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Anche la federazione svedese in acque agitate

di Luca Perenzoni

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Paerson A.
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Non solo la Fisi deve fare i conti con bilanci sempre più tendenti al rosso. La situazione difficile che negli anni ha coinvolto molte federazioni europee (Francia e Svizzera in prima linea) si sta allargando anche verso nord, colpendo quella che, al termine dell'ottima stagione 2007, poteva essere considerata la nuova isola felice. La Federsci svedese infatti fatica a digerire i pesanti bocconi finanziari ereditati dall'esperienza mondiale di Aare e per rincorrere una quadratura tra entrate ed uscite si sta cercando di ridurre la voce spese, anche e soprattutto per il contemporaneo abbandono di alcuni importanti sponsor che hanno chiuso la loro partnership al termine della stagione iridata. Inutile dire come una simile iniziativa abbia fatto storcere il naso a molti, compreso Anders Paerson, padre-allenatore del fenomeno di Tarnaby, Anja. Il contratto del tecnico svedese è ormai in scadenza e in questi giorni si sta cercando di raggiungere un accordo per il prolungamento. Paerson vorrebbe un adeguamento verso l'alto, convinto di essere stato sottopagato per il lavoro svolto in questi ultimi anni: va da sè che al momento la federazione non sia propriamente disposta ad allargare la borsa e la situazione rischia quindi di diventare incandescente.
A prescindere dal discorso Paerson, che in ogni caso si potrebbe anche permettere di allenare esclusivamente la figlia, la situazione rischia di penalizzare la crescita esponenziale di un movimento che nelle ultime stagioni ha saputo sfornare fior di talenti, compresa la grande rivelazione del 2007 Jens Byggmark, autore di una storica doppietta tra i paletti stretti di Kitzbuhel e Schladming prima di mettere le mani sulla coppetta di cristallo. La rinuncia ad alcuni tecnici ed i ritardi nell'allestimento delle squadre giovanili (situazione per certi versi già sentita...) saranno le prime conseguenze della crisi.
(giovedì 28 giugno 2007)



@RIPRODUZIONE RISERVATA


I primi 20  su 29  commenti disponibili
1 | lbrtg il 29/06/2007 08:19:41
Si vede che "tutto il mondo è paese". Consoliamoci un pò anche noi.
2 | emanueza il 29/06/2007 08:57:08
magra consolazione...
3 | francogeo il 29/06/2007 11:33:54
Quasi quasi mi viene da pensare che organizzare mondiali o olimiadi non sia veicolo per far crescere le federazioni ma sia un modo per creare voragini finanziarie in seno alle stesse che poi hanno conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti......[:)][:)][:)]
4 | Ravattina il 29/06/2007 12:06:21
La federazione svedese è poi riuscita fortunatamente a trovare un nuovo accordo con Vattenfall, sponsor principale già da diversi anni...vedremo se Paerson riuscirà ad ottenere quello che vuole [;)] il 30 giugno gli scade il contratto
5 | Nonno Paquito il 29/06/2007 12:31:01
Hola Succede con le Federazioni di sci, successe con quelle di automobilismo, di moto, di tennis e di molti altri sport non di squadra: quando per arrivare a risultati importanti bisogna cercare consulenti tecnici di prim'ordine e, per tanto, elevare il budget, le Federazioni dirette da "amateurs" (piu o meno impreparati e piu o meno interessati nella loro posizione personale) non hanno la preparazione, agilità e interessi per spingere, ma si per frenare. Piacerà o non piacerà, ma finirà così cioè: ogniuno si arrangi da se e si parte in base alla classifica della Wordl Ski Association, cioè partono i migliori senza limitazioni di numero per paese o altre condizionanti politiche...
6 | Enrico il 29/06/2007 12:34:07
La notizia si commenta da sola ed amplifica una situazione economica che sta coinvolgendo tutto il movimento sci di alto livello. Se va in sofferenza una federazione come quella svedese, che per dimensione e vocazione nazionale dovrebbe riuscire a canalizzare facilmente tutti gli investimenti nazionali nel settore sportivo su di sè, vuol dire che i costi sono ormai cresciuti in modo esponenziale rispetto alle entrate che si riescono a raccogliere pur in assenza di competitor sportivi a livello nazionale come il calcio da noi. Inoltre in Svezia non esiste la cultura del sospetto e della burocrazia fine a se stessa, come da noi, per cui ciò che loro spendono lo fanno esclusivamente per sostenere lo sport. Pertanto il segnale è ancora più preoccupante. Non so se mi sono riuscito a spiegare.
7 | Lovecraft il 29/06/2007 12:55:17
E' veramente sconcertante questa notizia!![:0]
8 | Enrico il 29/06/2007 18:04:38
Permettetemi questo leggero OT solo per dimostrare quanto la situazione economica finanziaria nel mondo degli sport sia in una crisi abbastanza preoccupante. dal sito di Motonline.com Solo Rossi Hayden e Stoner hanno già firmato il contratto mentre degli altri si parla molto, ma nessuno ha ancora ottenuto un ingaggio Assen (OLA) - In pratica sono solo tre i piloti della MotoGp ad avere la certezza di correre il prossimo anno, Valentino Rossi, Nicky Hayden e Casey Stoner. E il problema non è solo nell’abbondanza dell’offerta rispetto alla domanda, ma c’è anche l’aspetto economico. Si dice (e non si va molto lontani dalla realtà) che la base economica di Casey Stoner per la prossima stagione orbiti attorno al milione e mezzo di euro e questo si che è un problema. Senza nemmeno pensare ad avvicinare la quotazione di Rossi che firmò, si narra, per una ventina di milioni (ma aveva vinto cinque mondiali di fila), adesso molti piloti faranno fatica ad ottenere un ingaggio sostanzioso. Ad esempio i quasi 3 milioni attuali di Melandri o Capirossi, che difficilmente potranno chiedere una cifra doppia rispetto a quella del pilota che sta dominando il mondiale. Quindi, si parla molto, ma per ora si firma poco.
9 | Skina il 29/06/2007 18:51:14
Sinceramente questa notizia nn mi consola.....anzi mi preoccupa per il futuro di uno sport che adoro...Speriamo che le cose migliorino Per Tutti!!!
10 | Nonno Paquito il 29/06/2007 20:05:55
Hola Skina dipende per cosa intendi migliorare, secondo me, se lo sci d'elite (sia atleti, che organizzazione) riesce a staccarsi dalle federazioni migliorerà senz'altro a livello di spettacolo e di audience.
11 | FRENK il 29/06/2007 20:36:51
Nonno ma questo vorrebbe dire addio alle nazionali. In pratica funzionerebbe come nel ciclismo o altri sport dove ogni team privato gestisce i propri sponsor acquistando atleti da tutto il mondo. E' questo che intendevi dire? Per me sarebbe una bella botta visto che prima tifo la bandiera e poi i singoli atleti.
12 | perlu il 29/06/2007 20:46:06
Non come il ciclismo, che ancora mantiene una forma di sport di squadra. Ma come il tennis. Qualcuno si ricorda chi fa parte del team Babolat, del team Wilson o del team Head? No...ognuno per sè, capace di gestire i soldi ricevuti da sponsor tecnici e non come meglio crede, accordandosi con l'allenatore dal dei tali e il preparatore pinco pallino. Sicuramente l'idea sarebbe interessante e favorirebbe la vendibilità del prodotto sci alpino, ma allo stesso tempo richiederebbe un numero di sponsor e di finanziamenti sicuramente maggiori di quelli attuali: dai contratti di sponsorizzazione fino ai premi in denaro. nel tennis si vive da professionisti nei primi 100 al mondo perchè i premi in denaro arrivano sin dai primi turni dei tornei ATP fino a raggiungere premi succulenti nei primi turni dei Grandi Slam (mi pare che perdere al primo turno a Wimbledon valga circa 14000 euri o giù di lì e nel main draw entrano di diritto pressochè tutti i primi 100 o pochi meno)... insomma, anche senza essere campioni si vive tranquillamente ma nello sci la situazione attuale è ben diversa: in cdm si premiano i primi 10 (in molti casi con il "minimo sindacabile" di 30000 euro al primo e poi a scendere) e le spese di gestione dell'atleta sono forse sono più ingenti. Forse... Ah, un'altra cosa...il tennis rimane uno sport globale, forse il più globale dopo atletica e calcio; lo sci alpino rimane ancora un prodotto di settore (europeo, nordamericano e poco più) con relativa minor esposizione mediatica... Insomma, il futuro potrebbe essere in quella direzione, ma non è così semplice...
13 | Nonno Paquito il 29/06/2007 20:48:31
Hola Si. Pero facciamo due discorsi Il discorso afettivo: per me, e nel caso dello sci alpino, dato che non c'è la competizione a squadre nazionali (la cosa quella che facevano alla chiusura dei mondiali non la conto nemmeno[:D][:D]) il tema è irrelevante, tiferemo Giorgio, Max o Manfred come adesso. Il discorso dello sport prettamente individuale. Una migliore gestione della CdM e altre gare di elite (dovuta a gente preparata e non a poltronari multiimpiegati) l'unico che ci potrà portare è una competizione organizzata meglio e, forse, con una maggiore copertura televisiva dovuta a questo (ipotezzato come auspicabile e possibile) salto di qualità. A parte che, se una squadra scompare per i propi errori, scompare e non ci costerà una lira e non ripercuoterà in tutto lo sci azzurro dato che le uova non saranno (obbligate a essere) nello stesso paniere.
14 | Nonno Paquito il 29/06/2007 21:00:56
Hola Sono d'accordo con Perlu, sia nella possibilità di farlo singolo come il tennis, sia che cambiare non è mai stato facile, ma qualcuno si ricorda il tennis quando giocanano Santana, Pietrangeli e cia? L'altro giorno ho letto appunto Santana che ricordava che per vincere Wimbledon guadagno uno scontrino di meno di 200 sterline per comprare in un magazzino di Londra e lo fecero socio a vita dell'All Englands Club. Poi i tennisti si sono ribellati e guardate cos'è venuto fuori... E comunque, sono convinto che (con una organizzazione chiara e portata avanti da gente preparata) gli sponsor per lo sci ci sarebbero, ma in quello che non sono d'accordo con perlu (era ora[:D][:D]) è quando dice "ma allo stesso tempo richiederebbe un numero di sponsor e di finanziamenti sicuramente maggiori di quelli attuali". Perche finanziare la stagione di (supponiamo) Manfred (con allenatori, skiman e tutto quanto necessario) sarà sempre meno oneroso che finanziare la stagione di Manfred (sempre con allenatori, skiman, ecc...) + l'Audi stipendi viaggi baldorie dei consiglieri Fisi + il trattamento speciale a certe organizzazioni amiche + il debito che lasciano + tutto quello che sperperano.
15 | FRENK il 29/06/2007 21:32:41
Nonno ma adesso preparatori, skiman, allenatori ecc. lavorano per più atleti della stessa squadra e quindi il loro costo va diviso per più sciatori. Immagino che Perlu intendesse questo. Per quanto riguarda il discorso che poi tiferemo comunque per Giorgio o Manfred ribadisco che per me non è la stessa cosa. Quando vince la ferrari sono molto contento ma lo sarei ancora di più se la guidasse un pilota italiano. Ripeto amo lo sci anche perchè gli atleti corrono anche per una bandiera. Se non sbaglio alcune discipline degli sport invernali sono le uniche che affrontano una stagione intera internazionale sotto l'egida della propria bandiera e non per altri.
16 | perlu il 29/06/2007 21:51:18
Frenk: La nazionale ha il suo fascino, ma rischia di rappresentare un elemento anacronistico verso la "professionalizzazione" di uno sport che al momento, Austria a parte, è ancora semi-dilettantistico (nel senso che senza l'appoggio dello stato, leggasi gruppi militari, sarebbe mooolto più difficile). Blardone in tuta Fila azzurra o marchiato Dolce e Gabbana o Spyder non farebbe a mio avviso alcuna differenza, sul podio ci andrebbe cmq con il tricolore e nelle rassegne internazionali tornerebbe cmq a vestire di azzurro. Nonno: hai ragione a dire che si risparmierebbe sui costi di "gestione", come sarebbe possibile la creazione di mini team, per tenere il parallelo col tennis, specie di centri di allenamento; ad esempio un centro al Plan dove si ritroverebbero marebbani e pusteresi allenati da Pinco Pallino, oppure un centro fassano per trentini o basso atesini dove l'allenatore di riferimento potrebbe essere Caio Sempronio. Insomma, gruppi di 2-3 atleti che potrebbero dividere le spese. Sicuramente è una soluzione, ma tali atleti avrebbero da affrontare gli svantaggi di non aver più alle spalle una federazione: il Trentino ospita tutta la FISI sia a Rovereto che in Val di Fassa per gran parte dell'anno; farebbe altrettanto anche per ogni singolo atleta? forse no; o forse a maggior ragione. E lo stesso discorso può essere fatto per San Benedetto o altre località di allenamento.
17 | Nonno Paquito il 29/06/2007 22:15:44
Hola Io credo che i soldi ci sarebbero nello sci come ci sono in altri sport, poi come si distribuirebbe il budget è un'altro paio di maniche e soluzioni (anche diverse dalle attuali) si troverebbero. È la storia di sempre dell'umanità: la macchina a vapore rivoluzionò i sistemi di produzione e il computer i sistemi di gestione ma, dopo un primo tempo di smarrimento e riassestamento, le soluzioni si sono trovate e non credo che nessuno rimpianga, e tantomeno voglia tornare a, il metodo di lavoro di prima. Ora quello che vedo è che c'è un certo attaccamento mentale alle strutture attuali che, secondo me, sono obsolete, troppo rigide e (soprattutto in Italia) antieconomiche. Obsoleta perche la struttura di elite era pensata per avere una infrastruttura (approfittando l'esercito e i corpi di polizia) che ci permettesse mantenere (ufficialmente amateur) i vari candidati a medaglia olimpica, cioè piuttosto inspirata al sistema URSS e satelliti. Ora dato che per concorrere in un'olimpiade non è piu necessario essere (ufficialmente) amateur a cosa ci serve tutta l'impalcatura?
18 | Nonno Paquito il 04/07/2007 17:44:55
Hola Dove sono i difensori delle squadre nazionali?[:216] Tutti a fare l'[:134]?
19 | Ravattina il 04/07/2007 17:55:19
Cmq...al momento la Paerson è ufficialmente senza allenatore nel senso che il padre non ha ancora trovato un accordo con la federazione e il suo contratto è scaduto il 30 giugno



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