Svizzera: ex velocista italiano accusato di abusi
Nei giorni scorsi i media elvetici hanno dato risalto ad una notizia che in realtà risale allo scorso marzo: il Tribunale Sportivo Svizzero ha condannato un italiano, ex allenatore delle squadre femminili giovanili di sci alpino di uno dei dodici comitati cantonali di Swiss-ski (l'equivalente dei nostri Comitati Regionali FISI) per violazione dello Statuto Etico di Swiss Olympic per lo sport svizzero.
L'uomo è stato condannato per aver insultato e palpeggiato atlete tra i 16 e i 18 anni, osservandole mentre facevano la doccia, e avrebbe utilizzato un linguaggio inappropriato, volgare e con continui riferimenti sessuali.
Il tribunale ha vietato all'uomo di svolgere il ruolo di allenatore per cinque anni e dovrà seguire un corso di formazione di almeno 25 ore sulla violenza psicologica e sessuale e sull'etica nel rapporto con i minori.
Non si conoscono le generalità dell'uomo, ma si sa che è altoatesino e nato nel 1973, ed ha un passato da velocista agonista.
Le segnalazioni sono giunte a Swiss Sport Integrity nel giugno 2023: otto ragazze, alcune accompagnate dalla madri, hanno testimoniato, riferendo anche di attacchi di panico e incubi ricorrenti.
Nell'agosto 2024 Swiss Sport Integrity ha presentato il suo rapporto al Tribunale Sportivo Svizzero, e nel gennaio 2025 l'imputato non si è presentato all'udienza.
(giovedì 11 settembre 2025)