio fidarmi delle sue parole. Intanto, ieri pomeriggio, il fuoriclasse valtellinese è stato visitato dal dott. Andrea Panzeri per il problema all’alluce sinistro. “Giorgio ha una lesione da congelamento di 2° grado – spiega il medico federale – che interessa tre quarti del primo dito del piede sinistro. Con il consulto del chirurgo plastico abbiamo preferito non asportare la pelle, ma attuare un intervento conservativo medicando la parte con unguenti e creme. In questo modo Giorgio potrà affrontare la trasferta in Canada con minore dolore. Il medico che lo seguirà dovrà costantemente e periodicamente medicare e trattare la ferita, tuttavia la partecipazione alle gare non è ... (continua)

[ 11/11/2006 ] - Ora tocca a Rocca: la sfida è aperta
Dopo il trionfo odierno, l'Austria sta già assaporando una replica a 24 ore di distanza. Magari una replica familiare, con Benjamin Raich ad imitare la compagna Marlies Schild per mettere a puntino una delle più classiche "belle storie" dello sport. Un quadretto idilliaco, senza dubbio, ma che non metterebbe tutti d'accordo. Niente di personale, ci mancherebbe. Ma sono in molti a sperare che le cose vadano diversamente. Uno su tutti? Bhè, Giorgio Rocca. Non sarà arrivato l'oro olimpico, la scorsa stagione è finita al rallentatore, ma il pettorale rosso, domani, sarà ancora sul suo saldo torace; e qualcosa vorrà pur dire, no? Certo, sarà difficile ripetere la partenza al fulmicotone dello scorso anno ma il livignasco non vuole senza dubbio abdicare al primo attacco. E' vero che nell'estate ha curato molto gigante e velocità, ma dalle indiscrezioni pare che tra i paletti stretti sappia destreggiarsi ancora bene, forse a sufficienza per puntare anche al gradino più alto del podio. E' un compito ingrato, quello di ripetersi. Specie se da svolgersi in un momento inusuale per gli slalomisti (nel breve periodo mai uno slalom così presto in stagione) e per di più su una pista sconosciuta alla Coppa del Mondo maschile. E si sa come situazioni particolari in genere rischino di favorire gli outsider e le sorprese. Raich avrà il pettorale numero 6, Rocca il 5. Prima di loro toccherà al padrone di casa, Kalle Palander: un infortunio ormai superato e tanta voglia di mettersi in mostra all'esordio davanti al suo pubblico, magari per far dimenticare ai finlandesi la giornata odierna, con una Poutiainen appena decente. E che dire dei due funamboli americani? Ted Ligety (3) partirà con una piccola frattura alla mano destra che potrebbe limitarne l'azione, Bode Miller, che con qualche defezione dell'ultima ora si ritrova un ottimo pettorale numero 16, invece punta fin da subito a dare chiari segnali che l'inversione di rotta tanto pubblicizzata è andata a concretizzarsi anche in ... (continua)

[ 10/11/2006 ] - La stagione azzurra tra incognite e certezze
Ormai ci siamo. Meno di ventiquattro ore e scatterà il primo ciak della stagione 2006/07. Un ciak che si è fatto attendere per qualche settimana in più rispetto al solito per l'annullamento dell'opening di Sölden, ma che riporterà (finalmente) a tutti gli appassionati il contatto con la Coppa del Mondo. E con la compagine azzurra. Una compagine che si ritrova ai blocchi di partenza della stagione con alcuni sostanziali cambiamenti, con qualche certezza e molte incognite. La svolta più lampante ha riguardato la suddivisione delle squadre con l'allineamento alle maggiori realtà mondiali e la costituzione di due gruppi principali poggiati su una polivalenza più o meno spinta. Ecco, la polivalenza. La volontà (o necessità?) di inseguire il modello austriaco e soprattutto l'evoluzione dello sci moderno sta portando una squadra di ottimi specialisti come quella azzurra a prendere sempre più confidenza con discipline meno conosciute e solo il tempo e le prime uscite stagionali potranno togliere il velo dell'incertezza sulla (comunque saggia ed i cui frutti si vedranno nel futuro) scelta operata. L'impatto di un Giorgio Rocca e di un Max Blardone con la velocità comporterà un appannamento nelle loro discipline principi? Un Giorgione pronto a lanciarsi in discesa riuscirà ancora a primeggiare come 12 mesi fa tra i paletti stretti di tutto il mondo? E l'ossolano salderà con l'abitudine alla velocità quel gap che lo divideva dagli altri nei sempre più frequenti super-g cammuffati da giganti? Tra tutti questi dubbi sembra ancorarsi a certezza Peter Fill, l'unico che da qualche anno percorre la strada della pura polivalenza. In Italia è stato il primo e forse il suo esempio ha definitivamente convinto i "responsabili" all'inversione di rotta; nella passata stagione il ventiquattrenne di Castelrotto ha fatto bene e dovrà innanzitutto cercare di confermarsi, per puoi puntare all'ulteriore passo avanti. E, per concludere la cerchia dei big, Simoncelli? Confermerà la costanza ad ... (continua)

[ 10/11/2006 ] - L'Austria all'attacco con la linea verde
Marlies Schild, Elizabeth Goergl, Nicole Hosp, Andrea Fischbacher, Michaela Kirchgasser e Katrin Zettel: la più "vecchia" ha 25 anni, per un'età media che si aggira poco sopra i 22 e che cala ancora se si inserisce nel lotto anche l'astro nascente Anna Fenninger, classe '89, dominatrice della scorsa Coppa Europa e pronta ad entrare già dal prossimo inverno nel club delle big. Nella scorsa stagione, quella che poteva vantare Kostelic, Paerson e Dorfmeister in formissima, hanno chiuso tutte e sei nelle prime venti posizioni della generale e già da quest'anno sembrano in procinto di fare il grande balzo. Per andare a completare il cambio generazionale in uno squadrone austriaco che, persa la Dorfmeister, vedrà ancora ai nastri di partenza le "veterane" Renate Goetschl ed Alexandra Meissnitzer: due trentenni che cercheranno di opporre classe ed esperienza all'arrembaggio delle giovani leve. E a far da guida all'armata d'Oltre Brennero sarà Nicole Hosp, ventitreenne di grandi speranze, già capace di vincere in tre diverse discipline in Coppa del Mondo e vogliosa di entrare a pieno titolo nel "club dei fenomeni": Janica Kostelic ha già la tessera in tasca, Anja Paerson sembra solo dover espletare le ultime formalità burocratiche (leggasi vittoria in combinata che ancora le manca) mentre la stessa Hosp, e forse anche Maria Riesch, se la sfortuna trovasse altri bersagli, hanno tutte le carte in regola per andare a loro volta, in un prossimo futuro, a far compagnia a Petra Kronberger e Pernilla Wiberg. Altri tempi ed altro sci, si dirà, ma fa comunque specie trovare nello stesso triennio ('82-'84) quattro sciatrici di un simile livello.
Tornando al discorso austriaco, sarà proprio la ventitreenne di Bichlbach la maggior antagonista della Paerson nella caccia alla prossima Coppa del Mondo. Certamente non l'unica, perchè le altre, a cominciare dalle "yankee" Kildow e Mancuso non staranno di certo a guardare, ma la Hosp ha già dimostrato una costanza di rendimento ... (continua)

[ 12/10/2006 ] - Giorgio Rocca: Coppa del Mondo? Ci provo!
Questa mattina a Milano presso il "Gioia 69" Giorgio Rocca ha presentato la stagione 2006/2007 che aprirà i battenti con il gigante di Soelden, il prossimo 29 ottobre. Giorgione non ha nascosto i suoi obiettivi e le sue ambizioni: "la scorsa stagione è stata indimenticabile e forse irripetibile...sono parito alla grande con 5 vittorie e nonostante il calo finale sono riuscito a conquistare la Coppetta di specialità ad Are. Ora cerco nuovi stimoli, puntando alla Coppa Generale: dopo Soelden e Levi mi sposterò in Canada e in USA per le prove veloci e al ritorno in europa farò la combinata della Val d'Isere. Praticamente fino a Natale proverò tutte le gare, discese comprese. Dopo Natale tirerò le somme della stagione e concentrerò le energia in base ai risultati ottenuti..." Non è esclusa quindi la presenza di Giorgio al cancelletto della Streif... Prosegue Rocca: "...grazie alle Combinate e Supercombinate uno slalomista può pensare alla Coppa. Temo molto Bode Miller: se non fa il "matto" può vincere la Coppa." Sul finale Giorgio ribadisce la sua filosofia nello sport: "alla base dello sci c'è divertimento e entusiasmo e ogni volta che metto gli sci ai piedi mi sento bene e voglio fare meglio." (continua)

[ 10/10/2006 ] - Anche Sarah Schleper si prende un anno sabbatico
L'ormai imminente stagione 2006/07 non vedrà ai nastri di partenza l'effervescente americana Sarah Schleper. Infortunatasi a legamento crociato e menisco del gigante di Kvjtfjel di marzo, la ragazza di Vail ha lentamente maturato l'idea di prendersi un anno di pausa. Una decisione ribadita in questi giorni, nonostante il recupero fisico sia definitivamente completato. "Ho sofferto alla schiena per gli ultimi sei anni, ora il ginocchio: credo che il mio fisico necessiti di una pausa. E devo ammettere che ha apprezzato queste settimane di scarico completo. Ho sempre cercato di recuperare nel minor tempo possibile dopo i miei tanti infortuni, ma questa volta non voglio mettermi alcuna fretta."
Sarah al momento è a Venice Beach, in California, per godersi il caldo e l'aria del Pacifico; ma con le prime nevi tornerà presto sci ai piedi in Colorado per dare una mano agli allenatori di uno sci club locale. Il ritorno all'agonismo pare fissato per la primavera, con i campionati nazionali, alla ricerca di punti FIS in vista della stagione successiva; nel frattempo tanto sci libero ed Eli-ski. Nessun dubbio comunque sul ritorno nel circo bianco: "E come farei a farne senza?"
Nel frattempo, periodo di recupero anche per la sua compagna di appartamento, Lauren Ross, infortunatasi ai legamenti del ginocchio nel corso della trasferta di allenamento estiva sulle vette della Nuova Zelanda. Dopo l'operazione di ricostruzione, la 24enne del Vermont sta affrontando la fisioterapia sulle coste californiane, nella speranza di poter tornare alle gare prima della fine della stagione.
Per completare il discorso d'oltre Oceano, test nella galleria del vento per la squadra canadese: la federazione della foglia d'acero sta sfruttando tutte le risorse a sua disposizione per far crescere l'intero movimento in vista delle olimpiadi di vancouver del 2010. Proprio in quest'ottica si inserisce la collaborazione con le strutture della General Motors che hanno permesso a ... (continua)

[ 13/08/2006 ] - Fill: "punto deciso alla polivalenza"
A Zermatt gigante e slalom. E' determinato Peter Fill. Il giovane polivalente di Castelrotto si sta allenando sodo in vista della stagione 2006/2007. Sul ghiacciaio del Canton Vallese tirato a lucido, il carabiniere altoatesino si cimenta in slalom ed in gigante. Eccolo per Fantaski.it: "L'anno prossimo voglio fare anche gli slalom. Per questo motivo mi sto allenando non solo in gigante per quanto riguarda le discipline tecniche ma anche in speciale". "Pietro", come lo chiamano in seno alla compagine azzurra è entusiasta della nuova scelta della Federazione Italiana Sport Invernali che ha istituito questo team composto dai quattro atleti più competitivi: "Una squadra davvero di alto livello. Ci troviamo bene insieme, e il fatto che io sono più avanti nelle discipline veloci, Giorgio in slalom e Max e Davide in gigante, ci permette di aiutarci a vicenda per puntare tutti al massimo". Fill partirà il 20 per l'Argentina: "Per undici giorni faremo discesa libera e superG. Per il momento non ho ancora fatto girare gli sci da libera e invece per quel che concerne il superG, propio qui a Zermatt a fine luglio abbiamo fatto due giorni di training ma le condizioni non erano adatte per lavorare bene e affinare gli ultimi test sui materiali. Adesso è giunto il momento di fare sul serio con le discipline veloci": Circa gli obiettivi futuri Fill non parla mai di vittoria, forse per scaramanzia: "Obiettivo stagionale? Andare bene e migliorare in tutte le discipline. Voglio crescere ed avvicinarmi sempre di più fra i primi in tutte le specialità". Grande davvero Peter, autentico carattere poliedrico! (continua)

[ 12/08/2006 ] - A Zermatt anche Ghirardi: "entusiasta in Spagna"
A Zermatt con il super team azzurro maschile, i velocisti sloveni, e Goetschl&compagne, ecco anche le compagini spagnole al gran completo con in testa Maria Jose Rienda Contreras. In divisa sfavillante arancione e nera, Valerio Ghirardi. Il tecnico piemontese, dopo una lunga e vincente carriera in Fisi e dopo i successi con Isolde Kostner, ha scelto la Spagna. Con precisione guiderà Caroline Ruiz Castillo, la velocista iberica che dopo una stagione in cui non ha ottenuto i risultati sperati ha una gran voglia di risalire la china. Eccolo il "Ghiro": "Dopo le Olimpiadi si è chiusa un'epoca. Mi dispiace tuttavia non essere più in Italia. Sono italiano e allenare la tua Nazione è comunque affascinante sempre e comunque. Ora ho scelto una strada nuova. In tanti mi hanno cercato in primavera, ma io ho voluto seguire il progetto del Direttore Tecnico della Federazione Spagnola che mi è sembrato davvero serio ed entusiasta. La Rienda non si discute. Invece dovrò lavorare sodo con Carolina, ma sono sicuro che potrà fare bene. I piedi sono quelli giusti. Adesso dopo l'allenamento a Zermatt il 15 voleremo in Cile. Un mese in Sud America, dove faremo anche gare di gigante così Carolina potrà abbassare il punteggio in questa disciplina". (continua)

[ 12/08/2006 ] - Rocca, bene in slalom a Zermatt
Un allenamento importante per Giorgio Rocca sulle nevi perenni del Canton Vallese. A Zermatt tre giorni di allenamento per il solido carabiniere valtellinese, che con il super team ha effettuato l'ultimo raduno prima della partenza alla volta dell'Argentina. Gigante e anche slalom per Giorgione: tra le "porte strette" sembra aver ritrovato quella fluidità d'azione che solo lui sa esprimere quando è in forma. "Mi è tornata la voglia di sciare. Devo dire che la condizone del ghiacciaio era davvero ottima. Forse anche per questo il training è stato importante. Adesso qualche giorno di riposo e poi il 20 via in volo verso l'Argentina e più precisamente prima Las Lenas e quindi Ushuaia. Negli undici giorni a Las Lenas solo velocità". (continua)

[ 08/08/2006 ] - Elena vola a Ushuaia con la sua... determinazione
Ecco Elena Fanchini, vice campionessa del mondo in carica di discesa libera e forte della vittoria la scorsa stagione sulle nevi canadesi di Lake Louise. Oggi, insieme alle compagne del gruppo 1 volera' fino al 30 agosto alla volta di Ushuaia. Per la giovanotta camuna, un anno davvero importante: "Mi sono allenata bene fino ad oggi, nonostante siamo state sfortunate ad aver trovato non eccellenti condizioni sui ghiacciai. Certo, in Terra del Fuoco arriva il momento piu' importante per il training, in quanto per tre settimane ci concentreremo su un po' tutte le discipline". Se le ragazze si cimenteranno in slalom, gigante e superG, c'e' forse qualche dubbio circa la libera. Ancora "Elly", come viene chiamata in seno alla compagine azzurra: "Tuttavia gli attrezzi saranno in aereo...e comunque importante sara' almeno far girare gli sci da discesa libera". Elena Fanchini ha una voglia matta di dimostrarte ancora tutto il suo valore: "E' vero, in questo ultimo biennio ho vinto prima medaglie mondiali juniores, quindi tricolori e poi la fantastica medaglia d'argento di Santa Caterina Valfurva e la prima vittoria in Coppa del Mondo in Canada. Adesso pero' devo essere piu' continua, e oltre a cercare il bis sul gradino piu' alto del podio, punto a piazzarmi tra le prime cinque/sei della classifica finale di discesa libera. E poi uno sguardo particolare ovviamente ai Mondiali di Aare...". (continua)

[ 05/08/2006 ] - Manu pronta a ripartire. Sempre all'attacco
Grinta e voglia di attaccare non sono mai mancate a Manuela Mölgg, autentico cavallo di razza della nazionale azzurra. E la ventitreenne di San Vigilio di Marebbe si appresta ora a ricominciare un'altra stagione. Sempre all'attacco. Per Manu il 2006/07 potrebbe avere i sapori della definitiva consacrazione: avrebbe potuto esserlo già la scorsa annata se un avvio piuttosto stentato con qualche guaio fisico trascinato già dall'estate precedente non avesse frenato i cavalli della bionda marebbana. Solo verso la fine dell'inverno l'azzurra è riuscita ad esprimersi al meglio, qualche bello spunto tra i cinque cerchi torinesi prima del brillante finale di stagione, con il quinto posto nel gigante di Aare (che sia beneaugurante in vista dei prossimi mondiali?) e la doppietta tricolore sulle nevi di Santa Caterina Valfurva, dove gigante e slalom hanno portato la sua firma. Poi la lunga estate calda, ed ora...si riparte.
"Ancora pochi giorni a casa e poi martedì si va in Argentina, non vedo l'ora di partire. Ad inizio settimana siamo andate sullo Stelvio ma era un macello: impossibile sciare, siamo state costrette a tornare a casa; ad Ushuaia troveremo condizioni decisamente migliori e in tre settimane potremmo fare davvero un ottimo lavoro. Da dove riparto? Direi da una stagione che non mi ha soddisfatto, soprattutto per quanto riguarda la parte iniziale. Mi aspettavo molto di più ma ho faticato per i primi mesi a trovare il giusto feeling con le gare; poi nel proseguo le cose sono andate via via meglio, anche a Torino: sono uscita, è vero, ma perchè attaccavo a tutta ed avevo pur sempre il quinto intermedio! Dopo le ultime gare ho avuto modo di lavorare bene sul piano fisico e arrivo ad agosto in ottime condizioni, mi sento davvero alla grande e sono pronta per sfruttare le cose che ho imparato nel periodo meno positivo."
Non è ragazza da accampare facili scuse, "la Manu", e nemmeno da nascondersi dietro frasi di circostanza quando le si chiede come procede il ... (continua)

[ 03/08/2006 ] - Una Nadia "tutta grinta" pronta per Ushuaia
Martedì 8 agosto le azzurre del gruppo 1 voleranno in Argentina. Destinazione Ushuaia, l’estrema parte meridionale della Patagonia. Nadia Fanchini ci sarà. Dopo lo stop forzato e i controlli del caso, lo staff medico ha dato il via libera per la talentuosa polivalente di Montecampione. Ecco Nadia: “Se si esclude il primo raduno di maggio al Passo del Tonale, questa è la prima volta che metto gli sci in vista della stagione 2006/2007. Sono ovviamente motivata, ma soprattutto curiosa per vedere a che punto sono. Sicuramente le altre compagne sono più avanti, grazie a due mesi di lavoro che hanno già nelle gambe, ed io inoltre in questo periodo non ho nemmeno svolto lavoro atletico per palesi motivi precauzionali”. La forte atleta camuna racconta le nevi della Terra del Fuoco ed il training che andrà ad effettuare: “il volo martedì 8 e ci fermeremo in Argentina fino al 30. Slalom, gigante e anche superG, visto che da quest’anno è stata fatta un'altra pista al Cerro Castor adatta alla velocità. Chiaramente io inizierò non subito con i pali, ma mi dedicherò in prima battuta a sciare in campo libero e non tirerò subito a tutta. Tuttavia ho voglia di fare, e fare bene”. Nadia è senza dubbio ancora in tempo per svolgere la preparazione per la prossima stagione, perché è proprio sulle nevi d’oltre Oceano che si inizia a fare sul serio. Conclude la seconda delle sorelle Fanchini, che quest’anno dal punto di vista dei materiali ha cambiato guanti ed è passata a Level: “La prossima stagione devo puntare a vincere. Dove? Le mie specialità sono gigante e superG, ma mi sono comportata bene anche in libera. E occhio alle super combinate. Per quest’ultima disciplina mi allenerò anche in slalom”. Dai Nadia! (continua)

[ 27/07/2006 ] - Renate Götschl riparte con nuovi stimoli
Una stagione dalle tinte piuttosto grigie non è bastata per togliere la voglia di combattere alla "Speed Queen" Renate Gotschl. La trentunenne d'oltre Brennero, vincitrice in questi anni di oltre trenta prove di Coppa del Mondo, viene infatti da una delle sue peggiori stagioni degli ultimi tempi, conclusa oltretutto con l'operazione al ginocchio, troppo a lungo rimandata dopo l'incidente nel gigante di Cortina, a fine gennaio. Per ritornare grande, Renate ha deciso di ripartire quasi da zero. Nuovi sci (il legame con Salomon si è così interrotto dopo sei anni di collaborazione e successi), nuovo gruppo di lavoro, per farla breve nuove motivazioni. Col marchio Atomic l'austriaca si è trovata bene fin da subito e non c'è da stupirsi se si pensa che ha ricevuto "in eredità" i missili che hanno permesso a Michaela Dorfmeister di dominare l'ultima stagione della velocità femminile; un confronto a distanza con la campionessa del Niederosterreich che, manco a dirlo, darà ulteriori stimoli alla bionda trentunenne. Per quanto riguarda il lavoro, Renate non si allenerà più con la squadra principale, quella che raccoglie le polivalenti che puntano al bersaglio grosso della Coppa di Cristallo, ma con il gruppo 3, che raccoglie anche Ingrid Rumpfhuber, Astrid Vierthaler, Katja Wirth, Regina Mader e Brigitte Obermoser, lei stessa volonterosa di riscatto dopo una stagione anonima e segnata dall'infortunio dicembrino.
(continua)

[ 21/06/2006 ] - Blardone: "gigante, ma anche superG e combinate"
Ecco Massimiliano Blardone, che tra una panca e l'altra nella palestra di Les deux Alpes, parla di allenamenti e obiettivi per la prossima stagione: "Sono davvero contento che la Federazione abbia predisposto questo super team, un gruppo di lavoro che se pur non cancellando le vocazioni specialistiche, guarda con decisione anche alla polivalenza". Per il Finanziere ossolano è il secondo raduno stagionale. "Per essere precisi il terzo. Dopo il primo raduno sulle nevi del Tonale/Presena a metà maggio, sono tornato a fine maggio ancora in Tonale per affinare il nuovo materiale Atomic. Adesso qui a Les deux Alpes, peccato che per i primi tre giorni il tempo non è stato il massimo". L'ossolano, secondo classificato la scorsa stagione nella Coppa del Mondo di gigante parla degli obiettivi futuri: "Il gigante prima di tutto. C'è la Coppa di disciplina e poi il Mondiale a Aare in Svezia. Dopo il gigante, nell'ordine di importanza mi dedicherò a superG e alle super combinate. Gli slalom? Credo che farò solo quelli relativi alle super combinate". E' sicuro, determinato, con voglia di fare il "Blardo", che infine si sofferma sulle giovani promesse dello sci italiano: "un nome su tutti. E' ossolano come me, si chiama Gabriele Morandi, scia in quota all'Esercito, e a mio giudizio ha le carte in regola per fare il grande passo in squadra nazionale". (continua)

[ 07/06/2006 ] - Il programma di Luca Moretti
Dagli sci al “palazzo”. Luca Moretti, livignasco in forza all’Esercito e vice campione italiano in carica di slalom speciale, ha deciso di partecipare attivamente all’assemblea elettiva della Federazione Sport Invernali che si terrà sabato a Modena. Una scelta particolare, e da molti definita anche coraggiosa, in quanto solitamente gli atleti ancora in attività non hanno mai ricoperto questo ruolo. Luca Moretti ci prova, a sostegno di Gianantonio Arnoldi, nonostante la ricandidatura dell’attuale presidente Gaetano Coppi sia davvero solida. Di seguito la base della piattaforma programmatica del giovane slalomista valtellinese. "Come molti di voi già sanno, ho deciso di candidarmi alla carica di consigliere atleta della F.I.S.I.. Mi pare quindi giusto e doveroso spiegare i motivi di questa scelta sostenuta da parecchi atleti e amici, come me in attività e appartenenti alle diverse squadre nazionali e Centri Sportivi Militari, Comitati regionali e ski-college. L’idea di potermi candidare come rappresentante degli atleti all’interno del Consiglio Federale, è nata dopo aver verificato l’impossibilità da parte di alcune persone che fino ad oggi hanno ricoperto questo ruolo, di comprendere i veri problemi degli atleti e le loro necessità ma anche veder accolti eventuali consigli utili al miglioramento dell’organizzazione. Credo che il rappresentante degli atleti non debba essere solo una figura statica e di rappresentanza; sono fortemente convinto che per questo incarico ci si debba affidare a sportivi in attività o a persone dinamiche che da poco abbiano “attaccato al chiodo” la voglia di gareggiare ad alti livelli. Ciò permetterebbe agli atleti di qualsiasi disciplina e gruppo di avere un contatto diretto ed efficace con il Consiglio Federale, attraverso una figura maggiormente attenta nel trovare le miglior soluzioni ai problemi che gravitano attorno alla vita dell’atleta agonista. Concordo con chi mi suggerisce che il Consigliere atleta non debba mai interferire nel ... (continua)

[ 02/06/2006 ] - Elezioni FISI: la parola a Gianantonio Arnoldi
Il secondo candidato raggiunto è Gianantonio Arnoldi, ex onorevole, laureato in scienze politiche, nato nel 1958 a Capriate San Gervaso (Bergamo), sposato con Daniela Zini (ex azzurra negli anni ’80) e padre di tre figli.
Fantaski: “Può tracciare un personale bilancio della presidenza di questi ultimi 6 anni? Cosa è andato bene e cosa no?” Arnoldi: “Francamente sono poche le cose da salvare in questa presidenza… si è vissuto troppo sugli allori del passato e ne è scaturita una gestione statica che non ha fatto crescere la Federazione.” F: “Chi o cosa l’hanno spinta a questa candidatura?” A: “La voglia di mettere a disposizione della Federazione la mia esperienza di dirigente e di politico. Sono stato presidente della sezione sci del CUS di Milano in tempi in cui il CUS vinse numerosi titoli italiani, quando non c’erano i gruppi sportivi militari come li intendiamo oggi e gli atleti arrivavano dagli sci club. Con me hanno vinto molte atlete della valanga rosa. Come deputato della XIV legislatura mi sono occupato degli ski-college, di incentivare l’ammodernamento degli impianti di risalita e la loro messa in sicurezza, e sono stato promotore del nuovo codice di sicurezza negli sport invernali. Il binomio sport-montagna per me è importantissimo!” F: “Come intende rivedere la direzione? Quali i problemi più gravi e i cambiamenti più urgenti?” A: “Sappiamo che c’è grande difficoltà economica…dobbiamo trovare il modo di rendere la Federazione un buon “prodotto”, le idee (per reperire nuovi fondi ma non solo) sono moltissime: - incentivare la relazione e il rapporto con il POOL SCI (il consorzio dei fornitori della nazionale di sci); - creare nuove sinergie con le stazioni turistiche invernali, che sanno bene che investire sullo sci è anche investire su loro stesse; - coordinarsi con le Fondazioni Bancarie che con le nuove normative possono investire sullo sport e diventare ottimi partner della Federazione; - abbinare l’immagine degli atleti ai prodotti tipici ... (continua)

[ 01/06/2006 ] - Fantaski intervista Alberto Schieppati
Seduto su una panchina dello stadio Quercia di Rovereto, Alberto riprende fiato dopo l'intensa sessione atletica della mattinata. Il gigantista lombardo ormai trapiantato a Courmayer sta concludendo nella Città della Pace la prima settimana di preparazione fisica in vista della prossima stagione, dopo aver rimesso gli sci per qualche giorno di allenamento al Tonale. "Al passo abbiamo trovato una situazione fantastica. Erano anni che non trovavamo una neve così bella: con quattro giorni di sole abbiamo potuto allenarci alla grande. E lo stesso si può dire di questa settimana di preparazione a secco qui a Rovereto dove "agli ordini" di Stefano Fumagalli abbiamo alternato atletica a bici e sala pesi. Per ora siamo stati davvero fortunati e speriamo di esserlo anche la settimana prossima visto che saliamo nuovamente in ghiacciaio." Con Schieppa a Rovereto era presente tutto il cosidetto gruppo 2, quello che nel nuovo quadro federale comprende gigantisti e slalomisti, vale a dire Mirko Deflorian, Cristian Deville, Patrick Thaler, Lucas Senoner, Arnold Rieder, Kurt Pittschieler, Giuliano Razzoli e Aronne Pieruz con l'unica assenza di Manfred Moelgg, ancora alle prese con i "soliti" problemi alla schiena. "E' un gruppo in cui si lavora bene e credo che tuttosommato siamo ben affiatati. Forse un po' numeroso ma in genere ci dividiamo in due gruppetti in modo da ottimizzare al meglio spazi e risorse."
Inevitabile poi fare un bilancio della stagione appena conclusa, sempre in ottica futura. "La mia è stata una stagione piuttosto strana, altalenante direi. Purtroppo non sono riuscito a trovare la giusta continuità, senza mai riuscire a fare due manche ad un livello decente. Troppo spesso ho alternato tratti sciati davvero alla grande con errori, anche macroscopici, che non mi hanno permesso di raccogliere risultati davvero positivi. E dire che la stagione, dopo qualche anno caratterizzato da problemi fisici, era partita piuttosto bene con il buon decimo posto di ... (continua)

[ 31/05/2006 ] - Il gruppo di lavoro tedesco
Con gli annunciati ritiri di Martina Ertl e Hilde Gerg, lo squadrone tedesco si ritrova con sempre meno atleti di punta ma può sperare nel recupero di Maria Riesch dopo l'ennesimo infortunio e nella crescita dei giovani talenti come Blieninger, Chmelar e Hoelzl. Questa la nuova composizione dei gruppi di lavoro.
Squadra nazionale femminile: Annemarie Gerg, Petra Halmayr, Maria Riesch, Anja Blieninger, Fanny Chmelar, Kathrin Hölzl, Monika Bergmann-Schmuderer et Isabelle Huber.
Gruppo A: Carolin Fernsebner, Christina Ammerer, Suzanne Riesch, Monika Springl, Veronika Staber et Gina Stechert.
Squadra nazionale maschile: Stephan Keppler, Stefan Kogler, Felix Neureuther, Johannes Stehle, Peter Strodl et Alois Vogl.
Gruppo A: Daniel Fischer, Thomas Fischer, Roman Rätze, Jendrek Stanek, Tobias Stechert, Hannes Wagner, Christian Wanninger, Mathias Wölfl, Philipp Schmid, Stephan Schmid et Dominik Stehle. (continua)

[ 15/05/2006 ] - Schieppati passa a Salomon
Alberto Schieppati, gigantista nazionale di Arese ma residente a Courmayeur, ha scelto: dalla prossima stagione 2006/2007 scierà Salomon. Schieppati, che lascia Rossignol, la scorsa stagione è stato due volte decimo, piazze che gli hanno consentito la convocazione per Torino 2006. In carriera anche un podio in Coppa del Mondo tre anni fa a Kranjska Gora. Reggiunto da Fantaski ha dichiarato: "sono felice per questa scelta e voglio ringraziare Rossignol per il lavoro svolto assieme e in particolare il mio skiman Vittorio Boggian". (continua)

[ 03/05/2006 ] - Daniela Ceccarelli in dolce attesa
Dopo Isolde Kostner, Daniela Ceccarelli. A pochi mesi di distanza dall'annuncio della gravidanza da parte della più forte discesista della storia azzurra, è arrivata in questi giorni la notizia che anche la sciatrice di Frascati è in dolce attesa. Notizia altrettanto improvvisa che ha come protagonista una delle veterane della nazionale italiana, una donna dal carattere forte che per seguire la passione per lo sci ha scelto di abbandonare i lidi laziali e trapiantarsi nell'alpino Piemonte, insieme ad Ale Colturi, ex discesista, colui che ne sarebbe poi diventato il marito, con cui dividere la casa nella piccola frazione di Fenils, pochi chilometri da Cesana. Una carriera lunga e se vogliamo, travagliata, esplosa a livelli planetari nel febbraio 2002 con la conquista, perentoria e inaspettata, della medaglia olimpica nel super-g di Salt Lake City. Prima nessuna vittoria, solo qualche bel podio, tre in tutto, tra Cortina, Val d'Isere e St. Moritz. Poi la consapevolezza di aver raggiunto un traguardo da sogno e la volontà di dimostrare a tutti i costi che quel successo era meritato. Da qui è iniziato il periodo forse meno positivo per la Cecca, fatto di molte delusioni, soprattutto per se stessa, e di piazzamenti a volte difficili da digerire. Ora arriva la notizia della prossima maternità, notizia fantastica che riempirà di gioia e soddisfazione il cuore della bionda poliziotta.
Dopo gli auguri alla Kostner non resta che porgere i migliori omaggi anche a Daniela. Congratulazioni mamme-jet d'Italia! (continua)

[ 31/03/2006 ] - Pericolo paralisi scampato per Dane Spencer
Dane Spencer ha finalmente imboccato la via della guarigione. Una via lunga e tormentata, che ha preso inizio più di un mese fa, a metà febbraio durante una gara NorAm disputata a Big Mouintain, nel Montana. Nel corso della sua discesa il gigantista Usa era caduto rovinosamente, riportando la frattura della seconda e della terza vertebra cervicale con la minaccia della completa paralisi a pendere su di lui come una terribile spada di Damocle. Nei giorni scorsi il ventottenne dell'Idaho è stato sottoposto ad un delicato intervento di ricostruzione, nel quale i medici gli hanno inserito nel collo ferito due dischi di titanio in grado di supportare le due vertebre fratturate. L'intervento ha avuto pieno successo ed ora il ragazzo ha potuto fare ritorno nella sua casa. Ovviamente il cammino verso la completa guarigione è appena iniziato, ora l'attende un lungo iter fatto di brevi passi, ancora sulla sedia a rotelle prima di poter tornare alla piena efficienza delle sue capacità motorie. "Non ricordo niente dell'incidente, - dice Spencer - ricordo che qualcosa era sfuggito al mio controllo e mi sono svegliato 3 giorni dopo in Ospedale. Voglio ringraziare il mio allenatore Tim LaMarche che è stato per tutto il tempo al mio capezzale e soprattutto la mia ragazza, con la quale stiamo progettando di rivoluzionare la nostra casa, per renderla più vivibile alle nuove esigenze. Certo mi ritengo un miracolato: il primo successo è stato quello di essere sopravvissuto, ora punto a tornare come prima...se poi dovessi riuscire anche a rimettermi sugli sci, tanto meglio!" (continua)

[ 16/03/2006 ] - Max Blardone va all'attacco di Benni Raich
Domani Massimiliano Blardone avrà la possibilità di giocarsi tutte le sue carte per tentare di recuperare quei diciannove punti che al momento lo separano da Benni Raich per la conquista della coppetta di gigante. Diciannove punti al termine di una stagione complessa, priva di un autentico dominatore ma capace di regalare gare spesso entusiasmanti: su sette gare ci sono stati ben sette vincitori diversi col solo ventottenne della Piztal capace di ripetersi in occasioni delle prove di Kraniska Gora ed Adelboden. Ecco così spiegato il sostanziale equilibrio che presenta la classifica di specialità con ben cinque atleti che, almeno matematicamente, potrebbero ancora ambire alla vittoria finale. Degli altri tre però, il solo "nonno" Nyberg pare avere qualche concreta possibilità di mettere il bastone tra le ruote al duo Raich-Blardone. Il trentasettenne svedese viaggia a soli 8 punti di distanza dall'ossolano e proprio sulle nevi di casa potrebbe sferrare la zampata, sfruttando a pieno i quintali di esperienza maturati in tutti questi anni.
Da un punto di vista prettamente psicologico, quello che sta meglio pare essere proprio Benamin Raich, rassicurato dai due ori olimpici che porta al collo e rinvigorito dalla sfera di cristallo già ampiamente al sicuro dopo il week-end giapponese. Dal canto suo Blardone potrebbe risentire della troppa voglia di mettere in bacheca qualcosa di importante dopo la delusione del Sestriere che ha seguito di dodici mesi quella degli scorsi mondiali di Bormio. Per Nyberg non resta quindi che il ruolo dell'outsider di turno: ad inizio stagione era pressochè impossibile ipotizzare questa sua posizione e tutto ciò potrebbe giocare a suo vantaggio, mettendolo nella condizione di non aver niente da perdere proprio davanti al suo pubblico. Domani tutti gli altri faranno da terzi , o meglio quarti, incomodi, a partire da Davide Simoncelli, tornato dalla corea con la consapevolezza di una forma fisica più che disreta e con la convinzione di ... (continua)

[ 14/03/2006 ] - Finali di Aare: Ghedina 2° in prova
Salvo possibili ripensamenti domani il cortinese Kristian Ghedina correrà l’ultima gara di Coppa del Mondo della carriera e oggi Kristian ha fatto capire di avere ancora voglia e talento da vendere segnando il secondo miglior tempo dietro all’austriaco Michael Walchhofer. Walchhofer guida la classifica di specialità con 57 punti sul connazionale Fritz Strobl che oggi ha segnato il 4° tempo. Terzo temp per l’americano Daron Rahlves, quinti appaiati il britannico Finlay Michel e lo svizzero Didier Cuche.
Peter Fill ha segnato il 16° tempo con 1”8 di distacco; ultimo tempo per il campione americano Ted Ligety, oro olimpico in combinata, che ha voluto provare la pista.
Erik Guay, Giorgio Rocca, Rainer Schoenfelder e Benny Raich non sono partiti e quindi non disputeranno la discesa, per risparmiare energie in vista delle gare tecniche (anche se pare che la defezione di Raich e Schoenfelder sia dovuta alla mancanza dei materiali, in ritardo da Shigakogen) (continua)

[ 13/03/2006 ] - Finale di Aare, ecco tutti i partecipanti.
Riportiamo di seguito l'elenco completo degli atleti che hanno maturato il diritto di partecipazione alle finali di Coppa del Mondo di Aare. Va ricordato che il posto spetta ai primi 25 classificati nelle singole graduatorie di ciascuna disciplina e tutti gli atleti capaci di superare i 400 punti nella classifica generale.
Over 400 punti in classifica generale e potranno quindi partecipare a tutte le prove:
RAICH Benjamin, WALCHHOFER Michael, SVINDAL Aksel Lund, PALANDER Kalle, MAIER Hermann, MILLER Bode, RAHLVES Daron, AAMODT Kjetil Andre, LIGETY Ted, ROCCA Giorgio, BUECHEL Marco, STROBL Fritz, GRANDI Thomas, SCHOENFELDER Rainer, DEFAGO Didier, GUAY Erik.
Primi 25 della classifica di discesa:
WALCHHOFER Michael, STROBL Fritz, RAHLVES Daron, BUECHEL Marco, MAIER Hermann, AAMODT Kjetil Andre, MILLER Bode, KERNEN Bruno, GUAY Erik, KROELL Klaus, GHEDINA Kristian, DEFAGO Didier, BUDER Andreas, DENERIAZ Antoine, FILL Peter, SCHIFFERER Andreas, BERTRAND Yannick, GRUBER Christoph, CUCHE Didier, NYMAN Steven, SVINDAL Aksel Lund, GRUENENFELDER Tobias, MICKEL Finlay. A cui va aggiungersi BECKMANN Cristopher, campione del Mondo juniores di specialità.
Primi 25 della classifica di super-g:
MAIER Hermann, SVINDAL Aksel Lund, REICHELT Hannes, GUAY Erik, AAMODT Kjetil Andre, RAHLVES Daron, GRUBER Christoph, FILL Peter, RAICH Benjamin, MACARTNEY Scott, WALCHHOFER Michael, STROBL Fritz, SCHIFFERER Andreas, LANZINGER Matthias, KERNEN Bruno, GOERGL Stephan, DEFAGO Didier, BOURQUE Francois, BUECHEL Marco, KJUS Lasse, JAERBYN Patrik, KROELL Klaus, STAUDACHER Patrick. A cui va aggiungersi SABLATNIK Michael, campione del Mondo juniores di specialità.
Primi 25 della classifica di gigante:
RAICH Benjamin, BLARDONE Massimiliano, NYBERG Fredrik, SIMONCELLI Davide, PALANDER Kalle, GRANDI Thomas, MAIER Hermann, MILLER Bode, SVINDAL Aksel Lund, BOURQUE Francois, LIGETY Ted, RAHLVES Daron, SCHLOPY Erik, SCHOENFELDER Rainer, GOERGL Stephan, CHENAL ... (continua)

[ 25/02/2006 ] - Sul Colle guida Raich; Rocca fuori, peccato
E' durata poco più di trenta secondi la manche di Giorgio Rocca, trenta secondi sciati bene, molto bene, prima di essere tradito da un fondo leggermente più morbido del previsto. Lo sci destro è rimasto invischiato nella neve con Giorgio che non ha fatto in tempo a reagire, venendo così catapultato in avanti sulla fredda neve della Giovannino Agnelli. Una disdetta per lui uscire così, per un banale incidente di percorso, dopo una frazione di manche condotta egregiamente che gli lascia la platonica soddisfazione di vedere il suo primo intermedio imbattuto da tutti quelli che l'hanno seguito. Niente da fare per Rocca quindi; purtroppo sono cose che capitano. Inutile ora tirare in ballo pressioni eccessive o esposizioni mediatiche troppo intense: lo stesso livignasco sapeva che era inevitabile che fosse così, ed era perfettamente conscio che in uno slalom l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Non toccava a lui essere il salvatore della patria come non gli toccherà essere il capro espiatorio per la mancata medaglia nello sci alpino: lui stesso l'ha sottolineato più volte nelle ultime settimane perchè, da atleta, conosce i rischi del suo mestiere. Resta la delusione, quell'amaro in bocca che segue ogni attesa vanificata e che ha finito con lo strozzare in gola l'urlo delle migliaia di tifosi accorsi al Sestriere mentre nell'aria si levava l'infrangersi dei tanti sogni spezzati. Il dispiacere più grosso resta però quello di Rocca che puntava a coronare una stagione meravigliosa con una sacrosanta e meritata medaglia. Il rammarico è tutto per lui che, da campione qual è, saprà comunque metabolizzare con la consueta serenità d'animo. Sono cose che capitano.
Come è cosa che succede vedere Benni Raich guidare la prima manche con un solo piccolissimo centesimo di vantaggio su Kalle Palander. Il campione della Pitztal ha costruito il primato nel pianetto finale dopo aver sciato col freno a mano tirato sul pendente tratto centrale. Nella seconda manche tra i due sarà ... (continua)

[ 24/02/2006 ] - Mancuso davanti a tutte, speranze per Nadia
La prima manche del gigante odierno ha visto prevalere l'esuberanza della giovane americana Julia Mancuso che, spinta da una gran voglia di riscattare le prime uscite olimpiche, ha messo in riga tutte le avversarie a cominciare da Anja Paerson seconda con 18 centesimi di distacco. Nevica a Sestriere, una neve sottile ma piuttosto fitta che molto probabilmente ha rallentato l'azione di chi partiva per primo: un pettorale basso usualmente tanto comodo si è rivelato forse controproducente per Maria Rienda Contreras e Tina Maze, trasformatesi in ulteriori apripiste a vantaggio di Anja Paerson che, con il numero 3 si è ritrovata una pista ripulita dal nevischio caduto nell'immediato per gara. La svedese ha sciato alla grande sul muro centrale e il vantaggio enorme con cui è arrivata al traguardo sembrava poter ammazzare la gara. Invece non è stato così, Nicole Hosp e Genevieve Simard hanno retto il suo passo fino alla discese della Mancuso che ha fatto fruttare le sue doti di velocista gestendo al meglio i tratti più filanti del tracciato. Subito dopo si è inserita a sorpresa Tanja Poutiainen, terza grazie ad un prodigioso recupero nella parte finale. Hosp a parte, piuttosto deludenti le prove delle giovani austriache che vedono Kathrin Zettel nona, Michaela Kirchgasser sedicesima e Marlies Schild ventunesima.
Chi poteva davvero essere in testa alla classifica provvisoria è Nadia Fanchini. La ventenne camuna ha sciato a tutta, "mollando" gli sci fin dalla prima porta: in vantaggio al primo intermedio e appena dietro nel secondo è però incappata in un errore di linea proprio all'uscita del muro, errore che le ha fatto perdere quegli 88 centesimi che le sono valsi la settima posizione a metà gara. Un settimo posto che potrebbe trasformarsi in un trampolino di lancio verso qualcosa di importante se, anche nella seconda frazione, riuscisse a sciare con la grinta e il coraggio fin qui dimostrati. A dir poco positiva anche la prova di Manuela Mölgg, in linea per un ... (continua)

[ 24/02/2006 ] - Torino 2006, tredicesima giornata
E' corso via senza particolari sussulti questo secondo giovedì olimpico, in una giornata che già prima di iniziare non prevedeva possibilità di successo azzurro. E in assenza dei risultati, sono stati i "casi", sportivi e non, a prendere il sopravvento. I casi mediatici, impersonificati dalla bella e brava Carolina Kostner, probabilmente scossa da tutte le attenzioni che le sono cadute addosso investendola di quel ruolo da prim'attrice non ancora concessole dalla pista. In molti avevavo voluto vederla a tutti i costi medagliata, molti altri avevano spinto perchè con la sua dolcezza e la sua faccia pulita fosse assunta a sorta di eroina nazionale, senza magari riflettere che tanta responsabilità avrebbe potuto pesare sulle spalle ancora esili della diciannovenne gardenese. Carolina non ha tradito le sue attese personali, ha tradito quelle di chi, vuoi per ottimismo, vuoi per ignoranza sportiva, ha voluto issarla sul podio a bocce ancora ferme. Ci salirà, su quel podio, forse già a Vancouver quando la sua tecnica sarà più curata e la sua mente più preparata a sostenere una simile pressione. La stessa pressione che ogni 4 anni travolge la super campionessa russa Irina Slutskaya, vincitrice di tutto tranne dello stregato oro olimpico, ormai definitivamente fuori dalla sua portata. Anche stasera la formidabile russa ha ceduto, è caduta durante il suo programma libero spalancando così le porte dell'Olimpo all'outsider nipponica Shizuka Arakawa, autrice di un esercizio davvero notevole ancorchè accorto. Anche Sasha Cohen è caduta, ma ha saputo, da far suo, mascherare le croniche incertezze nei salti con la maestria nei passi di collegamento, nelle trottole e nelle spirali, cingendosi così al collo l'argento dopo la medaglia di legno a sorpresa di quattro anni fa. Nono posto finale per la Kostner che ha potuto collezionare un'esperienza unica, dall'essere portabandiera fino al gareggiare in un palazzo in autentica estasi: esperienze importanti per il prossimo futuro, a ... (continua)

[ 20/02/2006 ] - Oggi gigante maschile e super-g donne
E' arrivata la giornata del gigante maschile, la giornata dei vari Blardone, Simoncelli, Schieppati e Mölgg, la giornata di quella che è da un po' tutti considerata la più forte squadra di gigante in circolazione. Un titolo conquistato e meritato sul campo negli ultimi due-tre anni di Coppa del Mondo ma che è ora chiamato alla riprova del grande evento, come lo è un'Olimpiade in casa. I quattro alfieri azzurri si presentano all'appuntamento carichi, convinti delle loro possibilità ma allo stesso tempo ben consci che a loro tocccherà soltanto fare del loro meglio e sperare che basti per superare gli avversari. La concorrenza è a dir poco agguerrita: Benni Raich e Bode Miller hanno incamerato nella prima settimana soltanto delusioni e probabilmente anche per loro è giunta l'ora del riscatto. Kalle Palander ha chiuso il gennaio di Coppa del Mondo in grande spolvero e lo stesso Thomas Grandi potrebbe ricordarsi di quello che è riuscito a fare poco più di un anno fa tra le porte larghe dei giganti più impegnativi del circo bianco. Per non parlare poi di Hermann Maier, campione mondiale in carica e sicuramente galvanizzato dall'aver già al collo una medaglia lucente a differenza dei due principali antagonisti Miller e Raich. A questi vanno poi aggiunti Daron Rahlves (anche se l'americano non è apparso affatto brillante nelle ultime uscite) e Didier Defago, Francois Bourque e un possibile outsider come Stephan Görgl. Tanti nomi per tre sole medaglie; proprio questo deve far riflettere i ragazzi azzurri: l'obiettivo podio è difficile da raggiungere, non basta solo saper o voler attaccare a tutta ma è necessario anche quel quid di fortuna, un qualcosa che aiuti a sfruttare nel migliore dei modi una particolare situazione o un errore altrui. L'impressione è quindi quella che questo gigante a cinque cerchi debba essere affrontato con la maggior serenità possibile, accantonando se possibile quella cronica voglia di strafare o il bisogno di voler dimostrare a chicchessia che ... (continua)

[ 14/02/2006 ] - La Rai e le Olimpiadi, vero spettacolo?
Che gli sport invernali non abbiano grande presa sul pubblico italiano è, purtroppo, fatto piuttosto noto. Ma sembra proprio che il comportamento della Rai in questi primi giorni olimpici punti decisamente a volerlo sottolineare a doppio tratto. La tv di stato si era presentata nell'immediata vigilia con un programma di lusso: una rete, Rai2, interamente dedicata all'evento a cinque cerchi; più o meno 24 ore di solo sport, di solo clima olimpico. Purtroppo dopo quattro giorni ci sembra che tutte le migliori intenzioni non si siano concretizzate in un prodotto di qualità. A cominciare dagli innumerevoli spot pubblicitari che tartassano a ritmo incessante ogni singola gara. Una media di un'interruzione pubblicitaria ogni cinque minuti, in certi casi anche meno. Per non parlare poi dei titoli di coda che riducono ad una semplice finestra l'immagine in diretta, spesso nei momenti più salienti della gara. E che dire delle sfortunate coincidenze che vogliono troppo spesso i cinque tg giornalieri coincidere con il finale di una qualsiasi competizione? Lungi da noi l'idea di rinunciare all'informazione ma...con tre reti terrestri ed un canale satellitare interamente dedicato allo sport, è proprio impossibile trovare una soluzione per trasmettere comunque il finale di una gara? E' proprio impossibile "giocare" con il palinsesto per trascinare gli spettatori nelle emozioni di un Olimpiade? Oggi con la combinata maschile si è forse toccato il fondo: a mezzogiorno la discesa è stata tagliata dopo la performance di Giorgio Rocca quando dovevano ancora scendere "illustri sconosciuti" come Bode Miller e Michael Walchhofer; durante la seconda e decisiva manche di slalom abbiamo assistito a intermezzi pubblicitari dopo ciascun atleta, spesso a nascondere parte della prova successiva. Inolte: titoli di coda a nascondere metà dello schermo e nessuno sforzo per tentare di riproporre la determinante inforcata di Raich. Insomma, un mezzo disatro. Viene quasi spontaneo ... (continua)

[ 10/02/2006 ] - Ghedina: "Oggi buone sensazioni"
Durante la conferenza stampa Fischer tenutasi a "Casa Austria" Kristian Ghedina si dice fiducioso per la discesa libera di domenica: "ieri nella prima prova non mi sono trovato bene nella prima parte della pista a causa delle neve, a mio giudizio, eccessivamente ghiacciata. Questa mattina ho trovato delle buone sensazioni che domani cercherò di affinare nell'ultima prova cronometrata. Mi sento carico e domenica voglio togliermi della grandi soddisfazioni sulla Kandahar Banchetta."Per il 36enne fuoriclasse di Cortina Torino 2006 rappresenta la quinta manifestazione olimpica. (continua)

[ 05/02/2006 ] - Sinfonia Janica, il marchio dell'imperatrice
Difficile non usare iperboli per descrivere quanto fatto vedere da Janica Kostelic nello slalom di Ofterschwang, ultima prova in calendario prima delle Olimpiadi. La croata si è presentata stamane al cancelletto di partenza debilitata da una fastidiosa febbre e nonostate questo ha comunque strappato un brillante terzo posto nella prima manche, a soli 18 centesimi dall'altro titano della Coppa, Anja Pärson. Nel mezzo la sempre più sorprendente Kathrin Zettel, autentico mostro di continuità e maturità nonostante i vent'anni ancora da compiere. Insomma, le avvisaglie per una seconda manche quanto meno avvincente c'erano tutte; attese per certi versi aumentate dalle buone prove di Chiara Costazza, diciottesima, e di una ritrovata Annalisa Ceresa, ventiduesima a metà gara. Entrambe con possibilità di recupero, visti gli esigui distacchi da chi le precedeva. E la seconda manche non ha deluso. A partire da Annalisa Ceresa: la slalomista di Gressoney ha infilato la manche perfetta: grinta, concentrazione e voglia di dare il tutto per tutto le hanno permesso di fermare i cronometri su un incredibile 52.97 di manche: solo la Kostelic saprà fare di meglio. Momenti positivi che continuano con la discesa della Costazza; la ventunenne di Pozza di Fassa scende con maggior circospezione ma riesce comunque a star davanti alla compagna per soli 4 centesimi. Le due iniziano così una scalata a braccetto che le porterà entrambe nelle prime 10: nona la trentina, decima la valdostana. Nella lotta al vertice intanto si fa vedere Michaela Kirchgasser: nona al termine della prima prova, la ragazzina di Filzmoos inanella una seconda discesa esemplare che le permette di garantirsi un posto ai piedi del podio. Ad estrometterla ci penserà Marlies Schild, di rosso vestita e vogliosa di provare a completare il poker dopo i successi filati di Lienz, Zagabria e Maribor. Prova tutta d'attacco la sua, rovinata sul muro finale da qualche errore che le permette comunque di precedere la compagna di ... (continua)

[ 29/01/2006 ] - La ristretta pattuglia tedesca per Torino
Gli infortuni e gli abbandoni degli ultimi mesi hanno letteralmente martoriato la squadra tedesca che si presenta alle Olimpiadi con solo 7 atleti (5 donne e 2 uomini) nello sci alpino, sui 44 totali convocati per l'intera rassegna. Questi i nomi dei rappresentanti teutonici: Anja Blieninger, Monika Bergmann-Schmuderer, Martina Ertl-Renz, Petra Haltmayr, Annemarie Gerg, Felix Neureuther e Alois Vogl. (continua)




 
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