V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
FantaskiNews |
Inviato - 08 dic 2007 : 20:24:58 La Janyk vince una discesa assurda. Così non va. di Luca Perenzoni
Non ce ne vorrà a male la generosa e simpatica Britt Janyk se non si spenderanno troppe parole di elogio per la sua prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo, un successo che segue di pochi giorni il primo podio conquistato nella precedente tappa di Lake Louise. Una settimana indimenticabile per la canadese che in rapida successione è riuscita a togliersi le maggiori soddisfazioni sportive della propria carriera, precedendo al termine dell'assurda discesa libera di Aspen la coppia austriaca formata da Marlies Schild e Renate Goetschl, con Lindsey Kildow ferma ai piedi del podio.
Una discesa assurda, sì. Un'autentica pazzia. Dopo due giorni di nevicate fittissime evidentemente i responsabili della Fis non se la sono sentita di dare il secondo dispiacere ai ricchi organizzatori di Aspen e hanno optato per una discesa accorciata, nonostante i quintali di neve fresca ancora presenti sul tracciato e le proteste di svariati tecnici e capi delegazione. Un azzardo? No, quasi un crimine legalizzato che ha portato conseguenze sulle ginocchia di alcune ragazze e sulla fiducia e sul morale di altre. Al momento del via nevicava ancora ad Aspen e dopo una decina di discese Alexandra Meissnitzer (non proprio l'ultima arrivata) inciampa letteralmente su un cumulo di neve fresca cadendo rovinosamente e rischiando l'ennesimo grave infortunio. Per soccorrere la povera ragazza austriaca serve tempo, una ventina di minuti, giusto il tempo per permettere alla neve di depositarsi nuovamente sul fondo della pista, mentre alcuni addetti si prodigano alacremente a spalare intere badilate di neve dal tracciato. Il momento giusto per sospendere tutto, anche se con una buona dose di ritardo? No, avanti. Ed ecco che quasi tutte le austriache alzano bandiera bianca (Hosp, Holaus, Schmidhofer se ne tornano in albergo), altre scendono per dovere di firma, qualcun'altra si impegna quel tantino che basta per raccogliere un buon piazzamento. Passano pochi minuti e le nevi del Colorado sono lancinate dalle urla di Anne Sophie Barthet, a sua volta tradita dal fondo estremamente fragile della Ruthie's run. Il secondo grave incidente e di certo non si può parlare di casualità; la gara non è più ripresa, le ragazze restanti si sono rifiutate di andare incontro a nuovi incidenti. La federazione ha risposto omologando il risultato, ma almeno la mattanza si è fermata; troppo tardi però.
No, cara Fis, così non va. Va bene tenere un occhio al bilancio, va bene l'importanza degli sponsor, ma una federazione seria si sarebbe preoccupata innanzitutto della salute delle proprie atlete, dichiarando candidamente che era assurdo, improponibile correre in tali condizioni. Ma ad Aspen, nel cuore degli Stati Uniti, il dio denaro è troppo importante per metterlo in secondo piano rispetto alla salute e al buon senso. Che figura ci avrebbe fatto la federazione agli occhi degli sponsor a stelle e strisce, rappresentanti di un mercato così vasto ed importante? Forse, in tutta onestà, una figura più umana e vera di quella emersa oggi; avrebbe perso qualche dollaro, ma avrebbe quantomeno salvato la faccia. E le ginocchia, per non dire la carriera, di due povere ragazze. |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Nonno Paquito |
Inviato - 09 dic 2007 : 14:20:37 Citazione: Messaggio inserito da eugenio
Intanto lo dico qui, poi troveremo la discussione adatta per approfondire l'argomento. Come molti sanno, ma non tutti credo, la FIS "pretende" una dichiarazione preventiva di esonero della responsabilità da parte degli atleti. Questo sembrerebbe chiudere il discorso relativo ad eventuali richieste risarcitorie da parte di atleti che si infortunano nelle competizioni, essendoci stata una sorta di autoassunzione del rischio da parte dei concorrenti. Le cose non stanno esattamente così... questo discorso ha dei limiti e secondo me le vicende di Aspen sono un esempio di come gli organizzatori abbiano delle precise responsabilità...
Hola
Io difendevo lo stesso punto di vista qui: Dich.atleta FIS:sicurezza e responsabilità in gara |
franz62 |
Inviato - 09 dic 2007 : 14:13:25 Perchè gli Austriaci possono anche sbattersene degli sponsor in USA,perchè la prima a cadere è stata una delle loro,per cui hanno detto "Ragazze non la fermano, fate quello che vi sentite, non vi obblighiamo a scendere". Ritirarle polemicamente era troppo anche per loro. Quando si è fatta male la Francese si son sentiti tutti più forti e hanno smesso di scendere. |
Nonno Paquito |
Inviato - 09 dic 2007 : 13:59:53 Citazione: Messaggio inserito da lepridottero
Io non ho visto la gara, ho letto solo il resoconto di Perlu. Premesso che emerge chiaramente come i primi colpevoli siano coloro che hanno fatto proseguire, io chiedo polemicamente: perche' solo le austriache se ne sono andate? Perche' tutte le altre nazionali hanno continuato a far scendere le atlete? Si potrebbe pensare che le singole nazionali non volevano deludere nemmeno gli sponsor sui caschi delle loro sciatrici, giusto per dirne una... Forse un po' tutti hanno la coscienza sporca, questa volta...
Hola
Io sono nelle stesse condizioni del Lepri, e pongo la stessa domanda: perche le austriache si e le altre no? |
simon70 |
Inviato - 09 dic 2007 : 11:46:53 Pazzesco... |
Lovecraft |
Inviato - 09 dic 2007 : 10:39:08 Che desolazione |
sellata |
Inviato - 09 dic 2007 : 10:14:57 Per la Barthet dislocazione della rotula del ginocchio destro. Ha subito ieri pomeriggio un intervento chirurgico e le sono state installate delle stecche laterali per immobilizzare l'arto.
Al massimo tra due giorni tornerà in Francia, i medici francesi non si sono ancora pronunciati sui tempi di recupero |
franz62 |
Inviato - 09 dic 2007 : 09:51:35 Azz.. Eugenio ti ho fatto giusto la domanda nell'altra discussione,apri una discussione apposita se ti senti in grado.  |
eugenio |
Inviato - 09 dic 2007 : 09:46:30 Intanto lo dico qui, poi troveremo la discussione adatta per approfondire l'argomento. Come molti sanno, ma non tutti credo, la FIS "pretende" una dichiarazione preventiva di esonero della responsabilità da parte degli atleti. Questo sembrerebbe chiudere il discorso relativo ad eventuali richieste risarcitorie da parte di atleti che si infortunano nelle competizioni, essendoci stata una sorta di autoassunzione del rischio da parte dei concorrenti. Le cose non stanno esattamente così... questo discorso ha dei limiti e secondo me le vicende di Aspen sono un esempio di come gli organizzatori abbiano delle precise responsabilità... |
emanueza |
Inviato - 09 dic 2007 : 01:36:31 Citazione: Messaggio inserito da perlu
Niente di rotto per la Meissnitzer che ha riportato solo una forte contusione al ginocchio ma senza interessamento ai legamenti.
speriamo bene |
Lothar |
Inviato - 09 dic 2007 : 00:49:46 una buona notizia in mare di schifo |
Ravattina |
Inviato - 09 dic 2007 : 00:33:22 Oh Menomale |
perlu |
Inviato - 08 dic 2007 : 23:50:24 Niente di rotto per la Meissnitzer che ha riportato solo una forte contusione al ginocchio ma senza interessamento ai legamenti. |
brunodalla |
Inviato - 08 dic 2007 : 22:57:03 si certo, non è la prima volta che succede, ma quante volte dovrà succedere per capire che in determinate condizioni è molto più pericoloso correre, e quindi andrebbe evitato? quante altre gambe dovranno rompersi? o magari peggio? le condizioni meteo fanno parte del gioco, la neve fa parte del gioco, la discriminante è la testa di chi decide. dovrei fare una cosa, riesumare la discussione in cui si parlava di sicurezza sulle piste, e andare a sciverci questo: lo sci non è uno sport pericoloso, è la stupidità degli uomini a renderlo tale. |
lepridottero |
Inviato - 08 dic 2007 : 22:53:34 Si, capisco entrambi, ma ognuno e' artefice del proprio destino. Qui la scelta e' semplice: non scendere e salvarsi la gamba, scendere e portare a casa un po' di punti.
Andiamo avanti qui...http://www.fantaski.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=12350&whichpage=11 |
perlu |
Inviato - 08 dic 2007 : 22:50:56 In realtà la federazione austriaca ha dato libertà di scelta alle ragazze, alcune hanno corso (goetschl e goergl) altre no (hosp, sponring, holaus, schmidhofer). Certo che a sentire le dichiarazioni di allenatori già nelle riunioni precedenti la gara si sono levate lamentele circa la pericolosità della situazione, ma la fis non ha voluto sentire. Perchè sono scese comunque? Beh credo che le ragazze si siano autoconvinte di iniziare, volendo puntare cmq ad un bel risultato. Non credo fossero loro le incaricate a decidere, ma forse un'azione comune di tutti i dirigenti delle varie squadre avrebbe potuto evitare questo casino. Certo che col senno di poi... a questo punto non resta che sperare che sia di stimolo per il futuro, anche se non è certo la prima volta che capitano cose del genere |
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