A Sochi niente Rai, forse Mediaset
L'unica cosa certa è che la Rai non trasmetterà nulla in diretta delle Olimpiadi invernali di Sochi. Per la prima volta nella storia la televisione di stato italiana non trasmetterà le Olimpiadi invernali su nessuno dei suoi canali digitali: non accadeva dai Giochi di Cortina d'Ampezzo del 1956. All'ultima edizione, quella di Vancouver 2010, almeno 100 ore di diretta erano state trasmesse anche se la maggior parte dei telecronisti si trovavano negli studi italiani e con solo un paio di inviati a fare le interviste sul campo.
Questa volta per gli appassionati degli sport invernali la televisione di stato non ha ritenuto di acquistare i diritti televisivi (troppo cari) da Sky che ancora per questa olimpiade invernale ne è la proprietaria. Dunque niente Olimpiade sulla Rai: se ne riparlerà per quelle del 2018 in Corea del Sud.
In questo momento, a meno di 100 giorni dal via dell'Olimpiade, sono in corso trattative tra Sky e Mediaset, per la cessione gratuita delle 100 ore di diretta che dovrebbero andare però, non sul canale tematico Cielo - come in un primo momento ipotizzato -, ma su Italia2. Staremo a vedere, intanto meglio dotarsi di parabola, per chi non ce l'ha, e seguire Sky Tv se si vorrà godere in diretta degli eventi da Sochi. Nessun problema solo per gli appassionati altoatesini che potranno seguire in chiaro le gare in diretta, sul digitale terrestre, attraverso la televisione di stato austriaca Orf.
Ma anche sul fronte dei media italiani questa sarà una edizione di tagli con pochissimi giornalisti al seguito dei nostri azzurri. Molte testate di quotidiani nazionali e di televisioni che normalmente erano presenti sul campo con i loro inviati, ne faranno a meno. Il problema è naturalmente legato alla crisi economica e agli alti costi (biglietti aerei e alloggio) che fanno della metà russa un luogo non certo economico.
La stessa Sky ha deciso una lieve riduzione del personale da inviare in terra russa, rispetto all'edizione di Vancouver di quattro anni fa. Stesso discorso naturalmente non riguarda solo i media italiani, ma anche le altre nazioni europee hanno già annunciato una riduzione di giornalisti e tecnici da inviare sul campo per seguire le competizioni. La crisi colpisce un po' tutti.
(lunedì 4 novembre 2013)