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Lanzinger chiede un risarcimento alla Fis

di Luca Perenzoni

Fantaski News
A sette mesi dal tremendo incidente capitato sulle nevi norvegesi di Kvitfjell che costò l'amputazione della gamba sinistra a Matthias Lanzinger, è giunta notizia che lo stesso atleta austriaco per mezzo dei suoi legali ha inoltrato domanda di risarcimento danni alla Fis, per il ritardo dei soccorsi nei momenti immediatamente successivi la sua rovinosa caduta e per l'inadeguatezza dei mezzi a disposizione dell'ospedale di Oslo, sede del ricovero del salisburghese e sede dell'intervento chirurgico. Nei giorni scorsi Lanzinger ha potuto fare ritorno nel Circo Bianco come ospite della prima tappa della nuova stagione, ricevendo anche il premio di Sciatore d'Oro - Memorial Lang assegnato dall'assemblea dei giornalisti che seguono abitualmente la Coppa del Mondo. Nella giornata di domenica lo stesso Lanzinger si è poi presentato al parterre del Rettenbach, ora non resta che aspettare l'evolversi della vicenda che sembra destinata a portare ad un sacrosanto rimborso a favore dello sfortunato austriaco.
(lunedì 27 ottobre 2008)



@RIPRODUZIONE RISERVATA


I primi commenti disponibili:
1 | lepridottero il 27/10/2008 18:02:42
Ha fatto bene.
2 | franz62 il 27/10/2008 18:04:08
Bravo il mio "sciatore d'oro" giusta risposta al premio, spero che tu possa fare un bel qulo ai responsabili.
3 | eugenio il 27/10/2008 18:06:14
Credo che in questa vicenda sia in gioco una questione di rilievo... dove finisce l'autoassunzione del rischio da parte dell'atleta e dove comincia la responsabilità della FIS a dispetto della dichiarazione di esonero che si fa rilasciare preventivamente. Auguro a Lanzinger di non subire un grammo di torto in più di quanto non abbia già dovuto subire da questa penosa vicenda.
4 | matt il 27/10/2008 18:48:02
Sentenza che sarebbe un precedente non indifferente nel campo del diritto sportivo.... Spero che il sindacato degli atleti gli paghi un avvocato con i controattributi...[;)]
5 | wasowskj il 27/10/2008 19:45:40
Precedente..non credo..o meglio, mi auguro non serva.. Se non c'erano le adeguate prevenzioni e protezioni, nonchè servizio di intervento ecc.. il risarcimento ci sarà e sarà cospicuo..
6 | lepridottero il 27/10/2008 20:01:20
eugenio ha scritto:
Credo che in questa vicenda sia in gioco una questione di rilievo... dove finisce l'autoassunzione del rischio da parte dell'atleta e dove comincia la responsabilità della FIS a dispetto della dichiarazione di esonero che si fa rilasciare preventivamente.
Giusto, ma se sono nulle alcune clausole vessatorie nei contratti del consumatore per fatti di assai minore entità, non vedo come la FISI possa sostenere che l'amputazione di una gamba è un rischio che si assume l'atleta. Tutto sta a dimostrare che l'amputazione è direttamente conseguente agli errori nei soccorsi. In linea di principio appare semplicissimo, eppure ho il presentimento che Lanzinger oltre al danno subirà anche la beffa.
7 | franz62 il 27/10/2008 20:24:38
Ovviamente perchè le associazioni dei consumatori hanno un peso politico ed economico che non ha niente a che vedere con un eventuale sindacato peraltro inesistente degli sciatori..
8 | brunodalla il 27/10/2008 20:27:47
era il minimo che lanziger doveva fare...per il resto sono d'accordo con eugenio, questa vicenda e relativo processo farà storia. anche se anche io, come lepri, sono pessimista per lui. spero che abbia buoni avvocati.
9 | AFIS_25 il 27/10/2008 20:31:08
Vada come vada ha fatto comunque bene, secondo me.
10 | eugenio il 27/10/2008 21:48:55
il punto non è solo stabilire l'eventuale validità in generale della clausola di esonero della responsabilità, ma anche il limite oltre il quale (dovesse essere ritenuta valida) non può comunque operare. Io ho sempre manifestato perplessità nei confronti di questo patto forzato fra la FIS e gli atleti, ma nel caso specifico credo che siamo in presenza di comportamenti macroscopicamente negligenti da parte della FIS, rispetto ai quali non c'è esonero che tenga. Non è affatto una questione di quanto gravi siano le conseguenze dell'infortunio (fattore che può solo influenzare l'aspetto emotivo), ma di quanto gravi siano le carenze imputabili alla FIS sotto il profilo del difetto di sicurezza. Se mai la clausola di esonero dovesse operare, credo che possa avvenire in presenza di comportamenti della FIS in linea con i più alti standard di sicurezza, a fronte dei quali l'atleta potrà eventualmente accettare un rischio a carico proprio mettendolo nella categoria dell'imprevedibile. Vedremo....
11 | franz62 il 27/10/2008 21:57:49
Eugenio per me il tuo ragionamento non fa una grinza...non riesco a capacitarmi di come possa non essere risarcito, se non dimostrando il falso, cioè che i comportamenti non sono stati negligenti.
12 | masterA il 27/10/2008 22:10:41
eugenio ha scritto:
il punto non è solo stabilire l'eventuale validità in generale della clausola di esonero della responsabilità, ma anche il limite oltre il quale (dovesse essere ritenuta valida) non può comunque operare. Io ho sempre manifestato perplessità nei confronti di questo patto forzato fra la FIS e gli atleti, ma nel caso specifico credo che siamo in presenza di comportamenti macroscopicamente negligenti da parte della FIS, rispetto ai quali non c'è esonero che tenga. Non è affatto una questione di quanto gravi siano le conseguenze dell'infortunio (fattore che può solo influenzare l'aspetto emotivo), ma di quanto gravi siano le carenze imputabili alla FIS sotto il profilo del difetto di sicurezza. Se mai la clausola di esonero dovesse operare, credo che possa avvenire in presenza di comportamenti della FIS in linea con i più alti standard di sicurezza, a fronte dei quali l'atleta potrà eventualmente accettare un rischio a carico proprio mettendolo nella categoria dell'imprevedibile. Vedremo....
quoto Eu alla virgola e al puntino
13 | Mike Von Gruenigen il 27/10/2008 23:41:13
Ha fatto strabenone!
14 | lbrtg il 28/10/2008 08:53:06
E' il minimo che gli devono.
15 | Katunga il 28/10/2008 09:37:05
eugenio ha scritto:
il punto non è solo stabilire l'eventuale validità in generale della clausola di esonero della responsabilità, ma anche il limite oltre il quale (dovesse essere ritenuta valida) non può comunque operare. Io ho sempre manifestato perplessità nei confronti di questo patto forzato fra la FIS e gli atleti, ma nel caso specifico credo che siamo in presenza di comportamenti macroscopicamente negligenti da parte della FIS, rispetto ai quali non c'è esonero che tenga. Non è affatto una questione di quanto gravi siano le conseguenze dell'infortunio (fattore che può solo influenzare l'aspetto emotivo), ma di quanto gravi siano le carenze imputabili alla FIS sotto il profilo del difetto di sicurezza. Se mai la clausola di esonero dovesse operare, credo che possa avvenire in presenza di comportamenti della FIS in linea con i più alti standard di sicurezza, a fronte dei quali l'atleta potrà eventualmente accettare un rischio a carico proprio mettendolo nella categoria dell'imprevedibile. Vedremo....
Penso che l'autoassunzione di rischio comincia quando l'atleta accetta di partire senza aver in precedenza firmato quello stupido documento (che secondo me non ha nessun valore legale, anzi potrebbe essere un documento che aggrava la posizione dell'organizzazione, perchè l'atleta è "costretto" a partire pena l'esclusione dalle gare FIS. Avvocati?). Senza firma: pista pericolosa, accetto di partire, mi faccio male = condivisione della responsabilità tra atleta e organizzatori Con firma: pista pericolosa, accetto di partire, mi faccio male = responsabilità a carico organizzatori Non penso che quel famoso documento abbia valore in un qualsiasi tribunale. Potrebbe averne se firmato ad ogni singola gara e non a vita natural durante pena l'esclusione da tutte le gare. Secondo me potrebbe prefigurarsi anche il reato di ricatto. Avvocati?
16 | franz62 il 28/10/2008 09:50:37
Così a idea non punteranno a quello per la difesa...cominceranno a dire che era tutto in regola ed eventualmente al gioco del rimpallo e contemporaneamente copertura reciproca delle responsabiità. Vabbè azz.. di Eugenio che è Avv.[:D][;)]
17 | eugenio il 28/10/2008 10:45:45
Katunga ha scritto: Penso che l'autoassunzione di rischio comincia quando l'atleta accetta di partire senza aver in precedenza firmato quello stupido documento (che secondo me non ha nessun valore legale, anzi potrebbe essere un documento che aggrava la posizione dell'organizzazione, perchè l'atleta è "costretto" a partire pena l'esclusione dalle gare FIS. Avvocati?). Senza firma: pista pericolosa, accetto di partire, mi faccio male = condivisione della responsabilità tra atleta e organizzatori Con firma: pista pericolosa, accetto di partire, mi faccio male = responsabilità a carico organizzatori Non penso che quel famoso documento abbia valore in un qualsiasi tribunale. Potrebbe averne se firmato ad ogni singola gara e non a vita natural durante pena l'esclusione da tutte le gare. Secondo me potrebbe prefigurarsi anche il reato di ricatto. Avvocati?
Il discorso non è così semplice. Dal punto di vista strettamente contrattuale nessuno obbliga un atleta a firmare quel documento... la dichiarazione di esonero tecnicamente non è estorta, perchè chiunque può decidere di non firmare e conseguentemente di non partecipare "a quelle condizioni" alle competizioni. E' peraltro evidente che nessuno si è mai posto il problema a livello collettivo, perchè voglio vedere come pensa di fare la FIS se tutti gli atleti, in blocco, decidono di non sottoscrivere quel documento. Tuttavia l'esonero esiste e ci si deve confrontare sulla sua validità, non sul piano del "ricatto" (escludo qualsiasi rilievo penale), ma su quello del limite giuridico di un esonero da responsabilità, vale a dire in quali condizioni può operare e fino a che limite (limite inteso come grado di responsabilità del soggetto esonerato). la lite che si prefigura è molto complicata perchè bisogna capire quale sarà la giurisdizione (e quindi il diritto di riferimento) e soprattutto perchè il danno al povero Mathias è stato procurato da una serie di concause, ciascuna astrattamente riferibile a soggetti diversi, e non sarà facile districarsi per trovare la soluzione più corretta.
18 | franz62 il 28/10/2008 11:23:56
Le ultime tue tre righe sono uguali alle mie del messaggio precedente ma laureate in legge.[:D][:D] ( almeno io le interpreto a modo mio...)



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