V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
FantaskiNews |
Inviato - 27 giu 2010 : 11:20:51 Denise Karbon indagata per frode fiscale di Vittorio Savio
Dopo motociclismo, ciclismo e calcio anche lo sci entra nei filoni di indagine delle Fiamme Gialle su l'esportazione illecita di capitali all'estero. Denise Karbon, infatti, è indagata dalla Procura di Bolzano con l’accusa di frode fiscale. L’ipotesi investigativa è che la trentenne atleta di Castelrotto abbia affidato somme incassate dagli sponsor ad un intermediario per portare i capitali all’estero. Al momento si sa solo che la Karbon ha aderito allo «scudo fiscale» voluto dal governo Belusconi per riportare in Italia il denaro (si tratta, secondo quanto appurato dagli inquirenti, prevalentemente di soldi incassati dalle sponsorizzazioni) depositato in conti all’estero. La scelta di avvalersi dello scudo in teoria avrebbe dovuto mettere l’atleta al riparo dalla contestazione di possibili reati tributari. L’indagine della Guardia di Finanza di Bolzano, tuttavia, non è partita in seguito alla scudo fiscale. Gli investigatori sono arrivati seguendo un’altra pista, ovvero un intermediario altoatesino, che si sarebbe occupato - ma è ancora tutto da verificare - di far passare il confine ai soldi dell’atleta di Castelrotto. Proprio l’ipotetica collusione con una terza persona ha fatto cadere lo schermo protettivo nei confronti della giustizia previsto dallo «scudo». Per questo motivo il nome di Denise Karbon è già stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Bolzano e l’atleta è stata sentita dai suoi colleghi. Le fiamme gialle hanno già acquisito la documentazione, che stanno passando al setaccio per verificare i vari passaggi di denaro e calcolare l’ammontare della frode. Nonostante l'azzurra indossi la divisa militare, per ora (nonostante la legge preveda un iter diverso con interessamento del tribunale militare), il fascicolo rimane nelle mani della giustizia ordinaria, poichè vi è l’ipotesi di una frode in concorso. Quello di Denise Karbon è solo uno dei tanti nomi, di sportivi e non, sui quali stanno facendo accertamenti gli investigatori di Bolzano. Per il momento non sembrano coinvolti altri sciatori azzurri in forza alle Fiamme Gialle. Quello di Denise Karbon non è il primo nome di sciatore finito nel mirino della Guardia di Finanza. In passato era toccato anche ad un altro suo illustre collega: Alberto Tomba.
|
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
nikita.anto |
Inviato - 03 lug 2010 : 23:39:38 | brunodalla ha scritto:
credo che tutti siano d'accordo su questo. forse però ci dimentichiamo anche che lo stato siamo noi. in questo senso va, forse, la citazione storica di cui sopra.
|
ALLORA COMPLIMENTI A NOI |
brunodalla |
Inviato - 03 lug 2010 : 10:40:00 credo che tutti siano d'accordo su questo. forse però ci dimentichiamo anche che lo stato siamo noi. in questo senso va, forse, la citazione storica di cui sopra. |
franz62 |
Inviato - 03 lug 2010 : 08:16:07 Condivido pienamente l'osservazione di Ciclone sullo stato e sulla sua autorità morale nei confronti dei cittadini. |
kaiser |
Inviato - 03 lug 2010 : 07:17:08 Entriamo in un ginepraio da cui non se ne esce........qualcuno qui parla di pene severe e di galera dopo il primo grado......beh ricordiamoci che circa il 50% delle condanne vengono almeno attenuate nel secondo grado di giudizio, la maggior parte di queste completamente ribaltate.....no fa riflettere sta cosa????.....lo stesso Berlusca in 4 processi era stato condannato in primo grado ed assolto in appello......
|
nikita.anto |
Inviato - 03 lug 2010 : 01:41:33 sapete che vi dico...non capisco nulla di leggi ma sicuramente per quanto uno infranga la legge..in questo stato ormai bisogna guardarsi alle spalle con le mutande di lamiera.....non posso dire che chi evada faccia la cosa giusta ...ma oggi dopo aver saputo che il g8 è stato spostato in Abruzzo per non far venire a galla le magagne fatte in Sardegna penso che non ci si debba ne scandalizzare ne tanto meno additare nessuno ..anche perchè forse dovremo farlo tutti..perchè vedere il lusso "mediato" dai media delle classi dirigenti cozza non poco con i nostri operai costretti a pane e cipolla dell'isola dei famosi dell'Asinara. |
Enrico |
Inviato - 02 lug 2010 : 17:20:34 | otto piedi ha scritto:
Io non aggiungo altro alle "considerazioni generali sulla politica", però ho trovato uno scritto di un tipo che già qualche anno fa esternava delle riflessioni simili...
"Ora che il governo della Res Publica è caduto nel pieno arbitrio di pochi prepotenti, re e tetrarchi sono divenuti vassalli loro; a loro, popoli e nazioni pagano tributo. Noialtri tutti, valorosi, valenti, nobili e plebei, non siamo che volgo: senza considerazione, senza autorità, schiavi di coloro cui faremmo paura, sol che la Repubblica esistesse davvero... Ma chi?, chi - se è un uomo - può ammettere che essi sprofondino nelle ricchezze e che le sperperino nel costruire sul mare e nel livellare i monti, mentre a noi manca il necessario per vivere? Che essi si vadan costruendo case e case, l'una appresso all'altra, e che noi non s'abbia in nessun angolo un tetto per la nostra famiglia? Essi comprano dipinti, statue, vasellame cesellato; abbattono edifici appena costruiti per ricostruirne altri; ma per quanto dilapidino e maltrattino il denaro in tutti i modi, pure non riescono a esaurire la loro ricchezza con i loro infiniti capricci! Per noi, la miseria in casa, i debiti fuori, triste l'oggi, spaventoso il domani. Che abbiamo, insomma, se non l'infelicità del vivere? Perché dunque non vi svegliate?"
(Lucio Sergio Catilina, discorso elettorale del 64 a.C.)
|
Una citazione bellissima! Catilina che la tradizione storica dipinge come un aristocratico in disgrazia che per ripianare i propri debiti tenta una sobillazione per rovesciare la repubblica romana. In realtà scritti successivi hanno in parte rivalutato la figura di questo personaggio, dipingendolo più come un idealista che come un ambizioso aspirante dittatore. Di certo c'è che la cospirazione di Catilina, sventata da Cicerone, era destinata nel giro di pochi anni comunque a far emergere i prodromi della crisi repubblicana in favore degli uomini forti. La profezia pronunciata durante la sfortunata campagna elettorale del 64 A.C. era destinata a compiersi. Infatti di li a poco assursero alle massime cariche i tre uomini forti Gneo Pompeo detto Magno, Marco Licino Crasso e Caio Giulio Cesare destinati a sovvertire l'ordine costituito con il Triunvirato ed infine con la dittatura, proprio basando le proprie fortune sulle campagne militari vittoriose, la sobillazione del popolino con il voto di scambio e l'appoggio dei veterani insoddisfatti. La fama cattiva di Catilina è stata tutta tramandata dal suo acerrimo nemico Cicerone, che quanto ad obbiettività non rappresenta certamente il massimo. Infine da questo breve excursus storico, possiamo bene vedere l'attualità di certe sintomatologie delle crisi democratiche di una nazione. A buon intenditore poche parole  |
casnas |
Inviato - 02 lug 2010 : 15:41:35 Bellissima otto! Mi sono trattenuto dall'intervenire ben due volte, e anche sta volta non dico nulla, ma alla fine concordo moltissimo con magi sul punto su cui preme molto... |
otto piedi |
Inviato - 02 lug 2010 : 15:19:22 Io non aggiungo altro alle "considerazioni generali sulla politica", però ho trovato uno scritto di un tipo che già qualche anno fa esternava delle riflessioni simili...
"Ora che il governo della Res Publica è caduto nel pieno arbitrio di pochi prepotenti, re e tetrarchi sono divenuti vassalli loro; a loro, popoli e nazioni pagano tributo. Noialtri tutti, valorosi, valenti, nobili e plebei, non siamo che volgo: senza considerazione, senza autorità, schiavi di coloro cui faremmo paura, sol che la Repubblica esistesse davvero... Ma chi?, chi - se è un uomo - può ammettere che essi sprofondino nelle ricchezze e che le sperperino nel costruire sul mare e nel livellare i monti, mentre a noi manca il necessario per vivere? Che essi si vadan costruendo case e case, l'una appresso all'altra, e che noi non s'abbia in nessun angolo un tetto per la nostra famiglia? Essi comprano dipinti, statue, vasellame cesellato; abbattono edifici appena costruiti per ricostruirne altri; ma per quanto dilapidino e maltrattino il denaro in tutti i modi, pure non riescono a esaurire la loro ricchezza con i loro infiniti capricci! Per noi, la miseria in casa, i debiti fuori, triste l'oggi, spaventoso il domani. Che abbiamo, insomma, se non l'infelicità del vivere? Perché dunque non vi svegliate?"
(Lucio Sergio Catilina, discorso elettorale del 64 a.C.)
|
brunodalla |
Inviato - 02 lug 2010 : 14:18:07 ciclone, bisogna fare tutte e due le cose. quelle che dici tu sullo stato, e colpire gli evasori e far pagare le tasse. almeno, in un paese serio si dovrebbe fare così...... |
Ciclone |
Inviato - 02 lug 2010 : 14:14:10 | Enrico ha scritto:
Insomma debbo pensare che Ciclone non guardi mai Low & Order almeno per farsi un minimo d'idea del loro sistema giudiziario, moolto, ma molto meno garantistico del nostro.
|
No, non ci guardo, mi accontento della mia Laurea “Magna Cum Laude” in Giurisprudenza.
Aggiungo: il primo ad essere corrotto è Lo Stato e sa di esserlo. E per questo, non può esercitare nessuna autorità morale sui cittadini. Se guardi con interesse a quanto succede negli USA (che ha il sistema giudiziario più garantista al mondo: negli Stati Uniti il “sospetto” è l’anticamera della barbaria, anziché della verità!) ti ricordo che che il presidente della provincia autonoma di Bolzano guadagna molto più di Obama e che il Texas ha un quinto degli amministratori del Molise! Iniziamo da una doverosa riforma: eliminiamo le province, mandiamo a casa i senatori, dimezziamo gli stipendi ai giudici (i più pagati d’Europa con la minore redditività), ecc. E se guardiamo con “sospetto” il vicino e lo consideriamo “ladro” se ha il SUV o la barca, ricordiamo di usare lo stesso metro con l’artigiano, con il commerciante o con il proprietario del ristorante che ritiene normale di non farci la ricevuta! Buon fine settimana.
|
Enrico |
Inviato - 02 lug 2010 : 11:47:36 Inoltre li, se perdi il processo in primo grado vai in galera nel minuto esatto del pronunciamento della sentenza ed anche se la impugni in appello (che non è un gravame automatico come da noi, visto che ci devono essere fatti nuovi non considerati dalla corte o evidenti errori nella valutazione delle prove). Insomma non è per nulla scontato che arrivando al processo l'indagato possa veramente cavarsela. Per questo il patteggiamento è lo strumento più utilizzato prima ancora di arrivare al processo. Va da sé che per rendere quanto meno equo tale strumento le pene partano da limiti molto alti. Insomma debbo pensare che Ciclone non guardi mai Low & Order almeno per farsi un minimo d'idea del loro sistema giudiziario, moolto, ma molto meno garantistico del nostro. |
Enrico |
Inviato - 02 lug 2010 : 11:39:27
Ma stai scherzando o dici sul serio?? Hai visto le pene??!!! il minimo edittale è inferiore ad 1 anno di reclusione! Con le semplici attenuanti generiche l'evasore ancorché reo confesso (se fosse così onesto dal riconoscerlo) non farebbe nemmeno 1 minuto di prigione! Lo sai qual'è il minimo edittale nell'ordinamento USA per gli stessi reati?? 12 anni!! Con le attenuanti (sempre che te le riconoscano, visto che tali reati sono considerati particolarmente odiosi) meno di 6 anni non te li scansi, anche se hai più di 70anni!! Non pensi che in America qualcuno prima di delinquere un minimo di domande se le ponga?? |
brunodalla |
Inviato - 01 lug 2010 : 17:06:27 si certo, come no. con le varie prescrizioni praticamente non paga mai nessuno. |
Ciclone |
Inviato - 01 lug 2010 : 16:10:58 | Enrico ha scritto:
Ragazzi se in questo paese ci fossero le misure penali di repressione ...
|
In questo Paese ci sono, eccome se ci sono!
http://www.agenziaentrate.it/wps/wcm/connect/Nsilib/Nsi/Documentazione/Guide+Fiscali/Guide+anni+precedenti/2004/Annuario+del+contribuente+2004/XXI+Le+sanzioni+penali |
kaiser |
Inviato - 01 lug 2010 : 16:01:26 | Enrico ha scritto:
Le troppe tasse non devono costituire un alibi, ma uno sprone per non appoggiare più politici che invece di darsi da fare realmente per migliorare l'efficienza dello stato, si adoperano solo per favorire gli amici degli amici e le proprie tasche in barba a qualsiasi giovamento sulla cosa pubblica.
|
Praticamente vuol dire non andare a votare  |
|
|