Bis di Hirscher ad Adelboden; 3/o Stefano Gross
Due gare, due successi. Il più forte in questo momento è senza dubbio lui Marcel Hirscher, capace di vincere sia in gigante che in slalom nello spazio di ventiquattro ore. Capace anche di vincere tre prove - con lo slalom di Zagabria - consecutivamente nell'arco di 72 ore e allungare decisamente (assente Svindal in questo slalom, caduto ieri in gigante) in graduatoria generale di coppa del mondo (725 pt.) con 230 punti di vantaggio sul norvegese, secondo a 495. Nella giornata della consacrazione di Hirscher, peccato, invece, per il nostro Cristian Deville, a pari tempo con l'austriaco dopo la prima manche, fuori a poche porte dal traguardo, quando però con un paio di gravi errori aveva già compromesso la sua prova. Sul podio del quinto slalom stagionale sale l'onnipresente Ivica Kostelic, secondo, ma l'Italia trova ancora spazio con un grande Stefano Gross (3/o). Autentiche fucilate ai pali quelle date dal cacciatore fassano, sempre all'attacco con una seconda prova da manuale - suo il secondo tempo di manche dopo Schoenfelder - favorito però anche dalla migliore visibilità in quel momento, che lo ha catapultato sul primo podio di coppa del mondo della carriera. Si perché la nebbia e la nevicata - andatasi ad intensificare nel finale di gara – ha comunque creato qualche problema agli ultimi cinque atleti al via sulla Chuenisbärgl. Nebbia che ha dato particolarmente fastidio al nostro Manfred Moelgg finito 18/o come a Mario Matt 4/o a +1.44, dopo aver assaporato il podio virtuale dopo la squalifica del tedesco Neureuther per inforcata nella prima manche. Tra i top10 accanto ai nomi dell'emergente tedesco Dopfer (6/o) e del canadese Janyk (7/o) ritroviamo alcuni graditi ritorni come Grange (6/o) e Raich (8/o), ma altri giovani che scalpitano anche in questa specialità come Nola Kasper (9/o) e Alexis Pinturault, undicesimo, con il pettorale 36. Tornando in Casa Italia, giornata no, invece, per Giuliano Razzoli: indigesta agli emiliani (vedi anche Tomba) la Chuenisbärgl. Prima manche non all'altezza del campione olimpico (16/o) e seconda terminata dopo poche porte dal via per un'inforcata. Peccato anche per Patrick Thaler – squalificato anche lui per salto di porta – quando viaggiava con un grande margine di vantaggio che gli avrebbe sicuramente fatto fare un balzo in avanti nella graduatoria finale. Buona, infine, la prova di Roberto Nani (21/o), per la prima volta in carriera a punti, in uno slalom di coppa del mondo. Nel complesso comunque arrivano ancora segnali positivi da tutta la squadra azzurra con sei azzurri tra i migliori 30 dopo la prima manche che conferma tutte le nostre potenzialità in questa specialità.
Ora breve trasferimento in quel di Wengen per la tre giorni del Lauberhorn: super combinata venerdì 13 gennaio, discesa sabato 14 e slalom domenica 15.
(domenica 8 gennaio 2012)
Ora breve trasferimento in quel di Wengen per la tre giorni del Lauberhorn: super combinata venerdì 13 gennaio, discesa sabato 14 e slalom domenica 15.
(domenica 8 gennaio 2012)