Tutti i Forum  Coppa del Mondo ed Agonismo  Coppa del Mondo di Sci, Coppa Europa e gare FIS  LETTERA DI MORZENTI AI PARLAMENTARI

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Giovanni Morzenti ha scritto al Gruppo Parlamentari Amici della Montagna, un gruppo bipartisan appassionato alle vicende della montagna e degli sport invernali. Ecco il testo integrale della lettera: "La Federazione Italiana Sport Invernali gestisce 16 discipline agonistiche, di cui 10 olimpiche, ed è l’organismo centrale per la promozione e la diffusione degli sport di montagna nel nostro Paese. Bastano pochi numeri per rendere evidente il ruolo centrale della F.I.S.I. nell’ambito del turismo montano e della pratica degli sport invernali: in Italia, ogni inverno, sono oltre 3,5 milioni i praticanti delle discipline invernali. Naturalmente, l’immagine degli atleti che gareggiano su piste fantastiche, le riprese televisive delle più belle località dell’arco alpino che mostrano panorami mozzafiato, le vittorie degli Azzurri che stimolano lo spirito di emulazione, sono tutte componenti determinanti nel far crescere il “desiderio” di praticare sport in montagna o, almeno, di frequentare la montagna quale ambiente distensivo e di relax. Il giro d’affari generato dalla pratica degli sport invernali oltrepassa abbondantemente i 10 miliardi di euro l’anno e la F.I.S.I., con i propri atleti e con il proprio ruolo istituzionale, rappresenta il testimonial ideale per il grande pubblico. Eppure, spesso, istituzioni e media sembrano non rendersi conto di tutto ciò. Lo scorso inverno, solo al termine di una dura campagna mediatica messa in atto dalla Presidenza F.I.S.I, la Rai ha stabilito di trasmettere in chiaro, sui canali generalisti, le gare di sci alpino. Una vetrina essenziale ma non sufficiente a mostrare l’ampia varietà di attività sportive che la montagna può offrire. Non c’è spazio, infatti, per il fondo, per lo snowboard, che attrae centinaia di migliaia di ragazzi, o per altre discipline “minori” forse per gli osservatori distratti, ma di grande importanza per i risultati sportivi che gli Azzurri sanno ottenere: lo slittino, il bob, il biathlon.. Come è dimostrato dalle audience televisive, quando gli sport invernali vengono mostrati in televisione con costanza, il pubblico si appassiona ad essi e comincia a conoscere i campioni che la F.I.S.I. costruisce in anni e anni di investimenti e, per loro tramite, si avvicina alla montagna e al suo fascino candido e discreto. Diversamente, il palcoscenico rimane sempre e solo al calcio, sempre più immagine di commercio sportivo più che di attività agonistica. Per il futuro, però, nell’ambiente degli sport invernali c’è ottimismo. I risultati nella stagione appena conclusa sono stati eccezionali, da record: 140 podi in Coppa del Mondo (di cui 59 vittorie) e 4 Coppe del Mondo conquistate. Nelle prossime due stagioni ci saranno gli appuntamenti con le medaglie: quelle Mondiali del 2009 e quelle olimpiche di Vancouver 2010. La visibilità degli atleti Azzurri non potrà che crescere e i media non potranno che aumentare gli spazi a loro dedicati, visto che il calcio non potrà andare sulle tv in chiaro prima delle 22.30. Il tutto a beneficio degli investimenti che istituzioni e sponsor vorranno fare nell’ambito degli sport di montagna. Affiancare l’immagine di un’azienda ad uno sportivo vincente è universalmente riconosciuto come uno dei messaggi più efficaci in ambito pubblicitario. Gli sport invernali, in aggiunta, offrono altre suggestioni positive: l’aria aperta, la natura incontaminata delle vette, la libertà. Sono certo che sia le massime istituzioni del Paese (Governo, Ministeri, Aziende di Stato) che gli investitori privati non perderanno l’occasione di affiancare la Federazione Italiana Sport Invernali e i suoi atleti nel viaggio dei prossimi due anni fino alle Olimpiadi di Vancouver. Saranno anni ricchi di grandi eventi sportivi, ai quali gli Azzurri si presentano da protagonisti. I grandi nomi sono già sulla bocca dei tifosi: Denise Karbon ha trionfato sulle piste di tutto il mondo vincendo la Coppa del mondo nello slalom gigante e Manfred Moelgg le ha risposto vincendo quella dello slalom. Pietro Piller Cottrer è arrivato terzo nella Coppa del Mondo assoluta di fondo. Armin Zoeggeler è uno degli sportivi più titolati d’Italia: vanta due medaglie d’oro olimpiche, un argento e un bronzo sempre alle Olimpiadi, vagonate di medaglie mondiali ed europee, 40 vittorie in Coppa del mondo nello slittino. E’ uno degli alfieri della Nazionale italiana e continuerà ad esserlo negli anni a venire. Ci sono poi Simone Bertazzo, giovane e talentuoso pilota di bob, Deborah Scanzio, già medagliata nei Mondiali di freestyle, Michela Ponza, una fra le migliori biathlete del mondo e l’elenco potrebbe proseguire. F.I.S.I. significa anche presenza capillare sul territorio nazionale grazie agli sci club. Sono circa 1.500 le società in tutta Italia ed è proprio nelle strutture di base che le famiglie, i bambini si avvicinano ai primi rudimenti degli sport invernali. E’ lì che la passione dei tecnici e dei dirigenti locali riesce a creare affezione nei confronti dell’attività sportiva in montagna, ed è sempre lì che nascono i campioni. Nessun altra federazione riesce a coniugare così bene lo sport, il turismo, l’ambiente e l’economia di un intero comparto. Proprio per questi motivi la F.I.S.I. è il volano imprescindibile per il rilancio degli sport di montagna. Ma la F.I.S.I. è e rimane un’istituzione, che si relaziona anche con gli ambienti governativi e ministeriali, potendo fare leva ed esprimere il proprio ruolo anche in tematiche di grande rilievo sociale: la settimana bianca nelle scuole, gli ski-college (le scuole nelle quali i ragazzi possono ottenere un diploma e proseguire la loro attività agonistica), la legge sulla sicurezza in pista sono solo alcuni dei grossi temi che impegnano i vertici federali che si affiancano a quelli della gestione dell’attività degli atleti di alto livello e della promozione degli sport di montagna. Il movimento complessivo degli sport invernali in Italia rappresenta una delle realtà più significative tanto a livello agonistico, quanto in ambito promozionale ed economico nel nostro Paese. Nei prossimi anni sarà necessario concepire come un “unicum” imprescindibile l’attività del campione di sci, l’organizzazione di una gara di Coppa del mondo, l’attività turistica delle montagne, la produttività delle aziende dell’indotto (impiantisti, aziende di abbigliamento o di materiali tecnici), il lavoro promozionale e formativo degli sci club e via discorrendo. Tutto il comparto montano si dovrà muovere in un’unica direzione e inseguendo un unico obiettivo: quello della crescita e della compattezza delle attività legate alla montagna, che deve passare attraverso una crescita delle collaborazioni fra le diverse realtà produttive e di governo per creare così una vera e propria “Azienda Montagna”, più solida, più efficace e più potente, sia dal punto di vista economico che da quello politico. La Federazione Italiana Sport Invernali, in tutto ciò, rappresenta il punto di sintesi ideale, l’interlocutore più autorevole e più efficace. La F.I.S.I. porta con sé l’esperienza di quasi cento anni di storia, il blasone di 93 medaglie olimpiche e di tantissimi successi internazionali. La F.I.S.I. dei prossimi anni potrà e dovrà essere la leva centrale per rilanciare la cultura della montagna e dello sport in montagna. La certezza è che il Gruppo Parlamentari Amici della Montagna sarà sempre vicino alla F.I.S.I. e agli sport invernali e che tutto quanto sopra descritto rientri sempre più spesso nell’agenda dei lavori del nuovo Parlamento". [/quote]    Inserisci un'immagine...   Spunta per includere la firma.