V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Giors |
Inviato - 30 mar 2009 : 01:06:46 Buonasera a tutti, spero di non aver sbagliato sezione. Mio figlio di 13 anni svolge attività agonistica da 7 anni e con discreti risultati. Oggi come oggi è sempre più oneroso allenarsi e svolgere attività agonistica, specie per chi come noi abita in città. Lo sci Club offre naturalmente stage estivi di preparazione, e noi come famiglia, affittiamo tutto l'anno una casa in montagna. Mi rivolgo a voi per chiedere consiglio, idee o quantaltro possa essere utile per poter svolgere una adeguta preparazione estiva senza spendere un capitale. Vi ringrazio tutti per la cortese attenzione. Un caro saluto
GorS |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
andreastef |
Inviato - 03 apr 2009 : 17:44:41 | bicco ha scritto:
Beh 12 mi sembrano un po tantini, la mia "bimba" in stagione nel box 0 paia ,li tengono tutti gli allenatori per averli sempre sistemati a dovere. Da noi esiste la filosofia dello scambio, vendi quelli della stagione precente e con il ricavato compri quelli della successiva, a meno che non usi una marca particolare che nessun altro all'interno dello sci club usa a quel punto tutti gli anni spesa completa.
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Infatti i cinque paia venduti sono andati tutti a colleghi di sci club, e siccome gira voce che li teniamo benino e viaggiano sulla neve grazie anche alle "manine" del coach, non dico che vadano a ruba ma quasi....e poi sono Atomic! per noi esistono solo quelli!!   Comunque anche noi per abitudine lasciamo i "gara" all'allenatore. |
bicco |
Inviato - 03 apr 2009 : 16:39:41 Beh 12 mi sembrano un po tantini, la mia "bimba" in stagione nel box 0 paia ,li tengono tutti gli allenatori per averli sempre sistemati a dovere. Da noi esiste la filosofia dello scambio, vendi quelli della stagione precente e con il ricavato compri quelli della successiva, a meno che non usi una marca particolare che nessun altro all'interno dello sci club usa a quel punto tutti gli anni spesa completa. |
andreastef |
Inviato - 03 apr 2009 : 15:28:26 | Giors ha scritto:
A proposito: con la spesa di un casco ed una maschera, gli pago l'intera stagione più i piccoli tornei di provincia)
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A dicembre in box ho contato 12 paia di sci dell'atleta (tra quelli della scorsa stagione perfetti e quelli nuovi), ora sono riuscito a scendere a 7! Con il costo di un paio di sci, GS12 186, pago due anni di quota alla società di calcio e forse avanza qualcosa per comperare le scarpette o altrimenti i guanti (gioca n°1....oppure 12!! ) |
andreastef |
Inviato - 03 apr 2009 : 15:19:42 | Giors ha scritto:
Concordo ancora, ma cmq. se non si divertisero, il mio ad es. avrebbe già smesso da un pezzo. Il mo terzo figlio, del 97. lo ha fatto ed ha prefirito i campi di calcio. ( A proposito: con la spesa di un casco ed una maschera, gli pago l'intera stagione più i piccoli tornei di provincia)
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Concordo al 100%:il mio primo vede solo lo sci, pali, gare, salti ecc.; il secondo solo il calcio!! Quindi è un vero caos ma riusciamo comunque ad accontentare entrambi |
Giors |
Inviato - 03 apr 2009 : 15:09:21 Concordo ancora, ma cmq. se non si divertisero, il mio ad es. avrebbe già smesso da un pezzo. Il mo terzo figlio, del 97. lo ha fatto ed ha prefirito i campi di calcio. ( A proposito: con la spesa di un casco ed una maschera, gli pago l'intera stagione più i piccoli tornei di provincia) |
andreastef |
Inviato - 03 apr 2009 : 14:52:52 q Bicco...mi sembra saggio! |
bicco |
Inviato - 03 apr 2009 : 14:32:04 Fortunatamente di sci club ve ne sono tantissimi ed ognuno è libero di scegliere, ci sono quelli che sciano tutti i giorni durante l'inverno, quelli che fanno due allenamenti a settimana e quelli che sciano solo il sabato e la domenica. Di conseguenza cambia anche il lavoro estivo c'è chi fa 50 giorni con i baby e cuccioli e chi non fa allenamento fino ai ragazzi e allievi. Come ho già detto se un bambino non si diverte lo puoi costringere una volta, forse due ma alla terza ti manda a ca..re. Concludendo, secondo me non si può generalizzare perchè ogni tipo di scelta può avere dei pro e dei contro,ma visto che in questa discussione ci sono dei genitori penso scelgano (in accordo con i propri figli) quella che a loro sembra la soluzione migliore. |
andreastef |
Inviato - 03 apr 2009 : 14:01:14 Sicuramente se non si divertono a sciare meglio stare a casa. Purtroppo alcune famiglie confondono gli sci club con dei "babysitteraggi"     |
Marco78 |
Inviato - 03 apr 2009 : 13:29:28 Ad alcuni dei vostri ragazzi o a quelli che trovi al pinocchio/regionali/nazionali vorrei chiedere ma ti diverti nel tuo sci club, ad allenarti ecc... Io non credo che sia il massimo della felicità fare 5 ore di allenamento/pali al giorno per 100 giorni, magari in gruppi in cui non si divertono dove non hanno nemmeno tanti amici. Quando sono piccoli, puoi dirgli qualsiasi cosa ma quello che funziona di più è copiare il maestro, per questo è meglio che il genitore non s'intrometta ma invece che fare casini all'arrivo, c***iare il bimbo se è andato male, portarsi dietro il bimbo anche se è storto ecc....stia a casa o il più lontano possibile. Fino alla categoria allievi non ha senso nemmeno farli allenare da soli con un maestro, perchè anche se simpaticissimo i vostri ragazzi si romperanno i maroni, inoltre in un gruppo trovano stimoli per andare più forte di un'altro mentre da soli non si possono confrontare con nessuno tranne alle gare. Ognuno la pensa come vuole e probabilmente il nostro sci club sarà troppo soft ma credo che 100 giorni di sci, allenamenti individuali, preparazione fisica ecc....sono troppo dall'altra parte per un bambino. |
andreastef |
Inviato - 03 apr 2009 : 11:19:10 Beh, intanto in tutta la discussione sfugge qualcosa: baby, cuccioli, ragazzi......lo sci vero inizia dopo. Queste categorie sono fasi per apprendere e migliorare, ma se il solo metro per giudicare è la vittoria della gara (il mio nanerottolo qualche gara la vince...) ho paura che si stia facendo un grosso errore. Per carità, non sono allenatore, ma credo che specialmente quando sono piccoli sia corretto lavorare sui gesti di base, per cui non ci sono mai grossi problemi di omogeneità. Certo, purtroppo, negli sci club per problemi di "cassa" vengono tesserati ragazzini che dovrebbero andare alla scuola sci..... Crescendo invece bisogna avere il coraggio di dividerli in gruppi omogenei (e non solo secondo l'età), quindi se c'è il ragazzo bravino, fargli fare ogni tanto allenamento con il gruppo allievi; se l'allievo "viaggia" ogni tanto mandarlo con i giovani.....e non dividere gli atleti in gruppi solo perchè uno va a scuola insieme all'altro o cose simili...   |
okuto |
Inviato - 03 apr 2009 : 06:15:42 Quindi, Andrea e Giors, non siete daccordo ma lo siete! Nulla in contrario contro il gruppo, il confronto, la condivisione, lo stimolo reciproco, anzi, ma quante volte si riesce a fare un gruppo omogeneo? E quando fosse omogeneo per livello tecnico, com'è possibile mettere insieme atleti con le stesse caratteristiche che abbiano bisogno degli stessi esercizi mirati? Di fianco a queste situazioni io vedo sempre più spesso giovanissimi andare per la via individuale, potendoselo permettere, di fare l'uno e latro, chi sarà il più forte? Se stiamo parlando di famiglie che si impegnano per ottenere i risultati più alti, sapere che tra quelli che vanificheranno i loro sforzi, battendoli in pista, qualcuno avrà seguito percorsi di allenamento individuale mi pare utile.
Con pulcini e children la federazione ha perso la bussola da un bel pezzo, c'è la corsa al si salvi chi può. Sapete che non esistono limitazioni sull'uso dei materiali per le categorie pulcini? Sapete che la misura minima ammessa per lo sci gs nella categoria ragazzi è 130 cm  ? Considerato che i baby del secondo anno van giù con 150, i cuccioli con 165, vi immaginate un ragazzo con un bel 130? Mentre c'è una parte di ambiente che continua a vedere i giovanissimi come bambini senza pesi ambizioni, altri li gestiscono come atleti professionisti, nulla in contrario, ma la concorrenza è talmente tanta e agguerrita che chi volesse realmente cavarci il ragno dal buco consegnado il pargolo al gruppo e sia quel che sia, mi pare un po' ingenuo. |
Giors |
Inviato - 03 apr 2009 : 00:24:52 Concordo pienamente. Il creare gruppi omogenei è a mio avviso di fondamentale importanza. Il problema è appunto il definire i creteri di omogeneità. Spesso gli allenatori, lo fanno, ma poi, vuoi per il quieto vivere, vuoi per ragioni economiche, si prestano ad accettare compromessi. Se un pupattolo (citazione) è in un gruppo e non in un altro, evidentemente è per qualche ragione. Spesso e volentieri però, il pagare una quota arroga molte persone nel sentirsi in diritto di "pretendere" determinate scelte, non valutando le motivazioni tecniche che sono alla base delle stesse. |
andreastef |
Inviato - 02 apr 2009 : 22:36:38 | okuto ha scritto:
| andreastef ha scritto: Bisogna sempre pensare che è importante il miglioramento di tutto il gruppo, i ragazzi singolarmente hanno fasi alterne nei miglioramenti.
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Sempre più spesso vedo giovanissimi allenarsi in settimana con l'allenatore senza il gruppo. In effetti lo sci non è uno sport di squadra e il gruppo è una limitazione tecnica, solo un modo per abbassare i costi. Certo l'allenamento senza gli amici è una palla pazzesca, molti potrebbero pensare che sciare non è più così importante e darsi ad altro, ma forse i futuri esordienti saranno quelli che hanno avuto la fortuna di combinare attività individuale/qualità e di gruppo/divertimanto.
Qualcuno poi, dovrebbe anche dire agli scimpanzè che programmano l'attività agonistica nazionale che calendari così fitti penalizzano i nostri atleti rispetto a quelli di altre nazioni che dedicano più tempo agli allenamenti... ehi, però con meno gare c'è il rischio che anche qualche piccolo sci club riesca a partecipare alla distribuzione dei contributi basati sul punteggio!
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Non credo proprio che il gruppo sia una limitazione tecnica, anzi tutt'altro. Quando ci si allena in gruppo c'è continua possibilità di confronto (per i ragazzi, gli allenatori esperti e bravi non hanno bisogno ne di confronti ne di crono per valutare!) Direi invece che il problema è poter creare gruppo omogenei, cosa spesso difficile per problemi economici da parte degli sci club e per problemi portati dai genitori....... |
okuto |
Inviato - 02 apr 2009 : 19:04:38 | andreastef ha scritto: Bisogna sempre pensare che è importante il miglioramento di tutto il gruppo, i ragazzi singolarmente hanno fasi alterne nei miglioramenti.
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Sempre più spesso vedo giovanissimi allenarsi in settimana con l'allenatore senza il gruppo. In effetti lo sci non è uno sport di squadra e il gruppo è una limitazione tecnica, solo un modo per abbassare i costi. Certo l'allenamento senza gli amici è una palla pazzesca, molti potrebbero pensare che sciare non è più così importante e darsi ad altro, ma forse i futuri esordienti saranno quelli che hanno avuto la fortuna di combinare attività individuale/qualità e di gruppo/divertimanto.
Qualcuno poi, dovrebbe anche dire agli scimpanzè che programmano l'attività agonistica nazionale che calendari così fitti penalizzano i nostri atleti rispetto a quelli di altre nazioni che dedicano più tempo agli allenamenti... ehi, però con meno gare c'è il rischio che anche qualche piccolo sci club riesca a partecipare alla distribuzione dei contributi basati sul punteggio! |
andreastef |
Inviato - 02 apr 2009 : 14:41:25 Intanto lasciamo stare il discorso che vanno bene trenta giorni se è una promessa futura della Coppa del Nonno e non vanno bene se invece ha ncora parechi difettucci. Bisogna sempre pensare che è importante il miglioramento di tutto il gruppo, i ragazzi singolarmente hanno fasi alterne nei miglioramenti. Inoltre farei una distinzione tra i ragazzi di 10 ed i ragazzi di 14 anni. Sicuramente salendo di età la preparazione estiva diventa importante in quanto i calendari invernali prevedono week-end sempre impegnati da gare, quindi niente allenamenti. Sicuro, se a dieci anni facciamo 30 giorni sul ghicciaio magari con 7/8 ore di sci e la rimanenza di preprazione fisica i ragazzi non si divertono...e ne escono "spremuti". Pensiamo che dopo devono anche affrontare lo studio. Diciamo che devono scegliere loro, anche in inverno. Se un giorno non hanno voglia di sciare perchè forzarli? A me fortunatamente è sempre capitato l'esatto contrario: quando si va a sciare? Certo dipende molto anche dal rapporto con i compagni e con l'allenatore. Comunque ho più di un esempio di ragazzi che riducendo le ore di allenamento ma lavorando sulla qualità dello stesso hanno fatto progressi incredibili.
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