Soelden: le dichiarazioni degli azzurri di Matteo Pavesi
Bilancio di giornata che tende al rosso per la squadra azzurra. Migliore dei nostri è Manfred Moelgg, 17/esimo, 5/o tempo nella seconda manche:"abbiamo provato a dare il massimo, ho perso tanto nell'ultimo tratto, penso di aver sciato bene nella seconda, è un buon segno. Peccato per quei 3 decimi di troppo che mi avrebbero permesso di essere molto più avanti"
Davide Simoncelli ha pagato nella seconda frazione il ritardo di condizione dovuto all'infortunio al legamento del ginocchio rimediato a marzo agli Assoluti, perdendo 11 posizioni:"dopo la prima ero molto contento, ho visto che sono ancora capace di fare certe cose. E' un buon punto di partenza dopo un infortunio. La seconda manche denota il mio poco allenamento, ci speravo ma è difficile poter competere così per due manche. E' comunque un inizio positivo."
Per Giovanni Borsotti arrivano i primi punti all'esordio sul Rettenbach:"ho rotto il bastoncino in partenza della seconda e ho compromesso la manche, poi mi è anche andato in mezzo alle gambe. Banale, ma senza il bastone è difficile sciare. Mi aspettavo di più da questa gara, è andata molto male, però ho spaccato il bastone, cosa ci vuoi fare? Peccato, andrà meglio la prossima volta."
Max Blardone mastica amaro al parterre, ma come suo solito non usa giri di parole: "la gara è andata male. Non mi aspettavo una gara così brutta. Negli ultimi tempi stavo abbastanza bene, ho sciato poco quest'ultimo mese perchè abbiamo trovato sempre pessime condizioni meteo a parte i giorni prima della gara. Oggi inoltre avevo gli sci nuovi, era il terzo giro che facevano e quindi non si possono fare i miracoli, o almeno io non ne sono capace. Peccato perchè sono sempre occasioni buttate e a 32 anni sinceramente sono anche un po' stanco. Nella seconda ero più aggressivo ma sapevo benissimo che avrei perso tempo in fondo, e difatti è stato così. E' un peccato perchè sicuramente voglio fare un buona stagione."
Certamente soddisfatto il marebbano Alexander Ploner, operato un mese e mezzo fa al menisco: "sicuramente ero molto contento dopo la prima manche, tre giorni fa ero in dubbio se farla o meno, ho deciso all'ultimo. Dopo, nella seconda, ho sentito che la gamba era in affanno e non riuscivo a spingere, ma sono molto contento di come è andata la gara complessivamente."
Infine ecco il coach Theolier:"il risultato non è buono, speravo che entrassero uno o due nei top10. Se guardiamo bene abbiamo perso tanto nel tratto finale, dobbiamo lavorare per andare avanti. Dopo la prima manche era contento Simoncelli, voglio rivedere bene i video e capire, così come analizzare i tempi da inizio a intermedio e da intermedio alla fine. Faremo un lavoro specifico per questo."
Ma il Blarda non cambia mai? Anche gli altri avranno trovato brutto tempo e se, ad inizio stagione, è già stanco...... Spero che stanco lo sia stato per le occasioni buttate.
Modificato da - lbrtg in data 24 ott 2011 08:45:21
sul piano è anni che i nostri non vanno così come sul non ghiacciato; come scusa oramai è troppo usurata, ci si aspetta dei rimedi, non sempre le solite scuse; e almeno quest'anno gli slogan roboanti della vigilia dei vari attori sono un poco più attenuati, perchè anche quelli l'anno scorso alla lunga facevano un po' pena per non dire fastidio; piccolo appunto finale: anche l'anno scorso dopo la debacle di Soelden si disse che ora però sarebbero arrivate le nostre piste e vi ricordate come è andata; quest'anno stesso ritornello, incrociamo le dita
piccola precisazione, visto che ho raccolto l'intervista: da quel che ha detto Max si capiva chiaramente che era stanco di buttar via le occasioni, non stanco fisicamente
piccola precisazione, visto che ho raccolto l'intervista: da quel che ha detto Max si capiva chiaramente che era stanco di buttar via le occasioni, non stanco fisicamente
Mah,io da allenatore d'atletica ed ex atleta(sia sci che atletica),non è che veda di buon occhio tutti questi balletti di preparatori e/o allenatori.Se uno si abitua ad un metodo(a meno che chi lo prepara o allena sia una capra),cambiare ogni anno,non è che faccia bene alle prestazioni o al morale.Certo l'evoluzione dei sistemi e metodi di preparazione e tecnica evolvono,ma vedersi buttato nelle braccia di questo e quello ogni tanto tempo,non fa proprio bene!E poi è dai tempi della Valanga che si sente che i nostri non vanno o sul piano o su neve morbida:che sia ORMAI giunto il tempo di provvedere???Gli altri o col brutto tempo o con condizione più disparate,fanno risultato;noi...purtroppo siamo "PERSEGUITATI" dalla sfortuna:questa storiella non regge più!!!Si provveda o ci piangeremo sempre addosso aspettando un altro Tomba o Compagnoni!!!!
Roby, come direbbe Tex Willer? Sacrosante Parole! Già il passaggio dalle giovanili alle squadre superiore è traumatico per cambio di carichi ecc, figurarsi poi per atleti ormai abituati a "conoscersi" ! Ted fa da solo ormai da tre anni, analizza maniacalmente le prove (ha installato addirittura due GoPro sul casco, per ri-osservare entrate ed uscite dalla porta) e i risultati parlano chiaro, mi sembra. Boh....
Mauro B.
sellata
Pronto Hermann vuoi che ti venda i miei vecchi sci?
Basilicata
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Inserito il - 24 ott 2011 : 16:00:44
Le parole di Ravetto
«Il risultato non è positivo. Mi aspettavo di più, forse anche per quello che ho visto a Tignes. Sul ripido ci siamo difesi bene, meglio degli anni passati. Per questo sono fiducioso per i giganti puù tecnici, come Val d'isere o Alta Badia dove possiamo essere protagonisti. Tuttavia sul piano non riusciamo a fare velocità, facciamo davvero fatica, perdiamo un'enormità. Lo so, è il nostro problema, ma la questione non è nuova. Su certi pendii non siamo competitivi, difficile esserlo con questo materiale umano."
Realista per carità, ma allora cosa dobbiamo fare, ritirarci?
Ormai questa è una squadra totalmente sfiduciata e demoralizzata, e se il dt parla così certamente questo non aiuta a ridare fiducia.
Modificato da - sellata in data 24 ott 2011 16:03:22