V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
ctrlf9 |
Inviato - 23 nov 2009 : 09:44:45 Buongiorno a tutti, son piero da venezia e ho 28anni, piccola premessa per far capire bene il mio grado di esperienza e la totale ignoranza dei nuovi sci. Scio da quando avevo 5 anni, ho sciato fino all'età di 16-17anni, l'ultimo paio di sci (che ho tutt'oggi) son dei rossignol (non ricordo il modello, li ho in montagna) alti 198 (o forse di più) dritti come due tavole di legno. Al tempo stavano cominciando ad uscire i carving provai degli atomic del ragazzo di mia cugina ma non mi piaceva come sciata (io sciavo/scio tutt'ora serpentina stretta a scarponi uniti) quando mi dissero che con i carving non si poteva sciare a piedi uniti decisi di passare allo snowboard (visto che dovevo cambiare, ho stravolto!) ho lasciato stare gli sci e tutte le loro evoluzioni fino a l'anno scorso, complice la mia nuova ragazza. Lei sa sciare ma è a livello un pò sopra lo spazzaneve e le cadute son ancora frequenti, ho visto che con lo snowboard faccio difficoltà a seguirla (se cade e devo andarla a prendere, per tirarla su ecc ecc quindi ho rispolverato i vecchi rossignol da 2mt, non vi dico le facce della gente quando li vede , io con questi mi trovo benissimo però forse è arrivata l'ora di cambiare e adattarsi a questo nuovo tipo di sciata. Ho cominciato a leggermi qua e la un pò di info ma ho dei problemi a capire bene che sci prendere sono alto 175 e peso sui 75-80 (80 sotto le feste) vorrei uno sci che mi permettesse di fare curve strette (nel limite dei carving) ma che abbia una dicreta dote anche in velocità (niente gigante, solo se devo fare qualche raccondo di piste) ero intenzionato di prendere dei VÖLKL Racetiger RC Titanium misura o 168 o 173, volevo uno sci non proprio base in quanto spero di entrare subito in confidenza con il nuovo stile di sciata Cosa mi dite?
grazie a tutti e scusate per il post biblico |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
otto piedi |
Inviato - 14 gen 2010 : 10:03:39 ... Io con un paio di Koflach bianchi con le leve arancio... Lo scarpone più comodo e caldo che ho mai avuto (prima dei garmont G2...)!
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ctrlf9 |
Inviato - 13 gen 2010 : 19:56:42 dopo gli spalding ci son quelli di legno con i lacci, pensa che questi son quelli in garage, in soffitta ne abbiamo altrettanti gli atomic li usavo con dei lange pagati un botto perchè erano quelli che usava tomba |
otto piedi |
Inviato - 13 gen 2010 : 10:02:35 ... Ohibò, gli Atomic ARC uguali ai miei ! E nell'ultima foto fan pure capolino un paio di Spalding Alpha se non vedo male ...
... Che tempi ... |
ctrlf9 |
Inviato - 13 gen 2010 : 09:29:03 eccomi tornato dalla montagna il resoconto può essere solo che positivo, ho scoperto di riuscire a sciare ancora come una volta, gli ultimi 2 giorni ho provato a far curve carving ma ho avuto poco successo qualche problema con le punte degli sci che a volte si toccavano(mazza se son larghi davanti) ho provato degli head cxp (mi pare), dei salomon x-wing 178cm(di mia morosa)e i famosi rc 173cm con nessuno dei 3 mi son trovato male, ho notato però che i primi due son molto morbidi, mentre gli rc son duri e li preferisco dovrò cambiare anche gli scarponi perchè 1 son diventati di legno, 2 la scarpetta di è sformata e il piedi mi balla un pò vi lascio con qualche foto di un pò di sci oldstyle che ho stoccato in montagna
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vecchietto |
Inviato - 26 nov 2009 : 15:57:11   Gli ARC di Otto erano stratosfera rispetto ai miei inizi: legno verniciato (anche sotto) senza lamine, legacci per tenere gli scarponi (di cuoi legati) davanti!   Poi ero già passato sulla luna: legni con lamine avvitate e fondo (sì   ). Ma pensando all'indietro non rimpiango nessuno sci che ho avuto, forse un po' gli Alu steel Fischer da 2,10, perchè quando prendevano velocità era duro curvare e frenare!   In un modo o nell'altro ho "smaltito" tutto il vecchio, gli ultimi con il Trocathlon, e resta solo quanto uso ora.   Gli sci hanno fatto progressi tecnici enormi in 50 anni, non approfittarne è solo un po' masochista.   Concordo con Otto che oltre una certa età la fatica di "condurre" bene non è faci8le (lui lo sa come me)  , ma il bello è cambiare e imparare!    |
otto piedi |
Inviato - 26 nov 2009 : 12:24:11 ... Giusto, Chip... Sopra il 60% chiaramente ! O meglio, questo sarebbe l'obiettivo ... E' che con gli sci "dritti" andavo benino, ora mi piacerebbe recuperare una certa "abilità" anche con i carving. Ma non son sicuro che la differenza di "impegno fisico" (= fatica ...) sia tutta dovuta a tecnica & materiali... Mi sa che anche i vent'anni trascorsi qualche responsabilità ce l'hanno ...
Completamente d'accordo anche per quanto riguarda la preparazione, lavorando su tuning e angolo laterale si può davvero cambiare la risposta di uno sci. E questa è una cosa avvertibile anche ben sotto quel 60% ... |
chip63 |
Inviato - 26 nov 2009 : 12:04:09 | Rifiuto il concetto che gli sci sciancrati siano più "facili" di quelli dritti: per applicare i rudimenti dello sci sono più maneggevoli, aiutano a girare con la loro geometria e richiedono senz'altro meno tecnica degli sci dritti (parliamo sempre di fasi iniziali), ma evolvendosi e volendo "sciare e non scendere" io ho trovato che i carving siano fisicamente e tecnicamente più impegnativi degli sci "vecchi".
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ciao Otto sono sostanzialmente d'accordo con quanto dici, hai puntualizzato meglio qualcosa che ho buttato lì in modo piu' generico, però mi permetto di riprendere il paragone con le racchette da tennis:
il concetto e' che dipende da quello che si vuole fare con gli come con le racchette
le racchette di oggi, come gli sci, sono immensamente piu' facili di quelle di una volta e consentono tipi e velocita' di gioco impossibili in passato pero' oltre certi livelli richiedono tecnica e condizioni fisiche e mentali adeguate altrimenti la pallina ti muore a metà rete o finisce sui teloni a fondo campo
idem con gli sci e intendo sci a livello medio/alto, dagli allround top in su: dipende da cosa ci vuoi fare perche' se ci vuoi fare dello sliding o farti portare in giro allora non sono d'accordo con quanto dici (sarà appunto un problema di età, nel senso che ormai me ne accorgo anch'io bene....   )
se invece li vuoi sfruttare diciamo dal 60% in su beh allora il gioco si fa duro e quindi solo i duri possono giocarci....
e, per quanto banale, ricordo che moltissimo dipende da come sono preparati, non so se piu' o meno che in passato, ma oggi uno sci cambia radicalmente in funzione della preparazione delle lamine... |
otto piedi |
Inviato - 26 nov 2009 : 10:27:33 ... Eh, mi sento in dovere di intervenire  ...
Il passaggio "obbligato" agli sci da carving per me è derivato dalla semplice necessità di prendere degli sci nuovi: i miei Atomic ARC gs 195 iniziavano a dare segni di cedimento...Comperati nel '87, sostituiti nel 2003 ... E nel 2003 gli sci che si trovavano in vendita erano solo carving (a parte gli esiti delle ricerche di Franz, ma all'epoca non lo conoscevo ). Io tenni botta per un pò di uscite con gli sci "dritti" cambiando solo scarponi (i miei bei Koflach bianchi erano davvero alla frutta ...), poi mi decisi al grande passo perchè sapevo che gli ARC non avrebbero avuto vita lunga (le lamine erano sottili, sottili ...). Cercai per ogni dove degli sci "vecchio tipo", senza trovarli, poi capitolai alla legge del mercato e... Scoprii un nuovo mondo: per i primi tempi continuai a sciare in sliding e a tentare da autodidatta la scoperta del Carving, ma dovetti capitolare e ricorrere all'aiuto di un maestro... E così mollai del tutto lo sci dritto . E ora mi diverto alla grande, anche se tecnicamente son ancora crudo e la strada per la conduzione è ancora lunga  . Nota: un mio tentativo di "revival" di sciata con sci dritti si chiuse con un volo da paura, in quanto la diversa dinamica del carving già mi condizionava e la tecnica, seppur di poco, era cambiata! Così inclinarsi troppo con uno sci stretto e senza piastre fu un attimo, lo scarpone toccò la neve dura e... Via di valzer orizzontale !
Detto ciò, ho ancora in cantina i miei ARC gialli . E ho pure un fratello, "capatosta" almeno quanto me , che continua a sciare con dei Blizzard Thermo da 195... Quelli viola e verdi, per capirsi. Ho tentato di fargli provare i carving, ma non ce n'è... E d'altra parte, se a lui piace sciare così non vedo perchè doverlo costringere ad un cambio. L'unica obiezione sensata che mi viene in mente è che, nel caso uno volesse darsi una "rinfrescata" alla tecnica, non potrà mai trovare un maestro "old style" ... Rifiuto il concetto che gli sci sciancrati siano più "facili" di quelli dritti: per applicare i rudimenti dello sci sono più maneggevoli, aiutano a girare con la loro geometria e richiedono senz'altro meno tecnica degli sci dritti (parliamo sempre di fasi iniziali), ma evolvendosi e volendo "sciare e non scendere" io ho trovato che i carving siano fisicamente e tecnicamente più impegnativi degli sci "vecchi". Oh, sottolineo: considerazione personalissima di un quarantacinquenne in discreta forma che fa 15 uscite all'anno, quando tutto va bene  ... |
eugenio |
Inviato - 25 nov 2009 : 21:02:35 | marco rossi ha scritto: [ Abbiamo un po di magazzino di attacchi e materiale vario che negli anni abbiamo comprato o accumulto proprio per avere i ricambi e avere si degli sci vecchi o anziani ma sempre in perfetto ordine.
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Ecco come fare a sgombrare la cantina di qualche pezzo retrò... ottima idea!!! un giorno posto qualche dettaglio di quello che mi si è accumulato e vediamo se può interessare   |
marco rossi |
Inviato - 25 nov 2009 : 20:32:34 | chip63 ha scritto:
caro marco rossi, sono di rovigo ma ho studiato prima a ferrara e poi a bologna... e se c'e' una cosa che ho apprezzato tanto dello spirito emiliano (e che mi manca) e' proprio quella filosofia del vivi e lascia vivere che magari non e' sempre facile applicare.... quindi figurati se voglio imporre le mie idee... se per caso ho dato quella impressione me ne scuso, per carità...
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Chip ma stai scherzando??? Non hai dato nessuna impressione impositiva... ci si scambia idee e basta con molta tranquillità.
Per DANI, grazie del doveroso appunto sulla manutenzione e stato d'uso dei materiali al fine di prevenire spiacevoli conseguenze, anche perchè quello che scriviamo lo leggono tutti, ma come ho scritto facciamo uscita una volta all'anno con le assi e sono tutte perfettamene in ordine (tenerli in ordine è un culto per me)lo scarpone però non è quello di una volta ma l'attuale. Abbiamo un po di magazzino di attacchi e materiale vario che negli anni abbiamo comprato o accumulto proprio per avere i ricambi e avere si degli sci vecchi o anziani ma sempre in perfetto ordine. |
franz62 |
Inviato - 25 nov 2009 : 16:34:42 Viti strappate se li stringi bene si riesce anche da nuovi.  |
magimail |
Inviato - 25 nov 2009 : 16:00:04 Per dirla alla tex Willer, Dani, (non so se il buon vecchio fumetto accompagnava anche i ragazzi del Ticino...) :"Parole Sacrosante, Pard!" Perchè le plastiche - e tu uomo/attrezzo lo sai bene- iniziano la loro lenta e inarrestabile cristallizzazione dopo soli tre anni, figurarsi dopo 12.... Ogni tanto capita, come l'anno scorso su al Boe', di cominciare a vedere pezzi di plastica arancio/Tecnica (non me ne voglia il costruttore, ma in particolare a quel modello succedeva)sparsi in pista, come i rottami dopo un incidente stradale, e dopo un dosso trovare il malcapitato di turno che a piede nudo cerca - pericolosamente- di riguadagnare quote più basse. E vorrei con una sonda guardare dentro il meccanismo di un attacco della stessa età...Grasso che non c'è più, molle ruggini, granelli di sabbia sparati durante il trasporto sul portasci...Buon lavoro per gli ortopedici ... Ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, per cui... |
dani1965 |
Inviato - 25 nov 2009 : 13:41:20 | marco rossi ha scritto:
Io come tutti o molti mi sono per così dire evoluto nei materiali ma ho sempre tenuto i miei vecchi sci.
Ora non voglio accendere la miccia di un discorso troppo complesso che tra l'altro non è al centro di quanto stiamo dibattendo, tuttavia non capisco perchè qualcuno dice che chi scia con materiali di vecchio stampo (per così dire) faccia una scelta sbagliata o sia fuori moda o altro.... Io dico che si scia punto !!! Con qualunque materiale e quelli che commentano qualcuno che ha una tecnica efficace ma non aggiornata o uno sci vecchio secondo me fa una valutazione e un commento sbagliato. ...
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D'accordissimo, basta che la vetustà dell'attrezzo non metta in pericolo la propria sicurezza e/o quella di altri: scarponi che si aprono come cozze in pista (voi ridete, ma scena già vista...), attacchi che si rompono, viti strappate...
Già, perché se parliamo di sci "antecarving" parliamo di modelli che oramai hanno 12-14 anni...
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brunodalla |
Inviato - 25 nov 2009 : 10:36:05 chip, figurati se avevi bisogno di chiarire il tuo pensiero , soprattutto perchè non ci ho mai ravvisato alcun intento polemico. anzi, sono io a chiedere scusa se mi sono intromesso con una questione "filosofica", di cui forse sarebbe più interessante parlare in un'altra discussone, non in questa dove l'amico ctrlf9 ha chiesto una importante spiegazione. |
chip63 |
Inviato - 25 nov 2009 : 08:51:22 permettemi un intervento diciamo "chiarificatore" o di rettifica, no perche' gia' intervengo abbastanza poco o a intermittenza, ci manca solo che mi metta a fare polemiche o a rompere...
- per quanto riguarda ctrlf9 ribadisco quanto detto ma mantenendolo a livello di indicazione, di consiglio, anche sulla scorta dell'esperienza personale; io iniziai con uno smu (che manco sapevo cosa volesse dire all'epoca) Atomic for Intersport da 190cm e, pian piano, mi arrampicai fino agli ultimi Rossignol 4S Vas Quartz dell'era Tomba lunghezza 2.03, fiero di avere aste così lunghe... dopo qualche anno di quasi stop per la nascita di mia figlia mi accostai ai nuovi "carver" con qualche dubbio ma anche con una certa curiosita' e fin dalle prime sciate capii subito che non sarei mai piu' tornato indietro....ho anche qualche amico, inizialmente un po' renitente, cui mi sono permesso di consigliarlo e nessuno che io sappia dopo aver provato i nuovi sci e' mai nemmeno piu' tornato sull'argomento dei vecchi...neanche per idea....
- questo non vuole assolutamente dire che io (che sono del '63) come tanti altri non provi ogni tanto un filino di nostalgia per che so il cerimoniale di partenza della 500, lo spinterogeno della 128, la Wilson Kramer Pro-Staff di SuperMac o magari i vecchi dischi in vinile....penso sia nella natura umana, al punto che ci sono anche quelli che ci creano dei business su queste cose....concentrandomi potrei fare tantissimi esempi....ma altrettanto realisticamente questo, almeno nella mia testolina, non vuol dire che io rimpianga veramente le auto di una volta, gli sci di una volta, le racchette da tennis di una volta, le macchine da scrivere di una volta, i rasoi di una volta... magari in certi casi trovo difficile distinguere tra la mancanza di certe cose dimenticate o superate nel tempo e il rimpianto per il tempo che passa inesorabilmente....
- apprezzo moltissimo, forse non l'ho fatto capire bene, l'intervento del Brunone che del resto stimo non solo per questo....e ne capisco perfettamente (spero almeno) la filosofia anti-condizionamenti, soprattutto se questi sono dettati dalla volonta' piu' o meno esplicita o consapevole di seguire le mode e le tendenze in atto semza ragionarci su, senza attivare le sinapsi.... personalmente e' una battaglia che devo combattere ogni giorno, persa in partenza sia con la moglie che - purtroppo - con mia figlia, immerse peraltro in un contesto sociale molto pesante da questo punto di vista, in cui purtroppo conta' sempre di + l'apparire che l'essere..... personalmente lo ritengo uno dei drammi del giorno d'oggi ma mi fermo qui....
- da ultimo sono per la libertà totale, piena, incondizionata....fino al punto ovviamente in cui non si viola quella degli altri e i loro diritti... questo ovunque, in particolare sulle piste da sci, nei forum e nella gestione del proprio portafoglio..... quindi magari mi permetto di dare qualche consiglio perche', nel caso specifico ritengo che l'evoluzione dei materiali e delle attrezzature soprattutto nello sport sia stata evidentissima e vada per quello che e' possibile sfruttata ma lungi da me anche solo l'idea di biasimare o di compatire chi sceglie di usare ancora i vecchi sci o che so le racchette da tennis in legno....
caro marco rossi, sono di rovigo ma ho studiato prima a ferrara e poi a bologna... e se c'e' una cosa che ho apprezzato tanto dello spirito emiliano (e che mi manca) e' proprio quella filosofia del vivi e lascia vivere che magari non e' sempre facile applicare.... quindi figurati se voglio imporre le mie idee... se per caso ho dato quella impressione me ne scuso, per carità...
ma rimango convinto che scegliere un nuovo paio di sci non sia necessariamente una scelta consumistica, sono anzi convinto che si tratti di una chiara conferma che spesso il progresso tecnologico e della conoscenza porti a risultati che ci agevolano nella vita quotidiana, nel lavoro, a casa come nello sport....
ma niente obblighi, per carità......
scusate il pistolotto
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