La gioia di Irene e Nadia
Del gigante odierno di Ofterschwang un'immagine sulle altre sarà ricordata dai tifosi azzurri, quella di Irene e Nadia, sorridenti, che dal leader's corner vedono scivolare le avversarie alle loro spalle. Per entrambe è il miglior risultato in carriera in questa specialità, per Irene è il primo podio in Coppa, per Nadia c'è la soddisfazione del miglior tempo nella seconda manche, indossando il pettorale 57. Ecco le prime dichiarazioni della 26enne di Cosio Valtellino, raccolte da fisi.org:"è una giornata indimenticabile, non avrei mai neanche immaginato di riuscire a salire su un podio di Coppa del Mondo. Onestamente sarei stata contenta anche di un bel piazzamento, ma quello che è arrivato è molto meglio. E' una bella soddisfazione per quelli che hanno creduto in me ed è una gran soddisfazione soprattutto dopo tutti i problemi di asma di cui ho sofferto. Ho dato la dimostrazione che posso essere con le più brave e questo mi dà grande energia: è una gran gioia. Mi spiace sinceramente per le mie compagne che meritavano risultati più importanti e sono contenta per Nadia che ha fatto una gran gara: però, mi sarà concesso, oggi penso soprattutto a me stessa e mi godo questa giornata meravigliosa".
Non meno emozionata la camuna:"sono davvero felicissima, quasi non ci credo. Ma sapevo che stavo sciando bene, in allenamento ero vicina alle mie compagne mentre in gara non riuscivo a sciare come sapevo. Poi in settimana il secondo posto nel gigante di Coppa Europa mi ha dato fiducia e una forte carica. E pensare che nella seconda manche mentre scendevo non mi sembrava di andare bene, mi sembrava di commettere qualche errore. E invece sono riuscita a far segnare il miglior tempo di manche. Nella prima sono stata molto brava, considerando il numero di pettorale con il quale sono scesa (il 57) e le condizioni della pista dopo i passaggi di tutte le atlete che mi hanno preceduto. Nella seconda manche, con pista migliore, ho fatto vedere quello che sono in grado di fare. Mentre ero all’angolo del leader quasi mi sentivo in imbarazzo, mi dicevo: Cosa fai qui?! E stasera parteciperò di nuovo alle premiazioni...è fantastico!"
Ed ecco David Salvadori, il tecnico che in questi mesi ha seguito da vicino Nadia racconta delle ultime settimane: "Fino a prima del secondo posto in Coppa Europa Nadia credeva di perdere tempo, perché in gara i risultati non arrivavano. Poi ieri sera mi ha detto: Mi sento bene, magari riesco ad andare alle finali!" E di nuovo Nadia: "ora non mi devo però deconcentrare troppo, perché domani ho un'altra ghiotta occasione. Se ripenso alla mia gara, e quei pochi centesimi che mi separano dal podio, direi che gli ho persi nella lunga in fondo. Ma non importa, bisogna sempre guardare avanti, mai indietro".
(venerdì 2 marzo 2012)
Non meno emozionata la camuna:"sono davvero felicissima, quasi non ci credo. Ma sapevo che stavo sciando bene, in allenamento ero vicina alle mie compagne mentre in gara non riuscivo a sciare come sapevo. Poi in settimana il secondo posto nel gigante di Coppa Europa mi ha dato fiducia e una forte carica. E pensare che nella seconda manche mentre scendevo non mi sembrava di andare bene, mi sembrava di commettere qualche errore. E invece sono riuscita a far segnare il miglior tempo di manche. Nella prima sono stata molto brava, considerando il numero di pettorale con il quale sono scesa (il 57) e le condizioni della pista dopo i passaggi di tutte le atlete che mi hanno preceduto. Nella seconda manche, con pista migliore, ho fatto vedere quello che sono in grado di fare. Mentre ero all’angolo del leader quasi mi sentivo in imbarazzo, mi dicevo: Cosa fai qui?! E stasera parteciperò di nuovo alle premiazioni...è fantastico!"
Ed ecco David Salvadori, il tecnico che in questi mesi ha seguito da vicino Nadia racconta delle ultime settimane: "Fino a prima del secondo posto in Coppa Europa Nadia credeva di perdere tempo, perché in gara i risultati non arrivavano. Poi ieri sera mi ha detto: Mi sento bene, magari riesco ad andare alle finali!" E di nuovo Nadia: "ora non mi devo però deconcentrare troppo, perché domani ho un'altra ghiotta occasione. Se ripenso alla mia gara, e quei pochi centesimi che mi separano dal podio, direi che gli ho persi nella lunga in fondo. Ma non importa, bisogna sempre guardare avanti, mai indietro".
(venerdì 2 marzo 2012)