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Discussione  |
stefy88
Scio come Franz
    

Lombardia
1737 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 14:14:58
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Daccordissimo con Franz ed Eugenio Lucas non è questione di essere veggenti ...spesso ci si incazza, almeno io, quando si vedono i cannoni sparaneve ai lati delle piste (o fuori di qualche metro) non protetti dai materassoni, ok sono fuori dalla pista e magari nessuno li centrerà mai ma bisogna sempre tenere conto della sf**a la situazione è molto simile anzi è molto peggiore visto la velocità che si raggiunge...quanto ci voleva a mettere due materassoni intorno ai pilastri o ancora meglio a mettere dei pannelli di plexiglass(non so se si scrive così)sopra il muretto per evitare l'uscita di pista? magari si sarebbe rotto un po' di ossa ma magari adesso sarebe ancora trà noi . Ma la cosa che più mi fa incazzare è che molti scaricano la totale colpa sull'atleta...no questo non mi va bene (sia chiaro non mi sto riferendo a nessun forumista )mi sembra più che logico che a quelle velocità un'errore possa succedere ma in questo caso gli unici ad avere colpe sono coloro che non hanno pensato potesse succedere una cosa simile vista la velocità acquisita dagli atleti in quella curva e di coloro che non hanno avuto nemmeno 5 minuti per mettere in sicurezza quella curva.
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Modificato da - stefy88 in data 17 feb 2010 14:18:04 |
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franz62
Sono Azzurro di Sci
    
    

Lombardia
38010 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 14:24:27
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Dopo l'ennesimo riassunto di Eugenio, che non differisce di una virgola dalle mie idee, spero che i concetti siano comprensibili senza essere distratti dalle mie colorite espressioni sulla delinquenza..  |
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humdrum
Sono Azzurro di Sci
    
    

Emilia Romagna
6998 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 14:48:12
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Anche io d'accordissimo sulla linea vostra.... |
L'importante e'qualificarsi |
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Admin
Forum Admin
    
    

Italy
12131 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 14:55:29
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sottoscrivo Eugenio al 100%
@Lucas: non so sei hai mai conosciuto franz. sto per dirti una cosa banale: prima di conoscerlo ogni tanto storcevo il naso ai suoi interventi...dopo averlo conosciuto non posso farne a meno!!! Non solo è acuto e competente, mai banale, ma sopratutto non usa giri di parole, nel bene e nel male. questo non significa che sono sempre d'accordo con lui, ma che trovo le sue analisi sempre circostanziate e fondate. il suo stile è, rispetto al tuo, certamente più tagliente, aggressivo e duro. è il suo stile, così come il tuo è più riflessivo e giornalistico. è quel che ha detto anche franz e francamente sono d'accordo, ma non è certo una accusa. in altre parole ancora: è la classica differenza di stili di persone che non si conoscono che può sfociare in incomprensioni, al di la dell'opinione stessa |
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humdrum
Sono Azzurro di Sci
    
    

Emilia Romagna
6998 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 14:57:17
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Confermo quel che dice l'Admin e aggiungo che dal vivo è molto coinvolgente, mentre sul forum a volte lo ritenevo un po'enigmatico e dispersivo(specie quando si dimenticava virgole e punti)  |
L'importante e'qualificarsi |
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dave76
Scusa bode se ti ho dato 3 secondi a soelden
   
    
Emilia Romagna
5859 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 15:20:59
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Io invece confermo che dal vivo è molto meglio Eleonora    
Al di là delle opinioni fin qui espresse mi sono posto alcune domande, senza vena polemica intendiamoci: 1) l'anno scorso se non erro hanno fatto la pre-olimpica come prova di coppa del mondo. I piloni c'erano ugualmente o sono successivamente state apportate delle modifiche al tracciato e/o alla copertura del catino? 2) seguendo un pò la coppa di slittino (quando Raisport la fa vedere) mi pare che Tony Benshof disse che era un tracciato molto pericoloso. Se così si diceva un anno fà è possibile che nel mentre non si siano prese le dovute precauzioni oppure era una semplice esternazione da intervista tv? 3) lo sfortunatissimo georgiano da che mi risulta quest'anno non ha corso una gara di coppa del mondo. Quindi mi chiedo: ma ha senso dare il via libera ad atleti privi di quel minimo sindacale di esperienza su un tracciato che viene classificato rischioso anche da coloro che corrono abitualmente ai livelli massimi? Cioè...fino a qualche olimpiade fà consentivano ad atleti marocchini e messicani di cimentarsi a spazzaneve nella libera sulla Face de Bellevarde per la gioia della Gialappas e poi sono stati brutalmente tagliati fuori. Nella coppa di slittino non corrono mai più di 32-35 atleti a gara (nel doppio addirittura manco arrivano a 20 equipaggi a volte) poi però alle Olimpiadi consentono l'accesso al dilettantismo? Al di là del fatto che sia colpa del tracciato e/o colpa di un errore umano dell'atleta che ci ha rimesso la pelle (io sono nella casistica mediana ovvero "sfortunata coincidenza di eventi") mi chiedo proprio in ambito regolamentativo se può avere già senso solo concedere la possibilità di rischiare così tanto a coloro che non hanno gli strumenti tecnici e l'esperienza necessaria per affrontare qualcosa di simile. |
Modificato da - dave76 in data 17 feb 2010 15:23:12 |
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lepridottero
Pronto Hermann vuoi che ti venda i miei vecchi sci?
  
    

Lazio
3775 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 15:24:12
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Grazie Eugenio hai riassunto perfettamente. D'ora in poi inizierò a mandarti email per chiederti di esprimere sul forum quel che voglio dire. |
"I never saw no whiskey, the blues made me sloppy drunk"
Campione assoluto Fantasci femminile 2006/2007 |
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dave76
Scusa bode se ti ho dato 3 secondi a soelden
   
    
Emilia Romagna
5859 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 15:34:17
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Ora ho anche letto il famigerato post di Eugenio  e condivido quanto ha scritto. Così come penso che far correre i maschi sulla predisposizione del tracciato riservato alle donne sia stata una enorme paraculata da parte del comitato organizzatore. |
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
    
    
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 15:43:18
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| eugenio ha scritto:
Non è una valutazione da semidei, Lucas, ma esattamente il criterio con cui un evento tragico viene valutato (o dovrebbe esserlo) da un magistrato e, perdonerai la mia deformazione professionale sul punto (e probabilmente anche quella di lepridottero), ma è una valutazione con cui dobbiamo tutti confrontarci. E' certamente possibile che a un progettista sfugga una delle tante variabili del destino, ma chi analizza le cose "post evento" deve decidere se le variabili fossero del tutto imprevedibili o meno. Nel nostro caso vedo che tu punti il dito sulla velocità (che a me francamente sembra solo una delle componenti e forse nemmeno la più significativa), ma proprio perchè il progettista sapeva che le velocità sarebbero state elevate, doveva capire che gli standard tradizionali potevano non essere sufficienti e porsi il problema della dinamica di ogni curva soprattutto in relazione ad un errore di traiettoria. Non è una ricerca ostinata di un colpevole, ma il parametro con cui ogni incidente deve essere decifrato. La considerazione che tu fai, che si traduce sostanzialmente in un "errare humanum est", cede il passo di fronte all'evento drammatico, non fosse altro per il fatto che la vita umana impone la critica più rigorosa di tutto quello che è stato fatto o non è stato fatto per preservarla, particolarmente in una situazione in cui la stessa viene già messa a repentaglio per la natura stessa dell'attività, e dove quindi deve essere maggiormente garantito il margine di errore. La F1 qualcosa ci ha insegnato in questo.
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Eugenio capisco benissimo quel che dici e non c'è dubbio che dal punto di vista legale non sia giusto, ma giustissimo prendere in considerazione tutte le possibili variabili, ovviamente dopo aver conosciuto le cause esatte della morte (che noi, per volere della famiglia, temo non sapremo mai). Il mio però vuole essere un ragionamento più ad ampio raggio, che tiene conto di cosa sia lo slittino e di cosa sia una pista di slittino. Pensare che per mettere in sicurezza un tracciato basterebbero alcune delle soluzioni elencate è sbagliato, come ho detto non solo io in precedenza. A certe velocità puoi inventarti quel che vuoi, ma una pista non sarà MAI sicura (ammesso che possa definirsi propriamente tale già in condizioni normali), ecco perchè dico che il principale aspetto di cui tener conto deve necessariamente essere quello (ma questo non è un ragionamento "legale"). Per quanto concerne l'altro discorso, la dinamica dell'incidente è talmente anomala che era ben difficile prevederla, ma queste mie parole non vogliono affatto sottintendere uno sgravio di responsabilità, anzi, semmai la considerazione che non si doveva esplorare l'ignoto superando il limite, visto che ci si esponeva a un rischio più alto del dovuto e difficilmente limitabile con qualsivoglia contromisura. Spero di essere stato un po' più chiaro. |
Modificato da - Lucas in data 17 feb 2010 15:44:54 |
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
    
    
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 16:11:34
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| eugenio ha scritto:
Già che ci sono un'annotazione anche riguardo a Kitz... L'incidente di McCartney del 2008 era già sufficiente a far capire che qualcosa doveva essere fatto su quel salto... quindi non andava tutto bene prima della facciata di Daniel Albrecht, si è trattato solo di una bruttissima conferma. E infine sono d'accordo che nella discesa c'è sempre il rischio di farsi male e che non riusciremo mai ad eliminarlo del tutto. Credo che nessuno di noi accetti però il fatto che ci si possa fare male a causa di errori e/o omissioni da parte di coloro che hanno il compito di pensare alla sicurezza degli atleti, anche se questa componente non dovesse essere la sola a determinare l'incidente.
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Ovviamente mi riferivo al pre-MaCartney, che dopo non si sia fatto abbastanza mi pare probabile, anche se non voglio credere che si sia fatto finta di niente. Al di là di questo, ovviamente, c'è sempre una componente di cattiva sorte in determinate situazioni. |
"Chi mi conosce lo sa!" Alberto Tomba |
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eleonora
Sono Azzurro di Sci
    
    

Umbria
8382 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 16:13:34
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Discussione questa ampiamente approfondita, sulla quale credo sia quasi inutile esprimere il mio pensiero (naturalmente non posso che sentirmi amareggiata e triste per la fine di una vita umana alle olimpiadi)
| Admin ha scritto:
sottoscrivo Eugenio al 100%
@Lucas: non so sei hai mai conosciuto franz. sto per dirti una cosa banale: prima di conoscerlo ogni tanto storcevo il naso ai suoi interventi...dopo averlo conosciuto non posso farne a meno!!! Non solo è acuto e competente, mai banale, ma sopratutto non usa giri di parole, nel bene e nel male. questo non significa che sono sempre d'accordo con lui, ma che trovo le sue analisi sempre circostanziate e fondate. il suo stile è, rispetto al tuo, certamente più tagliente, aggressivo e duro. è il suo stile, così come il tuo è più riflessivo e giornalistico. è quel che ha detto anche franz e francamente sono d'accordo, ma non è certo una accusa. in altre parole ancora: è la classica differenza di stili di persone che non si conoscono che può sfociare in incomprensioni, al di la dell'opinione stessa
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ma non posso sottrarmi dal commentare Admin
anch'io qualche volta "storcevo il naso", soprattutto dovendo puntualmente tradurre il suo pensiero spesso incomprensibile, causa punteggiatura (inesistente)
ora m'arrabbio, certe volte sembra voglia cercare la discussione, ma è il suo modo per non rendere banali i pensieri, ogni situazione è uno spunto di dialogo vivace, alla fine riesce a farsi comprendere e spesso, nonostante l'apparente pensiero breve e provocatorio, argomenta denotando un ragionamento profondo (ecco, l'ho sparata)
P.S. Grazie Dave  |
Il grado di libertà di un uomo si misura dall'intensità dei suoi sogni. A.Merini
CAMPIONE FANTAMONDIALE DH FEMMINILE GARMISCH 2011
2012 ho vinto anche quest'anno, ma lo stato INTERESSANTE non mi permette di ricordare cosa |
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eugenio
Sono Azzurro di Sci
    
    

Trentino
8581 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 16:14:05
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E' chiarissimo il tuo punto di vista, Lucas. Però vorrei precisare che il ragionamento che ho fatto poco sopra prende solo spunto dall'attitudine che ho maturato nella mia professione a leggere i fatti sotto una certa luce, ma in realtà ritengo che debba/possa essere applicato alla vita di tutti i giorni e quindi anche fuori delle aule di giustizia. Per essere più chiaro, non mi serve conoscere le cause esatte della morte (qui non occorre un'autopsia per stabilirle), ma considerare la morte come conseguenza di un fatto evitabile. L'equazione del mio pensiero sta tutta nel fatto che l'atleta è uscito dal tracciato e in conseguenza di questo è morto. Nessuno potrà mai affermare che sarebbe morto ugualmente se fosse restato all'interno del tracciato, perchè questo non è avvenuto, anche se è fin troppo facile riconoscere che all'interno del tracciato non avrebbe incontrato ostacoli fissi. Perchè dico questo? Perchè quando i fatti mettono in relazione un effetto ad una causa diretta (morte come conseguenza dell'uscita di pista) ci si deve concentrare sull'uscita di pista come fatto evitabile, restando indifferenti tutte le altre cause indirette (velocità, dinamica anomala e quant'altro). Il limite viene sempre superato in tutti gli sport, per definizione... oltre ad ogni record c'è sempre l'ignoto del record successivo, quand'è che il rischio è più alto del dovuto ? A Blackomb l'unica contromisura efficace doveva essere garantire che un atleta fuori controllo non potesse superare le delimitazioni della pista. |
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
    
    
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 16:19:57
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| Admin ha scritto:
@Lucas: non so sei hai mai conosciuto franz. sto per dirti una cosa banale: prima di conoscerlo ogni tanto storcevo il naso ai suoi interventi...dopo averlo conosciuto non posso farne a meno!!! Non solo è acuto e competente, mai banale, ma sopratutto non usa giri di parole, nel bene e nel male. questo non significa che sono sempre d'accordo con lui, ma che trovo le sue analisi sempre circostanziate e fondate. il suo stile è, rispetto al tuo, certamente più tagliente, aggressivo e duro. è il suo stile, così come il tuo è più riflessivo e giornalistico. è quel che ha detto anche franz e francamente sono d'accordo, ma non è certo una accusa. in altre parole ancora: è la classica differenza di stili di persone che non si conoscono che può sfociare in incomprensioni, al di la dell'opinione stessa
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No Matteo, non lo conosco personalmente, ma chiaramente ho imparato da tempo a conoscere il suo stile. Ma alla base di tutto probabilmente c'è stato un fraintendimento, visto che io intendevo semplicemente fargli notare che più che di idee diverse talvolta si trattava di modi di essere e ragionare diversi, ma senza sottintendere alcun giudizio negativo sulla persona. Per il resto, l'unica cosa che mi ha dato un po' fastidio è che mi sia stato rimproverato di non esprimere opinioni, quando anche tu credo possa ben testimoniare che non è così! |
"Chi mi conosce lo sa!" Alberto Tomba |
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
    
    
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 16:36:03
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@ Eugenio Capisco, ma siamo sempre su due piani diversi . Io ragiono sempre più in generale, considerando -come ho già fatto- che se tu superi certe velocità è difficile trovare contromisure (leggasi protezioni) che possano garantirti un certo tipo di sicurezza. Puoi anche non uscire di pista, ma ugualmente picchiare violentemente da qualche parte e nel migliore dei casi sei invalido a vita, nel peggiore... Per quello dico e ripeto che nel futuro più che cercare improbabili soluzioni a livello di protezioni (che comunque possono e devono sempre essere migliorate) la cosa più importante sarà non superare certi limiti. Altrimenti questa tragedia non avrà davvero insegnato nulla! |
"Chi mi conosce lo sa!" Alberto Tomba |
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stefy88
Scio come Franz
    

Lombardia
1737 Messaggi |
Inserito il - 17 feb 2010 : 16:43:41
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Sul non superare determinati limiti sono daccordo con te ma anche in quel caso la possibilità di incidenti non diverrebbe mai pari a zero...l'errore è sempre dietro l'angolo ed è "innutile" limitare le velocità o creare tracciati meno difficili se poi non si pone rimedio ed attenzione ai pericoli evedenti e si lasciano 4 piloni allo scoperto in quel modo . |
"Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro" Papa Giovanni Paolo II
There is no fear in a dream |
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