| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| overvitt |
Inviato - 28 lug 2006 : 12:19:39
ho aperto questa discussione già in parte iniziata in altro post.
Allora...
antefatto: Lo scorso inverno, febbraio, vedo un mio ex allenatore, istruttore, già uomo Nordica (collaborò allo sviluppo del Dobermann), collaboratore con una caa di sci, con ai piedi uno scarpone rosso. "Salomon??" penso.. impossibile.
Poi gli chiedo e mi racconta di sto garmont.... nato dalle stesse mani di chi progettò il dobermann (quindi passsato da Nordica a garmont) e dai piedi di alcuni tester ( anch'essi passati a GArmont).
Un giovane che costui allena si dice pazzescamente contento di questo scarpone, millantando tempi molto migliori rispetto al suo attuale Dobermann. E chiude dicendo che non vede l'ora di averlo stabilmente nei piedi.
Poi alcuni amici allenatori di ritorno da 2Alpes mi raccontano di averlo visto ai piedi del Grigo ( oltre che aver provato i Duel e averli trovati spettacolari).
Questo è quanto.
chi sa altro?
ciao |
| 15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| Ciclone |
Inviato - 22 dic 2008 : 19:43:59
Terza stagione con il G_1 150, otto ore al giorno, preciso come una seconda pelle. MAI avuto ai piedi niente di simile.
Grazie Claudio sei il numero uno. |
| franz62 |
Inviato - 22 dic 2008 : 19:21:07
Per me una manna la frattura del V metatarso..praticamente una cura per la noce sesto dito...da quando l'ho rotto essendo più arcuato il piede lateralmente mi è sparita la noce...
Se qualche ragazzino mi dice che gli fa male la noce del mignolo ho la soluzione...gli spacco il metatarso e sta benissimo. |
| giò |
Inviato - 22 dic 2008 : 18:51:17
Bene, vedo che sono in buona compagnia, pregressa frattura v metatarso piede sx, con relativo callo osseo che è diventato grosso come un'oliva dopo 4 anni di rossilange. |
| franz62 |
Inviato - 22 dic 2008 : 18:09:42
Giò proprio vero che dipende dal piede.....io nel Rossilange è inutile che ci entri da sempre..in questo non ho dovuto fare niente al sinistro, ma dico niente, tranne un filo sopra l'unghia dell'alluce.
Il destro un pò di più ma è mezzo centimetro più lungo,frattura del quinto metatarso e del malleolo,c'entra niente la scarpa..
Oggi li ho infilati dopo otto mesi (realski ultima sciata) erano l'unica cosa che funzionava,come se li avessi tolti ieri. |
| ginocchiofragile |
Inviato - 21 dic 2008 : 09:46:43
Concordo con tutto, io lo uso da 2 anni, (150) ma mi incuriosiva il taglio a V anche se attualmente non ne sento il bisogno. Anche io ci ho messo un po' per entrarci dentro ma dopo qualche spinta (punta e sesto dito) e le piccole modifiche che mi faccio personalmente con la fresa, ai piedi ora ho 2 guanti.Pienamente soddisfatto. |
| giò |
Inviato - 21 dic 2008 : 01:20:44
La cosa in teoria è abbastanza semplice, perchè sullo scafo sono segnati con dei tratteggi la direzione del taglio.
Ce ne sono due, uno più alto (che è quello che è stato fatto) ed un altro più basso per ammorbidirlo ancora di più, sono laterali, e la parte profonda della V arriva più o meno n corrispondenza dei malleoli.
Chi me lo ha fatto è un amico skiman che lavora e vende garmont (su ordinazione) a roma, nonchè allenatore, a sua volta equipaggiato con il g1 (lo provai la prima volta da lui 2 anni fa), che mi ha fatto provare il suo di scarpone, almeno a secco, per rendermi conto degli effetti delle modifiche.
In sostanza, però, conviene sempre rivolgersi a chi questi lavori li fa quotidianamente, perchè si rischia di fare casini e di dover buttare lo scarpone
All'inizio temevo che questo intervento minimale fosse troppo poco, ora, dopo che la scarpa si è ben assestata e riesco a spingere più di prima, credo che lo lascerò così, almeno fino alla prima giornata a sciare con -10°.
Ci ho messo un pò a trovare le giuste regolazioni, tra booster, regolazione della linguetta e tensione dei ganci, ma ora sono veramente soddisfatto
E devo fare i complimenti ai progettisti per la cura dello scarpone e alla garmont che, sebbene ad un primo impatto i suoi dipendenti che rispondono al tel. possano sembrare un pò "freddi", si sono rivelati, invece, con me e con il mio problema di sostituzione delle zeppe gentilissimi ed impeccabili.
E' veramente un peccato non vederlo ai piedi di qualche bel personaggio in cdm, giusto per una questione di visibilità e di ulteriore sviluppo del progetto, ma anche così è come avere ai piedi una fuoriserie
Se è il migliore o meno devono deciderlo i piedi, di certo non è uno scarpone nato per essere adatto a tutti e segue una filosofia tutta sua, lontana dalla necessità dei grandi numeri di vendita (quelli li fanno con lo sci aplinismo), ma certamente se si ha la possibilità di provarlo, un confronto con gli scarponi che oggi come oggi sono i più diffusi (nordica, atomic, head, lange e in secondda battuta - ma solo per i numeri - fischer, per il momento meno diffuso degli altri) va fatto. Ma tra modelli di scarpa equivalenti, quindi g1 150 vs.dobermann a partire dal 150 in su, raptor a partire dai modelli rd, atomic a patire dagli rt ti e così via. |
| ginocchiofragile |
Inviato - 20 dic 2008 : 23:46:58
Come si fa il taglio a V? |
| Much forever |
Inviato - 20 dic 2008 : 23:43:35
chi ti ha fatto il taglio ? sarei tentato anch'io di ammorbidirlo leggermente.
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| giò |
Inviato - 20 dic 2008 : 18:01:40
150, federico, 150 reso più umano con il taglio a "V" sullo scafo che lo ha ammorbito a 140.
E "boosterizzato" |
| casnas |
Inviato - 20 dic 2008 : 17:18:35
Posso confermare la tua esperienza, è una scarpa eccezionale!
Hai il 130 o il 150? Io ho optato per il 130...
Divergo però in due punti dalla tua esperienza:
1- Ho un piede osceno, di solito ci vogliono 4 visite dal bootfitter (ma che bella parola!) e questa volta non l'ho minimamente toccato. Egregio
2- L'unico difetto in sciata che gli posso trovare è la difficoltà a tornare centrali dopo un arretramento, con gli Atomic mi trovavo meglio
La cosa che me fa rosicà deppiù è che hai 10 giorni nella gambe e io tre |
| giò |
Inviato - 20 dic 2008 : 16:23:44
Rispolvero un vecchia discussione sul G1 perchè dopo una decina di uscite con lo scarpone (mede in overvitt , una garanzia ) e il natirale periodo di "rodaggio" durante il quale è stato messo a punto, ho finalmente le idee più chiare.
Se si vuole definire in una parola, questa è ECCELLENTE!
Aiuta tantissimo a rimanere centrali, ha una presa di spigolo immediata, soprattutto nelle curve medie e ampie, tenuta del tallone e laterale ai massimi livelli, flex omogeneo e graduale, trasmissione degli impulsi immediata e precisissima.
Non solo, ma dopo la messa a punto (un pò laboriosa, a dire la verità, comprendente sbombatina e fresatura a livello di pianta, zona metatarsi) risulta anche comodissimo, cosa assai rara per una scarpa di tale livello.
Lo scarpone l'ho provato con diverse paia di sci, sia con i gs gara che ho in casa (rossignol 9x wc, head i.gs rd ed atomic gs 12 wc) che con i banditi, e in tutte le situazioni si è comportato egregiamente.
Dove ho capito e apprezzato le sue enormi qualità sono state una sgambata tra i pali con l'atomic gs (viene tutto più naturale, ti senti sempre centrale ed allora puoi pensare solo a far correre gli sci) e durante una sciata fatta su terreno duro con i bandit.
Sembra un controsenso, quest'ultimo, ma in realtà non avevo mai avuto un controllo e una tenuta del bandit su terreno duro fino a quando non ho avuto ai piedi il garmont, ci ho sciato come con un rc gs di altissimo livello, rimanendo appiccicato alle code di un mio amico allenatore che "viaggiava" con un fischer da gara a tutta birra Non ho mai e dico mai sentito il bisogno di togliere il piede dall'acceleratore, lo sci era piantato per terra e carvava alla grandissima
In questo credo che il maggior merito ce l'abbbia proprio la scarpa, veramente stupefacente.
Senza ombra di dubbio ci saranno pure altri scarponi allo stesso livello o migliori, ma questo g1, più vado avanti con l'uso e più lo sento "tagliato a misura" sulla mia sciata e le mie caratteristiche.
Unico neo che gli ho trovato è, appunto, una messa a punto poco più impegnativa che richiede uno o due passaggi dal bootfitter a meno di non avere un piede che lo accetti al primo colpo, quindi non è uno scarpone "facile", ma che prima che ai piedi deve entrare in testa, vale a dire bisogna essere consapevoli che può far tribolare un pò all'inizio, ma se si ha la fortuna di avere a disposizione gente che ne capisce del campo e si ha la pazienza di fare un paio di uscite prima di lavorarlo per bene si verrà premiati dall'avere a disposizione uno scarpone veramente ai massimi livelli.
E nonostante i volumi ridotti lo calzo mantenendo i lacci alle scarpette senza doverle sfilare ogni volta dallo scarpone , non solo, ma finalmente a fine giornata tiro fuori dei piedi asciutti
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| Teozena |
Inviato - 17 dic 2007 : 08:54:02
provati a secco i G1 130 a Livigno..........
una sola parola......ILLUMINAZIONE!!
sarà il mio scarpone l'anno prossimo
incredibili veramenti, per il mio piede calzata perfetta, zero punti di pressione e zero dolore neanche dopo 20 minuti con lo scarpone ai piedi veramente uno spettacolo!! avrei buttato vià 369 euro già venerdi ma ho detto meglio aspettare!!! mi ha stupito la zona malleolo - ossicino più in basso che calzava come un guanto senza creare alcun dolore! li nello stesso punto con l'RT ho dovuto bombare a schifo!!
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| franz62 |
Inviato - 16 dic 2007 : 21:50:50
Non sciavo da Aprile, devo ringraziare ancora una volta Zorzi per aver pensato al mio piede mentre faceva il G1 oppure ringrazio il mio piede per essere fatto per il G1vabbè non importa se è nato prima l'uovo o la gallina stà di fatto che rimettere sù una scarpa da gara dopo sei mesi e sentirla così è quasi incredibile. |
| max_carpe_diem |
Inviato - 10 dic 2007 : 11:40:08
 un metro sopra il cielo... |
| dani1965 |
Inviato - 10 dic 2007 : 09:50:08
Citazione:
Messaggio inserito da magimail
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Ma...difetti non ce ne sono? Beh, manca l'atleta da Coppa da far vedere in televisione, ma qui son dolori per gli $$$$$$$$$$$$$$$$$
Lui: http://www.kilianalbrecht.com/cms/index.php?option=com_partner&Itemid=89
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