il filo di Bode (ma anche il mio) te la fa a fette la tua tuta da pattinaggio e dimmi che protezione metti all'attaccatura del polpaccio.
sicuramente una tuta antiglio non può resistere a tutto ma altrettanto sicuramente è molto più resistente di una normale. Già minimizzare un danno non è poca cosa... se poi si vuole studiare qualcosa di specifico, come sarebbe il caso che il regolamento stesso richieda, incidenti come questo possono non avvenire.
però vero che molto più semplice e comodo dare risposte come questa per non fare un razzo
si può sempre pensare a un'armatura medioevale..anche le maglie da sub per giocare con gli squali funzionerebbero.. chiaro che per capirlo devi aver fatto qualche sci..avergli passato sopra le mani e immaginare quel filo a cento all'ora quando ci cadi sopra, comunque si può far tutto..anche neve fresca senza lamine e pantaloni comodi...poi arrivano le valanghe...fai l'impiegato..infarto che non ti muovi. un mondo difficile.
nello Short Track sono obbligatorie tute antitaglio ed apposite protezioni... basterebbe poco
poi come glilo spieghi alla fis che non fanno passare aria? è la loro fissa
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Se non passa aria diventi un missile e non hai bisogno di tagliarti Comunque le gare si potrebbero fare anche in pantavento èe giacca a vento anti taglio, vince comunque il più bravo, il problema son le donne...guarderemo mica la più brava?
che voglia di mare mi fai venire.. ma 'sto dyneema cominciare a usarlo accoppiato al neoprene per i sub e per il surf così non mi strappo più la czzo di muta sul reef?
controllato..non è elastico, lo usano per le linee dei kite, per cui son contrario a priori (windsurferkitersciatorisnowboardercanigatti) comunque tienigiù potrebbe farti tagliare meno, davvero non so risponderti...però a 130 sei più stabile con niente che prende aria, per cui devi renderlo elastico.
ho dei guanti super elasticizzati in Dyneema che uso per fare kayak in acque bianche, tutto positivo ad eccezione che, a differenza del Kevlar che è meno resistente, trasmettono molto il calore quindi ideali quando fa caldo ma in acque molto fredde possono richiedere uno strato più isolante a contatto con la pelle, nulla d'impossibile, già ora comuni indumenti da sci sono un mix di fibre e strati riguardo alle mute in neoprene... nel kayak o si prendon le più economiche e si cambiano oppure si prendon tute stagne (o meglio dire quasi stagne) o semistagne che già usano materiali resistenti sopratutto nelle tipiche zone di contatto
Magari nasceranno sciatori più forti di Bode, ma sicuramente non ne nasceranno come Bode. Forse l'unico sciatore che io abbia visto che avrebbe passato il test della frittata di Rino Tommasi.
andiamo OT finchè non ci czziano riguardo alle stagne e semistagne non so se parli di quelle in neoprene o larghe da vestirsi sotto..in windsurf e surf solo le prime perchè con le altre nelle schiume non nuoti..ci metti una vita ogni frullata, il neoprene lo accopppiano con diversi materiali termici...mettono tutti i materiali anti taglio su ginocchia e tibie...niente che resista al semplice reef..meno che meno a una lamina di uno sci.. il dyneema evidentemente come dici può essere elastico o meno...se lo usano per le linee dei kite e i guanti avrà diversi tipi di lavorazione e non ho idea di quale sia la sua resistenza al taglio riferita a una lamina di uno sci a cento all'ora, non escludo che funzioni perchè non o lo so...certo che non è nemmeno come pensi che non si voglia usare a prescindere, dovrebbe parlare qualche produttore di tutine da gara. vero che i costi ci sono...considera che una tuta viene usata una volta.
Modificato da - franz62 in data 06 feb 2015 17:35:42
non penso che ci sia un rifiuto a prescindere, anzi son convinto che far indumenti di alta qualità sia ciò che possa mantenerti competitivo verso altri produttori non così specializzati il discorso è di semplice domanda offerta: son incidenti non frequentissimi, gli atleti ben difficilmente vanno a cercare una soluzione in merito; per questo dicevo che l'intervento dovrebbe essere a livello regolamentare dopo un adeguato periodo di sperimentazione, le aziende che sperimentano saranno poi avvantaggiate nel mercato
in altri sport che usano abbigliamento in Dynema o comunque altri tessuti antitaglio tessuto assieme ad altre fibre elastiche, questa viene usata come sottotuta aderente, quindi non serve continuare a cambiare quanto ai costi la sicurezza li ha indubbiamente, ma son da vedersi anche da parte degli atleti come investimento che permette risparmi sugli infortuni, che non di rado condizionano pesantemente la carriera sportiva
certo..per costi intendevo un tessuto del tutino se usato una volta.. se rispecchia i valori di permeabilità all'aria e il tessuto esiste già usato in altri sport come "intimo" quale potrebbe essere il motivo per cui già non lo usano? o non funziona per le lamine (il tssuto attuale) oppure rallenta e dovrebbe essere obbligatorio per regolamento.
riguardo alla traspirabilità richiesta non ne vedo problema: può variare a piacere in base a come viene tessuto i merito ai motivi per cui non viene usato ripeto che è un problema non frequente, quindi molti non si saranno neppure posti il problema, per esempio nello Short Track cadere non è infrequente e può voler dire venire investiti e pattini che ti passan sopra... si usa persino un collarino antitaglio
stavo quindi curiosando un po' gli usi che già ne fanno nello sci, vedo che viene usato dalla Leki per i cinturini di aggancio ai bastoni; in alcuni sci della Zai dove riportano "This plastic fibre is 60% stronger in relation to its weight than carbon fibre, and up to 15 times stronger than steel. It is also extremely light and highly resistant to abrasion. Unlike other materials it does not become brittle when exposed to low temperatures" e nei lacci di questi innovati parastinchi/ginocchiere sviluppate assieme alla Federazione Francese di sci che aiutano a salvaguardare le ginocchia http://www.kneemax.com/