V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
moxet |
Inviato - 07 dic 2006 : 23:08:04 Finalmente mi son deciso a prendere i plantari per gli scarponi e voglio il meglio. Mi pare di ricordare che validi siano i conformable. Che mi consigliate. C'è qualche modello particolare? N.B. mi vengono spesso dei dolori lungo l'arco esteno del piede e cerco qualcosa che faccia poggiare anche l'interno per avere un appoggio più uniforme. Grazie. |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
franco1 |
Inviato - 12 dic 2006 : 22:56:23 Ah mi hai fatto tirare un sospiro di sollievo: in effetti in sede di acquisto del plantare non ho domandato a Mark se potevo spostarlo da scarpone a scarpone, e adesso mi era venuto un bel dubbio |
giò |
Inviato - 12 dic 2006 : 22:53:51 Franco, diciamo la stessa cosa, solo che la sovrapposizione dei messaggi crea confusione. Quoto in tutto e per tutto quello che dici
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giò |
Inviato - 12 dic 2006 : 22:51:53 Intendevo assolutamente no nel senso che non hai problemi e riadattarlo, a meno che le misure non cambino di molto e la soletta "viaggia" nella scarpetta, ma ormai la misura del piede è quella, non cresci più, no?
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franco1 |
Inviato - 12 dic 2006 : 22:47:33 Ma scusa io il plantare l'ho fatto "sul mio piede" e non "sullo scarpone": in teoria ti viene dato un plantare su misura del tuo piede che puoi mettere in ogni scarpone. Ad esempio io ho un 26 di scarpone ma ho una pianta larghissima e ho preso un 27.5, Mark mi ha fatto il plantare senza sapere che avessi uno scarpone più grande del mio piede. Il plantare entra comunque perfettamente nella scarpetta, non scivola nè avanti, nè indietro: sinceramente non ho notato se ha un adesivo sotto per incollarlo alla scarpetta. Boh....  |
giò |
Inviato - 12 dic 2006 : 22:35:36 Se la misura della scarpetta e dello scafo sono le stesse, no. Se cambi tipo di scarpone e di conseguenza misure e volumi di scafo e scarpetta, se più stretto e corto lo adatti, se più lungo è più difficile. |
franco1 |
Inviato - 12 dic 2006 : 22:33:25 Assolutamente: il plantare lo puoi togliere e rimettere tutte le volte che vuoi in tutti gli scarponi che vuoi |
lepridottero |
Inviato - 12 dic 2006 : 22:28:49 Domanda pratica: ma se io faccio un plantare oggi, devo portare lo scarpone per farcelo adattare? Ossia: ad uno scarpone corrisponde un solo plantare? Meglio detto ancora: dato che pensavo di cambiare scarponi l'anno prossimo, butto i soldi se i plantari me li faccio adesso? |
giò |
Inviato - 12 dic 2006 : 17:50:39
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chip63 |
Inviato - 12 dic 2006 : 17:11:42 Citazione:
Diciamo che questi plantari, a meno di casi particolari, sono come la cioccolata. Se manca si riesce a vivere bene lo stesso, ma se c'è è meglio
cioccolata eh gio'? con il vino rosso il paragone non ti sarebbe stato cosi' facile..... |
franco1 |
Inviato - 12 dic 2006 : 16:25:46 Bel paragone gio... |
giò |
Inviato - 12 dic 2006 : 16:15:14 Sono due cose molto diverse, perchè diverso è lo scopo che vogliono raggiungere. Quello ortopedico deve correggere un difetto che può compromettere anche le attività quotidiane, quello sportivo deve, invece, migliorare le prestazioni, e per raggiungere questo, nello sci, come nella corsa o nel tennis o in altri sport, segue il principio che la "lettura" del terreno su cui ci muoviamo la fanno i piedi e che da lì partono le prime sensazioni di orientamento del nostro corpo nello spazio in cui ci muoviamo che condizionano, poi, tutta l'attività muscolare. Un buon plantare nello scarpone, non significa ridurre il dolore o stare più comodi, significa ridurre un "disturbo di fondo" (avete presente il fruscio di una radio disturbata?) che ci rende più difficile capire come il nostro corpo si muove nello spazio. Nel piede, a livello dei metatrsi, ci sono i propriocettori che danno la prima informazione sulla velocità e sullo stato di avanzamento del corpo e questi stimoli sono il primo msg che arriva al cervello e che in ultima analisi "governa" la risposta di quest'ultimo sui muscoli che devono sostenere la nostra azione. Quando i piedi stanno bene, la nostra sciata è più fluida e meno faticosa, la schiena ringrazia e le nostre prestazioni migliorano. Se i piedi stanno male, facciamo più fatica, sciamo contratti, ci stanchiamo prima, la schiena soffre un pò.
Diciamo che questi plantari, a meno di casi particolari, sono come la cioccolata. Se manca si riesce a vivere bene lo stesso, ma se c'è è meglio 
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chip63 |
Inviato - 12 dic 2006 : 10:29:38 sono d'accordo, discussione utile e viva, come in altri casi e, per quanto riguarda levis, senza nessun intento polemico da parte del sottoscritto...in qualche caso e' difficile spiegarsi, magari si sta dicendo la stessa cosa o quasi, mi sembra che gli ultimi due interventi di Max e Gio' centrino meglio il problema nel senso dei vari livelli di possibili soluzioni a problemi di questo genere; qualche indicazione viene anche dal prezzo: dai 40-50 euro del Conformable, agli 80 del plantare "yankee" di Ornello Sport fino al costo di un plantare ortopedico ad hoc fatto in strutture mediche o sanitarie che dir si voglia (dicevo CTO per ricondurre la cosa anche al tipo di trauma che citava levis) salvo "copertura" da parte del SSN; diciamo che tra il plantare standard che troviamo infilato in uno scarpone negozio e il plantare ortopedico su misura tipo quello di levis ci sta un'infinita' di possibili soluzioni con costi collegati; certo in uno sport come lo sci penso sarebbe ideale uno studio iniziale della propria struttura articolare e muscolare per correggere squilibri che poi condizionano inevitabilmentec la resa sugli sci e possono dare problemi di varia natura tipo lombaggini o mal di schiena ma quanti di noi se ne preoccupano? credo che se ci mettessimo appunto a guardare come consumiamo la suola delle scarpe che portiamo tutti i giorni potremmo avere qualche sorpresa.....diciamo che comunque in questo contesto un amplicettore fresato potrebbe essere un buon miglioramento, allo stesso tempo economico e funzionale, ne ho tenuto uno in mano da Mark e sicuramente e' qualcosa di ben diverso dal Conformable o da altre tipologie di termoformabili che si trovano in commercio, intuitivamente comunque non paragonabile ad un plantare ortopedico ad hoc ma siamo a livelli molto diversi.... |
Max |
Inviato - 12 dic 2006 : 09:41:33 Bella discussione, per fare un po di chiarezza, esistono due grosse famiglie di "sotto-piedi":
1- I PLANTARI: fatti da un ortopedico per correggere difetti di postura o migliorare la morfologia plantare. Non riproducono fedelmente il disegno della pianta del piede ma presentano una "correzione" studiata appunto per risolvere problemi specifici
2- GLI AMPLICETTORI: che riproducono fedelmente la pianta del piede ed hanno il pregio di distribuire il carico su una superficie maggiore, migliorando il comfort e la prestazione
La stragrande maggioranza dei "sotto-piedi" in circolazione (Comformable, Amfit, etc..) appartengono a questa seconda categoria, non sono quindi PLANTARI ma AMPLICETTORI. Come ha giustamente osservato qualcuno, esistono diverse tipologie di amplicettori: - Termoformabili - A lievitazione - Realizzati per fresatura dal pieno dopo scansione del piede
I termoformabili sono molto economici e facili da realizzare, per contro hanno poca "portanza" in quanto il fondo del plantare non è piatto e tende a "sfondarsi". I plantari a lievitazione o quelli realizzati dal pieno hanno invece una resistenza superiore alla compressione ed offrono, in genere, prestazioni superiori. Chiaramente sono più costosi e più laboriosi da realizzare.
Volevate gli indirizzi per farsi fare un amplicettore fresato dal pieno (http://www.footcare.it/Checkfit/Amfit.htm): oltre a trovarli in alcuni negozi di articoli sportivi specializzati nello sci (tipo Ornello Sport di Asola), li trovate in tutti i negozi footcare (http://www.footcare.it/AZIENDA/FOOTCARE_POINT/footcarepoint.htm) - l'amplicettore si chiama Amplisystem.
Ciao
Max |
giò |
Inviato - 11 dic 2006 : 20:53:41 Calma, calma, calma, ragazzi. Un conto è il plantare fatto dall'ortopedico, o meglio, dopo visita ortopedica con relativo esame della postura, della colonna, eventuali dismetrie degli arti, etc.: vai a farti vedere, lo specialista fa una prescrizione, il tecnico costruisce su quelle specifiche il plantare. Un programma computerizzato può integrare e rendere più preciso il lavoro del clinico a monte, ma la finalità da raggiungere è tutta un'altra storia, si tratta di curare e limare un difetto.
Il plantare per la pratica sportiva, fatto per migliorare le prestazioni è tutta un'altra cosa. In questo caso si parte dal concetto fondamentale che non c'è nessun difetto da correggere, piuttosto quello di ottimizzare una situazione già di per se normale. Fatta questa premessa veniamo al punto della questione e cioè il metodo di realizzazione del plantare. Quelli a calco "tradizionale" (tipo comformable o walkable), pur migliorando un pò la situazione rispetto alla soletta originale, hanno il limite di essere spesso imprecisi, con il risultato finale di creare (se toppati in pieno) più danni che benefici (vi immaginate che succede alla colonna quando un dispositivo ci "costringe" ad una postura sbagliata?). Il plantare a lettura ottica, pur con il limite di non essere assolutamente la panacea per difetti di postura successivi a traumi o congeniti o "fisiologicamente" acquisiti con l'età, è almeno più preciso di quelli tradizionali ed il programma sostituisce, in un certo senso, alcuni rilevamenti del podologo. |
levis |
Inviato - 11 dic 2006 : 20:42:09 Citazione: Messaggio inserito da xp80 il problema di fondo e' comunque che uno non puo' andare in un CTO e chiedere di farsi fare un plantare ortopedico per andare a sciare, a giocare a tennis o a fare footing.....
"Posto" relativamente al periodo di cui sopra; per quanto attiene alla parte rimanente del tuo intervento, prendo atto di non essere riuscito a spiegarmi.
Per fare un plantare di questa tipologia non serve andare nè al CTO nè in altra struttura sanitaria in senso stretto; è sufficiente rivolgersi ad un centro ortopedico serio (dotato evidentemente di idonee attrezzature) o, come ha detto opportunamente And, da un podologo che dopo l'esame ti prescrive e spesso ti procura lui stesso i plantari perfetti. Il prodotto finito si può utilizzare liberamente per gli scopi più vari.
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