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 Ivica Kostelic saluta il Circo Bianco

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
FantaskiNews Inviato - 13 gen 2017 : 17:39:42
Ivica Kostelic saluta il Circo Bianco
di Matteo Pavesi

Janica e Ivica, i fratelli croati, i figli di papà Ante, il loro celebre padre-allenatore. Tanto è stato scritto e detto su di lui, ma non si può celebrare Ivica, nel giorno della sua ultima gara, senza partire da questa figura austera dal carattere militaresco, cresciuto nella Jugoslavia est europea del dopoguerra, appassionatissimo di sci e deciso a trasformare i due pargoli in una famiglia di campioni.
Sacrifici, tanti, sulle piste di tutto il mondo; allenamenti duri, ossessivi, per cercare la perfezione nel gesto tecnico, dormendo in camper vicino agli impianti, così da non perdere tempo in spostamenti e lussi.

A 16 anni Janica (classe 1982) è già alle Olimpiadi di Nagano 1998: 8/a in combinata, disciplina-simbolo di polivalenza: in quella successiva di Salt Lake City 2002 vincerà tre ori e un argento, e a Torino 2006 un altro oro e un altro argento...

Mentre Janica domina il Circo Rosa, Ivica (classe 1979) cresce più lentamente: a Soelden 1998 indossa il primo di 361 pettorali in Coppa del Mondo, comincia con il gigante ma è lo slalom a dare i migliori frutti, e dopo qualche risultato minore e tante uscite, all'improvviso arriva la vittoria.
E' il 25 novembre 2011 ad Aspen, primo slalom della stagione, e tutti aspettano il trio austriaco delle meraviglie Raich-Schilchegger-Matt invece con il pettorale n.64 arriva questo sconosciuto, croato per di più, dunque di una nazione con poco blasone nello sci alpino, che già al termine della prima manche guarda tutti dall'alto.
E alle sue spalle? Un altro outsider, Giorgio Rocca: entrambi scriveranno pagine di vittorie e sfide nelle stagioni a seguire...
Ivica non si ferma ad Aspen: torna sul podio a Kranjska Gora, poi ancora ad Adelboden, trionfa a Wengen e ancora podi a Schladming e vittoria ad Altenmarkt, tanto da chiudere la stagione conquistando la coppa di specialità.

Nella stagione 2002 parte vincendo il discusso KO Slalom al Sestriere,
fece un podio e tre 4/i posti, chiuse secondo dietro ad un irripetibile Palander. Era l'anno di Eberharter vincitore assoluto, sembra preistoria, ma già Ivica vinceva e convinceva (e conquistò anche l'oro Mondiale a St.Moritz).
 
Una carriera dove i successi vanno di pari passo con gli infortuni, le operazioni, i recuperi, i grandi ritorni. A dicembre 2004 subito dopo aver vinto sulla 3-Tre si deve operare al menisco; un mese più tardi a Schladming vanno KO i legamenti del ginocchio. Nelle successive tre stagioni (2005,2006,2007) fatica, conquista qualche podio ma non è più lo stesso Ivica. Comincia a fare qualche manche di velocità, per la superK, tanto da vincere l'argento a Torino 2006, e la prima gara nel dicembre 2006 a Reiteralm.
Poi, nell'estate 2007, Ivica abbandona Salomon e passa a Fischer, con l'obiettivo di tornare grande. E così accade: nella stagione 2008 corre ed entra nei top10 in tutte le discipline tranne in gigante, fa 6 podi, chiude al 6/o posto della generale anche grazie a uno strepitoso gennaio dove coglie 8 risultati nei top10.
Non solo torna competitivo tra i pali stretti, ma riesce anche a fare bene nelle gare di velocità, eccellendo in superK. Le due stagioni successive, 4/o e 5/o nel computo finale, sono il trampolino di lancio per lo straordinario 2011. I segnali ci sono tutti: nel dicembre 2008 torna a vincere in slalom dopo 5 anni, cresce costantemente in discesa e superg. Senza dimenticare i due argenti in slalom e combinata conquistati a Vancouver.

Arriviamo così alla stagione 2010/2011: Ivica comincia con il podio di Levi, poi una manciata di piazzamenti senza entrare nei top10 per tutto novembre e dicembre. 

SECONDA PARTE

5   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
fabio farg team Inviato - 14 gen 2017 : 22:08:54
GhiaccioVerde ha scritto:

Si chiude un capitolo importantissimo della storia dello sci. Grazie di tutto Ivica!
Mi associo con voi tutti.Si chiude un capitolo importantissimo della storia dello sci croato,e soprattutto mondiale.Speriamo,ma sono sicuro di rivedere i Kostelic ai parterre.Grazie di tutto!...
GhiaccioVerde Inviato - 14 gen 2017 : 12:34:06
Si chiude un capitolo importantissimo della storia dello sci. Grazie di tutto Ivica!
brunodalla Inviato - 13 gen 2017 : 21:58:13
grazie Ivica!!!
Wolf III Inviato - 13 gen 2017 : 20:08:25
... cosa si può ancora aggiungere? ... un'atleta immenso... una persona unica. Grazie per tutto Ivica!
Admin Inviato - 13 gen 2017 : 17:46:33

Arriviamo così alla stagione 2010/2011: Ivica comincia con il podio di Levi, poi una manciata di piazzamenti senza entrare nei top10 per tutto novembre e dicembre. L'anno 2011 si apre con il parallelo di Monaco, dove arriva la prima vittoria stagionale: il croato mette il turbo e in meno di un mese conquista sei vittorie in tre diverse specialità, dominando nel tortuoso slalom di Wengen come nel duro superg di Kitz, ipotecando la sua prima Sfera di Cristallo, che arriva a Kvitfjell, con cinque gare di anticipo.
14 gare in un mese: 7 vittorie, 2 secondi posti per un totale di 999 punti in 30 giorni!
"Vincere la Coppa è qualcosa di speciale - dichiarò ai tempi - è il mio sogno, è il titolo più importante. Voglio ringraziare tutto il mio team, credo sia un giorno speciale anche per tutti loro! Ho sempre rispettato i polivalenti e volevo far bene in tutte le discipline, ispirandomi a mia sorella"
Così si coronava anche il sogno di papà Ante: vedere entrambi i figli con in mano la Sfera di Cristallo...

Una famiglia applaudita, osannata in patria (lo slalom di Zagabria è nato 'dal nulla' per e sopratutto grazie a loro), ma anche criticata e a volte 'chiaccherata'.
Per qualcuno i tantissimi infortuni di entrambi i fratelli e la puntualità ai grandi appuntamenti sono sospetti...indivia? malelingue?
E quelle polemiche sulle simpatie di Ivica per l'estrema destra, interviste mai chiarite ma posizioni sempre negate dalla famiglia.
Infine non dimentichiamo la tensione del gennaio 2012 quando il croato accusò Hirscher di slealtà per aver nascosto presunte (mai dimostrate) inforcate ad Adelboden e Zagabria.

Ne abbiamo già accennato: l'elenco dei suoi infortuni è lungo quasi come quello dei trionfi. In alcuni casi i recuperi sono stati immediati e prodigiosi, molto più spesso Ivica si è chiuso nel suo buen ritiro sull'isola di Mljet a ricaricarsi e rigenerarsi.

Nel maggio 2014 si è sposato con l'islandese Elin Arnarsdottir, sua compagna di vita dal 2006, che qualche mese più tardi ha partorito un maschietto.

Senza Ivica (e Janica) lo sci croato perde tanto, quasi tutto: indubbiamente i loro successi hanno potuto finanziare un movimento che praticamente non esisteva, portando in Coppa del Mondo atleti come Zrncic-dim (5 podi in CdM e un bronzo Mondiale, tutti in combinata), Ana Jelusic, Nika Fleiss e Zubcic, l'unico al momento competitivo.

Ieri è arrivato l'annuncio dell'ultima gara, e quelle poetiche parole ("Vorrei che dopo la gara il mio spirito sparisse e volasse alto sopra l'Oberland Bernese"), oggi l'ultimo pettorale: un addio lungo e sofferto, che abbaccia e coinvolge anche tutti noi, tifosi e appassionati di questo sport.

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