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Andrew
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Inserito il - 15 feb 2009 : 19:49:11
 
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| 6-0 per noi, stiamo tenendo benissimo, discreta azione alla mano, e GONZALO CANALE perde palla e "lancia" in meta un irlandese. Magari sarà anche sfortuna, certo che sono ANNI che c'è sempre di mezzo Gonzalo. |
1° Discesa femminile Mondiali 2009
2° Discesa femminile Mondiali 2009
2° nella coppa Generazionale 06/07
2° Lega della maturità 06/07 (1° in combinata)
2° Lega once were rookies 06/07
2° BirraLega 08/09
3° BirraLega 05/06 (1° in slalom)
1° in slalom nella lega once were rookies 07/08
1° in discesa lega forum femminile 08/09
11° Fase2 M 08/09
12° nella classifica generale F 05/06
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Modificato da - Andrew in data 15 feb 2009 19:51:16 |
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otto piedi
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Inserito il - 16 feb 2009 : 11:59:36
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... Calma, calma...
Ricordiamo sempre che LORO sono là in campo (o in tribuna ma con il cuore sull'erba, come Mallett) e NOI siamo seduti in divano davanti alla TV. Non credo che sia necessario imparare a giocare a rugby per poter esprimere delle opinioni, ma certo esser un pò meno radicali sarà apprezzabile  .
Partiamo dalla partita d'esordio...
Ho avuto delle grosse perplessità sulla scelta di Mallett che ha puntato su Mauro Bergamasco all'apertura, ma lui si è sentito di fare quest'esperimento e se ne è assunto la responsabilità.
Mauro da parte sua ha commesso degli errori dovuti chiaramente alla mancata abitudine alla copertura di quel ruolo, ma non è sulle sue spalle la responsabilità della brutta sconfitta con gli inglesi. Nè solo su quelle di Mallett per averlo schierato là... Quella di Twickenham sarà anche stata una "brutta" Inghilterra, ma il XV azzurro non ha certo fornito la miglior prestazione nè nei singoli nè nell'insieme. Troppe touches perse, poche idee all'attacco, a volte troppa lentezza nei rischieramenti in difesa. Qualche sofferenza anche in mischia chiusa, che fino a poco tempo fa era il nostro punto di forza (...e richiamare il Barone, no?), l'unico lato positivo è stata una ridotta fallosità rispetto alle partite delle scorse edizioni.
Ciononostante, ogni errore che fanno i nostri viene punito con una meta, mentre invece gli azzurri non sono altrettanto pronti a sfruttare efficacemente i (peraltro pochissimi) errori degli avversari.
Partita brutta, punteggio giusto. Anche se fa male ammetterlo.
Esordio al Flaminio... E qui sì che c'è da inca'zzarsi!
Il rientro di Griffen mi rallegra, l'ho sempre considerato uno "tosto" e con le idee chiare.
Mauro Bergamasco torna a fare quel che sa fare, peccato sian fuori Marcato e Bortolami che erano tra quelli che si eran comportati meglio a Londra, ma il gruppo sembra "adeguato" all'impegno contro i verdi.
Il primo tempo è splendido, incontro a testa alta, senza risparmio. Brutto il fallo di Masi a pochi secondi dall'inizio, giusto il cartellino giallo, ma credo che l'aquilano debba riflettere un pò ed evitare tali eccessi (pur detto con tutta la stima ed il rispetto e tenendo conto della mia premessa circa "campo e divano"...).
Anche l'Irlanda ci mette in crisi in mischia chiusa, cosa che ci costerà almeno una dozzina (!!!) di calci contro. Sulle touches non va tanto meglio, ma nonostante ciò con una bella semplicità di gioco e tanta grinta l'Italia è lì, punto a punto.
... Poi... A pochi minuti dalla fine del primo tempo i due eventi chiave, per l'influsso che avranno sul resto del match: con l'Italia in superiorità (O'Gara nel sin bin) si becca un cartellino pure Totò Perugini, e a tempo ormai scaduto subiamo una meta quasi inevitabile dopo ben 19 fasi di gioco nelle quali i nostri han difeso, chiuso e placcato con attenzione e cattiveria... Meno in una occasione.
Per noi, la partita finisce qui.
In pratica nel secondo tempo si gioca solo nella metà italiana del campo: la difesa a cui sono costretti i nostri sfianca tutti gli uomini, le sostituzioni si succedono ma il predominio dell'Irlanda non si discute. Complice la loro classe, complici i nostri errori matura un passivo che fa ancora più male di quello di Twickenham, in quanto arrivato dopo un ottimo inizio e l'illusione di riuscire a "bastonare" l'Irlanda per la prima volta.
Tanto per chiarire che a rugby si vince e si perde in quindici, Canale non ha controllato un brutto passaggio, troppo alto. Se anche altre volte la palla gli è scappata vuol dire che LUI era LA' che la giocava, e ricordo che altre volte quella palla che stava sfuggendo l'ha tenuta ben stretta ed è andato in meta.
L'Italia sembra sia regredita tecnicamente, il che non va bene. Abbiamo sempre sofferto il primo match, con dei passivi anche ragguardevoli, salvo recuperare velocemente: stavolta non è andata così.
Mallett sa quello che vuole, penso deva solo chiarirsi le idee su come farlo. Sempre che poi tutto il gruppo continui ad assecondarlo, magari impegnandosi un pò di più sulla disciplina e sulle direttive dell'allenatore, visto che in queste due partite ho notato una confusione in campo che avevamo "archiviato" da un pò.
Ora ci sono due settimane di riposo, speriamo di decantare i cattivi spiriti e di ripartire con ancora più grinta e convinzione: il 28 febbraio siamo a Murrayfield, e non ci si deve permettere un'altro passo falso.
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- Val Gardena, 15 dicembre 2007 - Condurrapando condurrapando... Ho fatto la Sasslong!
Il silenzio degli abeti innevati, il mormorio del ruscello, il sussurro del vento... La Natura parla a chi sa ascoltare! |
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 16 feb 2009 : 16:41:42
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Ottima analisi Otto, come al solito. Purtroppo c'è di che essere preoccupati. In effetti la Nazionale sembra parecchio regredita, in diversi aspetti del gioco e caratteriali.
Tra le altre cose, non vorrei che Mallett avesse perso di vista la realtà, ovverosia quali sono le reali possibilità del nostro rugby... sarà un caso, ma coi tecnici francesi siamo quasi sempre andati meglio!! Forse perchè loro sono stati capaci di esaltare le nostre capacità e su quelle hanno fondato il gioco, perchè sognare è bello, ma non è possibile tentare di produrre un rugby sbarazzino, champagne, vivace (chiamiamolo come si vuole) se non si hanno gli interpreti all'altezza. A questi livelli le paghi tutte, non ci sono santi che tengano!
Poi è chiaro che nel ricambio generazionale abbiamo via via perso interpreti che garantivano maggiore qualità (non a caso tu, Otto, parlavi di un eventuale ritorno di Lo Cicero)... bisognerà fare qualcosa, cominciando con l'entrare nella Celtic League, perchè così, davvero si rischia un'involuzione continua e, appunto, preoccupante. |
"Chi mi conosce lo sa!" Alberto Tomba |
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Abacab
Agonista
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Inserito il - 16 feb 2009 : 18:17:17
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Quoto l'analisi di Lucas è la storia dice che siamo quasi sempre andati meglio con i tecnici francesi. Forse è una questione di mentalità, o forse di tradizione storica visto che il rugby francese è stato per decenni il nostro punto di riferimento (l'unica grande nazionale che incontravamo regolarmente prima dell'entrata nel 6 Nazioni).
Da antico appassionato di rugby però, vorrei fare un'analisi che ad alcuni potrebbe sembrare troppo cattiva, ma mi domando quali siano stati gli effettivi passi in avanti del rugby italiano, dopo l'entrata nel 6 Nazioni e l'arrivo della miriade di oriundi in Nazionale.
I lati positivi sono:
-una maggior diffusione nei media e di attenzione da parte del pubblico non appassionato, che non confonde più il rugby con il football americano (succedeva questo), e una maggior conoscenza sui bellissimi valori sportivi e di formazione di questo sport. Una volta una mamma che aveva un figlio che voleva giocare a rugby si preoccupava, oggi invece ne sono orgogliose (lo so perchè ho collaborato a una scuola di rugby e non sapevamo più dove mettere i ragazzini....anzi, eravamo riusciti a fare anche una squadra di mamme di touchrugby )
-un comportamento acquisito che definirei di tipo "anglosassone" da parte tifosi italiani, e vi assicuro che una volta non era assolutamente così: da ragazzino ho assistito persino a mezze risse tra giocatori e pubblico, e nei tempi lontani negli incontri scudetto i tifosi ospiti dovevano essere scortati dalla polizia.
I lati negativi sono:
-negli ultimi 30 anni la nostra Nazionale non ha aumentato di una sola virgola la propria competitività: eravamo nettamente i migliori in Europa (escluso le 5 Nazioni) negli anni 70 come lo siamo adesso. Ogni anno si incontrava la Francia ed erano sconfitte più o meno onorevoli. Cosa è cambiato? Se ogni tanto evitiamo il cucchiaio di legno è più per demerito avversario che per merito nostro (grossa crisi della nazionale scozzese). E ricordo persino una combattutissima partita tra una selezione di squadre venete contro gli All Blacks...ora se riusciamo a perdere contro i neozelandesi per meno di 40 punti mi faccio frate. Certo abbiamo qualche buon giocatore, ma quello succedeva anche una volta (Bollesan ad esempio fu in assoluto il primo giocatore non anglosassone ad essere selezionato dai Barbarians...)
-il livello del campionato italiano è scaduto a livelli bassissimi. Non era mai stato un granchè, ma avevamo fior fiore di stranieri e facevo centinaia di chilometri per assistere agli incontri tra Kirwan e Campese (come dire Maradona e Pelè nel calcio...non esagero). Ora invece, appena sei un italiano discreto, scappi subito all'estero.
In conclusione ho messo da anni in cuore il pace: non saremo mai realmente competitivi in questo sport, almeno nei prossimi decenni... Il rugby è uno sport bellissimo e un po' strano, è come se rappresentasse l'antica cultura sportiva di una Nazione, per questo i valori restano ben definiti e all'apparenza poco modificabili. Certo che guardo con un po' di invidia i nostri cugini argentini: erano stati per anni più o meno ai nostri livelli, e sempre snobbati sia dal 3 Nazioni sia dal 6 Nazioni. E pur avendo possibilità e investimenti non certo superiori ai nostri sono arrivati in alto.. |
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 16 feb 2009 : 21:56:54
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In effetti la tua analisi è piuttosto severa, ma veritiera!
L'unica cosa su cui avrei da obiettare riguarda la competitività. Infatti mi sembra esagerato dire che negli ultimi 30 anni non siamo migliorati, direi invece che di progressi ne abbiamo fatti senz'altro altrimenti, tanto per cominciare, non saremmo certo stati ammessi al V Nazioni (poi ovviamente diventato VI). Tra l'altro mi sembra giusto dire che fino a un certo punto (poco prima del nostro ingresso nel Torneo) le più forti nazionali del mondo non mandavano praticamente mai (salvo rare eccezioni) le migliori selezioni quando ci affrontavano, ma quasi sempre la squadra A; per cui è anche difficile fare un confronto, in termini di risultati, con epoche passate. E' insomma innegabile che ora giochiamo costantemente a un livello superiore, prima poteva accadere solo ogni tanto. Poi che nel ranking europeo siamo sempre fermi al solito posto non c'è alcun dubbio, purtroppo. |
"Chi mi conosce lo sa!" Alberto Tomba |
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Andrew
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Inserito il - 18 feb 2009 : 15:24:42
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Nuovo ranking
1(1) NEW ZEALAND 92.68
2(2) SOUTH AFRICA 89.45
3(3) AUSTRALIA 85.86
4(4) WALES 82.51
5(5) ARGENTINA 81.56
6(7) IRELAND 80.49
7(6) ENGLAND 80.37
8(8) FRANCE 79.10
9(9) SCOTLAND 75.47
10(10) FIJI 75.24
11(11) ITALY 73.28
12(12) SAMOA 72.57
13(13) TONGA 70.05
14(15) CANADA 69.12
15(14) GEORGIA 68.48
16(17) ROMANIA 68.17
Un eventuale sconfitta a Murrayfield ci porterebbe mooolto vicini ai Samoani  |
1° Discesa femminile Mondiali 2009
2° Discesa femminile Mondiali 2009
2° nella coppa Generazionale 06/07
2° Lega della maturità 06/07 (1° in combinata)
2° Lega once were rookies 06/07
2° BirraLega 08/09
3° BirraLega 05/06 (1° in slalom)
1° in slalom nella lega once were rookies 07/08
1° in discesa lega forum femminile 08/09
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12° nella classifica generale F 05/06
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otto piedi
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Inserito il - 18 feb 2009 : 16:58:23
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... Che  ... Tutto da rifare  ! Dura eh, stare nei primi 10  !!!
E così abbiamo scoperto che Abacab, oltre che di Genesis , mastica pure di rugby... Molto bene  !
Però, come Lucas, neanch'io son completamente d'accordo sul fatto che la competitività non sia migliorata: negli ultimi anni ci son state molte meno batoste  e molte più "sconfitte onorevoli"  ... Oltre a prestazioni decisamente al top, partite giocate alla pari con Inghilterra, Australia, Irlanda, Argentina.
Purtroppo il nostro XV è molto più vulnerabile di altri, contando su una rosa più ristretta di giocatori di altissimo livello basta qualche assenza per intaccare schemi ed equilibri. Però, vista la crescente popolarità della palla ovale, speriamo che arrivino un pò di giovanissimi che possano rimpolpare le fila del movimento italiano e garantire non solo un ricambio nel prossimo futuro, ma anche ulteriori passi avanti...
Sul discorso "allenatori francesi o meno" non saprei che dire, non è che con Berbizier e con Coste ci siano stati poi 'sti trionfi... Forse i francesi valorizzano la fantasia e la velocità mentre i neozelandesi e dintorni pestano più su organizzazione e disciplina, valori che (come tutti ben sanno) a noi italiani non sono sempre così familiari ...
Io credo che tutti i vari coach che si sono avvicendati sulla panchina azzurra abbiano lasciato dei segni positivi: ricordiamo sempre che stiamo tentando di entrare nell'olimpo del rugby, e ci confrontiamo con nazioni nelle quali i praticanti sono molto ma molto più numerosi che da noi...
Per ora, speriamo che queste due settimane di pausa servano a recuperare le energie e chiarirsi le idee, che contro la Scozia non possiamo toppare... In bocca al lupo, ragazzi! |
- Val Gardena, 15 dicembre 2007 - Condurrapando condurrapando... Ho fatto la Sasslong!
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Modificato da - otto piedi in data 18 feb 2009 17:05:14 |
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Abacab
Agonista
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Inserito il - 18 feb 2009 : 18:55:10
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Riguardo al rapporto tra sconfitte onorevoli e bastoste bisognerebbe cercare da qualche parte un albo d'oro della Nazionale (io non l'ho mai fatto), anche se nel passato l'unica "grande" che si incontrava era la Francia. Nei primi anni 60 questa ci incontrava con la miglior rappresentativa (quella delle 5 Nazioni) e più di una volta sfiorammo la clamorosa vittoria. Ma poi ci fu un periodo di improvvisa crisi con la retrocessione nella pole B, e da allora la Francia continuò a sfidarci con la squadra "A" (praticamente le riserve). Il vero salto di qualità si fece nella metà degli anni 70, quando si inizio a battere con una certa regolarità la Romania (XV a quei tempi dal pacchetto di mischia formidabile, ogni tanto in Coppa Europa riusciva a battere anche i francesi) e tra alti e bassi arrivò la prima clamorosa vittoria in senso assoluto, andando a battere nettamente la nazionale "Coloured" on Sudafrica. Sempre a quei tempi ci fu il primo test-match contro l'Australia persa per un solo un punto. Forse fu proprio quella partita che illuse un po' il movimento.... All'epoca la RAI faceva vedere in diretta il 5 Nazioni (sic!!!!), e ricordo ancora la parole di Paolo Rosi (oltre che bravissimo telecronista, forse il miglior giocatore italiano di sempre insieme a Bollesan): "Guardate che spettacolo!!! Ma è solo questione di tempo e anche da noi si giocherà un rugby così..." Son passati più di 30 anni e di "rugby così" nemmeno l'ombra. (premesso che il rugby è bello sempre e comunque a tutti i livelli). Quello che mi preoccupa più che i risultati è il "non gioco" espresso nella Coppa del Mondo contro avversari più deboli come Romania e Portogallo, quasi come se l'incontrare squadre quasi sempre più forti invece di farci progredire ci abbia reso specialisti esclusivamente del cercare di far giocare il meno possibile gli avversari.
Riguardo ai tecnici ribadisco di preferire i francesi, non solo perchè sotto la guida di Coste si ottennero in assoluto i migliori risultati di sempre (seconda metà degli anni 90...risultati che contribuirono a spalancarci le porte del 6 Nazioni), ma anche per una questione di mentalità. Meglio lavorare sui nostri perenni punti deboli (il gioco alla mano) che cercare di imitare senza possibilità di riuscita neozelandesi o sudafricani. E chi allora più adatto dei praticanti del gioco champagne? Tra l'altro ricordo molti stranieri di ogni nazionalità in Italia, ma più che altro si adeguavano alla nostra mentalità senza dare insegnamenti decisivi: il Kirwan a Treviso era uno "dame la baea in man che fasso tutto mi" (si esprimeva solo in dialetto veneto). Il Campese a Padova veniva schierato adirittura estremo, e da lì si limitava a sfruttare gli spazi aperti da un pacchetto di mischia allora senza rivali in Italia. Ricordo invece qualche giocatore francese (uno su tutti Pardies) che invece si scandalizzava e cercava di spiegare ai compagni che il rugby non era solo placcaggi e calci in touche, ma si poteva giocare anche con le mani. |
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otto piedi
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Friuli-Venezia Giulia
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Inserito il - 19 feb 2009 : 08:55:03
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... Ineccepibile carrellata su trent'anni di rugby  !
Eh, la mia passione è più giovane e alcuni di questi passaggi me li son persi .
Che altro dire? Io mi auguro che Mallett riesca a "sanare" qualche punto debole dei nostri, intanto... E che magari spunti un pò più di grinta e di precisione. Poi, giocando con le squadre al top si sa che la battaglia è dura ... |
- Val Gardena, 15 dicembre 2007 - Condurrapando condurrapando... Ho fatto la Sasslong!
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levis
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Veneto
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Inserito il - 19 feb 2009 : 20:43:15
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Apprezzo molto il realismo con cui Abacab ha descritto la probabile miglior miscela per i "vari" XV italici : i tecnici transalpini sono evidentemente più in linea con il nostro dna rugbystico rispetto a quelli dell'emisfero australe.
A mio (modesto) avviso, però, le trame che era riuscito a dare Kirwan in certi periodi della sua gestione erano una spanna sopra rispetto ad altri coach. Purtroppo, nel cammino italico dell'ex All Black sono mancati quegli interpreti in campo necessari a sviluppare tali dinamiche di gioco.
Con Berbizier ho visto una formazione italiana non certamente spettacolare, ma sicuramente più concreta con un gioco più in sintonia con le nostre reali attitudini.
Guardando al valore dei giocatori, infine, temo che da qualche anno a questa parte la fase di ascesa di certi splendidi nostri atleti sia - per così dire - almeno in stan by.
Non so a voi, ma al sottoscritto manca tantissimo un certo Alessandro Troncon... |
"Posseggo solo cose inutili... ma non è colpa mia". (A. De Curtis)
"Se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero fare". (Mark Twain) |
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Andrew
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Inserito il - 23 feb 2009 : 12:52:49
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Veramente un ottima anlisi Abacab.
Il passaggio in cui ricordavi gli incontri con Romania e Portogallo nella coppa 2007 lo condivido assolutamente
E adesso sotto con gli scozzesi. Ho visto un po' del loro match in Francia e ho sentito un mio amico che li ha visti contro il Galles, mi ha detto che avevano qualche idea in + del solito. Noi comunque possiamo solo migliorare |
1° Discesa femminile Mondiali 2009
2° Discesa femminile Mondiali 2009
2° nella coppa Generazionale 06/07
2° Lega della maturità 06/07 (1° in combinata)
2° Lega once were rookies 06/07
2° BirraLega 08/09
3° BirraLega 05/06 (1° in slalom)
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1° in discesa lega forum femminile 08/09
11° Fase2 M 08/09
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Abacab
Agonista
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Inserito il - 24 feb 2009 : 18:20:43
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| Mi sa che non potrò vedere il match contro la Scozia per imprescindibili impegni Peccato, questa è la nostra grande occasione di evitare il cucchiaio di legno. |
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otto piedi
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Inserito il - 25 feb 2009 : 17:18:08
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dal sito della FederRugby:
Nick Mallett, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby, ha reso nota la formazione che scenderà in campo sabato 28 febbraio al Murrayfield Stadium di Edinburgo, affrontando la Scozia nella terza giornata dell’RBS 6 Nazioni 2009.
Il calcio d’inizio dell’incontro è previsto alle ore 15.00 locali, le 16.00 in Italia. La7 trasmetterà l’incontro in diretta, con un ampio pre-partita in onda a partire dalle ore 15.00 italiane.
Quattro le novità dal primo minuto nella formazione scelta da Mallett rispetto alla squadra scesa in campo al Flaminio di Roma contro l’Irlanda domenica 15 febbraio nel secondo turno del Torneo.
Con l’estremo Andrea Masi costretto al forfait per squalifica, la maglia numero quindici torna sulle spalle di Andrea Marcato che, al rientro in Azzurro dopo aver saltato per infortunio la partita interna con l’Irlanda, ritrova quel ruolo in cui era stato utilizzato a livello internazionale per tutto il 2008. Assente all’ala, dopo dodici test-match consecutivi, il viadanese Kaine Robertson, il CT Mallett si affida alla coppia composta da Mirco Bergamasco e Matteo Pratichetti, mentre tra i centri Gonzalo Garcia torna a fare reparto con Gonzalo Canale.
Confermata la mediana vista contro l’Irlanda, con Luke McLean all’apertura e Paul Griffen alla mischia incaricati della regia del gioco offensivo italiano.
Nessuna novità in terza linea, con capitan Sergio Parisse (al sessantesimo test-match della carriera a soli venticinque anni) affiancato da Mauro Bergamasco ed Alessandro Zanni. Rientra invece in seconda linea Marco Bortolami, che torna a costituire con Santiago Dellapè la coppia di saltatori più sfruttata negli ultimi anni. In prima linea, infine, confermata la fiducia ai piloni Martin Castrogiovanni e Salvatore Perugini mentre torna in campo dal primo minuto, dopo i due turni di assenza per infortunio, il tallonatore calvino Leonardo Ghiraldini.
In panchina Mallett conferma la formula con quattro avanti – Ongaro tallonatore, Nieto pilone, Del Fava seconda linea e Sole flanker – il rientrante Canavosio mediano di mischia, Bacchetti ala e l’esordiente Giulio Rubini in grado di ricoprire più ruoli nella linea dei trequarti.
ITALIA
15 Andrea MARCATO (Benetton Treviso, 13 caps)
14 Mirco BERGAMASCO (Stade Francais, 58 caps)
13 Gonzalo CANALE (Clermont-Auvergne, 44 caps)
12 Gonzalo GARCIA (Cammi Calvisano, 7 caps)
11 Matteo PRATICHETTI (Cammi Calvisano, 14 caps)
10 Luke MCLEAN (Cammi Calvisano, 5 caps)
9 Paul GRIFFEN (Cammi Calvisano, 39 caps)
8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 59 caps) - capitano
7 Mauro BERGAMASCO (Stade Francais, 71 caps)
6 Alessandro ZANNI (Cammi Calvisano, 28 caps)
5 Marco BORTOLAMI (Gloucester RFC, 71 caps)
4 Santiago DELLAPE’ (Toulon RC, 54 caps)
3 Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 56 caps)
2 Leonardo GHIRALDINI (Cammi Calvisano, 16 caps)
1 Salvatore PERUGINI (Stade Toulousain, 57 caps)
a disposizione
16 Fabio ONGARO (Saracens, 61 caps)
17 Carlos NIETO (Gloucester RFC, 33 caps)
18 Carlo Antonio DEL FAVA (Ulster, 34 caps)
19 Josh SOLE (MPS Viadana, 35 caps)
20 Pablo CANAVOSIO (MPS Viadana, 22 caps)
21 Andrea BACCHETTI (Femi CZ Rovigo, 1 cap)
22 Giulio RUBINI (Overmach Cariparma, esordiente)
... In bocca al lupo, ragazzi... Qui c'è da tirar fuori le , ovali o tonde che siano !
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- Val Gardena, 15 dicembre 2007 - Condurrapando condurrapando... Ho fatto la Sasslong!
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Abacab
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Inserito il - 26 feb 2009 : 08:24:43
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| Intanto il Governo ha promesso il suo pieno appoggio per la candidutura dell'Italia ad organizzare la Coppa del Mondo. Rappresenta per importanza il terzo evento sportivo al mondo, superando per interesse globale persino gli Europei di Calcio. Dovremo nel frattempo però educare tifosi (niente sfottò, amicizia e terzo tempo con gli avversari, niente fischi durante il gioco), e prefetti (niete tornelli e biglietti nominali, niente forze dell'ordine in assetto di guerra, niente barriere allo stadio). Ce la faremo? Sperando che i nostri governanti si rendano conto in pieno dell'importanza dell'evento, ricordo a tal proposito che nel nostro esordio nel 6 Nazioni a Roma nessuna alta carica ufficiale pensò di andare a ricevere l'inattesa Principessa Anna d'Inghilterra. |
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otto piedi
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Inserito il - 26 feb 2009 : 08:48:08
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... Intanto Ongaro si infortuna in allenamento e non sarà in campo contro la Scozia, occasione nella quale Mallett lo aveva schierato in panca.
Al suo posto l'esordiente Sbaraglini, tallonatore della Benetton Treviso.
Circa i mondiali... Beh, lo "zoccolo duro" dei tifosi del rugby è già composto di gente beneducata. Ora bisogna vedere se la recente popolarità della palla ovale non abbia iniziato a portare negli stadi gente meno abituata al fairplay e al rispetto dell'avversario... Gente di estrazione "calcistica" per intendersi!
Nelle ultime partite mi ha infastidito abbastanza il sentire il pubblico del Flaminio fischiare gli avversari in occasione dei calci piazzati, spero che si cerchi di stroncare sul nascere questa pessima usanza: con annunci agli altoparlanti, con volantini, con poster affissi qua e là...
Nel caso "mondiali", credo che gli organizzatori debbano darsi da fare con le singole società per diffondere il messaggio di "sport e amicizia" che caratterizza il rugby.
Per quanto riguarda le autorità... Beh, questa è un'incognita... |
- Val Gardena, 15 dicembre 2007 - Condurrapando condurrapando... Ho fatto la Sasslong!
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