Il lungo autunno di Lucy Recchia
di Luca Perenzoni
Forse è meglio iniziare dalla fine, una volta tanto.
"Per fortuna le mie compagne mi aiutano a tenere un po' più alto il morale. Vederle sciare così bene è un autentico toccasana, soprattutto per quello che riesce a fare Denise dopo tutti gli infortuni e le magagne che ha passato; credo che sia il migliore esempio per testimoniare che con la convinzione e la caparbietà si può lottare (e vincere) anche contro la sfortuna"
A parlare è Lucia Recchia, fresca di ritorno dalle nevi austriache dove si è concessa un week-end di svago, visto che di sciare, al momento, non se ne parla ancora. "Non va molto bene, la schiena continua a dare problemi e non posso ancora lavorare appieno. Ormai è da marzo che sono praticamente ferma e la cosa si sta facendo piuttosto lunga. In estate il tempo passava anche piuttosto in fretta, ora che la stagione è alle porte e che le mie compagne stanno per partire per il Canada...beh, è decisamente più difficile." La ventisettenne pusterese continua ad essere afflitta da un'ipermobilità iliaca, in parole meno tecniche, un problema alla schiena che sotto sforzo tende a deformarsi più del dovuto, una sorta di perdita di rigidezza. E per una ragazza che di professione fa la discesista non è per nulla semplice resistere alle fitte lancinanti che arrivano dalla schiena.
"Il problema è nato quasi all'improvviso; fino a poco più di un anno fa non sapevo nemmeno cosa fosse il mal di schiena. Durante la scorsa stagione i primi sintomi, cui ho risposto con antidolorifici per continuare a sciare e a posteriori credo che non sia stato ottimale. E a marzo mi sono bloccata; ho fatto visite per capire bene quale fosse il problema e dopo parecchi consulti siamo arrivati ad una diagnosi precisa. Già un passo avanti, anche se i medici, pur garantendo che si arriverà alla guarigione, non possono sbilanciarsi sulla tempistica. E quindi continuo a lavorare di fisioterapia, ho fatto alcune settimane in una clinica specialistica in Germania ed ora proseguo a casa, a Brunico, ma ti assicuro che è davvero brutto non sapere quando potrò tornare a sciare."
Comprensibilmente il morale di Lucy non è quello dei giorni migliori, ma lei, mossa dalla sua proverbiale tenacia e voglia di lottare non ne vuole nemmeno sapere di alzare bandiera bianca. "Ho rinforzato i muscoli della schiena, ora devo solo aspettare che anche i legamenti acquistino maggiore vigore, in modo da tenere più saldo il tutto. Certo, ormai questa stagione sembra destinata a perdersi, ma l'importante è che prima o poi riesca a trovare l'uscita da questo tunnel."
Quando arriva lo sconforto è difficile trovare le parole giuste, ma Lucia è convinta e continua a pensare positivo, sa che prima o poi le cose torneranno a girare nel verso giusto e da parte nostra non può che arrivare un sincero in bocca al lupo con la speranza, anzi la convinzione, di rivederla presto in pista, al cancelletto, per poter, con la sua solita grinta tentare di raccogliere tutte le soddisfazioni che il suo talento merita di regalarsi. A presto Lucy.
(lunedì 19 novembre 2007)
A parlare è Lucia Recchia, fresca di ritorno dalle nevi austriache dove si è concessa un week-end di svago, visto che di sciare, al momento, non se ne parla ancora. "Non va molto bene, la schiena continua a dare problemi e non posso ancora lavorare appieno. Ormai è da marzo che sono praticamente ferma e la cosa si sta facendo piuttosto lunga. In estate il tempo passava anche piuttosto in fretta, ora che la stagione è alle porte e che le mie compagne stanno per partire per il Canada...beh, è decisamente più difficile." La ventisettenne pusterese continua ad essere afflitta da un'ipermobilità iliaca, in parole meno tecniche, un problema alla schiena che sotto sforzo tende a deformarsi più del dovuto, una sorta di perdita di rigidezza. E per una ragazza che di professione fa la discesista non è per nulla semplice resistere alle fitte lancinanti che arrivano dalla schiena.
"Il problema è nato quasi all'improvviso; fino a poco più di un anno fa non sapevo nemmeno cosa fosse il mal di schiena. Durante la scorsa stagione i primi sintomi, cui ho risposto con antidolorifici per continuare a sciare e a posteriori credo che non sia stato ottimale. E a marzo mi sono bloccata; ho fatto visite per capire bene quale fosse il problema e dopo parecchi consulti siamo arrivati ad una diagnosi precisa. Già un passo avanti, anche se i medici, pur garantendo che si arriverà alla guarigione, non possono sbilanciarsi sulla tempistica. E quindi continuo a lavorare di fisioterapia, ho fatto alcune settimane in una clinica specialistica in Germania ed ora proseguo a casa, a Brunico, ma ti assicuro che è davvero brutto non sapere quando potrò tornare a sciare."
Comprensibilmente il morale di Lucy non è quello dei giorni migliori, ma lei, mossa dalla sua proverbiale tenacia e voglia di lottare non ne vuole nemmeno sapere di alzare bandiera bianca. "Ho rinforzato i muscoli della schiena, ora devo solo aspettare che anche i legamenti acquistino maggiore vigore, in modo da tenere più saldo il tutto. Certo, ormai questa stagione sembra destinata a perdersi, ma l'importante è che prima o poi riesca a trovare l'uscita da questo tunnel."
Quando arriva lo sconforto è difficile trovare le parole giuste, ma Lucia è convinta e continua a pensare positivo, sa che prima o poi le cose torneranno a girare nel verso giusto e da parte nostra non può che arrivare un sincero in bocca al lupo con la speranza, anzi la convinzione, di rivederla presto in pista, al cancelletto, per poter, con la sua solita grinta tentare di raccogliere tutte le soddisfazioni che il suo talento merita di regalarsi. A presto Lucy.
(lunedì 19 novembre 2007)