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" Zampa " è presente in queste 163 notizie:

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[ 12/01/2014 ] - Adelboden Hirscher vince lo slalom; 5/o Moelgg
E' di Marcel Hirscher la zampata vincente sulla Chuenisbaergli di Adelboden. L'austriaco recupera due posizioni con una grande prova d'orgoglio e si prende la rivincita, dopo il gigante di ieri dove ha dovuto lasciare strada all'amico Neureurther, mettendo oggi tutti in fila nello slalom elvetico, ad iniziare da quel Hargin che aveva concluso la prima manche al comando e poi sbalzato fuori anche dal podio. Per l'austriaco un successo importante che lo proietta nuovamente al comando della graduatoria generale e in quella di specialità, dove Mario Matt ha marcato visita nella seconda manche. Alle spalle del salisburghese un altro svedese André Myhrer, a vendicare in parte il compagno Hargin, che recupera due posizioni rispetto alla mattina. Sul terzo gradino trova spazio anche il giovanissimo norvegese Henrik Kristoffersen, al secondo podio della carriera. Fuori resta il deluso Hargin, quarto, subito davanti al nostro Manfred Moelgg (5/o), sempre tra i migliori della specialità e dimostrando così di essere sempre più in palla in vista di Sochi.Grandissima anche la prestazione per il vecchietto Patrick Thaler, con delle sequenze di porte stupende che gli hanno consentito un grande recupero dalla 17/a piazza della prima prova alla sesta finale e di far fermare il cronometro sul miglior tempo di manche. L'ottima prestazione degli azzurri di oggi si completa, per quanto riguarda i top10 con Stefano Gross. Il fassano recupera nella seconda prova chiudendo in nona posizione, su un tracciato molto difficile, come sempre quello della Chuenisbaergli di Adelboden, ma reso ancora più insidioso dalla consistenza della neve messa a dura prova dalle temperature decisamente troppo primaverili per la stagione.Conclude finalmente una buona manche anche Giuliano Razzoli, capace finalmente di scaricare la sua potenza che gli hanno consentito di recuperare qualche posizione rispetto alla prima manche, concludendo 15/o a pari tempo con l'austriaco Feller.Peccato, invece, per un ... (continua)

[ 07/01/2014 ] - Razzoli e Deville in infermeria
Notizie non molto entusiasmanti giungono dall'infermeria della squadra azzurra per Giuliano Razzoli e Cristian Deville. I due slalomisti azzurri sono stati sottoposti quest'oggi a una risonanza magnetica dalla Commissione Medica della federazione presso la clinica La Madonnina di Milano.Il campione olimpico  (nella foto) ha riportato nel corso della prima manche della gara di Bormio un blocco dorso-lombare simile a quello che subì l'anno passato a Zagabria, anche se in misura meno acuta. Razzoli si sottoporrà a fisioterapia a casa e potrà essere comunque presente nel prossimo appuntamento in slalom ad Adelboden, domenica 12 gennaio.Deville ha riportato invece una lesione di primo grado al collaterale mediale del ginocchio sinistro con interessamento dei tendini della zampa d'oca. Normalmente un infortunio di questo tipo necessita di 15 giorni per una guarigione completa, ma la Commissione Medica cercherà di ridurre i tempi di recupero per consentire al finanziere trentino di prendere parte alla gara fra i pali stretti del weekend. (continua)

[ 20/12/2013 ] - Universiadi: oro in slalom a Rasanen.Tonetti 5/o
Il finlandese Joonas Rasanen ha vinto lo slalom speciale della XXVI Winter Universiade Trentino 2013 disputato in notturna sulla pista Alloch di Pozza di Fassa. Il 24enne di Levi ha meritato la medaglia d'oro grazie ad una perentoria rimonta nella seconda manche, dopo aver chiuso in quarta posizione la prima frazione: 1:32.09 il suo tempo finaleCon lui sul podio sono saliti lo slovacco Adam Zampa (+0.16) ed il ceco Krystof Kryzl, entrambi atleti nel giro della Coppa del Mondo; miglior italiano è stato il bolzanino Riccardo Tonetti, quinto e rallentato da un grave errore nella prima frazione, conclusa in decima piazza.La vittoria di Rasanen può essere considerata una sorpresa, proprio alla luce del valore degli sfidanti, ma il finlandese ha saputo destreggiarsi alla perfezione tra i paletti della pista Alloch, piazzando l'allungo decisivo proprio nella seconda parte della pista.Per Zampa non c'è stato nulla da fare: nemmeno una seconda manche senza errori gli ha consentito di mantenere la leadership e al traguardo non ha potuto che accontentarsi dell'argento.Per Kryzil invece la medaglia di bronzo ha il sapore del successo, considerando che a metà gara era solo nono, appena davanti a Tonetti.Proprio il finanziere bolzanino può recriminare a volontà: il grave errore nel cuore della prima frazione l'ha condannato a restare lontano dalla zona medaglie, un traguardo che per quanto visto poteva essere tranquillamente alla sua portata.Per quanto riguarda gli italiani, l'unico altro azzurro al traguardo è stato il fassano Francesco Romano, 17imo alla fine dopo aver chiuso la prima manche in 23ima piazza.Nella classifica della combinata oro per il Principato di Monaco con Olivier Jenot, davanti a Blaise Giezendanner (FRA) e al ceco Ondrej Berndt (CZE): la classifica è stata computata sulla base dei risultati delle 4 prove disputate.Domani sera, sempre sulla pista Alloch lo slalom femminile completerà il programma dello sci alpino alla XXVI Winter Universiade Trentino 2013: ... (continua)

[ 17/12/2013 ] - Universiadi: Giulio Bosca argento in gigante
Prosegue la sfida tra Francia-Italia nelle gare di sci alpino in Val di Fassa. Dopo essersi contesi i podi nelle discipline veloci maschili, i due team si sono spartiti le medaglie anche nel gigante che oggi ha aperto il programma delle prove tecniche nella XXVI Winter Universiade Trentino 2013.La medaglia d'oro dello slalom gigante disputato sulla pista Alloch di Pozza di Fassa è andata al collo del transalpino Jonas Fabre con il tempo di 1:47.74, davanti al compagno di squadra Thibaut Favrot e all'italiano Giulio Bosca, appaiati in seconda piazza con l'identico tempo, staccati di 28 centesimi dal vincitore.Il successo di Fabre poteva essere prevedibile, considerato il valore internazionale del 20enne francese. Tanto più dopo una prima manche davvero convincente che l'ha piazzato subito in testa alla gara. Posizione poi riconfermata nella manche decisiva, durante la quale Giulio Bosca, appena laureatosi in Economia Europea all'Università di Milano, ha recuperato dal nono posto (4/o tempo di manche), mentre Favrot con il sesto tempo di manche è risalito dal quinto al secondo posto.Questa edizione della Winter Universiade Trentino 2013 si sta distinguendo anche per la sfida in famiglia fra i milanesi fratelli Bosca. Il 23enne Giulio, il maggiore dei due, ha colto oggi l'argento in gigante, mentre il 20enne Guglielmo aveva ottenuto due bronzi in superG e discesa libera a Passo San Pellegrino.  E all'appello manca ancora lo slalom speciale in notturna di giovedì sera, sempre allo Skistadium Alloch di Pozza di Fassa.Delusi di giornata sono invece lo statunitense Hig Roberts e l'olandese Maarten Meiners, secondo e terzo a metà gara e poi scivolati rispettivamente in settima e quarta posizione, con Meiners a mancare il podio per soli 4 centesimi.Buona prova anche per l'atleta di casa Francesco Romano, che sta recuperando la forma dopo l'infortunio al ginocchio della scorsa stagione. Il poliziotto di Canazei, grazie ad una buona seconda manche, è riuscito a recuperare ... (continua)

[ 07/12/2013 ] - Universiade 2013: i protagonisti dello sci alpino
Sono Francesco Romano, Riccardo Tonetti e i fratelli Giulio e Guglielmo Bosca i nomi di punta della squadra italiana di sci alpino alla XXVI Universiade Invernale in Trentino. La specialità vede in lizza 40 nazioni con centinaia di atleti impegnati sulle piste della Val di Fassa (Passo San Pellegrino prove veloci – Pozza di Fassa prove tecniche) che da anni ospitano gli allenamenti delle squadre nazionali italiane.Non sarà invece al via Andrea Ballerin, ventiquattrenne di Trento che ha riportato la lesione del legamento crociato del ginocchio destro durante una prova di Coppa Europa la scorsa settimana.Tanti nomi, tra i quali non mancano personaggi di elevata caratura, come ad esempio il ceco Kristof Kryzl e lo slovacco Adam Zampa, volti noti di Coppa del Mondo con buoni risultati e con nel bagaglio personale un'ottima dose di talento. Restando all'est, il bulgaro Georgi Georgiev ha nel palmares anche un undicesimo posto in SuperCombinata ai Mondiali di Garmisch 2011; senza dimentica l'austriaco Bernhard Graf, due volte terzo ai Mondiali Junior del 2007 ad Altenmarkt in Super-g e discesa.Passando al settore femminile, i nomi più noti tra le iscritte sono quelli della croata Sofia Novoselic, slalomista con partecipazione a Vancouver 2010 e a tutti gli ultimi mondiali di sci (da Are a Schladming), e quello della polacca Agnieszka Gasienca, a sua volta olimpionica in Canada e presente nelle maggiori rassegne internazionali sin da Bormio 2005.Merita una segnalazione particolare anche la svedese Veronica Smedh, da diverse stagioni protagonista del Circo Rosa. Nel capitolo figlie d'arte va invece iscritta di diritto la francese Lucie Piccard, figlia di Franck, vincitore di tre medaglie olimpiche tra Calgary '88  e Albertville '92.Tra le italiane, la più quotata è probabilmente Lisa Pfeifer, ventenne dell'Alto Adige mentre per la ligure Valentina Cillara Rossi, l'Universiade proporrà un ritorno sulle piste del Trentino dopo le esperienze nel Trofeo Topolino del 2007 e del ... (continua)

[ 17/11/2013 ] - Fantaski Stats - Levi - slalom maschile
2/a gara su 35 in calendario per il Circo Bianco;1/o di 9 slalom della stagione 6/a gara maschile in Levi dalla stagione 1997/1998 albo d'oro delle ultime edizioni: 2012: 1) Myhrer A. : 2) Hirscher M. : 3) Byggmark J. 2010: 1) Grange J. : 2) Myhrer A. : 3) Kostelic I. 2009: 1) Herbst R. : 2) Kostelic I. : 3) Grange J. 2008: 1) Grange J. : 2) Miller B. : 3) Matt M. 2006: 1) Raich B. : 2) Larsson M. : 3) Rocca G. plurivincitori in Levi: Jean-Baptiste Grange (2); 19/a vittoria in carriera per Marcel Hirscher (AUT), la 11/a in slalom i top5 plurivincitori in slalom dal 1997/1998: Ivica Kostelic (CRO) - 15; Benjamin Raich (AUT) - 14; Mario Matt (AUT) - 13; Marcel Hirscher (AUT) - 11; Giorgio Rocca (ITA) - 11; 47/o podio in carriera per Marcel Hirscher (AUT), il 23/o in slalom 252/a vittoria per Austria in Coppa del Mondo dal 1997/1998; la 63/a in slalom per Mario Matt è il 40/o podio della carriera, il 38/o in slalom per Henrik Kristoffersen è il 1/o podio della carriera, il 1/o in slalom il miglior azzurro è Patrick Thaler, 6/o in 1.47.15, pettorale #18 l'Italia ha conquistato 65 punti in questa gara. La classifica completa: Austria 232; Norvegia 110; Francia 84; Italia 65; Svezia 64; Croazia 50; Germania 26; U.S.A. 24; Slovacchia 18; Giappone 12; Canada 11; Russia 10; Finlandia 7; Sebastian-Foss Solevaag (NOR) è partito con il pettorale 55 chiudendo in 9/a posizione. gli atleti più anziani e più giovani a punti: Patrick Thaler (ITA) pos.6 [#18] - 1978 ; Benjamin Raich (AUT) pos.8 [#13] - 1978 ; Reinfried Herbst (AUT) pos.13 [#9] - 1978 ; Henrik Kristoffersen (NOR) pos.3 [#20] - 1994 ; segnano o eguagliano il miglior risultato in carriera: Marcel Hirscher (AUT)[pos.1], Henrik Kristoffersen (NOR)[pos.3], Sebastian-Foss Solevaag (NOR)[pos.9],; segnano o eguagliano il miglior risultato in carriera in slalom: Adam Zampa (SVK)[pos.14], Tutti i risultati azzurri nella top5 in questa gara: 3/o Giorgio Rocca (2006); 4/o Manfred Moelgg (2012); Cristian Deville (2010); ... (continua)

[ 25/09/2013 ] - ANC: Bydlinski e Kantarova vincono il circuito
Con un fitto programma di gare che prevedeva 2 discese, 2 superg, 1 superk, 1 slalom, 1 gigante (poi cancellato), sia maschili che femminili, si è chiusa sabato a Mt.Hutt la Australian New Zealand Cup, il primo circuito continentale FIS della stagione.Tra gli uomini netta vittoria nelle due libere per il polacco Maciej Bydlinski, 9/o in superk a Kitzbuehel lo scorso gennaio. Terzo e quinto tempo per il bergamasco Stefano Zucchi, che si è poi ripetuto in superg con un 5/o tempo seguito da due sesti posti in superg e superk.Podio tutto neozelandese per il primo superg con la vittoria di Willis Feasey, nel secondo successo per Benjamin Griffin e terzo posto ancora per Bydlinski. Nella superk abbinata a questo secondo superg il polacco fa segnare il secondo miglior tempo tra i pali stretti e vince.Infine nello slalom che chiude il programma, Bydlinski arriva a ridosso del podio, seppur staccato di due secondi dal vincitore David Ryding.In sei gare Bydlinski conquista 410 punti, balzando in vetta alla classifica generale e vincendo il circuito. Secondo e terzo posto del podio finale per i neozelandesi Adam Barwood e Willis Feasey.Bydlinski succede allo slovacco Adam Zampa, vincitore nel 2012, e Tim Lindgren, vincitore nel 2011.Tra le ragazze l'australiana Greta Small supera la slovacca Barbara Kantorova e la connazionale Chrystal nel primo superg, posizioni esattamente invertite nel secondo.Stesse protagoniste in superk, con vittoria della Kantorova, che si conferma la più veloce anche in slalom. La slovacca conquista quindi tre vittorie e un secondo posto in quattro gare, punti che le permettono di conquistare il primo posto della classifica finale, chiusa con 481 punti davanti a Greta Small e Lavinia Chrystal.La Kantorova succede nell'albo d'oro a Greta Small, vincitrice nel 2012 e 2011. (continua)

[ 09/09/2013 ] - Nuova Zelanda: penultima tappa per la ANC
Dopo quasi 20 giorni di stop riparte la Australian New Zealand Cup con un gigante maschile e uno femminile a Cardrona, in Nuova Zelanda, penultima tappa prima del gran finale di Mt.Hutt dove sono in programma due discese, due superg, una superk, un gigante e uno slalom.Tra gli uomini vittoria per lo svizzero Daniele Sette (gara da 11.28 punti FIS), davanti agli italiani Daniel Dejori (classe 1989) e Francesco Romano (classe 1991).In classifica generale mantiene il primo posto l'americano David Chodounsky, davanti a Lahdenperae e Zampa.Tra le ragazze vince la britannica Charlotte Guest davanti alla slovacca Barbara Kantorova e alla olandese Mandy Dirkzwager. La norvegese Rikke Gasmann-Brott mantiene la leadership della classifica davanti alle australiane Greta Small e Lavinia Chrystal. (continua)

[ 21/08/2013 ] - Winter Games: vittoria per Holdener e Chodounsky
Con il gigante femminile e i due slalom speciali si chiude il programma dello sci alpino dei Winter Games NZ, prove valide anche per il circuito FIS Australian New Zealand Cup. Si è corso sulla "Rocky Gully" di Coronet Peak, pendio ostico e definito dagli organizzatori "vicino a quelli di Coppa del Mondo"Tra le porte larghe vince l'elvetica Wendy Holdener con poco meno di mezzo secondo sulla russa Anastasia Romanova; terzo tempo per l'austriaca Christine Scheyer che supera l'americana Megan Mcjames. Più attardate la velocista Denise Feierabend (9/a) e la slalomista Michelle Gisin (14/a). La Holdener, 20 anni compiuti lo scorso maggio, conferma i grandi progressi messi in luce nella stagione scorsa dove in Coppa del Mondo ha conquistato il suo primo podio (seconda a Ofterschwang) e altri 5 risultati nelle top10, sempre in slalom. "Sono contenta di essere qui in Nuova Zelanda - ha dichiarato Wendy - mi sono allenata duramente. Nella prima manche non sono andata bene, meglio nella seconda, sono felice di aver vinto, ti dà fiducia, anche perchè il tracciato era insidioso e molto mosso."Anche ieri gli organizzatori hanno dovuto lavorare a lungo sul tracciato rovinato dalle alte temperature, in particolare nella parte bassa.Tra i pali stretti successo per la 19enne americana Paula Moltzan, davanti a Michelle Gisin e Megan McJames; 9/o tempo per l'austriaca Eva-Maria Brem.Più alto il tasso tecnico dello slalom maschile, gara da 6 punti FIS, che ha visto il successo dell'americano David Chodounsky, approfittando dell'inforcata nelle ultime porte del compagno di squadra Will Brandenburg. David ha costruito il successo nella prima manche, resistendo al ritorno del nipponico Akira Sasaki. Terzo gradino del podio per lo slovacco Adam Zampa, quarto tempo per lo svedese Anton Lahdenperae, 9/o per Michael Matt, cugino di Mario.Fuori nella prima manche Andrea Ballerin, mentre Francesco Romano chiude con il 25/o tempo.Con il successo odierno Chodounsky rafforza la leadership in ... (continua)

[ 19/08/2013 ] - A Coronet Peak prendono il via i Winter Games NZ
Due slalom maschili e femminili corsi giovedì e venerdì scorso a Thredbo, in Australia, hanno dato il via alla Australian New Zealand Cup (ANC), in ordine temporale il secondo circuito continentale FIS dopo la South American Cup.Primi due gradini del podio "prenotati" dagli americani David Chodounsky e Will Brandenburg, che si stanno allenando in zona con la squadra, tanto che per il vincitore sono conteggiati 6.70 punti FIS; terzo tempo per lo svedese Anton Lahdenperae, con esperienza in Coppa del Mondo, mentre dal quarto tempo in avanti il livello tecnico si abbassa sensibilmente.Il giorno successivo troviamo gli stessi nomi sul podio, ma il successo va Lahdenperae e il terzo tempo tempo a Brandenburg.Nelle gare femminili doppietta per la norvegese Rikke Gasmann-Brott che supera con distacco la concorrenza in entrambe le prove.Oggi il circuito è ripartito da Coronet Peak, in Nuova Zelanda, e nel primo gigante si è imposto lo slovacco Adam Zampa, vincitore assoluto del circuito un anno fa.La gara in programma ieri è stata posticipata per una ondata di caldo che ha costretto gli organizzatori a lavorare tutto il giorno per preparare la pista.Settimo tempo per l'azzurro Andrea Ballerin (tra i migliori nella seconda), undicesimo per Francesco Romano, staccato di quasi due secondi; Antonio Fantino era in lista ma non è partito, mentre Christian Rottonara non ha chiuso la prova.L'argento è andato a Mark Engel, americano in squadra C nazionale fino all'anno scorso, mentre il bronzo ad Andreas Zampa, fratello minore di Adam, che era 14esimo dopo la prima frazione.Questo gigante inaugura la tre giorni di gare dello sci alpino inserite nel programma dei Winter Games New Zealand 2013, manifestazione giunta alla terza edizione.Il programma proseguirà domani con il gigante femminile (valido anche per la ANC), mentre mercoledì ci saranno gli slalom (anch'essi validi per la ANC). (continua)

[ 15/03/2013 ] - Sochi: tripletta svizzera in GS, discesa annullata
Grande festa rossocrociata nel gigante delle finali di Coppa Europa in corso di svolgimento a Sochi. Al termine di due manche piuttosto lunghe, Thomas Tumler si è infatti imposto in 3:01.52, lasciando Gino Caviezel a 18/100 e Manuel Pleisch a 64/100; dunque, tre elvetici ai primi tre posti, a simboleggiare anche il rilancio di una nazionale che, negli ultimi anni, ha davvero fatto fatica a restare sui livelli abituali. Quarto posto di giornata per lo slovacco Adam Zampa, davanti al finlandese Samu Torsti; out Paolo Pangrazzi, ventiduesimo l'unico azzurro al traguardo, ovvero Luca De Aliprandini. La classifica di gigante della Coppa Europa va quindi a Manuel Pleisch (442 punti) davanti al finlandese Victor Malmstrom (415) e al francese Thomas Frey (413); quinto Florian Eisath, che sarà impegnato nelle finali di CdM.Viene purtroppo annullata la discesa, data l'impossibilità di disputare una prova cronometrata; la graduatoria di questa disciplina premia l'altro svizzero Ralph Weber (373) che lascia gli austriaci Markus Duerager e Manuel Kramer rispettivamente a 225 e 202 punti. Quarto, purtroppo, Silvano Varettoni a quota 196.Dunque, la classifica generale finale della Coppa Europa 2012-2013 è appannaggio del norvegese Aleksander Aamodt Kilde: 721 punti per lui, a fronte dei 697 del francese Victor Muffat Jeandet e dei 583 dell'austriaco VIncent Kriechmayr. (continua)

[ 02/03/2013 ] - Theaux a segno a Kvitfjell; Silvano Varettoni 5/o
Vittoria francese sulla Olympiabakken di Kvitfjell, ma la coppetta di discesa è forse sulla strada della Norvegia. Nella giornata del ritorno al successo per Adrien Theaux, Aksel Lund Svindal mette una seria ipoteca sulla conquista della sua prima coppetta di discesa libera. Il norvegese sulle nevi di casa trova la zampata giusta salendo sul podio - secondo - della penultima discesa libera della stagione, staccato di soli 19 centesimi, dal francese Theaux, al secondo centro in carriera dopo Lenzerheide 2011.Con una sola vittoria stagionale all'attivo - Lake Louise - ma con una serie di piazzamenti nei quartieri alti della specialità, Svindal dunque allunga in graduatoria, e si potrebbe avviare a riportare la coppetta in terra nordica, dopo un dominio, durato tredici anni, di totale matrice austro-svizzera. L'ultimo successo estraneo a questo monopolio risale al  1999, grazie proprio al suo connazionale Lasse Kjus.E' stata una giornata dove i nostri Paris e Innerhofer - anche loro in corsa per la coppa di specialità - non hanno brillato come si sarebbe sperato, condizionati anche dalle folate improvvise di vento che hanno colpito però un po' tutti: Dominik Paris chiude nono a +0.98, mentre Christof Innerhofer è decimo, con un ritardo di +1.05.In graduatoria di specialità guida dunque sempre Svindal con 439 punti, secondo è l'austriaco Klaus Kroell con 58 punti di ritardo e a seguire i nostri Dominik Paris, terzo, a 61 punti e Christof Innerhofer, quarto, a 69. Più staccato in sesta  posizione Hannes Reichelt con 147 punti da recuperare e dunque tagliato ormai fuori dai giochi. Nulla dunque è ancora deciso e sarà a questo punto la discesa finale di Lenzerheide a stabilire chi potrà alzare definitivamente la coppetta di cristallo della velocità pura.E' stata però una discesa libera mutilata dal forte vento che ha costretto gli organizzatori e la giuria guidata da Guenther Hujara ad abbassare la partenza a quella olimpica delle donne, togliendo la prima esse, e a ... (continua)

[ 14/02/2013 ] - Worley gigante mondiale!Maze e Fenninger sul podio
E' sempre più il mondiale della Francia e a dimostrarlo è stata oggi una stratosferica Tessa Worley che è andata a mettersi al collo la medaglia d'oro del gigante femminile, sfilandolo letteralmente dal collo di Tina Maze, vincitrice annunciata ma costretta ad accontentarsi dell'argento, già un traguardo importante alla luce del quarto posto dopo la prima manche.Ma attenzione, non è stata la Maze a perderlo, l'oro, ma la Worley a vincerlo perchè oggi la francesina era assolutamente imbattibile e la riprova più lampante sta tutta nella seconda manche, affrontata con il piglio giusto dalla slovena che ha trovato potenza e cattiveria agonistica dei giorni migliori per poi vedersi superata dalla transalpina anche nel tempo di manche. Soli tre centesimi, d'accordo, ma sommati all'1.09 della prima frazione rendono pieno onore all'impresa e al capolavoro della Worley che con il miglior tempo in entrambe le manche migliora il bronzo raccolto a Garmisch e lo trasforma in uno splendente oro, ideale sottolineatura al suo bagaglio tecnico di primissimo ordine, esaltato su un pista dalla doppia faccia come la Planai, insidiosa nella parte alta, ghiacciata sul muro finale. Era da un anno esatto che la Worley non passava la zampata giusta, dal 12 febbraio 2012 quando seppe firmare il gigante di Soldeu: ci ha messo 12 mesi e 2 giorni per tornare ad assaporare il gusto del gradino più alto del podio già conosciuto nelle 7 vittorie di Coppa. Ora sul trono iridato del gigante siede lei, "piccoletta" di 157 centimetri ma in grado di far risuonare per la seconda volta la marsigliese nell'Arena di Schladming. Due ori, un argento e un bronzo per i transalpini; e all'appello manca ancora Pinturault: un mondiale da sogno.Terza medaglia personale invece per Tina Maze che da sola tiene testa alla squadra francese: all'oro del superg inaugurale sono seguiti due argenti che servono a rafforzare il concetto emerso sin da ottobre: questo è il suo inverno e pur se lei, nel suo intimo, magari ... (continua)

[ 02/02/2013 ] - Jasmine Fiorano brilla in Liechtenstein
Si sono disputati oggi a Malbun i giganti validi per gli assoluti del Liechtenstein: nella prova femminile hanno preso il via anche alcune azzurrine del gruppo FuturFisi, e proprio Jasmine Fiorano ha piazzato la zampata vincente. La valdostana classe 1995 si è infatti imposta col tempo complessivo di 1:59.49, portando a casa un eccellente punteggio FIS; a sette centesimi dalla ragazza dello Ski Club Chamole' troviamo la britannica Alexandra Tilley, quindi terza piazza per Sarka Zahrobska. Non concludono la prova Giulia Benedetti, Tatiana Nogler Kostner e Roberta Midali, al pari di tutte le atlete del Liechtenstein presenti al via. Nel maschile, invece, gara vinta dall'elvetico Daniele Sette, ma titolo a Simon Heeb. (continua)

[ 20/01/2013 ] - Neureuther vince lo slalom di Wengen.Moelgg 4/o
Ancora un quarto posto, il quarto della stagione: la rimonta di Manfred Moelgg, decimo alla fine della prima manche, si ferma ai piedi del podio. Il numero 4 caratterizza questo slalom di Wengen, perché Marcel Hirscher non riesce nell'impresa di vincere quattro slalom di fila, anche se rimane sul podio nella piazza d'onore, e perché a trionfare è Felix Neureuther, alla sua quarta vittoria in carriera, in quella che è certamente la sua miglior stagione di sempre.Tanto che il tedesco, tra slalom, giganti e paralleli, si permette di portarsi al quarto posto della classifica generale, alle spalle di Hirscher, Svindal e Ligety.Già dalla prima manche Felix, in ritardo di soli 5 centesimi rispetto al campionissimo austriaco, aveva capito che poteva essere la giornata giusta per la zampata. Da settimane il tedesco stava sciando bene, in forma, brillante tanto tra i rapid gates quanto tra le porte larghe del giganti. Oggi Marcel non era imbattibile, e la prima manche tracciata dal suo allenatore sembra averlo limitato più che favorito. Alla fine della prima frazione si sono ritrovati in 15 racchiusi in un secondo: bisognava approfittarne. L'ha fatto Ivica Kostelic, quarto tempo di manche, che ritrova il secondo podio in tre giorni. Queste montagne gli sono indubbiamente amiche: in 11 anni gli hanno regalato 6 vittorie e 6 podi!Abbiam già detto del quarto posto del marebbano Moelgg, secondo tempo di manche e sei posizioni recuperate: il terzo posto nella classifica di specialità si avvicina. Non sorride solo Moelgg, ma tutta la squadra azzurra, autrice oggi di una prestazione molto buona, pur senza l'acuto del podio. Stefano Gross è 5/o, Giuliano Razzoli, recupera 7 posizioni ed è 7/o; Patrick Thaler è 17/o e Cristian Deville 19/o.Proprio il fassano è la nota meno lieta della gara odierna: Cristian è apparso un po' troppo impacciato, e non solo a causa di una neve "molle" che non predilige.Peccato per Roberto Nani fuori gara per una inforcate dopo poche porte nella prima ... (continua)

[ 29/12/2012 ] - Zuzulova, ecco la prima! Incoraggianti le azzurre
Dopo 143 gare e 13 podi, è arrivato anche per Veronika Zuzulova il momento di esultare per la prima vittoria in Coppa del Mondo. Tocca alla slovacca firmare l'ultima gara del 2012, uno slalom di Semmering trasformato in autentica bolgia dal folto pubblico austriaco, giunto anche dalla vicina Vienna per provare a spingere sul gradino più alto del podio la beniamina di casa, Kathrin Zettel.E l'austriaca ci ha in effetti provato a sferrare la zampata giusta, ma non aveva fatto i conti con la Zuzulova, precisa e potente, autoritaria nel precederla per soli 10 centesimi e gettare quindi pressione sulla leader della prima manche Tina Maze, apparsa più guardinga nella seconda discesa e comunque capace di confermarsi sul podio. Il terzo posto odierno consente alla slovena di chiudere l'anno con l'incredibile bottino di 1059 punti, raccolti in 16 gare e soprattutto in tutte le discipline: potrà godersi il Capodanno in tutta serenità, la trentenne, nonostante oggi la vittoria le sia sfuggita. Zuzulova, Zettel e Maze: questo dunque l'ultimo podio del 2012, un podio che rende - finalmente - giustizia alla ventottenne di Bratislava mentre in quarta piazza si fa largo (al pari del gigante di ieri) la tedesca Maria Riesch che precede nell'ordine Pietilae Holmner, Geiger e Poutiainen.Poi arrivano le azzurre: l'anno si chiude con una prova incoraggiante e concreta da parte delle ragazze di Cesare Pastore che raccolgono l'ottimo ottavo posto di Irene Curtoni, il 13imo di Chiara Costazza, il 14imo di Manuela Moelgg ed il 19imo della giovane Michela Azzola; il tutto ricordando che anche Elena Curtoni era andata ad un nulla dalla qualifica con il 31imo tempo della prima manche.Insomma, una bella prova di squadra che consente di sperare in positivo per quello che sarà l'anno venturo, a cominciare già da Zagabria. Ma prima per le ragazze azzurre si prospetta il lungo viaggio notturno per raggiungere quanto prima Pozza di Fassa e presentarsi puntuali all'appuntamento tricolore ... (continua)

[ 20/12/2012 ] - Simoncelli trionfa all'Alpine RockFest
Ligety sbaglia e così Davide Simoncelli si prende la terza edizione dell'Alpine Rockfest: il trentino si è così fatto un prezioso regalo di Natale, intascando i 70 mila euro in palio per il vincitore dell'evento allestito ad Andalo, in Paganella, dalla Top Out Sports di Phil Mcnichols e Marco Dallapiccola.Assente Hirscher, tutti gli occhi erano puntati su Ted Ligety che in effetti - come indicato dalla stagione - si è dimostrato costantemente il più veloce in pista staccando i migliori tempi nelle prime due manche prima di incappare nell'errore fatale nella finalissima che ha invece esaltato un Simoncelli costantemente alle sue spalle (seppur a debita distanza) e pronto ad approfittare dell'opportunità concessa dallo statunitense.Alle spalle di Simoncelli il trionfo trentino è stato completato da Luca De Aliprandini, qualificatosi alla finale per soli due centesimi a svantaggio di Max Blardone e successivamente inchinatosi al solo compagno di team; terzo Aksel Lund Svindal, quarto Marcus Sandell. Tra sci vecchi (i tre azzurri) e nuovi (Ligety) la terza edizione dell'Alpine Rockfest ha confermato quanto di buono messo in evidenza dodici mesi fa, coinvolgendo atleti e pubblico con un format agile e adrenalinico e soprattutto capace di regalare importanti colpi di scena, su tutti l'uscita di Ligety.Eccolo, Simoncelli: "Quando mi sono presentato in partenza per la run decisiva mi sono detto: "Davide giocati tutto". E così ho fatto. Mi sono divertito e, sinceramente, quando è uscito Ligety ci sono quasi rimasto male. E' umano anche lui, almeno per un giorno. Ted ha comunque dimostrato anche oggi di essere il più veloce di tutti, ma in una gara come l'Alpine Rockfest bisogna arrivare in fondo. Ho vinto anche grazie al suo errore, ma posso dire di essere stato bravo a sfruttare l'occasione. La formula della gara è fantastica, ti mette molta pressione addosso. Per quanto riguarda i materiali ho usato quelli dello scorso anno ed è anche per quello che mi avete visto ... (continua)

[ 25/10/2012 ] - Soelden: finalmente in gara con i nuovi sci
Ormai ci siamo: a Soelden debutteranno i nuovi sci da gigante da 35m di raggio, che tante polemiche hanno suscitato fin dall'estate 2011. Il gigantista americano Warner Nickerson, fin da subito uno degli atleti più critici rispetto a questa scelta della FIS, ha preparato un video raccogliendo i pareri dei tanti atleti che nella scorsa estate hanno iniziato ad allenarsi coi nuovi materiali.La critica di Warner si articola su 3 punti: 1) gli atleti non hanno potere e sono sotto la "dittatura" della FIS, mentre dovrebbero essere ascoltati 2) le opinioni degli atleti sui nuovi sci sono diversi, ma meno critiche rispetto all'inizio. Ma i giovani atleti, diciamo i 16enni, raramente hanno sufficiente forza e le giuste condizioni delle neve per riuscire a girare questi sci. Dunque il cambio è potenzialmente deleterio per il futuro dello sci 3) l'abilità degli atleti di Coppa ha mitigato l'impatto di questi materialiRispetto alle tre stagioni precedenti gli sci da gigante del 2012/2013 hanno: 195cm di lunghezza contro 185cm e 35m di raggio contro 27mLa FIS ha giustificato questo cambio sulla base di una "prove scientifiche di miglioramento della sicurezza e riduzione dei rischi di infortunio".Al video hanno partecipato: Ted Ligety, Marcel Hirscher, Aksel Lund Svindal, Ivica Kostelic, Philipp Schoerghofer, Felix Neureuther, Fritz Dopfer, Leif Kristian Haugen, Jon Olsson,Truls Ove Karlsen, Marcus Sandell, Tim Jitloff, JP Roy, Andreas Romar, Lars Elton Myhre, Adam Zampa, Will Gregorak, Robby Kelly, Sammy Blanc, Ben Griffin, Michael Janyk, Christoph Noesig, Hans Olsson.Ecco il video: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=C7HtEUEfzTE (continua)

[ 23/08/2012 ] - Zampa,Neureuther e Brem a segno in Nuova Zelanda
Prosegue la stagione 2013 FIS tra la Nuova Zelanda, l'Argentina e il Cile, con una serie di gare FIS o valevoli per i due circuiti continentali di Oceania e Sud America. Oltre ad atleti locali a queste gare prendono spesso il via i "big" di Coppa del Mondo, impegnati ad agosto nella preparazione su neve invernale.Sulle nevi di Coronet Peak si sono corsi alcuni slalom e giganti FIS, da notare l'ennesimo successo dello slovacco Adam Zampa, 9 vittorie da inizio agosto sulle nevi neozelandesi; in Coppa Europa a gennaio è salito sul 3/o gradino del podio in gigante. Nel primo gigante vittoria di Neureuther davanti al francese Frey e allo stesso Zampa, nella seconda gara successo per Frey. Nelle gare valevole per il circuito ANC successo in gigante per Neureuther davanti all'americano Robby Kelley; in slalom Zampa davanti a Yuasa e Brandenburg. Con questo successo lo slovacco porta a casa la coppetta di slalom del circuito. Tra le ragazze vince la slovacca Zuzulova davanti a Regina Mader e Christine Scheyer; in slalom vittoria di Eva-Maria Brem.Al Cerro Catedral si sono assegnati i titoli nazionali argentini di slalom: Sebastiano Gastaldi approfitta dell'assenza di Simari Birkner, mentre tra le ragazze Macarena Simari Birkener vince la sfida con la sorella Maria Belen. (continua)

[ 06/08/2012 ] - E' partita la stagione 2013!Fanchini 2/a in slalom
Si ricomincia! Poco più di 9000km di Oceano Pacifico dividono il comprensorio di Mount Buller, in Australia, da Cerro Castor, comprensorio a pochi chilometri da Ushuaia, la città più australe del mondo, nella Terra del Fuoco. Settimana scorsa entrambi hanno ospitato le prime gare FIS della stagione 2012, che è dunque ufficialmente iniziata. Lo slalom FIS di Mt.Buller è intitolato alla memoria di Tom Mathias, membro della nazionale australiana di sci mancato nel 2009 all'età di 23 anni. Da queste località prendono il via anche i primi due circuiti continentali: l'ANC - Australian New Zealand Cup e il SAC - South American Cup. Questa edizione della SAC si snoderà come di consueto tra Argentina e Cile: Ushuaia, Chapelco, Cerro Catedral, Valle Nevado, La Parva, El Colorado, Las Lenas per chiudere a Nevados De Chillan, a fine settembre. Ancora una volta parlando di SAC non possiamo non parlare della famiglia Simari Birkner: il simpatico Christian Javier, fratello maggiore, ha è infatti l'assoluto dominatore della manifestazione, che ha vinto tutte le volte in cui ha partecipato, 11 volte nelle ultime 13 edizioni! Ci è riuscito anche l'anno scorso, ma ha dovuto lottare con il connazionale Sebastiano Gastaldi.Xavier ha già iniziato ad accumulare punti: 5/o nel primo slalom valevole per il circuito, 3/o nel primo gigante, proprio alle spalle di Gastaldi. Migliori tempi rispettivamente per il francese Benjamin Gardet (gruppo Coppa Europa) e per l'americano Brian Mclaughlin. Non da meno le sorelle Maria Belen e Macarena: dal 2000 la prima ha vinto 11 edizioni (compreso l'ultima), la seconda 1. E dalla scorsa estate partecipa alla Coppa anche la sorella minore Angelica, classe 1994. Maria ha cominciato splendidamente con due vittorie: suo sia il gigante che lo slalom SAC; tra le porte larghe supera di 7 decimi la sorella Macarena, mentre tra i pali stretti rifila 6 decimi a...Nadia Fanchini! La camuna respira l'aria di gara prendendo il via anche allo slalom FIS dove chiude ... (continua)

[ 23/01/2012 ] - Grande rimonta di Ford in Coppa Europa
Mentre gli atleti di Coppa del Mondo effettuano il breve trasferimento tra Kitz e Schladming, a una cinquantina di chilometri dalla leggendaria Streif, sulla pista di Zell am See, si disputano due importanti prove di Coppa Europa. Nel gigante odierno, la vittoria è andata allo statunitense Tommy Ford, che bissa il successo ottenuto a Meribel un anno fa. Col tempo complessivo di 2:42.99 il ragazzo dell'Oregon si è imposto davanti ai francesi Nicolas Thoule e Cyprien Richard, quest'ultimo a pari merito con il sorprendente slovacco Adam Zampa; sia Ford sia Thoule hanno scalato parecchie posizioni nella seconda manche. Interessanti gli inserimenti in settima posizione del giovane norvegese Alexander Aamodt Kilde (chissà che un nome così glorioso non gli porti fortuna) e dello svizzero Christian Spescha in 15esima piazza nonostante il pettorale 55, anch'egli con una grande rimonta nella seconda prova.
Non eccelsa la prova degli azzurri, con Giovanni Borsotti che chiude 12°, Luca De Aliprandini 20°, Roberto Nani 26° e Michael Gufler 28°: fuori dai punti Patscheider e Baruffaldi, out Casse, Brean, Bosca e Peraudo.
Nonostante il risultato odierno, Roberto Nani conserva la leadership nella graduatoria generale, con appena 7 punti di margine sul tedesco Luitz (oggi tredicesimo): lo slalom di domani tuttavia potrebbe essere favorevole al livignasco, che in piena corsa anche per la coppetta di specialità tra i paletti stretti. (continua)

[ 14/12/2011 ] - Coppa Europa Obereggen: Thaler vince, Deville 3o
E' un ottimo momento per l'Italia dei pali snodati: questa mattina ad Obereggen la compagine azzurra ha conquistato la vittoria nello slalom di Coppa Europa con Patrick Thaler, il terzo posto con Cristian Deville e il 5/o con Stefano Gross. Tutti e tre confermano dunque l'ottimo inizio di stagione di una settimana fa a Beaver Creek: Deville è ancora sul podio, Gross è tra i migliori, e Thaler sfrutta al meglio le seconde manche per magistrali recuperi. Oggi l'altoatesino della Val Sarentino ha saputo risalire ben 24 posizioni, sfruttando al meglio la pista che nella prima frazione aveva tenuto benissimo tanto da consentire ottime tempi anche con pettorali alti, mentre nella seconda si è progressivamente segnata con il passaggio degli atleti. E' stata una gara entusiasmante e tirata sul filo dei centesimi, un "classico" del circuito continentale, impreziosita dalla presenza di molti protagonisti di Coppa del Mondo. La seconda frazione ha rimescolato non poco la classifica, il canadese Spence che guidava dopo la prima manche è scivolato al 10/o posto, lo slovacco Zampa da 2/o a 17/o, inforca nella seconda Manfred Pranger. Nei top30 c'è posto anche per Riccardo Tonetti 22/o e Jacopo di Ronco 28/o. Fuori dai 30 Nicola Rota, Borsotti squalificato nella 1/a, Moelgg non ha preso il via perchè influenzato, Razzoli e Nani hanno inforcato nella prima manche. (continua)

[ 22/10/2011 ] - Solden: Fede Brignone guida la prima manche
C'è la zampata di Fede Brignone a marchiare la prima manche della stagione, tra le porte larghe del Rettenbach di Solden. La ventunenne dei Carabinieri ha infatti staccato il miglior tempo nella prima frazione del gigante tirolese, lasciando a 44 centesimi la padrona di casa Lizi Goergl e a 56 la tedesca Viktoria Rebensburg con Lindsey Vonn a sorpresa inseritasi ai piedi del podio provvisorio, grazie ad un finale indiavolato che le ha consentito di rosicchiare decimi su decimi nel pianoro conclusivo alle leader della manche.
Sul muro invece non c'era stata storia: la figlia d'arte vice campionessa mondiale della specialità ha sciato a modo suo, lasciando correre gli sci come è impresso nel suo DNA senza inseguire a tutti i costi linee troppo dirette che hanno invece finito col penalizzare le terribili francesine, Worley in testa (sesta a 1,28). Ma la condizione generalmente buona del gruppo di Stefano Costazza è confermato dall'undicesimo posto di Manuela Moelgg (+1,95) debilitata dai problemi alla schiena e dall'ottima impressione destata da Denise Karbon prima di inforcare con il braccio una porta in curva sinistrorsa e deragliare fortunatamente senza conseguenze fisiche. Un errore in cui che poco prima era incappata anche Tanja Poutiainen, usualmente a suo agio sui ghiacci del Rettenbach. Sorprende in negativo Tina Maze, solo ventesima ed in evidente ritardo di condizione ed in parte anche Kathrin Zettel, solo 12ima a braccetto con Maria Riesch.
Sicuramente in crescita le svedesi, con la rediviva Maria Pietilae Holmner capace di inserirsi al quinto posto con il pettorale 17 imitata dalla connazionale Jessica Lindell Vikarby, settima con il 25, proprio davanti ad una buona Anna Fenninger, ottava e seguita da Julia Mancuso e Lara Gut. Diciottesimo tempo momentaneo invece per Giulia Gianesini (+2,24) mentre Irene Curtoni sta facendo gli scongiuri per restare tra le trenta: al momento è 25ima; niente da fare invece per la sorella Elena, non ... (continua)

[ 01/04/2011 ] - SL FIS: doppietta di Noesig, Coppa Italia a Nani
L'Alpe di Pampeago, splendida frazione del comune di Tesero, in Val di Fiemme, ha ospitato due slalom speciali, il primo dei quali valido come ultima gara della Coppa Italia edizione 2011. Ieri il venticinquenne austriaco Christoph Noesig, gigantista del Wunderteam di Coppa del Mondo, ha preceduto di 58/100 il valtellinese Roberto Nani e di 98/100 il ceco Krystof Kryzl. Fuori dal podio il brembano Nicola Rota, subito davanti al plurimedagliato Christof Innerhofer, con due ottimi atleti come Filip Trejbal e Ondrej Bank che non hanno portato al termine la prova.
Nella gara di oggi, si è imposto ancora Noesig col tempo complessivo di 1:38.73, ben 1,5 secondi più veloce dello slovacco Adam Zampa. Completa il podio l'onnipresente Nani, davanti al ceco Vrablik e all'esperto belga Van den Bogaert; out Bank e Kryzl.
Con il risultato di ieri, il livignasco classe 1988 Roberto Nani conquista la Coppa Italia, guadagnandosi in questo modo il posto per le squadre nazionali della prossima stagione. L'atleta del Centro Sportivo Esercito guida una classifica così strutturata: 1°Roberto NANI (CS Esercito) 931 punti; 2°Michael EISATH (GS Fiamme Oro Moena) 748; 3°Federico VANZ (CS Corpo Forestale) 655; 4°Giulio BOSCA (CS Esercito) 594; 5°Stephan MIRIBUNG (CS Esercito) 550; 6°Nicola ROTA (Sci Club Ubi Banca Goggi) 488; 7°Andrea BALLERIN (GS Fiamme Oro Moena) 477; 8°Jonas SENONER (CS Carabinieri) 389; 9°Matthias THALER (GS Fiamme Oro Moena) 386; 10°Davide CREPAZ (CS Corpo Forestale) 380. La classifica a squadre va dunque al Centro Sportivo Esercito, che con 2371 punti complessivi precede il Gruppo Sportivo Fiamme Oro Moena (2342) e il Centro Sportivo Corpo Forestale dello Stato, fermo a quota 1862. (continua)

[ 13/02/2011 ] - La Görgl concede il bis: oro davanti alle big
Ancora Lizz Görgl, ancora Austria. Anche la terza gara femminile premia il Wunderteam in gonnella, ma soprattutto incorona nuovamente la trentenne stiriana che dopo l'eccellente prova in superG si supera anche nella discesa libera mettendo in cassaforte il secondo oro iridato. E pensare che a momenti riusciva anche a piazzare la zampata in SuperCombinata.
Rispetto a ieri la Kandahar si è presentata più omogenea, meno propensa a disfarsi con l'avanzare della gara ed il prodotto è stata una gara divertente, che con il progredire delle discese è riuscita anche a scaldare un pubblico piuttosto freddino in avvio. Ed è in queste condizioni che ha preso forma il secondo trionfo della Görgl: perfetta, esemplare sia nel toboga centrale sia quando c'era da far scorrere gli sci, spinti anche da una carica mentale figlia del successo nella gara di apertura. Quando l'austriaca è planata sul traguardo si è capito che non ci sarebbe stato nulla da fare: quasi un secondo di margine su una Lara Gut che sembrava aver piazzato la zampata da podio è stato il suggello ad una discesa completamente d'oro, da trionfo ancor prima delle discese delle due campionissime Riesch e Vonn.
Che in discesa, complice un divario decisamente ampio con la concorrenza, sono riuscite a rialzare la testa: l'americana - ritrovata la concentrazione e una neve più apprezzata - è riuscita quanto meno ad inserirsi in coda all'imprendibile Görgl scalzando dal secondo gradino del podio l'amica-rivale che regala comunque al suo pubblico il secondo alloro mondiale, ancora di bronzo.
E così la ticinese si accomoda ancora una volta ai piedi del podio, per seguire da terra la premiazione altrui e rigirarsi tra le mani la figurata medaglia di legno. Una Vonn acciaccata, una Riesch influenzata, una Gut con una caviglia dolorante alle spalle della leader: l'indicazione migliore per capire il netto divario tra le top e le altre. Altre che sono state regolate da una Tina Maze che dopo l'argento in ... (continua)

[ 06/02/2011 ] - Rebensburg regina della foresta, Brignone seconda!
La prima manche aveva chiaramente dimostrato come Viktoria Rebensburg si trovasse a suo agio sul fondo ghiacciato della pista tracciata nel cuore delle foreste dell'Arber, ad una ventina di chilometri da Zwiesel, proprio sul confine tra la Baviera e la Boemia. La seconda discesa non ha fatto altro che confermarlo, incoronando la ventiduenne di Kreuth come migliore del lotto nel breve ma impegnativo gigante tedesco. Profeta in patria, la campionessa olimpica in carica. Tanto da meritare il secondo successo stagionale (e della carriera) proprio alla vigilia dell'appuntamento iridato nella "sua" Garmisch, visto che la città natale sulle sponde del Tegernsee dista una trentina di chilometri in linea d'aria dalla sede dei Mondiali. Un successo maturato nonostante un grave errore nel tratto finale della seconda manche, quando comunque il vantaggio accumulato era così cospicuo da consentire alla bavarese di tagliare il traguardo con un margine di poco superiore al mezzo secondo su Federica Brignone.
Sì, proprio Fede Brignone. La ventenne dei Carabinieri nella maglia disegnata da Stefano Costazza ha ritrovato la fluidità e la cattiveria che avevano faticato ad emergere nella prima discesa, per recuperare dalla nona posizione fino alla piazza d'onore, staccando il miglior riferimento di manche. Indubbiamente meglio di così non poteva andare l'ultima prova pre-mondiale della valdostana che ritrova il sorriso proprio nel giorno della figurata partenza per le vallate ai piedi dello Zugspitze. Attenta nel lasciar sfogare le curve senza incidere troppo con le lamine, morbida come l'anno passato: la figlia d'arte sale quindi per la seconda volta sul podio di Coppa, ma stavolta battezza il gradino subito alla destra della vincitrice e, c'è da giurarlo, ben presto arriverà anche l'attacco alla postazione più alta. Ma in fondo c'è tempo, l'importante è stato tornare sulla retta via nel momento più caldo della stagione, pur in una giornata "strana" con partenza ritardata e ... (continua)

[ 19/12/2010 ] - Coppa Europa: Thaler doma il Canalone Miramonti
E' di Patrick Thaler la zampata vincente nella tappa serale in notturna di slalom speciale di Coppa Europa sul Canalone Miramonti a Madonna di Campiglio. L'azzurro è stato autore di un bel recupero che gli ha permesso di risalire dal quinto al primo posto. Per lui il secondo tempo di manche (1'36”01), precedendo di 21 centesimi il trionfatore dell'altro slalom continentale di Pozza di Fassa Jens Byggmark, e di 25 sull'altro svedese Mattias Hargin che ha completato un podio di assoluto livello. Come di livello era la starting lista di questa 3Tre, che ha festeggiato le 57 edizioni, e che ha visto chiudere in quarta posizione un altro atleta di Coppa del Mondo Reinfried Herbst, che ha accusato un ritardo di 34 centesimi. Grande la soddisfazione per il 32enne di Sarentino che ritorna al successo in Coppa Europa sette anni dopo la fantastica tripletta di Donnersbachwald, Are e Piancavallo. “Una vittoria che mi da morale – ha commentato il carabiniere altoatesino – e mi sblocca psicologicamente. Ora posso affrontare con più convinzione le prossime tappe di Coppa del Mondo con l'obiettivo di qualificarmi per i Mondiali di Garmisch. La pista di Campiglio mi è sempre piaciuta molto ed è un peccato che sia uscita dal calendario di Coppa del Mondo. Fra due inverni ritornerà però nel massimo circuito e spero di esserci ancora al via pure io”. Come a Pozza di Fassa, ancora una discreta gara per il finanziere trentino Stefano Gross (16/o). Il terzo azzurro in classifica è il giovane piemontese Antonio Fantino, 42°, quindi l'altoatesino Andy Plank 47° e il trentino Andrea Ballerin 50°.
Dopo questo successo organizzativo Madonna di Campiglio rinnova l'appuntamento con il grande sci per il prossimo dicembre, quando di prove di Coppa Europa se ne disputeranno due (doppia disciplina veloce e slalom speciale per la combinata), un eccellente collaudo in vista del ritorno in Coppa del Mondo, fissato per il 19 dicembre 2012. (continua)

[ 14/12/2010 ] - Coppa Europa: Borsotti secondo solo a Palander
L'azzurro Giovanni Borsotti ci ha provato, ma alla fine ha dovuto arrendersi alla zampata del vecchio leone Kalle Palander. Il giovane gigantista azzurro, in testa dopo la prima manche del gigante di Coppa Europa sulle nevi di San Vigilio di Marebbe, disputato oggi, ha dovuto infine arrendersi al finlandese: 14 vittorie in Coppa del Mondo tre delle quali sulla Gran Risa, appena rientrato dopo due anni di infortuni ininterrotti. Borsotti, già vittorioso in questo avvio di Coppa Europa a Tyrsil, può comunque consolarsi e affilare le lamine proprio in vista dell'Alta Badia. Terzo posto per un altro baby di cui si parla un gran bene, il francese Alexis Pinturault, quarto un altro finlandese rientrato da un grave infortunio, Marcus Sandell. Sulla pista ladina, bene anche gli altri azzurri: Florian Eisath ha chiuso settimo, Mattia Casse - campione iridato juniores in discesa - ha chiuso decimo; dodicesimo Omar Longhi. Domani appuntamento con la Coppa Europa ad Obereggen, dove è in programma il "classico" slalom speciale sulla Oberholz. In pista per i colori azzurri anche Giuliano Razzoli. (continua)

[ 14/03/2009 ] - Raich inforca: Svindal vince la Coppa 2009
Pochi minuti dopo le 9, senza neanche aspettare la fine della discesa del primo atleta della prima manche la Coppa aveva già deciso su quali mani posarsi...E sono le mani di Aksel Lund Svindal che in un finale clamoroso si laurea questa mattina vincitore assoluto della Sfera di Cristallo 2009. Non possiamo immaginare la rabbia e la delusione di Benni Raich, ancora una volta protagonista alle finali, ancora una volta a lottare a non mollare mai, come ieri dove doveva vincere e dove ha vinto, proprio per colmare il gap, e dare oggi la sua zampata vincente. E invece...e invece va in anticipo su un palo, troppo in anticipo, troppo difficile da calcolare quel centimetro in più anche per una macchina come lui, anche per quel computer sugli sci che è il Fulmine di Pitztal. Ma questa volta la sorte non lo aiuta: è inforcata. Fuori. Fine. Addio punti per oggi e addio sogno della seconda Coppa generale. Non importa che Svindal sia uscito poco dopo, era già comunque vincitore. Piazza d'onore per Benni Raich dunque, come già nel 2005 (dietro a Miller per 194 punti), 2007 (dietro a Svindal per 13 punti) e nel 2008 (dietro a Miller di 111 punti). In cinque stagioni una vittoria e 4 secondi posti...cosa aggiungere? Onore a Svindal. All'esordio a Soelden, tornando alle gare 11 mesi dopo l'infortunio dichiarava: "In questi mesi ho perso sedici chili e ne ho poi recuperati dieci - ha spiegato il vincitore del gigante dello scorso anno a Soelden - Non so quale possa essere effettivamente la mia condizione, ma sono pronto e mi sento bene". Non era tra i favoriti Aksel, e non lo era neanche più avanti quando nonostante la forma ancora da rifinire cominciavano ad arrivare i primi risultati. Eppure in una Coppa tirata e livellata come non mai Svindal vince con 1007 punti, pochi pochissimi, il punteggio più basso dal 1992 cioè dall'introduzione dei 100 punti a vittoria. Interessante anche il confronto tra i suoi due trionfi di cristallo: in questa stagione vince 3 gare (Beaver Creek ... (continua)

[ 11/03/2009 ] - Riecco Svindal, l''uomo delle finali. Heel quarto
Ricordate il 2007? Finali di Lenzerheide, Svindal si presentava al cancelletto sulle tracce di Benni Raich, alla guida della classifica generale. Pronti, via e vittoria in discesa, bis in super-g e storica tripletta in gigante. Il quindicesimo posto in slalom si sarebbe poi rivelato sufficiente per mettere la mani sul coppone. Sono passati due anni ricchi di storie e vicende ma oggi il vichingo norvegese è tornato a respirare l'atmosfera delle finali di coppa, su nevi che già lo esaltarono nello stesso 2007 con il duplice titolo mondiale di Aare. Oggi la sfida è ancora più gustosa, con Svindal in caccia dello stesso Raich e di Ivica Kostelic fino alla mattinata al comando in perfetta parità della classifica generale. Esatto, fino alla mattina, perchè poi il ventiseienne norvegese ha messo la freccia, ha dominato una discesa libera accorciata per le difficili condizioni meteo riprendendosi così lo scettro momentaneo della leadership mondiale. Insomma, l'aria delle finali sembra capace di infondere al sempre più grande Svindal quella marcia in più che può quasi sempre fare la differenza. E la differenza oggi l'ha fatto proprio lo scandinavo, vincitore con un margine e autorità sull'intramontabile svizzero Didier Cuche, staccato di soli 2 decimi, mentre il pubblico svedese esultava per il terzo posto del padrone di casa Hans Olsson, capace per l'inezia di due centesimi di lasciare ai piedi del podio il passiriano Werner Heel, quarto al termine di una settimana che, tra Norvegia e Svezia, l'ha visto sempre con i migliori ma senza trovare lo spunto giusto per dare la zampata di classe. Domani il finanziere di Moso potrà riprovarci in super-g, così come gli altri due azzurri-jet, Peter Fill e Christof Innerhofer oggi rispettivamente dodicesimo e quindicesimo divisi da un positivo Benni Raich che con i 20 punti odierni può mantenere vive le speranze di Coppa. Non è invece giunta al traguardo l'aquila del Wunderteam Michael Walchhofer, incappato in una rischiosa inforcata ... (continua)

[ 14/01/2009 ] - Cuche, prova d'autore a Wengen. Neve ad Altenmarkt
Una zampata del padrone di casa Didier Cuche tiene alta l'attenzione dei tifosi elvetici in vista del secondo fine settimana consecutivo di Coppa del Mondo sulle nevi svizzere. Dopo un'Adelboden scarsa di risultati eccezionali, la formazione rossocrociata guarda con grande interesse alle prove del Lauberhorn per tornare ad esultare quando meno sui podi di Coppa. Ed in quest'ottica i primi segnali sono davvero buoni, come testimonia il miglior tempo di Cuche nella prima prova cronometrata; alle spalle dell'esperto svizzero si è inserito lo sloveno Andrej Jerman, con Didier Defago a completare il podio virtuale. Poco dietro spazio per Kroell, Osborne-Paradis, Streitberger. Walchhofer e Miller, con Peter Fill migliore degli azzurri insediatosi in decima posizione. Quindi Christof Innerhofer tredicesimo, Werner Heel quindicesimo, Patrick Staudacher trentesimo proprio davanti a Stefan Thanei. Più attardati Siegmar Klotz, Dominik Paris e Elmar Hofer mentre non ha potuto prendere parte alla trasferta all'ombra dell'Eiger Matteo Marsaglia, alle prese con qualche guaio fisico al tallone. Domani ancora una prova, poi venerdì supercombinata, sabato discesa e domenica slalom speciale.
Nulla da fare invece per le ragazze, attese alla prima prova cronometrata della discesa di Altenmarkt: neve e nebbia hanno impedito la disputa dei test, la speranza è che le condizioni possano migliorare per domani. (continua)

[ 05/12/2008 ] - Svindal doma la Birds of Prey. Successo da brividi
Birds of Prey, uccelli da preda, rapaci. Ed il pensiero va all'aquila, ai falchi, ai dominatori del cielo. Ma a volte anche questi prodigi della natura devono inchinarsi a forze superiori, a predatori ancora più voraci, più determinati. Che magari possiedono il coraggio del leone, la potenza del giaguaro e l'agilità della gazzella, bestiario quanto mai lontano da quello che si può incontrare nei dintorni di una pista da sci ma che si rispecchia nell'azione del nuovo padrone della pista di Beaver Creek. Un padrone che sa regalare un saggio di bravura, tecnica e scorrevolezza, ma che soprattutto ha saputo scrivere una pagina speciale, un capitolo lungo dodici mesi, una storia speciale e conclusasi con un trionfo. Dodici mesi fa Aksel Lund Svindal arrivava in toboga al parterre di Beaver Creek, dopo il tremendo volo sul Golden Eagle Jump, oggi è tornato sulle stesse nevi da dominatore, da vincitore della terza discesa in carriera, da esorcista di tutte le paure che un trauma simile al suo poteva lasciare nella mente di ciascun essere umano. E invece no, il ventiseienne norvegese non ha tremato nemmeno per un secondo, il rispetto verso una pista affascinante ma difficilissima non è mai straripato nel timore, anzi, ha domato dossi e curvoni, salti e compressioni, fino a strappare il miglior tempo assoluto, con il cronometro a fissare in cifre dorate l'impresa del vichingo buono: 1'43"85. Sei centesimi meglio di un imperituro Marco Buechel, sempre più vecchio e sempre più in palla, sempre capace di sferrare la zampata con le sue movenze felpate, da felino mai domo. E poi Erik Guay, il canadese che promette sempre bene e che nel 2009 è chiamato alla concretizzazione completa di un talento cristallino, che lascia ai piedi del podio lo squadrone austriaco, quello delle aquile, che sulla pista dei rapaci restano a bocca asciutta, senza essere salvati come successo a Lake Luoise da Herminator Maier. Kroell quarto e Walchhofer quinto, quindi Defago, Nyman e Hoffmann, con Bode ... (continua)

[ 15/11/2008 ] - Incredible Lindsey Vonn: uno slalom da dominatrice
D'accordo, la pista di Levi si addice alla perfezione alle sciatrici che sanno far correre i propri sci. Verissimo e sacrosanto. Ma sarebbe assolutamente riduttivo ricondurre a questa particolarità insita nel pendio finlandese che ha ospitato poco fa il primo slalom stagionale le maggiori motivazioni della vittoria di Lindsey Vonn. Perchè in fondo non è stata una vittoria, bensì un trionfo, raccolto col fare della dominatrice, concedendosi pure il lusso di fermarsi nel bel mezzo del muro per un grave errore che l'ha costretta a ripartire da ferma. Eppure, nonostante questo, il cronometro ha parlato ancora in suo favore, come già al termine della prima manche: 40 centesimi di vantaggio sulla svedese Maria Pietilae Holmner che agguanta così il primo podio della carriera in Coppa del Mondo, uguagliando il secondo posto ottenuto un anno e mezzo fa sulle amiche nevi di Aare, in occasione del gigante iridato. Sul terzo gradino del podio ecco un'altra discesista che apprezza particolarmente questo tracciato, la bavarese Maria Riesch, staccata dalla vetta di 66 centesimi. Giù dal podio Nicole Hosp, Veronica Zuzulova, la padrona di casa Tanja Poutiainen e una Anja Pearson piuttosto convincente.
Il nono posto di Soelden aveva lasciato intendere che la statunitense aveva lavorato davvero bene nel corso dell'estate. La gara di oggi fa risuonare un campanello d'allarme (anzi, forse una campana...e bella grande!) nelle avversarie della signora Vonn nella corsa alla sfera di cristallo: è vero, gli altri slalom non saranno come quello di Levi, ma è innegabile che anche tra i paletti snodati la ventiquattrenne statunitense abbia fatto un bel salto di qualità e senza l'errore sul muro (fosse successo sul piano sarebbe stato peggio, d'accordo, ma una frenata simile non si digerisce così facilmente, in genere...) avrebbe rifilato alla concorrenza distacchi letteralmente abissali. Una zampata d'autore sulle nevi polari quindi, che vale la quattordicesima vittoria in Coppa del ... (continua)

[ 09/03/2008 ] - Benvenuti al Manni Show! Finalmente Moelgg!
Eccola qui la prima immensa vittoria di Manfred Moellg. Dopo tanti tentativi mancati di poco, il finanziere marebbano è riuscito a salire sul gradino più alto del podio nello slalom di Kranjska Gora, precedendo Ivica Kostelic ed il campione mondiale junior Marcel Hirscher. Al comando già a metà gara, il venticinquenne altoatesino non ha smarrito la bussola tra le buche delle Podkoren, tagliando il traguardo con 41 centesimi di vantaggio nonostante un grave errore nel tratto conclusivo. Ora Manni "vede" anche la Coppetta di slalom. Ottavo posto per Cristian Deville, decimo per Giorgio Rocca, ventunesimo per Giuliano Razzoli. Debutto per il vicecampione mondiale juniores, il carnico Jacopo Di Ronco.
"Sapevo che prima o poi la vittoria sarebbe arrivata, era solo questione di tempo ed oggi per me è una giornata fantastica. Ho sbagliato nella seconda, ma non ho mai smesso di attaccare, volevo a tutti i costi questa vittoria e l'ho ottenuta con una grande gara. Ma non è finita qui, ci sono ancora le due gare di Bormio e non ho alcuna intenzione di mollare la presa: ci proverò ancora, ci sono due obiettivi da raggiungere." Ben detto, Manfred.
Corre un brivido lungo la schiena nel vedere il marebbano sul gradino più alto del podio. Quello che sembrava stregato, maledetto, allontanato ogni giorno da un qualche fenomeno di turno capace di giocarsi al meglio le proprie carte per soffocare di volta in volta l'urlo in gola al nostro campione, perchè di tale ormai si tratta. Quattordici mesi per ricostruirsi come atleta, per conquistare una medaglia iridata, per infilare un filotto impressionante di podi e vittorie sfumate di un soffio. Quattordici mesi per costruire un futuro da assoluto protagonista del Circo Bianco, sì, come i grandi tre interpreti di questa stagione, Miller, Cuche e Raich, i soli capaci di precedere Moelgg nella classifica generale. Dieci podi per costruire la prima vittoria, per inaugurare un cammino che collezionerà ben presto altre perle, ... (continua)

[ 05/03/2008 ] - Coppa Europa: discesa di Haus a Monika Springl
E' della tedesca Monika Springl la prima zampata nella tappa di Coppa Europa di Haus im Ennstal: la ventunenne di Marktschellenberg, paesino dell'Alta Baviera a non troppi chilometri da Berchtesgaden, ha infatti fatto segnare il miglior tempo nell'odierna discesa libera, precedendo di 4 centesimi la teen-ager ticinese Lara Gut e di un decimo la più esperta francese Clothilde Weyrich. Ai piedi del podio un terzetto tutto austriaco guidato dalla tirolese Silvia Berger seguita da Stefanie Moser e Nicole Schmidohofer. Migliore delle azzurre, come già palesato in prova, la diciannovenne veronese Enrica Cipriani accreditata del 14imo tempo. Poco più dietro la genovese Camilla Alfieri, 19ima, e le due altoatesine Hofer: la pusterese Anna ha staccato il 23imo tempo, la venostana Larissa il 28imo. Fuori dalla zona punti invece le altre allieve di Roberto Lorenzi: Eleonora Teglia, Giulia Gianesini, Karoline Trojer, Francesca Marsaglia Yvonn Rungalldier, Hilary Longhini e Annachiara Gerolimetto. Il programma di Haus prosegue domani e venerdì con due super-giganti mentre è stata cancellata la supercombinata in programma venerdì.
Si è invece svolta a Bansko, Bulgaria, la prima prova cronometrata in vista delle due discese maschili di Coppa Europa in programma tra venerdì e sabato. Il miglior tempo è stato fatto segnare dallo svizzero Ralf Kreuzer davanti agli austriaci Florian Scheiber e Thomas Graggaber: 14imo tempo per Stefan Thanei, 23imo per Elmar Hofe, 27imo per Massimo Penasa e 29imo per Siegmar Klotz. Domani secondo turno di prove. (continua)

[ 20/02/2008 ] - Nadia Fanchini la più veloce in prova a Vancouver
Ieri ha preso confidenza con la pista olimpica di Vancouver, oggi ha sferrato la prima zampata. Poco più di un allenamento, è vero, ma vedere Nadia FAnchini in vetta alla graduatoria della seconda prova cronometrata in vista della discesa di Whistler Mountain, a non troppa distanza da VAncouver, fa decisamente un bell'effetto. La ventunenne camuna, decima nella prova di ieri, ha fermato il cronometro sull'1:46"65, lasciandosi alle spalle di oltre 4 decimi la svizzera Nadia Styger mentre a 70 centesimi di distanza si è inserita l'austriaca Andrea Fischbacher, seguita a sua volta da Anja Paerson e Britt Janyk. Nono tempo a pari merito per le due regine della velocità mondiale, Lindsey Kildow Vonn e Renate Goetschl, seguite da presso da Marlies Schild mentre l'altra Fanchini, Elena, ha staccato il 22imo tempo a poco meno di due secondi dalla sorella minore. Il 25imo tempo di Daniela Merighetti, il 30imo di Johanna Schnarf, il 36imo di Verena Stuffer seguita da Wendy Siorpaes, il 41imo di Larissa Hofer ed il 48imo di Camilla Borsotti completano la giornata azzurra: domani si riprenderà con la terza prova, maltempo permettendo.
E proprio domani prenderà ufficialmente il via la quattro giorni di Vancouver, con il superg maschile che aprirà le danze della tappa preolimpica: Peter Fill, Patrick Staudacher e Christof Innerhofer vestono le maggiori speranze azzurre di ben figurare sulle piste canadesi che nel 2010 ospiteranno i giochi olimpici. Ma a tenere banco sarà soprattutto l'ennesimo capitolo della sfida tra Bode Miller e Benni Raich, un duello destinato ad animare queste ultime 4 settimane di stagione: il super-g sulla carta sembrerebbe favorire maggiormente l'americano, ma a conti fatti il tirolese è proprio i questa disciplina che ha saputo trovare (con le dovute proporzioni) la maggior costanza di risultato. Staremo a vedere. (continua)

[ 15/02/2008 ] - Rimonta Poutiainen: Zagabria ha una nuova regina
Delle migliori, era forse la meno attesa e pronosticata. Perchè quest'anno non aveva ancora vinto, perchè le altre sembravano averne di più, perchè col suo timido ed educato sorriso ed i suoi modi di fare gentili sembrava non poter intromettersi nel duello tra Marlies Schild e Nicole Hosp, principali candidate a giocarsi il gioco di Snow Queen sulla collina di Sljeme, a due passi da Zagabria, nello slalom più ricco della stagione. Ed invece Tanja Poutiainen ha scelto il giorno giusto per dare la zampata, a poco più di tre anni dall'ultimo successo in slalom in Coppa del Mondo, arrivato, guarda caso, proprio sulle stesse nevi croate, nella prima edizione dell'appuntamento di Zagabria, nel gennaio 2005. Ottima terza al termine della prima manche, la ventisettenne di Rovaniemi ha cambiato ulteriormente marcia per togliere dalla prima piazza una spumeggiante Veronika Zuzulova e per garantirsi quanto meno un posticino sul podio di giornata, in attesa che a scendere fossero le due attesissime austriache, Hosp e Schild nell'ordine.
La tirolese ha fatto l'unica cosa che non doveva fare: sbagliare. Un errore che per la ventiquattrenne cresciuta all'ombra dello Zugspitz significa perdere la possibilità di allungare in classifica generale su Lindsey Kildow Vonn con cui condivide la leadership e anche la perdita del pettorale rosso di leader provvisorio della classifica di slalom che si sfila metaforicamente dalle sue spalle per vestire quelle di Marlies Schild. Ma anche la salisburghese, a Zagabria, ha perso qualcosa; la corona di regina di Sljeme, che per i prossimi dodici mesi tornerà ad ornare il viso di Tanja Poutiainen. Pulita, potente nella prima manche, la Schild è apparsa macchinosa, legnosa nella seconda, ancora offuscata dai fantasmi che negli ultimi mesi hanno minato il suo percorso. Il risultato è stato una manche lontana dagli standard della fidanzata di Benjamin Raich che al parterre non si è lasciata sfuggire che un timidissimo sorriso che in fondo ne ... (continua)

[ 12/01/2008 ] - Sfolgorante Grange: doppietta a Wengen! Rocca 8°
Due vittorie in 24 ore per il francese Jean Baptiste Grange che non dimenticherà molto facilmente questo fine settimana di Wengen. Tre manche di slalom che l'hanno eretto a uomo del momento tra i rapid gates, come già lo slalom di La Villa, un mesetto fa, aveva lasciato intendere. Sulle nevi badiote era arrivata la prima, autoritaria vittoria di questo ventitreenne di Francia, su quelle dell'Oberland Bernese è giunta la conferma del suo valore: il migliore nella singola manche della combinata di ieri, il migliore nelle due discese odierne per completare una doppietta che esalta i transalpini. Grange pone la sua firma in calce ad uno slalom disputato completamente sotto la neve, come previsto, a giustificare la scelta di Fis e organizzatori di anticipare di un giorno la classica sfida tra i rapid gates per permettere ai discesisti di gustarsi un Lauberhorn nelle condizioni migliori. Ebbene sotto la fitta nevicata Grange ha dimostrato di voler puntare senza mezzi termini alla vittoria già nella prima manche, chiusa con un vantaggio decisamente cospicuo su Matt e Byggmark, con gli azzurri aggrappati alla voglia di recupero di Rocca (sesto).
Nella seconda manche Deville apre le danze dei migliori con un'onesta prova che gli consente di risalire dalla 23ima alla 12ima piazza, proprio in scia a Manni Moelgg, non perfettamente a suo agio sul manto di Wengen: la sua danza tra i paletti non è fluida come nelle precedenti occasioni ma l'11ima piazza non è poi da disprezzare, visto che a breve non mancherà il terreno (e si spera, le condizioni) per riprendere il cammino ai vertici.
A completare una grande rimonta ci pensano però gli statunitensi, a cominciare da Ted Ligety, diciassettesimo a metà gara e grande protagonista della seconda che l'ha visto segnare il miglior tempo parziale conducendolo fin sul terzo gradino del podio, trascinando nel suo recupero anche il "figliol prodigo" Bode Miller. Sì, proprio lui: avveduto e preciso in entrambe le manche, il ... (continua)

[ 25/11/2007 ] - In SuperG Svindal supera Raich, bene Innerhofer
Secondo centro stagionale per il vichingo norvegese Aksel Svindal che dopo la vittoria nel gigante di Soelden ha centrato il bis oggi a Lake Louise, nel corso del super-g che ha chiuso la due giorni canadese di Coppa del Mondo. Ed esattamente come sul Rettenbach, la zampata di classe del campione scandinavo è arrivata nella seconda metà di gara, con lo stesso Svindal capace di dare sfogo a quelle abilità di scorrevolezza che accompagnano qualità tecniche da prim'attore. E così dopo aver sciato con oculatezza nella parte alta, il venticinquenne di Norvegia ha scaricato tutti i cavalli del suo motore da fuoriserie sulla neve olimpica canadese, scavando metro dopo metro il divario che al traguardo l'ha separato da Benni Raich, finalmente capace di salire sul podio in questo avvio di stagione. Al termine della prova il distacco tra i due capofila del movimento mondiale è stato di 44 centesimi, in un confronto non nuovo per le nevi di Lake Louise: già due stagioni or sono, nel novembre del 2005, i due si contesero la vittoria, con Svindal capace di superare l'austriaco per una manciata di centesimi. Allora sul terzo gradino del podio era salito l'americano Daron Rahlves, oggi invece è toccato allo svizzero Didier Cuche, punto nel vivo dalla debacle di ieri e subito pronto nella ricerca del riscatto, con un terzo posto che gli consente di lasciare il Canada con il sorriso.
Un risultato sicuramente meno a sorpresa di quello di ieri, anche se nemmeno oggi non sono mancati exploit per certi versi inattesi, come il quarto posto dello sloveno Andrej Jerman, autentica rivelazione nelle discese della passata stagione ed ora voglioso di dimostrare il proprio valore anche in super-g. Alle spalle dello sloveno trova spazio il padrone di casa Erik Guay con lo svizzero Ambrosi Hoffman a precedere altri due canadesi, il vincitore della passata edizione John Kucera ed il trionfatore di ieri, Jan Hudec.
La prova degli azzurri non è stata sicuramente la migliore di questo ... (continua)

[ 31/03/2007 ] - "Se mi guardo indietro, sono contenta" by Costazza
Doveva essere la stagione del definitivo salto di qualità e, per certi versi, lo è stata. Manca ancora la continuità ad alti livelli, ma Chiara Costazza ha ormai nel mirino le migliori interpreti dello slalom mondiale.
"L'aver confermato il primo gruppo di merito è stata senza dubbio la miglior notizia del finale di stagione; se mi guardo indietro sono sicuramente soddisfatta di quello che sono riuscita a fare anche se, è ovvio, non tutto è andato nel migliore dei modi."
Il momento migliore dell'annata della ventitreenne fassana è coincisa con il passaggio dal 2006 al 2007, con i due slalom in notturna di Semmering e Zagabria che l'hanno vista sfiorare il primo podio in carriera; poi, quando tutti erano ormai pronti a festeggiare la prima zampata, qualcosa si è inceppato, costringendo Chiara a qualche errore di troppo, slalom mondiale compreso.
"Sì, in effetti il finale di stagione è stato decisamente meno brillante, ho faticato a mantenere il ritmo giusto con la solita difficoltà di riuscire a portare a termine due manche di alto livello. Ma lo slalom è anche questo: ci sono imprevisti e trappole ad ogni curva e l'errore è sempre dietro l'angolo." L'errore è sempre dietro l'angolo, sì. Ne sa qualcosa anche Marlies Schild...
Sorride, Chiara. "Appunto, anche lei che ha dominato l'intera stagione ha finito con l'impappinarsi nelle occasioni più importanti. Ma la più forte al momento è lei, senza dubbio."
Invece per Chiara questi ultimi scampoli di stagione significano anche gigante, in attesa di riprendere il discorso velocità iniziato nei mesi scorsi: "In queste settimane, dopo i campionati italiani, mi sto impegnando tra le porte larghe in gare Fis, soprattutto per abbassare il mio punteggio e poter ambire a pettorali decenti in qualche gara di Coppa del Mondo o Coppa Europa: i primi giorni della settimana prossima farò le due gare all'Alpe Cermis, sopra Cavalese, probabilmente le ultime. Per quanto riguarda la velocità...è sempre più ... (continua)

[ 23/03/2007 ] - Nicole Hosp, l'antipersonagio di cristallo
Ha da poco compiuto ventitré anni, Nicole Hosp. Nata nel novembre dell'83 nella sua Bichlbach ha saputo crearsi una sua dimensione a partire dalla polivalenza. Agli albori della sua carriera non spiccano titoli mondiali juniores o exploit prodigiosi che lasciassero intuire la maturazione di una campionessa, ma è con il debutto nel massimo circuito mondiale che ha iniziato a brillare la stella della Hosp. Dopo i primi contatti nell'inverno 2002 e la successiva preparazione estiva, le è bastato tornare nel clima della Coppa del Mondo per sferrare la prima zampata: era l'ottobre 2002, le nevi erano quelle di Soelden, sferzate da un vento impossibile e da oltre 15 gradi sotto zero. Nicole non si fece scomodare anzi, impose la sua sciata pacata, essenziale in una giornata che vide lo storico successo a tre, con Maze, Flemmen e la stessa Hosp a dividersi il gradino più alto del podio. Inutile dire che da quel giorno la carriera della tirolese cambiò vorticosamente. Nei mesi succesivi seppe salire nuovamente sul podio sia in gigante che in slalom fino a mettersi al collo due brillanti medaglie (bronzo in slalom, argento in combinata) ai mondiali di St. Moritz prima di affrontare l'estate che l'avrebbe traghettata alla stagione più turbolenta della sua carriera. Nel 2003/04 la Hosp fu infatti bersagliata dalla sfortuna: dopo un primo infortunio ai legamenti del ginocchio durante un allenamento autunnale sulle stessi nevi di Solden, Nicole vide chiudersi anticipatamente la stagione a metà gennaio per la rottura della caviglia, rimediata in banalissimo scivolone su una lastra di ghiaccio. Ciò nonostante in poco più di due mesi di stagione seppe raccogliere cinque podi e due vittorie in Coppa del Mondo, in slalom sul Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio e nell'insidioso gigante di Lienz di fine anno. Il recupero dall'incidente all'articolazione non le consentì di rendere al meglio l'annata successiva, chiusa con qualche podio prima di riprendere il pieno ritmo nella ... (continua)

[ 17/03/2007 ] - Nicole Hosp vola e ipoteca la coppa.Esce la Schild
Clamoroso a Lenzerheide. La maledizione delle discipline tecniche si è abbattuta sui due leader della classifica generale con Benjamin Raich e Marlies Schild che rischiano di dire addio alle rispettive ambizioni di cristallo nella giornata che avrebbe dovuto consacrarli. Un crudele gioco del destino accumuna i due fidanzatini d'oltre Brennero; ma procediamo con ordine, partendo dalla gara femminile. Già la prima manche lasciava prevedere una giornata particolare: al comando della classifica provvisoria infatti non si trova la "solita" Marlies Schild, ma la compagna di squadra Nicole Hosp, la principale antagonista verso la coppa di cristallo. Approfittando di una seconda parte di manche piuttosto pacata della Schild, la ventiquattrenne di Bichlbach è riuscita infatti a scavalcarla di una dozzina di centesimi, contribuendo ad accumulare pressione sulle spalle della ventiseienne di Saalfelden. Pressione che, se vogliamo, è aumentata ancor più nella mente della Schild nel vedere uscire prematuramente il compagno Benni Raich, tradito da un grossolano errore nella prima manche del gigante che divideva le due frazioni dello slalom femminile.
Ma il colpo di scena vero è arrivato nella seconda manche: prima Maria Riesch, poi Anna Ottosson prendono il comando, ma la vera zampata graffiante arriva dai potentissimi quadricipiti di Anja Paerson, improvvisamente ritrovatasi anche tra i paletti stretti e capace di lasciare ad oltre un secondo Veronika Zuzulova nonostante un gravissimo errore nella parte iniziale del tracciato: robe da Tomba!
Vabbè, ma il bello ha ancora da venire quando dal cancelletto si affaccia Marlies Schild. L'avvio è deciso, l'aquila sembra domare a dovere il ripido muro della pista intitolata a Silvano Beltrametti ma, poco prima dell'intermedio, ecco il patatrac: Marlies incrocia le code, perde l'appoggio sull'interno e finisce per deragliare perdendo secondi d'oro. Risale a scaletta, la Schild, ma ormai la frittata è fatta; un po' come a ... (continua)

[ 06/02/2007 ] - Anja Paerson profeta in patria: suo il sg mondiale
La zampata della campionessa ferita, nel morale e nel fisico. Dopo due mesi passati a rincorrere una forma fisica che non riusciva a trovare, Anja Paerson ha deciso di prendersi una pausa, di rivedere con i tecnici alcuni dettagli di sci e scarponi per cercare di ritrovare se stessa in occasione dell'appuntamento iridato nella sua Svezia. A posteriori, mai scelta fu più oculata. Perchè oggi nel super-g di Aare la Paerson, di rosso vestita ad indicare che due anni fa a Santa Caterina era stata la migliore, è tornata la cannibale capace in questi anni di imporsi in tutte le discipline. Quello della Paerson era lo spettro che aleggiava come una grande incognita sulla rassegna ed oggi il fantasma è ritornato in carne ed ossa, facendo scendere di un gradino le altre due regine della velocità stagionale, Lindsey Kildow e Renate Goetschl, nell'ordine alle spalle della campionessa svedese. Una gara tutta grinta, quella della ventiquattrenne di Tarnaby, affrontata col piglio della tigre ferita e della campionessa che ha ritrovato quasi d'incanto le sensazioni dei mesi passati fino ad una vittoria che la riporta sul gradino più alto del podio ad undici mesi di distanza dall'ultimo successo, arrivato nello scorso marzo, guarda caso proprio sulle stesse nevi di Aare.
Il Circo rosa ritrova quindi il personaggio Paerson ed il ritorno della svedese rovina i piani di chi, in questi mesi, aveva fatto la voce grossa in Coppa del Mondo. Delle tre super-favorite della vigilia, l'unica che in realtà è andata (leggermente) sotto le aspettative è Julia Mancuso, sesta al termine, mentre la connazionale Lindsey Kildow (alla sua prima medaglia pesante) riusciva a mantenersi nella scia della scatenata svedese. Cosa che invece non è stata in grado di fare una Renate Goetschl meno precisa del solito e comunque consolatasi con un bronzo che va ad arricchire una bacheca che contava già sei medaglie iridate. E la saga della "Speed Queen" del salisburghese è destinata a continuare nella ... (continua)

[ 01/02/2007 ] - L'incognita Paerson in un Mondiale di protagoniste
Molto si gioca sulla padrona di casa e su come si presenterà al cancelletto delle cinque prove mondiali. Che Anja Paerson sarà? Quella di questi ultimi mesi che ha faticato a riprendere il giusto ritmo dopo l'intervento al ginocchio della scorsa primavera oppure le due settimane di pausa che si è presa dopo Cortina restituiranno al Circo rosa la dominatrice che, in assenza della Kostelic (due anni fa a Santa Caterina finì 3 a 2 per la croata in termini di ori vinti), potrebbe puntare senza mezzi termini ad un ruolo da cannibale iridato? L'interrogativo è doveroso alla luce di quanto visto in questi primi 2 mesi di una stagione senza dominatrici assolute, ma ricca di tante protagoniste capaci di ritagliarsi un significativo spazio sotto la luce dei riflettori. Su tutte Marlies Schild. La ventiseienne di Saalfelden si presenterà allo slalom mondiale con la coppetta di cristallo già in tasca, con cinque succesi stagionali a fare bella mostra di sè in bacheca e con la volontà di confermarsi anche sulle nevi svedesi la primadonna dei rapid gates. Se i valori son quelli emersi fin qui, solo la miglior Paerson potrebbe ostacolare la marcia della fidanzatina di Benni Raich che altrimenti si ritroverebbe quasi a lottare contro se stessa, contro i timori di una vittoria decisa a priori e proprio per questo ricca di insidie. E le altre? Brutto a dirsi, ma senza errori dell'austriaca sembrano destinate a correre per il secondo posto e, tra le varie pretendenti, uno spazio lo merita anche Chiara Costazza, capace ormai di tenere il podio a portata di vista nelle ultime uscite stagionali.
La stessa Paerson si presenterà poi al cancelletto di partenza del gigante con un titolo iridato da difendere. Proprio la sfida tra le porte larghe sembra essere quella più incerta: in stagione hanno vinto in tre (due volte Kathrin Zettel ed una a testa Nicole Hosp e Karen Putzer) ma nel novero delle pretendenti all'oro non possono escludersi la campionessa olimpica Julia Mancuso, la finnica ... (continua)

[ 21/12/2006 ] - Hinterstoder:Svindal e l'azzurro bucano la nebbia
Ha scelto il gigante di Hinterstoder per celebrare la quarta vittoria in Coppa, Aksel Lund Svindal. Dopo il super-g di Lake Louise di un anno fa, la discesa di Aare dello scorso marzo e la combinata di Beaver Creek di un paio di settimane fa, oggi il lungagnone di Kjeller ha messo la sua firma anche tra le porte larghe sulle Alpi dell'Oberosterreich. In una gara caratterizzata da una nebbia decisamente fitta, il norvegese ha preso il comando delle operazioni già nel corso della prima manche, precedendo il sempre più brillante Kalle Palander e Bode Miller. Bene fin dal mattino la prova della pattuglia azzurra: se sono mancati gli acuti dei big (Blardone, Schieppati e Simoncelli uno dietro l'altro tra il settimo ed il nono posto), non è certo mancata la squadra, che è riuscita ad inserirne sette tra i primi 30 (oltre ai citati anche Fill, Roberto, Mölgg e Longhi) con il debuttante Kurt Pittschieler primo degli esclusi per un'inezia. Un segnale confortante quindi, confermato anche nel corso della seconda manche quando una nebbia ancora più fitta è scesa a complicare ancora di più una tracciatura insidiosa come quella disegnata dal tecnico azzurro Guadagnini. Omar Longhi sfrutta a dovere il pettorale numero 2 e piazza lì un ottimo tempo, che verrà battuto solamente dal finnico Marcus Sandell: la rimonta per il "rosso" del Tonale è ormai avviata e lo porterà sin alla ventesima posizione. Si mette in evidenza anche Fanara, le azioni di Alessandro Roberto e Manfred Mölgg si mantengono nel segno della stabilità mentre Peter Fill dimostra nuovamente di trovarsi in uno strepitoso stato di forma. Il settimo tempo di manche gli permette di avvicinare i top 10, mancati per quel solo centesimo che basta a Ted Ligety per precedere l'azzurro di Castelrotto.
Scende la nebbia sull'ultimo terzetto azzurro: Simoncelli deraglia, Schieppati no e completa la sua migliore gara da due anni a questa parte. Blardone morde il freno, attacca a spron battuto ma senza incidere più del ... (continua)

[ 15/12/2006 ] - Reiteralm,dove le aquile volano alto:poker Austria
Planano ad alta quota le aquile austriache nella supercombinata di Reiteralm. Un poker d'autorità, firmato dalle ragazze più pimpanti di questo avvio di stagione, iniziato alla grande per le portacolori del wunderteam e sempre più prodigo di risultati altosonanti, tali da rendere ancora più lampante il momento difficile del settore maschile. Il confronto è impietoso e la gara di oggi sulle alpi della Stiria ne è la conferma più evidente: Marlies Schild, Michaela Kirchgasser, Kathrin Zettel e Nicole Hosp tingono di biancorosso la manche di slalom, completando una giornata iniziata col piede giusto grazie al miglior tempo della stessa Zettel in un super-g infido, con un finale caratterizzato da strette angolature che ha finito col penalizzare molte velociste. Così dietro alla giovane austriaca del Niederrosterreich spuntava l'ancor più giovane Tina Weirather, figlia d'arte portabandiera del Liechtenstein e la più esperta Ingrid Jacquemod. A seguire Mancuso, Görgl, Schild e Zahrobska, undicesima Anja Paerson, quattordicesima Nicole Hosp.
Ci ha pensato poi lo slalom a rivoltare come un calzino la classifica provvisoria. La prima a sferrare la zampata di forza è stata Nicole Hosp, capace di prendere il comando delle operazioni per cederlo poi solo alle compagne di squadra, le uniche in grado di superarla tra i rapid gates. E così dopo l'uscita prematura della Paerson sono Michaela Kirchgasser prima e Marlies Schild poco dopo ad issarsi in vetta (migliori tempi di frazione i loro) in attesa che le primattrici del super-g provassero a confermare la positiva mattinata. Niente da fare per la stiriana Lizi Görgl e per la californiana Julia Mancuso, entrambe ancora lontane dalla miglior forma; si difende tuttosommato bene Ingrid Jacquemod, cede la Weirather (22ima). Resta la sola Zettel che, pur senza sfoderare una manche da antologia, rimane ancorata al podio, terza.
Difficile ora consultare le statistiche di questo avvio di stagione senza esaltare questo ... (continua)

[ 05/12/2006 ] - Si torna in Europa nel segno dell'equilibrio
Sette gare e sette vincitori diversi, oltretutto di sette nazioni diverse. Non si può certo dire che in questo avvio di stagione non manchi l'equilibrio, soprattutto al maschile. Anche se, per certi versi, la situazione non è molto dissimile da quella della passata stagione: anche nel dicembre 2005 si tornava in Europa con 7 vincitori diversi, alcuni a sorpresa, come la coppia Svindal e Reichelt trionfatrice dei due super-g di Lake Louise e Beaver Creek. Chi l'anno scorso a quest'ora non aveva ancora conosciuto la gioia del successo era Benni Raich, quarto a Sölden e secondo alle spalle di Svindal a Lake Louise; poi le uscite premature in gigante e slalom. Più o meno come nei giorni scorsi, così come la puntuale vittoria di Miller; certo, l'exploit del dicembre 2004 è lontana, ma come dodici mesi fa l'americano non ha fallito l'appuntamento con la vittoria sulle nevi del Colorado. Ma allora...cosa è cambiato? Poco o niente, in fondo. E' cambiato che il wunderteam si ritrova tra le mani la sola vittoria di Raich a Levi, mentre nel 2005 dopo il successo di Maier a Sölden seppe approfittare delle zampate di Fritz Strobl e di Reichelt nelle prove veloci oltre ad altri ottimi piazzamenti. Ma, dati alla mano, la differenza non è poi così macroscopica ed in effetti l'unico nome davvero nuovo tra i vincitori di questo inizio di stagione è quello di Kucera, primattore di un super-g dall'andamento abbastanza strano. Blardone non è di certo una sorpresa e nemmeno lo svedese Myhrer, già in grande spolvero prima dell'inforcata di Levi ed importante rivelazione di due stagioni or sono. Come non è strano vedere altri campioni del calibro di Raich e Walchhofer non primeggiare: del ventottenne della Piztal si è già detto, discorso simile per il discesita, che nel corso della carriera è riuscito solo in un'occasione ad imporsi oltre Oceano, infarcendo il suo palmares di risultati non consoni al suo usuale ruolino di marcia. Solo raramente i due hanno brillato in America e ... (continua)

[ 02/12/2006 ] - SuperMax!!! E' di Blardone il primo acuto azzurro
Arriva dai nuovissimi Atomic di Max Blardone la prima vittoria in questo eccellente avvio di stagione azzurra. Secondo dopo la prima frazione, il ventisettenne ossolano ha saputo precedere di pochi centesimi Svindal, approfittando poi di un errore del capoclassifica Miller finito dodicesimo; terzo Ted Ligety, solo 11imo Benni Raich. Grande Blardone e grande Italia: sesto Simoncelli, tredicesimo Rocca, quindicesimo Roberto, ventuinesimo Mölgg, ventitreesimo Schieppati e ventinovesimo Gufler.
Mancava solo la ciliegina sulla torta per definire superlativa la spedizione americana della pattuglia tricolore. E a mettere il tocco definitivo al "dolce Italia" ci ha pensato lo chef Blardone nel gigante di Beaver Creek, suo terzo sigillo personale in Coppa del Mondo: una prima manche essenziale quanto precisa l'aveva lanciato immediatamente alle spalle di un vivace Miller, a soli nove centesimi di distacco, mentre Palander, Cuche e Ligety conquistavano le posizioni subito a ridosso.
Poi, la seconda manche.
Una frazione al cardiopalmo, aperta dalle ottime prove di Missilier, di Alessandro Roberto (che ritorno per "Branda"!) ma soprattutto del lungagnone Aksel Lund Svindal, undicesimo a metà gara e capace di una seconda manche perfetta. La zampata del norvegese è sembrata subito pericolosa: un brillante Rocca, Schönfleder, Maier, un ottimo Simoncelli non sono riusciti a superare lo scandinavo che, passo dopo passo, ha iniziato così a pregustare il bis dell'anno passato, quando finì quinto. Niente da fare nemmeno per Ligety, dietro di un niente, per l'intramontabile Cuche e per un Palander meno preciso del solito.
Poi, tocca a Blardone.
Coltello tra i denti, aggressività e precisione dei giorni migliori: è un Blardone d'autore che ferma l'intermedio su un vantaggio corposo, rassicurante. Ma il finanziere di Pallanzeno ci ha abituato in questi anni che con lui niente è scontato, ed ecco nel finale l'errore che poteva costare caro. Ha lasciato tutti ... (continua)

[ 01/12/2006 ] - Bode Miller aquila del Colorado; Fill ancora 4°
Ci voleva la sua Birds of Prey per fargli ritrovare le sensazioni dei giorni migliori. Ieri i primi segnali, oggi la zampata, o per dirla all'americana, la picchiata da autentico rapace (come vuole il nome della pista, "Uccelli da preda") verso il traguardo del Colorado. E' Bode Miller a suonare la carica dell'armata a stelle e strisce capace di piazzare quattro atleti tra i primi dieci. Le ultime due stagioni avevano regalato agli yankees altrettante doppiette a Beaver Creek, con lo stesso Miller e Rahlves a scambiarsi ad anni alterni la vittoria; oggi ci sono andati vicini grazie al successo di Miller e al terzo posto a sorpresa di Steven Nyman, mentre Scott Macartney e Marco Sullivan completavano l'opera con l'ottavo ed il decimo tempo. Ed in mezzo ai due americani spunta il "vecchietto" che non ti aspetti, il felino di Svizzera, Didier Cuche, marchiato con gli stessi Head di Miller e ritornato sul podio dopo qualche periodo non proprio felicissimo.
L'ex "spaghetti cow-boy" ha fatto una gara lineare, senza strafare nè eccedere in appariscenza. Partito con il numero 26, proprio mentre la nevicata che aveva caratterizzato la prima parte di gara andava scemando, ha controllato nel lungo tratto di scivolamento per poi aumentare i giri con l'aumentare delle pendenze, fino a precedere di 15 centesimi l'esperto Cuche e di 33 il più giovane compagno di squadra. Ma come ieri ai piedi del podio campeggia il tricolore, sbandierato a piena forza da Peter Fill, mostro di continuità in questo avvio di stagione e capace di incamerare 50 punti preziosissimi che gli permettono di tornare in albergo come primo della classe per la seconda giornata consecutiva. Bene Fill, bene Sulzenbacher: entrambi carabinieri, entrambi in evidenza sulle nevi del Colorado con il pusterese sesto, dietro a Michael Walchhofer e davanti a Marco Büchel. Ed a chiudere in bellezza ci pensano uno stupefacente Patrick Staudacher, undicesimo, un brillante Walter Girardi, ventiduesimo con Roland ... (continua)

[ 25/11/2006 ] - Aspen: questa sera il gigante, N. Fanchini con l'8
L'Austria cerca il bis. Dopo l'abbuffata nello slalom di Levi con un podio completamente tinto di biancorosso, le ragazze del Wunderteam già assaporano il secondo successo stagionale sulle nevi di Aspen, sede del primo gigante di questa nuova annata. Pronta in rampa di lancio sempre essere Nicole Hosp, seconda due settimane fa in Finlandia e sempre più proiettata verso una stagione altisonante. La ventitreenne di Bichlbach ha ricevuto in dote il pettorale numero 2 e sarà quindi preceduta dalla sola Tanja Poutiainen: la posizione giusta per cercare di sferrare la prima zampata stagionale. Con l'assenza di Maria Rienda Contreras e la condizione non ancora ottimale di Anja Paerson e Julia Mancuso, sembra proprio che le principali avversarie per la Hosp siano le compagne di festeggiamenti della gara inaugurale: Kathrin Zettel (numero 5) non avrà timore di proseguire la caccia alla prima vittoria in coppa mentre la capofila Marlies Schild (numero 13) vorrà a tutti i costi vendicare la magra figura di dodici mesi fa, quando le nevi del Colorado la videro concludere anzitempo sia tra le porte larghe che tra i rapid gates. Ma nelle prime 15 ci saranno altre tre rappresentanti d'oltre Brennero: Elisabeth Görgl (10), Andrea Fischbacher (14) e Michaela Kirchgasser (15); insomma, non mancheranno di certo le cartuccie, anche perchè le "veterane" Renate Götschl e Alexandra Meissnitzer faranno pesare la loro esperienza nei confronti di queste arrembanti ventenni.
E le altre? Poutiainen, Mancuso (3) e Paerson (7) sembrano in ritardo di condizione, la fascinosa Tina Maze (6) è reduce da una stagione più amara che dolce e rappresenta forse l'incognita più gustosa e intrigante, al pari di una Genevieve Simard (4) in continua e costante crescita e forse oramai matura per un grande risultato anche in gigante.
E poi ci sono anche le arrembanti azzurre. Ancora assente Karen Putzer, saranno comunque due le nostre a partire nel primo gruppo: la camuna Nadia Fanchini ha ricevuto ... (continua)

[ 16/03/2006 ] - Max Blardone va all'attacco di Benni Raich
Domani Massimiliano Blardone avrà la possibilità di giocarsi tutte le sue carte per tentare di recuperare quei diciannove punti che al momento lo separano da Benni Raich per la conquista della coppetta di gigante. Diciannove punti al termine di una stagione complessa, priva di un autentico dominatore ma capace di regalare gare spesso entusiasmanti: su sette gare ci sono stati ben sette vincitori diversi col solo ventottenne della Piztal capace di ripetersi in occasioni delle prove di Kraniska Gora ed Adelboden. Ecco così spiegato il sostanziale equilibrio che presenta la classifica di specialità con ben cinque atleti che, almeno matematicamente, potrebbero ancora ambire alla vittoria finale. Degli altri tre però, il solo "nonno" Nyberg pare avere qualche concreta possibilità di mettere il bastone tra le ruote al duo Raich-Blardone. Il trentasettenne svedese viaggia a soli 8 punti di distanza dall'ossolano e proprio sulle nevi di casa potrebbe sferrare la zampata, sfruttando a pieno i quintali di esperienza maturati in tutti questi anni.
Da un punto di vista prettamente psicologico, quello che sta meglio pare essere proprio Benamin Raich, rassicurato dai due ori olimpici che porta al collo e rinvigorito dalla sfera di cristallo già ampiamente al sicuro dopo il week-end giapponese. Dal canto suo Blardone potrebbe risentire della troppa voglia di mettere in bacheca qualcosa di importante dopo la delusione del Sestriere che ha seguito di dodici mesi quella degli scorsi mondiali di Bormio. Per Nyberg non resta quindi che il ruolo dell'outsider di turno: ad inizio stagione era pressochè impossibile ipotizzare questa sua posizione e tutto ciò potrebbe giocare a suo vantaggio, mettendolo nella condizione di non aver niente da perdere proprio davanti al suo pubblico. Domani tutti gli altri faranno da terzi , o meglio quarti, incomodi, a partire da Davide Simoncelli, tornato dalla corea con la consapevolezza di una forma fisica più che disreta e con la convinzione di ... (continua)

[ 11/03/2006 ] - A Levi trionfo Kostelic, Chiara Costazza ottava
Niente da fare, la più forte è lei. Janica Kostelic alla prima occasione utile ha voluto dimostrare come il quarto posto olimpico in slalom fosse stato solo un caso, sfoderando una prestazione a dir poco esemplare. Così il pendio di Levi ha ospitato l'ennesimo capitolo della storia di questa fuoriclasse croata che quando viene lasciata in pace dai tanti, troppi, problemi di salute è capace di farsi riconoscere all'unanimità, sopendo simpatie o antipatie personali, come una delle più forti (per non dire la più forte) sciatrici della storia. In terra di Finlandia Anja Paerson in realtà ha lottato degnamente; dopo una prima manche conlusa in terza posizione alle spalle delle due contendenti la coppetta di specialità, Kostelic e Schild, la svedese ha trovato modo di scaricare sul terreno tutta la sua cavalleria giungendo al traquardo con un vantaggio abissale su Kathrin Zettel che fino a quel momento conduceva la gara. L'impressione era che la zampata della ragazzona di Tarnaby fosse quella giusta anche per mettere in crisi la Kostelic. Marlies Schild, apparsa ancora irrigidita dal colpo alla schiena rimediato sette giorni fa, non ha sciato da far suo: manche anonima la sua conclusa senza troppi patemi all'ingresso del muro centrale. Uscita l'avversaria per la classifica di slalom la Kostelic non ha fatto calcoli e si è gettata a capofitto tra i rapid-gates finnici esibendosi in una danza talmente fluida e tecnicamente perfetta da togliere il fiato. Al termine il cronometro è impietoso per le altre: miglior tempo di manche con quasi un secondo sulla Paerson, margine che cresce fino ad un secondo e mezzo nel computo delle due discese. Praticamente un trionfo. Un trionfo che va a completarsi con l'ipoteca sulla coppa di slalom e, più importante, sulla sua terza Coppa del Mondo.
Le altre sono tutte staccatissime, a cominciare dalla Zettel terza a 2,65 secondi; ai piedi del podio una straordinaria Lindsey Kildow, capace di riscoprirsi polivalente di razza e candidata ... (continua)

[ 01/03/2006 ] - Renate Götschl operata: sei settimane di stop
La trentenne regina della velocità è stata operata nei giorni scorsi al ginocchio sinistro dopo aver riportato uno stiramento dei legamenti laterali nel gigante di Cortina d'Ampezzo a fine gennaio. La stiriana ha stretto i denti per provare a dare la zampata della campionessa nell'appuntamento olimpico e, conclusa l'avventura torinese, ha deciso di rompere gli indugi e di sottoporsi all'intervento per farsi trovare in piena forma al via della prossima stagione. Per la Gotschl ora si prospettano sei settimane di stop prima di riprendere la rieducazione. Fugati in ogni caso tutti i dubbi su un suo possibile ritiro. (continua)

[ 20/02/2006 ] - Gigante Raich
Un pronostico è stato finalmente rispettato. Dopo i successi più o meno a sorpresa di Deneriaz, Ligety e Aamodt è arrivato il giorno del gigante e soprattutto il giorno di Benjamin Raich. Principale favorito della gara alla vigilia, il ventisettenne di Piztal ha scelto di disputare una prima manche di attesa per poi dare il tutto e per tutto nella seconda frazione. Una tattica che si rivelerà vincente, grazie soprattutto alla pressochè perfetta discesa interpretata da Raich che si dimostra ancora una volta massimo interprete della specialità nell'attuale panorama del circo bianco. E dire che a metà gara le cose non erano messe benissimo per il campione austriaco. Davanti a tutti c'era il canadese Francois Bourque che aveva preceduto di una ventina di centesimi il francese Joel Chenal e di poco più di 2 decimi Hermann Maier e Fredrik Nyberg, appaiati in terza posizione. Poi Raich mentre Max Blardone si era piazzato in ottava posizione, con un distacco decisamente contenuto nei confronti delle zone calde della classifica che vedeva ben 12 atleti racchiusi in meno di un secondo. Tutto si sarebbe quindi deciso nella seconda manche. Il primo a provare a dare la zampata è Bode Miller, dodicesimo a metà gara ma capace di mettere insieme una seconda manche degna delle sue migliori giornate. Solo Raich riuscirà a stare davanti all'americano, prima però tocca a Max Blardone ma l'ossolano non sa sciare con la giusta leggerezza. Probabilmente troppo attaccato agli spigoli cede inesorabilmente terreno nei confronti dello spaghetti cow-boy perdendo numerose posizioni fino all'undicesimo posto finale. Schoenfelder e Grandi finiscono dietro a Bode mentre Svindal, quinto nella prima manche, conclude con il suo stesso tempo. Poi tocca a Raich che con apparente tranquillità riesce metro dopo metro a scavare un significativo solco tra sè e tutti gli avversari. Taglia il traguardo con oltre un secondo di vantaggio, ben conscio di aver fatto tutto il possibile. Ma Hermann Maier non si ... (continua)

[ 18/02/2006 ] - Kjetill Andrè Aamodt sempre più leggenda
Quando si dice la zampata del campione. In una giornata a dir poco travagliata e scombussolata da continui cambi di programma il fuoriclasse norvegese Kjetill Andrè Aamodt conquista il terzo titolo olimpico in super-g della sua carriera dopo quelli conquistati ad Albertville 92 e Salt Lake City 02. Già, Albertville; quattordici anni fa. In quattordici anni questo norvegese dai modi sempre pacati e gentili ha messo insieme un filotto di venti medaglie, tra iridate ed olimpiche come mai nessun'altro si è nemmeno immaginato di poter fare. Con quella di oggi fanno quattro medaglie d'oro alle Olimpiadi per una delle figure più belle e carismatiche del circo bianco moderno. Un successo che arriva meno di due anni dopo dalla frattura scomposta della caviglia destra. Un successo che segue di poco meno di un mese quello (forse più grande) della nascita del primo figlio, fatto che gli aveva fatto abbandonare di tutta fretta compagni ed avversari impegnati sulla Streif di Kitzbuhel per tornare in patria e stare vicino alla moglie partoriente. Un successo che arriva a pochi giorni di distanza dall'infortunio al ginocchio subito nel corso della discesa libera che l'aveva visto scendere dal podio solo dopo il gran numero di Deneriaz. Saltata per precauzione la combinata lo scandinavo ha dato il tutto per tutto nell'ultimo appuntamento olimpico che gli restava. Probabilmente quella di oggi non è stata la sua gara perfetta, "rovinata" da una leggera sbavatura nell'ultimo tratto del tracciato, ma nessuno è riuscito a fare meglio di lui. Neppure il Signore del Super-G, Hermann Maier che comunque ritorna sul podio a cinque cerchi ad otto anni di distanza dal successo di Nagano. E anche per il campione di Flachau, visto quello che ha passato negli ultimi anni, è un risultato che sa di leggenda. Solo 13 centesimi li hanno divisi all'arrivo. Poco, niente tra due enormi protagonisti che si avviano a chiudere nel migliore dei modi due carriere altrettanto immense. Sul terzo gradino del ... (continua)

[ 16/02/2006 ] - Domani, tempo permettendo, la combinata femminile
Tornano in scena domani le ragazze del circo bianco che tra S. Sicario e Sestriere si contenderanno il titolo olimpico di combinata. Una gara che, in condizioni normali, vivrebbe quasi esclusivamente sul dualismo Kostlelic - Paerson ma... ci sono dei ma. Innanzitutto bisognerà valutare le condizioni della croata, costretta a riposo negli ultimi giorni per un preoccupante innalzamento della pressione e conseguente tachicardia. La campionessa di Zagabria domani farà il possibile per presentarsi al cancelletto e difendere il titolo conquistato quattro anni fa a Salt Lake City dall'attacco della svedese, che punta senza mezze misure a completare l'enplein di cinque medaglie in questi Giochi. La prima l'ha già conquistata nella discesa e domani, a meno di errori, è sinceramente parecchio difficile immaginarla al di fuori del podio. Ma l'incognita della salute della Kostelic non è l'unica variabile "pazza" alla vigilia della gara. Queste Olimpiadi (Ligety docet) hanno insegnato che non esistono pronostici scontati e anche se la carta non lascia loro molte chance, le austriache (guidate da Hosp e Schild) e le americane (Mancuso e una ristabilita Kildow) potrebbero dare la zampata giusta per issarsi sul trono olimpico. L'insidia delle due manche di slalom potrebbe però giocare brutti scherzi a qualche nome grosso e da sempre questa disciplina premia anche chi sa sciare con prudenza giovandosi di eventuali errori altrui: fondamentale l'esperienza e chissà mai che una "vecchia volpe" come Martina Ertl non ritrovi d'un tratto la brillantezza dei bei tempi per chiudere con un'altra medaglia la sua lunghissima carriera. Ultima incognita da analizzare è quella del meteo. Anche per domani infatti sembra che le condizioni a San Sicario possano non essere le migliori per la disputa della discesa. Quel che è certo, ed il responsabile Atle Skaardal ci ha tenuto a ribadirlo oggi, è che in ogni caso domani lo slalom si correrà domani sera; la discesa invece, se in mattinata le ... (continua)

[ 14/02/2006 ] - Combinata:dopo la discesa guida Miller, Fill terzo
Bode Miller ha sferrato la sua zampata. Nella discesa della combinata maschile il ventottenne di Franconia ha fatto segnare il miglior tempo precedendo di oltre tre decimi l'elvetico Didier Defago e di 86 centesimi l'azzurro Peter Fill. Un primato mai in discussione quello dell'americano lungo i quasi tre chilometri della Kandahar Banchetta; un primato che lo investe del ruolo di favorito d'obbligo in vista dello slalom serale. Molto sensibile infatti il suo vantaggio nei confronti degli altri diretti avversari: Rainer Schönfelder si ritrova a 1,66, un insicuro Benni Raich poco oltre i due secondi insieme a Ivica Kostelic mentre Giorgio Rocca non ha convinto appieno accumulando oltre tre secondi di distacco che lo posizionano in trentunesima posizione, subito davanti a Ted Ligety. Tutto quindi è nelle mani dello "spaghetti cowboy": negli ultimi appuntamenti ha dimostrato di essere sulla via della riappacificazione con lo slalom dopo un 2005 in cui è riuscito a raccogliere solo uscite ed inforcate. Si sa che quando l'americano è in pista non c'è mai niente di scontato ma il sostanzioso vantaggio sugli specialisti e i nove e undici decimi di margine su Svindal e Walchhofer sembrano veramente tanti. Positiva per quanto riguarda i colori azzurri la prova di Peter Fill: per il ventitreenne di carabiniere di Castelrotto un ottimo terzo posto che gli potrebbe permettere ancora un piazzamento decisamente positivo al termine dello slalom. Prova di slalom che si annuncia davevro interessante: i vari Raich, Schönfelder, Rocca, Ligety e Kostelic andranno a tutta nel tentativo di accumulare la pressione sulle spalle di Miller mentre a giocare da outsider potrebbe essere lo sloveno Andrej Sporn, settimo al termine della discesa e più che buon slalomista. Pare proprio che in queste olimpiadi le soprese non siano finite, l'impressione è che a partire dalle 17 ce ne potrebbero essere delle altre. (continua)

[ 13/02/2006 ] - Domani la combinata, Aamodt vuole esserci
Il programma olimpico prevede per domani l'assegnazione della seconda medaglia per quanto riguarda lo sci alpino. La disciplina è quella della combinata, specialità che, dopo l'abbandono dei grandissimi polivalenti come Zurbriggen, Girardelli e Mader, vive da qualche anno sul difficile equilibrio tra slalomisti e discesisti: nella maggior parte dei casi i primi si ritrovano avvantaggiati per il maggior distacco che riescono ad infliggere ai meno specialisti dei rapid gates nel corso delle due manche a loro disposizione. La gara di domani prevede infatti la disputa di una discesa libera alle ore 12 seguita da due manche di slalom sulla pista intitolata a Giovannino Agnelli alle ore 17 e 19.30.Un'appuntamento che almeno sulla carta sembra quasi predestinato a veder trionfare il ventisettenne austriaco Benjamin Raich. E' lui il naturale favorito di questa disciplina, ma questo inizio di Olimpiade ci ha spesso insegnati che nessun pronostico è davvero scontato: e se dopo Manninen nella combinata nordica e Ahonen nel salto dal trampolino toccasse al campione della Piztal non riuscire a confermarsi sul tracciato Olimpico? Dati alla mano insidie e avversari non mancano, a partire dall'americano Bode Miller che se dovesse riscoprire la giusta vena tra i paletti snodati potrebbe davvero uccidere la gara; per lui sarebbe quasi un'impresa finire lo slalom ma va ricordato che la pista del Sestriere è l'ultima in ordine di tempo ad averlo visto vincitore e la storia potrebbe proporre un clamoroso ritorno. E poi c'è Giorgio Rocca. Il carabiniere livignasco non parte forse tra i principali favoriti ma nelle ultime settimane ha messo in mostra progressi davvero significativi nella velocità e il settimo posto staccato nella prova odierna ne è chiara testimonianza. Nello slalom, a meno di incidenti, è una spanna sopra tutti gli altri e solo lo stesso Raich ha dimostrato di poterne reggere il passo in singole manche. Da non dimenticare poi il lungagnone norvegese Aksel Lund ... (continua)

[ 04/02/2006 ] - Rienda Contreras e Paerson: un trono per due
Vittoria per due nel secondo gigante di Ofterschwang con il primo posto pari merito per la trionfatrice di ieri, la spagnola Maria Rienda Contreras, e la capoclassifica di specialità, la svedese Anja Paerson. La prima manche aveva riproposto una sorta di replica di quanto visto nella giornata di ieri con la Rienda a condurre sulla scandinava di Tarnaby nonostante un margine leggermente più risicato rispetto alla gara precedente. Dietro di loro le giovanissime Julia Mancuso e Michaela Kirchgasser avevano dato ulteriore conferma del loro ottimo momento tra le porte larghe. Molto positiva conferma era arrivata anche da Nadia Fanchini, nona al termine della prima discesa esattamente come 24 ore prima. Nelle trenta anche Karen Putzer e Manuela Mölgg, rispettivamente ventunesima e ventiduesima; niente da fare invece per Denise Karbon, vittima per la seconda giornata consecutiva di errori nel finale di gara, e per Nicole Gius, Daniela Merighetti e Giulia Gianesini che non sono riuscite a centrare l'obiettivo qualificazione. Seconda discesa decisamente più veloce della prima con la lotta al vertice giocata sul filo dei centesimi. La prima zampata significativa arriva dalla canadese del Quebec Genevieve Simard che grazie a linee esemplari nella parte alta del tracciato si garantiva quanto meno il posto ai piedi del podio superando la ventenne di Filzmoos Michaela Kirchgasser. Ma la ragazza allenata da Heinz Peter Platter ha dovuto ben presto cedere il posto alla più giovane Mancuso, apparsa in grande e costante crescita nelle ultime settimane. Americana in testa dunque, quando alla partenza restano soltanto Pärson e Rienda. La svedese estrae dal cilindro un bel mix di classe e potenza e nonostante un errore a metà tracciato riesce a sopravanzare la fidanzata di Steven Nyman di soli 9 centesimi. La palla passa quindi alla fascinosa andalusa che dimostra di non subire la tensione, trova le giuste linee e le giuste movenze, riuscendo a difendere tutti quei 18 centesimi di ... (continua)

[ 27/11/2005 ] - In scena la prima di Svindal. Staudacher 13°
E' grande Norvegia. Dopo il 2° posto di Aamodt ieri nella discesa libera, Aksel Lund Svindal si è imposto nel superG disputato sulla Mens Olympic di Lake Louise, dopo aver fatto ottimo sesto ieri. Per questo ventitreene "vikingo" poliedrico, la prima vittoria in Coppa del Mondo. Un altro grande polivalente in casa Norvegia? Sul podio ci salgono anche l'austriaco Benjamin Raich 2°, che da una "zampata" in funzione Coppa generale e lo statunitense Daron Rahlves. Sbaglia Hermann Maier e chiude 21°. Bode Miller è indietro anche oggi e termina 18°. Aria di crisi per il "funambolo" del New Hampshire? Ancora bene Kjetil Andre Aamodt 5°, preceduto dall'elvetico Ambrosi Hoffmann 4°: se mettiamo anche la buona prova di ieri di Bruno Kernen, si scorge che la compagine svizzera è in ripresa. Per gli azzurri va un pò meglio rispetto alla libera: Patrick Staudacher, "marcantonio" di Vipiteno è 13°, una prova più che confortante per il Carabiniere altoatesino. "Staudi" sembra finalmente in via di maturazione. Quindi Peter Fill è 20°. Poi a punti anche Alessandro Fattori 27° e Werner Heel 28°. Kristian Ghedina 32° (continua)

[ 24/01/2005 ] - Pescollderungg, Tiezza e Moretti a Schladming
Ecco i convocati per lo slalom speciale di Coppa del Mondo di Schladming, Austria, che si svolgerà domani in notturna: Manuel Pescollderungg, Luca Tiezza e Luca Moretti, si aggiungeranno agli otto atleti che hanno corso Wengen e Kitz (Rocca, Moelgg, Bergamelli, Thaler, Senoner, Schmid, Deville e Perathoner). Dopo la gara si deciderà il quartetto per lo slalom mondiale del 12 febbraio a Bormio: sicuri Giorgio Rocca e Manfred Moelgg. Per gli altri due posti, la "zampata" di Gianchi Bergamelli a Wengen, ha messo il bergamasco nelle condizioni di essere un attimo avanti agli altri. (continua)

[ 12/12/2004 ] - Ingordo Miller! Poi 4° Simoncelli e 5° Deflorian
Davvero insaziabile questo “spaghetti cow-boy”: il funambolo del New Hampshire vince anche il gigante della Val d’Isere e conferma sempre più la leaderschip nella classifica generale di Coppa del Mondo. 4° dopo la prima manche riesce a salire sul gradino più alto del podio dopo una eccellente seconda sessione. Miller strabilia per la sicurezza con cui doma i tracciati di ogni disciplina, e pare davvero imbattibile, nonostante Lasse Kjus e Herman Maier siano in forma e non sembrano proprio intenzionati ad alzare bandiera bianca a metà dicembre. Lasse da Siggerud conclude ottimo 2° e 3° invece Herminator, che ha deciso di differenziare marca di scarponi vuoi per il gigante e vuoi per le discipline veloci, facendo scoppiare una guerra tra le ditte per questa anomala decisione. E dietro al podio dei tre fuoriclasse? La zampata della “banda Bottero” arriva puntuale: niente podio in Val d’Isere, ma due grandissime notizie giungono dalle nevi transalpine: 4° si classifica il poliziotto di Rovereto Davide Simoncelli, che grazie a questo risultato e anche al 7° tempo di Beaver Creek dimostra di andar forte anche fuori dalla Val Badia, e splendido 5° Mirko Deflorian. Il Finanziere della Val di Fiemme, autore nei giorni passati di una doppietta a Levi in Coppa Europa, pennella una seconda manche da incorniciare. Al terzo gigante in Coppa del Mondo (18° l’anno scorso all’esordio a Kranjsac Gora e non classificato per la prima manche quest’anno a Soelden) compie un' impresa: 24° al termine della prima manche, stacca il miglior tempo nella seconda! Classe e carattere per questo giovanotto trentino. Arretra posizioni nella seconda manche e finisce 13° Max Blardone. Quindi in classifica Alberto Schieppati 17° e Peter Fill 19°. Non classificati per la seconda manche: Arnold Rieder, Alessandro Roberto, Michael Gufler, Manfred Moelgg e Giorgio Rocca. (continua)

[ 14/02/2004 ] - Belva-Maier: zampata vincente a Sankt Anton!
(Sankt Anton, Aut). La potenza è nulla senza controllo. Così recita una famosa pubblicità. Nel caso di Hermann Maier, aggiungiamo a potenza e controllo, anche una classe da vendere. Herminator vince alla grande la discesa libera di St.Anton, davanti a un plotone di austriaci: Steff Eberharter, Johann Grugger, Klaus Kroell (in coabitazione con il norvegese Bjorne Solbakken), Hans Knauss e Michael Walchhofer. Il "maialone di Flachau" disegna linee pazzesche sul serpentone di curve angolate della Karl Schranz. Ha già vinto la coppetta del super-g con ben due gare di anticipo, e con i 100 punti conquistati questa mattina distacca di 69 lunghezze su Benjamin Raich. Anche Steff comunque si fa sotto: è 3° in classifica generale a neanche 100 punti da Hermann. La pista tirolese è un teatro difficile, nonostante il manto nevoso non sia dei più gelati. E gli azzurri? Oggi non brillano i jet di Alberto Ghidoni e Much Mair, nonostante in parecchi siano a punti: Il migliore è il parmigiano Alessandro Fattori che chiude 19°, ma stava andando con un treno fino all'ultimo intermedio prima di mettersi di traverso all'ingresso di una dei tanti isidiosissimi curvonui. Poi 20° Roland Fischnaller, 22° Peter Fill, 24° Patrick Staudacher, 27° Kristian Ghedina, 28° Erik Seletto. 36° Michael Gufler e Kurt sulzenbacher non ha finito la gara. (continua)


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