L'inchino di Tina saluta la Coppa. Manu grande 3a
L'onore di far calare il sipario sulla Coppa del Mondo 2009 spetta tutto a Tina Maze ed è un autentico piacere vedere il suo sorriso firmare l'ultima gara di questo inverno, un inverno capace di restituirle una vetrina di grande visibilità dopo altre annate trascorse in chiaroscuro. Una ritrovata forma fisica e sopratutto una nuova serenità mentale hanno permesso alla fuoriclasse slovena di riavvicinare i fasti del 2005, tornando così a scalare nuovamente i podi di coppa del mondo e per mettersi al collo quella medaglia iridata che proprio a Santa Caterina sembrava appartenerle di diritto. La crisi più o meno profonda è stata difficile da affrontare, si è scoperta buona velocista ma questi ultimi mesi la bella Tina ha finalmente ritrovato completamente se stessa, vincendo in casa sua a Maribor e ripetendosi oggi ad Aare, in un ultimo atto che, nella sua personalissima vicenda, si rivela decisamente a lieto fine. Seconda vittoria stagionale quindi, ottava in carriera (settima in gigante), il miglior modo per dare l'arrivederci alla Coppa del prossimo anno. Una coppa che ripartirà come di consueto da Solden, con Tanja Poutiainen a sfoggiare il pettorale rosso sfilato proprio in dirittura d'arrivo a Kathrin Zettel. La ragazzona finlandese oggi è stata eccellente ma nulla ha potuto contro l'assoluta perfezione della Maze, capace di precederla di oltre un secondo: ma la piazza d'onore, complice anche la prova relativamente appannata della Zettel (ottava), l'ha comunque condotta in vetta alla classifica di specialità, con la coppetta che torna nelle sue mani 4 anni dopo quella vinta proprio nello stesso 2005. Sorride la Maze, sorride la Poutiainen e sorride Manuela Moelgg. Il lieto fine coinvolge fortunatamente anche la grintosa marebbana che trova modo di far fruttare a dovere le energie residue per cogliere il terzo podio stagionale tra le porte larghe. Quarta a metà gara Manu ha sorpassato la giovane francese Barioz per salire sul terzo gradino di un podio che serve anche ad ammorbidire la piccola grande delusione per la sfortunata prova del fratello Manfred ma anche per confermare l'ottima stagione della venticinquenne di San Vigilio di Marebbe che chiude per il terzo anno consecutivo tra le migliori della specialità, potendo lamentare a sua volta un discreto credito con la fortuna che davver poco l'ha assistita, basti ricordare per tutti l'epilogo dello slalom iridato. Positivo in fondo anche il sesto posto di Denise Karbon: il suo inverno era partito bene per poi complicarsi in Finlandia; da lì qualche lampo di classe ma senza la serenità dell'anno precedente. La stessa Scandinavia ha salutato la sua stagione con un buon piazzamento ed ora la fatina dell'Alpe di Siusi avrà modo di completare l'inverno e poi ricaricare le batterie per ricominciare a dominare nuovamente l'anno prossimo. Più lontane le altre azzurre, una scarica Nicole Gius (20ima) ed una generosa ma imbrigliata Karen Putzer (21ima) mentre Nadia Fanchini ha chiuso anzitempo la seconda manche dopo esser rimasta impigliata con il braccio sinistro in una porta ed essere andata in rotazione. Per motivi diversi a loro va comunque il merito di aver saputo ritagliarsi un posto per interpretare questo ultimo atto stagionale, un atto che nei loro stessi piani avrebbe magari potuto essere più frizzante ma ormai la primavera è alle porte, la benzina scarseggia, la voglia di riposo e relax è tanta e...ammettiamolo, le altre andavano di più. Ed allora...ciao Coppa, ci si rivede in autunno.
(sabato 14 marzo 2009)
(sabato 14 marzo 2009)