Sinfonia Janica, il marchio dell'imperatrice
Difficile non usare iperboli per descrivere quanto fatto vedere da Janica Kostelic nello slalom di Ofterschwang, ultima prova in calendario prima delle Olimpiadi. La croata si è presentata stamane al cancelletto di partenza debilitata da una fastidiosa febbre e nonostate questo ha comunque strappato un brillante terzo posto nella prima manche, a soli 18 centesimi dall'altro titano della Coppa, Anja Pärson. Nel mezzo la sempre più sorprendente Kathrin Zettel, autentico mostro di continuità e maturità nonostante i vent'anni ancora da compiere. Insomma, le avvisaglie per una seconda manche quanto meno avvincente c'erano tutte; attese per certi versi aumentate dalle buone prove di Chiara Costazza, diciottesima, e di una ritrovata Annalisa Ceresa, ventiduesima a metà gara. Entrambe con possibilità di recupero, visti gli esigui distacchi da chi le precedeva.
E la seconda manche non ha deluso. A partire da Annalisa Ceresa: la slalomista di Gressoney ha infilato la manche perfetta: grinta, concentrazione e voglia di dare il tutto per tutto le hanno permesso di fermare i cronometri su un incredibile 52.97 di manche: solo la Kostelic saprà fare di meglio. Momenti positivi che continuano con la discesa della Costazza; la ventunenne di Pozza di Fassa scende con maggior circospezione ma riesce comunque a star davanti alla compagna per soli 4 centesimi. Le due iniziano così una scalata a braccetto che le porterà entrambe nelle prime 10: nona la trentina, decima la valdostana.
Nella lotta al vertice intanto si fa vedere Michaela Kirchgasser: nona al termine della prima prova, la ragazzina di Filzmoos inanella una seconda discesa esemplare che le permette di garantirsi un posto ai piedi del podio. Ad estrometterla ci penserà Marlies Schild, di rosso vestita e vogliosa di provare a completare il poker dopo i successi filati di Lienz, Zagabria e Maribor. Prova tutta d'attacco la sua, rovinata sul muro finale da qualche errore che le permette comunque di precedere la compagna di squadra. Segue la Hosp che inforca a metà tracciato lasciando la scena alla febbricitante Kostelic. Tra i paletti di Ofterschwang la croata offre lezioni di stile e tecnica, non ce n'è per nessuna, trova d'incanto la leggerezza di sciata e la precisione mancata nelle prove di inizio stagione e taglia il traguardo con un vantaggio enorme sulla Schild. L'impressione è che la gara sia finita, la sola Pärson può pensare di avvicinare questa Kostelic. La Zettel infatti, capita l'antifona, pensa bene di non rischiare l'impossibile e riesce a piazzarsi alle spalle della croata con una manche da ragioniera. La svedese di Tarnaby invece non può accontentarsi e si getta a capofitto tra i rapid gates tedeschi. La sua azione di potenza è però tradita dopo una ventina di secondi: perde il controllo all'uscita di una curva verso destra ed inforca la rossa successiva.
Janica ha vinto ancora una volta. La vittoria che mancava in questa stagione per completare il filotto di successi in tutte le discipline: gigante di Splinedruv Myn, discesa e super-g di Bad Kleinkircheim, super combinata di St. Moritz e lo slalom odierno: la croata scrive, nonostante la febbre, ancora una volta la storia.
Tutto questo non deve però mettere in secondo piano la prova delle azzurrine: dopo due anni sono due le ragazze nelle prime 10. Una, la Costazza, ci ha ormai abituato a questi livelli, Annalisa Ceresa invece ha ritrovato dall'esclusione olimpica gli stimoli giusti per ritrovare un risultato che le mancava da quasi due anni, ovvero dal settimo posto di Levi 2004, tutt'ora la sua miglior prestazione in coppa. Difficile ora ipotizzare un ripensamento in extremis di Roda per quanto riguardauna sua partecipazione all'Olimpiade, certamente quello di oggi è il segnale che un'importante atleta azzurra si è finalmente ritrovata. Fuori dalle trenta invece Nicole Gius, mentre Manuela Mölgg è uscita di scena nel finale della prima manche.
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