A Sestriere vince la Kildow, ma trionfa Nadia: 3a!
di Luca Perenzoni
Lindsey Kildow Vonn è di un altro pianeta, ormai l'abbbiamo capito e la vittoria di oggi oltre a confermarlo non aggiunge molto di più, se non per l'ufficializzazione della vittoria della coppetta di specialità da parte della ventitreenne statunitense a due gare dal termine della stagione. Ma oggi il vero fenomeno in pista è stata Nadia Fanchini. Sì, proprio la ventunenne bresciana di Montecampione, la camuna che ha dovuto mordere il freno per molti mesi prima di buttarsi a capofitto nella Coppa del Mondo per un'aritmia cardiaca che ha fatto sudare i medici del Coni prima di concedere il nulla osta per il ritorno all'attività agonistica. E' tornata solo nel 2008, Nadia; con poco allenamento nelle gambe e soprattutto senza l'abitudine a viaggiare ad oltre i 100 chilometri orari su nevi soffici o ghiacciate che siano. E' tornata ad inizio gennaio proprio per presentarsi alle gare di Cortina con molti già a chiederle di dare una spinta ad una squadra che ha risentito dei tanti, tantissimi infortuni giunti a falcidiare una formazione che di sicuro non pecca di talento. I tecnici Ghidoni e Weiss predicavano pazienza, lei un po' meno, tanto da non mancare la zona punti nemmeno senza allenamento. Dopo Cortina altre indicazioni positive sono arrivate da St. Moritz ed oggi...l'apoteosi.
Nadia ha sciato alla grande, con sicurezza da veterana, tirando le curve con una precisione chirurgica senza lasciare nulla alla velocità, tanto che l'"autovelox" a metà tracciato l'ha battezzata come la più veloce del lotto, ben oltre i 126 chilometri orari. Più della Kildow dominatrice di un'altra prova, più della Vanderbeek seconda un po' a sorpresa ma pronta a rispondere presente alla giornata meno positiva del solito delle compagne Janyk e Brydon. Sessantadue i centesimi di ritardo della canadese dalla signora Vonn, settantasette quelli di Nadia che si ritrova sul terzo gradino del podio ad oltre un anno dall'uguale piazzamento conquistato a Lake Louise. Allora ci aveva messo un bel po', prima di conquistare il suo primo podio in carriera; ora ci ha messo una manciata di gara, a testimonianza dell'incredibile dose di talento racchiusa nella compatta bresciana che quasi sfigura accanto a due granatiere del calibro di Kildow e Vanderbeek. Pazzesca Nadia. Nel giorno in cui la leader stagionale azzurra, Daniela Ceccarelli, deve alzare bandiera bianca per il dolore al ginocchio destro, la squadra azzurra trova, anzi ritrova, una trascinatrice d'eccezione: forte, talentuosa, giovane proprio come volevano tutti quei critici che lamentavano la mancanza di risultati, senza tener conto dell'incredibile lista di infortuni che ha colpito negli ultimi mesi la velocità azzurra. Perchè oltre all'acuto di Nadia non sono mancati altri sorrisi, come la piacevolissima conferma di Verena Stuffer, ottava sotto il sole di St. Moritz una settimana fa e 14ima sotto quello del Sestriere oggi, a separare la coppia bresciana formata da Elena Fanchini e dall'acciaccata Daniela Merighetti che pur con una spalla dolorante ha saputo vendere cara la pelle. Più lontane le altre, tutte giovani di belle speranze: Schanrf, Siorpaes, Teglia, Hofer, la giovanissima debuttante padroncina di casa Francesca Marsaglia. Ma anche per loro verrà il tempo di raccogliere quanto seminato, basta avere pazienza.
Tornando alla gara, ai piedi di podio si ferma la coppia Nadia Styger - Renate Goetschl che precede Maria Riesch, Britt Janyk e la sorpresissima Chelasea Marshall, ventunenne a stelle e strisce di ottime speranze. Il ventitreesimo posto della Hosp da un'ulteriore spinta alle voglie di trionfo della Kildow: a domani per il super-g, secondo round della disfida della Via Lattea.
(sabato 9 febbraio 2008)
Nadia ha sciato alla grande, con sicurezza da veterana, tirando le curve con una precisione chirurgica senza lasciare nulla alla velocità, tanto che l'"autovelox" a metà tracciato l'ha battezzata come la più veloce del lotto, ben oltre i 126 chilometri orari. Più della Kildow dominatrice di un'altra prova, più della Vanderbeek seconda un po' a sorpresa ma pronta a rispondere presente alla giornata meno positiva del solito delle compagne Janyk e Brydon. Sessantadue i centesimi di ritardo della canadese dalla signora Vonn, settantasette quelli di Nadia che si ritrova sul terzo gradino del podio ad oltre un anno dall'uguale piazzamento conquistato a Lake Louise. Allora ci aveva messo un bel po', prima di conquistare il suo primo podio in carriera; ora ci ha messo una manciata di gara, a testimonianza dell'incredibile dose di talento racchiusa nella compatta bresciana che quasi sfigura accanto a due granatiere del calibro di Kildow e Vanderbeek. Pazzesca Nadia. Nel giorno in cui la leader stagionale azzurra, Daniela Ceccarelli, deve alzare bandiera bianca per il dolore al ginocchio destro, la squadra azzurra trova, anzi ritrova, una trascinatrice d'eccezione: forte, talentuosa, giovane proprio come volevano tutti quei critici che lamentavano la mancanza di risultati, senza tener conto dell'incredibile lista di infortuni che ha colpito negli ultimi mesi la velocità azzurra. Perchè oltre all'acuto di Nadia non sono mancati altri sorrisi, come la piacevolissima conferma di Verena Stuffer, ottava sotto il sole di St. Moritz una settimana fa e 14ima sotto quello del Sestriere oggi, a separare la coppia bresciana formata da Elena Fanchini e dall'acciaccata Daniela Merighetti che pur con una spalla dolorante ha saputo vendere cara la pelle. Più lontane le altre, tutte giovani di belle speranze: Schanrf, Siorpaes, Teglia, Hofer, la giovanissima debuttante padroncina di casa Francesca Marsaglia. Ma anche per loro verrà il tempo di raccogliere quanto seminato, basta avere pazienza.
Tornando alla gara, ai piedi di podio si ferma la coppia Nadia Styger - Renate Goetschl che precede Maria Riesch, Britt Janyk e la sorpresissima Chelasea Marshall, ventunenne a stelle e strisce di ottime speranze. Il ventitreesimo posto della Hosp da un'ulteriore spinta alle voglie di trionfo della Kildow: a domani per il super-g, secondo round della disfida della Via Lattea.
(sabato 9 febbraio 2008)