A Soldeu Fede Brignone vince il suo primo superg!
di Matteo Pavesi
Succede di tutto a Soldeu, nel Principato di Andorra, dove questa mattina era in programma un superg femminile: succede che vince la nostra Federica Brignone, portando a casa la seconda vittoria in carriera e la prima in questa specialità, a lungo corteggiata; succede che la gara programmata alle 10.30 sia spostata alle 13.30 con partenza abbassata, e discesa dopo discesa le condizioni meteo cambino per l'intensificarsi della nevicata, tanto che dopo le prime 15 nessuna o quasi riesce a fare il tempo; succede che Lindsey Vonn, pettorale n.16, rischia molto e a tre quarti gara esce, rimanendo a lungo ferma sulla neve, si teme per il suo ginocchio.
Andiamo con ordine: questa mattina ai microfoni di Raisport il responsabile della velocità azzurra Alberto Ghezze si era lamentato per i tempi di intervento degli organizzatori, motivo per cui la partenza era stata spostata di tre ore.
Alle 13.30 c'erano le condizioni minime per partire, ma poi la nevicata si è via viva intensificata, fino a arrivare al massimo proprio quando doveva partire il lotto delle migliori.
Le azzurre, cui il sorteggio aveva donato i primi numeri, ne hanno approfittato: miglior tempo in 57.33 per Federica Brignone, 4/o Sofia Goggia (che senza un errore nel finale sarebbe stata almeno terza), Elena Fanchini 5/a, Hanna Schnarf 6/a (scesa con il #12). Quattro azzurre nelle top6, 6 nelle top15 (Elena Curtoni 10/a, Francesca Marsaglia 15/a), 8 nelle top30 (Nadia Fanchini 19/a, Dada Merighetti 21/a): è il miglior risultato di sempre delle nostre in superg (299 punti), ancor meglio di quel superg di St.Moritz 2001 vinto da Karen Putzer davanti a Daniela Ceccarelli.
Federica Brignone merita di esultare per la seconda volta in carriera (tutto in questa stagione): dopo una lunga rincorsa al podio della specialità, iniziato quasi in sordina, la milanese trapiantata in Val d'Aosta dimostra di essere tra le migliori in assoluto quando c'è da tirare le curve, anche se veloci e nella zona centrale, più tecnica, dà il meglio, dosando pieghe, accelerazioni in curva ed aggressività, e lasciando qualche cosa sul terreno nel tratto finale.
Tutto in un anno: 12 mesi fa a Bansko è per la prima volta nelle top15, poi nelle top10 a Garmisch, e poi ancora a Meribel. In questa stagione prosegue 10/a ad Altenmarkt, 9/a a Cortina e Garmisch e infine 6/a settima scorsa a La Thuile. Una crescita costante e importante, una vittoria certamente meritata, al di la delle mutate condizioni nel corso della gara.
E così sul podio salgono Laurenne Ross, mancava dalla discesa di Garmisch di 3 anni fa, e Tamara Tippler, che dopo l'ottimo inizio con il podio di Lake Louise si era un po' persa nel corso della stagione.
Purtroppo però il Circo Rosa rischia di perdere una assoluta protagonista, in una stagione già funestata dagli infortuni prima ancora che iniziasse ( Fenninger nei giorni precedenti a Soelden): Lindsey Vonn è caduta intorno ai 3/a gara (-19 e -32 i primi due intermedi) scivolando fuori dopo essersi troppo inclinata, ed è rimasta a lungo immobile sdraiata sulla neve.
I 20 minuti circa di stop non hanno certo favorito chi è sceso subito dopo: Lara Gut è soltanto 16/a e rosicchia 15 punti alla rivale, ma se Lindsey non dovesse tornare a gareggiare in questa stagione significa che la Coppa è praticamente nelle mani della ticinese. Discorso analogo per la coppa di specialità, con Vonn a 420 e Gut a 356 quando mancano ancora due gare.