C'E' UN'IPOTESI DI DIVIDERE Blardone E Simoncelli. Con Claudio Ravetto dt per quanto riguarda le squadre di Coppa del Mondo per la prossima stagione c’era già una certezza: il team dei gigantisti sarebbe stato eliminato. Con Florian Eisath, Michael Gulfer e Alberto Schieppati fuori dai ‘top trenta’, con Alexander Ploner probabilmente in ‘autogestione’, si era pronti a ‘smantellare’ una compagine tout-court per i gigantisti. Certo, è vero che sarebbero rimasti i 'pezzi da novanta' Massimiliano Blardone, Davide Simoncelli e il giovane Giovanni Borsotti forte del ‘posto fisso’, ma un cambiamento era giustamente nell’ordine delle idee vista l’annata negativa. Si era pensato di tenere prevalentemente due gruppi di lavoro per la Coppa del Mondo. Con gli slalomisti di Jacques Theolier doveva inserirsi Simoncelli, Blardone invece con i velocisti di Gianluca Rulfi. Ovviamente queste due squadre sarebbero state rinforzate nei relativi staff tecnici, da permettere comunque una preparazione specifica per la Coppa del Mondo. Ad esempio si era pensato a Max Carca come ‘super visore’ di Blardone nella compagine di Rulfi, anche perché i suoi 'gioielli' Christof Innerhofer, Peter Fill, e poi gente orientata alla velocità come Mattia Casse, Hagen Patscheider e perché no Paolo Pangrazzi sono giovani di belle speranze fra le ‘porte larghe’ da seguire e continuare a far crescere. Borsotti sarebbe stato invece inserito nel team delle tecniche. E adesso? A sentire Rulfi dovrebbe rimanere questa la linea di indirizzo, perché un team di gigante a se stante non avrebbe più senso, almeno oggi. C’è da dire che non semplici sarebbero i problemi di gestione, e anche per questo motivo qualcuno auspicava che Alessandro Serra si poteva far carico dei giovani gigantisti in un ‘sottogruppo’, cosa che anche i medesimi ragazzi esplicitamente chiedono. Una scelta nuova, anzi meglio dire innovativa, esplicita problematiche e punti interrogativi, ma qualcosa da cambiare c’è, visto la difficoltà dei nostri gigantisti. Rulfi afferma: “Non si sa ancora chi sarà il direttore tecnico, ma credo che la scelta che avevamo impostato abbia un senso. Non vuol dire che deve essere così anche in futuro, questi giovani potranno ad esempio fra due anni essere inseriti un nuovo team di gigantisti. Vedremo”. Questo è un punto interrogativo significativo, speriamo che la nomina del dt sia celere anche per capire dove e con chi si alleneranno due campioni come Blardone e Simoncelli, e anche i giovani che adesso militano nominalmente nel gruppi Coppa Europa e sono stati protagonisti di una grande stagione. Insomma, ‘sparpagliati ‘ o ancora insieme i gigantisti azzurri? Aspettiamo le prime mosse. La certezza oggi è una sola: Matteo Guadagnini non sarà più il riferimento tecnico dei gigantisti. Intanto Simoncelli, che si è infortunato nella prima manche del gigante degli Assoluti a La Thuile, si opererà al menisco dopodomani.
Questa "divisione" tra il Blardo e Simoncelli, è un'ipotesi che si può anche condividere, a patto che non comporti un aggravio economico, per l'ingaggio di qualche tecnico "dedicato" in più. Ormai, gli sforzi economici li farei per seguire i giovani. I due campioni, sono abbastanza "grandi" da rimboccarsi le maniche e lavorare al pari e con gli stessi diritti/doveri di questi ultimi.
Modificato da - lbrtg in data 04 apr 2011 08:41:28
Non mi pare ci sia un aggravio economico, anzi... se non ho capito male non si andrebbero a creare 2 team di gigantisti ma gli stessi andrebbero incorporati in altri gruppi...
Non mi pare ci sia un aggravio economico, anzi... se non ho capito male non si andrebbero a creare 2 team di gigantisti ma gli stessi andrebbero incorporati in altri gruppi...
so già ora di raccogliere molte critiche ma a prescindere dal fatto che non si tratta di un dissidio Blardone - Simoncelli ma Blardone - resto della squadra dove Simoncelli per carattere, cultura e lingua si è fatto portavoce del malessere e perciò ora si trova etichettato come piantagrane numero 2 il che è assolutamente non corretto io il buon Blardone se continua come dicono i trentini a far el mona lo sbatterei fuori a calcioni, tradotto fuori dalla squadra e fuori dalle gare, ti mando a casa arrivederci e neanche grazie; altrimenti quello è capace di rovinare anche i pochi giovani promettenti che stanno arrivando cosi come ha cercato di far fuori in passato tutti i ragazzi promettenti per rimanere l'unico galletto del pollaio; che la cosa possa avere senso lo si è visto in uno sport che proprio mi sta sulle scatole, il calcio; agli ultimi mondiali nella squadra tedesca che era poco accreditata si ruppe Ballack considerato da tutti supponente, maleducato ecc. Via lui si sono messi in mostra i giovani che hanno anche detto chiaramente che riuscivano ad esprimersi cosi perchè non avevano più tra i piedi quel tipo che se la tirava facendo pesare il suo blasone; e poi i generali in guerra dicevano spesso che ogni tanto bisogna fucilare qualche soldato "pour encourager les autres"
Modificato da - didibi in data 04 apr 2011 14:44:10
Faccio un po' fatica a comprendere questa logica di impostare i programmi di lavoro in base ai problemi che possono avere due sciatori (ammesso che sia vero). E faccio anche fatica a capire quali insormontabili problemi possano avere. Che due persone che lavorano insieme non vadano d'accordo è normale, succede in tutti gli ambiti professionali però in questo caso stiamo parlando di due sciatori: si allenano insieme e la domenica fanno la loro gara. E visto che sono in nazionale non penso che debbano litigarsi il posto davanti sul pulmino per andare ad allenarsi perché davanti ci sono meno problemi con la colazione nei tornanti. Cioè insomma, regole chiare, i problemi si risolvono, altrimenti ci si può anche salutare.
DOMENICA INIZIA LA NUOVA STAGIONE DEI DISCESISTI. Due raduni a Pampeago e Livigno per Innerhofer&compagni Domenica si riparte. Due raduni consecutivi per la squadra di velocità agli ordini di Gianluca Rulfi, Max Carca e Christian Corradino. Senza il nuovo direttore tecnico e nemmeno i programmi, i ‘jet’ tuttavia avevano già programmato questa doppia sessione. Del resto l’unico team che non dovrebbe subire variazioni è proprio quello dei velocisti, così si partirà senza particolari novità e certi che non ci saranno stravolgimenti. Domenica infatti tutti, o quasi, alla volta della Val di Fiemme: sulle nevi di Pampeago di Tesero da lunedì quattro giorni dedicati a gigante e superG. Poi da lunedì prossimo altri tre giorni a Livigno. “Iniziamo a fare un lavoro sul facile, sul piano”, fa sapere il responsabile dei velocisti Rulfi. Convocati Christof Innerhofer, Werner Heel, Peter Fill, Dominik Paris, Hagen Patscheider, Matteo Marsaglia. “Ci saranno anche Mattia Casse e Giovanni Borsotti con noi. Fill e Patscheider non faranno tutto il programma del primo raduno perché in coincidenza c’è la festa di fine stagione del gruppo sportivo dei Carabinieri. Inoltre Paolo Pangrazzi e Patrick Staudacher sono ancora a riposo. Non ci sarà nemmeno Andy Plank, in quanto la sua caviglia desta sempre più preoccupazione, dovrà fare altri approfondimenti” , conclude Rulfi, che si trova a Pila per la discesa dei Campionati Italiani Giovani. Intanto questa mattina a Milano verrà operato al menisco Davide Simoncelli, che si era infortunato ai tricolori Assoluti di La Thuile dopo la prima manche del gigante.
Nella storia dello sci azzurro sarebbe la prima volta che la nazionale non ha il gruppo di gigantisti o slalomisti/gigantisti. Ho pensato parecchio ma non riesco a capire se la cosa possa essere positiva o meno, l'unica cosa certa è che la squadra di gigante ha chiuso una delle peggiori stagioni della storia e se Ravetto aveva ipotizzato questa soluzione probabilmente è la strada da percorrere nell'immediato. Spero non ci si dimentichi di Alberto Schieppati che è stato un primo gruppo e ha tutte le possibilità per tornare ad esserlo.
UFFICIALE - CORNAZ NON CI STA DALMASSO IN POLE A Pila abbiamo incontrato il valdostano che ha rifiutato il ruolo di dt
Ora è ufficiale. Mauro Cornaz ha detto no. Il valdostano di Gressan ha rifiutato l'incarico di direttore tecnico maschile. Lo abbiamo incontrato nella 'sua' Pila, dove ha il ruolo di direttore di stazione. Un succo di frutta dopo la discesa dei Campionati Italiani Giovani insieme anche all'amico Alberto Ghidoni, con cui Cornaz ha allenato la squadra azzurra di velocità prima di vincere tutto con i 'jet' francesi. Cornaz come sempre è di poche parole: "Niente da fare, non ho trovato l'accordo". Niente di più, niente di meno. E adesso? Sembra che in 'pole position' ci sia Stefano Dalmasso, oggi responsabile dei Giovani. Fra Pila e Courmayeur si parla in queste momento del tecnico di Limone Piemonte come futuro direttore tecnico. Al momento nessuna dichiarazione ufficiale da parte di 'Steu', che rimane 'abbotonato'. Sembra che tutti aspettino venerdì, quando l'Alta Corte del Coni si pronuncerà sulla veridicità dei ricorsi in merito all'annullamento dell'assemblea federale.
Enrico V. Al mio segnale scatenate l'inferno ("Il gladiatore" di R. Scott)
Corbezzoli la Rossignol è tornata a fare acquisti! Speriamo che Laretta abbia ben ponderato la scelta. Non è facile per chi ha sempre utilizzato gli sci made in Altermark adattarsi immediatamente agli sci del gruppo Francese. Per sciancratura e filosofia costruttiva sono molto differenti! Con lo scarpone Lange invece, sono sicuro che avrà molte meno difficoltà ad adattarsi.
In bocca al lupo per questa nuova avventura Lara!
Enrico V. Al mio segnale scatenate l'inferno ("Il gladiatore" di R. Scott)