Giorgio Rocca: "un'estate diversa"
Tra un allenamento e l'altro, tra Les Deux Alpes e lo Stelvio, tra fine giugno e inizio luglio Giorgio Rocca aveva lasciato intendere che la trasferta sudamericana in agosto con la squadra era tutt'altro che scontata. Ora arriva la conferma: Giorgio si allenerà in Europa. Con un post apparso ieri sul suo blog personale il campione di Livigno spiega le motivazioni alla base di questo gesto: motivi tecnici, stimoli, considerazioni economiche e, non ultime, esigenze famigliari. Non dimentichiamo infatti che Giorgio nella passata stagione ha dovuto affrontare momenti non felici in particolare per lo stato di salute del suo ultimogenito, poi risoltosi positivamente. Ma la voglia di stare vicino alla moglie e ai tre figli non è compatibile con una lunga trasferta in Argentina e anche questo ha, ne siamo certi, avuto il suo peso nella decisione finale. Infine Giorgio risponde fermamente a un articolo apparso nei giorni scorsi sulla stampa sportiva che criticava questa scelta.
Ecco Giorio: "Ho deciso di continuare per fare la mia ultima stagione d'atleta con delle scelte che vanno fuori dalle righe e che fanno discutere, ma questo non è importante.
La preparazione atletica continua ad essere fatta con Roberto Manzoni. Abbiamo inserito delle piccole variazioni dettate dalla mia voglia di fare cose diverse con attività che mi stimolano sotto altri profili tipo equilibrio e giocoleria. Per quanto riguarda la preparazione sciistica e tecnica è arrivato il nuovo allenatore Jacques Theolier che mi sta facendo lavorare su cose prima un po' tralasciate e che abbiamo ripreso con buoni risultati.
Ad agosto ho deciso di fare 3 settimane di sci a Zermatt, con il mio skiman Reinold Brugger, il mio preparatore Manzoni e con altre persone che mi daranno una mano per fare una buona mole di lavoro sciistico.
Questa decisione è soprattutto personale e mi stimola per tornare al vertice con determinazione perchè in passato solo quando ho preso decisioni fuori dagli schemi sono arrivato all'obiettivo.
Nel primo periodo potrò sciare con Theolier per impostare il lavoro, poi mi aggregherò ai miei avversari stranieri (austriaci, svizzeri, croati...che mi hanno dato il massimo supporto) che rimarranno in Europa.
Al 23 agosto se il lavoro non sarà stato proficuo potrei decidere di andare in Argentina.
Sulle mie scelte ha pesato anche la situazione economica delle aziende che ha obbligato la FISI a stabilire un carico di circa 2/3.000 euro ad atleta per trasferta e solo tra 5 e 8 paia di sci a testa, pochi per me che sono abituato a portarne 15/20 paia.
Per quanto riguarda le cose scritte e sentite in questi giorni, mi auguro che l'autore di tali articoli non abbia mai nessuno dei suoi cari in difficoltà. Mettere in dubbio lo stato di salute di mio figlio è stata un'azione vile, soprattutto spero che in futuro questo signore si dedichi al giornalismo sportivo e basta.
E per finire mia moglie. In questi anni mi ha sempre supportato e quando non è venuta alle gare è stato per stare con i nostri figli. Mi ha sempre sostenuto e consolato in questi anni complicati durante i quali ho dato importanza solo all'essere atleta trascurando il resto."
(mercoledì 15 luglio 2009)
Ecco Giorio: "Ho deciso di continuare per fare la mia ultima stagione d'atleta con delle scelte che vanno fuori dalle righe e che fanno discutere, ma questo non è importante.
La preparazione atletica continua ad essere fatta con Roberto Manzoni. Abbiamo inserito delle piccole variazioni dettate dalla mia voglia di fare cose diverse con attività che mi stimolano sotto altri profili tipo equilibrio e giocoleria. Per quanto riguarda la preparazione sciistica e tecnica è arrivato il nuovo allenatore Jacques Theolier che mi sta facendo lavorare su cose prima un po' tralasciate e che abbiamo ripreso con buoni risultati.
Ad agosto ho deciso di fare 3 settimane di sci a Zermatt, con il mio skiman Reinold Brugger, il mio preparatore Manzoni e con altre persone che mi daranno una mano per fare una buona mole di lavoro sciistico.
Questa decisione è soprattutto personale e mi stimola per tornare al vertice con determinazione perchè in passato solo quando ho preso decisioni fuori dagli schemi sono arrivato all'obiettivo.
Nel primo periodo potrò sciare con Theolier per impostare il lavoro, poi mi aggregherò ai miei avversari stranieri (austriaci, svizzeri, croati...che mi hanno dato il massimo supporto) che rimarranno in Europa.
Al 23 agosto se il lavoro non sarà stato proficuo potrei decidere di andare in Argentina.
Sulle mie scelte ha pesato anche la situazione economica delle aziende che ha obbligato la FISI a stabilire un carico di circa 2/3.000 euro ad atleta per trasferta e solo tra 5 e 8 paia di sci a testa, pochi per me che sono abituato a portarne 15/20 paia.
Per quanto riguarda le cose scritte e sentite in questi giorni, mi auguro che l'autore di tali articoli non abbia mai nessuno dei suoi cari in difficoltà. Mettere in dubbio lo stato di salute di mio figlio è stata un'azione vile, soprattutto spero che in futuro questo signore si dedichi al giornalismo sportivo e basta.
E per finire mia moglie. In questi anni mi ha sempre supportato e quando non è venuta alle gare è stato per stare con i nostri figli. Mi ha sempre sostenuto e consolato in questi anni complicati durante i quali ho dato importanza solo all'essere atleta trascurando il resto."
(mercoledì 15 luglio 2009)