Winnerhofer vince sulla Planai; coppetta a Svindal
Winnerhofer è tornato. Se qualcuno oggi avesse scommesso sulla vittoria dell'azzurro avrebbe sicuramente sbancato il casinò. Certo, lui era il campione del mondo in carica di specialità, e dunque non ha tolto nulla agli altri, ma visto come era andata la sua stagione (tra infortuni vari e risultati che stentavano a venire), alla viglia di questa ultima prova della stagione, fare bottino pieno era forse impensabile. Ed, invece, il finanziere di Gais ci ha regalato una gara capolavoro, su un tracciato che finalmente ha adottato i canoni giusti di tracciatura per un super-g. Il disegno dello statunitense, più vicino ad essere un gigante che non una discesa libera controllata, ha esaltato l'azzurro partito per difendere il suo appellativo di Winnerhofer. "Volevo a tutti i costi fare bene oggi - ci ha confessato Innerhofer al traguardo - per non perdere quel soprannome che ho conquistato a Garmisch". Tutto a girato a favore dell'azzurro: nella notte la temperatura finalmente sotto lo zero, per indurire al giusto punto la neve-pappa di ieri, un pettorale - l'8 - tra i migliori della giornata, e quella giusta dose di aggressività condita da sensibilità per riuscire a stare davanti al francese Alexis Pinturault - arresosi per soli 2 centesimi - e al sorprendente Marcel Hirscher, terzo a 6 centesimi, per il quale a questo punto, con la caduta dell'attuale leader della graduatoria generale Beat Feuz si aprono le porte per la possibile conquista della sua prima coppa del mondo assoluta. Tra i due ora solo 75 punti di ritardo per Hirscher dall'elvetico che oggi ha reso quello che a Kranjska l'austriaco gli aveva concesso. Le frecce all'arco dello svizzero sono ora terminate, anche se farà sicuramente il gigante di sabato e molto probabilmente - se Hirscher dovesse effettuare il sorpasso decisivo - tentare la carta anche dello slalom, come ultima scialuppa di salvezza. E' certo che sabato nell'arena della Planai è atteso il tutto esaurito (40mila spettatori). Tornando alla vittoria di Innerhofer, l'azzurro finalmente ottiene il primo successo stagionale, oltre che primo in specialità, dopo l'oro iridato naturalmente, portando le sue vittorie totali a quota tre. L'Italia finalmente trova il sorriso, il volto di Claudio Ravetto, finalmente acquista colore dopo la mezza delusione di ieri e di tutta questa stagione, e questo anche grazie a Matteo Marsaglia. Il giovane colleziona il secondo quarto posto della stagione dopo quello in super combinata, ottenendo il miglior risultato in carriera in questa specialità, ma si deve mangiare le mani per quei 4 decimi persi nel tratto finale che lo avrebbero potuto portare sul podio se non addirittura sul gradino più alto. Ci sarà però per lui tempo per rifarsi, ma oggi, usando le parole del ct Ravetto: "E' stato proprio un pollo!". Giornata grigia, invece, per un Peter Fill (25/o) ancora alla ricerca del risultato che gli consenta di tornare a respirare l'aria dei quartieri alti. La coppa del mondo di specialità va meritatamente al norvegese Aksel Lund Svindal, oggi solo 16/o, dopo il trionfo di ieri che grazie all'uscita di Feuz e al 9/o posto di Didier Cuche è riuscito per 13 punti a mettere in bacheca di casa questo ennesimo trofeo.
(giovedì 15 marzo 2012)
(giovedì 15 marzo 2012)