Citazione:Messaggio inserito da franz62 ....secondo me si dovrebbe aprire una discussione apposita nei materiali volendo,nella questione Lanzinger penso siano secondari.
Anche per me. Inoltre quoto in toto magimail su: se c'è qualche organizzatore delinquente ( e sottolineo questo termine) che gioca sui diritti televisivi e non assicura un elicottero e l'adeguato soccorso ai partecipanti, ebbene, questo andrebbe denunciato.. Inoltre: Una clinica mobile sul genere di quella del Dr Costa, nel motociclismo... Degli specializzati nelle traumatologie da sci alpino, veloci e pratici, almeno nella stabilizzazione dell'atleta fino al trasferimento in clinica. E' chiedere l'impossibile?
qualcuno sa cosa precisamente impone il regolamento Fis e le evnetuali norme locali in termini di soccorso e sicurezza?
- l'elicottero è obbligatorio? - esiste una distanza minima (tempo? km?) da un ospedale dotato di strutture di "II livello"? - è previsto che il soccorso debba essere garantito da personale qualificato? - se sì, che tipo di qualifica?
insomma, è andata bene finora oppure sono stati a voler essere buoni imprevidenti gli organizzatori in Norvegia?
il rospo è diventato un principe... il brutto anatroccolo è diventato un cigno il bruco è diventato una farfalla... ma io quando'è che mi trasformo?!?
oggi sulla gazzetta era scritto che l'elicottero è previsto dalle norme fis, e non c'era. basta solo questo. e oramai è abbastanza chiaro che il nocciolo della questione sono le 6-8 ore trascorse prima dell'operazione.
quoto tutto il discorso di magimail, soprattutto l'idea della clinica mobile come nelle moto. costerebbe un sacco, ma credo che la fis, se ha a cuore la sicurezza possa e debba fare uno sforzo. non quoto magimail solo su una cosa: il discorso sulla nazionalità e diversa attenzione ai pazienti. voi NON SAPETE che cosa succede all'interno dei reparti in ospedale, avete solo una vaga percezione che vi viene data da determinate persone. succede quotidianamente e di continuo, quindi sappiatelo, se mai dovesse capitare a qualcuno di voi. anche e soprattutto in italia, anche al nord. ribadisco un'altra volta, è molto probabile che sia andata come è andata perchè si chiamava lanzinger e non con un altro nome. e il mio "molto probabile" (concedo sempre il beneficio del dubbio) deriva dal fatto che io conosco mlto bene le dinamiche che portano a determinate scelte mediche. e già che ci siamo la dico tutta: le motivazioni date alla stampa dai vari medici sulle decisioni mi sembrano tanto un "pararsi" da eventuali problemi futuri.
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
Spero che la FIS si assuma tutte le responsabilità del caso e se una località non fosse in gardo di assicurare la sicurezza richiesta da una gara di coppa del mondo, come succeso appunto, mi auguro che tale località venga degradata dal circuito internazionale e multata. Insomma auspicherei ci fosse una graduatoria delle località a garanzia della sicurezza.
Riguardo all'elicottero 25, dico 25 anni fa per quelle gare fis o campionati italiani a cui ho partecipato l'elicottero c'era sempre e deve pure tornare prima che parta un altro nel caso stia portando via qualcuno. Mi tocca quotare Bruno riguardo alle conoscenze in un ospedale o se volete al cognome dell'infortunato,via che in questo caso trovo sia quasi limitato il concetto,nel senso che è la fis a non essere all'altezza. Lanzinger è un atleta di Coppa,non è caduto in moto e visto il cognome trattato al massimo o meno,se io FIS sono qualcuno non devi nemmeno sapere come si chiama il mio atleta...
piccola curiosità: già più di 15 anni fa, in un incontro pubblico sulla installazione (a quel tempo da decidere) di una TAC all'ospedale di Cles, il direttore della società impianti - oltre che del consorzio turistico - solandro intervenne per dire che una delle primissime cose che le agenzie turistiche chiedevano per portare o meno i loro clienti era la presenza di un ospedale "decentemente" attrezzato a portata di mano e la disponibilità del livello successivo a distanze ragionevoli... e non parliamo mica di gare o olimpiadi, ma semplicemente di turisti
il rospo è diventato un principe... il brutto anatroccolo è diventato un cigno il bruco è diventato una farfalla... ma io quando'è che mi trasformo?!?
A proposito di responsabilità, vale la pena di sottolineare che la mancata disponibilità dell'elicottero medico di soccorso (dato per scontato che rientri negli obblighi scritti o non scritti a carico degli organizzatori) è già di per se decisivo come fattore (gravissimo) di negligenza, indipendentemente da tutta quella serie di ragionamenti che si possono fare sul rapporto di casualità fra quella negligenza e l'evento finale. In parole povere, in una vicenda dove il fattore tempo pare abbia giocato un ruolo determinante, diventa sostanzialmente irrilevante valutare dove si sia esattamente inceppato il meccanismo per fare arrivare Lanzingher in ospedale in tempo utile e probabilmente diventa secondario anche discutere di quale fosse il "tempo utile".
l'intervento di magimail mi sembra una sintesi perfetta in accordo con il mio pensiero.
Anche per me. Sono intervenuto brevemente in precedenza nella discussione, ma il più articolato intervento di Magimail esprime meglio di quello che io abbia fatto il mio pensiero.
"Difficilmente l'uomo fa uso delle libertà che lui ha, per esempio la libertà di pensiero; in compenso insiste a richiedere la libertà di parola" Søren Kierkegaard
non mi sembra però secondario discutere di cosa si debba fare, o meglio, cosa la fis debba fare, perchè non si ripeta un altro fatto del genere. siamo ancora al discorso fatto sugli incidenti di aspen. chi organizza il circuito della coppa del mondo? la fis, assieme alle varie località. la fis stabilisce le regole e gli standard di sicurezza, le località si adoperano per ottemperare agli obblighi che la fis impone. se fino qui siamo d'accordo, nel caso specifico abbiamo che uno sciatore (non importa il nome) ha avuto come conseguenza per una mancanza di un elicottero, previsto dalle regola fis, l'amputazione di una gamba. rimango convinto, per esperienza lavorativa personale, che rivascolarizzare un piede dopo un'ora sia diverso dal farlo dopo 8 ore. il fatto che il primo ospedale non era attrezzato per questo tipo di interventi non esime la fis dal mettere un elicottero a bordo pista. secondo me ci sono state gravi carenze organizzative sia da parte della fis che da parte degli organizzatori, indipendentemente dal tipo di incidente che è successo.
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Nel dubbio provo a spiegarmi meglio. La mancanza dell'elicottero, secondo me, è decisiva come mancata ottemperanza ad uno standard di sicurezza che mi piacerebbe definire con certezza "obbligatorio". Quello che DEVE fare la FIS è rinunciare ad organizzare eventi o ad avallarne l'organizzazione in tutti i casi in cui non vi siano gli standard di sicurezza. Il senso del mio intervento è che l'assenza dell'elicottero è sufficiente a chiudere il discorso sulla responsabilità, senza nemmeno doversi interrogare su tutte le variabili di quello che avrebbe comportato o non comportato un mezzo di soccorso adeguato. Non c'era...doveva esserci: chiuso !
Modificato da - eugenio in data 05 mar 2008 12:04:18
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oltretutto la maggior parte se non la totalità delle località ospitanti manifestazioni del genere non ha e non può avere vicino un ospedale in grado di far fronte a uesta o ad altre emergenze di questa portata. la presenza dell'elicottero è indispensabile anche e soprattutto per garantire l'arrivo della vittima al posto giusto nel minor tempo possibile
arrivo a dire, per esperienza personale e professionale, che magari l'elicottero può anche non essere "a bordo pista", ma deve essere all'ospedale di primo accesso (o al massimo a pochi minuti da questo)
questo ovviamente come "buona prassi minimale" di comportamento e non come regola ottimale
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Ciao... è un bel pò che non scrivo sul forum e avrei preferito farlo per un evento lieto, non drammatico come questo. Sinceramente non me la sento di incolpare solo i medici di Oslo o di Lillehammer per il trattamento riservato all'atleta, così come non me la sento di incolpare solo gli attacchi. Invece se i soccorsi fossero stati tempestivi e se ci fosse stato un elicottero a disposizione molto probablimente le cose sarebbero andate diversamente. Le responsabilità non sono solo da attribuire a questo però... La pericolosità del tracciato sollevata da Hujiara, l'inadeguatezza dei soccorsi e la volontà di far correre comunque per rispettare i contratti con le Tv sono i fattori determinanti che hanno portato a questa tragedia. Secondo me nello sci si sta arrivando al punto di rottura come è avvenuto per la Formula 1 nel 1994, solo che li i soldi a disposizione sono molti, ma molti ma molti ma molti di più. Dal 1994 i regolamenti della FIA sono cambiati in modo da privilegiare la sicurezza e lo spettacolo ne ha risentito parecchio, ma meglio così. Meglio un Gp noioso che uno funestato da continui incidenti. Nello sci però non vedo come si possa arrivare ad un livello pari alla F1 o alla MotoGp. Certo, con medici disposti nei punti nevralgici dei tracciati, un elicottero medico SEMPRE a disposizione e un ospedale ben attrezzato si possono limitare i danni ma arrivare alla sicurezza totale non sarà mai possibile(nemmeno in F1 o MotoGp esiste...). Le velocità raggiunte sono elevatissima in Libera, SuperG ed ultimamente anche in gigante e forse sarebbe il caso di limitarle ritoccando le norme di tracciatura. In F1, per rallentare i circuiti si insericono delle chicane, perchè non farlo anche nello sci ? In F1 ci sono vie di fuga molto ampie... Nello sci però non è possibile a meno di disboscare una montagna intera. Quest'anno, episodi potenzialmente tragici ce ne sono stati molti. L'atleta americana che è caduta e si è "fortunatamente" rotta solo l'avanbraccio scivolando SOTTO le reti di protezione, che avrebbero dovuto trattenerla in pista, e finendo nel bosco in un Gs non ricordo dove. La libera femminile disputata in canada ( mi sembra ) sotto una fitta nevicata e con una visibilità ridicola e nella quale parecchie atlete si infortunarono. E sono i primi che mi vengono in mente. Di chi è la responsabilità ? Ovvio, in questo caso c'è l'aggravante di soccorsi tardivi ma non è solo Kvjitfield ( o come diavolo si scrive ) a dover essere messo sotto accusa. E' l'intero mondo dello sci, ormai fagocitato da contratti televisivi e da sponsor che pagano fior di soldi per avere visibilità a dover essere rivisto. Piste come quelle Wengen e Kitzbhuel (tanto per citare le + famose) andrebbero parzialmente riviste almeno da un punto di vista della tracciatura. Ma questo è quasi impossibile, perchè il fascino di questi tracciati è appunto dovuto alla difficolta e alla pericolosità. La FIS è schiava di contratti e sponsor che ben poco hanno da spartire con lo spirito della montagna e dello stesso Sci. E' questo secondo me il nocciolo della questione. Non si deve guardare e puntare il dito solo su quest'ultima tragedia ma su tutto l'ambiente. Ciò non toglie che gli organizzatori debbano assolutamente predisporre tutto nel miglior modo possibile e se ciò non è fattibile devono avere il coraggio di rinunciare alla gara e di perdere i soldi che vi hanno investito. Ma chi è disposto a farlo ? Secondo me è questo su cui bisogna meditare. In bocca al lupo Lanzinger !!! Ciao a tutti.
Lo stesso parallelo tra F1 e sci è stato fatto da Alexandra Meissnitzer, la più esperta della squadra austriaca e residente ad Abtenau al pari di Lanzinger: "Lo conosco sin da bambino e non riesco a dire quanto mi dispiaccia per lui. Ma lo sci è uno sport pericoloso, specie e soprattutto nella velocità. Un po' come la Formula 1, ma la Formula 1 è più sicura: noi purtroppo non abbiamo carrozzerie intelligenti o meccanismi di sicurezza e sci e tracciati sono sempre più veloci ed il pericolo di farsi male è sempre dietro l'angolo."
Intanto si avvicina il momento del risveglio di Lanzinger, la notte è trascorsa bene e i medici hanno emesso un bollettino medico definito "soddisfaciente". In queste ore sono arrivati da più parti messaggi di supporto, compreso quello della federazione austriaca diversamente abili ma tutti, Maier in testa, assicura che faranno di tutto per stare vicini a Lanzinger: "Lui deve pensare positivo, anhce se difficile, ma noi non dobbiamo far mancare il nostro appoggio. Mi sono rivisto nei suoi panni, ma lui sta soffrendo molto più di me..."
Tra 6 settimane, se tutto andrà come deve, potrà riprendere la riabilitazione
Dimenticavo, la famiglia ha ingaggiato un avvocato che sta valutando le vie di azione contro gli organizzatori e la Fis per i ritardi di intervento. Una famiglia già segnata dalla tragedia del suicidio del padre, avvenuta due anni or sono.
Modificato da - perlu in data 05 mar 2008 12:25:38
quoto l'intervento di f348, e anche quello di perlu, o meglio, quello che dicono la meisnitzer e maier. al di là dell'epilogo, al di là di cosa si sarebbe potuto fare per la sua gamba, adesso per lanzinger è importantissimo il supporto psicologico, e la sua forza di volontà. tanto per capirci, una cosa alla zanardi. la storia del padre di certo non l'aiuta,e quindi forse in questo momento è indispensabile un forte sostegno psicologico.
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