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Discussione  |
okuto
Virata elementare


63 Messaggi |
Inserito il - 27 mar 2009 : 14:45:32
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Il discorso inizia ad assomigliare a quello dell'uovo e della gallina. Se vuoi sapere come la penso, in un'attività tecnica, complessa, ricca di fattori esterni ed in costante evoluzione come lo sci, il talento aiuta ma non è tutto. Anche perchè se con talento intendiamo una predisposizione naturale, va da sè che questa se ne frega delle evoluzioni della disciplina. E per non parlare del confronto tra talenti sprecati e scarponi di buona volontà che hanno avuto successo, cerca di considerare quale svantaggio dia uno sci mal preparato, un'analisi del tracciato non accurata, una condizione fisica o mentale non al massimo...quante toppe vuoi mettere solo col talento?
Nascere con un talento aiuta nelle prime fasi della crescita, soprattutto quando il lavoro è svolto dagli allenatori allo stesso modo di quando allevavano i maiali, raggiunto un certo livello il credito dato alla nascita dal talento non conta quasi più. Succede troppo spesso, in questo hai ragione tu, che il lavoro di selezione e formazione sia svolto talmente male che solo quelli che hanno talento possano crescere, ma questo è un limite che con buona volontà riusciremo a superare. |
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lars_rude
40 Messaggi |
Inserito il - 27 mar 2009 : 14:47:39
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non so in che mondo viviate a considerare un bambino di 10 anni un professionista. soldi o non soldi, un bambino gareggia perchè si diverte, altrimenti gareggia fintanto che l'aura coercitiva del genitore di turno è attiva. poi manda a quel paese tutte le settimane costosissime di allenamento per le quali il padre ha perso soldi, pazienza e fegato, magari per giocare a calcio, dove è una mezza cartuccia. è con la consapevolezza di quello che si fa e dei propri mezzi che inizia il professionismo. non mi mancano pezzi di puzzle, okuto, sono stato atleta e sono allenatore, queste sono cose che vedo da 13 anni. |
Lo sciatore teorico |
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okuto
Virata elementare


63 Messaggi |
Inserito il - 27 mar 2009 : 15:07:20
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| lars_rude ha scritto:
non so in che mondo viviate a considerare un bambino di 10 anni un professionista. soldi o non soldi, un bambino gareggia perchè si diverte, altrimenti gareggia fintanto che l'aura coercitiva del genitore di turno è attiva. poi manda a quel paese tutte le settimane costosissime di allenamento per le quali il padre ha perso soldi, pazienza e fegato, magari per giocare a calcio, dove è una mezza cartuccia. è con la consapevolezza di quello che si fa e dei propri mezzi che inizia il professionismo. non mi mancano pezzi di puzzle, okuto, sono stato atleta e sono allenatore, queste sono cose che vedo da 13 anni.
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I bambini gareggiano finchè il papà paga e si divertirebbero anche a rotolarsi nel fango. Gli allenatori esistono solo finchè il papà paga che sennò i figli si divertirebbero comunque anche a rotolare nel fango, attività per cui non è richiesto nessun allenatore.
Il professionismo non centra un fico secco, uno è professionista quando percepisce un emolumento per la sua attività. Tipo l'allenatore, che magari preferisci vederlo più come un animatore di villaggio invernale.
Il punto qui è un altro, almeno da parte mia, e ti chiedo scusa per il tono usato fino adesso: vuoi che i bambini imparino che lo sport è semplice ricreazione o anche qualcosa di più? Vuoi che i bambini capiscano che sempre attraverso il sacrificio si possono ottenere risultati positivi o che si debbano arrendere alle prime difficoltà e andare a rotolarsi nel fango?
E ribadisco quanto detto in precedenti commenti, è una scelta di famiglia e non di squadra, non è un consiglio ma solo un punto di vista, ad estremizzare e far danni ci va poco. Detto questo penso sia ovvio che se uno dallo sport abbia avuto solo divertimento, o,sia quella l'unica parte che ha apprezzato, quello è il valore che cercherà di trasmettere. Se qualcuno, invece, avesse avuto dallo sport qualcosa in più del semplice divertimento... |
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draghetto
Sono Azzurro di Sci
    
    

Lazio
20329 Messaggi |
Inserito il - 27 mar 2009 : 20:03:40
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| lars_rude ha scritto:
non so in che mondo viviate a considerare un bambino di 10 anni un professionista. soldi o non soldi, un bambino gareggia perchè si diverte, altrimenti gareggia fintanto che l'aura coercitiva del genitore di turno è attiva. poi manda a quel paese tutte le settimane costosissime di allenamento per le quali il padre ha perso soldi, pazienza e fegato, magari per giocare a calcio, dove è una mezza cartuccia. è con la consapevolezza di quello che si fa e dei propri mezzi che inizia il professionismo. non mi mancano pezzi di puzzle, okuto, sono stato atleta e sono allenatore, queste sono cose che vedo da 13 anni.
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Sottoscrivo tutto. Tutte le volte che sono andato a sciare ho incontrano un sacco di Sci Club, con ragazzi di tutte le età, e quello che ho potuto notare è che possono essere divisi in due categorie: quelli che si divertono e quelli che non vedono l'ora di tornare a casa.
@ Okuto: lo sport E' per definizione solo RICREAZIONE. A qualsiasi livello lo fai, anzi, se sei professionista è ancora più ricreazione visto che percepisci soldi per fare quello che ti piace. |
VICECAMPIONE DEL MONDO 2007 (1° nel Lazio) CAMPIONE OLIMPICO DI DISCESA 2010 VICECAMPIONE MONDIALE DI DISCESA MASCHILE 2011 VICECAMPIONE MONDIALE DI DISCESA FEMMINILE 2013 CAMPIONE MONDIALE DI SLALOM MASCHILE 2013 CAMPIONE REGIONALE FEMMINILE 2009-2010 VINCITORE COPPETTA SLALOM LEGA FORUM FEMMINILE 2009-2010 VINCITORE COPPETTA DISCESA BIRRALEGA 2009-2010 VINCITORE COPPA APPENNINICA 2010-2011 VINCITORE COPPETTA DISCESA LEGA APPENNINICA 2010-2011 VINCITORE COPPETTA SLALOM LEGA A PUNTI MASCHILE 2010-2011 VINCITORE COPPETTA GIGANTE LEGA FORUM FEMMINILE 2010-2011 VINCITORE COPPETTA DISCESA LEGA A PUNTI E BIRRALEGA 2011-2012 1 GARA VINTA IN CDM FEMMINILE (DH) VINCITORE DISCESA KITZBUEHEL 2012 Chacun a une piste fétiche, un endroit où on se sent bien, Kitzbühel en fait partie. |
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giogio
29 Messaggi |
Inserito il - 30 mar 2009 : 12:22:06
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Carissimi, innanzitutto di una cosa sono contento: che il mio post non sia servito solo a darmi alcuni punti di vista che io ritengo molto utili (nessuno aveva l'ambizione di curare la caviglia di mio figlio sul forum, ma di ascoltare persone competenti su un (piccolo) problema di tecnica sciistica, questo sì), ma anche a stimolare un dibattito su come nascono e come si fermano le speranze dello sport italiano. In primo luogo concordo con chiunque scriva che un ragazzo di 10 anni non è un professionista: non lo deve essere! Deve essere un ragazzo come tutti gli altri. Però a mio avviso può avere la motivazione di un professionista: vi giuro che nè a lui nè a me fa piacere alzarsi alle 5 e mezza e essere in pista alle 8 e mezza dopo magari un paio d'ore di guida sonnacchiosa. Ma se lo fa, vuol dire che a lui piace sciare e vuole farlo bene e io non sarei giusto se preferissi rigirarmi sotto le coperte fino alle 9 magari dicendogli: "non sarai mai nessuno". Anche se magari so che al 99.9% finirà così. Allora se la motivazione c'è, questa energia a mio avviso va coltivata non va dispersa. Senza avere la speranza di farne un campione, ma con l'obiettivo di non disperdere un talento ma se possibile di farlo crescere e fruttare grazie alla tecnica e al lavoro. E con il risultato non trascurabile che la vita sportiva (e in particolare quella dello sci) che lui ha fatto in questi anni gli avrà insegnato qualcosa che vale più di una medaglia al pinocchio o al topolino e che resterà. Di converso bisogna riflettere su quello che ha scritto lars_rude e sul fatto che "l'aura coercitiva del genitore" possa costringere chi non vuol sciare a farlo e magari a livello agonistico. Questo è un punto importante: spesso i genitori proiettano le loro aspirazioni/ambizioni sui figli, anche quando non condividono le loro stesse passioni. Certo la passione per lo sci non è sempre immediata e un po' di spinte all'inizio ai bimbi bisogna anche darle. Ma poi tra i pali devono scendere i ragazzi e se non c'è la motivazione, credo sia meglio fermarsi. E al diavolo le frustrazioni dei genitori: ma perchè non si iscrivono loro alle gare Master invece di fremere all'arrivo di una gara cuccioli e magari essere arrabbiati con i loro bimbi per un risultato meno che brillante ? Grazie a tutti. Giogio |
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brunodalla
Moderatore
    
    

Lombardia
23681 Messaggi |
Inserito il - 30 mar 2009 : 12:31:02
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sottoscrivo parola per parola, e faccio i complimenti a giogio, per fortuna esistono ancora persone così. |
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
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eugenio
Sono Azzurro di Sci
    
    

Trentino
8581 Messaggi |
Inserito il - 30 mar 2009 : 13:25:12
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Discussione bella, interessante e per me anche coinvolgente, in un certo modo. Mia figlia sta per mettere gli sci e io sto da tempo cercando di convincermi che non sarà poi così importante se non le piacerà quanto è piaciuto e sta piacendo a suo padre... ma voi ci credete ? Credo sia umanamente impossibile non proiettare una parte della propria visione della vita su un figlio/una figlia, ma l'importante è restare sempre consapevoli che si tratta di una persona diversa da se stessi. Condivido molte delle cose che sono state dette... aggiungo solo che, come osservatore, non riesco a non fare un confronto fra l'approccio all'agonismo "infantile" che c'era (e ho vissuto) ai miei tempi e il livello di esasperazione attuale... la cosa che preoccupa è che è difficile tenersene fuori se non rinunciando a fare agonismo. |
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draghetto
Sono Azzurro di Sci
    
    

Lazio
20329 Messaggi |
Inserito il - 30 mar 2009 : 14:23:18
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Molto confortante leggere queste parole da parte di un genitore come giogio. |
VICECAMPIONE DEL MONDO 2007 (1° nel Lazio) CAMPIONE OLIMPICO DI DISCESA 2010 VICECAMPIONE MONDIALE DI DISCESA MASCHILE 2011 VICECAMPIONE MONDIALE DI DISCESA FEMMINILE 2013 CAMPIONE MONDIALE DI SLALOM MASCHILE 2013 CAMPIONE REGIONALE FEMMINILE 2009-2010 VINCITORE COPPETTA SLALOM LEGA FORUM FEMMINILE 2009-2010 VINCITORE COPPETTA DISCESA BIRRALEGA 2009-2010 VINCITORE COPPA APPENNINICA 2010-2011 VINCITORE COPPETTA DISCESA LEGA APPENNINICA 2010-2011 VINCITORE COPPETTA SLALOM LEGA A PUNTI MASCHILE 2010-2011 VINCITORE COPPETTA GIGANTE LEGA FORUM FEMMINILE 2010-2011 VINCITORE COPPETTA DISCESA LEGA A PUNTI E BIRRALEGA 2011-2012 1 GARA VINTA IN CDM FEMMINILE (DH) VINCITORE DISCESA KITZBUEHEL 2012 Chacun a une piste fétiche, un endroit où on se sent bien, Kitzbühel en fait partie. |
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okuto
Virata elementare


63 Messaggi |
Inserito il - 30 mar 2009 : 18:48:55
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| eugenio ha scritto: Condivido molte delle cose che sono state dette... aggiungo solo che, come osservatore, non riesco a non fare un confronto fra l'approccio all'agonismo "infantile" che c'era (e ho vissuto) ai miei tempi e il livello di esasperazione attuale... la cosa che preoccupa è che è difficile tenersene fuori se non rinunciando a fare agonismo.
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Hai evidenziato una imbarazzante verità, ma i tempi son cambiati e l'esasperazione dello sci è presente anche in altre discipline, dalla diffusissima voglia dei papà di far maneggiare una racchetta da tennis prima dei sette anni, fino agli sport da combattimento a contatto pieno dai quattro anni di età  , ...con protezioni s'intende! Il discorso non è più solo sportivo ma sociale, esistenziale e antropologico.
Secondo me oggi, finchè reggono portafoglio e passione (che non è solo divertimento) è bello darci dentro a testa bassa con l'entusiasmo di tutta la famiglia. Ognuno trovi la propria ricetta per affrontare difficoltà e momenti di crisi perchè il bambino ha un diritto sacro e inalienabile che è quello di chiudere il bilancio della sua esperienza sportiva in attivo, cioè, a prescindere dai risultati, uscirne più forte, più consapevole, più maturo e sicuro di uno che non ha avuto la fortuna di certe esperienze. |
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dan_bond
Sequenza di curve di base
 
492 Messaggi |
Inserito il - 30 mar 2009 : 19:55:40
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| eugenio ha scritto:
Discussione bella, interessante e per me anche coinvolgente, in un certo modo. Mia figlia sta per mettere gli sci e io sto da tempo cercando di convincermi che non sarà poi così importante se non le piacerà quanto è piaciuto e sta piacendo a suo padre... ma voi ci credete ? Credo sia umanamente impossibile non proiettare una parte della propria visione della vita su un figlio/una figlia, ma l'importante è restare sempre consapevoli che si tratta di una persona diversa da se stessi. Condivido molte delle cose che sono state dette... aggiungo solo che, come osservatore, non riesco a non fare un confronto fra l'approccio all'agonismo "infantile" che c'era (e ho vissuto) ai miei tempi e il livello di esasperazione attuale... la cosa che preoccupa è che è difficile tenersene fuori se non rinunciando a fare agonismo.
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..anche il mio figlio più grande sta per mettere gli sci:
e quando (eventualmente) si dovrà accopagnarli alle loro gare come facciamo? (rinunciamo alle nostre )......povere nostre mogli, prevedo pertubazioni famigliari all'orizzonte 
A parte gli scherzi sono anche io parecchio preoccupato del grado di esasperazione, dei costi connessi all'agonismo giovanile (sommati poi agli infortuni diventati praticamente una regola in chi dovesse emergere), e lascerò davvero che scelgano loro cosa fare (anche se temo che un po' di effetto imitazione per le gare del papà ci sarà).
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Modificato da - dan_bond in data 30 mar 2009 20:04:34 |
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lars_rude
40 Messaggi |
Inserito il - 01 apr 2009 : 16:51:29
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tanto di cappello giogio, ma mi raccomando, mai rompere le scatole agli allenatori! si peggiora e basta!!! ;-) |
Lo sciatore teorico |
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okuto
Virata elementare


63 Messaggi |
Inserito il - 01 apr 2009 : 17:30:58
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| lars_rude ha scritto:
tanto di cappello giogio, ma mi raccomando, mai rompere le scatole agli allenatori! si peggiora e basta!!! ;-)
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Tristemente vero, l'impossibilità dei genitori anche solo di assistere agli allenamenti è in alcuni sci club espressa già nello Statuto e nei regolamenti, ...figurarsi contestare qualcosa! Ma considerando l'evidente e imbarazzante nepotismo dell'ambiente, dagli sci club in sù, il genitore che vuole tutelare le ambizioni e i sacrifici del figlio deve rompere le scatole, rendersi partecipe e diventare competente... la lotta è sul filo dei centesimi, nessuno ammetterà mai di aver minimamente favorito l'atleta col cognome intonato alla storia sociale e il genitore sconosciuto avrà ingenuamente finanziato la carriera dei soliti noti.
Non lo volevo dire, ma l'ho detto, pazienza! |
Modificato da - okuto in data 01 apr 2009 19:41:38 |
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magimail
Pronto per il Comitato
 
    
Veneto
2816 Messaggi |
Inserito il - 17 apr 2009 : 23:41:31
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Guardate, un paio di cose, poi potete mandarmi a ca.are, ve ne do' l'autorizzazione. Tanto, ad eseere gentile ed educato, un paio di mesi fa mi sono arrivate di quelle....maledizioni, che mi avevano fatto andar via la voglia di bazzicare il forum... Dunque:
1)Caviglia: per esperienza personale, professionale e di vita sulla neve, un annetto ti va via come un niente, visite o lastre a parte anche se a posto. Fai prima a superare una frattura e successiva osteosintesi -che so? -alla tibia. Non entri nella testa degli altri, anche se gli dici che è tutto a posto. Anche se cambi dieci allenatori, convinto che non capiscano tuo figlio. La mente è un tarlo, guarda quelli - adulti- a cui hanno "rifatto" il crociato. Gli sembra di andare, ma se analizzi le curve al video, vedi che sono fatte a spezzoni, in tre tempi: "provano" inconsciamente il ginocchio, e gli sembra di andare al 110%. Anche clinicamente guariti, salta una stagione prima di automatizzare. E- come ha detto qualcuno prima- lo sci e'...."CAVIGLIE !!!!", come urlava il mio buon amico e superallenatore Borgo.
2) il Bocia che è contento, che non gli pesa alzarsi alle 5 ecc, è una favola per cui tutti noi -e mi ci metto dentro anch'io- padri convinti, siamo passati. Salvo poi una mattina, scoprire che tua figlia, che ha vinto tutto quel che c'era da vincere tra cuccioli, baby, Pinocchio, Fila ecc ecc, in partenza ,improvvisamente, si mette a vomitare, e lo rifà la gara successiva, e l'altra ancora. E allora scopri che ha quella che si chiama "Sindrome di Erlacher",codificata dai medici sportivi, dal nome del bellissimo sciatore della fine anni 80 che dovette ritirarsi dal Circo Bianco per la pressione nervosa che lo massacrava prima della gara. E tu- padre- ti rendi conto che l'hai spremuta come un limone, come uno straccio, illudendoti che a lei piacesse, e lei invece lo faceva per far piacere a te.... Poi a mente fredda, a vent'anni, tua figlia - che ora fa solo SnowBoard- ti dice che certe mattine, sul pullmino, ha pregato che il motore si rompesse, o che si andasse fuori strada.
Ripeto, so che mi manderai a quel paese, che "che cazza.e dice questo qui" ecc ecc, ma ..... medita. E- se vuoi- ri-mandami a caca.e. Con stima e franchezza,Mauro
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Mauro B. |
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magimail
Pronto per il Comitato
 
    
Veneto
2816 Messaggi |
Inserito il - 18 apr 2009 : 19:04:58
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Seconda puntata di...."veleni sulla neve"...
Ieri, al Prowinter, c'è stata la premiazione del Trofeo Children Energia Pura, organizzato appunto dalla dinamicissima azienda Veneta, e dalla rivista "Race". Una lodevolissima iniziativa. Gran spolvero di mini atleti, manifestazione riuscitissima, sfilata finale con le tute realizzate ad hoc per tutti i piazzati. Bello! Ma....al Topolino internazionale, gli italiani??????? Arriva il vento dell'Est, degli Usa, del Nord, e noi??? Solo sfortuna? Mah, siamo la nazione che ha più gare giovanili, più categorie (in Austria, tanto per guardare i cugini di là, un bocia di 9 anni corre contro uno di 12/13, le prenderà, certo, ma non andrà a piangere dalla mamma, comincerà a formarsi i c..., e un giorno, chissa') Un solo sci per due specialità e...sentite questa, che ho già postato in passato, ma che vale la pena di ripetere. Lìazienda austriaca per la quale lavoravo, organizzava regolarmente i test o a Intertux o - preferibilmente- a Soelden. Un giorno, di prima mattina, era tutto uno sgattaiolare di austriachetti in campo libero, controllati dai vari allenatori. Saranno stati una ventina. Alle 10 e 30,i tecnici cominciano a tracciare, e....sorpresa, i bocie sono diventati sei o sette. Spontanea la domanda: [ma perchè solo questi fanno pali?] Risposta: [solo questi hanno sciato bene in campo libero,cercando di automatizzare il gesto, gli altri devono imparare ancora e - solo allora- faranno il tracciato.] Notizia sconvogente e ancora: " Ma scusa, e i genitori cosa dicono?" Risposta:" ai genitori è espressamente vietato, e specificato sul regolamento dello sci club, venire in pista!" Vi immaginate da noi?
Ultima stoccata: ieri era anche pieno di belle mamme, tirate ed in gran spolvero a tifare i propri campioncini. Io la mamma delle Fanchini non l'ho mai veduta,ne' al traguardo a fare casino o litigare con giudici e tracciatori, ne' alle premiazioni, come anche quella della Sara Volmann. Ma forse erano - come al solito-a pulire gli appartamenti dei residence, la pagnotta costa, e .... Se resta la fame, le ragasse...."mordono".....   |
Mauro B. |
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profondoabisso
Virata elementare

Lazio
112 Messaggi |
Inserito il - 18 apr 2009 : 21:23:58
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salve a tutti sono uno sportivissimo ragazzo di quasi ventanni, che ha sempre sciato da quando aveva 4 anni, ma che solo dall'anno scorso gli è salita, per puro caso, lo schiribizzo e la passione di dedicarsi più intensamente allo sci. fatta questa premessa vorrei ora mettere tanta carne al fuoco, forse troppa......spero riusciate a seguirmi allora tanto per incominciare volevo dire che è ovvio che molte volte sono proprio i genitori a trasmettere le passioni e inizialmente anche magari spingendo un po per superare le prime difficolta, ma guai ad affondare troppo ilò piede sull'acceleratore e il padre mauro ne è la conferma. mamme è papà comunque indipendentemente dalla condivisione o meno della passione del figlio devono partecipare in modo attivo e controllato alla suddetta passione che essa sia lo sport la musica e chi ne ha ne metta, ma guai a fiatare sul collo e mettere troppa pressione. il proprio pupillo deve trovarsi la sua liberta e la sua autonomia, se la deve cercare e se la deve conquistare. lo sport è una scuola di vita proprio per questo. certo le mamme e i papà in fondo alla pista a tifare son bellissimi ma nn possono e non devono assolutamente esagerare. se il pupillo vince bravissimo e si festeggia, ma anche se perde se ce l'ha messa tutta si festeggai uguale cercando comunque di spronarlo a fare meglio. il figlio deve fare meglio non per far piacere hai genitori ma per propria autostima per orgoglio e per spirito agonistico. i genitori troppo presenti e troppo oppressivi fanno SEMPRE DANNI!!!!lo dico per esperienze viste in prima persona, anche se non sulla mia pella infatti per fortuna in questo i miei sono stati fantastici mio padre mi ha trasmesso tantissime passioni e tante me le sono cercate autonomamente, mi ha supportato ma nn oppresso ed è forse per questo che ora che son cresciuto amo da morire queste passioni, ho un buon rapopporto con i miei e riesco anche a condividere esperienze. ho visto in prima persona storie di atleti e atlete, anzi di bambini e bambine, ragazzi e ragazze visti crescere insieme a me e decadere, anzi esplodere, infatti mi è capitato più volte di assistere a bambini e ragazzi con talenti assoluti e magari anche con tanta passione esplodere da un momento all'altro dopo aver superato ogni soglia di sopportazione dei genitori, ma tante volte anche degli allenatori(che devono essere persone prima che allenatori). la cosa più brutta di queste situazioni e che succedono senza preavvisi e rovina tutto, il ragazzo o la ragazza odierà lo sport che praticava e che magari le piaceva e soprattutto odierà i propri genitori. sonbo veri e propri terremoti e poi per rimarginare le ferite dei rappori umani e della passione ci vogliono anni, se mai si rimargineranno. purtroppo mauro non mi hai dato che una conferma, con questo non ti voglio accusare perchè fare il padre e difficilissimo e magari tua figlia lo faceva per tuo amore e non te lo faceva pesare, e magari tu nn eri neanche troppo ossessivo ma lei sentiva che ti faceva piacere e per tuo maore sciava contro voglia senza che tu te ne accorgessi, e per questo spero che con il tempo oltre al raporto con te tua figlia possa riprendere anche ad amare lo sci, anche se mi pare che il rapporto con la neve nn o abbia perso del tutto. detto questo vorrei vorrei fare i complimenti a giorgio perche mi pare che sia da quanto vedo una persona ottima moderata e anche un buon padre. vorrei invece rispondere ad okuto asserendo inderogabilmente che il divertimento è fondamentale nello sport per gli amatori e ancor di più per gli agonisti e professionisti di tutte le età dal bambino all'adulto all'anziano. certo lo sport non è solo divertimento, ma anche sofferenza, passione, tempo, dedizione, speranze, crescita fisica e morale insomma gioia e dolori( per questo è una scuola di vita ripeto). affermo però saldamente che senza il divertimento il resto non c'è perchè se una cosa ti piace e ti diverte la continui a fare anche se provoca dolori, ma se non ti diverti, non ti piace, non ci metti passione e ti fai male fisicamente e moralmente. la gioia di fare sport nn deve mai mancare se non cè + cambiate sport lo ricomincerete. se la passione non c'è + se voi vi ostinate a fare una cosa la odierete a vita, invece se mollate la passione probabilmente tornerà, dopo un mese un anno dieci anni e tornerà + forte di prima. Nei bambini questo aspetto è fondamentale se si divertirnno si alleneranno volentieri e i risultati prima o poi verrano, i suoi risultati, non siamo tutti campioni. viva lo sport fatto con passione. |
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