E' battaglia per i diritti TV
E' battaglia per i diritti TV relativi alle gare di Coppa. Se ne era parlato molto a fine 2008 e il nodo, mai sciolto, torna attuale: venerdì la FISI ha rinnovato il contratto con Infront, cedendo la gestione dei diritti televisivi degli sport invernali per il quinquennio 2011/2016. Questa mattina la dura replica di alcuni comitati organizzatori, capitanati dalla Val Gardena, che non intendono farsi da parte.
Questa la posizione della FISI: "...il Consiglio ha ribadito che tutti i diritti relativi alle gare di Coppa in Italia appartengono alla FISI, che provvederà a trattare con i singoli organizzatori locali, a cui delega l'operatività sul campo di gara, i termini degli specifici contratti, sia per quanto riguarda i diritti tv, sia per quelli promopubblicitari e commerciali. La trattativa sarà imperniata sulla massima disponibilità di dialogo che sarà offerta dalla FISI, disponibilità che si auspica reciproca anche dal lato dei comitati organizzatori.
Come è noto, infatti, esistono situazioni differenziate da località a località nei rapporti fra la FISI e i comitati: la percentuale di introiti che la FISI potrà lasciare al singolo organizzatore è legata alla continuità della presenza nei calendari internazionali, ma anche alla natura dei diversi soggetti, all'ospitalità che il singolo organizzatore può garantire agli azzurri, al numero di gare minori che lo stesso organizzatore si impegna ad ospitare, al numero di allenamenti che può offrire.Insomma, sono molti e diversificati i parametri che stanno alla base delle trattative che, perciò, non possono essere omologate in un accordo identico per tutte le località italiane. La FISI aprirà dunque, nei prossimi giorni, il tavolo delle trattative con i diversi organizzatori italiani per valutare le diverse proposte che verranno da essi messe in campo."
Ed ecco la risposta:"I comitati organizzatori delle prove di sci nordico e alpino delle località Alta Badia, Asiago, Cogne, Cortina, Dobbiaco, Madonna di Campiglio, Sestriere, Tarvisio, Val di Fiemme e Val Gardena, precisano quanto segue:
1. La FISI non può vendere i diritti poiché essi non sono di sua proprietà. Non esiste, infatti, nel regolamento FIS alcuna delibera in questo senso. In ambito pubblicitario, le federazioni nazionali posseggono solo alcuni spazi, ma non la totalità degli spazi pubblicitari previsti dai regolamenti FIS. La cessione, pertanto dei diritti, comunicata dalla FISI, è illegittima.
2. I comitati esprimono inoltre autentico stupore nel leggere che la FISI intende imperniare la trattativa, relativa alla suddivisione di introiti da diritti televisivi 'sulla massima disponibilità di dialogo' e si aspetta che lo sia 'anche dal lato dei comitati organizzatori', eppure ciò nonostante si rifiuta di accogliere la richiesta degli organizzatori di un incontro collettivo.
I comitati, infatti, hanno inviato nei mesi passati ben due lettere in cui hanno avanzato chiare e unitarie proposte. Con sconcerto, invece, prendono atto che il presidente Morzenti insiste nel volere avviare trattative singole, basate sul baratto tra FISI e località, pensando ancora che queste procedure costituiscano la base per la redazione dei calendari di Coppa del Mondo. Si ritiene utile allora ricordare che i calendari di Coppa del Mondo vengono redatti dal Comitato Coppa del Mondo FIS sulla base di linee guida internazionali e vengono poi in seguito approvati dal Consiglio FIS. Le leve, dunque, su cui è necessario che lo sci italiano lavori, sono ben diverse.
A questo punto, gli organizzatori chiedono alla FISI di mandare essa stessa un primo chiaro segnale di dialogo.Basta conflittualità.Basta baratti.Basta imposizioni unilaterali.Lo sci italiano ha bisogno d'armonia e di unità e sopratutto ha fortemente bisogno di rispetto dei diritti e dei doveri di tutte le parti, federazione compresa."
(lunedì 8 giugno 2009)
Questa la posizione della FISI: "...il Consiglio ha ribadito che tutti i diritti relativi alle gare di Coppa in Italia appartengono alla FISI, che provvederà a trattare con i singoli organizzatori locali, a cui delega l'operatività sul campo di gara, i termini degli specifici contratti, sia per quanto riguarda i diritti tv, sia per quelli promopubblicitari e commerciali. La trattativa sarà imperniata sulla massima disponibilità di dialogo che sarà offerta dalla FISI, disponibilità che si auspica reciproca anche dal lato dei comitati organizzatori.
Come è noto, infatti, esistono situazioni differenziate da località a località nei rapporti fra la FISI e i comitati: la percentuale di introiti che la FISI potrà lasciare al singolo organizzatore è legata alla continuità della presenza nei calendari internazionali, ma anche alla natura dei diversi soggetti, all'ospitalità che il singolo organizzatore può garantire agli azzurri, al numero di gare minori che lo stesso organizzatore si impegna ad ospitare, al numero di allenamenti che può offrire.Insomma, sono molti e diversificati i parametri che stanno alla base delle trattative che, perciò, non possono essere omologate in un accordo identico per tutte le località italiane. La FISI aprirà dunque, nei prossimi giorni, il tavolo delle trattative con i diversi organizzatori italiani per valutare le diverse proposte che verranno da essi messe in campo."
Ed ecco la risposta:"I comitati organizzatori delle prove di sci nordico e alpino delle località Alta Badia, Asiago, Cogne, Cortina, Dobbiaco, Madonna di Campiglio, Sestriere, Tarvisio, Val di Fiemme e Val Gardena, precisano quanto segue:
1. La FISI non può vendere i diritti poiché essi non sono di sua proprietà. Non esiste, infatti, nel regolamento FIS alcuna delibera in questo senso. In ambito pubblicitario, le federazioni nazionali posseggono solo alcuni spazi, ma non la totalità degli spazi pubblicitari previsti dai regolamenti FIS. La cessione, pertanto dei diritti, comunicata dalla FISI, è illegittima.
2. I comitati esprimono inoltre autentico stupore nel leggere che la FISI intende imperniare la trattativa, relativa alla suddivisione di introiti da diritti televisivi 'sulla massima disponibilità di dialogo' e si aspetta che lo sia 'anche dal lato dei comitati organizzatori', eppure ciò nonostante si rifiuta di accogliere la richiesta degli organizzatori di un incontro collettivo.
I comitati, infatti, hanno inviato nei mesi passati ben due lettere in cui hanno avanzato chiare e unitarie proposte. Con sconcerto, invece, prendono atto che il presidente Morzenti insiste nel volere avviare trattative singole, basate sul baratto tra FISI e località, pensando ancora che queste procedure costituiscano la base per la redazione dei calendari di Coppa del Mondo. Si ritiene utile allora ricordare che i calendari di Coppa del Mondo vengono redatti dal Comitato Coppa del Mondo FIS sulla base di linee guida internazionali e vengono poi in seguito approvati dal Consiglio FIS. Le leve, dunque, su cui è necessario che lo sci italiano lavori, sono ben diverse.
A questo punto, gli organizzatori chiedono alla FISI di mandare essa stessa un primo chiaro segnale di dialogo.Basta conflittualità.Basta baratti.Basta imposizioni unilaterali.Lo sci italiano ha bisogno d'armonia e di unità e sopratutto ha fortemente bisogno di rispetto dei diritti e dei doveri di tutte le parti, federazione compresa."
(lunedì 8 giugno 2009)