Ciao a tutti..nel 2008 sono ricorsi i 10 anni dal ritiro di Albertone; nell'anno che sta per giungere ricorreranno i 10 anni dal ritiro di Debora........ In questi anni sono cresciuti e maturati diversi campioni, alcuni hanno abbandonato, altri hanno smesso per infortuni, altri ancora oggi arrancano per ritrovare quegli stimoli che li portarono in alto in passato..... ma in questi 10 anni chi pensate siano stati gli Alfieri dello sci alpino italiano dopo il ritiro degli inimitabili Tomba e Compagnoni?
Never can say goodbye
Modificato da - nikita.anto in data 30 dic 2008 18:59:52
Appunto, INIMITABILI. Quindi, a costo di sembrare lapidario, nessuno, ma proprio nessuno, può essere minimamente accostato ai due super fuoriclasse dello sci italiano. Naturalmente con tutto il rispetto che porto per gli altri. Grandi atleti, ma per essere dei fuoriclasse, c'è bisogno di altro. In poche parole: "La classe o ce l'hai o non ce l'hai", non ci sono mezze misure!
ciao! beh... non dimentichiamoci che ci sono stati ancora isolde kostner e kristian ghedina a far valere la squadra italiana con grandi risultati nelle discipline veloci. certo campionissimi come alberto e deborah non si trovano facilmente... però ci sono stati e ci sono diversi spunti per poter rispondere al quesito...
denise Karbon - lo scorso anno fantastica karen Putzer - in grado di arrivare terza nella generale dietro a Kostelic e Paerson (e scusate se è poco...) con il miglior punteggio totale per un'italiana nadia Fanchini - che diventerà la protagonista dei prossimi anni elena Fanchini e daniela Ceccarelli - medaglie pesanti in occasioni importanti manu Moelgg - altra ragazza certa per il futuro
giorgio rocca - grande in slalom e ancora vispo... manfred moellg - esploso lo scorso anno e in grado di essere ancora protagonista ora e in futuro peter Fill - 2 anni fa stagione spettacolo max Blardone e davide Simoncelli - ottimi risultati in gigante
esaminate e ditemi se questi atleti/e non sono stati gli Alfieri dello sci alpino italiano...
Certo Max, sono ottimi atleti, che stanno dimostrando un ottimo rendimento (aggiungerei anche Innerhofer e Heel, oltre allo Staudacher dorato), però come diceva Ibrtg, non ci sono più stati, e probabilmente non ci saranno mai, atleti a quei livelli. Nemmeno la Kostner e Ghedina sono secondo me paragonabili all'Albertone e alla Debby, ma proprio perchè loro erano su un altro pianeta, e penso che a livello mondiale i campioni sui loro livelli siano da contare sulle dita di una mano.
eh si..d'accordo con Rega e Ibrtg abbiam tantissimi campioni..ma fuoriclasse come Tomba e Debby..sono rari, speriamo ne arrivino ancora però poi loro erano "personaggi" anche fuori dallo sci e pure questo conta molto!! anche gente che non sa nulla di sci li conosce!!!!!
il mio discorso è un po ampio.... in campo femminile le sorti della squadra furono affidate alla già affermata Kostner che garantiva il presente e il futuro sembrava dovesse essere costituito da un gruppetto di talentuose gigantiste capitanato dalla Putzer con Karbon,Gius,Bachmann e Planatscher.
Karen diventa realtà, vince la sua prima gara davanti a Puccy Merlin proprio a pochi mesi dal ritiro di Debora; le altre gara dopo gara si affermano tra le migliori.
La Bachmann esplode con una splendida manche al Sestriere infortunandosi poi nella seconda e da quel momento non riuscirà mai più a ripetersi fino al ritiro.
Maddalena Planatscher non riesce ad avere i risultati che il suo talento le permetteva di poter cogliere e ora per infortuni, ora per le difficili condizioni delle piste date dai pettorali proibitivi,vede spegnere le speranze in una sua affermazione ad alti livelli.
Karbon e Gius alternano prove eccellenti a cadute e recuperi;alle olimpiadi di Salt Lake in uno degli slalom più brutti della storia e con pettorali proibitivi segnano dei tempi pazzeschi prima di finire sulla neve....si parla di poca esperienz,.... in realtà il loro fisico esile non combacia con il talento naturale di cui son dotate e le fasce muscolari delle avversarie hanno la meglio su di loro....poi ci si mettono di mezzo gli infortuni e la loro fiamma pian piano si assopisce.La Gius ottiene un podio anche in slalom ma niente di più.
Karen vince in gigante e gara dopo gara lotta per la coppetta di specialità con Nef e Paerson..... arrivano le medaglie a Sank Anton. Nella stagione 2002-2003 giunge seconda dietro alla croata Kostelic nella generale (prima e unica italiana a finire sul podio della graduatoria generale), terza in quella di superg e seconda in quella di gigante, chiusa dietro alla Paerson prima per un solo punto di vantaggio. Arrivano gli infortuni anche per lei e lunghi e tormentati anni di assenza dalle gare e altalenanti presenze la accompagneranno alla ricerca della forma migliore, sino all'inaspettata vittoria del 2007 a Cortina .... ancora oggi gareggia ma ormai solo in gigante. Nel 2003 in gigante centra il podio una semisconosciuta Daniela Merighetti che avrà futuro nella velocità.
In slalom solo ultimamente con la Costazza si ha qualche soddisfazione.
Per quanto riguarda il settore velocità, la Kostner diventa per ben 2 volte regina della discesa aggiudicandosi consecutivamente nel 2001 e nel 2002 la coppetta di specialità. Tantissime vittorie e piazzamenti coronano la sua carriera; ottiene medaglie ai mondiali e alle olimpiadi e purtroppo in quello che sembra essere il suo anno migliore con piazzamenti in 3 discipline, cade rovinosamente nella pista che l'ha vista più volte sul gradino più alto:l'Olympic Downill di Lake Louise in Canada .Da quel momento i risultati si fanno difficili e lascia lo sci proprio nell'anno olimpico annunciandolo felicemente per il suo stato di gravidanza.In questi anni si ritira la Perez e la seconda punta diventa la Ceccarelli che vince inaspettatamente l'oro nel superg olimpico americano.........risultati si otterranno poi da Recchia ed Elena Fanchini ma anche loro saranno parecchio sfortunate.
La stagione 2007/2008 vede il ritorno in grande spolvero della Karbon che vince quasi tutte le gare di coppa di gigante e si aggiudica la coppa di specialità.La Gius ritrova gli stimoli e si afferma la Moellg,crescono le giovani. Oggi il futuro sembra affidato a Nadia Fanchini per la velocità e a Manuela Moellg nelle discipline tecniche...
orbene penso che l'alfiere del dopo-Debora in campo femminile sia Isolde.....un'atleta splendida, costante e quasi sempre ai vertici
Never can say goodbye
Modificato da - nikita.anto in data 31 dic 2008 00:42:56
per me resta uno dei migliori 10 discesisti di sempre.
direi che e' proprio cosi', anzi, per me ghedo e' un fuoriclasse, sfortunato, ma pur sempre fuoriclasse, dopo l' incidente che ha subito nel 1991 penso che in pochi sarebbero riusciti a portare a casa i risultati che ha portato lui...
il mio discorso è un po ampio.... in campo femminile le sorti della squadra furono affidate alla già affermata Kostner che garantiva il presente e il futuro sembrava dovesse essere costituito da un gruppetto di talentuose gigantiste capitanato dalla Putzer con Karbon,Gius,Bachmann e Planatscher.
Karen diventa realtà, vince la sua prima gara davanti a Puccy Merlin proprio a pochi mesi dal ritiro di Debora; le altre gara dopo gara si affermano tra le migliori.
La Bachmann esplode con una splendida manche al Sestriere infortunandosi poi nella seconda e da quel momento non riuscirà mai più a ripetersi fino al ritiro.
Maddalena Planatscher non riesce ad avere i risultati che il suo talento le permetteva di poter cogliere e ora per infortuni, ora per le difficili condizioni delle piste date dai pettorali proibitivi,vede spegnere le speranze in una sua affermazione ad alti livelli.
Karbon e Gius alternano prove eccellenti a cadute e recuperi;alle olimpiadi di Salt Lake in uno degli slalom più brutti della storia e con pettorali proibitivi segnano dei tempi pazzeschi prima di finire sulla neve....si parla di poca esperienz,.... in realtà il loro fisico esile non combacia con il talento naturale di cui son dotate e le fasce muscolari delle avversarie hanno la meglio su di loro....poi ci si mettono di mezzo gli infortuni e la loro fiamma pian piano si assopisce.La Gius ottiene un podio anche in slalom ma niente di più.
Karen vince in gigante e gara dopo gara lotta per la coppetta di specialità con Nef e Paerson..... arrivano le medaglie a Sank Anton. Nella stagione 2002-2003 giunge seconda dietro alla croata Kostelic nella generale (prima e unica italiana a finire sul podio della graduatoria generale), terza in quella di superg e seconda in quella di gigante, chiusa dietro alla Paerson prima per un solo punto di vantaggio. Arrivano gli infortuni anche per lei e lunghi e tormentati anni di assenza dalle gare e altalenanti presenze la accompagneranno alla ricerca della forma migliore, sino all'inaspettata vittoria del 2007 a Cortina .... ancora oggi gareggia ma ormai solo in gigante.
In slalom solo ultimamente con la Costazza si ha qualche soddisfazione. L'unico exploit appartiene ad un allora semisconosciuta Daniela Merighetti che in seguito avrà futuro solo nella velocità.
Per quanto riguarda proprio il settore velocità, la Kostner diventa per ben 2 volte regina della discesa aggiudicandosi consecutivamente nel 2001 e nel 2002 la coppetta di specialità. Tantissime vittorie e piazzamenti coronano la sua carriera; ottiene medaglie ai mondiali e alle olimpiadi e purtroppo in quello che sembra essere il suo anno migliore con piazzamenti in 3 discipline, cade rovinosamente nella pista che l'ha vista più volte sul gradino più alto:l'Olympic Downill di Lake Louise in Canada .Da quel momento i risultati si fanno difficili e lascia lo sci proprio nell'anno olimpico annunciandolo felicemente per il suo stato di gravidanza.In questi anni si ritira la Perez e la seconda punta diventa la Ceccarelli che vince inaspettatamente l'oro nel superg olimpico americano.........risultati si otterranno poi da Recchia ed Elena Fanchini ma anche loro saranno parecchio sfortunate. La stagione 2007/2008 vede il ritorno in grande spolvero della Karbon che vince quasi tutte le gare di coppa di gigante e si aggiudica la coppa di specialità.La Gius ritrova gli stimoli e si afferma la Moellg,crescono le giovani. Oggi il futuro sembra affidato a Nadia Fanchini per la velocità e a Manuela Moellg nelle discipline tecniche...
orbene penso che l'alfiere del dopo-Debora in campo femminile sia Isolde.....un'atleta splendida, costante e quasi sempre ai vertici
Complimenti nikita, analisi bella e accurata
Nb: Pero' la dada arrivo' 2. in Gigante, in slalom fece risultati ma solo fuori dalle 15
azz Nikita, tanto di cappello ..... non sospettavo che in Ogliastra ci fossero appassionati di storia dello sci agonistico preparati come te .... aiò !!!
Il rimpianto maggiore è per Giorgio Rocca... senza l'infortunio dell'autunno 2006 avrebbe potuto essere il numero 1 in slalom per 3-4 stagioni Tra il 2005 ed il 2006 aveva acquisito sicurezza e personalità da campione a Levi a novembre 2006 aveva dimostrato di aver superato lo choc da medaglia olimpica mancata ed era di nuovo molto competitivo
Francamente non ho mai condiviso la sua scelta di puntare sulla polivalenza, alla sua età ben difficilmente sarebbe diventato uno in grado di vincere la Coppa del Mondo...
azz Nikita, tanto di cappello ..... non sospettavo che in Ogliastra ci fossero appassionati di storia dello sci agonistico preparati come te .... aiò !!!
ahaahha comunque non sono ogliastrino ma campidanese
per quanto riguarda il settore uomini, Kristian Ghedina ereditava la fascia di capitano per esperienza dopo Albertone. Le discipline veloci facevano capo proprio a Ghedo accompagnato dal veterano Runggalldier, punti di riferimento per un folto gruppo di ragazzi che facevano manbassa in Coppa Europa, ma che arrancavano in Coppa del Mondo. Di questo gruppo facevano parte:Galli,Seletto,Fishnaller,Feller,Staudacher,Sulzenbacher,Fattori,Cattaneo,Berbenni . Seletto e Cattaneo a dicembre 98 vanno insieme sul podio, ma gli infortuni e la mancanza di condizione comprometteranno la loro carriera. Nel 2000 a distanza di 12 anni dall'ultimo podio tutto italiano(Mair,Piantanida, Perathoner) l'Italia si replica nella discesa della Val d'Isere con Fattori ,Ghedina,Fischnaller. Fattori continuerà la sua striscia positiva collezionando podi e piazzamenti,mentre Fischnaller non riuscirà più ad imporsi al altissimi livelli. Feller, Galli e Berbenni deludono. In seguito si farà strada Sulzenbacher che acciuffa il podio in due occasioni e comincia a frequentare le posizioni di rilievo; Kurt poi si infortuna,i bilanci del team lo mettono fuorisquadra e il suo precupero stenta, benchè la passione lo porti ancora oggi a gareggiare . Staudacher azzecca l'exploit laureandosi campione di superg ai mondiali di Aare nel 2007 ma non riuscirà a ripetersi. Oggi crescono e solidificano le basi Fill,Heel ed Innerhofer che hanno già un ricco palmares e promettono bene per il futuro. Per quanto riguarda le discipline tecniche , Patrick Holzer ereditava le sorti del gigante e accanto a lui crescevano i vari Cogoli,Roberto,Ploner,Blardone e Simoncelli . Questi ultimi 2 si dimostrano ad alti livelli con podi, vittorie e piazzamenti, ma le caratteristiche della loro sciata non si adeguano alla diversità delle piste di gara e non riescono ad ottenere ancora oggi ciò che vorrebbero. Cogoli si ritira, Roberto e Ploner lottano con gli infortuni.In questi anni una nuova generazione di gigantisti viene su con Schieppati e Moellg, e proprio quest' ultimo ,oggi, è la nostra punta di diamante delle discipline tecniche ;sul podio sia in coppetta di gigante e soprattutto vincitore di quella di slalom nella scorsa stagione. Per quanto riguarda proprio lo slalom il fututo nel primo "post-Alberto" faceva capo ad una coppia di atleti :Giorgio Rocca e Matteo Nana che gareggiavano anche in gigante ma prediligevano i pali stretti, accanto a loro i fratelli Bergamelli,Fabrizio Tescari e Angelo Weiss,quest'ultimo capace di imporsi nella stagione 99/2000 nello slalom di Chamonix. Nana non riesce a tenere il passo,Giorgio Rocca diventa pian piano un vero campione, colleziona vittorie su vittorie e nella stagione 2005/06 diventa imbattibile..... riporta le folle ai parterre.......... alle olimpiadi la gara più attesa e la sua...a poche porte dalla partenza cade rovinosamente e ammotulisce l'Italia che riponeva in lui le sorti dell'intero team, incapace di mettere un atleta sul podio nelle olimpiadi di casa. Giorgio da quel momento sembra aver perso lo smalto,ma lo ritrova dopo poco tempo per poi dedicarsi al sogno della polivalenza.Un infortunio interrompe la sua striscia positiva ma ancora oggi gareggia in netto recupero nelle posizioni di testa.....
io penso che benchè il personaggio di Ghedo sia stato molto forte(pensate alla particolarità del capriolo o alla sua spaccata in volo a Kitz) Giorgio sia l'alfiere italiano del post-Tomba, l'unico capace di portare cosi tante persone ai parterre ad attendere il suo arrivo e l'unico ad essersi mantenuto costante ai vertici di una specialità.
Never can say goodbye
Modificato da - nikita.anto in data 31 dic 2008 15:37:48
Nadia Fanchini se non si mette in mezzo la sf**a ci regalerà molte soddisfazioni ricordo che a solo 22 anni, per quanto riguarda i maschi un atleta da coppone potrebbe essere Innerhofer mentre altri ragazzi di ottimo livello sono MoelggFill Hell pronti a primeggiare in 2 specialità, un atleta che non è stato menzionato è Spampatti 4 nel gigante vinto da Re Alberto alle olimpiadi di Calgary nell'anno di grazia 1988.