Sebastian Foss-Solevaag chiude la carriera
di Matteo Pavesi

Classe 1991, vincitore di un doppio oro a Cortina in slalom e Team Parallel nel febbraio 2021, bronzo olimpico a Pechino 2022 e quattro anni prima bronzo nel Team Parallel a PyeongChang 2018: il norvegese Sebastian Foss-Solevaag ha annunciato la fine della carriera agonistica.
Slalomista puro con 136 pettorali in Coppa del Mondo, Foss-Solevaag ha esordito in Coppa Europa nel 2010 e in Coppa del Mondo nel novembre 2012 Levi, trovando la prima top10 un anno più tardi con un nono posto.
Sempre a Levi, ma nel 2014, sfiora il podio con un quarto posto alle spalle del connazionale Kristoffersen, Hirscher e Neureuther.
Meno di due mesi dopo sale sul terzo gradino del podio a Zagabria, primo di 5 podi conquistati in carriera, tra cui due vittorie.
I successi arrivano tutti nel suo anno migliore, quel 2021 dove oltre alle già citate medaglie mondiali conquista lo slalom di Flachau a gennaio e quello di Madonna di Campiglio a dicembre, oltre a vincere il Team Parallel alle Finali di Lenzerheide.
Dopo quella vittoria entra ancora cinque volte tra le top10, l'ultima alle Finali di Soldeu 2023, ottavo in slalom, mentre nelle ultime due stagioni (2023/2024 e 2024/2025) raccoglie una manciata di risultati intorno alla ventesima posizione.
Nel suo palmares ci sono anche 4 podi in Coppa Europa (tra cui una vittoria a Levi) e 9 medaglie ai Campionati Norvegesi, tra cui 3 titoli: nel 2013, nel 2015 e nel 2021, tutti in slalom.
"Si chiude un capitolo, uno nuovo sta per cominciare - scrive Sebastian via social - Ho dedicato tutta la mia infanzia e la mia vita per diventare il miglior slalomista del mondo. Ora è il momento di fare qualcosa di nuovo. Sarò per sempre grato per tutti i momenti vissuti e le amicizie che porterò per il resto della vita. In particolar modo i momenti vissuti con la squadra, ciascuno di voi è unico e ha fatto parte del mio percorso e mi ha aiutato a raggiungere il sogno di diventare Campione del Mondo in slalom.
Poi ci sono tutti quelli che aiutano la squadra, da quando ero un ragazzino fino a questa stagione. Lo sci mi ha insegnato così tanto, ma ora è il momento di fare qualcosa di nuovo.
Non so ancora cosa sarà, ma non vedo l'ora.
Grazie a tutti gli sponsor che mi hanno sostenuto e aiutato lungo il cammino.
Grazie alla mia famiglia, fondamentale per poter arrivare dove sono arrivato. Non era scontato che un ragazzino dal Alesund avrebbe raggiunto i vertici dello sci, e sono orgoglioso di questo.
Grazie alla mia metà Elin, sei stata così paziente, così d'aiuto, e mi ha aiutato nei momenti più difficili. Ora potremo finalmente riposarsi e passare pi tempo insieme.
Grazie a tutti voi, è stato un viaggio incredibile."