Morzenti:"Frattini risponda alle mie domande"
a cura della redazione
Due mesi fa, l'8 luglio 2011, è stata annullata l'assemblea elettiva con la sentenza dell'Alta Corte di Giustizia del CONI. L'ex presidente FISI Giovanni Morzenti ha inviato una lettera aperta ai Presidenti degli Sci club, dei Comitati provinciali e dei Comitati regionali titolata "ad onor del vero", dove attacca frontalmente il Ministro Franco Frattini. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
Come tutti ben sapete, dopo che una sentenza dell'Alta Corte di Giustizia del Coni ha invalidato le elezioni del mese di aprile 2010, la Federazione Italiana Sport Invernali è stata commissariata. Quello che non tutti sapete, però, è come e perché si è arrivati a questo, perché si E' giunti a tanto e soprattutto chi c'è realmente dietro tutta questa bella operazione.
Non essendomi mai tirato indietro, come sa chi ben mi conosce, posso svelarne il nome e cognome: Franco Frattini. E' stato il Ministro degli Esteri con Alessandro Falez – presidente del Collegio dei Maestri del Lazio, esponente di spicco dello Sci Club SAI Roma, ed ex consigliere della fallita Alitalia - ad aver sostenuto ed organizzato il ricorso del SAI, per cancellare i vertici della FISI. Ultimo atto di una strategia solo "politica", dettata da rancori personali, che in questi anni è stata perseguita con ostinata determinazione. A cominciare dalla contestazione della mia rielezione a presidente FISI, passando per la diffusione costante di accuse diffamatorie nei miei confronti.
E' Franco Frattini che, in ultimo, è riuscito a far accreditare la strampalata equazione secondo cui, posto che il sottoscritto non era degno di essere Presidente della FISI, anche le relative votazioni non potevano che essere irregolari. Utilizzando molto spesso gli organi di stampa che, in modo del tutto "imparziale" e con scarsa conoscenza dei fatti, in più occasioni hanno parlato di "imbrogli", "irregolarità" e "nullità", ancor prima che il caso delle elezioni federali venisse esaminato dagli organi competenti. Prima è stato stabilito l'obiettivo, poi sono stati organizzati ed adeguati gli strumenti per ottenerlo. Come si fa nei contesti della politica più deteriore, per non dir di peggio.
E non stupisce che il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, sia stato il primo ad esultare per la sentenza dell'Alta Corte di Giustizia del Coni, con un comunicato ufficiale diffuso a pochi minuti dal deposito del dispositivo, quando ancora nessuno era a conoscenza dell'atto. Un Ministro degli Esteri attento, serio ed efficiente non può che essere informato in tempo reale, probabilmente da qualche uomo dell'intelligence eroico e sprezzante del pericolo, della minaccia finalmente disinnescata di una FISI che fino a quel momento sfuggiva al suo controllo!
L'ingerenza di Frattini nella vita della FISI ha delle motivazioni remote e delle ragioni più prossime. Le prime sono rappresentate da una parentela acquisita, in quanto il ministro Franco Frattini, oltre ad essere maestro di sci, senza mai naturalmente aver svolto un'ora di lezione, è il genero dell'ex presidente della FISI, Gaetano Coppi. Essendo proprio la drammatica eredità finanziaria lasciata da Coppi ciò a cui cercava di porre rimedio il lavoro mio e del Consiglio Federale, sarà dunque una mera supposizione l'ipotesi che il ministro Frattini, nel tendere a disarcionare i vertici della FISI, intendesse colpire chi era stato costretto a constatare la mala gestione della Federazione portata avanti per anni da colui che in seguito sarebbe diventato suo suocero? (testo continua qui)
(venerdì 9 settembre 2011)
Come tutti ben sapete, dopo che una sentenza dell'Alta Corte di Giustizia del Coni ha invalidato le elezioni del mese di aprile 2010, la Federazione Italiana Sport Invernali è stata commissariata. Quello che non tutti sapete, però, è come e perché si è arrivati a questo, perché si E' giunti a tanto e soprattutto chi c'è realmente dietro tutta questa bella operazione.
Non essendomi mai tirato indietro, come sa chi ben mi conosce, posso svelarne il nome e cognome: Franco Frattini. E' stato il Ministro degli Esteri con Alessandro Falez – presidente del Collegio dei Maestri del Lazio, esponente di spicco dello Sci Club SAI Roma, ed ex consigliere della fallita Alitalia - ad aver sostenuto ed organizzato il ricorso del SAI, per cancellare i vertici della FISI. Ultimo atto di una strategia solo "politica", dettata da rancori personali, che in questi anni è stata perseguita con ostinata determinazione. A cominciare dalla contestazione della mia rielezione a presidente FISI, passando per la diffusione costante di accuse diffamatorie nei miei confronti.
E' Franco Frattini che, in ultimo, è riuscito a far accreditare la strampalata equazione secondo cui, posto che il sottoscritto non era degno di essere Presidente della FISI, anche le relative votazioni non potevano che essere irregolari. Utilizzando molto spesso gli organi di stampa che, in modo del tutto "imparziale" e con scarsa conoscenza dei fatti, in più occasioni hanno parlato di "imbrogli", "irregolarità" e "nullità", ancor prima che il caso delle elezioni federali venisse esaminato dagli organi competenti. Prima è stato stabilito l'obiettivo, poi sono stati organizzati ed adeguati gli strumenti per ottenerlo. Come si fa nei contesti della politica più deteriore, per non dir di peggio.
E non stupisce che il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, sia stato il primo ad esultare per la sentenza dell'Alta Corte di Giustizia del Coni, con un comunicato ufficiale diffuso a pochi minuti dal deposito del dispositivo, quando ancora nessuno era a conoscenza dell'atto. Un Ministro degli Esteri attento, serio ed efficiente non può che essere informato in tempo reale, probabilmente da qualche uomo dell'intelligence eroico e sprezzante del pericolo, della minaccia finalmente disinnescata di una FISI che fino a quel momento sfuggiva al suo controllo!
L'ingerenza di Frattini nella vita della FISI ha delle motivazioni remote e delle ragioni più prossime. Le prime sono rappresentate da una parentela acquisita, in quanto il ministro Franco Frattini, oltre ad essere maestro di sci, senza mai naturalmente aver svolto un'ora di lezione, è il genero dell'ex presidente della FISI, Gaetano Coppi. Essendo proprio la drammatica eredità finanziaria lasciata da Coppi ciò a cui cercava di porre rimedio il lavoro mio e del Consiglio Federale, sarà dunque una mera supposizione l'ipotesi che il ministro Frattini, nel tendere a disarcionare i vertici della FISI, intendesse colpire chi era stato costretto a constatare la mala gestione della Federazione portata avanti per anni da colui che in seguito sarebbe diventato suo suocero? (testo continua qui)
(venerdì 9 settembre 2011)