V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
FantaskiNews |
Inviato - 11 gen 2007 : 11:06:49 La formula di Nicole: divertimento e tranquillità di Luca Perenzoni
Ma allora Nicole, cosa hai combinato?
Cosa ho combinato? Niente, davvero...ho solo sciato!
Solo sciato? Ok, va bene. Ma era un po' che non ti capitava di sciare così; te l'aspettavi?
No, non me l'aspettavo di andare così forte, così presto. Sapevo di avere lavorato bene per tanti mesi e sapevo di non essere cambiata rispetto a quella di 2-3 stagioni fa.
Tu non sei cambiata, sei sempre la stessa, d'accordo: ma qualcosa deve pur essere scattato per permettere un'inversione di tendenza così netta, no?
Sai, in questi mesi ho ritrovato il gusto del divertimento e, soprattutto tanta tranquillità. L'essere stata esclusa dalla nazionale mi ha anche permesso di lavorare per tutta l'estate con il gruppo militare dell'Esercito: mi allenavo a casa mia, sullo Stelvio e così ho potuto riassaporare il gusto delle cose di tutti i giorni. Proprio la tranquillità è stato forse l'elemento principale.
E poi...
E poi ci sono i nuovi materiali. Il passaggio a Fischer mi ha riempito di fiducia, l'azienda ha lavorato tantissimo per mettermi a mio agio e mi sono trovata davvero bene, sia in gigante che in slalom. Il secondo posto di Kranjska Gora mi riempie di soddisfazione, adesso voglio continuare a divertirmi, i risultati arriveranno di conseguenza!
Dopo Kranjska tocca a Cortina, e poi...i Mondiali: un posto, anzi due, non te li toglie nessuno. Pensi già di sorprendere ancora?
Mah, i Mondiali sono una gara strana, tutto si gioca nel giro di due minuti e ci sono tantissime variabili. Certo, la fiducia di fare bene non manca ed è già un ottimo punto di partenza. Prima però arriva il gigante di Cortina, una pista lunga, bella e difficile in cui mi sono spesso trovata bene: speriamo che anche il tempo sia dalla nostra parte, io cercherò di fare del mio meglio!
Ride, sorride, stringe mani e scambia abbracci, firma autografi, fa fotografie e rilascia interviste. Alle sue spalle l'Alloch di Pozza di Fassa sta assegnando all'austriaco Manfred Pranger il Memorial Ezio Anesi, nell'ormai tradizionale slalom notturno di Coppa Europa. Ma non ci sono Pranger o Hargin che tengano: gran parte delle attenzioni nell'umida serata trentina sono riservate a Nicole Gius, in allenamento con le compagne della squadra di gigante sulle piste del Lusia e "tifosa per un giorno" degli azzurri impegnati nello slalom fassano. Lei, con il suo metro e mezzo di statura, quasi si confonde tra tanti omaccioni, ma il suo sguardo è vivo, lucido, determinato. Sa che dopo un periodo grigio sta imboccando la strada del ritorno; una strada che magari la porterà, un giorno, alla vittoria. Ma la sua vittoria, quella personale, Nicole l'ha già ottenuta. |
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Lucas |
Inviato - 15 gen 2007 : 18:06:52 Citazione: Messaggio inserito da franz62
Da come la vedo io penso che ai test allo Stelvio sia quasi bruciato il c.. a qualcuno. Senza polemiche son punti di vista.
Io invece penso che siano stati tutti felici di rivederla sciare in un certo modo e più che mai convinti di aver agito bene! |
Lucas |
Inviato - 15 gen 2007 : 17:45:24 Citazione: Messaggio inserito da perlu
Mi pare che l'abbia ammesso lei stessa che a stare a casa ci ha guadagnato, sia in tranquillità che in stimoli. Forse non è reso bene dal babbeo che ha scritto l'intervista, ma il concetto voleva essere anche quello.
No no, anche l'intervista del babbeo rendeva l'idea! |
Lucas |
Inviato - 15 gen 2007 : 17:43:45 Vito che sono stufo di ripetermi e chiarire faccio un bel "copia e incolla", chissà che non serva a qualcosa...
Citazione: Messaggio inserito da Lucas
Tornando a Nicole mi pare chiaro che il merito maggiore vada a lei e, in secondo luogo, a chi l'ha allenata la scorsa estate, ma non va dimenticato che tutto ciò nasce da un'esclusione che, alla luce dei fatti, è stata quantomai salutare. Probabilmente rimanendo in squadra la Gius non avrebbe avuto la stessa ripresa grandiosa, non perchè gli allenatori della Nazionale siano incapaci o il sistema di allenamento sia poco valido, ma perchè ci sarebbe stato uno stimolo decisamente minore. La stessa Nicole ha in effetti dichiarato che non voleva finire la sua carriera in quel modo e questo è stato certamente un "input" non da poco; poi è chiaro che altri fattori hanno influito...
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franz62 |
Inviato - 15 gen 2007 : 17:27:07 Guardate ragazzi che stiamo dicendo la stessa cosa riguardo al fatto che le abbia fatto bene uscire dalla squadra,solo che io sostengo che il merito del suo recupero sia solo suo e del suo allenatore,altri sostengono che bisogna ringraziare chi ti ha lasciato fuori. Da come la vedo io penso che ai test allo Stelvio sia quasi bruciato il c.. a qualcuno. Senza polemiche son punti di vista. |
perlu |
Inviato - 15 gen 2007 : 17:06:29 Mi pare che l'abbia ammesso lei stessa che a stare a casa ci ha guadagnato, sia in tranquillità che in stimoli. Forse non è reso bene dal babbeo che ha scritto l'intervista, ma il concetto voleva essere anche quello. |
Lucas |
Inviato - 15 gen 2007 : 16:44:17 Si, sarebbe interessante, ma mi pare che -come avevo detto- una mezza risposta Nicole l'abbia già data dicendo che non voleva finire la sua carriera in quel modo! Dichiarazione per conto mio abbastanza chiara, che, a scanso di equivoci, ho sentito con le mie orecchie. |
Admin |
Inviato - 15 gen 2007 : 16:38:44 ehm ma franz hai la pazienza di leggere?
cosa ho scritto?
"il merito del risultato della gius come di qualunque altro atleta che fa bene è suo. (è la quarta volta che lo scrivo) "
mi piacerebbe chiedere alla gius se però il fatto di essere fuori squadra (il che in qualche misura significa: ultima chance per restare nel circuito che conta) gli abbia dato stimoli/opportunità/giusta tranquillità per lavorare bene
cmq sia ne ha benifiato, sembra. |
Lucas |
Inviato - 15 gen 2007 : 16:19:33 A me sembra di parlare con il muro... |
franz62 |
Inviato - 15 gen 2007 : 16:15:00 Allora Phioma ha capito bene la Gius và perchè avendola messa fuori squadra finalmente si è impegnata.(guarda che il discorso è riferito al recupero della Gius,non al fatto sacrosanto che si possa escludere dalla squadra chi non ha risultati) |
Lucas |
Inviato - 15 gen 2007 : 16:05:36 Il fatto di non garantire il posto fisso a prescindere è una soluzione prima caldeggiata e poi approvata da molti di noi e francamente non ci vedo nulla di strano, visto che è una cosa che accade non solo nel mondo dello sci, ma pure in molti altri sport. E spesso e volentieri dà i suoi frutti! Questione di stimoli, naturalmente, quegli stimoli che evidentemente molti atleti faticano a trovare in determinate circostanze e non è un caso che negli ultimi anni la figura dello psicologo compaia sempre più spesso nelle vicende sportive. D'altronde non si può nemmeno pretendere che i tecnici si improvvisino super professionisti della "materia mentale", ognuno fa quel che può, ma non sempre può bastare. E tra "quel che può" c'è la possibilità di togliere il posto in squadra a un'atleta (parlo sempre di sport in generale), soluzione che spesso viene adottata proprio al fine di ottenere di più dall'atleta stesso. E, ripeto, io non ci vedo nulla di strano. |
Lucas |
Inviato - 15 gen 2007 : 16:04:52 Citazione: Messaggio inserito da franz62
Il problema è che hai capito bene e tu sai certamente quanto sia lontano dalla realtà sul recupero della Gius.
No, non ha capito bene, e adesso mi pare che sia tu che metti in bocca agli altri cose che non dicono... |
franz62 |
Inviato - 15 gen 2007 : 15:27:39 Azz... ho sbagliato,l'Inter vince lo scudetto,volevo dire come tanti giocatori di calcio. |
franz62 |
Inviato - 15 gen 2007 : 15:19:11 A volte mi par di capire che per qualcuno essere in squadra significhi prendere uno stipendio come un giocatore dell'Inter per cui si può star lì a far niente. Lo sci è uno sport singolo capita spesso che in squadra, visto che siamo esseri umani, non tutti possano andare d'accordo,possono esserci mancanze di stima reciproche,mille altri problemi. Questo è un limite delle squadre nazionali di sci nella valorizzazione di un atleta. Altro non volevo dire,oltre al fatto che per la Gius il merito è tutto suo e del suo allenatore di sempre. Dicendo questo Admin, non mi pare nemmeno di contestare quello che sostieni. |
Admin |
Inviato - 15 gen 2007 : 14:54:45 cari franz love e phioma forse non avete capito letto bene.
il merito del risultato della gius come di qualunque altro atleta che fa bene è suo. (è la quarta volta che lo scrivo)
ho detto però che Roda, COSTRETTO dalla contrazione di budget, ha comunque spinto la concorrenza e competizione interna e, cmq sia, i risultati ci sono stati e MOLTI atleti che non facevano risultato sono tornati a fare risultato.
ho parlato di gius e sulzenbacher ma non sonop gli unici esempi. Il fatto che molti atleti si siano allenati con i gruppi sportivi NON è stato merito della FISI, ma semmai una situazione di emergenza PER COLPA DELLA FISI che i gruppo sportivi si sono sobbarcati. però è indubbio che il crescere delle incertezze e la mancanza di "garanzie" ha avuto come effetto secondario, voluto o meno, di aumentare gli stimoli. non è l'unico fattore: mettici il c**o, mettici ovviamente la perizia e la passione degli allenatori mettici quello che vuoi. ma è indubbio che molti atleti non avendo più certe "garanzie" hanno dato ancora di piu
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Katunga |
Inviato - 15 gen 2007 : 14:53:01 Phioma, forse il significato è che, essendo stata estromessa, si è impegnata molto di più per rientrare. Se fosse così bisognerebbe che i responsabili si facessero delle domande: perchè una volta in squadra si impegnano meno? forse perchè partecipano ugualmente alla CdM non avendo il posto a rischio (a differenza dell'Austria)? Se davvero fosse così sarebbe triste, significa che: a) le atlete non hanno motivazioni b) che gli allenatori non riescono a dargliele |
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