La Coppa del Gobbo - Lettera a Gesù Bambino
Volevo scrivere a Babbo Natale ma ormai è troppo inflazionato...Da piccolo io non lo conoscevo, lui stava al Nord con le renne, poi è sceso più in basso e si è stabilito qui perchè ha scoperto che si sta bene. Ha abbandonato le renne e la slitta, viaggia su macchine di lusso, lo vedi dappertutto. Trovo che si sia un po' svenduto. Per fortuna tu, Gesù Bambino, sei rimasto uno solo, con il tuo vecchio e caro presepio e anche se hai un indirizzo che non si trova sulla guida del telefono so che in qualche modo riceverai questa letterina e la leggerai.
Vorrei parlarti un po' dei nostri bambini...ogni tanto mi chiedo se ci siano ancora i bambini di una volta, quelli ruspanti che, se si lasciavano soli un momento, potevano mangiare un po' di terra, rotolarsi nello sporco, asciugarsi il nasino con la manica, urlare e piangere senza una lacrima, prendersi qualche sano scappellotto senza denunciare i genitori. Ogni giorno televisione, radio, internet, telefonini ci trasmettono foto e notizie di nascite, di morti, di compravendite, di sfruttamento, di malattie, di fame...di cui sono vittime bambine e bambini in tutto il mondo. In questi giorni tutte le ONLUS ti spediscono richieste di aiuti. Ma quante ONLUS ci sono? Dovresti avere un bel gruzzoletto per dare qualcosa a tutte. Ma poi i soldi ai bambini glieli danno? Tu li conosci bene questi bambini, quelli che muoiono di fame e di malattie, quelli costretti a fare la guerra, quelli che lanciano i sassi, quelli che sono sfruttati con lavori pesanti ed altre cose. Sembra che tutti vogliano occuparsene, ma i risultati non arrivano. Tu, caro Gesù Bambino, dai al mondo le dritte giuste perchè a quei bambini serve tutto. Allo sci azzurro - e a tutti noi che dello sport e di questo sport ci cibiamo a volontà - serve invece un po' di serenità e di umiltà. Già, proprio un po' di umiltà per capire come, in fin dei conti, anche se sinora in questa stagione non si sia vinto nulla ed i risultati siano stati poco lusinghieri, ciò sia dovuto in gran parte a quella magnifica e semplice regola che scandisce l'agonismo: i più bravi vanno sul podio, gli altri rincorrono! Si prova magari un po' di delusione perchè si pensava che su di una pista e su un'altra ancora gli azzurri avrebbero saputo primeggiare...però bisogna essere sportivi, ammettere la superiorità degli avversari e provare ad andare più forte! Per farlo però servono anche "altri aiuti", tutti leciti per carità, tu, Caro Gesù Bambino, riesci a far avere ai discesisti le tute che sibilano al posto di quelle che fischiano? Sono sicuro che Inner, Fill, Werner sfreccerebbero veloci come un tempo... Potresti farlo per la gara di Bormio? Ed ancora: riesci ad infondere un po' di tranquillità tra coloro che "comandano" nella nostra federazione? Io credo che gli atleti ne patiscano tanto! Hai visto il gigante in Alta Badia? Blardone, Simoncelli, Moelgg, Ploner ed i loro compagni sembravano sperduti...non un sorriso sui loro volti...non un momento di gioia come ci si aspetterebbe da ragazzi che dovrebbero divertirsi facendo lo sport...Pensa a come dovrebbero sentirsi tutti i loro coetanei che, oggi, hanno molto meno e non hanno futuro! Capisco come non sia facile cambiare il mondo, ma certi atteggiamenti potrebbero essere modificati...magari solo sorridendo un po' di più, abbassando i toni delle discussioni, ritrovando il piacere di stare insieme e ricomponendo il gruppo come fosse una famiglia. Se si ama lo sport e si rispetta il profondo valore di questa parola ci si deve rendere conto di come la prestazione agonistica dell'atleta sia quanto mai condizionata dall'ambiente societario che lo circonda. Una pacca sulla spalla ed un sorriso leale e sincero hanno sempre avuto un effetto migliore di mugugni e critiche, soprattutto se pubbliche! Tu, Caro Gesù Bambino cosa ne pensi?
(martedì 21 dicembre 2010)
Vorrei parlarti un po' dei nostri bambini...ogni tanto mi chiedo se ci siano ancora i bambini di una volta, quelli ruspanti che, se si lasciavano soli un momento, potevano mangiare un po' di terra, rotolarsi nello sporco, asciugarsi il nasino con la manica, urlare e piangere senza una lacrima, prendersi qualche sano scappellotto senza denunciare i genitori. Ogni giorno televisione, radio, internet, telefonini ci trasmettono foto e notizie di nascite, di morti, di compravendite, di sfruttamento, di malattie, di fame...di cui sono vittime bambine e bambini in tutto il mondo. In questi giorni tutte le ONLUS ti spediscono richieste di aiuti. Ma quante ONLUS ci sono? Dovresti avere un bel gruzzoletto per dare qualcosa a tutte. Ma poi i soldi ai bambini glieli danno? Tu li conosci bene questi bambini, quelli che muoiono di fame e di malattie, quelli costretti a fare la guerra, quelli che lanciano i sassi, quelli che sono sfruttati con lavori pesanti ed altre cose. Sembra che tutti vogliano occuparsene, ma i risultati non arrivano. Tu, caro Gesù Bambino, dai al mondo le dritte giuste perchè a quei bambini serve tutto. Allo sci azzurro - e a tutti noi che dello sport e di questo sport ci cibiamo a volontà - serve invece un po' di serenità e di umiltà. Già, proprio un po' di umiltà per capire come, in fin dei conti, anche se sinora in questa stagione non si sia vinto nulla ed i risultati siano stati poco lusinghieri, ciò sia dovuto in gran parte a quella magnifica e semplice regola che scandisce l'agonismo: i più bravi vanno sul podio, gli altri rincorrono! Si prova magari un po' di delusione perchè si pensava che su di una pista e su un'altra ancora gli azzurri avrebbero saputo primeggiare...però bisogna essere sportivi, ammettere la superiorità degli avversari e provare ad andare più forte! Per farlo però servono anche "altri aiuti", tutti leciti per carità, tu, Caro Gesù Bambino, riesci a far avere ai discesisti le tute che sibilano al posto di quelle che fischiano? Sono sicuro che Inner, Fill, Werner sfreccerebbero veloci come un tempo... Potresti farlo per la gara di Bormio? Ed ancora: riesci ad infondere un po' di tranquillità tra coloro che "comandano" nella nostra federazione? Io credo che gli atleti ne patiscano tanto! Hai visto il gigante in Alta Badia? Blardone, Simoncelli, Moelgg, Ploner ed i loro compagni sembravano sperduti...non un sorriso sui loro volti...non un momento di gioia come ci si aspetterebbe da ragazzi che dovrebbero divertirsi facendo lo sport...Pensa a come dovrebbero sentirsi tutti i loro coetanei che, oggi, hanno molto meno e non hanno futuro! Capisco come non sia facile cambiare il mondo, ma certi atteggiamenti potrebbero essere modificati...magari solo sorridendo un po' di più, abbassando i toni delle discussioni, ritrovando il piacere di stare insieme e ricomponendo il gruppo come fosse una famiglia. Se si ama lo sport e si rispetta il profondo valore di questa parola ci si deve rendere conto di come la prestazione agonistica dell'atleta sia quanto mai condizionata dall'ambiente societario che lo circonda. Una pacca sulla spalla ed un sorriso leale e sincero hanno sempre avuto un effetto migliore di mugugni e critiche, soprattutto se pubbliche! Tu, Caro Gesù Bambino cosa ne pensi?
(martedì 21 dicembre 2010)