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Sci/La ragazza di Comano ha il proprio staff guidato da Mauro Pini. Sponsor personale è la Raiffeisen

Lara Gut in pista con tante novità

‘Da maggio sono sulla neve e sto lavorando sodo. Voglio crescere e trovare continuità, ma senza pressione’

di Mariano Botta

Su uno schermo della saletta scorrono le immagini dei successi conseguiti da sciatori e snowboarder svizzeri nell’inverno passato. Ricordi che ci tuffano in una realtà che tornerà in primo piano fra qualche settimana. Lanciata in discesa si vede anche Lara Gut, la diciassettenne campionessa di Comano che il 28 dicembre del 2007 ha esordito in Coppa del Mondo. In totale sette presenze con il 3 ° posto nella discesa di St. Moritz (quella dell’ormai famosa capriola finale) e il 5° nel Super-G del giorno dopo. Stagione impreziosita dalla vittoria finale in Coppa Europa (con successi e podi in diverse tappe) e pure il secondo posto nella discesa dei Mondiali juniores. Prestazioni che l’hanno proiettata in nazionale con la presenza assicurata nelle prove di velocità. Intanto però sono cambiate diverse cose.
Cominciamo dal tuo staff personale. « Abbiamo creato una piccola squadra composta in totale da sei persone. Mauro Pini è l’allenatore (continua una collaborazione che era già iniziata qualche anno fa, ndr), mio papà Pauli che ha molti compiti, Barnaba Greppi è lo skiman, Patrick Flaction il preparatore atletico, Norma Tipaldi è la fisioterapista e poi ci sono io» .
Un nuovo capitolo. «È una opportunità che mi ha dato Swiss Ski. Posso lavorare meglio e in maniera più flessibile, nel senso che possiamo anche cambiare in giornata i programmi stabiliti prima a dipendenza delle esigenze. È un bel vantaggio. Quando si è in un gruppo di una quindicina di persone sono cose che non si possono fare» .
Le vacanze sono state brevi.
«Il primo di maggio ho iniziato la preparazione a secco poi una settimana dopo c’è stata la prima uscita sulla neve ed abbiamo continuato con stage in Austria, Italia e poi abbiamo alternato Zermatt e Saas Fee, dove c’è la pista ideale per allenare le discipline tecniche. Abbiamo svolto un grande lavoro di base puntando in modo specifico sullo slalom» .
Hai avuto possibilità di confrontarti con altre sciatrici?
«Sì, proprio per verificare la condizione. Abbiamo così condiviso esperienze con Germania, Finlandia ed anche Austria. Ho pure avuto la possibilità di sciare con Silvan Zurbriggen » .
Con il team elvetico avrai contatti solo all’inizio delle gare? « No. Settimana scorsa sono stata a Zermatt con la squadra per le foto e le interviste e settimana prossima mi allenerò con le compagne della discesa. Poi, a dipendenza da quando inizierò (per il gigante di Sölden a metà ottobre devo passare dalle qualificazioni interne), sarò con il gruppo di Swiss Ski» .
Obiettivi? «Voglio crescere e cercare la necessaria continuità. C’è tanto da fare ancora. Diciamo che vivo alla giornata senza pormi troppi traguardi» .
Ma le ambizioni non mancano.
«Ma le tengo per me. Preferisco non parlarne, non voglio mettermi addosso pressione e nemmeno farmela addossare da altri che aspettano da me grandi cose» .
Da chi? « Dai giornalisti ad esempio... Non quelli ticinesi ci tengo a precisare. C’è chi adora sentirsi addosso la tensione chi invece preferisce evitarla. Voglio lavorare con serenità e calma ed arrivare ad essere competitiva in tutte le discipline » . Il talento c’è, eccome, e la pazienza in questi casi è d’oro.

Enzo Filippini (presidente FSSI), Lara Gut e il presidente della Federazione Banche Raiffeisen Ticino e Moesano avvocato Mario Verga