Kasper apre al dialogo con gli atleti
Poco più di una settimana fa il portavoce degli atleti Kilian Albrecht ha inviato una lettera di protesta alla FIS sulla questione materiali, controfirmata da circa 200 atleti. Non è arrivata una risposta ufficiale dei vertici federali ma ieri l'agenzia APA ha raccolto i pensieri del presidente Gian Franco Kasper che si è detto disponibile al dialogo, difendendo però il lavoro svolto dalle Università di Salisburgo e Oslo con cui hanno collaborato alcuni ex atleti. Kasper ha dichiarato di comprendere le motivazioni degli atleti di oggi, abituati a questi materiali, ma di pensare anche alle prossime generazioni...."se poi non vorranno queste regole non li forzeremo, ma poi in ospedale non si dovranno lamentare per la mancanza di sicurezza..."
Non si è fatta attendere la risposta degli atleti, tramite Killian Albrecht: "...apprezziamo questa apertura al dialogo. Hujara ha anche parlato della possibilità di visionare gli studi scientifici nella settimana prima di Soelden. Il presidente Kasper ha inoltre ipotizzato via stampa che dietro alla nostra petizione ci siano i produttori. Come rappresentante degli atleti voglio essere molto chiaro: non è così! Gli atleti stessi sono il motore di questa petizione, senza altre interferenze. In quanto principali attori dello sci agonistico gli atleti sanno di cosa stan parlando e sanno quel che vogliono:
1. visionare e discutere gli studi fin qui fatti dall'Università di Salisburgo e dalla FIS, avendo la possibilità di fare domande, concordare o disapprovare
2. misure immediate per il miglioramento della sicurezza oltre a quelle sui materiali. Gli atleti hanno più volte presentato alcune proposte:
- cambiamento delle regole per la tracciatura
- impegno ad accogliere le nostre proposte per la preparazione dei tracciati
- tute più lente e più sicure
- sottotuta antitaglio obbligatori
- ultimo e non meno importante impegno a coinvolgere gli atleti nelle discussioni e nelle decisioni relative a queste proposte e sulle questioni riguardanti la sicurezza in sede di gara (come i driver meeting in Forumula1)
Gli atleti sono pronti a contribuire al miglioramento della sicurezza ma questo non può avvenire se non vengono coinvolti nei processi decisionali dalla Federazione mondiale"
(mercoledì 7 settembre 2011)
Non si è fatta attendere la risposta degli atleti, tramite Killian Albrecht: "...apprezziamo questa apertura al dialogo. Hujara ha anche parlato della possibilità di visionare gli studi scientifici nella settimana prima di Soelden. Il presidente Kasper ha inoltre ipotizzato via stampa che dietro alla nostra petizione ci siano i produttori. Come rappresentante degli atleti voglio essere molto chiaro: non è così! Gli atleti stessi sono il motore di questa petizione, senza altre interferenze. In quanto principali attori dello sci agonistico gli atleti sanno di cosa stan parlando e sanno quel che vogliono:
1. visionare e discutere gli studi fin qui fatti dall'Università di Salisburgo e dalla FIS, avendo la possibilità di fare domande, concordare o disapprovare
2. misure immediate per il miglioramento della sicurezza oltre a quelle sui materiali. Gli atleti hanno più volte presentato alcune proposte:
- cambiamento delle regole per la tracciatura
- impegno ad accogliere le nostre proposte per la preparazione dei tracciati
- tute più lente e più sicure
- sottotuta antitaglio obbligatori
- ultimo e non meno importante impegno a coinvolgere gli atleti nelle discussioni e nelle decisioni relative a queste proposte e sulle questioni riguardanti la sicurezza in sede di gara (come i driver meeting in Forumula1)
Gli atleti sono pronti a contribuire al miglioramento della sicurezza ma questo non può avvenire se non vengono coinvolti nei processi decisionali dalla Federazione mondiale"
(mercoledì 7 settembre 2011)