L'acqua delle piscine israeliane ci ha offerto immense soddisfazioni con il nuoto...la neve statunitense del Colorado invece si è negata come in occasione dei recenti Mondiali, mentre sulle nevi dell'Alberta la principessa Lindsey ha regalato a noi tutti una magia alla quale mai avremmo creduto di poter assistere!
Acqua e neve sono legate da un filo sottile che pare perpetuarsi all'infinito e che produce nello sport palcoscenici di rara suggestione. Nell'acqua l'Italia ottiene da tempo i suoi più grandi successi agonistici grazie al nuoto, protagonista nelle scorse settimane dei Campionati Europei in vasca corta. A Netanya i Nostri hanno vinto 17 medaglie (con un fantastico primato del mondo di Gregorio Paltrinieri nei 1.500), riaffermando come il nuoto sia lo sport italiano più vincente. Successi che rappresentano cibo prezioso per il marketing e per tutto ciò che questo rappresenta in fase di ricaduta sulla disciplina.
A Beaver Creek si sperava di poter riscattare la recente delusione iridata. I presupposti c'erano ed anche le prospettive. Una squadra tonica, numerosa, desiderosa di festeggiare le nozze d'oro della Coppa rinverdendo la tradizione che ci vide vincenti sulla Birds of Prey con Kristian Ghedina nel 1997, all'esordio del tracciato nel Circo Bianco. Atleti ben preparati ed allenati (qualche giovane, per fare esperienza, avrebbe meritato di esserci), ragazzi "da podio" insomma! Sappiamo come sia andata in casa italiana...e quale sia stato invece il risultato della mini squadra norvegese e del suo mitico Aksel che, ancora una volta, ha voluto esorcizzare una pista dove rischiò di morire! Un anno lontano dalle piste e, al rientro, estrae dal cilindro tre capolavori consecutivi. Fantastico! Fantastico e divertente, come nell'ennesimo "corto TV" in cui lui e Bode Miller ripropongono in chiave "promozione turistica" una parodia degli indimenticabili Stanlio ed Ollio.
Torniamo all'equazione nuoto e sci. Dicevamo come la programmazione, la scelta tecnica, la cura dei settori siano alcuni degli elementi che rendono il nuoto così vincente! E se lo sci provasse a copiarlo...o quanto meno si facesse suggerire qualcosa! Le due Federazioni in fin dei conti sono sorelle, siedono entrambe al desco del Coni ed una sinergia non sarebbe poi così scandalosa! I "tagli" nei contributi sono sempre più dolorosi e lo Sport italiano per sopravvivere dovrà prima o poi capire come interfacciandosi su grandi sinergie e collaborazioni si possano creare risparmi considerevoli e "proiezioni" diverse per gli atleti. Se sei in grado di ottenere importanti risultati partecipi alle competizioni che contano, se non lo sei gareggi in circuiti diversi, meno onerosi ma ugualmente sufficienti per soddisfare la tua passione! In futuro la trasferta di Beaver Creek dovrà costare molto di meno...sci e bagagli tecnici dovranno pesare molto di meno! Nonostante questo continuiamo ad amare i nostri atleti e questo sport...e non potremmo fare diversamente soprattutto dopo che una magia è stata capace di avvincerci, una magia legata al nome di una ragazza che sull'altare della passione per la neve ha liberato la sua anima da ogni pensiero che la portasse lontano dal brivido della velocità!
Tante volte abbiamo detto, scritto, letto di come il primato di vittorie di Re Ingo rappresentasse un limite irraggiungibile, inavvicinabile per lo sci moderno! Il sogno di Lindsey Vonn dunque diventa un po' il nostro perchè ci fa partecipi di una sfida alla quale possiamo assistere di persona, una sfida che potremo raccontare! Quando Lindsey ha rischiato con una maligna spigolata nella prima discesa di Lake Louise abbiamo avuto tutti un sussulto per lei, un senso di paura...e poi un gesto di sollievo e di affetto nel vederla continuare la Sua rincorsa!
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Tutt i commenti disponibili:
1 | kaiser il 10/12/2015 11:08:23
Per una volta non condivido molto la visione di Carlo. Anche se il nuoto e lo sci partono dalla stessa materia prima, nella nostra amata disciplina c'è di mezzo l'attrezzatura che nel nuoto è quasi nulla. Parlavo tempo fa con un ragazzo sloveno di 26 anni, tale Blaž Pe#269;uh, che faceva gare di Coppa Europa e che mi spiegava come la scarsità di risorse sta facendo sparire lo sci sloveno dalle luci della ribalta. Mi spiegava della frustrazione che si prova a doversi confrontare con austriaci, elvetici, ma anche noi, a cui manca solo che vengano accompagnati in bagno, con loro che il più delle volte non hanno nemmeno uno ski-man e che si arrangiano al 100%.
Nello sci o hai tanti dindini da investire o non emergi a nessun livello.
2 | Fairyking il 10/12/2015 11:48:00
Beh però se il nuoto italiano pur con scarsità di risorse riesce a fare ottime cose con la giusta programmazione e metodiche di allenamento, noi, che appunto siamo messi un po' meglio della Slovenia, potremmo fare di più. Non mi direte che i norvegesi o svedesi abbiano chissà quali budget astronomici, sicuramente non quello di austriaci e svizzeri.