Parallelo-Ligety: "Sicurezza? Domani sciopererei".
"Se fosse per me domani sciopererei". Così parlò Ted Ligety. Ha le idee chiare lo statunitense interrogato al parterre d'arrivo della Gran Risa sul gigante parallelo in notturna di lunedì. Il 31enne di Park City, rappresentate degli atleti nella tappa Dolomitica in occasione delle riunioni tecniche, ha fatto il punto sulle problematiche emerse alla vigilia di quella che deve essere una premiere nel circo bianco. Il gigante parallelo in notturna già in passato ha evidenziato problemi di sicurezza per gli atleti, con possibilità di impatti tra loro quando le larghezze dei tracciati sono alquanto ridotte.
"Credo che nella parte divisoria tra le due tracciature dovrebbero essere collocate delle protezioni, una sorte di guard-rail per impedire che un atleta cadendo possa oltrepassare la propria corsia di marcia e finire magari adosso al suo avversario nell'altro lato - ha spiegato lo statunitense - come già successo. Inoltre ci sono dei problemi soprattutto sul dente realizzato appositamente sulla parte finale della Gran Risa, troppo accentuato e che potrebbe causare qualche problema in gara". La Fis dal canto suo non pare orientata ad accogliere le indicazioni fornite da Ligety che potrebbero essere esposte questa sera in occasione della riunione dei capitani dal team statunitense. Staremo a vedere.
Intanto il rifiuto della Fis ad accogliere queste richieste per il campione dello Utah potrebbe avere solo una risposta: "Proporrei uno sciopero generale di tutti gli atleti domani. Nessuno che si presenta al cancelletto. Vediamo poi cosa farebbe la federazione. Purtroppo come già in passato la maggioranza degli atleti in generale non sono in grado di avere questo coraggio e poi c'è una squadra in particolare che andrebbe al cancelletto di partenza senza battere ciglio". The show must go on...la Fis fa orecchie da mercante purtroppo e a farne le spese sono sempre alla fine sono gli atleti.
(domenica 20 dicembre 2015)