Riesch in trionfo, Moelgg in lacrime, 4/a Karbon
LIVE DA VAL D'ISERE
Quando passa il treno delle medaglie bisogna anche saperci salire. Ci sono momenti che difficilmente si potranno riproporre nella vita di un atleta ed è quanto avvenuto oggi sulla Face de Bellevarde a Manuela Moelgg. L'azzurra ci aveva illusi di poter finalmente cogliere quel risultato atteso da dodici anni, da Sestriere '97, quando Deborah Compagnoni ci regalò quell'ultimo oro iridato tra i pali stretti. Ed, invece, siamo rimasti tutti ammutoliti al traguardo quando Manu ha tirato diritto in quella doppia ed ha buttato al vento l'occasione della vita. Chi festeggia è la tedesca Riesch, una che non ha rubato nulla, visto che quest'anno aveva vinto quattro slalom consecutivi. sesta al termine della prima manche la campionessa di Garmisch ha saputo fare meglio di tutte le sue avversarie lasciandosi alle spalle la campionessa del mondo uscente Sarka Zahrobska, una che sul podio c'è da Bormio 2005, e la finlandese Tanja Poutiainen. Delusione e lacrime anche per Lindsey Vonn, una che non avrebbe dovuto nemmeno esserci, dopo l'operazione al pollice della mano destra. La campionessa statunitense, seconda alle spalle della nostra Moelgg al termine della prima prova, è invece scivolata via dopo poche porte dal via in modo fin troppo arrendevole. L'Italia delusa si consola con il quarto posto di Denise Karbon, miglior risultato in carriera in questa specialità, che con un pizzico in più di fortuna, si sarebbe tranquillamente ritagliato un posto sul podio. Decima al termine della prima manche la campionessa di Castelrotto è stata brava a recuperare, ma non a sufficienza per sperare nel colpaccio. Un centesimo dal podio che brucia all'azzurra. Stessa sorte è toccata a Nicole Gius: prima manche leggermente con troppi errori, mentre nella seconda ha messo il turbo recuperando dieci posizioni e finendo a quatro centesimi dal terzo gradino del podio. Out nella seconda manche la debuttante Irene Curtoni, diciassettesima al termine della prima prova, che ha attaccato a fondo, ma un errore gravissimo a poche porte dall'arrivo l'hanno fatta precipitare in 25/a piazza.Giornata da dimenticare anche per le austriache. Nessuna atleta qualificata per la seconda manche: non accadeva da Salt Lake 2002. Il Wunder Team aveva affidato tutte le sue speranze di medaglia a Kathrin Zettel, ma l'oro in super combinata a metà della prima manche finiva fuori facendo ripiegare anticipatamente le bandiere ai suoi fans. Delude anche la squadra svedese che ha in Anja Paerson, l'unica a terminare la gara con un nono posto. Ultime speranze di medaglie per l'Italia affidate ora agli slalomisti: domani prima manche ore 10.30.
(sabato 14 febbraio 2009)
Quando passa il treno delle medaglie bisogna anche saperci salire. Ci sono momenti che difficilmente si potranno riproporre nella vita di un atleta ed è quanto avvenuto oggi sulla Face de Bellevarde a Manuela Moelgg. L'azzurra ci aveva illusi di poter finalmente cogliere quel risultato atteso da dodici anni, da Sestriere '97, quando Deborah Compagnoni ci regalò quell'ultimo oro iridato tra i pali stretti. Ed, invece, siamo rimasti tutti ammutoliti al traguardo quando Manu ha tirato diritto in quella doppia ed ha buttato al vento l'occasione della vita. Chi festeggia è la tedesca Riesch, una che non ha rubato nulla, visto che quest'anno aveva vinto quattro slalom consecutivi. sesta al termine della prima manche la campionessa di Garmisch ha saputo fare meglio di tutte le sue avversarie lasciandosi alle spalle la campionessa del mondo uscente Sarka Zahrobska, una che sul podio c'è da Bormio 2005, e la finlandese Tanja Poutiainen. Delusione e lacrime anche per Lindsey Vonn, una che non avrebbe dovuto nemmeno esserci, dopo l'operazione al pollice della mano destra. La campionessa statunitense, seconda alle spalle della nostra Moelgg al termine della prima prova, è invece scivolata via dopo poche porte dal via in modo fin troppo arrendevole. L'Italia delusa si consola con il quarto posto di Denise Karbon, miglior risultato in carriera in questa specialità, che con un pizzico in più di fortuna, si sarebbe tranquillamente ritagliato un posto sul podio. Decima al termine della prima manche la campionessa di Castelrotto è stata brava a recuperare, ma non a sufficienza per sperare nel colpaccio. Un centesimo dal podio che brucia all'azzurra. Stessa sorte è toccata a Nicole Gius: prima manche leggermente con troppi errori, mentre nella seconda ha messo il turbo recuperando dieci posizioni e finendo a quatro centesimi dal terzo gradino del podio. Out nella seconda manche la debuttante Irene Curtoni, diciassettesima al termine della prima prova, che ha attaccato a fondo, ma un errore gravissimo a poche porte dall'arrivo l'hanno fatta precipitare in 25/a piazza.Giornata da dimenticare anche per le austriache. Nessuna atleta qualificata per la seconda manche: non accadeva da Salt Lake 2002. Il Wunder Team aveva affidato tutte le sue speranze di medaglia a Kathrin Zettel, ma l'oro in super combinata a metà della prima manche finiva fuori facendo ripiegare anticipatamente le bandiere ai suoi fans. Delude anche la squadra svedese che ha in Anja Paerson, l'unica a terminare la gara con un nono posto. Ultime speranze di medaglie per l'Italia affidate ora agli slalomisti: domani prima manche ore 10.30.
(sabato 14 febbraio 2009)