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Discussione  |
AuroDavide
Sequenza di curve di base
 
Nota:

424 Messaggi |
Inserito il - 30 nov 2009 : 20:31:54
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Dopo gli incidenti di Lake Louise, purtroppo la sicurezza nelle prove veloci è ancora un grande problema.
quale soluzione ?
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brunodalla
Moderatore
    
    

Lombardia
23677 Messaggi |
Inserito il - 30 nov 2009 : 20:39:33
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abolire le gare veloci. non vedo altra alternativa. |
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
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Razzo 87
Sequenza di curve di base
 
Lombardia
315 Messaggi |
Inserito il - 30 nov 2009 : 20:41:16
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Dire che fa parte del gioco sarebbe riduttivo... Io credo che nello sci quando ci si infortuna ci si fa veramente male, non è come in altri sport dove fratture di legamenti o di ossa rappresentano un caso isolato, nello sci quando cadi seriamente è difficile che rimani intero. L'unico rimedio che si potrebbe proporre sarebbe a mio avviso a discapito dello spettacolo, ovvero la limitazione della velocità... |
"Se c'è un atleta che sa quello che vuole e sa perfettamente come ottenerlo, questi è Hermann Maier" (Knut Okresek) "La Streif è come un abito che è stato tagliato su misura per me" (Hermann Maier)

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draghetto
Sono Azzurro di Sci
    
    

Lazio
20321 Messaggi |
Inserito il - 30 nov 2009 : 20:51:33
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Lo sci non è l'unico sport pericoloso che esiste e credo che in tutti questi sport le persone che prendono parte alle gare siano ben consce di ciò che rischiano. Si potrebbe introdurre una protezione per la schiena simile a quella dei motociclisti, ma per le gambe non vedo molte possibilità di aumentare la sicurezza. Comunque farei notare che gli infortuni non si verificano solamente nelle prove veloci, ma anche in quelle tecniche (vedi Hosp, S.Gini e Fanara due anni fa), quindi non bisogna puntare il dito contro le gare veloci. Gli incidenti di Lake Louise sono, secondo me, da inserire tra gli incidenti ordinari dello sci, non sono di certo paragonabili agli incidenti di Daniel Albrecht o Scott MacCartney, che sono invece incidenti gravi. E' questo secondo tipo di incidenti che invece è molto più frequente nelle prove veloci piuttosto che in quelle tecniche. |
VICECAMPIONE DEL MONDO 2007 (1° nel Lazio) CAMPIONE OLIMPICO DI DISCESA 2010 VICECAMPIONE MONDIALE DI DISCESA MASCHILE 2011 VICECAMPIONE MONDIALE DI DISCESA FEMMINILE 2013 CAMPIONE MONDIALE DI SLALOM MASCHILE 2013 CAMPIONE REGIONALE FEMMINILE 2009-2010 VINCITORE COPPETTA SLALOM LEGA FORUM FEMMINILE 2009-2010 VINCITORE COPPETTA DISCESA BIRRALEGA 2009-2010 VINCITORE COPPA APPENNINICA 2010-2011 VINCITORE COPPETTA DISCESA LEGA APPENNINICA 2010-2011 VINCITORE COPPETTA SLALOM LEGA A PUNTI MASCHILE 2010-2011 VINCITORE COPPETTA GIGANTE LEGA FORUM FEMMINILE 2010-2011 VINCITORE COPPETTA DISCESA LEGA A PUNTI E BIRRALEGA 2011-2012 1 GARA VINTA IN CDM FEMMINILE (DH) VINCITORE DISCESA KITZBUEHEL 2012 Chacun a une piste fétiche, un endroit où on se sent bien, Kitzbühel en fait partie. |
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AuroDavide
Sequenza di curve di base
 
Nota:

424 Messaggi |
Inserito il - 30 nov 2009 : 21:41:35
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| draghetto ha scritto:
Lo sci non è l'unico sport pericoloso che esiste e credo che in tutti questi sport le persone che prendono parte alle gare siano ben consce di ciò che rischiano. Si potrebbe introdurre una protezione per la schiena simile a quella dei motociclisti, ma per le gambe non vedo molte possibilità di aumentare la sicurezza. Comunque farei notare che gli infortuni non si verificano solamente nelle prove veloci, ma anche in quelle tecniche (vedi Hosp, S.Gini e Fanara due anni fa), quindi non bisogna puntare il dito contro le gare veloci. Gli incidenti di Lake Louise sono, secondo me, da inserire tra gli incidenti ordinari dello sci, non sono di certo paragonabili agli incidenti di Daniel Albrecht o Scott MacCartney, che sono invece incidenti gravi. E' questo secondo tipo di incidenti che invece è molto più frequente nelle prove veloci piuttosto che in quelle tecniche.
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il rettilineo di Kitzbuehel è davvero terribile 
spero che la cambieranno quest'anno.... |
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jos235
Sono Azzurro di Sci
    
    

9543 Messaggi |
Inserito il - 30 nov 2009 : 21:50:01
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AuroDavide, mi hai preceduto di pochi minuti, avevo aperto un'altra discussione sullo stesso argomento . La cancello e posto qua le riflessioni che avevo fatto di là:
L'argomento purtroppo è di attualità. Ho pensato che, invece di sparpagliare i nostri pensieri su questo tema nelle varie notizie di questi giorni, potremmo utilizzare una discussione apposita per discutere cosa secondo ognuno di noi sia ancora possibile fare, sebbene qualcosa sia stato già tentato. Ultimamente abbiamo parlato di argomenti come doping o di cosa cambiare in CdM, ma se uno ci pensa bene, quello degli infortuni è il problema più serio dello sci attuale: basti pensare che gli atleti coinvolti in questi infortuni perdono intere stagioni complete di carriera, e la Coppa del mondo stessa e gli appassionati sono condizionati dal dover rinunciare per molto tempo a protagonisti importanti di questo sport. La casistica negli ultimi tempi ha visto aumentare, a fianco ai sempre purtroppo frequenti casi di infortuni ai legamenti delle ginocchia, gli episodi di traumi dovuti a gravi cadute. Di questi argomenti abbiamo già parlato, ma magari nel frattempo ognuno di noi avrà maturato altri pensieri o si sarà reso conto di alcune cose di cui prima non si era reso conto, o magari semplicemente si è iscritto nel forum ieri . Prima di esporre i miei pensieri premetto che considero lo sci (in particolar modo nel suo livello più alto, la coppa del mondo) uno sport comunque estremamente rischioso, e dove dunque gli incidenti sempre si verificheranno a meno che non si facciano tutte le gare su piste piatte, senza salti, senza buche, senza ghiaccio etc.. Quello per capirci che ha fatto la formula uno, eliminando quindi insieme ai rischi la gran parte dei contenuti tecnici. 1)Sciancrature. Un ovvio pensiero che mi è venuto subito è che il cambio delle regole sulle sciancrature, che ha costretto tutti a ricomprarsi gli sci, ha prodotto in due anni: zero risultati. Anzi sembrerebbe che negli ultimi due anni gli infortuni siano addirittura aumentati. Penso che in questo senso l'unica vera soluzione che potrebbe essere efficace sarebbe l'eliminazione totale delle sciancrature, strada che non credo nessuno voglia percorrere (nemmeno gli atleti). 2) Piste. Penso che le piste siano, oggi, abbastanza sicure, reti comprese, ma si può fare ancora molto. Certo che se Kucera si rompe la tibia in una caduta apparentemente innocua, evidentemente si può e si deve porre molta attenzione nell'eliminare qualsiasi cosa possa diventare un ostacolo o un corpo contundente per gli atleti. La stessa posizione di tecnici, fotografi o cartelloni pubblicitari in alcune gare mi fa rimanere molto perplesso (è errato pensare che nelle discipline tecniche i rischi siano minimi, ci si può fare molto male come in discesa, se non si garantisce la necessaria sicurezza!!). Sinceramente mi viene un pò da ridere invece leggendo commenti di chi si lamenta che una gara sia pericolosa per le ginocchia delle atlete perchè troppo ghiacciata: atleti e agonisti sanno benissimo che le probabilità di infortunio ai legamenti del ginocchio sono maggiori là dove ci sono nevi più morbide che "trattengono" la lamina dello sci. Tu sei sbilanciato e il tuo corpo va da una parte mentre lo sci, ancora con la lamina agganciata alla neve, continua per la sua strada, e ti sei fottuto il ginocchio .. 3) Soccorsi. Non è secondo me accettabile che ancora avvengano soccorsi improvvisati come quello di Lanzinger (vedi Lanning). Questa è la diretta conseguenza del paradosso che chi deve procurare l'adeguato servizio di soccorso in pista, sia assolutamente privo di qualsiasi responsabilità legale, datosi il fatto che gli atleti devono tutti obbligatoriamente firmare una dichiarazione che libera la fis e gli organizzatori da qualsiasi responsabilità. Una pagliacciata. 4) Elementi su cui intervenire. De Chiesa e Labate hanno offerto in telecronaca uno spunto interessante: gli attacchi sono l'unico elemento che non è stato profondamente modificato nell'evoluzione tecnica dello sci degli ultimi anni. Tutti sappiamo che gli attacchi non si aprono quando dovrebbero (e questo causa un'alta percentuale di infortuni). Sono tiratissimi, ma non a caso poichè devono resistere a sollecitazioni non indifferenti. Se non fosse così probabilmente si aprirebbero quando non dovrebbero (mi ricordo il numero di Miller proprio a Lake Louise lo scorso anno quando si perse uno sci, fosse stato un altro al suo posto proprio non so come sarebbe finita ..) in corrispondenza di buche, salti etc., con rischi molto più gravi, probabilmente. Per cui non credo sia facile trovare un modo di intervenire con determinati accorgimenti tcnici su questo componente, per fare in modo che si apra quando deve e invece no quando non deve.. A mio avviso un altro elemento su cui si potrebbero fare degli studi è la base del palo (fu proprio questo l'elemento su cui Lanzinger si distrusse e perse una gamba). Come intervenire per renderla meno pericolosa ma evitando che il palo si afflosci? (Si può averlo duro e moscio allo stesso tempo ?). Dopo aver rivisto quante parole ho scritto sono giunto alla stessa conclusione alla quale sarete giunti probabilmente voi: si vede proprio che stasera non avevo un c. da fare ...  |
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cancliatomic
Sono Azzurro di Sci
    
    

Lombardia
6828 Messaggi |
Inserito il - 30 nov 2009 : 21:54:04
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Sono daccordo con draghetto, purtroppo lo sci è uno sport, come anche altri, in cui ci si fà parecchio male se si cade, però appunto gli atleti sanno quello che rischiano. |
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brunodalla
Moderatore
    
    

Lombardia
23677 Messaggi |
Inserito il - 30 nov 2009 : 22:07:30
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sono d'accordo con tutto quello che ha scritto jos. una sola precisazione: lanzinger non ha perso la gamba per colpa della base del palo, l'ha persa per la gestione della sua patologia successivamente al primo soccorso in pista. i soccorsi in pista non sono improvvisati, sono di alto livello e professionalità, e tecnicamente adeguati. |
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jos235
Sono Azzurro di Sci
    
    

9543 Messaggi |
Inserito il - 30 nov 2009 : 22:23:39
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Hai fatto una precisazione giusta e doverosa Brunodalla. Mi sono riferito impropriamente ai soccorsi in pista, pensando in realtà agli ospedali non allertati.. Giusto sottolineare invece che il primo soccorso sulle piste si è spesso dimostrato estremamente tempestivo e professionale, me ne scuso con tutti coloro che operano sulle piste (e non mi riferisco solo alla CdM ) |
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brunodalla
Moderatore
    
    

Lombardia
23677 Messaggi |
Inserito il - 30 nov 2009 : 22:28:05
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esattamente, quello su cui c'è da lavorare è il "raccordo" fra i primi soccorsi e quelli successivi. tanto per fare un esempio chiaro a tutti: la clinica mobile del dott. costa nel motomondiale. la fis, invece di chiedere liberatorie assurde, spenda qualche soldino in quel senso. |
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eugenio
Sono Azzurro di Sci
    
    

Trentino
8581 Messaggi |
Inserito il - 30 nov 2009 : 23:04:06
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Accolgo più che volentieri questa iniziativa... un thread sulla sicurezza, con il duplice scopo di riflettere su quello che si può e si deve continuare a fare per ridurre accettabilmente i margini di rischio e le conseguenze degli (inevitabili) incidenti, e di fare un po' di chiarezza sul concetto di rischio legato al mondo dello sport agonistico in generale e dello sci alpino in particolare, concetto che non è sempre chiaro per tutti. Ho l'impressione che l'argomento "sicurezza" si presti a considerazioni ragionate, ma anche a voli di fantasia sulla spinta emotiva di incidenti che non piacciono a nessuno, ma che devono comunque farci rimanere con i piedi per terra.
Copio e incollo l'ultima parte di un articolo tratto dal sito Eurosport...
... Si apre quindi un nuovo capitolo di dubbi sulla sicurezza delle piste, un problema che può e deve essere affrontato con l'aiuto di tutte le parti in causa: non basta mettere una rete in più, ma bisogna lavorare anche sulla neve, sulle scioline e sui tracciati, perché non si può giocare a far soldi con la vita degli sportivi. Luca STACUL / Eurosport
Partirei proprio da qui, per osservare che gli incidenti che stiamo commentando hanno poco a che vedere con la sicurezza della pista e men che meno con la necessità di lavorare sulle scioline (!!!!!). Il salto finale di Kitzbuhel E' pericoloso, la discesa di Lake Louise NO... quantomeno non lo è intrinsecamente. Se poi lasciamo che un corpo umano viaggi ad oltre cento all'ora sostanzialmente sulle proprie gambe, possiamo solo sperare che resti in piedi per sentirci tranquilli, perchè il solo fatto di andare per terra innesca potenzialmente conseguenze inaccettabili dal punto di vista della sicurezza.
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noborderbiking.com
Sequenza di curve di base
 
Friuli-Venezia Giulia
451 Messaggi |
Inserito il - 01 dic 2009 : 04:56:14
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Sono daccordo sulle riflessioni fin qui riportate vorrei aggiungere anche che dopo il gravissimo incidente in val d'isere occorso a Beltrametti le doppie o triple file reti di protezione sulle piste sono state incrementate in ogni pista. Mi rimane solo un interrogativo: perche continuare a produrre reti con maglia larga(cosa che puo fa incastrare gli sci degli atleti e portare a torsione delle gambe) e non reti a maglia piu stretta quindi fini che assorbono l'urto dell'atleta ma non comportano nessun possibile incastro dello sci su di esse? |
www.noborderbiking.com http://wintersportlink.weebly.com il motore di ricerca degli sport invernali
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franz62
Sono Azzurro di Sci
    
    

Lombardia
37979 Messaggi |
Inserito il - 01 dic 2009 : 11:17:28
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Avete già detto tutto, ci saranno sempre incidenti andando a cento all'ora sulle proprie gambe, detto questo non bisogna fermarsi a questa considerazione e fare tutto il possibile per quanto riguarda protezioni, intervento in pista e ricovero in un centro all'altezza in tempi brevi, mi sembra che quest'ultimo aspetto abbia mostrato lacune che non dovrebbero esserci nei recenti casi più gravi.
@Draghetto ci sono le protezioni per la schiena, fratture alle vertebre non sono più all'ordine del giorno. @Noborder ci sono due tipi di reti, quelle a maglia larga servono a rallentare e non sono fisse, quelle fisse non sono più a maglia a larga e ci puoi "passeggiare" sopra con gli sci senza infilarceli e aprirti in due come una volta (vedi Bode a Kitz rispetto al Canadese di anni fa) Tutto si può migliorare ma nella sicurezza a livello di protezioni è stato fatto parecchio, forse gli attacchi son sempre quelli ma non penso sia risolvibile la questione parlando di sciatori oltre i cento all'ora.
Altro aspetto importante... la persona che deve decidere se la gara deve partire o meno deve avere la palle (forse è più questione di chiappe coperte) per fregarsene delle esigenze di sponsor e tv. Problema credo uguale agli attacchi...irrisolvibile |
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brunodalla
Moderatore
    
    

Lombardia
23677 Messaggi |
Inserito il - 01 dic 2009 : 11:22:56
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insisto sugli attacchi che non si sganciano: è irrisolvibile adesso in tempi di crisi, come diceva Labate in un servizio al tg su questi ultimi infortuni. perchè per risolverlo si dovrebbe inventare qualcosa di nuovo, e quindi ci vogliono investimenti, cosa che le case adesso non sono disposte a fare, attente come sono ai bilanci. |
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
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lbrtg
Sono Azzurro di Sci
    
    

9859 Messaggi |
Inserito il - 01 dic 2009 : 11:34:00
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| brunodalla ha scritto:
insisto sugli attacchi che non si sganciano: è irrisolvibile adesso in tempi di crisi, come diceva Labate in un servizio al tg su questi ultimi infortuni. perchè per risolverlo si dovrebbe inventare qualcosa di nuovo, e quindi ci vogliono investimenti, cosa che le case adesso non sono disposte a fare, attente come sono ai bilanci.
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Esatto. Ci vogliono investimenti e soprattutto la volontà di farlo. |
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franz62
Sono Azzurro di Sci
    
    

Lombardia
37979 Messaggi |
Inserito il - 01 dic 2009 : 11:42:25
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Stiamo parlando della stessa cosa in due discussioni...vabbè tocca leggere il doppio.. |
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