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Discussione  |
giogio
29 Messaggi |
Inserito il - 23 mar 2009 : 17:31:49
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Carissimi, innanzitutto complimenti a tutti per le discussioni, qualche volta animate, ma sempre molto competenti! Vi vorrei porre il seguente caso: sciatore in erba (10 anni) con discreti risultati nella scorsa stagione (nei 20 in italia) e sciata che era uno spettacolo guardare: sciata pulita, spalla perfetta e ginocchio sempre in tiro, conduzione, splendide traiettorie tra i pali, ... A settembre frattura al malleolo sinistro giocando in spiaggia. Gesso per un mese e poi di nuovo a sciare. Non male lo stesso tanto che a dicembre arriva un piazzamento da podio nella prima gara. Poi comincia la parabola discendente. Verso fine gennaio, nuova distorsione lieve della caviglia (quella della frattura del malleolo) giocando a calcio. Da quella volta sempre peggio, al punto che vedendo i filmati non assomiglia neanche al ragazzino che sciava l'anno scorso. Preciso che c'è anche stato un cambio di allenatore a inizio inverno. 3 domande per gli esperti: 1. Può una frattura di un malleolo con successiva distorsione cambiare la sciata in modo così drastico ? 2. Ci sono esercizi specifici su neve o a secco per rimediare ? 3. Un allenatore secondo voi in casi come questo si accorge che un atleta tecnicamente "perde progressivamente quota" e se sì, che cosa avrebbe potuto/dovuto fare ? Ciao a tutti. Giogio
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okuto
Virata elementare


63 Messaggi |
Inserito il - 23 mar 2009 : 20:00:13
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Ciao, non sono un ortopoedico ma ho subito un numero adeguato di traumi in carriera per poterti dire la mia: 1) la frattura di un malleolo anche rinsaldata può variare molte cose che richiedono un tempo anche lungo perchè vengano assimilate o naturalizzate nel fisico, soprattutto per un agonista. Considera che un osso rinsaldato non è lo stesso di prima già solo per dimensioni. La distorsione alla caviglia è, secondo la mia esperienza, anche se non aggravata da fratture circostanti, uno dei tre misteri dell'ortopedia in quanto senza che ci siano lesioni evidenti puoi aspettarti di non poter contare al 100% sull'articolazione anche per un anno. Ovvio, se ne accorge l'atleta di punta molto più dello scarsone! 2) Se il medico specialista consente la pratica, l'esercizio migliore è continuare l'attività senza forzare e con grande pazienza. Consolati sapendo che gli infortuni aiutano a esplorare risorse che altrimenti sarebbero rimaste al buio, e se si ha la stoffa giusta, un po' di fortuna e metodo se ne esce più forti di prima. 3) Dando per scontato che il peggioramento sia collegato all'infortunio e non ad altre cause, l'allenatore di un gruppo può differenziare il lavoro fino a un certo punto dopo il quale si deve accedere ad un gruppo più piccolo con meno pressione, se non al programma individuale. Considera anche che gli infortuni sono avvenuti lontano dalle piste da sci. La decisione, nel caso di un Cucciolo, spetta alla famiglia...
La cosa complicata trattandosi di bambini, che non sempre hanno il necessario approccio fatalista al sacrificio e al calvario insito in un infortunio, è riuscire a trovare un programma di allenamento che permetta il recupero garantendo il divertimento. Per non rischiare di più, perchè un bambino che non si diverte, sugli sci, non è al sicuro, meglio sospendere per un periodo. |
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micio1330
Virata elementare


Veneto
112 Messaggi |
Inserito il - 23 mar 2009 : 23:45:43
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io dico la mia.. se il bimbo in questione non scia più come prima forse è perche non gli interessa più o non intende più applicare l'impegno che ha messo fino allo scorso anno. a 10 - 11 anni l'evoluzione psicologica del bimbo può essere notevole e magari l'impegno psitico profuso nello sci ora va altrove. (magari desidera inconsciamente giocare a calcio o altro) se sciava così bene lo scorso anno potrebbe considerare lo sci un obbiettivo acquisito e ora puntare ad altro..
poi se il bimbo non si era mai fatto male seriamente prima d'ora il fatto di aver conosciuto lo stato di malattia (frattura - distorsione) può indurgli dei blocchi psicologici. nello sci è risaputo si possono produrre traumi notevoli in caso di incidente-infortunio.
nel caso quelle che ho scritto sopra non siano le opzioni giuste qui sul forum tempo fa lessi un commento sui video di un utente dove il commentatore faceva notare che l'utente (agonista di ottimo livello) doveva aver subito degli infortuni e descriveva dettagliatamente il tipo di infortunio e quali movimenti glielo facevano dedurre. immagino per tanto che un buon allenatore (vecchio di esperienza) si accorga immediatamente se il problema è fisico, per cui farlo vedere da qualche altro allenatore ponendo il quesito preciso dovrebbe essere chiarificatore..
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Curva condotta? No grazie! anche Io... Curva condurrapata! (Nonno Paquito™)    |
Modificato da - micio1330 in data 23 mar 2009 23:48:01 |
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giogio
29 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 15:46:12
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Grazie a Okuto e a Micio1330. Preciso che la motivazione a sciare non è assolutamente venuta meno, tutt'altro. In sostanza quando c'è da alzarsi alle 5 di mattina per andare ad allenarsi o a gareggiare è sempre il primo a partire. Pare che sciare sia al top dei suoi desideri, che si diverta molto sia ad allenarsi tra i pali che a sciare in libertà e quindi il mancato risultato (o meglio, il fatto di essere consapevole di non sciare più bene come l'anno scorso) si fa sentire ancora di più. Ora la stagione è finita e quindi c'è tutto il tempo per impostare un programma di recupero. Ho sentito parlare di pedane mobili che aiutano il recupero della capacità "propriocettiva" (che dovrebbe voler dire come riesco a mantenermi in equilibrio anche ad occhi chiusi lavorando di caviglia). Qualcuno sa se servono nello sci, quali modelli sono indicati, dove si comprano ? Grazie e ciao, Giogio |
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Marco78
Scio come Franz
    

Emilia Romagna
1652 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 16:14:04
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Le motivazioni possono essere diverse ma in sostanza si può fare una diversificazione: 1)Psicologica 2)Fisica A mio parere per capire quale delle due sia bisogna vederlo sciare. Nel caso fosse fisica si vedrebbe la differenza nell'utilizzo dell'arto fratturato tra una curva e l'altra. Mentre il fattore psicologico è difficile da capire, se non si sente più sicuro e ha paura di cadere e rifarsi male potrebbe essersi irrigidito, fare poco movimento e scendere in sicurezza a discapito della prestazione. |
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Red78 |
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okuto
Virata elementare


63 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 16:37:22
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Trattandosi del bimbo è comprensibile che uno voglia fare tutto il possibile, ma dovresti trovare consiglio tra specialisti, ortopedico e fisioterapista, piuttosto che qui. Non credo che il fai da te sia sensato, anche se trovi l'attrezzo che pensi sia utile, che succederebbe se fosse usato male? D'altro canto professionisti con esperienza rilevante nell'agonismo infantile non ne esistono, io personalmente non mi sentirei tranquillo nemmeno con l'ortopedico e il fisio di cui sopra, ma sempre meglio che a caso! Andrei per il riposo, che alla peggio fa perdere un po' di forma ma non crea danni ulteriori.
Auguroni. |
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Marco78
Scio come Franz
    

Emilia Romagna
1652 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 16:46:11
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Il riposo non fà sempre bene, io mi sono lesionato legamenti e contuso il menisco l'8 febbraio e dopo un mese di fisioterapia nel quale il muscolo si era ponteziato abbastanza mi è stato detto(ortopedico) di fare 10 giorni di riposo e adesso mi ritrovo senza muscolo nella gamba e non posso ancora mettere gli sci. |
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Red78 |
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giogio
29 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 17:00:09
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Grazie Marco78. Probabilmente sono tutte e due le cose (fisico e psicologico). Nel senso che certamente nella curva a destra (piede sinistro esterno, che è quello fratturato) vien fuori quest'anno una derapatina che l'anno scorso non c'era. Però anche nel calcio e nel tennis si vede che è più rigido, meno sciolto. Qualcuno mi ha detto che dipende anche dalla crescita e che prima di ritrovare il suo "centro di gravità permanente" (come diceva Battiato...) ci vorrà un poco. Poi naturalmente ci mettiamo un paio di prestazioni deludenti, un paio di cadute in gara, un allenatore che non lo ha seguito poi a dovere nel suo recupero... La mia domanda generale (che prescinde dal caso specifico) a voi che siete molto esperti è: si può disimparare a sciare ? Nel senso che se uno che sciava benissimo si ritrova a sciare maluccio (intendiamoci: parlo sempre di gare e di due o tre secondi di ritardo sul suo gruppo di "peers" con cui prima dell'infortunio combatteva testa a testa) a causa dei postumi di un infortunio, pazienza! Se i postumi non sono permanenti, passati quelli tutto dovrebbe ritornare come prima. Più grave invece è il fatto che magari infortunio, cambio di allenatore, frustrazione per il peggiorato modo di sciare determinino una modifica permanente nella sciata. Secondo voi com'è che va ?
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lukinen
Cristiania
  

Veneto
871 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 17:39:01
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Io non ho conoscenze in materia ma volevo solo fare i complimenti al bimbo per la persistenza ed il coraggio, e farvi tanti auguri   |
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okuto
Virata elementare


63 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 18:33:50
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Giogio, lo sci è uno sport di caviglia, tutto quello che il corpo fa nella sciata viene trasmesso allo sci attraverso lei. Potresti avere mille problemi diversi anche combinati tra loro e nessuno darti il fastidio di una caviglia indolenzita. Provare per credere. Quindi perfettamente regolare che un Cucciolo con la caviglia debole prenda due o tre secondi, che in quella categoria non sono nulla... Quindi si, decisamente si, in caso di infortunio anche leggero alla caviglia si può disimparare, per usare la tua versione, e certamente nessuno è in grado di sciare con la caviglia dolente. Se poi la colpa dovesse essere dell'allenatore, tanto meglio per voi. Potrebbe esserci, però, ancora un'altra versione a discolpa dell'allenatore: magari sta lavorando meglio del precedente ma il suo metodo richiede del tempo perchè dia frutti evidenti anche sul tuo bimbo. Ma giusto per spezzare una lancia in favore di una categoria che anche io critico sempre duramente. Gli aspetti psicologici, comunque, devi gestirli tu al meglio, la parola frustrazione affiancata a un bimbo di dieci anni mi fa star male! |
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Bill
Cristiania
  

Piemonte
583 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 18:45:16
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| giogio ha scritto:
Grazie a Okuto e a Micio1330. Preciso che la motivazione a sciare non è assolutamente venuta meno, tutt'altro. In sostanza quando c'è da alzarsi alle 5 di mattina per andare ad allenarsi o a gareggiare è sempre il primo a partire. Pare che sciare sia al top dei suoi desideri, che si diverta molto sia ad allenarsi tra i pali che a sciare in libertà e quindi il mancato risultato (o meglio, il fatto di essere consapevole di non sciare più bene come l'anno scorso) si fa sentire ancora di più. Ora la stagione è finita e quindi c'è tutto il tempo per impostare un programma di recupero. Ho sentito parlare di pedane mobili che aiutano il recupero della capacità "propriocettiva" (che dovrebbe voler dire come riesco a mantenermi in equilibrio anche ad occhi chiusi lavorando di caviglia). Qualcuno sa se servono nello sci, quali modelli sono indicati, dove si comprano ? Grazie e ciao, Giogio
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Si chiamano "tavolette propriocettive" e sono utilizzate da molti, compresi atleti di altissino livello, regolarmente.
Il corpo umano ha 3 metodi per riequilibrarsi: la propriocettività (per mezzo delle percezioni delle posizioni degli arti, dei carichi muscolari e del coordinamento), quello oculare (gli occhi ci dicono in che posizione ci troviamo) e di quello a livello dell'orecchio.
Il primo e' relativamente accurato ma molto veloce, il secondo e' molto accurato ma non molto veloce, e il terzo e' molto impreciso e molto lento.
E' quindi intuitivo pensare che sviluppare il primo (avendo gia' a disposizione in quantità sufficienti il secondo e il terzo dalla nascita) sia una buonissima idea. |
Bill Apres Ski Olympic Team |
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okuto
Virata elementare


63 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 18:45:36
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Per Marco78 a proposito del riposo, se si trattasse di me sarei sugli sci, come puntualmente faccio, con qualunque tipo di acciacco a costo di sembrare pazzo e ridicolo. E a sostegno tuo e mio ti dico che la prima volta che ho lesionato un legamento del ginocchio, giovane e inesperto, ho dato ascolto alla lettera ai luminari che la squadra aveva prontamente fatto intervenire, col risultato di non poter fare attività per mesi e aver perso uno sproposito di massa muscolare. Le volte successive, che si trattasse di ginocchio, spalla, costole, caviglie, collo... ho sempre fatto da me accorciando, i tempi di recupero e limitando la perdita di massa muscolare, a volte anche a zero. Ma qua prendiamo un bel respiro, se si tratta di consigliare un babbo ansioso su cosa fare col figliolo, non mi permetterei mai di suggerire la mia medicina e nel dubbio un po' di riposo ritarda solo impercettibilmente la corsa verso i traguardi che inesorabilmente un bimbo di dieci anni avrà tutto il tempo di tagliare. |
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giogio
29 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 19:27:09
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Certo, certo sono con voi al 100%. Un ragazzino di 10-12 anni deve vedere un calo della sua capacità di sciare come un'occasione per imparare qualcosa in più e la parola frustrazione deve rimanere nel vocabolario. Difatti penso che la frustrazione sia più nei genitori che nel ragazzino...! Comunque caro Okuto siamo in presenza di un tuo simile: mio figlio avrebbe sciato anche il giorno stesso in cui gli tolsero il gesso. Naturalmente ho raffreddato i bollori ma dieci giorni dopo era già in ghiacciaio. Mi piace il commento di Okuto "...consolati sapendo che gli infortuni aiutano a esplorare risorse che altrimenti sarebbero rimaste al buio, e se si ha la stoffa giusta, un po' di fortuna e metodo se ne esce più forti di prima....". Il babbo "ansioso" (ma neanche più di tanto) vorrebbe che il figliolo non perdesse quell'entusiasmo per lo sci che ancora c'è (altrimenti visti i piazzamenti che ha rimediato quest'anno avrebbe già smesso di alzarsi con entusiasmo ad ore antelucane) e suggerirgli un metodo, visto che la fortuna non si può gestire e che la stoffa gliela diede o non gliela diede mamma quando nacque... E questo metodo dai vostri consigli è venuto fuori. In sintesi credo che farò quanto segue: 1. un po' di preparazione mirata in più con esercizi "propriocettivi" sulla caviglia, consultando un fisiatra, e mantenendo la cosa in un contesto di gioco e non di palestra 2. un po' meno di pressione sui risultati, buttandola anche in ridere se arrivano piazzamenti non del tutto soddisfacenti 3. sciare sciare e sciare finchè c'è voglia. che ne dite ?
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CornoalleScaleForever
Sono Azzurro di Sci
    
    
FantaOrganizzatore

Emilia Romagna
7340 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 19:29:48
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| giogio ha scritto:
A settembre frattura al malleolo sinistro giocando in spiaggia.
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..... questa devo farla vedere a mia moglie che vuole sempre portare i bimbi al mare e continua a piagarmi l'esistenza dicendo che lo sci è uno sport pericoloso ....    
Siccome non sono un medico, taccio sul merito delle tue domande. Mi accodo volentierissimo, però, sia ai complimenti per la bravura e il carattere del figliolo (e per i sacrifici e la passione del papà ). sia agli auguri di prontissimo e totale ristabilimento il più presto possibile 
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Barcollo ma non mollo ..... Antonio
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lars_rude
40 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 19:51:49
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leggendo con disattenzione, ho seguito con curiosità questo dibattito, che mi è sembrato in linea di massima più che "normale". c'è chi consiglia di ascoltare alla lettera i medici, c'è chi consiglia andare "a sensazione", tutto sulla scorta di esperienze personali. dopo aver letto qualche post però mi sono venuti dei dubbi, così torno ad inizio thread e mi si evidenzia un particolare: parliamo di un bambino di 10 anni! ciò, se permettete, spazza via ogni considerazione personale: rendetevi conto, la maggior parte di noi ha da 20 a 60 anni, e parla comunque di esperienze, da ciò che ho capito, che risalgono a traumi post adolescenziali... altri addirittura "senili". rendiamoci conto che non può essere la stessa cosa. tralasciando il fatto che, nella situazione di giogio, l'ultima cosa (a livello di priorità) che farei è rivolgermi ad un forum, il dibattito mi porta a diverse considerazioni, più o meno attinenti al problema in se e per se. a livello strettamente medico, mi pare così strano che un bambino si fratturi il malleolo. che mi risulti, da uomo della strada, i bambini hanno elasticità che già io, a 23 anni, mi posso sognare. quindi il mio consiglio, da persona prudente, è di rispettare assolutamente ciò che ti viene detto da uno o più specialisti. considera che malanni mal curati, specialmente alle gambe, possono portare a difetti posturali anche abbastanza gravi. francamente punterei al pieno recupero, al diavolo la stagione.
il secondo dei miei dubbi riguarda la tua eccessiva preoccupazione sul suo livello tecnico. stiamo parlando di un bambino che cresce e crescerà, sia di testa che di fisico. per sciare servono entrambi: concentrazione e fisico. le idee e le caratteristiche alla base delle gare (scendere in minor tempo possibile da una manciata di paletti), a livello base, rendono davvero semplice e intuitivo questo sport. altrettanto non lo è sciare. un bambino è generalmente un tappetto che scende senza pensare: un bambino che cresce si trova in difficoltà col proprio corpo, perdendo, per un tempo indeterminato, molta agilità e, soprattutto, armonia nei movimenti. qui viene anche in luce la concentrazione: un piccoletto che non sente problemi di baricentro non deve concentrarsi troppo sulla postura, man mano che cresce invece anche la testa comincia ad avere un'importanza preponderante. quindi, insomma, eviterei di allarmarmi eccessivamente: hai la fortuna di avere un figlio talentuoso che ha una passione. soprattutto la passione, per esperienza personale (non sono padre, ma alleno), è quanto di più prezioso puoi ottenere. ed è ciò che devi, a tutti i costi, cercare di non rovinare.
scusate, sono stato prolisso! |
Lo sciatore teorico |
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lars_rude
40 Messaggi |
Inserito il - 24 mar 2009 : 19:58:36
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e ovviamente non intendo offendere nessuno. cercate di capirmi, sono stato molti anni agonista, mal sopportando gli ultimi anni, e ora sto dall'altra parte della barricata: quindi vi posso dare un punto di vista full range! |
Lo sciatore teorico |
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Discussione  |
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