Da Soelden a Lenzerheide: dominio Tina Maze
Tina Maze finisce come aveva cominciando: vincendo. Da Soelden a Lenzerheide un lunghissimo viaggio tra 9 giganti, 9 slalom, 2 paralleli, 7 discese, 6 superg e 2 superk: su tutti o quasi il marchio di Tina Maze.
Undici vittorie (almeno una in ogni disciplina), ventiquattro podi, 2414 punti, 3 coppe (generale, gigante, superg): una stagione magica, unica, la migliore nella storia dello sci alpino mondiale maschile e femminile, una pioggia di record e di numeri che non danno del tutto la dimensione della superiorità manifestata dalla slovena in questa stagione.
Anche il gigante finale di oggi a Lenzerheide non sfugge alla regola: Tina Maze per la quinta volta su 9 gare, peggior risultato il terzo posto di Are!
Con una seconda manche tutta all'attacco Tina Maze ha ribaltato i 4 decimi di ritardo da Tessa Worley nella prima rifilandone altrettanti nella seconda. Niente può la francese, autrice della sua miglior prestazione stagionale.
Eccellente la prova di Lara Gut, terza dopo la prima manche e terza nel computo finale, nonostante una seconda frazione più accorta. Lara torna dopo 4 anni sul podio del gigante, mancava dal dicembre 2008, a Semmering.
In una stagione dove Maze, Riesch, Fenninger (e Vonn) hanno catalizzato l'attenzione del Circo Rosa, qualcuno forse non si è accorto che la ticinese ha chiuso al nono posto della classifica generale, realizzando la sua miglior stagione in carriera, con una vittoria, un podio e una serie di risultati nelle top10 in tutte le specialità, slalom escluso.
Rimangono giù dal podio Viktoria Rebensburg e Anna Fenninger, ma li vicino a loro c'è Nadia Fanchini, autrice di una prova splendida, seconda solo a Tina Maze nella seconda frazione.
Nadia eguaglia il suo miglior risultato di sempre in gigante, e segna il miglior risultato stagionale, argento mondiale escluso, ovviamente. La camuna è definitivamente tornata, abile ad entrare nelle top10 in gigante con un gara tutta all'attacco, non priva di sbavature ma capace di fare velocità. La rivedremo nella prossima stagione con un pettorale sempre più vicino al secondo gruppo di merito, con una nuova e ritrovata consapevolezza dei suoi mezzi, con la voglia di far bene nella velocità dove sta ritrovando le giuste sensazioni.
In questo momento però l'intero clan azzurro è in apprensione per quanto accaduto a Denise Karbon. La fatina di Castelrotto è caduta nel corso della seconda manche, e dopo aver inforcato una porta, ha sbattuto ad alta velocità contro il fondo durissimo, rimbalzando su se stessa prima di fermarsi.
E' stata subito soccorsa ed elitrasportata all'ospedale di Coira, siamo in attesa delle prime informazioni.
Denise aveva chiuso la prima manche con il quarto tempo, con una bella prova tutta all'attacco.
Anche Irene Curtoni ha chiuso anzitempo la sua prova, cadendo senza conseguenze nel corso della prima frazione.
La valtellinese rimane la migliore azzurra in classifica finale di specialità, nona con 193 punti.
(domenica 17 marzo 2013)